Italian Style: comportamenti d`acquisto nei Paesi

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Italian Style: comportamenti d`acquisto nei Paesi
World Marketing & Innovation Forum
Italian Style nei Paesi Emergenti: mito o realtà?
Comportamenti d’acquisto nei mercati emergenti
Marco Di Dio Roccazzella
Partner
[email protected]
Milano, 16 Maggio 2007
www.valuelab.it
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Value Lab - Profile
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Il nostro successo è basato sull’integrazione di servizi e soluzioni
Consulting
Micromarketing
Research
Marketing
Sales &
Retail
Information
Technologies
3
Business
Information
Principali Clienti
Criticità delle informazioni disponibili
•
Definizione non chiara degli ambiti competitivi e del target di riferimento
•
Disponibilità di dati contraddittori e disomogenei
•
Analisi e report sullo stasus quo, raramente vengono evidenziati i trend
•
Ricerche spesso effettuate da enti internazionali con presenza marginale nei paesi
emergenti
Do it yourself delle aziende Italiane, che raccolgono i propri dati
“sul campo” operando con strategie basate su trial & error.
5
Impostazione metodologica
Environment
How Many?
Where?
Consumer
Who?
6
How?
Environment
How Many?
Where?
Consumer
Who?
7
How?
Openness
Sistema politico & sociale
Environment - Sistema socio-economico fortemente influenzato dai
governi centrali
8
Cina
India
Russia
• Il Partito Comunista mantiene il
monopolio sul potere politico. I
Governi locali effettuano scelte
di politica economica.
• I media sono controllati dal
Governo e non vi sono ONG
indipendenti.
• Le compagnie non possono
contare sulla società civile per la
denuncia degli abusi di potere.
• Forte presenza di corruzione.
• La democrazia è in fermento. Il
Governo è altamente
burocratico.
• Forte corruzione soprattutto
nelle province e nei governi
locali.
• Una stampa dinamica e ONG
molto attive controllano
l’attività dei politici e delle
compagnie.
• Compresenza di un governo
centralizzato e di alcuni “feudi”
regionali.
• La burocrazia è molto articolata
e la corruzione è fortemente
presente.
• I media sono controllati dal
Governo. Le ONG sono
scarsamente sviluppate e
disorganizzate.
• Il governo consente investimenti
greenfield e acquisizioni.
• In alcuni settori le restrizioni
imposte dal Governo sugli
investimenti greenfield rendono
necessarie le joint-venture.
• Laddove il Governo consente gli
investimenti diretti esteri, le
imprese trovano difficoltà
soprattutto a livello burocratico
per l’elevata quantità di
documenti da presentare alle
autorità competenti.
• Sia gli investimenti greenfield
che le acquisizioni sono possibili
ma difficili.
• Le imprese straniere cercano di
formare alleanze per avere
contatti all’interno del Governo
e per accedere alle risorse locali.
Religione
Lingua
Capital markets
Environment (II) – Sistema socio-economico fortemente influenzato
dai governi centrali
9
Cina
India
Russia
• Il sistema bancario locale e il
mercato azionario sono
sottosviluppati. Le compagnie
straniere devono pertanto
raccogliere equity & debt nei
loro mercati domestici.
• Forte sviluppo del sistema
bancario. Le multinazionali
possono contare sulle banche
locali per i fabbisogni locali. C’è
disponibilità di equity sia per le
entità locali che straniere.
• Il forte sistema bancario è
controllato dallo Stato. Il credito
al consumo cresce a tassi elevati
così come il mercato IPO. Le
imprese devono includere
divisioni locali per raccogliere
equity.
• Circa 800 milioni di Cinesi
parlano il Mandarino, gli altri si
suddividono tra più di 200
dialetti e 80 lingue parlate.
• Unicità “Ideogrammi”.
• Esistono 18 lingue principali,
1.600 tra lingue minori e
dialetti, 50 tribù riconosciute e 6
gruppi etnici.
• Comune matrice con la lingua
occidentale e influenza del
presidio anglosassone.
• Unica lingua: Russo.
• Confucianesimo
• Induismo
• Ortodossa
Environment (III) - La crescita del PIL è due/tre volte superiore a
U.S.A. e U.E.
12,00%
Crescita del PIL
• Cina, India e Russia
crescono a ritmi
sostenuti e costanti in
termini di prodotto
interno lordo.
Crescita del PIL prevista per 2007-2008
10,50%
10,00%
8,50%
8,00%
6,60%
6,00%
5,1% World
3,40% U.S.A.
4,00%
2,80% U.E. (2006)
2,00%
0,00%
China
Composizione industriale
• Cina: focalizzazione sul
settore manifatturiero.
• India: servizi IT, sviluppo
software e call center.
• Russia: presenta un mix
più equilibrato.
India
Composizione del PIL
100%
90%
80%
40,0%
70%
60,7%
58,2%
70,5%
78,6%
60%
Servizi
50%
40%
30%
Industria
48,1%
19,4%
20%
10%
0%
10
Russia
Fonte: World Bank 2007 & International Monetary Fund 2007
11,9%
China
Agricoltura
36,6%
0,9%
5,3%
India
27,3%
20,4%
19,9%
Russia
U.S.A.
2,1%
European
Union
Environment (IV) - India primo paese nel futuro. Cina frenata dal
controllo delle nascite
Popolazione totale 2007 e forecast 2050
1.800
Popolazione
• Nel 2015 la Cina cederà lo
scettro di paese più popoloso
al mondo all’India, per la
politica del “figlio unico”
• La crescita della popolazione
indiana è sensazionale: +345%
dal 1950.
• La Russia sarà invece
interessata da un calo della
popolazione di circa il 7,6% .
Trend età media
2050
1.600
2007
1.400
2050
2007
1.200
1.000
800
600
European Union 2007
400
2007
200
U.S.A. 2007
2050
0
China
India
Russia
Età media 2007
45
Donna
• In prospettiva la Cina sarà nel
2050 il paese con più anziani
al mondo (438 mio).
• L’India rappresenta oggi il 20%
della popolazione mondiale al
di sotto dei 20 anni.
• La Russia osserva trend più
simili a quelli dell’Europa
Continentale.
40
European Union
Totale
U.S.A.
35
Totale Uomo
Uomo
Donna
30
Totale Uomo Donna
25
20
China
11
Fonte: UN World Population Prospect 2007
India
Russia
Environment (V) – I Paesi Emergenti presentano ancora gap importanti
rispetto a U.S.A. e U.E. in termini di reddito procapite
45.000
Tasso di
Inflazione ***:
Cina: 1,5%
India: 5,3%
Russia: 9,8%
U.S.A.: 2,5%
U.E. (13): 3%
Reddito Pro capite in USD Price Purchase Parity
U.S.A.
40.000
35.000
∆U.S.
82,5%
∆U.S.
91,5%
∆U.S.
72,2%
∆U.E.
74,7%
∆U.E.
87,7%
∆U.E.
59,7%
China
India
Russia
30.000
25.000
E.U.
20.000
15.000
10.000
5.000
*** Calcolato come indice
di prezzi al consumo.
Tasso di
Disoccupazione:
Cina: 7,3%
India: 7,8%
Russia: 9,8%
U.S.A.: 4,8%
U.E. (13): 7,2%
0
100,00%
90,00%
Tasso di Alfabetizzazione * Uomo Donna
Uomo
Donna
80,00%
Uomo
70,00%
60,00%
50,00%
Fonte: World Bank 2007 & IMF 2007
* Inteso come percentuale
della popolazione superiore ai
15 anni in grado di leggere e
scrivere.
Donna
40,00%
30,00%
12
Fonte: UN World Population Prospect 2007
China
India
Russia
Environment
How Many?
Where?
Consumer
Who?
13
How?
How Many ? – La Middle Class e i Very Rich crescono a ritmi incessanti
in India e in Cina. La Russia presenta una crescita più contenuta.
350
Middle Class
Solo in Cina lo sviluppo
della middle class è
sostenuto dal Governo
che sta creando le
adeguate infrastrutture.
Middle Class (Mio)
5.000-25.000 USD
reddito annuo
250
209
170
33
28
2007
2010
China
Very Rich
India e Russia
presentano ancora un
grande “divario” tra i
Very Rich e la middle
class.
83
2007
2010
India
2010
Russia
Very Rich (Mio)
>=25.000 USD
reddito annuo
60
40
35
Fonte: World Bank 2007 & IMF 2007
7,4
5
2007
2050
China
14
2007
2007
2050
India
2007
2050
Russia
How Many ? – Gli HNWI di Cina e India scalano le classifiche di
Fortune
Tasso di crescita *
High Net-Worth Individuals
HNWI
(persone con liquidità > 500k US$)
L’India e la Russia
osservano una crescita
sensazionale della
popolazione HNWI con
tassi di crescita tre volte
superiori agli USA.
25,0%
20,0%
19,3%
17,4%
15,0%
10,0%
6,8%
6,8%
Russia
U.S.A.
5,0%
0,0%
China
Fonte: Capgemini – Merrill Lynch 2006
15
India
* Crescita della popolazione HNWI nel biennio 2004-2005.
Fonte: Capgemini Lorenz curve analysis, 2006
Environment
How Many?
Where?
Consumer
Who?
16
How?
Where ? - Concentrazione del potenziale di mercato nelle zone urbane
• Beijing (sede governativa e della
PA) e la costa sud-orientale sono il
cuore economico del paese. Nelle
province del sud (Guangdong) si
concentrano il business e il
commercio internazionale.
• Shanghai è il centro dell’economia
e della finanza da cui dipende il
70% del gettito fiscale.
17
• Le zone ricche si concentrano nelle
aree urbane che circondano New
Delhi, Mumbai e in quelle delle
province di Gujarat, Maharashtra,
Karnataka, Kerala e Tamil Nadu.
• Bangalore rappresenta il centro
nevralgico dell’industria indiana
dell’Information Technology.
Immagini: The World Factbook 2007, Central Intelligence Agency
• Fortissima concentrazione del
potenziale di mercato nelle città di
Mosca e San Pietroburgo.
• Interessante presenza di potenziale
“turistico” sul Mar Nero.
Where ? – Non tutti i consumatori sono uguali. Micromarketing,
approccio scientifico per il futuro (e.g. Cina)
2007 Best of the Best – Hurun Report
18
Nationwide 2006
Nationwide 2007
Best Luxury Car (for self-drive)
BMW
BMW
Best Fashion Brand
Giorgio Armani
Giorgio Armani
Best Watch With High Complications
Vacheron Constantin
Patek Philippe
Best Champagne
Dom Perignon
Veuve Clicquot
Best Mobile Phone
Nokia
Nokia - Vertu
Preferred Hobby
Travel
N/A
Beijing
Shanghai
North-East
Guangdong
Best Luxury Car (for self-drive)
Mercedes Benz
BMW
Mercedes Benz
Mercedes Benz
Best Fashion Brand
Giorgio Armani
Giorgio Armani
Boss
Giorgio Armani
Best Watch With High Complications
Vacheron Constantin
Patek Philippe
Breguet
Vacheron Constantin
Best Champagne
Dom Perignon
Moet & Chandon
Veuve Clicquot
Moet & Chandon
Best Mobile Phone
Nokia
Nokia
Motorola
Nokia
Preferred Hobby
Swimming
Travel
Swimming
Swimming
Fonte: HURUN Report 2006
Where ? – Micromarketing, nuovo approccio per il futuro dei retailer
Nelle maggiori città dei paesi emergenti iniziano ad essere disponibili banche dati socio-demografiche che
possono essere utilizzate dai retailer per:
•
Quantificare il potenziale territoriale
•
Conoscere lo stile di vita dei residenti
•
Pianificare attività di micromarketing differenziate
Polis Italia (Torino)
Value Lab
19
Mosaic China (Beijing, Shangai, Guangzou)
Experian
Fashion & Luxury Shopping Sites
Where ? – Luoghi d’acquisto: la bassa disponibilità di location spesso
inibisce lo sfruttamento del potenziale
20
Cina
India
Russia
• Shopping mall come centri
privilegiati d’acquisto.
• Esistono poche vie dello
shopping del fashion. Non
esistono vie del lusso come 5th
Avenue o via Montenapoleone.
• Vie dello shopping nelle grandi
città e Shopping mall (i.e. Gum).
• Si stanno sviluppando le vie
dello shopping.
• Elevati consumi effettuati nei
viaggi ad Hong Kong dove il
minor impatto fiscale permette
di risparmiare fino al 30%.
Immagine: City of Shanghai
• Prevalenza di location di lusso
negli hotel a 5 stelle.
• La bassa disponibilità di location
limita ancora moltissimo lo
sfruttamento del potenziale
esistente.
Immagine: BusinessWeek
• Department store in fase di
riposizionamento (i.e. Tzum)
• Elevati consumi effettuati nelle
capitali europee considerate I
templi dello shopping dove
trovare Ie ultime collezioni
complete.
Immagine: Russian Fashion Week
Environment
How Many?
Where?
Consumer
Who?
21
How?
Who ? – Il profilo socio-demografico impone la creazione di strategie
ad hoc per i consumatori dei diversi paesi
22
Cina
India
Russia
• Dirigenti delle amministrazioni
pubbliche, scienziati e
accademici (soprattutto a
Bejing).
• Manager impiegati nelle
maggiori istituzioni bancarie e
finanziarie e giovani
professional delle MNE.
• Imprenditori self made.
• Le Famiglie di anziani con figli
appartenenti alla casta dei
Bramini.
• Imprenditori self-made
• Professional nel settore IT,
outsourcing e call center esposti
ai brand occidentali per via della
tecnologia (internet) e/o dei
viaggi all’estero.
• Manager occidentali che si
spostano per lavoro.
• I Very Rich sono concentrati
nelle zone urbane e
rappresentano una “classe
sociale chiusa”.
• Gli acquirenti dei beni fashion e
di lusso sono prevalentemente
uomini.
• Middle class si affaccia per la
prima volta all’acquisto dei beni
fashion (mutuo e consumer
durables hanno priorità).
• Forte incidenza del risparmio (il
rapporto consumi / Pil è sceso
dal 2004-verificare ad oggi dal
48 al 40%) soprattutto per la
middle class.
• Forte prevalenza dell’uomo
nell’acquisto dei beni di lusso.
• Sviluppo della middle class
connessa allo sviluppo delle
aziende IT in parte “limitata”
dalla cultura delle “caste”.
• La middle class è ancora
concentrata su acquisti relativi a
consumer durables e
elettronica.
• Importante influenza della
donna negli acquisti di beni di
lusso... Comunque finanziati
dall’uomo.
• Permane un forte divario tra
ricchi e middle class.
• Middle class poco sviluppata e
ancora molto lontana dai Very
Rich.
Environment
How Many?
Where?
Consumer
Who?
23
How?
Fashion & Luxury
How ? – Cultura e religione influenzano le motivazioni d’acquisto dei
beni di lusso
Cina
India
Russia
• Il lusso è considerato come
l’opportunità di entrare in
relazione ed appartenere ad un
gruppo (ampio) di aspirazione.
• Le famiglie delle caste più
elevate vedono i beni di lusso
come mezzo per accedere al
mondo internazionale e alla
cultura globale.
• Il consumatore russo si
caratterizza per uno spiccato
senso di edonismo esibizionista,
che lo porta a privilegiare
prodotti “vistosi”.
• I professional esposti per lavoro
ai brand occidentali vedono
l’accesso ai beni di lusso come
omologazione al mondo
internazionale e dimostrazione
del loro successo, senza
eccessiva ostentazione.
• Prevale l’ostentazione e show
off.
• Forte attenzione al rapporto
qualità prezzo
• Utilizzo dei media classici
• Tuttavia i beni di lusso iniziano
ad essere sfruttati per affermare
individualismo e personalità.
• Preferenza per “marchi storici”,
aziende con una lunga storia e
tradizione occidentale (Armani,
Ferrari).
• Bassa fedeltà ai brand dovuta
all’evoluzione della presenza
distributiva dei marchi.
• Forte attenzione dei Very Rich al
tema dei falsi.
• Internet come “mezzo” per
colpire i giovani influenzatori.
24
• Bollywood e il cricket per i
testimonial.
• Sviluppo di brand Indiani anche
all’estero (Rina Dhara, Anamika
Khanna, Manish Arora).
• Cresce l’importanza data al
benessere, all’immagine e alla
bellezza .
Fashion & Luxury Committee per superare l’asimmetria informativa e
favorire la collaborazione tra le imprese Italiane nei paesi emergenti
Criticità delle informazioni disponibili
Definizione non chiara degli ambiti
competitivi e del target di riferimento
Disponibilità di dati contraddittori e
disomogenei
Analisi e report sullo stasus quo,
raramente vengono evidenziati i trend
Ricerche spesso effettuate da enti
internazionali con presenza marginale nei
paesi emergenti
“Do it yourself” delle aziende Italiane, che
raccolgono i propri dati “sul campo”
operando con strategie basate su “trial &
error”
25
Finalità dell’Osservatorio
o
Analisi di target specifici per i differenti settori tenendo
comunque conto della “competizione intersettoriale”
Fashion & Luxury Committee per superare l’asimmetria informativa e
favorire la collaborazione tra le imprese Italiane nei paesi emergenti
Criticità delle informazioni disponibili
Finalità dell’Osservatorio
Definizione non chiara degli ambiti
competitivi e del target di riferimento
o
Analisi di target specifici per i differenti settori tenendo
comunque conto della “competizione intersettoriale”
Disponibilità di dati contraddittori e
disomogenei
o
o
Raccogliere, analizzare e sistematizzare le fonti già presenti
Raccogliere nuove informazioni attraverso richerche field sia
sul consumatore sia sul trade
Analisi e report sullo stasus quo,
raramente vengono evidenziati i trend
Ricerche spesso effettuate da enti
internazionali con presenza marginale nei
paesi emergenti
“Do it yourself” delle aziende Italiane, che
raccolgono i propri dati “sul campo”
operando con strategie basate su “trial &
error”
26
Fashion & Luxury Committee per superare l’asimmetria informativa e
favorire la collaborazione tra le imprese Italiane nei paesi emergenti
Criticità delle informazioni disponibili
Finalità dell’Osservatorio
Definizione non chiara degli ambiti
competitivi e del target di riferimento
o
Analisi di target specifici per i differenti settori tenendo
comunque conto della “competizione intersettoriale”
Disponibilità di dati contraddittori e
disomogenei
o
o
Raccogliere, analizzare e sistematizzare le fonti già presenti
Raccogliere nuove informazioni attraverso richerche field sia
sul consumatore sia sul trade
Analisi e report sullo stasus quo,
raramente vengono evidenziati i trend
o
Monitoraggio annuale dei fenomeni di consumo e forecast
sul futuro a breve e a medio termine
Ricerche spesso effettuate da enti
internazionali con presenza marginale nei
paesi emergenti
“Do it yourself” delle aziende Italiane, che
raccolgono i propri dati “sul campo”
operando con strategie basate su “trial &
error”
27
Fashion & Luxury Committee per superare l’asimmetria informativa e
favorire la collaborazione tra le imprese Italiane nei paesi emergenti
Criticità delle informazioni disponibili
Finalità dell’Osservatorio
Definizione non chiara degli ambiti
competitivi e del target di riferimento
o
Analisi di target specifici per i differenti settori tenendo
comunque conto della “competizione intersettoriale”
Disponibilità di dati contraddittori e
disomogenei
o
o
Raccogliere, analizzare e sistematizzare le fonti già presenti
Raccogliere nuove informazioni attraverso richerche field sia
sul consumatore sia sul trade
Analisi e report sullo stasus quo,
raramente vengono evidenziati i trend
o
Monitoraggio annuale dei fenomeni di consumo e forecast
sul futuro a breve e a medio termine
o
Utilizzo di metodologie e approcci quantitativi ispirandosi a
quanto già applicato in EU e USA
Creazione di gruppi di ricerca con esperti delle maggiori
Business School locali che abbiano la specifica conoscenza
del sistema dei consumi dei singoli paesi
Ricerche spesso effettuate da enti
internazionali con presenza marginale nei
paesi emergenti
“Do it yourself” delle aziende Italiane, che
raccolgono i propri dati “sul campo”
operando con strategie basate su “trial &
error”
28
o
Fashion & Luxury Committee per superare l’asimmetria informativa e
favorire la collaborazione tra le imprese Italiane nei paesi emergenti
Criticità delle informazioni disponibili
Finalità dell’Osservatorio
Definizione non chiara degli ambiti
competitivi e del target di riferimento
o
Analisi di target specifici per i differenti settori tenendo
comunque conto della “competizione intersettoriale”
Disponibilità di dati contraddittori e
disomogenei
o
o
Raccogliere, analizzare e sistematizzare le fonti già presenti
Raccogliere nuove informazioni attraverso richerche field sia
sul consumatore sia sul trade
Analisi e report sullo stasus quo,
raramente vengono evidenziati i trend
o
Monitoraggio annuale dei fenomeni di consumo e forecast
sul futuro a breve e a medio termine
o
Utilizzo di metodologie e approcci quantitativi ispirandosi a
quanto già applicato in EU e USA
Creazione di gruppi di ricerca con esperti delle maggiori
Business School locali che abbiano la specifica conoscenza
del sistema dei consumi dei singoli paesi
Ricerche spesso effettuate da enti
internazionali con presenza marginale nei
paesi emergenti
“Do it yourself” delle aziende Italiane, che
raccolgono i propri dati “sul campo”
operando con strategie basate su “trial &
error”
29
o
o
o
Favorire condivisione dei dati di mercato e delle esperienze
a vantaggio delle aziende italiane evitando che il know how
rimanga ai soli partner commerciali locali
Favorire collaborazione delle aziende italiane per
influenzare l’ambiente politico-economico
Main sources
Articoli, white paper, pubblicazioni
•World Wealth Report, (2006), Capgemini & Merrill Lynch
• T. Khanna, K.G. Palepu, J. Sinha (June 2005), “Strategies that fit emerging markets”, Harvard Business Review
• H. Chee, C. West (2005), Myths About Doing Business in China, ETAS
• R. Kumar, A. Kumar Sethi (2005), Doing Business in India. A Guide for Western Managers, ETAS
• A. Wiederhecker (2007), “Chinese hang on to opulent dreams”, Financial Times
• S. Edelson (2007), “Potential, challenges for Russian fashion”, Women’s Wear Daily (Website)
• N. Shepherd (2007), “China consumer economy heads to top but commercial growing pains remain”, Women’s Wear Daily (Website)
• S. Kolchik (2007), “Ready to meet destiny”, Russia Profile.org
• Russian Consumers Earning and Spending More (2006), Market Europe
• The World Factbook 2007, Central Intelligence Agency (Website)
• M. Mohorovicich (2007), “Anno 2050: nel mondo 9 miliardi di abitanti”, Il Sole-24 Ore
• China Report (2006), Experian (Website)
• S. Carrer (2007), “Cina, nel 2008 surplus a 250 miliardi di dollari”, Il Sole-24 Ore
• Outlook 2007, Asian Development Bank
• A. Baxter (2007), “Asia, luxury and health issue bulk large”, Financial Times
• “Tutto in famiglia” (2007), The Economist
• I. Medeiros (2006), “China, Socialism & Consumer behavior”, Design, Technology & Culture (Website)
• C. Jucker (2007), “Lo stop cinese segnale alla Ue”, Il Sole-24 Ore
• “China’s jet-set getting picky over luxury brands”, Reuters
• China Britain Business Council (Website)
• F. Balfour (2007), “China chic comes full circle”, BusinessWeek .com
• “La Ferrari in mostra al Salone di Shanghai” (2007), Il Sole-24 Ore
• D. Roberts (2006), “China’s surprising teen consumers”, BusinessWeek .com
• R. Jana (2005), “China goes luxury”, BusinessWeek .com
• M. Sofisti, “Cina: un mercato in cui esserci”, DataConsult (Website)
• G. Ferraris, B. Spagnoli, “Il primo megastore fa un flop”, Osservatorio Asia (Website)
• M. Rossi (2007), “Il business è una questione di fiuto”, Capital
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• V. Chierchia, L. Dominici (2007), “Mercato poco redditizio: I big lasciano la Cina”, Il Sole-24 Ore
30
Main sources (II)
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• C. Jucker (2007), “L’India ora è attenta al design”, Il Sole-24 Ore
• D. Dutta (2005), “A do-it-yourself segmentation kit”, Business of Retail (Website)
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• S. Hamm, N. Lakshman (2007), “Widening aisles for Indian shoppers”, BusinessWeek
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• Hurun Report 2006 (Website)
• Hurun Report 2007 (Website)
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• International Trade Statistics (2006), World Trade Organization (Website)
31
Main sources (III)
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• M. Masciaga (2007), “All’India manca una strada del lusso”, Il Sole-24 Ore
• K. Ellis (2007), “Despite efforts, rampant Chinese counterfeiting remains”, Women’s Wear Daily (Website)
Interviste a manager di aziende multinazionali italiane ed estere già presenti in China, India, Russia
Immagini:
• City of Shanghai (Website)
• The World Factbook 2007, Central Intelligence Agency (Website)
• Value Lab Srl (Website)
• MIP Politecnico di Milano – School of Management (Website)
• China Report (2006), Experian (Website)
• BusinessWeek . com (Website)
• RFW. Com – Russian Fashion Week (Website)
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Gli Occidentali hanno l’orologio,
Noi abbiamo il tempo.
Anonimo
Marco Di Dio Roccazzella
Partner
[email protected]
VALUE LAB Srl – Via Durini, 23 – Milano
+ 39 02.77.88.931 – www.valuelab.it
Vi aspettiamo all’International Fashion & Luxury Committee
La presentazione sarà disponibile anche sul sito web di Value Lab
www.valuelab.it