Taurus

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Taurus
Provainvolo
Taurus: vola il primo esemplare
di serie
a cura della redazione
foto in volo Herman Slokar
I
l primo volo del maggio 2004 sembra ormai lontano e lo sviluppo del
Taurus, lo splendido aliante ultraleggero a decollo autonomo di Pipistrel,
da allora non si è fermato un solo
istante. Noi lo abbiamo provato ad
Ozzano rilevando prestazioni molto
elevate ed una facilità di pilotaggio
davvero notevole, più vicina a quella di un motoaliante “friendly” che a
quella di un aliante puro. Eppure il
Taurus, con la sua efficienza superiore a 40 e con un rateo minimo a livelli record per un biposto, unitamente
all’esclusiva posizione affiancata dei
piloti, è a tutti gli effetti un ottimo
aliante scuola e nel contempo un velivolo “nuovo” che consente addirittura di effettuare una singolare e
stimolante forma di turismo aereo,
sfruttando il motore per fare quota
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Il Taurus durante la fase dei voli di collaudo finali
ed agganciare, e quindi divertendosi a fare chilometri in volo veleggiato
puro con prestazioni di prim’ordine
(e con la possibilità di riaccendere il
motore quando necessario). La vocazione per l’addestramento è dunque primaria, e potrebbe realmente
rivoluzionare l’accesso al mondo del
Volo a Vela, affrancandosi definitivamente dal problema del traino, e
consentendo un feeling immediato
fra istruttore ed allievo; in poche parole consentendo a chiunque - e dovunque - di volare in aliante a costi
fra i più bassi in assoluto. Il prototipo
volato ad Ozzano è stato dunque rivisto in alcuni particolari meccanici
ed affinato nelle soluzioni che consentiranno migliore vivibilità a bordo
e migliore gestione dell’apparecchio;
in pratica ad esclusione della cellula
ogni componente del velivolo è stato
modificato od ottimizzato. L’eccessiva rigidità in rullaggio che avevamo
rilevato è stata ad esempio mitigata
con l’adozione di smorzatori sul carrello principale
bitraccia, mentre anche il
ruotino posteriore (sterzabile per facilitare le manovre a terra) è ammortizzato.
A bordo lo studio dell’ergonomia e degli impianti, condotto in collaborazione con
l’ISIA di Firenze, come leggete nel box, è stato curato
come in nessun altro apparecchio: il Taurus di serie
avrà un tunnel ridisegnato
e dotato di freni raggiungibili da entrambi i piloti, un
sistema di ventilazione che
prevede bocchette dinamiche laterali orientabili, ed
ora anche il canopy azzurrato, indispensabile data la
posizione completamente
esposta al sole (gambe incluse) dei piloti. Segnaliamo
anche le prese 12V poste sulla cloche
(per l’immediato uso personale di sistemi di navigazione, sistemi logger
ecc.) e le ormai classiche pedaliere in
acciaio regolabili , a terra e in volo,
che consentono a chiunque di trovare la posizione perfetta.
La meccanica
Il prototipo era caratterizzato da un
pilone con la cinghia in vista, ed il caratteristico sibilo della trasmissione
lo rendeva inconfondibile, una volta acceso il motore. Sulla meccanica
e sul sistema di trasmissione sono
stati effettuati i maggiori interventi,
ferma restando la possibilità di intervenire in tempi rapidissimi sul moto-
Fabrizio
Cerboneschi,
titolare di Pipistrel
Italia, esamina
il nuovo tunnel
centrale
La salita con il
motore ha un
rateo che varia
dai 3 ai 2,5 m/
s a secondo
dell’altitudine
re, il Rotax 503 ora con carburatori a
depressione, che può essere interamente rimosso per interventi meccanici, semplicemente sfilando i perni
di aggancio. Un nuovo convogliatore in carbonio ed un nuovo portello
di chiusura del vano pilone (sempre
in carbonio ed in un sol pezzo) si associano all’ordinata parafiamma ridisegnata, con sistema di smorzamento acustico che isola la cabina
piloti. Rivisto anche il pilone retraibile elettricamente che è adesso dotato di un carter integrale in fibra di
carbonio che isola completamente il
sistema di trasmissione, proteggendolo da polvere e detriti, e riducendo
la rumorosità di funzionamento. Il
tempo totale di retrazione è di quattro secondi, l’elica è la bipala Pipistrel
con passo regolabile a terra e pale in
carbonio. Strutturalmente la vasca
in Kevlar-carbonio che ospita i piloti
funge anche da struttura di sopravvivenza in caso di fuoricampo, grazie al particolare dimensionamento
e allo studio della distribuzione dell’energia in caso di impatto, mentre
le semiali sono smontabili in pochi
istanti grazie all’uso di connessioni
rapide. Come ormai tradizione Pipistrel anche il Taurus è infine dotato
di un sistema di paracadute balistico
la cui installazione è stata studiata
con particolare cura, al fine di assicurare in caso di uso l’assetto ottimale in fase di discesa e di contatto,
una scelta che in tempi passati ha pagato ampiamente e che condividiamo in pieno.
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Provainvolo
I test definitivi
I test in volo del Taurus numero
002, quello utilizzato per definire l’allestimento di serie, sono stati
condotti per l’intera estate dal collaudatore Tine Tomazic e dall’Ing.
Franci Popit, concludendo il tut-
Volo a motore
Salita a 500 m in 2,7 minuti, pari
ad un rateo medio di 3,1 m/sec
(546 fpm)
Salita a 1.000 m in 6 minuti, pari
ad un rateo medio di 2,8 m/sec
(550 fpm)
Salita a 1.500 m in 10 minuti, pari
dard: 3.600m (FL 120) con prosecuzione salita (0,5 m/sec, 100
fpm)
Volo veleggiato
Migliore velocità di planata tra i 100
ed i 110 km/h (in base al peso)
Migliore efficienza media: 1:40.3 a
105 km/h (la massima rilevata è
stata 1:41.7)
Migliore efficienza media a 150
km/h, 1:30
Migliore efficienza media a 180
km/h, 1:29
L’efficienza massima superiore a 40
significa poter fare volo a vela senza
compromessi, ma il dato più significativo rimane l’efficienza 29 a ben 180
km/h, il che si traduce nella possibilità di effettuare traversoni relativamente veloci con un’autonomia di volo di grande respiro. Il primo Taurus
di serie, dopo una serie di voli dimostrativi presso la sede della Pipistrel
ad Ajdovscina è quindi partito per la
Francia e sarà basato sull’aeroporto
di Saint Auban; noi aspettiamo con
impazienza il primo esemplare ita-
ad un rateo medio di 2,5 m/sec
(492 fpm)
Ceiling previsto in atmosfera stan-
liano per poter condurre un test di
volo ad ampio respiro anche su voli
di distanza.
Il Taurus definitivo dispone di un
tettuccio azzurrato e di un efficace
sistema di ventilazione dinamica
Uno studio effettuato al computer
per gli interni
to con una serie di voli effettuati la mattina presto, tra le 6 e le 7,
in condizioni di calma assoluta per
numerosi giorni consecutivi, per rilevare i parametri di volo in condizioni reali con la massima precisione; per far ciò si sono interpolati i
dati ricavati dai GPS di bordo con
quelli indicati dagli strumenti (vario total energy), ed i risultati sono stati analizzati successivamente in ambiente Mathlab (software
di calcolo www.mathworks.com); il
flight data recorder ha utilizzato il
classico programma SeeYou (http:/
/www.naviter.si), che tutti i volovelisti ben conoscono. Queste sono le
prestazioni ottenute con un peso al
decollo tra i 470 e i 480 kg, pari ad un
carico alare di 38,5/40 kg/mq:
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Ergonomia e design: che sfida!
Peso, peso, sempre
il peso.
M
ax Pinucci,
organizzatore dei convegni
Design tra le Nuvole
e Pegasus, e docente presso l’ISIA di
Firenze, è passato
dalla “teoria” alla
pratica, occupandosi
degli interni del
Taurus. Una sfida
che ha un obiettivo
ambizioso: andare
al di là del singolo
velivolo per arrivare
a nuovi standard di
riferimento per il
futuro. Ecco cosa ci
ha detto.
I lavori di verifica delle varie soluzioni interne per la seduta ed i
sistemi di interfaccia
Lo studio finale per il nuovo tunnel e per la plancia
“
Quando Ivo
Boscarol, titolare
della Pipistrel,
mi ha chiesto
di collaborare al
progetto degli
interni del Taurus,
mi sono sentito di
dover passare…
dalle parole ai fatti.
Incarico “piovuto”
in contemporanea,
tra l’altro, ad
un progetto in
svolgimento
per Piaggio in
collaborazione con
Max Pinucci in volo con il Taurus di serie
il Centro Ricerche
Fiat, nato anch’esso
dall’ergonomia della posizione
dai convegni ISIA.
di pilotaggio al design delle
Assieme a Matteo Palmisano,
interfacce (plancia e tunnel), dal
ricercatore ISIA, abbiamo iniziato
progetto dei sistemi di seduta
un percorso di lavoro molto
all’ottimizzazione della “vasca”
interessante che ha visto un
dell’abitacolo, la struttura in
periodo di documentazione ed
carbonio e Kevlar che accoglie
una fase progettuale, condotta in
l’equipaggio.
team con i progettisti Pipistrel.
Gli ambiti toccati nella
collaborazione sono stati
molteplici, spaziando
Molto il lavoro
effettuato a distanza
con sistemi di CAD
e modellazione,
modificato e
implementato
solo dopo aver
fisicamente “abitato”
per ore, metro e
matita in mano,
nella fusoliera del
Taurus allestito
nella sala prototipi
dell’azienda slovena.
Obiettivi futuri?
Creare una versione
dell’aliante che
possa diventare un
punto di riferimento
progettuale.
Un’esperienza
stimolante per chi,
ogni tanto, alla
propria professione
riesce ad abbinare
anche la propria
passione.
Personalmente
invidio un po’ chi
riesce a farlo per
tutta la vita”.
Molte le difficoltà dovute ai
materiali, alle lavorazioni, ai
componenti, e al peso.
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