Ecco le tabelle più significative della ricerca di Intesa
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Ecco le tabelle più significative della ricerca di Intesa
XIV Forum Piccola Industria Confindustria Innovare è l’impresa Innovazione motore di crescita anche durante la crisi Gregorio De Felice Chief Economist Napoli, 3 ottobre 2014 Agenda 1 L’Italia nel confronto internazionale 2 Innovazione e competitività 3 Le azioni per il rilancio 1 In Italia è ancora bassa la propensione a brevettare … Propensione a brevettare, 2012 (domande di brevetto all’EPO per milioni di addetti) 600 534,6 500 400 287,0 300 225,2 200 100 161,2 67,3 0 Spagna Italia EU28 EPO: European Patent Office. Fonte: stime Eurostat 2 Francia Germania … nonostante la buona «produttività» dell’attività di R&S Produttività dell’attività di R&S delle imprese, 2012 (domande di brevetto all’EPO per ogni miliardo di euro di spesa in R&S delle imprese) 450 421,4 382,2 400 350 320,9 300 250 272,9 218,6 200 150 100 50 0 Spagna Francia UE28 EPO: European Patent Office. Fonte: stime Eurostat 3 Italia Germania L’Italia paga il suo deficit di R&S Investimenti in R&S in percentuale del PIL 2012 Italia vs. Germania 3.5 2000 2012 2,92 Imprese: 0,69% vs. 1,95% Istituzioni*: 0,57% vs. 0,96% 3.0 2,47 2.5 2,06 2.0 1,79 1,72 1.5 1,04 2,26 1,85 1,30 1,27 1.0 2,15 0,91 0.5 0.0 Italia Spagna Regno Unito UE28 (*) Istituzioni: Istituzioni pubbliche, Università e Istituzioni private non-profit Fonte: Eurostat 4 Francia Germania Forti differenze tra le regioni … Le 10 regioni italiane a più elevata intensità di R&S, 2011 (R&S in % del PIL) Piemonte 0,35 1,47 Lazio 1,12 0,53 Emilia-Romagna 0,49 0,94 Friuli-Venezia Giulia 0,81 Liguria 0,81 Lombardia 0,61 0,57 0,30 0,92 Trentino-Alto Adige 0,59 0,63 Italia 0,53 0,68 Toscana 0,63 0,58 Campania 0,48 Veneto 0,68 0.2 0.4 Istituzioni (a) 0,33 0,69 0.0 Imprese 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 (a) Pubblica amministrazione, Università e Istituzioni private non-profit. Fonte: Istat 5 1.8 2.0 … in funzione anche del posizionamento in termini di capitale umano Brevetti e laureati in discipline scientifiche e tecnologiche (Brevetti EPO ogni milione di occupati 2010 e laureati per mille abitanti, in età 20-29 anni 2011) 300 Brevetti EPO per millione di occupati, 2010 Friuli-Venezia Giulia 250 Emilia-Romagna 200 Bolzano Lombardia Veneto Piemonte 150 Liguria Marche Toscana 100 Trento Valle d'Aosta Abruzzo 50 Basilicata Umbria Lazio Sicilia Campania Sardegna Calabria Molise 0 0 Puglia 5 10 15 20 25 Laureati in scienza e tecnologie (% pop.20-29 anni, 2011) Fonte: Eurostat 6 30 35 Anche le migliori regioni italiane in ritardo nel confronto europeo Prime due regioni italiane, francesi, tedesche e spagnole per spese di R&S, 2011 (R&S delle imprese in % del PIL) Piemonte primo in Italia, ma in ritardo rispetto ai Laender tedeschi Midi-Pyrénées Baden-Württemberg Berlin Île de France País Vasco Navarra Piemonte Lazio 0 1 2 Fonte: Eurostat e ISTAT 7 3 4 5 6 Agenda 1 L’Italia nel confronto internazionale 2 Innovazione e competitività 3 Le azioni per il rilancio 8 Miglior posizionamento competitivo per le imprese italiane che brevettano Italia: imprese che adottano strategie non-price per capacità di innovare, 2013 (in % imprese con o senza domanda di brevetto all’EPO) Delta % imprese controllate da multinazionali estere +7,9% % imprese con certificati ambientali +6,7% % imprese con certificati di qualità +7,4% % imprese con partecipate estere +25,9% % imprese con marchi internazionali +29,0% % imprese che appartengono a gruppi economici +23,4% % imprese che esportano +39,9% 0 Imprese con domanda di brevetto 20 40 60 80 Imprese senza domanda di brevetto 43.086 imprese manifatturiere italiane con fatturato superiore a 750.000 euro nel 2008 e a 150.000 nel 2013. Di queste 3.995 hanno depositato almeno una domanda di brevetto all’EPO (European Patent Office) dal 1998 al 2012. Risultati preliminari. Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 9 Chi brevetta ottiene una migliore tenuta di fatturato e redditività, … Italia: variazione % del fatturato tra il 2008 e il 2013 (mediana) Italia: EBITDA margin (mediana) Imprese senza domanda Imprese con domanda di di brevetto brevetto +0,7% +1,1% Delta 9.0 8,7 0 8,4 8.5 -2 8.0 8,0 -3,0 -4 7.5 -6 7.0 -8 6.5 7,3 2008 2013 Imprese senza domanda di brevetto -9,0 -10 Imprese con domanda di brevetto 43.086 imprese manifatturiere italiane con fatturato superiore a 750.000 euro nel 2008 e a 150.000 nel 2013. Di queste 3.995 hanno depositato almeno una domanda di brevetto all’EPO (European Patent Office) dal 1998 al 2012. Risultati preliminari. Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 10 … in ogni classe dimensionale … Italia: variazione % del fatturato tra il 2008 e il 2013 (mediana) 6 Imprese senza domanda di brevetto 3,4 Imprese con domanda di brevetto 3 0 -1,6 -3 -3,8 -6 -5,6 -9 -9,8 -9,6 -12 Delta Micro imprese Piccole imprese Medio-grandi imprese +13,2 +8,0 +1,8 43.086 imprese manifatturiere italiane con fatturato superiore a 750.000 euro nel 2008 e a 150.000 nel 2013. Di queste 3.995 hanno depositato almeno una domanda di brevetto all’EPO (European Patent Office) dal 1998 al 2012. Risultati preliminari. Micro imprese: fino a 2 milioni di euro di fatturato; Piccole imprese: da 2 a 10 milioni di euro di fatturato; Imprese medio-grandi: almeno 10 milioni di euro di fatturato. Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 11 … in gran parte dei settori industriali Italia: variazione % del fatturato tra il 2008 e il 2013 (mediana) Prod. e mat. da costruzione Mobili Elettronica Automotive Prodotti in metallo Elettrotecnica Meccnica Sistema moda Altri intermedi Chimica Alimentare Farmaceutica -30 -20 -10 Imprese con domanda di brevetto 0 10 20 30 Imprese senza domanda di brevetto 43.086 imprese manifatturiere italiane con fatturato superiore a 750.000 euro nel 2008 e a 150.000 nel 2013. Di queste 3.995 hanno depositato almeno una domanda di brevetto all’EPO (European Patent Office) dal 1998 al 2012. Risultati preliminari. Sono riportati solo i settori in cui il numero di imprese con brevetti è superiore a 100. Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 12 Le imprese innovatrici fanno crescere anche i subfornitori MIGLIORI PERFORMANCE DI CRESCITA PER I SUBFORNITORI … … che sono inseriti in filiere di successo e innovative, guidate da capofila con buone performance di crescita e che rinnovano continuamente le proprie produzioni. … che ricevono supporto dalle capofila, attraverso la trasmissione di know-how e tecnologia e/o lo scambio di personale e tecnici. … che sono considerati dalle capofila altamente proattivi, in grado cioè di progettare e offrire nuove soluzioni. PERFORMANCE SFAVOREVOLI PER I SUBFORNITORI … … poco coinvolti dalle imprese capofila, che si limitano a trasmettere informazioni. … che fanno leva sul prezzo o sono semplicemente «affidabili», cioè che non riescono a offrire contributi in termini di innovazione e progettazione. Nota: elaborazioni sulle risposte di 173 imprese capofila del Sistema moda, del Sistema casa e della Meccanica intervistate da Intesa Sanpaolo nella primavera del 2013. Fonte: G. Foresti, F. Guelpa e S. Trenti, 2013, «Innovazione tra i subfornitori e rischi di contagio sulla catena del valore», in G. Bracchi e D. Masciandaro (a cura di), «Banche e ciclo economico: redditività, stabilità e nuova vigilanza», Edibank, 2013 13 Le imprese che innovano creano più occupazione Italia: quota % imprese che prevedono assunzioni di giovani (a) per macro-settore 9,5 4,0 Agricoltura Italia: quota % imprese che prevedono assunzioni di giovani (a) per dimensione aziendale 95,6 91,6 almeno 250 dipendenti 20,3 10,0 Costruzioni 66,1 56,4 50-249 dipendenti 25,9 12,3 Servizi 28,0 Industria in senso stretto 31,4 22,0 10-49 dipendenti 12,2 65,4 Public utilities 15,3 8,0 1-9 dipendenti 28,4 0 20 40 60 0 80 50 Imprese CON innovazioni nel 2013 Imprese CON innovazioni nel 2013 Imprese SENZA innovazioni nel 2013 Imprese SENZA innovazioni nel 2013 Imprese con innovazioni nel 2013: imprese che hanno sviluppato nuovi prodotti/servizi nel 2013. (a) Fino a 29 anni. Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2014 14 100 Agenda 1 L’Italia nel confronto internazionale 2 Innovazione e competitività 3 Le azioni per il rilancio 15 Rafforzare la capacità innovativa delle PMI Quota % di fatturato delle imprese italiane con domanda di brevetto all’EPO per dimensioni aziendali 60 48,6 45 30 23,7 15 9,6 3,7 0 Micro imprese Piccole imprese Medie imprese Grandi imprese 43.086 imprese manifatturiere italiane con fatturato superiore a 750.000 euro nel 2008 e a 150.000 nel 2013. Di queste 3.995 hanno depositato almeno una domanda di brevetto all’EPO (European Patent Office) dal 1998 al 2012. Risultati preliminari. Micro imprese: fatturato tra 750.000 e 2 milioni di euro; Piccole imprese: fatturato tra 2 e 10 milioni di euro; Medie imprese: fatturato tra 10 e 50 milioni di euro; Grandi imprese: fatturato superiore a 50 milioni di euro. Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 16 Maggiore interazione con istituti di ricerca e università Quota % di imprese innovative nell’industria manifatturiera che fanno ricorso a collaborazioni per tipologia di partner Università Consulenti o istituti di ricerca privati Istituti di ricerca pubblici 0 Italia 3 6 Francia Fonte: Eurostat 17 9 12 Germania 15 18 Una spinta importante dalle Università … Numero di brevetti attivi (a) delle Università italiane presenti in portafoglio al 31 dicembre di ogni anno Numero medio di brevetti attivi (a) per ateneo presenti in portafoglio al 31 dicembre di ogni anno 4,000 75 3,500 60 3,000 2.666 2.748 2,500 49,4 50,0 1.725 42,4 45 2.161 2,000 1,500 68,4 3.356 1.881 33,8 34,8 30 1.189 23,7 1,000 15 500 0 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2012 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2012 (a) Il numero di brevetti complessivamente attivi in portafoglio è pari alla somma delle domande in attesa di concessione e dei brevetti concessi, al netto dei casi di dismissione, cessione e vendita. Fonte: Netval- Network per la valorizzazione della ricerca universitaria 18 … dagli Spin-off universitari … Evoluzione degli spin-off della ricerca pubblica per anno di nascita 700 600 500 400 300 Localizzazione geografica delle imprese spin-off attive al 31.12.2013 Valle d'Aosta Basilicata Molise Abruzzo Trentino AA Calabria Sicilia Umbria Sardegna Marche Campania Liguria Friuli VG Veneto Lazio Puglia Piemonte Emilia Romagna Lombardia Toscana 643 Spin-off attive soprattutto nell’ICT (26,8%); seguono servizi per l’innovazione (17,2%), energia e ambiente (16,3%), life sciences (15,8%), biomedicale (8%), elettronica (6,3%). 404 200 100 46 8 0 1980-89 1990-99 2000-09 2010-13 1 7 9 13 28 29 31 31 42 49 53 55 57 67 86 91 106 112 117 118 0 50 100 150 Nota: Per “spin-off della ricerca pubblica” si intende “un’impresa operante in settori high-tech costituita da (almeno) un professore/ricercatore universitario o da un dottorando/contrattista/studente che abbia effettuato attività di ricerca pluriennale su un tema specifico, oggetto di creazione dell’impresa stessa”. 2013: provvisorio. Fonte: Netval- Network per la valorizzazione della ricerca universitaria 19 ... e dalle start-up innovative Numero di start-up innovative al 24 settembre 2014 VALLE D'AOSTA MOLISE BASILICATA UMBRIA LIGURIA ABRUZZO CALABRIA FRIULI-VENEZIA GIULIA SARDEGNA SICILIA MARCHE PUGLIA TRENTINO-ALTO ADIGE CAMPANIA TOSCANA PIEMONTE VENETO LAZIO EMILIA-ROMAGNA LOMBARDIA 2.622 start-up innovative in Italia 0 100 200 300 Fonte: Camere di commercio d’Italia 20 400 500 600 Necessario un cambio di passo nei sostegni pubblici agli investimenti in R&S Volume of tax support to business R&D, 2011 (million USD PPP) Volume of tax support to business R&D, 2011 (million USD PPP) Intensità di R&S delle imprese e Finanziamenti governativi* Dato non Nessun USD 2 500 million USD 250 million 75 million alla Ricerca diretti edUSD indiretti e Sviluppo, 2011 (% sul PIL) disponibile incentivo No incentive 3.5 KOR ISR 3.0 JPN R&S delle imprese (in % PIL) FIN 2.5 SWE CHE USA DNK AUT 2.0 DEU SVN FRA EST 1.5 BEL AUS GBR IRL NLD LUX CHN CAN 1.0 NOR PRT ITA ESP CZE HUN RUS NZL 0.5 SVK CHL MEX 0.0 0.00 ZAF TUR BRA POL 0.05 0.10 0.15 0.20 0.25 0.30 0.35 0.40 0.45 Finanziamenti governativi diretti e indiretti alla R&S delle imprese (in % PIL) Nota: la dimensione della bolla indica il volume degli incentivi fiscali; in rosso gli Stati senza incentivo fiscale ; in verde gli Stati per cui non è disponibile il dato.* Sono escluse le politiche attuate a livello regionale. Fonte: OECD, 2013 21 Le linee d’azione più recenti per sostenere le imprese innovative La «NUOVA SABATINI» prevede finanziamenti bancari a tasso agevolato (2-3%) per gli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature, nonché in hardware, in software e in tecnologie digitali. Risorse: 2,5 miliardi di euro (fino al 31.12.2016). CREDITO D’IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO prevede un credito d’imposta (massimo 2,5 milioni di euro) a copertura del 50% della spesa incrementale in attività di R&S per le PMI. Risorse: 600 milioni di euro per il periodo 2014-16 (pari a un aumento annuo del 30% dei finanziamenti governativi alla ricerca privata). Intenzione del Governo di raddoppiare le risorse. Rimangono incertezze sulle modalità di copertura della misura. Per la sua attuazione è previsto un decreto ministeriale non ancora emanato. CREDITO D’IMPOSTA PER ASSUNZIONE DI PERSONALE ALTAMENTE QUALIFICATO Prevede un credito d’imposta pari al 35% del costo aziendale sostenuto per il primo anno delle nuove assunzioni, per un tetto annuale di 200.000 euro. Risorse: 38 milioni all’anno. 22 In sintesi L’Italia evidenzia un ritardo significativo in termini di spesa in ricerca e sviluppo. Nel confronto internazionale si posiziona ben al di sotto della media dei paesi OCSE. Ne risulta condizionata la capacità brevettuale dell’Italia. Le imprese più attive sul fronte dell’innovazione sono più presenti sui mercati esteri con attività di export, marchi e partecipazioni in filiali produttive e commerciali. Negli ultimi anni queste imprese hanno mostrato una migliore tenuta in termini di fatturato e redditività. L’innovazione rappresenta una leva importante per ridurre le criticità occupazionali: chi innova, infatti, crea più occupazione giovanile qualificata e con alti livelli di istruzione. Il rilancio dell’industria italiana passa anche attraverso un’intensificazione degli investimenti in ricerca e sviluppo e in innovazione. In prospettiva, è necessario potenziare gli sforzi sul fronte dell’innovazione, anche attraverso una maggiore interazione con il sistema innovativo (centri di ricerca e università, ecc.), lo sviluppo di spin-off universitari e di start-up innovative, e più collaborazione tra imprese (reti di impresa, ecc.). 23