Reati informatici perseguibili

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Reati informatici perseguibili
Reati informatici perseguibili
REATI CHE SI COMMETTONO ATTRAVERSO LA RETE INTERNET PERSEGUIBILI PER
LEGGE.
CON QUALI MODALITA’ SI COMMETTONO QUESTI REATI?
Innanzitutto premetto che molte volte si pensa di fare “degli scherzi” agli amici o conoscenti con
l’idea che lo scherzo o la burla sia ristretto alla cerchia di amici più vicini, come fosse nella
realtà, e cioè come se si fosse in compagnia … fisicamente. Invece bisogna tenere presente
che quando si entra nella rete Internet, si entra nello “cyber spazio”, cioè uno spazio indefinito,
senza pareti, senza confini, senza limiti… e si “naviga” senza sapere chi si può incontrare. E’
uno spazio aperto al mondo intero e quindi uno scherzo può essere conosciuto da chiunque e
di conseguenza la persona a cui era rivolto lo “scherzo” può sentirsi offesa, denigrata, anche
minacciata e querelare l’autore dello scherzo.
C’è la convinzione erroneamente diffusa che attraverso la rete Internet si possa mantenere
l’anonimato, non si venga rintracciati perché ci si reputa al sicuro all’interno della propria
stanza, intoccabili in quanto non visibili attraverso lo schermo del computer.
Invece la tecnologia investigativa ha fatto passi da gigante e, con apparecchiature sofisticate, è
in grado di rintracciare L’ INDIRIZZO IP
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Un Indirizzo IP (dall'inglese Internet Protocol Address) è un numero che identifica univocamente
un dispositivo collegato a una rete che utilizza Internet Protocol come protocollo di
comunicazione. Un indirizzo IP serve essenzialmente ad identificare un dispositivo sulla rete e
fornirne il percorso di raggiungibilità, cioè a rintracciare l’intestatario di quell’indirizzo.
Ogni volta che ci connettiamo alla rete Internet, con qualsiasi dispositivo indistintamente, il
nostro ISP (Internet Service Provider) ci assegna un indirizzo IP.
Di conseguenza è come avere un numero di telefono personale, rintracciabile nel caso si
commettano reati attraverso di esso.
Da ciò si deve avere chiara l’idea che non esiste più l’ANONIMATO della Rete, Come si può commettere reato attraverso la rete Internet
Creando un falso account usando le foto e i dati personali di un’altra persona.
Inviando messaggi minacciosi, diffamatori, offensivi all’ex fidanzata/o, ex moglie/marito o a
qualsiasi persona che si può incontrare attraverso la rete Internet.
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Non si deve più pensare che attraverso la Rete Internet si può scrivere tutto quello che si
vuole!!!!!!
Per fortuna si possono denunciare questi atti nocivi, scoprire gli autori e perseguirli per legge.
Art. 615 Ter. C.P. – Accesso abusivo a sistema informatico
Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure
di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di
escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni
.
Art. 494 C.P. – Sostituzione di persona
Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce
taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad
altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici,
è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino
a un anno.
Art. 595 C.P. – Diffamazione
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Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende
l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032. Se
l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto
pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro
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Si fa altresì presente che per questi reati vi è un a procedibilità ben definita: in alcuni casi si
procede per querela di parte, oppure per la procedibilità d’ufficio.
QUERELA DI PARTE: si procede a querela di parte quando una persona offesa o
minacciata presenta alla polizia giudiziaria un atto dove la parte lesa denuncia con prove
quanto ha dovuto subire
La querela di parte può venire rimessa tramite un accordo fra il querelante il querelato
- Importanza della querela: è la condizione necessaria a procedere. In pratica, se manca
la volontà della parte offesa a procedere (è questa la querela), l’autorità giudiziaria non potrà
svolgere la necessaria attività volta all’individuazione della fattispecie reato.
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E’ importante, quindi, che il cittadino il quale voglia venga perseguito un fatto reato lo faccia
attraverso un atto di denuncia-querela che corrisponda alle caratteristiche sopraccitate: è
frequente, infatti, che la persona si rivolga direttamente alle Forze dell’Ordine semplicemente
esponendo i fatti ma senza chiedere che si proceda contro di questi.
- Cosa serve un atto di denuncia – querela.Chiunque sia venuto a
conoscenza di un fatto che costituisce reato può presentare denuncia del fatto, ovvero può
esporre ad un pubblico ufficiale o direttamente al Pubblico Ministero gli elementi essenziali del
fatto, l’indicazione del giorno dell’acquisizione della notizia nonché le fonti di prova già note.
Più completa è la denuncia più facile sarà, per l’autorità giudiziaria, agire; pertanto, se è
possibile, è bene indicare le generalità, il domicilio e quanto altro valga ad identificare la
persona che ha cagionato il fatto oggetto di reato, se vi è persona offesa e se vi sono persone
che hanno assistito ai fatti e /o che possono riferirne (art. 332 c.p.p.).
· Reati perseguibili a querela di
parte I reati di seguito elencati possono essere commessi
anche cumulativamente: per es. con il reato di violenza
sessuale potrebbe essere configurabile il concorso di altri
reati come per es. lesione personale, minaccia e ingiuria
ecc. In questi casi la pena da applicare al caso concreto
viene stabilita secondo dei parametri previsti dalla legge e
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secondo l’apprezzamento del giudice (non vengono
sommate aritmeticamente tutte le pene di tutti i reati
commessi e pertanto alla fine verrà applicata una pena
globale minore).
- ART. 594 c.p.: INGIURIA
Se una persona viene lesa nel suo onore o decoro (per es. nei suoi confronti vengono usate
parolacce o espressioni offensive, ovvero viene offesa tramite comunicazioni telefoniche o
scritte, ad es. lettera).
QUERELA (entro 90 giorni)
- ART. 612 c.p.: MINACCIA:
Se qualcuno viene minacciato.
QUERELA (entro 90 giorni)
- ART. 581 c.p.: PERCOSSE:
Se qualcuno viene percosso e dal fatto non deriva una malattia.
QUERELA (entro 90 giorni)
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- ART. 582 c.p.: LESIONE PERSONALE:
Lesione fisica e psichica.
QUERELA (entro 90 giorni): se la malattia ha una durata inferiore a 20 giorni
- ART. 660 c.p.: MOLESTIA O DISTURBO ALLE PERSONE:
Se qualcuno viene molestato in un luogo pubblico ovvero per telefono.
QUERELA (entro 90 giorni)
- ART: 612 –bis : “STALKING” (ATTI PERSECUTORI):
Chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un
perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da ingenerare un fondato timore per
l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione
affettiva, tanto da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
QUERELA (entro 180 giorni)!
PROCEDIBILITA’ D’UFFICIO: In diritto penale la procedibilità d'ufficio viene effettuata
qualora la polizia giudiziaria viene a conoscenza dell’azione penale, ovvero della
notitia crimini
s.
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Qualora il reato che si riscontra in denuncia rientri fra quelli c.d. procedibili d’ufficio (art. 50
comma 2 c.p.p.) sarà sufficiente la semplice esposizione dei fatti di cui alla denuncia affinché
l’autorità giudiziaria sia legittimata ad esercitare l’azione penale.
A differenza di quanto accade per i reati perseguibili a querela della parte offesa, perciò, non si
richiede che taluno che ne abbia legittimazione debba sollecitare l'avvio dell'azione penale, ma
l'
autorità giudiziaria deve
immediatamente perseguire il colpevole non appena acquisisca la relativa
denuncia
, indipendentemente dalla eventuale lesione di diritti di terzi e dalla loro eventuale facoltà di
rivalsa. Inoltre, l'azione avviata d'ufficio è irretrattabile, non è dunque possibile interromperla
come avviene nel caso di
remissione di querela
.
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