Polaroid SprintScan 120
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Polaroid SprintScan 120
Test Polaroid SprintScan 120 Con una risoluzione di 4000 dpi, la possibilità di acquisire originali dal formato 35mm al 6x9cm, SprintScan 120 ha tutte le carte in regola per imporsi nel mercato professionale. Lo SprintScan 120 è l’ultimo nato in casa Polaroid; si affianca e non sostituisce il noto scanner per medio formato Polaroid SprintScan 45Ultra che, sebbene sia più versatile per la possibilità di rimuovere in automatico polvere e graffi dalle pellicole acquisite, si ferma ad una risoluzione massima di soli 2570 dpi contro i 4000 dpi del nuovo modello. E’ uno strumento destinato prevalentemente ai professionisti e agli amatori evoluti; grazie alla possibilità di acquisire anche il medio formato, può essere interessante per coloro che, per esigenze di lavoro o per piacere, utilizzano attrezzatura mista (135, 120,220, 6x9). Lo SprintScan si presenta con un design originale nel mondo degli scanner da tavolo: è abbondantemente sviluppato in lunghezza (50cm) con tutti i bordi fortemente arrotondati e ricoperto da una carena argentata che ricorda un po’ lo stile iMac. Sul frontale dello scanner, oltre alla grossa “bocca” per inserire i telai su cui si montano gli originali da acquisire, sono presenti due pulsanti: uno giallo, di dimensioni maggiori, per l’accensione/spegnimento dello scanner ed un altro per espellere il telaio porta originali. Sul retro oltre al cavo d’alimentazione sono presenti sia due prese SCSI, che due recenti connessioni IEEE 1394 Firewire. Sempre sul retro troviamo il selettore per l’identificativo SCSI e l’interruttore per attivare la terminazione sulla catena SCSI. Il peso è considerevole: oltre 7 Kg. La risoluzione ottica dello scanner è di 4000 dpi, un valore molto elevato che consente di acquisire con qualità elevata anche originali di piccolo formato (35mm); la densità ottica è pari a 3.9, ottenuta grazie all’adozione di un convertitore A/D a 14 bit per canale, una garanzia sulla capacità dello scanner di discernere dettagli sia nelle alte luci che nelle ombre. La risoluzione di 4000 dpi è particolarmente utile quando si lavora su una porzione di immagine, poiché consente di acquisire sufficiente dettaglio per future lavorazioni ed ingrandimenti in stampa. I formati supportati dallo scanner sono il 35mm, sia in striscia che intelaiato, 6x4.5, 6x6, 6x7 e 6x9. Per quanto riguarda le risorse di sistema richiede un Macintosh Powerbook o PowerPC con System 8.6 o superiore, 40 Mb di spazio libero sul disco fisso, oppure per il sistema PC i sistemi operativi Windows 95, 98, 2000, Me o NT con un processore almeno di classe Pentium, 128 Mb di Ram e 40 Mb di spazio libero sul disco fisso, oltre ad un’interfaccia SCSI 2 o Firewire. Inutile ricordare che queste sono configurazioni minime per un corretto funzionamento dello scanner; se si vuole sfruttarlo a dovere bisogna quantomeno triplicare la quantità di memoria RAM installata nel sistema, poiché questo è l’elemento che più influisce sulle prestazioni del computer quando si manipolano grossi file di immagini. Come funziona L’installazione non richiede particolari attenzioni, si collega lo scanner alla rete elet- Quanto costa Scanner Polaroid SprintScan 120 E 2750,00 Distribuzione: Polaroid Italia, via Piave 11, 20151 Arcisate (VA). Tel. 0332478249 fax 0332.478249 www.polait.com Il pulsante giallo comanda l’accensione/spegnimento dello scanner, l’altro espelle il telaio porta originali. Con lo scanner vengono venduti in bundle sia il software di scansione SilverFast Ai 5 che Polacolor Insight Pro Ver. 5.0.3 e il software Binuscan5.0 che consente di ottimizzare le scansioni in totale automatismo Sul retro oltre al cavo d’alimentazione sono presenti sia due prese SCSI che due recenti connessioni IEEE 1394 Firewire. Sempre sul retro troviamo il selettore per l’identificativo SCSI e l’interruttore per attivare la terminazione sulla catena SCSI. Caratteristiche tecniche Lo SprintScan 120 ha la possibilità di acquisire anche il medio formato (135, 120, 220, 6x9 ). trica e si sceglie quale connessione utilizzare: SCSI o FireWire. Nel primo caso si dovrà selezionare un ID libero e attivare, se è il caso, la terminazione SCSI, mentre per la connessione FireWire è sufficiente inserire il cavo nello scanner. Con lo scanner vengono venduti in bundle sia il software di scansione SilverFast Ai 5 che Polacolor Insight Pro Ver. 5.0.3 e il software Binuscan 5.0 che consente di ottimizzare le scansioni in totale automatismo. Sia che si scelga Silverfast che Polacolor ci si troverà di fronte ad un software di gestione dello scanner particolarmente evoluto: più semplice da apprendere il Polacolor, ma più completo nelle funzioni Silverfast, che tra le altre cose può comandare anche scanner diversi dallo SprintScan 120. Durante la fase di installazione del software viene richiesto quale connessione è stata utilizzata per lo scanner (SCSI o Firewire) per aiutare il software a riconoscere correttamente lo scanner. Per la prova abbiamo scelto di utilizzare il Tecnologia sensore : Risoluzione ottica: Convertitore A/D: Range dinamico: Focheggiatura: Sorgente luminosa: Interfaccia: Dimensioni: Peso: Software: a singola passata, 30000 pixel 4000 x 4000 dpi 14 bit per canale, 48bit in uscita complessivi 3.9 Automatica illuminazione diffusa a catodo freddo SCSI-2 e IEEE 1394 (Firewire) 49cm x 14cm x 27cm 7 Kg Polacolor Insight Pro, Silverfast Ai 5.5 software Polaroid Polacolor poiché recensioni di Silverfast si possono trovare sui numeri precedenti di Progresso Fotografico in occasione delle prove di scanner Microtek o Nikon che sfruttano lo stesso software di gestione. La velocità di scansione è buona, poiché un negativo 6x7 alla risoluzione di 1500 dpi che genera un file da quasi 40 Mb viene acquisito in meno di tre minuti. Si possono eseguire scansioni multiple correggendo ogni singola immagine in modo diverso e far sì che il software le salvi in una cartella da noi prescelta. Davvero sorprendente la capacità di leggere sia nelle alti luci che nelle ombre; le immagini mostrano sempre bordi netti, segno di una corretta messa a fuoco durante l’acquisizione e di ottiche particolarmente corrette per le aberrazioni più comuni. Conclusioni Questo scanner Polaroid si presenta come una macchina particolarmente riuscita; un vero trattore che macina negativo dopo negativo con sorprendente costanza e regolarità. E’ uno strumento destinato per un impiego professionale, ma che può dare molte soddisfazioni al fotoamatore evoluto che vuole digitalizzare i propri lavori realizzati in medio formato senza sacrificare la qualità.Un vero peccato la mancanza di una tecnologia che permetta la rimozione automatica dei graffi e della polvere dagli originali acquisiti; è vero che con originali di grosso formato la polvere è meno evidente ma i 4000 dpi dello scanner Polaroid permettono ingrandimenti in stampa da “cartellone pubblicitario” e a queste dimensioni anche il più piccolo granello di polvere si trasforma in una antiestetica macchia che richiede dopo la scansione un lavoro supplementare di rimozione. Il prezzo è piuttosto elevato, ma lo SprintScan 120 è senza dubbio uno strumento molto valido che merita di essere preso in considerazione. Valerio Pardi