Struttura antisismica Arriva dal Giappone l`ennesima conferma che il

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Struttura antisismica Arriva dal Giappone l`ennesima conferma che il
Struttura antisismica
Arriva dal Giappone l’ennesima conferma che il legno è indistruttibile.
A superare le prove sismiche è il sistema X-LAM (pannelli incollati ad assi incrociati) con il quale è
stato costruito un edificio di sette piani (alto 24 m). La struttura, edificata con pannelli di abete rosso della
Val di Fiemme, rientra nel progetto di edilizia ecocompatibile, denominato “SOFIE” (SISTEMA
COSTRUTTIVO FIEMME), finanzia to dalla Provincia autonoma di Trento e coordinato da IVALSA-CNR,
con la collaborazione di soggetti pubblici e privati.
Le prove sismiche, tenutesi in ottobre sulla piattaforma vibrante di Miki, uno dei due laboratori più
importanti del mondo, rientrano nell’ambito della manifestazione “Primavera Italiana 2007”, grande evento
culturale e scientifico organizzato dall’Ambasciata Italiana in territorio giapponese.
Un déjà vue per l’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree di San Michele
all’Adige, che ha partecipato all’esperimento, mai tentato prima, utilizzando una struttura di tali dimensioni.
Nel 2006, infatti, un primo edificio “SOFIE” di tre piani superò brillantemente l’esperimento presso il
National Institute for Earth Science and Disaster Prevention (NIED) di Tsukuba, reggendo a simulazioni fino
a 7,2 sulla scala Richter, per lo stupore degli stessi giapponesi.
La seconda prova, oltre a testare la struttura di sette piani aveva un ulteriore obiettivo: promuovere
l’utilizzo del legno trentino (abete rosso adatto non solo per edificare case, ma anche per costruire alcuni tra i
migliori strumenti musicali al mondo), materiale costituito da fibre elastiche capaci di reggere anche alle
scosse più forti.
“Dal punto di vista strutturale - spiega il professor Ario Ceccotti, direttore dell’IVALSA - il legno si
deforma adeguandosi al sisma, ma poi ritorna al suo posto”.
L’abete rosso della Val di Fiemme (ne sono stati utilizzati oltre 250 m3: pannelli di legno massiccio di
spessore tra i 5 e i 30 cm incollati a strati incrociati, secondo il sistema costruttivo X-LAM, tecnica
sperimentata una decina d’anni fa in Germania ma sviluppata e perfezionata in Italia), proviene da foreste
certificate per la gestione sostenibile e possiede qualità estetiche per un utilizzo architettonico funzionale e
creativo.
Questo vero e proprio crash test, non a caso, si è svolto nei pressi della città di Kobe (Osaka), che nel
1995 fu teatro di uno degli eventi sismici più disastrosi mai rilevati.
Case antisismiche
La costruzione di una casa a prova di terremoto è regolata da una serie di leggi e norme oltre che dal
buonsenso del committente e dall'onestà del costruttore. I provvedimenti più recenti in ordine di tempo sono
l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3274 del 20 marzo 2003 e il DM del 14 gennaio
2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 marzo 2008. In particolare, il DM in questione definisce i
principi per progettare, realizzare e collaudare edifici antisismici.
Valutazione sismica
La fase preliminare per la costruzione di una casa antisismica è la valutazione del rischio sismico e di
come reagisce il territorio in base alle sollecitazioni. Il rischio sismico si valuta con una scala che va da 1 a 4
(con 1 valore di rischio più alto).
La progettazione di una casa antisismica, secondo le norme ed il buonsenso, è obbligatoria nelle zone a
rischio 1, 2 e 3.
Caratteristiche delle case antisismiche
Una casa antisismica, per essere tale, deve possedere alcune capacità in caso di movimenti tellurici,
ovvero: evitare crolli, perdite di equilibrio, evitare dissesti gravi, parziali o totali.
La costruzione di case antisismiche viene effettuata con dei criteri particolari e vengono utilizzati
materiali idonei allo scopo. Esistono dei blocchi di cemento armato precompresso con una struttura in ferro o
carbonio intrecciato che viene preventivamente sottoposto a sforzi di pressurizzazione, tensione e trazione. Il
costo di questi materiali è però elevato e la sua produzione ha un alto impatto ambientale. Non rispetta
quindi i criteri di bioedilizia.
Un materiale previsto dalla normativa e con un costo decisamente inferiore è il legno, generalmente
lamellare, assemblato con adesivi e giunti per la costruzione di una struttura antisismica a norma.
Criteri costruttivi di case antisismiche
La costruzione di una casa antisismica avviene seguendo dei criteri dettati dalla normativa che
prevedono la dimensione minima e massima (definita dai tecnici come snellezza) dei pilastri. La snellezza
dei pilastri deve essere compresa tra i 15 ed i 50 centimetri.
La simmetria degli ambienti è un fattore da tenere in considerazione durante la progettazione di case
antisismiche al fine di distribuire equamente i carichi su travi e pilastri.
In base alla zona ed al rischio sismico intrinseco alla stessa è necessario progettare edifici con un
numero massimo di piani (massimo due piani in zona 1).
Verifiche finali
Una casa antisismica, per essere tale, deve poter resistere a torsioni, flessioni, deformazioni, vibrazioni.
Queste verifiche, nel caso di case prefabbricate antisismiche in legno vengono effettuate sia in senso
parallelo alle fibre del legno sia ortogonalmente alle stesse. Queste verifiche vanno effettuate non solo alla
fine, bensì anche in corso d'opera.
Scala Richter: La potenza dei terremoti
La scala Richter misura l'intensità di un terremoto sulla base dei sismografi e non sull'entità dei danni
prodotti (come la Mercalli). Vediamone la classificazione:
- Magnitudo inferiore a 2: Micro terremoto, non avvertito. Ne avvengono circa ottomila al giorno e
l'energia sprigionata equivalente è inferiore a una tonnellata di TNT.
- Magnitudo 2.0-2.9: Molto leggero. Generalmente non avvertito ma registrato dai sismografi. Ne
avvengono circa 1000 al giorno e l'energia sprigionata equivalente è tra 1 e 31,6 tonnellate di TNT.
- Magnitudo 3.0-3.9: Molto leggero. Spesso viene avvertito, ma generalmente non causa danni. Ne
avvengono circa 49000 all'anno e l'energia sprigionata equivalente è tra 31,6 e 1000 tonnellate di TNT.
- Magnitudo 4.0-4.9: Leggero. Oscillazioni evidenti per gli oggetti interni; i danni strutturali agli edifici
sono rari. Ne avvengono circa 6200 all'anno e l'energia sprigionata equivalente è tra 1000 e 31.600 tonnellate
di TNT.
- Magnitudo 5.0-5.9: Moderato. Può causare gravi danni strutturali agli edifici costruiti male in zone
circoscritte. Danni minori agli edifici costruiti con moderni criteri antisismici. Ne avvengono circa 800
all'anno e l'energia sprigionata equivalente è tra 31.600 e 1 milione di tonnellate di TNT.
- Magnitudo 6.0-6.9: Forte. Può avere un raggio di azione di 160 chilometri dove può essere distruttivo se la
zona è densamente popolata. Ne avvengono circa 120 all'anno e l'energia sprigionata equivalente è tra tra 1 e
31,6 milioni di tonnellate di TNT.
- Magnitudo 7.0-7.9: Molto forte. Può causare gravi danni su zone estese. Ne avvengono circa 18 all'anno e
l'energia sprigionata equivalente è tra 31,6 milioni e 1 miliardo di tonnellate di TNT.
- Magnitudo 8.0-8.9: Fortissimo. Può causare fortissimi danni in un raggio di azione di parecchie centinaia
di chilometri. Ne avviene circa uno all'anno e l'energia sprigionata equivalente è tra 1 e 31,6 miliardi di
tonnellate di TNT.
- Magnitudo 9.0-9.9: Fortissimo. Può causare devastazioni in un raggio di azione di parecchie migliaia di
chilometri. Ne avviene uno ogni 20 anni circa e l'energia sprigionata equivalente è tra 31,6 e 1000 miliardi di
tonnellate di TNT.
- Magnitudo 10+: Enorme. Devastazione totale; il raggio di azione può essere molto esteso. Estremamente
raro (mai registrato) e l'energia sprigionata equivalente è superiore ai 1000 miliardi di tonnellate di TNT.