Verbale del 14.10.2014

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Verbale del 14.10.2014
San Michele Salentino
Seduta Consiliare del 14 Ottobre 2014
COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO
Provincia di Brindisi
__________
Verbale di Seduta Consiliare
L'anno duemilaquattordici, il mese di Ottobre, il giorno 14, alle ore 16:30, in San Michele
Salentino, presso l'aula consiliare ubicata presso la Pinacoteca “S. Cavallo” – 1° piano, sita in
via Pascoli angolo Via De Amicis, ha inizio la riunione del Consiglio Comunale, convocato
in sessione ordinaria ed in seduta pubblica di 1^ convocazione per la trattazione del seguente
ordine del giorno:
1)
“Approvazione verbale seduta consiliare del 4.08.2014”- pag. 16;
2)
“Ratifica delibera di G.C. n. 110 del 29.09.2014: “Bilancio di Previsione 2014.
Storno di fondi”; - Pag. 30;
3)
“Bilancio di Previsione 2014. Verifica dello stato di attuazione dei programmi e
riequilibrio di gestione. Presa d’atto”; - Pag. 34;
4)
“Art. 194 D.Lgs. 267/2000. Riconoscimento debito fuori bilancio sentenza esecutiva”
- Pag. 50;
5)
“Estinzione dei “livelli” e “canoni enfiteutici ” non esercitati. INIZIATIVE”; - Pag.
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Dr. EPIFANI Pietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sindaco
Dr. MONTANARO Giuseppe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Segretario
TRINCHERA Pino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Presidente
VITALE Cosimo Antonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Vicepresidente
CICIRIELLO Giuseppe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Assessore
CAPPELLI Pompea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Assessore
MENGA Maristella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Assessore
ALLEGRINI Giovanni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Assessore
TAMBURRINO Alessandro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Assessore
SCATIGNA Vitantonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Consigliere
CIRACI’ Antonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consigliere
SPINA Marcello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consigliere
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[Il Segretario Comunale procede all’appello nominale]
Pres. TRINCHERA P.: Il Consigliere Allegrini per motivi personali è assente e l’Assessore
Pompea Cappelli per motivi familiari, giustificati. Partiamo con il consiglio comunale,
naturalmente con le solite comunicazioni. Prego, chi ha comunicazioni da fare? Prego
Consigliere Ciracì.
Cons. CIRACI’ A.: Volevo solo comunicare che lei personalmente ci ha inviato una lettera, a
seguito di una missiva del segretario comunale, di una richiesta per quanto riguarda una stanza a
disposizione dei consiglieri, non solo di minoranza ma anche di maggioranza, oppure solo di
minoranza, come si riteneva opportuno fare. Ci avete dato una risposta, ma a me non risulta
veritiero quello che avete scritto, che non c’è disponibilità all’interno del Comune. E anche se
così fosse, è per regolamento, per legge che i consiglieri comunali devono avere la possibilità di
discutere e di vedere gli atti all’interno del Comune di San Michele Salentino. Invece questa cosa
è stata praticamente evasa negativamente nei nostri confronti. Dice le testuali parole: “Con
riferimento alla richiesta allegata, facendo seguito alla nota del segretario comunale, Dr.
Giuseppe Montanaro, si comunica alla Signoria Vostra che allo stato attuale la logistica
dell’edificio ove ha sede il Comune non consente la disponibilità di una stanza per dare seguito
alla vostra richiesta verbale indirizzata al segretario Dottor Montanaro. Inoltre si precisa e si
ritiene opportuno evidenziare che neanche il sottoscritto, né il vicesindaco, né gli assessori di
maggioranza dispongono di locali a loro destinati”. Questo caro presente, secondo me non è una
risposta che si può dare, perché intralcia il lavoro dei consiglieri comunali. Il lavoro è per il
controllo degli atti, perché non è che noi dobbiamo andare nel Comune a fare chissà che, e
comunque se questo non avviene, io sto già provvedendo a comunicare al prefetto che sto
occupando con qualche tavolo - me lo porterò da casa se non c’è disponibilità all’interno del
Comune - e con una sedia un posto vicino alla stanza del Sindaco, affinché il mio lavoro venga
svolto all’interno del Comune di San Michele Salentino. Perciò pregherei la maggioranza di
mettere a disposizione la stanza per i consiglieri, per svolgere il loro mandato, come si fa in tutti
i Comuni d’Italia, essendo stato verificato dal sottoscritto, dal consigliere Spina e dal consigliere
Scatigna che ci sono 3-4 stanze che non sono occupate, che sono libere; addirittura stanze che
vengono occupate dal frigorifero quando il frigorifero magari poteva restare in un’altra stanza.
E’ una stanza di 40-30 mt, occupata solo da un frigorifero e da un po’ di carta ammassata.
Questo ancora una volta ci impedisce di portare avanti il nostro lavoro. Questa è una. Poi
un’altra cosa. Io sono mortificato per quello che è successo ieri a livello provinciale, mortificato
innanzitutto per la maggioranza, e poi pure un senso di colpa ce l’abbiamo anche noi. Perché
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avendo eletto dei consiglieri provinciali con 3.000 voti di peso ponderare, sarebbe bastato uno
sforzo di questa maggioranza affinché il nostro rappresentante di San Michele Salentino venisse
eletto all’assise consiliare della Provincia di Brindisi, non facendo sempre la trafila attraverso
altri Comuni dove vengono eletti, lasciando San Michele sempre allo scoperto. Ci è capitato in
precedenza, quando il sottoscritto era candidato e all’ultimo momento si sono candidati altri; io
consigliere uscente. Praticamente si è rotto qualcosa e allora né l’uno e né l’altro. Sarebbe
bastato… Io l’altro giorno ho visto la macchina del Consigliere Trinchera vicino casa, e ho
pensato che fosse venuto a chiedermi il voto. Lo avrei dato molto volentieri, perché
sicuramente… Io ho votato scheda bianca, non lo so il ragioniere Spina cosa ha votato, però io
ho votato scheda bianca perché non avevo a chi votare. Io ritengo che la Provincia di Brindisi
deve essere rappresentativa dei consiglieri del territorio, quando si possono eleggere, a differenza
di altri Comuni che sono stati eletti con il solo voto del consiglio comunale. Sono cose su cui un
Comune, un’amministrazione dovrebbe riflettere, perché quando all’epoca non fui eletto perché
c’erano state delle candidature all’ultimo momento, era diciamo di progetto, il rondò sulla via di
Francavilla, sulla 28, il rondò che si doveva fare a San Michele… ed era tutto programmato, però
l’assenza di un nostro consigliere di San Michele alla Provincia di Brindisi, i soldi sono stati
spostati su altri Comuni. E chi ci ha perso? Ci ha perso la cittadinanza, ci ha perso il Comune di
San Michele Salentino. Io sono veramente dispiaciuto, perché sarebbero bastati i voti della
maggioranza a far eleggere il presidente. Io ho visto la macchina davanti a casa, poi ho riflettuto,
ho detto: forse è andato dal suocero, convinto che era venuto a chiedermi il voto. Fossi stato io
candidato, lo avrei chiesto alla maggioranza. Però 7 voti, 8 voti di maggioranza, sono 4000 voti
di peso. Basta pensare che l’ultimo è stato eletto con 3.100 voti. Questo è un danno al Comune di
San Michele Salentino, al di là se fosse andato il presidente, il sindaco, o qualsiasi altro
assessore, consigliere che si fosse candidato. Questa è mancanza di rispetto nei confronti della
stessa maggioranza, è mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini di San Michele. Grazie.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie consigliere. Allora, rispondo sulla prima lettera, visto che l’ho
firmata io.
Cons. SPINA M.: Vorrei dire due parole, così può dare un’unica risposta.
Pres. TRINCHERA P.: Prego Consigliere Spina.
Cons. SPINA M.: La prova che serve la stanza per i consiglieri di minoranza è stata data l’altro
giorno, prova evidente. Noi stavamo vedendo con il Consigliere Ciraci la documentazione del
consiglio comunale e stavamo nell’ufficio protocollo. A un certo punto l’impiegato dell’ufficio
protocollo doveva andare via perché aveva altri servizi da fare, e cosa fare? Disse l’impiegato:
“Io devo andare via”. Io dissi: “Va bene, basta che qualcuno mi dica in quale ufficio io devo
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andare a vedere le carte insomma”. Poi venne un altro impiegato che ci lasciò stare lì e
vedemmo le carte. Noi non è che dobbiamo dare conto di quanto tempo dobbiamo stare nel
Comune, ma i consiglieri di minoranza, non dico tutti i giorni della settimana, ma almeno un
paio di giorni alla settimana, un paio d’ore devono stare.
[Intervento col microfono del Cons. Ciraci]
Se non ci vogliono, è chiaro che metteremo le tende. Chiederemo pure a degli amici perché
evidentemente, siccome c’è molto traffico - io non lo vedo, a dire la verità – di politici nel
Comune… Io non li vedo, e poi dimostreremo, anche perché non ci sono proprio, carte che non
si fanno proprio. Valuteremo nel corso del consiglio comunale. Chiederemo ai cittadini di
verificare anche il via vai degli assessori, perché forse non vedo bene io; io ne vedo pochi. Noi
intanto come consiglieri comunali dobbiamo vedere le carte, dobbiamo essere messi in
condizioni di controllare gli atti, di andare negli uffici, perché sapete benissimo, poi qualcosa
uscirà fuori nel prosieguo del consiglio comunale, in particolar modo quando parliamo di
bilancio, perché nel bilancio entra tutto e quindi evitiamo di fare le comunicazioni e di dire due
volte le cose. Poi quando parliamo di bilancio parleremo di tante cose, parleremo anche di
qualche assenza che stasera non c’è. Noi vorremmo evitare di parlare delle assenze, però quando
le assenze sono un po’ artefatte, noi non è che possiamo stare sempre zitti. Perché i consigli
comunali vengono convocati ogni morte di papa, tant’è che c’è stata una richiesta di cittadini
verso la metà di agosto e la teniamo all’ultimo punto all’ordine del giorno. Doveva essere un
consiglio monotematico; avete preferito invece fare come sempre, quei 3-4 consigli all’anno. Io
la prendo sotto il punto di vista del risparmio di moneta, quindi l’accetto pure così, ma la realtà è
un’altra. Ritornando alla comunicazione, credo Presidente forse le convenga fare una riflessione
un po’ diversa. Non le chiediamo la stanza tutti i giorni, un paio di giorni alla settimana, ci dite
pure le ore… Magari nelle altre ore può andare a disposizione dei consiglieri di maggioranza, ma
che ci sia la possibilità a noi consiglieri di esercitare il nostro diritto di consigliere. Questo è
tutto. Poi lei Presidente, è autonomo di fare quello che vuole, è un obbligo suo, infatti non
l’abbiamo chiesto al Sindaco, l’abbiamo chiesto a lei; è un obbligo suo non solo la stanza, ma
pure l’attrezzatura dentro e anche l’impiegato a disposizione del consigliere comunale. Non li
stiamo chiedendo, non li vogliamo, se non in casi eccezionali, chiediamo direttamente agli uffici.
Però rifletta Presidente, poi vediamo.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Consigliere Spina. Io su questo passaggio della stanza, che già
in passato mi avete chiesto, ho riflettuto. Il problema è che io non ho il potere di decidere da solo
di dare una stanza. Il presidente del consiglio comunale non è che domani va al Comune e dice:
“Datemi o dategli una stanza!”. Il presidente del consiglio comunale quando gli arriva una
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richiesta, come mi è arrivata adesso, non fa altro che scrivere la verità. Si sente con il Sindaco, si
sente con l’amministrazione, si sente con il segretario e scrive quello che di concerto esce da
quella riunione. Non è che decido domani mattina di dare o non dare la stanza. Voi avete
individuato delle stanze, mi diceva frigorifero, non frigorifero… Io non faccio altro adesso che
appuntarmelo, scrivere direttamente al segretario e dire: “In consiglio comunale…”.
Cons. SPINA M.: No, no, la riunione l’abbiamo fatta l’altro giorno con il segretario, dove sta il
frigorifero.
Pres. TRINCHERA P.: Ma io non c’ero. Allora non farò altro che scrivere al segretario quello
che ho udito oggi e dire: “I consiglieri, come da regolamento, hanno bisogno della stanza”. Io
quando scrivo: “…in riferimento alla richiesta di cui all’oggetto”, che il segretario comunale fa
a Pino Trinchera, io lo scrivo. È importante questo passaggio. “Comunica che l’attuale logistica
dell’edificio…”, non è che io… per me, io vado a chiedere. Chiedo, vediamo, lo vediamo
insieme, verifichiamo insieme se c’è un buco, una stanza. Quando dico che nemmeno il
vicesindaco o il presidente del consiglio comunale non ha la stanza, al di là della battuta fatta, di
questo traffico di politici, quando dico che il presidente del consiglio non ha lo studio… Va
bene, il presidente del consiglio lasciamolo fuori, il vicesindaco ha dovuto dare la sua stanza per
attrezzare… - Per quello che io vedo con gli occhi, eh! Io non sto difendendo nessuno - …per
attrezzare un altro ufficio, vista proprio la drammaticità della logistica del Comune. Non per
questo io non voglio dire che non dobbiamo trovare una soluzione. Adesso è uscita questa stanza
che avete detto voi. Io scrivo, perché non vado più parlare ormai; scrivo al segretario e gli dico:
“Vedi che i consiglieri hanno individuato delle stanze. Vogliamo fare un sopralluogo insieme?”.
Naturalmente ci riuniamo tutti, perché la decisione non deve essere la mia, del presidente del
consiglio comunale. In merito a questo scriverò che consiglieri… Lo faccio e vi mando la copia.
Non era uno sfottò, quando io scrivo che il presidente o il vicesindaco o i consiglieri di
maggioranza… non è uno sfottò. Io ho scritto la realtà, perché logisticamente il Comune ha
questi problemi. Adesso non vi nascondo neanche che ho fatto anch’io delle riflessioni su altre
stanze, stiamo valutando se è possibile o non è possibile, dove fare un giorno uno, un giorno
l’altro, perché effettivamente sarebbe sprecato avere due stanze, tre stanze. Questa riflessione
l’ho anche fatta. In merito alla seconda comunicazione, io non è che voglio fuggire da quello che
avete detto, e nemmeno vi risponderò, perché questo è il luogo istituzionale del consiglio
comunale. Se sono presente qua oggi, è perché io ho preso un impegno sin dall’inizio e lo
manterrò fino alla fine. In merito alla campagna elettorale delle provinciali scriverò e leggerete.
Non mi sembra il luogo per poter… Io ringrazio tutti questi… quello che hai detto prima, però
non mi sembra il luogo per poter…, dopo una campagna elettorale, seppur una campagna
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elettorale stranissima, vissuta in prima persona, molto strana… però a me piacciono le
competizioni al di là di quello che qualcuno potrà dire, sono soddisfatto perché è una mia
esperienza. Tu l’hai fatta prima di me. Questa è una esperienza un po’ diversa perché è
un’esperienza interna, quindi ti lascio immaginare che cosa si è creato. Ma non è questo il luogo.
Se potrò, farò un incontro pubblico e così spiegheremo tanti altri motivi. Grazie. Se non ci sono
altre comunicazioni… Prego Sindaco.
Sindaco EPIFANI P.: Volevo solo dire che per chiarezza, per amore di verità, il nostro non è né
provocazione, né ostruzionismo, né nulla. Oggettivamente allo stato, siccome la richiesta era ben
circostanziata, nel senso che si richiedeva uno spazio all’interno del Comune, noi fino all’anno
scorso avevamo veramente spazio da buttare. Quando poi abbiamo deciso di lasciare la casa
accanto, anche per motivi di spending review, ovviamente abbiamo dovuto rivedere tutta la
situazione. Alcune stanze che erano destinate agli amministratori, al vicesindaco, le abbiamo
abbandonate e sono state adibite ad ufficio per gli impiegati, per la migliore efficienza del
servizio. Al momento sinceramente non vedo, o forse mi sfugge quale sia ‘sta stanza dove sta il
frigorifero.
Cons. SPINA M.: La stanza dove stavo io, e l’ufficio tributi; stanno tutte e due libere.
Sindaco EPIFANI P.: Questo lo possiamo valutare. Ma io più che altro sono intervenuto perché
ho apprezzato molto l’intervento del Consigliere Ciracì a proposito della candidatura a
consigliere provinciale di Pino Trinchera. Mi è dispiaciuto solo che è stato un po’ tardivo come
intervento, se fosse arrivato due giorni prima, se ci avesse lanciato un segnale… per la semplice
ragione, perché per come è strutturata questa Provincia o pseudo-Provincia, per come è stata
ideata in maniera pazzoide, è stata sostanzialmente consegnata ai partiti che decidono tutto loro.
Chi fa parte dei partiti, se riconosce la leadership del capo del partito, si adegua a quelle che sono
le disposizioni dei partiti. Tanto è vero che all’insaputa di tutti era stato fatto originariamente un
accordo tra PD e Forza Italia. I partiti lo avevano deciso, i partiti lo hanno sciolto; hanno fatto
tutto loro. Siccome noi sappiamo, mi pare di ricordare, che il Consigliere Ciracì faccia parte
ufficialmente di un partito, è chiaro che non ci è passato nemmeno per il cervello di avvicinarci a
chiedere il voto, perché poteva sembrare pure una provocazione questa. Se avessimo avuto
sentore minimamente che ci poteva essere la disponibilità da parte di Ciracì o da parte di altri
consiglieri di opposizione, ben volentieri ci saremo proposti e ben volentieri credo il presidente
del consiglio si sarebbe proposto per chiedere un voto per questo consiglio provinciale. Quindi
credo che sia soltanto questo il motivo, almeno per come la vedo io. Consiglio Provinciale
affidato totalmente ai partiti. Chi non ha partiti è semplicemente un cane sciolto, così come è
stato pensato, ideato questo consiglio provinciale che, credo, a mio avviso, non andrà molto
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lontano per come è stato fatto, perché il presidente della Provincia, Sindaco di Francavilla
Fontana, credo che abbia qualche miliardo di problemi a Francavilla Fontana e non so quanto
tempo potrà dedicare alla Provincia di Brindisi dove, quando andrà, io immagino, per ovvie
ragioni si occuperà principalmente di problemi di Francavilla e tutto il resto non si sa che fine
farà. Un’ultima cosa volevo dire. Volevo proporre al consiglio comunale, visto che c’è tanta
gente interessata al punto all’ordine del giorno riguardante l’enfiteusi o i livelli, eccetera. Il
Consigliere Spina aveva detto che sarebbe stato opportuno fare un consiglio monotematico su
questo ed è una proposta che io posso anche condividere. Abbiamo deciso di portare in consiglio
comunale questo punto all’ordine del giorno, ma forse sarebbe stato opportuno e sarà
sicuramente opportuno prendere altre iniziative e non certamente solo quella del consiglio
comunale. Visto che c’è questo argomento che è particolarmente importante, particolarmente
sentito, e credo che gran parte di cittadini presenti siano qui proprio per questo, proporrei al
consiglio comunale di anticipare questo argomento e di discuterlo prima di tutti gli altri
argomenti, dato l’interesse che desta il problema. Grazie.
Pres. TRINCHERA P.: Prego Consigliere Ciracì.
Cons. CIRACI’ A.: Io non è che sono rimasto tanto soddisfatto della risposta della stanza,
perché il segretario in effetti ha scritto a voi, dicendo che i consiglieri vogliono la stanza. Io
penso che non è che come dice lei, che vi siete riuniti prima per decidere il tutto, perché il
segretario comunale con la sua missiva ha detto che…
Pres. TRINCHERA P.: Ma non è la prima volta.
Cons. CIRACI’ A.: No, no, ma adesso ve l’ha messo per iscritto.
Pres. TRINCHERA P.: Ma pure l’altra volta l’ha messo per iscritto.
Cons. CIRACI’ A.: Sì, ma siccome noi consiglierei di opposizione abbiamo individuato tre
stanze libere, molto probabilmente c’è stato qualche disguido tra di voi! Allora pregherei il
presidente del consiglio… aspetto una sua missiva e individuare la stanza per i consiglieri. Io
non condivido il pensiero del capogruppo Spina quando dice che la cosa deve essere fatta 2-3
ore al giorno. Io invece non lo condivido perché il consigliere comunale deve avere il tempo
materiale per poter controllare tutti gli atti del Comune. Perciò non ci deve essere una
limitazione di orario, ma una stanza quando gli uffici sono aperti. I consiglieri devono avere a
disposizione tutte le tecnologie avanzate per poter portare avanti il loro lavoro. Se non ci sono al
Comune le tecnologie, computer e cose, il computer lo porto da casa mia. Il problema è: avere
una stanza disposizione e una scrivania. Poi caro Sindaco, non sono rimasto contento della
risposta. Apprezzo il tuo rancore, però la questione è politica, attenzione, perché qua sono venuti
a mancare i voti della maggioranza. Quando lei dice che io mi dovevo attenere ai partiti, ci
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dobbiamo ricordare che il consiglio provinciale è rappresentato dai rappresentanti locali che
ognuno sceglie e dice quello che pensa del suo Comune all’interno dell’assise provinciale,
perché porta le decisioni del proprio Comune. Se non si sa difendere non gli daranno mai niente.
In mancanza di questo, ho solo detto che io, che magari non ho votato, sono andato tanto per
andare, anche se avessi avuto indicazione del partito non avrei votato con quella indicazione, per
un semplice motivo, perché noi e voi come maggioranza avete la colpa, la colpa morale che non
avete eletto, perché i voti bastavano per eleggere il vostro consigliere, bastavano i soli voti della
maggioranza. Perché 5 x 7, 35, erano 3500 di voti di peso ponderale, mentre invece l’ultimo è
stato eletto con 3000 voti. Perciò San Michele ancora una volta ha perso l’opportunità di avere il
consigliere provinciale. E questo è un danno per il Comune di San Michele, al di là che si vuol
dire che è targato politico, targato così o colà; no. La politica di Brindisi viene a San Michele
quando ci sono le elezioni regionali, quando ci sono le elezioni governative, quando ci sono altre
scelte da fare, ma non per decidere un consigliere provinciale all’interno di un Comune. Siccome
abbiamo espropriato i cittadini del voto diretto per la Provincia…
Pres. TRINCHERA P.: L’ha fatto il Governo Renzi.
Cons. CIRACI’ A.: Hanno espropriato i cittadini al voto proprio e per questa ragione tutti i
consigli comunali… Vedi Villa Castelli cos’ha fatto? Altri Comuni hanno fatto quadrato intorno
ai loro sindaci e sono stati eletti. Se non ce l’avesse fatta perché mancava qualcosa
dell’opposizione, dici: “Oh, l’opposizione mi poteva anche votare”, però non c’è stato nessun
segnale da parte vostra, non da parte nostra, perché io ripeto, ho visto la macchina del presidente
davanti a casa mia e poi mi sono ricordato che abitava il suocero. Ho pensato: “Giuseppe è
venuto a chiedermi il voto e sicuramente glielo do”. Sono molto dispiaciuto per questo. Però la
maggioranza ha la colpa che non è riuscita ad eleggere il suo consigliere provinciale, perché
sarebbero bastati i voti di maggioranza, 8 consiglieri significa 4000 voti ponderali. E il
consigliere a San Michele si è perso per colpa della maggioranza.
Sindaco EPIFANI P.: Se posso dire solo una parola su questo punto. Io condivido tutto di
quello che hai detto, condivido tutto, solo che per chiudere il tuo ragionamento… Io non riesco a
capire se hai a cuore l’interesse di San Michele. Perché hai bisogno che qualcuno ti chieda il
voto? E visto che non sai a chi devi votare, sai che c’è un candidato…
[Intervento fuori microfono del Cons. Ciraci]
Sindaco EPIFANI P.: Tu hai detto che hai votato scheda bianca che non c’era nessuna da
votare.
Cons. CIRACI’ A.: Io ti ho detto scheda bianca per non dirti chi ho votato.
Sindaco EPIFANI P.: E scusa, c’era solo un candidato di San Michele, perché non lo hai
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votato? Avevi bisogno della richiesta?
[Intervento fuori microfono del Cons. Ciracì]
Sindaco EPIFANI P.: No, volevo solo dire questo a chiusura del discorso.
Pres. TRINCHERA P.: Chiudiamo qui. Consigliere, siccome si parla di me, chiudiamo questo
discorso. Io sono soddisfatto di quello che ho ricevuto. Ho ricevuto anche da fuori. Mi sono
candidato alla fine. Prima non dovevo parlare per rispetto del consiglio perché non è campagna
elettorale, ormai è andata. Mi assumo tutte le responsabilità personalmente. Ho deciso di
candidarmi con degli amici alla fine, il penultimo giorno. Sollevo tutti, compresi voi e ti
ringrazio per quello che dici, da ogni responsabilità. Ci sono uomini di partiti che rispettano
l’organigramma del partito, come ho fatto io, al di là poi della battaglia politica. Io ti ringrazio
anche che hai notato la mia macchina di fronte casa tua. Credo che avete visto che Pino
Trinchera di San Michele Salentino era candidato. Siete consiglieri, lì dentro nessuno aveva da
vedervi, chi avesse voluto poteva votarmi, in virtù di parecchi consiglieri che non sono andati a
votare. Io ringrazio tutti, mi assumo tutte le responsabilità se non sono venuto casa casa a
chiedervi il voto. Ma siccome, come diceva il Sindaco, era strettamente di partito, anche la
candidatura era strettamente di partito. Consigliere Ciracì, ti devo dire solo due cose: per
candidarsi bisognava essere o un avvoltoio, nel senso che dovevi combattere, o dovevi essere
amico dell’amico. Tu lo sai. Tu lo sai perché sei un uomo di partito. Cosa significa? Che se non
avevi un partito non potevi nemmeno essere iscritto in quella lista. E io mi onoro che nella lista,
che sia Forza Italia, che sia… c’era scritto San Michele Salentino, al di là di Pino Trinchera, che
chi lo conosce lo evita, come dice qualcuno, molto probabilmente non mi evitano perché
comunque ho preso 2600 voti ponderati. Vi ringrazio. A me fa piacere quando mi dicono queste
cose, mi rendono più forte. Le competizioni alcune si vincono e alcune si perdono, quindi mi
assumo tutte le responsabilità. Grazie. Prego con l’altra comunicazione, Consigliere Ciracì.
Volevo avvisare i cittadini che sono arrivati adesso, gli ultimi, che il vostro punto, che interessa
voi, lo faremo prima e non per ultimo, giusto per agevolare anche le vostre esigenze.
Cons. CIRACI’ A.: Volevo comunicare al consiglio comunale e all’assessore competente per
quanto riguarda la disinfestazione, se ci sono degli orari quando si disinfetta e vengono
controllati da qualcuno, perché spesso e volentieri… Ieri sera hanno fatto la disinfestazione e non
erano agli orari riportati sul verbale che lasciano all’interno dell’Ufficio di polizia urbana.
Anziché le 11:00 erano le 10:0, quando ancora qualcuno stava ancora aperto a vendere panini. Io
mi trovavo nei paraggi, stavamo 4-5 persone, è passata la macchina. Addirittura mi sono messo
nella macchina per inseguirla e non sono riuscito a raggiungerla per la velocità con cui gira. Per
cui pregherei l’amministrazione o gli interessati che quando si fanno le disinfestazioni, ci sia
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qualcuno a verificare gli orari e una disinfestazione adeguata, con i controlli dovuti, perché se
come mi è parso di capire, praticamente i veleni e i prodotti che vengono inseriti nell’acqua che
poi vengono sparati dal cannoncino devono essere prodotti adeguati, e almeno questo controllo
da parte del Comune ci deve essere. Perché capisco a questo punto che… se qualcuno passa in
quegli orari, che non sono orari adeguati con la disinfestazione, senza che si siano avvisati i
cittadini, qualcuno mi può rispondere che magari sono stati pubblicati sul giornale, però non è
che tutti vanno tutti vanno a leggere il giornalino di San Michele! Allora, a questo punto io
pregherei l’amministrazione comunale di essere molto più attenta e molto più vigile su queste
cose, in modo che si possa fare una disinfestazione più adeguata per il Comune di San Michele
Salentino. Non è che stiamo chiedendo chissà che, però che venga fatta nelle fasce orarie e che
venga avvertita la popolazione di San Michele, perché ancora con il caldo e lo scirocco,
qualcuno ha la porta aperta e ci sono tante cose che non funzionano. Ieri sera alle 10:15, è
passata verso la villa e stava ancora aperto quello che vende i panini; praticamente è una cosa
assurda! Se lui passa e poi vanno a fare un panino successivamente, succedono cose che non
sono buone. Grazie.
Cons. SPINA M.: Il problema della disinfestazione, caro Tonino, è stato affrontato più volte in
consiglio comunale e l’Assessore Menga, che politicamente è quella deputata al controllo, aveva
preso impegno, doppio impegno: uno degli orari, l’altro del controllo proprio della
disinfestazione. Perché se noi vediamo i verbali che ti hanno dato, non c’è un dipendente
comunale a controllare. Nulla da eccepire sui dipendenti della Monteco, però controllore e
controllato, lei assessore mi può dire benissimo che non va bene. Ci deve essere il dipendente
comunale, ci deve essere il responsabile del servizio qualche volta, ci deve essere a volte anche
l’Asl, perché l’Asl è stata avvisata dalla Monteco del calendario, ma se nessuno la chiama
qualche sera controllare i prodotti che vengono utilizzati, non sappiamo. E lei sa benissimo,
perché in politica sta da tanti anni, che qualche volta la Asl è stata chiamata a San Michele
Salentino a controllare. Speriamo che questo avvenga prossimamente e che il controllo venga
fatto da dipendenti comunali. Se non ci sono dipendenti comunali, anche il responsabile del
servizio, il caposettore, chi cavolo è, è tenuto a controllare il servizio. Credo che l’assessore
abbia capito finalmente e si impegnerà, come ha sempre detto, di farlo. Visto che siamo in
termini di ambiente, è bene fare un’altra comunicazione che riguarda l’Assessore all’ambiente.
Vi ricorderete nel 2013, su un giornale, “Il Comune Informa”, c’era una grande fotografia; stava
l’assessore a Bari perché veniva premiato il Comune di San Michele Salentino che aveva
raggiunto una certa percentuale in merito alla raccolta differenziata. Il Comune di San Michele
con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1141 del 18 giugno 2013 è stato assegnatario di un
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contributo di € 49.507,41 per aver raggiunto il 51,72% di raccolta differenziata. Credo sia il
secondo Comune nella provincia, altri Comuni erano Erchie, Ceglie, Francavilla, Latiano, Oria,
San Pancrazio. Senza leggere tutta la deliberazione, che è lunga, leggo solo il punto 3 del
deliberato della Giunta regionale. “Di dare mandato al dirigente del servizio ciclo rifiuti e
bonifica di avviare le concertazioni con i soggetti beneficiari su individuati, al fine di definire il
miglior utilizzo della premialità a sostegno della gestione dei servizi di raccolta differenziata”. Io
come consigliere comunale ho più volte chiesto in consiglio comunale che fine avesse fatto
questo contributo. È vero, Sindaco? Nessuno mi rispondeva. Allora ho interessato - ecco la
politica - la Regione Puglia, ho detto: vediamo, la Regione ha fatto un decreto di revoca? Alla
ragioneria mi assicuravano che i soldi non erano arrivati e allora ho scritto al Consigliere
regionale Giovanni Epifani: “Caro Giovanni, con proposta di deliberazione - questo all’inizio di
settembre, il 3 settembre - della Giunta regionale 1141 del 18 giugno 2013 venivano attribuiti al
Comune di San Michele Salentino risorse premiali per € 49.000 e rotti, per il miglior utilizzo del
servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. In più consigli comunali ho chiesto all’assessore
comunale all’ambiente notizie in merito, ma non ho mai ricevuto risposte, pertanto ti chiedo, se
puoi, di farmi avere: 1) copia di una eventuale nota del Comune di San Michele Salentino che
indichi il modo di utilizzare al meglio la premialità assegnata dalla Regione; 2) se sono stati
erogati già i fondi ed a favore di chi è stato emesso l’eventuale mandato di pagamento e con
quale utilizzo degli stessi; 3) se anche nel 2014 il Comune è stato assegnato di somme a titolo di
premialità per l’anno 2013 e con quale Deliberazione della Giunta regionale. Ti ringrazio
anticipatamente, 3 settembre 2014”. Il consigliere due giorni dopo mi risponde: “Caro Marcello,
ti giro la risposta che l’Ingegner de Re del servizio ciclo rifiuti e bonifica (segue il numero di
telefono) mi ha fornito in merito a quanto da te richiesto. Ad oggi 5 settembre non è stato emesso
alcun mandato per la mancata presentazione da parte del Comune di San Michele Salentino della
prevista concertazione, punto 3 della delibera della Giunta regionale. In tale istanza l’ente deve
dichiarare come intende incentivare ulteriormente la ipotizzabile raccolta differenziata in atto.
Quanto richiesto dallo Spina, copia di una eventuale nota del Comune di San Michele Salentino,
che indichi il modo di utilizzare al meglio la premialità assegnata dalla Regione, esula dalle
nostre competenze. Laddove si intende la possibilità di fornire notizie per attività di sola
competenza dell’ente Regione, va da sé infine, che per il corrente anno non vi è al momento
alcunché. Carissimi saluti…”. Allora, Assessore Menga, lei ha più volte dichiarato in questo
consiglio comunale che le bastano 5 minuti per fare le lettere. Noi stiamo parlando di giugno
2013 e stiamo a ottobre 2014. La Regione non ha ricevuto nulla dal Comune di San Michele
Salentino. Lei ha più volte assicurato che le bastano 5 minuti. Un’altra collega che adesso non è
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presente, ma di cui discuteremo poi nel bilancio, indipendentemente se i cittadini ci saranno o
meno, niente di meno le lettere le fa dal suo ufficio, e non c’è bisogno che venga. E poi parliamo
di uffici a disposizione degli assessori! Ma questo è un argomento poi del bilancio. I cittadini se
vogliono rimangono, se vogliono non rimangono. Lei Assessore Menga, ha nulla da dire in
merito al ritardo con cui il Comune di San Michele Salentino non ha chiesto nulla alla Regione
Puglia? Grazie.
Pres. TRINCHERA P.: Assessore Menga.
Ass. MENGA: Intanto devo rilevare ancora una volta che lei è una persona estremamente falsa,
perché io in questo consiglio comunale ho già dato risposte circa l’utilizzo di quei fondi che
stiamo progettando di fare; uno. Due, non c’era bisogno di scrivere al suo consigliere regionale,
probabilmente se avesse fatto un’interrogazione per iscritto le avrei risposto, come ho risposto
per altre interrogazione. Tre, lei confonde le comunicazioni con le interrogazioni, ma questo non
mi sorprende perché confonde anche, pur essendo stato burocrate del nostro Comune per
tantissimi anni, che nel frattempo è intervenuta una famosa legge, la Bassanini, che distingue il
ruolo tra i burocrati e i politici. Perché se questo per lei fosse chiaro, qual è la distinzione dei
ruoli, non mi avrebbe fatto la domanda sulla disinfestazione. Perché lei sa bene che il politico
deve contestare il mancato servizio, ma sta al burocrate o al responsabile dell’ufficio controllare
e nell’eventualità salire sul camion - quello che è stato chiesto a me l’altra volta - per verificare
se viene fatta, quando viene fatta e come viene fatta, con quali prodotti viene fatta la
disinfestazione.
[Intervento fuori microfono del Cons. Spina]
Ass. MENGA: Non l’ho interrotta, la prego di essere rispettoso, non per me ma per i cittadini.
Nel momento in cui vengono rilevate delle incongruenze tra quello che è il servizio e i prodotti
da utilizzare, e quello che invece si sta utilizzando, segnalare all’assessore che farà le relative
contestazioni alla ditta del servizio. Quindi se ha queste cose da chiedere, non le deve chiedere al
polittico ma al burocrate. Punto 1. Punto 2), la foto che è apparsa sul giornale l’anno scorso non
era perché all’Assessore Menga piace apparire sul giornale, come lei ironicamente e velatamente
vuol fare intendere.
[Intervento fuori microfono del Cons. Spina]
Ass. MENGA: Consigliere, ormai ho imparato a conoscerla e so quanto il suo parlare sia
mellifluo, uso un termine italiano per non dire una cosa peggiore. Quella foto è apparsa sul
giornale perché il Comune di San Michele aveva osato davanti agli apparati regionale rifiutare
quel premio, non per dispetto ai cittadini di San Michele che avevano fatto la raccolta
differenziata, ma per atto di protesta, perché l’assessore, l’apparato burocratico della Regione
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Puglia non si era mai interessato del costo esagerato di conferimento dei nostri rifiuti nelle
discariche, benché assessorato ed apparato fossero stati ripetutamente sollecitati in tal senso,
perché quello che noi paghiamo per conferimento in discarica poi ricade nelle tasche dei nostri
cittadini sotto forma di tassa Tari, la cui prima rata avremmo tutti quanti pagare. Quindi quella
foto non era per apparire sul giornale, non ho bisogno di queste cose, Consigliere Spina, per la
mia affermazione, ma era per rilevare che solo il Comune di San Michele Salentino aveva osato
rifiutare quel premio per atto di contestazione sui costi del servizio. Punto 3) incentivi, fondi
incentivanti. È vero che abbiamo ricevuto 49.000 e rotti Euro l’anno scorso come premialità per
aver raggiunto determinati livelli di raccolta differenziata. Come il Consigliere Spina ben sa, non
lo sanno i cittadini che non abbiamo avuto il piacere di avere negli altri consigli comunali, ma
come il Consigliere Spina ben sa, più volte in questo consiglio comunale ho risposto dicendo che
avremmo utilizzato quei fondi per il controllo contro l’abbandono dei rifiuti. Il Consigliere Spina
ben sa che quel progetto è un progetto che stiamo facendo unitamente agli altri Comuni, come
ATO. Abbiamo chiesto i preventivi alle varie ditte che si occupano di videosorveglianza, siamo
in dirittura di arrivo perché dovrebbe aggiudicarselo una ditta di Francavilla Fontana che ha già
fatto in via sperimentale delle rilevazioni qui a San Michele, perché è quella che ci offre un
minor costo ed un servizio migliore, perché poi ci dà i tabulati con le foto di quelli che
abbandonano i rifiuti e quindi pronti per la contestazione ed il verbale di multa. E in effetti come
ARO siamo un attimino in ritardo perché all’interno… intanto c’è stato il cambio tra ATO e
ARO, quindi con tutta la fase di liquidazione dell’ATO e dell’ARO. Poi abbiamo un problema di
natura tecnica all’interno dell’ARO perché il responsabile tecnico, l’Ingegnere De Leonardis di
Fasano che redige questi progetti, purtroppo ha lasciato, per cui siamo alla ricerca di un nuovo
tecnica e non appena… Siccome non c’è una data di scadenza o un termine entro il quale quelle
somme devono essere utilizzate, stiamo approntando questo progetto, che sarà ripartito poi tra i
vari Comuni, e ognuno chiederà alla Regione la liquidazione di quanto di propria competenza.
Le aggiungo un’altra cosa, che anche quest’anno molto probabilmente saremo destinatari di altri
fondi incentivanti e probabilmente, siccome a giorni partirà la realizzazione del Centro raccolta
materiali, sarà utilizzato per rinforzare, quindi rimpinguare anche di altre attrezzature quel centro
proprio finalizzato all’ottenimento di maggiori percentuali di differenziata. Le ho risposto perché
intendevo rispondere ai cittadini, ma per i prossimi consigli, se lei vuole fare delle
comunicazioni è liberissimo di farlo, ma se deve fare le interrogazioni o gli interrogatori
all’assessore, la prego di farlo nel momento in cui si fanno le interrogazioni. Questo per rispetto
al regolamento e al consiglio comunale, e all’istituzione che in questo momento rappresentiamo,
e le sarà data la dovuta risposta; per iscritto qualora la chiede per iscritto, ma orale. Io non ho
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problemi a risponderle, però rispettiamo i regolamenti, consigliere!
Cons. SPINA M.: Presidente!
Pres. TRINCHERA P.: Grazie. Per comunicazione o risposta alla risposta della risposta?
Giusto per…
Cons. SPINA M.: Comunicazione diciamo, un minuto soltanto.
Pres. TRINCHERA P.: Per comunicazione. Prego Consigliere Spina.
Cons. SPINA M.: Devo purtroppo sempre rilevare che nella Maggioranza c’è qualche
professionista che si crede che quest’aula sia un’aula del Tribunale. Non bisogna dire le
chiacchiere Assessore, è chiaro? L’oggetto era: premialità.
Pres. TRINCHERA P.: Prego il pubblico di non fare versetti.
Cons. SPINA M.: E dove e perché l’Assessore Menga non ha dato seguito alla deliberazione
della Giunta regionale, anche con due righe poteva dire che questo Comune è, insieme ad altri,
intenzionato ad approvare un progetto e sarà finanziato con i fondi che ha messo a disposizione
questa Regione. Lei non l’ha scritto, né ha riferito in questo consiglio comunale mai… il Sindaco
se è una persona onesta sa e le ha sentite più volte queste richieste. E’ importante però assessore,
che i 49.000 Euro sono fondi dei cittadini di San Michele, risparmiati, o premialità fatta a favore
dei cittadini di San Michele, e che non vengono spesi a favore dei 20 Comuni, o dei 10 Comuni
che fanno parte… I Comuni che sono stati premiati sono 4-5, stanno sulla deliberazione.
Ammesso che si mettano d’accordo questi Comuni, potrebbero utilizzare i fondi, altrimenti
49.000 Euro sono dei cittadini di San Michele e devono essere spesi a favore dei cittadini di San
Michele. Lei può benissimo, politicamente, scegliere il tipo di progetto che vuol fare, va
benissimo, ma innanzitutto lo deve scegliere, lo deve comunicare alla Regione e deve essere a
favore dei cittadini di San Michele, perché quei cittadini che nel 2012 hanno avuto quella
percentuale di raccolta differenziata, l’hanno fatto con molto sacrificio. Chiaro? Specialmente le
persone anziane, perché differenziare, lei non lo sa… Lo sa? Sta a San Michele, sta a San Vito,
dove sta lei? Non lo sa.
Pres. TRINCHERA P.: Consigliere Spina, per cortesia! Consigliere!
Cons. SPINA M.: Non lo sa la difficoltà che hanno i cittadini, specialmente anziani, a
differenziare i rifiuti. Quindi sono soldi a favore del Comune di San Michele, vanno spesi nel
Comune di San Michele e comunque una decisione politica in tal senso, (come ha detto lei si sta
facendo il progetto, si è incaricato l’ingegnere, una ditta di Francavilla,) una deliberazione, gli
atti amministrativi di un Comune vengono resi noti ai cittadini attraverso gli atti, delibere,
determine; cose che a San Michele non ci sono per questo argomento. Non ci sono neanche per
altri argomenti, ma gli altri li lasciamo fuori, non voglio tediare i cittadini. Chiaro? Altrimenti mi
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dica lei con quali atti lei ha stabilito di attuare quel progetto insieme agli altri Comuni, con quali
atti. Decisione sua?
Pres. TRINCHERA P.: Consigliere, comunicazioni!
Cons. SPINA M.: Presidente, io sto dicendo la verità. Quindi non sono soddisfatto della sua
risposta…
Pres. TRINCHERA P.: Ma non è tenuta a risponderle.
Cons. SPINA M.: E cerchi di fare in modo che i soldi vengano spesi a favore dei cittadini di San
Michele.
Pres. TRINCHERA P.: E lo abbiamo capito, spenderemo i soldi in favore dei cittadini di San
Michele. Allora, ci sono altre comunicazioni? Passiamo al punto all’ordine del giorno.
Dobbiamo votare l’inversione del punto all’ordine del giorno.
Cons. SPINA M.: Presidente, prima della proposta dell’inversione. Invertiamo due punti
all’ordine del giorno, invertiamo l’enfiteusi e la verifica di bilancio.
Sindaco EPIFANI P.: Se non siete d’accordo a invertire i punti all’ordine del giorno, li
portiamo alla fine.
Cons. SPINA M.: Noi problemi non ne teniamo Sindaco, però la firma qua sotto non la
mettiamo noi. Questo ordine del giorno è stato firmato dal Presidente, proposto dalla Giunta
Comunale.
Sindaco EPIFANI P.: Allora, io ho fatto una proposta. Ci sono stasera molte persone che
conosco, che ho ricevuto nella mia stanza al Comune e che so essere interessate al problema
dell’enfiteusi, alcuni tra l’altro sono anziani, non abbiamo pensato ad anticipare il punto. Adesso
vediamo la presenza e mi è venuta in mente questa cosa, ma se voi volete che lo discutiamo alla
fine e facciamo aspettare tutti quanti fino alla fine, che assistano al consiglio comunale, per me
va bene. Il motivo della mia proposta è dovuto solo a questo.
Cons. SPINA M.: Sindaco, la proposta è stata mia, l’hai sentita, quindi non è che dico una cosa
per un’altra.
Pres. TRINCHERA P.: Su proposta di tutto il consiglio comunale, il 5° punto lo spostiamo a
subito dopo l’approvazione del verbale seduta consiliare. Votiamo. Chi è favorevole?
[Si procede sulla proposta di anticipare il 5° Punto all’O.d.G.]
Pres. TRINCHERA P.: Unanimità. Passiamo al 1° Punto all’O.d.G.
[1° Punto all’O.d.G.: “Approvazione verbale seduta consiliare del 4.08.2014”]
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Pres. TRINCHERA P.: Chi prende la parola su questo punto? Se non c’è nessuno, passerei alla
dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto?
Cons. SPINA M.: Astensione.
[Si procede alla votazione relativa il 1° Punto all’O.d.G.]
Pres. TRINCHERA P.: 6 favorevole e 3 astenuti.
[5° Punto all’O.d.G.: “Estinzione dei “livelli” e “canoni enfiteutici ” non esercitati.
INIZIATIVE”]
Sindaco EPIFANI P.: Ovviamente noi stasera, per quanto l’oggetto sia estinzione o abolizione
del canone enfiteutico, non abbiamo il potere di deliberare su questo. Il problema enfiteusi è un
problema grande, è un problema importante, è un problema la cui dimensione è dimostrata anche
dalla presenza nutrita di cittadini qui questa sera. Molti altri non presenti sono interessati a
questo problema, un problema che non riguarda solo il nostro territorio, è un problema che
riguarda i territori limitrofi, che riguarda Latiano, San Vito, Ostuni, ma molti altri territori. Noi ci
atteniamo e ci vogliamo interessare quanto meno al territorio che ci riguarda, o comunque ai
territori limitrofi. L’enfiteusi - non sto qui a fare una disquisizione di carattere giuridico - è un
diritto reale su cosa altrui. Il che significa che tutti quelli interessati a questo problema
dispongono di un bene che non è proprio, è di un altro soggetto. Quando è nato questo problema,
quando è stato trasferito questo diritto, credo verso la fine dell’800, i grandi latifondisti hanno
distribuito dei terreni a tanti cittadini, per consentire loro di svolgere l’attività, di migliorare il
terreno in cambio di un canone che era il diritto del concedente. Il concedente era il proprietario,
il beneficiario del terreno - all’epoca si parlava di livello - era il livellario che appunto in cambio
del terreno, del miglioramento del terreno doveva pagare un canone agli allora proprietari. Il
problema si è trascinato per anni, poi il livello come istituto e anche come denominazione è
scomparso con il varo dell’attuale codice civile - e stiamo parlando del 1942 - per cui livello non
più esistente in realtà come istituto giuridico, viene assimilato all’enfiteusi, che, come dicevo, è
sempre un diritto reale su cosa altrui. Per tanti anni, anzi, per decenni e decenni si è andati avanti
in questa situazione. Molti di noi, gran parte di noi dispongono di beni, di beni immobili,
disponevano di terreni sui quali hanno realizzato abitazioni, sui quali hanno realizzato case, e
disponevano di questi terreni sicuramente con la convinzione di essere proprietari, perché non
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hanno mai pagato una lira a chicchessia, o quanto meno, la stragrandissima maggioranza delle
persone non ha mai pagato nulla a nessuno. Sennonché, per venire ai giorni nostri e senza girare
intorno al problema, questo problema è diventato particolarmente sentito e ci si è resi conto
dell’importanza di questo problema quando qualcuno si è attivato, qualche erede di questi vecchi
concedenti di terreno, si è attivato per chiedere i propri diritti, che da un certo punto di vista è
anche una pretesa legittima, perché formalmente chi era concedente, e gli eredi dei concedente
sono sostanzialmente dei nudi proprietari di questo bene. Si pone il problema di eliminare questo
vincolo dal terreno. Questo vincolo dal terreno lo si può eliminare con l’affrancazione, pagando
un certo numero di canoni annui al concedente. Chi dispone di questi terreni ha il diritto di
pretendere l’affrancazione. Questa situazione ha creato grandissimi problemi ai cittadini, perché
chi, come dicevo prima, si è attivato per chiedere i canoni arretrati, almeno fino al tempo in cui
matura la prescrizione, cioè fino ai cinque anni precedenti, ha inviato ai cittadini lettere con delle
richieste veramente esorbitante, con calcoli che io dico, credo di poter dire, perché ho seguito
alcune questioni anche sul piano giudiziale, sono fatti in maniera diciamo parziale, nell’interesse
di chi questa lettera ha inviato. E’ ovvio che chi ha un ettaro di terra e si vede recapitare una
lettera in cui gli si chiede 5, 6, 7.000 Euro, quando da quel terreno non ricava neanche € 1000
l’anno, è chiaro che il problema diventa grande e il problema bisogna risolverlo. Io ricordo che
alcuni anni fa era stato sottoposto questo problema a qualche nostro parlamentare, ma come
talvolta, o spesso accade, il tutto è caduto nel dimenticatoio. Qui si è attivato un gruppo, un
movimento, un comitato, ha raccolto le firme per questo problema, io ho ricevuto al Comune
alcuni - molti di voi erano pure presenti - questa rappresentanza di questa comitato, affinché si
intraprendesse qualche iniziativa in merito. Mi è stato chiesto di portare l’argomento in consiglio
comunale, non ho e non avevo difficoltà a farlo, anche se credo che diverse dovrebbero essere le
iniziative da prendere per arrivare eventualmente a un risultato che è quello dell’abolizione e
dell’eliminazione definitiva di questo vincolo. È chiaro che il problema, se è possibile risolverlo,
va risolto politicamente, va risolto con il varo di un’apposita legge. Non so sinceramente se sia
possibile fare una legge che consenta di prevedere l’abolizione, perché ritengo che ci siano
alcuni profili di incostituzionalità, perché si va a toccare la proprietà privata che è tutelata dalla
Costituzione. Infatti per questo motivo noi stasera abbiamo predisposto una delibera in bianco,
perché se ne discuta e si decida poi alla fine di deliberare quello che possa essere il
provvedimento migliore e più idoneo, che non è altro che un punto di partenza per poi stabilire
come ci si debba muovere. Perché noi per esempio, discutendo di questo problema, avevamo
pensato…, a parte abbiamo cercato di coinvolgere altri Comuni e questo sicuramente, tra le varie
proposte ci sarà anche questa stasera, sperando che si aggreghino e si consorzino da questo punto
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di vista. Avevamo pensato per esempio di promuovere un’iniziativa, un incontro, di nominare un
esperto che predisponga una proposta di legge in questo senso. E qui ovviamente ci dovremmo
fare carico dal punto di vista finanziario, ciascun Comune. Questa credo che sia una delle
iniziative più interessanti che si potrebbero intraprendere, perché bisogna fare uno studio
approfondito per vedere qual è la strada dal punto di vista legislativo migliore, più idonea, che
non incorra in intoppi di carattere di incostituzionalità. Abbiamo sicuramente pensato, e credo
che sia opportuno farlo, oltre a questo investire formalmente del problema o parlamentari del
territorio. Noi abbiamo dei parlamentari di riferimento che credo si dovrebbero occupare dei
problemi. E chi più di loro, di un problema che investe centinaia di famiglie, chi più di loro può
essere destinatario di questo problema, di caricarsi il problema sulle spalle, di portarlo a Roma,
di portarlo in Parlamento, di discuterlo negli uffici legali del Parlamento e quant’altro. Poi noi
nel nostro piccolo possiamo incaricare un professionista, un esperto, un esperto del settore,
perché anche in questo senso aiuti anche i parlamentari. Però credo che uno degli obiettivi
primari che noi dovremmo tener presente e che credo faremo anche qui stasera, oltre a
coinvolgere i Sindaci dei Comuni limitrofi e di tanti altri Comuni, credo che i primi ad essere
investiti di questo problema, perché sono quelli che dovrebbero occuparsi di questo problema e
che potrebbero, in quanto rappresentanti del territorio al Parlamento nazionale, forse consentirci
di trovare una soluzione, siano i nostri parlamentari. Quindi questa di questa sera è una
iniziativa, data la rilevanza sociale di questo problema. Abbiamo ritenuto opportuno che si
discutesse di questo problema in consiglio comunale, che si portasse all’attenzione del consiglio
comunale questo problema. Questo è il primo passo, ne faremo altri: discutendo tutti insieme,
raccogliendo tutte le proposte possibili, valutando quali sono le più opportune per la soluzione
del problema, confrontandoci anche con l’opposizione e quindi oggetto di questo consiglio
comunale è una delibera in bianco, il cui contenuto cercheremo di riempire qui questa sera dopo
la discussione. Grazie.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Sindaco. Chi prende la parola su questo punto?
Cons. SPINA M.: Se non ci sono altri consiglieri di maggioranza, prendo la parola io.
Pres. TRINCHERA P.: Naturalmente credo che sia inutile ripetere quello che il Sindaco ha
detto, perché tutta la maggioranza è…, quello che ha detto il Sindaco è stato esaustivo.
Cons. SPINA M.: Giusto per non dire… io ce l’ho scritto, non credo che il Sindaco abbia letto
quello che ho scritto io; più o meno ha detto le stesse cose. Però diciamo che partiamo da due
parole per quella che è l’enfiteusi, quella che circonda diciamo. Innanzitutto noi abbiamo due
problemi: uno è l’enfiteusi che grava sul centro urbano, non è esercitata perché credo che tutto
San Michele Salentino come centro urbano sia… Non lo esercitano il diritto e diciamo forse in
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questo senso potremmo noi come amministrazione comunale, che riguarda solo San Michele, e
che non riguarda gli altri Comuni, potremmo tentare di fare una cosa collettiva, una cosa che il
Sindaco stesso vedrà, cioè una cosa per affrancare tutto il centro urbano dai Dentici, perché
dovrebbe essere una cosa molto più facile in quanto i Dentici non esercitano il diritto di enfiteusi.
Sindaco EPIFANI P.: No, no, voglio solo… Non ti voglio interrompere, l’unica cosa che ci
tengo a sottolineare è: ci sono molte persone presenti, non lanciamo facili proposte perché dire il
Comune di San Michele affranca il centro urbano che significa?
Cons. SPINA M.: Tentare ho detto, Sindaco.
Sindaco EPIFANI P.: No, perché sono diritti privati. Ogni posizione individuale procede per
fatti suoi. Se noi lanciamo il messaggio che il Comune può affrancare il centro storico, lanciamo
un messaggio sbagliato. Non che io mi preoccupi che poi m’indicheranno come il colpevole alla
mancata affrancazione, però diamo notizie più concrete, perché non è possibile fare una cosa del
genere.
Cons. SPINA M.: Quindi anche per il centro urbano ci dobbiamo stare fermi insomma.
Sindaco EPIFANI P.: Noi non siamo il Comune proprietario del centro urbano; i singoli
cittadini sono proprietari delle singole case del centro urbano.
Cons. SPINA M.: Sì, ma c’è una norma speciale non che obbliga, che facilita i Comuni
all’acquisizione del diritto. C’è una norma speciale del 1920, se non vado errato.
Sindaco EPIFANI P.: Non confondiamo gli usi civici, i diritti pubblici con i diritti privati.
Questo è diritto privato, gli usi civici c’è una legge, i diritti pubblici c’è una legge. Noi stiamo
parlando della difficoltà dei cittadini e che riguarda diritti privati singolarmente di cittadini.
Cons. SPINA M.: Va bene. Poi si evidenzierà da quello che dirò dopo, che è la stessa cosa che
ha detto lei in parole un po’ diverse. Giorni fa, circa un paio di mesi fa, su un giornale del
Comune di Donoratico in Toscana, emergeva che nel Comune un principe, che era proprietario
dell’intero territorio comunale, voleva i diritti, voleva le somme dell’enfiteusi non pagata per
tanti anni. Qui parliamo di decenni, di molti decenni. Questo principe ha chiamato in causa il
Comune di Donoratico e la causa si terrà il 31 ottobre presso la Sezione Speciale agraria del
Tribunale credo di Livorno. Io stavo per chiamare l’ufficio legale del Comune, poi mi sono
fermato, dico: aspettiamo almeno che si tenga l’udienza, giusto per vedere come regolano loro la
questione. Però pure qua parliamo però di diritti da noi non esercitato sul centro urbano. Lì non
esercitato, ma che vogliono esercitare. Va bene. Sentiremo pure cosa succederà in Toscana.
L’enfiteusi, per quanto riguarda la maggioranza di cittadini invece che si sono formati nel
comitato, riguarda alcuni terreni in contrada Sardella principalmente e zone limitrofe. I contratti
di enfiteusi sono stati fatti nell’anno 1874. C’è una copia della concessione di enfiteusi, una serie
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di nomi; sono nostri antenati, non di tutti noi, ma di alcuni sammichelani senz’altro, che hanno i
terreni ai fogli 23, 22, 26 e 27 nel territorio sammichelano, per circa… complessivamente, non è
che abbiamo fatto i conteggi, ma all’origine il territorio era di circa 120 ettari.
Pres. TRINCHERA P.: Consiglieri, perdonatemi un attimo. Se i signori del comitato vogliono
appoggiare lo striscione qua davanti sulla sedia, state più comodi e si legge anche meglio. Poi
volevo dire: un rappresentante del comitato può intervenire chiedendomi la parola per qualsiasi
vostra proposta. D’accordo?
Cons. SPINA M.: Io facevo riferimento a questo contratto di enfiteusi, ma è chiaro che ce ne
sono altri, che so, in contrada Cotogne ci sono ancora gli imperiali. Io parlo in genere. Dicevo
che per questo contratto erano circa 120 ettari all’origine, sicuramente parecchi hanno riscattato,
non so quanti ne saranno rimasti, 70-80 ettari, non lo so. Naturalmente tutto il problema che
dovremmo tentare di risolvere riguarda tutte le zone, quindi non solo questa, tutte le zone di San
Michele; se ci sono anche altre zone chiaramente, nel momento in cui noi cerchiamo
eventualmente di facilitare una legge a livello nazionale, è chiaro che è per tutte le zone. Riferito
proprio al caso invece dall’Avvocato Roma, che ha fatto alcuni atti ingiuntivi, naturalmente
come ha detto il Sindaco il problema sta nel calcolo sia del canone enfiteutico che nel calcolo del
riscatto, pari a 1/15 del reddito agrario, così come una circolare. Perché poi in Italia i burocrati!
C’è una circolare di un burocrate, Gianni Guerrieri, ha interpretato, sicuramente in base enorme,
perché poi qua è intervenuta la Corte Costituzionale, sono intervenute altre leggi che hanno
modificato; è inutile fare la cronistoria. Allora uno si chiede: perché l’Avvocato Carmela Roma
Prete fino al 2007 non ha esercitato niente? Perché nel calcolo del canone enfiteutico non c’era
questa benedetta circolare che è interpretativa tra l’altro. Perché quando parla di canoni fissati
dalla direzione provinciale, cosiddette “Vam” delle commissioni provinciali presso l’ufficio del
catasto, non è che sia molto chiaro il fatto che debba essere conteggiato sull’esproprio, su quello
che la commissione valuta anno per anno in merito agli espropri. Io ce l’ho, l’ho estrapolato da
Internet. Un attimo che vi leggo quello che la commissione ha stabilito a Brindisi nell’anno
2012, perché il 2013 ancora... naturalmente i Comuni della provincia sono divisi in due zone, noi
siamo nella zona 2. Ha stabilito che per l’uliveto, 1 ettaro di uliveto, l’espropriazione deve essere
pagata non meno di 9.694,00 Euro a ettaro. Su questo vanno calcolati poi i canoni. Se invece il
riscatto è 1/15 per 15 anni, il canone invece è 1/15 per i cinque anni precedenti. Innanzitutto
parla di uliveto. I nostri terreni – parlo sempre della contrada Sardella ma sono tutti così – non
sono tutti uliveti. Un ettaro di uliveto alla Sardella avrà dai 40 ai 50 alberi di ulivo nella migliore
delle ipotesi, solo qualcuno avrà specializzato il terreno e riempito. Quindi potrebbe già essere
contestato il fatto che il terreno sia tutto uliveto, tant’è che se noi ci scendiamo a seminativo
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arborato, già scende l’importo dell’esproprio a 5.700 Euro. Questa non è che è una nostra facoltà.
Io sto solo dicendo le premesse perché poi ci sono tanti appigli che, chi sarà incaricato
(professori universitari, io dico uno studio legale, quello che ha detto il Sindaco) farà. Allora,
“Istituzione di una commissione consiliare di maggioranza e minoranza e componenti del
comitato. (Una commissione: un consigliere, due e due, uno e uno, più un componente), congruo
stanziamento di bilancio per incarico esplorativo a studio legale importante e realmente
competente in materia di enfiteusi. Io dico studio legale, ma può essere quello che dice il
Sindaco, insomma una persona qualificatissima che magari è esperta in materia, competente
perché ha già affrontato il problema in altre occasioni sia per le enfiteusi esercitate che per quelle
non più esercitate. Affrontare il problema in un coordinamento politico con gli altri Comuni
intervenuti: Francavilla Fontana, Latiano, San Vito, Oria, Carovigno e Villa Castelli (questi sono
i Comuni che interessano questa signora di San Vito che fa gli atti), in modo da creare un
numeroso movimento di cittadini, al fine di promuovere grosse manifestazioni con richiesta
anche di incontri presso le Presidenze della Repubblica della Camera e del Senato, per una reale
e definitiva soluzione del problema, coinvolgendo naturalmente gli onorevoli - così come ha
detto il Sindaco – e senatori del territorio, indipendentemente dal colore politico di appartenenza.
Naturalmente dovranno essere interpellati anche i consiglieri regionali, al fine di promuovere una
deliberazione del consiglio regionale che abbia come fine di esercitare le dovute pressioni
politiche sul Parlamento, perché una cosa è avere una commissione dei nostri Comuni, una cosa
è che va a pressione di una deliberazione regionale. Noi dell’opposizione ci siamo già mossi in
questa direzione ed il Consigliere Regionale Giovanni Epifani ha già detto che promuoverà, darà
il suo interessamento a che l’argomento venga portato in consiglio regionale. Mi ha detto pure,
però non ricordava le date, che il consiglio regionale ne ha già parlato di enfiteusi circa 3-4 anni
fa. Naturalmente ognuno di noi si rivolgerà ai propri rappresentanti politici. Qualora invece
Sindaco - in un certo senso è quello che ha detto prima, poi lei mi ha fatto capire che ciò non è
possibile – tutto questo non porti a buon fine, naturalmente l’emanazione di una norma nazionale
non è che avviene dalla sera alla mattina, anzi, più che noi… Io non ho citato il Ministero degli
interni, ma il Ministero degli interni è importantissimo, perché una convenzione tra l’agenzia del
territorio e il Ministero dell’interno, dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione…; quello
è il funzionario che in base a quella convenzione ha fatto questa circolare. Quindi il Ministero
dell’interno c’entra, non è che non c’entra, però è a monte. A noi interessa una norma legislativa
che ci svincoli o comunque agevoli molto questo calcolo. Io quando prima ho letto il reddito che
dice l’agenzia delle entrate, ho fatto pure due conti così… Prima del 1997 il valore enfiteutico
veniva calcolato sul reddito dominicale della… Il reddito dominicale è stato modificato
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successivamente, quasi in contemporanea, il calcolo del reddito quasi in contemporanea. Allora,
un ettaro di uliveto in contrada Sardella ha una rendita di Euro 36-36,50-35,50. Io ho fatto il
calcolo su Euro 36, che calcolato secondo le nuove norme del calcolo, porta a un valore del
fondo a 6.100 Euro, 6000-6.500 diciamo; quasi la metà del calcolo fatto rispetto all’esproprio.
Ma l’esproprio che loro prendono a base… avviene quando? Avviene quando si deve fare
un’opera pubblica, ecco perché il valore… Qua noi non dobbiamo espropriare niente. E
ammesso proprio che il concedente l’enfiteusi volesse espropriare, deve pagare. Ecco perché non
lo fanno, perché deve pagare molto di più di questo valore. E’ tutto un calcolo particolare che va
fatto sul miglioramento rispetto al vecchio terreno - in dialetto diciamo “le pezze” – rispetto a
come era prima, anzi con tutte le pietre tolte, pure quelle vanno calcolate. Per cui, l’unica cosa è
tentare la via legislativa, stare vicino ai cittadini perché arrivano… Io son sicuro di una cosa,
arrivano gli atti, però non espropria niente nessuno. Però purtroppo, chi ha questi atti… Stare
vicino ai cittadini, eventualmente Sindaco. Se tutta questa storia di promuovere tramite gli amici
onorevoli non va a buon fine, perché questo problema poi è un problema esistente in buona parte
d’Italia e riguarda parecchi… Perché prima stava il problema intorno a Roma, della chiesa, poi
fecero una legge ad hoc, proprio per liberare… Questa signora ha comprato… tra l’altro sono
andato a vedere, lei fa cenno che nel 1961 ha comprato dalla Società Bonifiche Pontine, istituto
dei fondi rustici. Dici: ma niente ho da fare? Sono andato su Internet, alla data del ’61 non
esisteva più l’istituto dei fondi rustici. Sarà uno sbaglio del notaio, non lo so, poi eventualmente
lo diremo allo studio legale che incaricheremo, non lo so. Non c’era più l’istituto dei fondi rustici
già da una decina d’anni, si chiamava diversamente. Io non l’ho appuntato, però era questo. Tra
l’altro questo istituto poi è fallito, è cessato dopo due-tre anni appena è stato fatto questo tipo di
contratto. Che altro dire, Sindaco? Se le norme non ci consentiranno, ma è una cosa che vedremo
di qua a un paio d’anni penso, tenteremo l’ultima strada di fare l’acquisto noi come Comune
direttamente dalla signora? Acquisto proprio dei diritti. Tenteremo la strada, ho detto.
Pres. TRINCHERA P.: Chiede la parola l’Assessore Menga. Prego.
Ass. MENGA: E’ un po’ ardua questa ultima proposta, però le vagliamo tutte…
Cons. SPINA M.: E’ ardua, infatti l’ho detta alla fine perché l’unica cosa che ci rimane è…
Ass. MENGA: Le vagliamo tutte ovviamente. Io intanto concordo con qualsiasi iniziativa, sia
espressa dal Sindaco che espressa dal Consigliere Spina, che porti a rilevanza regionale e
nazionale il problema in cui si trovano tanti agricoltori di San Michele. Devo dire, il Sindaco sa
queste cose perché ne abbiamo parlato insieme, probabilmente nel discorso ha dimenticato di
dire che è vero che comunque il problema si è reso particolarmente gravoso per San Michele da
quando c’è stata una successione nella eredità dell’Avvocato Prete che è deceduto, il quale era il
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titolare di questo acquisto fatto da quell’istituto. Ho fatto anch’io le stesse ricerche, che ormai
non esisteva più alla data di quell’atto notarile. E quindi ha cominciato a mandare lettere a tutti
coloro che avevano i terreni in questa zona, chiedendo cinque anni di canone, calcolato però
secondo quei parametri che dici tu. Ad Ostuni, quando c’era ancora il Tribunale di Ostuni, e
ritengo che ancora… che poi sia passato a Brindisi perché non mi sembra che sia stata fatta
ancora una decisione, perché su questa questione che non riguarda un cittadino di San Michele,
riguarda il cittadino di un altro Comune, che è simile perché si tratta comunque di canoni di
enfiteusi, e la stiamo seguendo molto attentamente sia io che il Sindaco, ripeto, in quella causa
che è un po’ una causa pilota. E’ stato dato incarico ad un CTU nominato dal giudice perché
quantificasse i 5 anni di canone – e noi abbiamo la perizia che potremmo eventualmente mettere
a disposizione, ovviamente depennando i nomi - il quella perizia il CTU nominato dice
espressamente e molto chiaramente che non possono minimamente applicarsi quei parametri che
valgono per l’esproprio alla rivalutazione dei canoni enfiteutici. Quindi quello che è stato chiesto
non è per niente conforme a quello che le varie leggi che si sono succedute hanno detto per
quanto riguarda la quantificazione dei canoni. Però questa nostra collega che è diventata erede di
questi terreni, lei e i figli, capendo che probabilmente una causa di quel genere non andrà a
sostenere le proprie ragioni, che cosa ha fatto? Ha cominciato a chiedere al giudice di pace per
quanto riguarda San Michele, al giudice di pace di San Vito dei Normanni, e non ho nessuna
paura a fare anche nome e cognome, l’Avvocato Alberto Giusti, a chiedere i decreti ingiuntivi.
Che cosa sono i decreti ingiuntivi? Molti probabilmente l’avranno già ricevuto. Il decreto
ingiuntivo si chiede ad una giudice quando una persona vanta un credito che la legge dice
liquido, certo ed esigibile. Allora, il giudice… perché non voglio dire se era compiacente o no,
non lo voglio dire, ha concesso sulla base di importi che non erano né liquidi, né certi e né
esigibili, ha concesso questi decreti ingiuntivi, che lei ha notificato per i termini per
l’opposizione al decreto ingiuntivo. Ora, visto che i cittadini qui sono tanti e io e il Sindaco vi
potremo mettere a disposizione sia la relazione peritale che è stata fatta nella causa di Ostuni, ex
Ostuni, sia quant’altra documentazione in nostro possesso, ai cittadini, visto che sono in tanti,
dobbiamo dire che quando arriva questo decreto ingiuntivo che vi viene notificato, andate subito
dal vostro avvocato di fiducia, chiunque esso sia, per far fare l’opposizione. Perché se decorrono
quei 40 giorni famosi che stanno scritti alla fine, quel decreto diventa legge praticamente, è come
se fosse una sentenza, e vi vengono a fare il pignoramento. Quindi, il primo consiglio pratico che
mi sento di dare a questa assemblea è di andare immediatamente, senza aspettare neanche una
settimana, un giorno, due giorni; di andare immediatamente quando vi viene notificato questo
decreto ingiuntivo da un avvocato per fare l’opposizione a quel decreto ingiuntivo, perché è
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stato, ripeto, rilasciato su crediti che non sono né certi, né liquidi e né esigibili. Questo mi
sentivo di dire ai cittadini presenti. Oltretutto quel giudice non poteva neanche farli, perché si
tratta di diritti immobiliari, e la legge dice che il giudice di pace non si può occupare di queste
cose. Quindi voglio dire, ci sono tutti i motivi perché un’opposizione venga accolta. Per cui
rivolgetevi al vostro avvocato di fiducia per fare questa opposizione. Detto questo che mi sentivo
di dire per dare un consiglio pratico a quello che sta succedendo, ai cittadini, poi noi abbiamo già
messo in moto come voi anche la nostra rete di conoscenze. Non si tratta né di destra, né di
sinistra, né di centro e né di niente, qui sono i cittadini che, essendo stati privati anche, in virtù di
una legge elettorale balorda, del riferimento certo sul territorio del proprio parlamentare di
rappresentanza, quanto meno si facciano sentire per coinvolgere ogni parlamentare nazionale o
regionale presente nella nostra Provincia, che è quella dove il problema si sente maggiormente,
anche in virtù di questi passaggi di proprietà, perché poi devono rispondere al territorio, a
prescindere da quale sia la legge elettorale di riferimento.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Assessore Menga. Mi chiedeva la parola il Sindaco. Prego.
Sindaco EPIFANI P.: Solo per aggiungere qualcosa. Sono tante le problematiche legate, il
criterio da seguire per calcolare il canone perché qui ne abbiamo viste veramente di tutti i colori,
con queste lettere incredibili. Praticamente dei terreni originariamente, ma non 100 anni fa, 20
anni fa, praticamente vorrei dire quasi incolti o con qualche olivo sopra, dove sono state
realizzate delle costruzioni, e questi chiedono il canone per il terreno e il canone quintuplicato
per la casa, cioè, tenendo conto di quello che è il valore attuale, senza nessun abbattimento del
miglioramento. Voglio dire, i problemi sono tanti. Le soluzioni legislative possono essere tante,
in una situazione di confusione come questa, al di là della circolare che in un eventuale giudizio
ha un valore relativo, nel senso che la circolare può essere vincolata all’interno
dell’amministrazione, ma in una contrapposizione giudiziale non ha alcun valore. Forse tra le
varie proposte che potrebbero essere fatte oltre alla proposta principe che noi ci augureremmo
tutti, che è quella di abolire questo vincolo, ce ne potrebbero essere delle altre subordinate, per
esempio avere una legge che stabilisca in maniera chiara e precisa quali sono i criteri per
determinare il canone, però tenendo conto di queste situazioni, tenendo conto che stiamo
parlando di terreni originariamente incolti, che poi sono stati resi fruttuosi al mille per mille da
chi ha lavorato per decine e decine di anni sopra, da chi vi ha costruito sopra delle abitazioni per
viverci, eccetera. Quindi le proposte possono essere tante. Avevamo pensato di dare un incarico
ad un esperto, quel professore che ha elaborato quella CTU, che quello è un professore
abbastanza competente vista la complessità…
[Intervento fuori microfono dell’Ass. Menga]
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Però volevo dire una cosa, per dare un senso a tutto questo, oltre che ripeto, coinvolgere gli altri
Comuni perché credo che abbiano tutto l’interesse ad attivarsi anche loro per questo e a fare una
cosa magari congiunta; credo che sarebbe opportuno seguire – tra virgolette – una scaletta che
dovrebbe essere prima politica, coinvolgendo gli altri sindaci degli altri Comuni, coinvolgendo i
parlamentari e poi passare all’aspetto tecnico della questione, dopo aver investito e interessato
tutti. In queste circostanze ovviamente è auspicabile che si facciano degli incontri con i cittadini.
Questo è il primo passo che facciamo, in consiglio comunale non è consentito al pubblico di
prendere la parola, quindi partiamo da qui e poi ci muoviamo con iniziative partecipate e con un
dibattito anche con i cittadini, raccogliendo anche proposte fatte dai cittadini, perché ognuno
vive i suoi problemi a modo suo e conosce più degli altri i propri problemi, quindi può avanzare
in quella circostanze proposte. Questo è il primo passo. Credo che tutto sommato noi stasera
possiamo deliberare quello che è stato proposto anche da Marcello Spina, investire della
questione tutti gli altri Comuni.
Ass. MENGA: Magari fare un’assemblea in cui possono nascere anche altre proposte che
possono venire da altre sensibilità e da altre situazioni insomma.
Sindaco EPIFANI P.: Quindi partiamo da qua. Io ho preso contatti con il Comune di Latiano,
siccome mi era stato detto che a Latiano c’era stato un movimento. Sinceramente non mi è stato
detto nulla di questo e quindi aspettavo, anche se si è costituito un comitato a Latiano, che
qualcuno mi lanciasse un segnale in questo senso, in modo tale che io possa prendere già contatti
diretti con il Sindaco di Latiano e con l’amministrazione. Il giorno dopo che ci siamo visti,
almeno il Sindaco era ignaro di questa cosa. Partiamo da qui e vediamo se riusciamo una volta
per tutte… Il fatto che per arrivare a una legge ci vogliono due anni, due anni sono tempi
assolutamente brevissimi per situazioni di questo tipo che risalgono a 100 addietro. Non ci sono
problemi, possiamo aspettare due anni se c’è la soluzione a questo problema. Questo è quanto.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Sindaco. Ieri Pino Trinchera come delegato del Comune di San
Michele è stato presente a Bari all’assemblea dell’Anci. Che cos’è l’Anci? E’ l’assemblea
nazionale dei Comuni d’Italia dove c’è un presidente che è un senatore, Perrone. Al di là di
quello che possa servire, io non lo so, ieri naturalmente in seduta privata perché c’era…
purtroppo loro seguono un ordine, quindi non si può intervenire così, perché ci sono tutti i
delegati dei Comuni della Regione Puglia, tanti Sindaci, quindi non sapendo però… cioè sapevo
di quello che oggi dovevamo portare in consiglio, non potevo essere più esplicito, ho solo
pregato il presidente, il Senatore Perrone, di ascoltarci subito dopo questa nostra proposta, di
portarla all’ordine del giorno anche all’Anci. Perché questo? Perché è stato già fatto in passato,
lui mi ha detto, in qualche altra zona della Puglia. Abbiamo parlato 10 minuti perché ieri c’erano
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tanti Sindaci e tanti delegati che volevano… però mi ha promesso di ascoltarci. Già questo è un
primo passo, quindi l’ho fatto ieri, pur non sapendo. Scusami Piero se non te l’ho detto, ma sono
arrivato adesso. Questo è un primo passo. Il secondo passo, proporrei un consiglio comunale
monotematico, mi prendo io la responsabilità di invitare tutti parlamentari, con invito scritto,
ufficiale, e i sindaci. Io capisco anche la difficoltà del nostro Sindaco, ieri all’Anci c’erano solo
tre rappresentanti dei 20 Comuni della Provincia di Brindisi, solo 3. Eravamo noi, San Vito e
Mesagne, gli altri non c’erano. Ho rappresentato anche là il Comune e neanche a farlo apposta è
capitata questa cosa qua. Il senatore Perrone è senatore, quindi può fare lui le proposte, un’altra
in più. Quindi il consiglio comunale monotematico con la presenza di tutti i parlamentari, invitati
ufficialmente, metterebbe alla prova tutti i parlamentari della nostra terra. Naturalmente la
funzione dei comitati qual è? E’ cercarsi uno con l’altro, perché la difficoltà del sindaco… Io
capisco anche Piero, perché di questa cosa ne abbiamo già parlato tanto tempo fa; la difficoltà
del Sindaco è chiamare gli altri sindaci che danno la nostra disponibilità. San Vito va al voto – lo
dico adesso politicamente – e ha difficoltà anche ad ascoltarci. Latiano va al voto e ha difficoltà
ad ascoltarci, la forza in questo momento siete voi, i comitati. Noi come Comune di San Michele
possiamo essere capofila e fare questo consiglio comunale ufficiale, invitando tutti i
parlamentari, con la proposta però. Quello che noi stiamo facendo oggi deve essere una bella
proposta, una bella iniziativa per iscritto, perché da là sarà poi copiata e incollata per partire con
il Consigliere Giovanni Epifani, con il parlamentare mio referente, con il parlamentare suo
referente. E’ normale che adesso l’unione fa la forza. Perché se non partiamo con una cosa fatta
per bene, tecnicamente fatta per bene… perché come ha detto il Sindaco, questa è una materia
molto delicata, al di là del luminario, del professore; è una materia molto particolare. Solo
questo. Mi chiedeva la parola il Consigliere Ciracì. Prego.
Cons. CIRACI’ A.: Già è stato esaurito abbastanza l’argomento e poi certamente il Ragioniere
Spina, come il Sindaco, legale, hanno più dimestichezza di questa cosa, però io lancerei una
proposta: stasera in consiglio comunale di formare un comitato eletto dal consiglio, rappresentato
da maggioranza e minoranza, con due rappresentanti del comitato, in modo da lavorare in
sinergia. E’ giusto che il presidente si prenda l’onere di invitare i parlamentari, però forse se si fa
insieme al comitato, inviti e tutto quanto, per far capire ai parlamentari che c’è volontà da parte
di tutti a portare avanti il problema. Sono d’accordo per quanto riguarda anche il consiglio
monotematico, però stasera in questa sede è bene che venga eletto un comitato formato dalla
politica e dai signori che sono incappati in questa avventura. Grazie.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Consigliere Ciracì, sarà valutato dalla Maggioranza appena
continuiamo. Prego Consigliere Spina.
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Cons. SPINA M.: Giusto a integrare un po’ quello che avevo detto prima sui conteggi. La
signora, il suo ex coniuge diciamo, ha acquistato i diritti enfiteutici nel 19961, ed erano più di
600 ettari circa, e li ha pagati all’epoca 51 milioni e 600.000 Lire, all’epoca. Tradotti in Euro
siano intorno a 26.000 Euro, però da rivalutare nel corso degli anni. Io ho fatto solo una
simulazione di rivalutazione, rivalutando 2000 Lire del 1961, compreso gli interessi legali e
compresa la rivalutazione, ad oggi sono circa 50.000 Lire di oggi. Sto facendo un po’ in conti in
tasca alla Signora Roma. Se per ipotesi se per i circa 600 ettari ogni anno la signora riscuotesse i
canoni di tutti i proprietari dei fondi a un calcolo di 500 Euro, perché ci sono Comuni dove
l’indennità di esproprio è superiore a noi, ci sono Comuni dove è leggermente inferiore, però
facciamo a meno. La Signor Roma prenderebbe ogni anno non meno di 300.000 Euro.
[Interventi fuori microfono]
Questi calcoli fatti all’acqua di rose…
Pres. TRINCHERA P.: E’ una deformazione professionale, ragioniere, fare i calcoli.
Cons. SPINA M.: A che livello siamo arrivati con una sentenza della Corte Costituzionale! E
laddove il Parlamento poi, del ’97, probabilmente hanno deliberato, legiferato forse gente che
proprio del problema non ne sapeva niente. Questa è tutta la sostanza.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Consigliere Spina, prende la parola il Sindaco.
Sindaco EPIFANI P.: In chiusura dell’argomento, io non sono contrario né alla costituzione di
altri comitati, né alla costituzione di commissioni, però credo che al momento deliberare la
costituzione di un comitato, di una commissione, privo sostanzialmente di contenuti… perché se
andiamo a costituire una commissione stasera gli dobbiamo attribuire delle competenze,
dobbiamo stabilire come si deve muovere, come deve operare. Siccome a me interessa dare un
input che parta da San Michele Salentino per lanciare un segnale agli altri Comuni, partire da
qui, coinvolgere gli altri Comuni e avviare delle iniziative concrete che ci portino a una
soluzione totale o parziale del problema. Poi è chiaro che quando noi andremo a comunicare la
delibera di stasera ad altri Comuni, quando gli altri Comuni si attiveranno, quando si riuscirà ad
organizzare un convegno che coinvolga gli altri Comuni. Insieme agli altri Comuni sicuramente
costituiremo un organo quantomeno per consentire, per dare una soggettività a questo organo, in
modo tale che si possa muovere, perché credo che noi dovremo coinvolgere gli altri comuni
insieme ai quali discutere del problema. Se si decide di dare incarico ad una professionista che si
occupi e approfondisca questo problema, poi è chiaro che anche dal punto di vista finanziario
andremo di partire l’onere finanziario tra i vari Comuni, magari in proporzione agli abitanti,
magari in parti uguali, questo si vedrà; allora andremo a costituire un comitato, un consorzio, poi
la definizione giuridica la si vedrà. Io credo che noi stasera abbiamo sollevato questo problema,
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lo dobbiamo portare all’attenzione degli altri Comuni, che modo tale degli altri Comuni si
sentano sollecitati ad attivarsi anche loro, sulla base della delibera che riceveranno. Poi
chiaramente saranno contattati anche direttamente dall’amministrazione, saranno contattati da
me per concordare come, quando e perché. Chi si tirerà fuori da questo…, ovviamente credo che
tutti quanti noi potremo denunciare il fatto che il Sindaco di Canicattì si è disinteressato
completamente di un problema che riguarda centinaia di persone. Lo potremo dire
tranquillamente. È questo il motivo per cui io voglio coinvolgere i parlamentari, perché sono i
primi che si devono assumere questa responsabilità davanti ai cittadini, perché poi dovranno
andare davanti cittadini a chiedere il voto quando arrivano le elezioni.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Sindaco. Prego Consigliere Ciracì.
Cons. CIRACI’ A.: Sindaco, io per esperienza non ci credo ai tempi della politica, ecco perché
ho fatto la proposta del comitato. Secondo me in questa sede stasera dovrebbe nascere un
comitato almeno formato da tre persone: una di maggioranza, una di minoranza e uno del
comitato, perché questo serve a stimolare la politica, perché il comitato serve a stimolare la
politica a che vada avanti, perché sappiamo per esperienza, lo sappiamo tutti che una volta il
Sindaco di Villa Castelli ha da fare, quello ha da fare, quell’altro ha da fare, qualche volta
abbiamo da fare anche noi… allora, siccome il comitato è disponibile, noi partiamo con il
comitato da San Michele. Poi daremo la possibilità di allargare il comitato agli altri Comuni che
hanno interesse a portare la battaglia avanti. Praticamente non è che stiamo chiedendo chissà che
cosa, secondo me si formalizza che il comitato poi farà lo statuto e tutto, però stasera da questo
consiglio comunale, secondo la mia veduta, deve uscire fuori un comitato.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie. Volevo solo dire, da quello che ho potuto sentire al volo dalla
maggioranza, non siamo contrari a formare un comitato, ma prima di formare un comitato
usciamo con una proposta, studiamo una proposta. Dopodichè faremo una conferenza dei
capigruppo, il Consigliere Spina il nostro capogruppo, di concerto con il segretario. Stasera noi
possiamo anche indicare Pino, Ciracì e Tonino… non ha senso.
Sindaco EPIFANI P.: Scusate, io su questa cosa voglio dire questo, che noi stiamo facendo il
consiglio comunale stasera di fronte 100 persone, di fronte 100 cittadini. Se le parole hanno un
senso, se i consigli comunali hanno un senso, se i verbali di consiglio comunale hanno un senso,
stiamo dicendo le cose e ci stiamo assumendo le responsabilità dirette davanti ai cittadini. Tutti
questi fronzoli di comitati di cose che non sappiamo nemmeno… se l’avessimo previsto prima
avremmo potuto pure immaginare come costituire un comitato, comitato tra l’altro che già c’è, e
che quindi si può attivare così come si è attivato. Si potrebbe attivare tranquillamente di fronte
all’inerzia dell’amministrazione e di fronte all’inerzia del consiglio comunale intero se il
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consiglio comunale dovesse all’unanimità votare questo punto all’ordine del giorno. Quindi non
abbiamo bisogno di altre sovrastrutture e di altri organi; ci stiamo impegnando nei confronti dei
cittadini ad attivarci in questo senso. Io credo che questo è il primo passo, il passo successivo è
quello di trasmettere queste delibere ai Sindaci dei Comuni vicini, di contattare i Sindaci dei
Comuni vicini; dopodiché, siccome il problema è sentito, non ci vuole niente a convocare
un’altra assemblea di queste, a fare un convegno. I cittadini verranno e io dirò: cari cittadini,
guardate che io ho invitato Latiano, San Vito, Carovigno, Ceglie, Ostuni, e qua non c’è nessuno.
Affrontiamolo da soli il problema e vediamo come fare. Questo è quanto.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Sindaco. Chi altro…? Prego Consigliere Spina.
Cons. SPINA M.: Sono d’accordo con il Sindaco. L’atto deliberativo a farsi siccome sarà
trasmesso agli altri Comuni, è inutile farlo sotto la forma di verbale. Il verbale è quello che è, poi
il segretario estrapola dal verbale la sintesi. La leggiamo… non lo so, in modo che possiamo fare
un atto da inviare.
Sindaco EPIFANI P.: Se siamo d’accoro a deliberare che abbiamo intenzione di andare avanti
nell’approfondire questo problema, nell’ottica di una eventuale soluzione legislativa…
Cons. SPINA M.: Sindaco, una sintesi completa di quello che è stato detto, fatto in modo…
Pres. TRINCHERA P.: Votiamo la proposta fatta dal Comitato, con le indicazioni di tutti il
consiglio, Maggioranza e Minoranza.
[Si procede alla votazione relativa il 5° Punto all’O.d.G.]
Pres. TRINCHERA P.: Unanimità.
[2° Punto all’O.d.G.: Ratifica delibera di G.C. n. 110 del 29.09.2014: “Bilancio di Previsione
2014. Storno di fondi”]
Ass. MENGA: Nella seduta del 29 settembre 2014 la Giunta Comunale, preso atto
dell’insufficienza delle somme stanziate con il bilancio di previsione approvato nella seduta di
consiglio comunale del 4 agosto 2014 sull’intervento relativo le spese per incarichi legali e su
quello dei contratti a carico dell’ente, ha ritenuto di impinguare i relativi capitoli con € 1000 per
quello relativo ai contratti e con € 10.700 quello per incarichi legali. La necessità degli storni è
stata determinata dalle spese per la registrazione del contratto di cessione della strada vicino alla
scuola media, Miccoli mi sa che si chiama, e per la registrazione dell’atto relativo alla
realizzazione del centro raccolta materiali, dove c’era un piano destinato a parcheggio che
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andava registrato. Gli interventi sui quali sono state apportate variazioni in diminuzione, sono
quelli che al momento, per le somme già impegnate e per le previsioni di spesa fino alla fine del
corrente anno, appaiono avere una disponibilità in eccesso rispetto alle reale necessità, per cui la
somma complessiva di € 11.700 è stata ottenuta sottraendo € 1000 dall’intervento relativo alla
quota-pensioni, € 1000 dalle spese previste per il randagismo, per la lotta al randagismo, € 2.700
dalle somme stanziate per liti ed arbitraggi, € 4000 dall’intervento per spese per anziani, € 2000
da quello relativo alle spese per immobili comunali e € 1000 dall’intervento relativo allo sgravio
tributi. Dallo storno ha avuto il parere favorevole del Revisore dei conti che ha attestato la
regolarità contabile delle variazioni in rispetto degli equilibri di bilancio, di coerenza interna e in
rispetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità, non risultando tali storni alterare i requisiti
sostanziali del bilancio di previsione.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie assessore. Chi prende la parola su questo punto? Prego
Consigliere Spina.
Cons. SPINA M.: Mi riferisco solo allo storno del capitolo 1.10.04.03, sono i € 4.000 delle
spese per il servizio anziani. Perché mi riferisco a questo? Purtroppo non c’è l’assessore di
riferimento. Purtroppo ci siamo accorti di una cosa gravissima, è successa a San Michele
Salentino da tanti anni; mi riferisco al servizio di messa a disposizione del pullman per la gita
degli anziani ed anche per quelle che sono le cure termali che vengono fatte ogni anno presso il
centro di Torre Canne. Cos’è successo? E’ successo che noi consiglieri comunali, avendo visto
affisso all’albo il bando per la partecipazione al servizio estivo per gli anziani il regolamento,
non abbiamo visto, allegate al regolamento per la partecipazione le domande di ammissione. Di
regola l’albo dev’essere completo. Allora ci siamo detti noi consiglieri: visto che siamo intorno
ai 65 anni, io e l’amico Scatigna, perché non andiamo a fare una gita pure noi? A nostre spese
perché l’albergo non viene pagato dal Comune. Naturalmente l’intenzione nostra era di
presentare pure noi le domande e di usufruire del viaggio solo in caso in cui c’era la disponibilità
dei posti. Già ci è stato risposto dall’ufficio: “Non c’è bisogno della domanda, comunque,
queste sono le domande”, abbiamo avuto i modelle per fare le domande e siamo andati via. Nel
frattempo c’è stata la gara per il pullman; gara che è stata espletata, ma che poi non è stata
aggiudicata perché il giorno di scadenza, il termine per la presentazione delle domande, non
c’era nessuna domanda presentata. Stavano i due consiglieri che dovevano presentare pure loro
le domande, però non le hanno presentate. Ad un certo punto, 2 minuti prima della chiusura del
protocollo, alle ore 12:00 viene un cittadino che aveva fatto richiesta per l’effettuazione della
gita degli anziani, a nome di tanti anziani, dicendo che non c’era nessuno che voleva partecipare,
per cui rinunciava al beneficio per sopraggiunti impegni. Fatti loro. Noi non abbiamo presentato
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naturalmente le nostre richieste e le cose sono andate così. Però, siccome siamo malpensanti, ci
siamo preoccupati: “come mai, tutta una volta quest’anno, solo perché abbiamo manifestato
l’intenzione di andare pure noi?”. Ci è sembrata una cosa strana. Allora il Consigliere Ciracì è
andato all’ufficio servizi sociali a chiedere copia delle domande degli altri anni, perché è un
elenco c’è. Gli altri anni sono stati fatti gli elenchi di chi aveva partecipato, ma senza aver
presentato le richieste di partecipazione, così come diceva a ogni anno il bando pubblicato.
Perché nel bando poi stavano 2-3 cose soltanto, bisogna essere autosufficienti, avere 65 anni di
età, 3-4 cose di questo genere. Nessun anno… mai nessuna domanda presentata al Comune.
Naturalmente il Consigliere Ciracì me l’ha riferito. Io sono stato tanti anni al Comune, io
firmavo gli impegni di spesa, non verificavo. Mi è sorto in dubbio. La prima domanda che mi
sono fatta è stata: ma il vecchio Sindaco era o non era a conoscenza? Secondo me, non era a
conoscenza. Preferisco pensare così, né lo chiederò. Ma come si può prendere in giro la gente! Il
Consigliere Ciracì scriveva: ma quale uccellino vi ha dato i nomi per fare gli elenchi? Perché gli
elenchi degli aventi diritto sta tutti gli anni, ma in base a quale domanda? Lui parlava di
uccellino, poi qualcuno ce lo deve dire, l’assessore non c’è. L’assessore ci disse in una
memorabile seduta del consiglio comunale, quando si parlava delle presenze o delle assenze dei
politici, degli amministratori nel Comune, disse che lei lavorava dal suo ufficio in corso Roma;
sono parole sue e risultano anche dai verbali. Se il lavoro era quello di fare questi elenchi nel suo
ufficio, probabilmente l’assessore ha ragione, ha lavorato bene. Ma ha fatto un danno gravissimo
ai cittadini di San Michele, un danno enorme. La cifra in genere si aggira sui 3.500, quest’anno
pare che fosse 3.800 la gara, l’anno scorso era 4.400. L’anno scorso è successo pure il fatto che
noi ci accorgemmo che venne giudicata la gara a una ditta, poi si presentò un’altra ditta.
Qualcuno mi disse che forse tutti gli anni era così. Va bene, sono cose passate. Una cosa
gravissima. Questo è danno erariale, oltre che comportamento scorretto dell’assessore. Mi
dispiace che non è presente, le stesse parole che sto dicendo stasera le ripeterò in sua presenza,
perché noi dobbiamo decidere come agire. Questa è una cosa scorrettissima èd è scorretta nei
confronti del Sindaco, è scorretta nei confronti anche di voi amministratori ed è scorretta nei
confronti soprattutto di cittadini. È scorretta nei confronti nostri di consiglieri di Minoranza
perché se non ce ne fossimo accorti ancora, la cosa durava non so per quanti altri anni, e poi
qualcuno poteva pensare che i fessi dell’Opposizione non sanno fare opposizione. Una cosa
gravissima. Sindaco, non è presente lei, ma lo dirò poi in sua presenza, perché ci sono altre cose
ancora peggiori di queste, ma le faremo a tempo debito dopo tutte le verifiche. È una cosa
gravissima che in politica si risolve in un solo modo, voi che siete più politici di me lo sapete.
Sindaco, non so se sto sbagliando, tu che sei più politico di me, nel senso più vecchio di politica,
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sai i comportamenti corretti in politica quando si verificano queste cose quali sono. Questo è
furto a danno dei cittadini, gravissimo; è danno erariale a tutti gli effetti. Questo nostro
comportamento vi ha consentito comunque di poter fare uno storno di fondi in € 4.000 che sono
in effetti i soldi risparmiati per la non messa a disposizione del pullman quest’anno, perché
giustamente il funzionario non ha aggiudicata la gara in presenza di non domande di
partecipazione al soggiorno. È una cosa che tutti gli anni il funzionario responsabile avrebbe
potuto fare, qualora fosse stato a conoscenza però della situazione, della mancanza di domande
presentate. E’ una cosa gravissima, è una cosa che fa male a me come ex dipendente comunale.
Lasciamo stare i mancati controlli politici, perché non voglio addebitare al Sindaco, non è che si
deve vedere anche queste cose, a volte ha ragione quando mi risponde così, lo capisco. Capisco
pure il segretario comunale che forse con un po’ di leggerezza ha firmato gli impegni, lo capisco,
perché se viene di fronte un dipendente di cui si ha fiducia e ti dice che è tutto a posto, si ha
fiducia e basta. Chi mai può pensare che da tanti anni a San Michele si fanno le gite in questo
modo! Questo per usare un termine non pesante, la legge parla di voto di scambio, no, è
acquisizione di consenso politico questo, però fraudolento. Perché quando l’acquisizione di
consenso politico è fatto nei modi legittimi, è una cosa che facciamo tutti, che faremmo tutti, non
è una cosa addebitabile alla maggioranza o alla minoranza, ma quando viene fatto in questo
modo…, tenuto conto poi già a partire dalla campagna elettorale, eccetera eccetera, è una cosa
gravissima. Allora, noi per quanto riguarda lo storno ci asteniamo, il problema non è lo storno,
c’è una disponibilità sui capitoli, l’Amministrazione ha bisogno, va benissimo. Potremmo pur
approvare lo storno, l’unica cosa al limite da dire sarebbe quella che, visto che è stata fatta il 2
ottobre la delibera, il 29 settembre c’era l’approssimarsi del consiglio comunale, si poteva
portare direttamente in consiglio. Però se c’erano delle cose urgenti, per carità, non sto facendo
un appunto, anche perché il consiglio non era ancora stato convocato. Noi ci asteniamo.
L’appunto è invece politico, e io voglio vedere comportamenti politici conseguenti, poi lo
diremo nella delibera successiva, nella verifica di bilancio; ci possiamo sbizzarrire meglio su
alcune altre cose. Io mi meraviglio di una cosa, stasera manca la diretta interessata, manca pure il
Consigliere Giovanni Allegrini, comunque noi ci asteniamo e al bilancio diremo molte cose più
gravi. Noi comunque aspettiamo, oggi ne abbiamo 12, 13, quello che è, aspettiamo fine mese, in
modo che l’assessore torni, si riposa. Noi aspettiamo i comportamenti politici perché di fronte a
queste cose non ci fermiamo. Non sto minacciando nessuno, noi aspettiamo i comportamenti
politici e mettiamo una pietra sopra, perché mi meraviglio che di fronte a questi comportamenti
gente che fra di noi ha tenuto la divisa indosso, io l’ho detto già altre volte, ha fatto quel lavoro
di cittadini che portano la divisa, che devono vigilare sull’applicazione delle leggi, devono essere
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persone integre, possono consentire comportamenti come quello e comportamenti che diremo
dopo; io non lo capisco. Tonino, mi riferisco anche te, come mi riferisco anche al presidente. Voi
siete ex militari e se consentite con la vostra approvazione questi comportamenti… Non so
perché, io non voglio malignare, però riflettete. Io voglio i comportamenti corrispondenti
politici.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie consigliere. Chi altro prende la parola su questo punto? Se
nessuno prende la parola passiamo alla dichiarazione di voto.
Cons. SPINA M.: Noi ci asteniamo.
Pres. TRINCHERA P.: Per dichiarazione di voto? Passiamo alla votazione. Chi è favorevole?
[Si procede alla votazione relativa il 2° Punto all’O.G.]
Pres. TRINCHERA P.: 5 favorevoli e 2 astenuti. Assenti Scatigna e Tamburrino.
[3° Punto all’O.d.G.: “Bilancio di Previsione 2014. Verifica dello stato di attuazione dei
programmi e riequilibrio di gestione. Presa d’atto”]
Ass. MENGA: Nella seduta consiliare del 4 agosto 2014, con Deliberazione n. 26 è stato
approvato il bilancio di previsione 2014. L’art. 193 del D.L. n. 267/2000 dispone che almeno una
volta entro il 30 settembre di ogni anni il consiglio comunale deve effettuare la ricognizione
dello stato di attuazione dei programmi per provvedere, lì dove ce ne fosse la necessità, ad
adottare le misure atte e ripristinare il pareggio degli equilibri di bilancio. Alla fine della predetta
verifica il responsabile del settore economico finanziario redige di concerto con tutti i
responsabili di settore una relazione nella quale si certifica lo stato di realizzazione dei
programmi e si verifica il mantenimento o meno degli equilibri di bilancio. Dalla relazione
approntata dal responsabile del settore e dal parere espresso dal revisore dei conti si evince che i
programmi per l’esercizio 2014 sono tutti in fase di attuazione, che al 25 settembre 2014
risultano regolari sia le operazioni di riscossione che quelle di accertamento, sia gli impegni
assunti ed i relativi pagamenti che risultano tutti previsti in bilancio di previsione o che sono in
corso di accertamento. Dopo avremo un argomento di quel genere. Che la gestione finanziaria
sia in conto residui che in conto competenze risulta in equilibrio, tanto da non lasciar prevedere
squilibri entro la fine dell’esercizio in corso. Per tutti questi motivi il revisore dei conti ha
espresso parere favorevole, per cui si chiede al consiglio comunale di prendere atto della
relazione del responsabile del settore economico finanziario circa lo stato di attuazione dei
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programmi e della salvaguardia degli equilibri di bilancio, sia in conto competenze che in conto
residui, sia nella gestione delle competenze correnti che in quelle di investimento. Ho parlato
prima di un termine fissato dalla legge al 30 settembre, però non è un termine né di decadenza né
un termine perentorio, non abbiamo potuto fare il consiglio entro quel termine perché una
delegazione dell’amministrazione capeggiata dal Sindaco era a Malta, per cui siamo
perfettamente ancora in tempo e sottoponiamo alla approvazione del consiglio comunale la presa
d’atto della relazione del responsabile del settore economico finanziario.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Assessore Maristella Menga. Chi prende la parola su questo
punto all’ordine del giorno? Prego Consigliere Ciracì.
Cons. CIRACI’ A.: Parto con il primo punto che è in discussione della materia che dobbiamo
fare. Partiamo con una determina del responsabile del settore polizia municipale ambiente, una
determina dove viene affidato alla ditta Pace Antonio per una disinfestazione delle voragini e
della pulizia del campo sportivo. Segretario, lei ha firmato questa determina, dove c’è un suo
visto; molto probabilmente questo visto è come qualche altro infedele! Ci può essere qualche
infedele collaboratore magari, che non vi porta a conoscenza in riferimento alle cose che il
ragioniere Spina vi aveva precisato. E’ un visto contabile. Però secondo me c’è una
incompetenza totale da parte di qualcuno a presentare queste determine. Quando si parla di
campo sportivo, perché qua dice: “lavori di pulizia erbe, voragine a San Michele Salentino, uso
prodotti chimici, diserbanti, lavori di pulizia presso il campo sportivo di San Michele Salentino,
impegno di spesa”. Bene. Noi abbiamo stipulato una convenzione con il campo sportivo di San
Michele Salentino, dove dice che la manutenzione ordinaria è a carico di chi prende in gestione il
campo sportivo. Non vedo cosa c’entra delibera con la pulizia dell’erba all’interno del campo
sportivo. Cosa c’entra? Noi abbiamo una convenzione che dice delle cose, gli uffici agiscono in
un altro modo. Prendetene atto e date corso a quello che è di vostro dovere verificare. Perché non
combaciano le due cose, non combaciano assolutamente, e mi meraviglio dell’ufficio che
esprime dei parei senza tenere conto delle convenzioni. Le convenzioni vanno rispettate e non
solo per quanto riguarda la pulizia del campo sportivo, la manutenzione ordinaria, perché la
straordinaria è a carico del Comune, ma la manutenzione ordinaria, come la vigilanza e come
tutte le altre cose, è a carico di quello che usufruisce del servizio. Perché 400 Euro all’anno
significa 33 Euro al mese di canone che pagano, con dei profitti che la società ne può trarre. Non
mettiamola sottoforma che facciamo danno ai bambini di San Michele; no, chi va al campo
sportivo paga. Allora, dopo aver fatto questo riscontro e dopo aver letto il verbale del consiglio
precedente, sono andato a ritroso, perché qualcuno aveva detto che immediatamente si
interessava al recupero delle somme che il Comune paga di energia elettrica al campo sportivo.
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Noi abbiamo pagato al campo sportivo parecchie bollette, parecchie; da 190, 34, 184, 189, 179,
196, 25, 24. Questo è per quanto riguarda l’energia elettrica. In questo consiglio comunale è stato
detto invece che veniva chiamata la ditta, si dovevano recuperare questi soldi e ci doveva essere
la voltura immediata delle utenze; cosa che ad oggi non è avvenuta. Io ho fatto una richiesta una
settimana fa, chiedendo copie delle lettere, e gli uffici si interessavano al recupero. Vado a
verificare e stamattina ancora l’ufficio ragioneria stava facendo la lettera per queste cose. Ma
questo non significa niente, questo porta solo a una cosa, alla recessione del contratto di quella
società, perché è società non affidabile. Anche per quanto riguarda l’acquedotto pugliese è la
stessa cosa, e non è vero che la voltura non si può fare, è perché qualcuno non porta la partita iva
per fare la voltura. Mi sono recato io all’Enel e all’Acquedotto e mi è stato detto che l’utenza si
voltura nel momento in cui si porta la partita iva. Non è mai stata portata la partita iva, qualche
ufficio ha pregato e ha chiamato la società che gestisce il campo sportivo dicendogli che si
mettevano a disposizione. Io dissi: “E perché deve andare l’ufficio a Brindisi al punto Enel per
fare la voltura?”. L’ufficio non può fare queste cose, perché noi non possiamo far perdere una
giornata ad un’unità del Comune che è molto preziosa, dell’ufficio tecnico, per recarsi a Brindisi
a fare queste cose. E’ una cosa assurda, è una cosa impensabile quello che succede in questo
Comune. L’Acquedotto Pugliese, anche se loro pensano e dicono… qua ci sta l’acquedotto
ancora, si sta facendo un recupero dal 2013, ma io voglio capire quando la società è entrata, ci
sta un verbale di consegna dove venivano presi i numeri per essere riconteggiati al momento in
cui arrivavano le fatture? Questo significa recessione del contratto immediato nei confronti della
ditta che gestisce il campo sportivo. La Tasi viene pagata? A me risulta che il bocciodromo paga
la Tasi, il campo sportivo non la paga, il palazzetto non la paga; perché noi cittadini dobbiamo
pagare per dare spazio a società esterne? Io avrei preferito anche una convenzione a titolo
gratuito se fosse stata gente di San Michele ad amministrare, senza scopo di lucro, solo con le
spese che potevano sopportare. Là c’è il lucro, non è una cosa senza scopo di lucro. Queste cose
non si possono permettere, un’amministrazione non si può permettere di fare queste cose, perché
per 33,00 Euro al mese è vergognoso dare in affidamento un campo. Questi sono i fatti per
quanto riguarda il campo sportivo. La cosa più grave, segretario prenda nota, questa determina
agli atti non si poteva fare. Parla chiaro il contratto, parla chiaro la convenzione. I lavori di
manutenzione ordinaria spettano a chi usufruisce del servizio. E ancora sto verificando altre cose
per quando riguarda la gestione del campo sportivo e del palazzetto in particolare; come vengono
tenuti e come vengono mantenuti. La manutenzione deve essere una manutenzione ordinaria e i
consiglieri comunali devono avere il diritto di andare a controllare le strutture comunali, che
sono di tutti. Devono controllare il perfetto mantenimento di queste strutture. Penso di non
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togliere niente a nessuno, non voglio niente da nessuno e non voglio regalare niente a nessuno.
Le convenzioni si fanno per essere rispettate, perciò questo non avviene. A questo punto
l’Amministrazione Comunale prenda atto di queste situazioni perché sono situazioni incresciose
e danneggiano i cittadini di San Michele. Una volta disse un grande politico, fece scrivere a tutti
una frase sui berretti: non vogliamo passare per queste cose. “Nessuno ci deve dire che grazie a
quei… godiamo noi. Loro pagano le tasse e noi godiamo”. Questo per quanto riguarda il campo
sportivo e disserbamento all’interno delle voragini e del campo sportivo. Il campo sportivo non
si può fare. Ho fatto una richiesta all’ufficio competente per sapere l’inizio dei lavori e gli orari
di intervento. Da questo momento dobbiamo controllare, perché purtroppo siamo accusati dai
cittadini che l’Opposizione dorme, invece noi vogliamo collaborare con la Maggioranza,
vogliamo dare forza alla Maggioranza, vogliamo dare forza ai cittadini perché ci sta anche
un’Opposizione vigile di poter portare avanti certi problemi e di fare le cose nella correttezza più
assoluta. Poi volevo capire un momentino quello che è successo durante una manifestazione fatta
in piazza a San Michele Salentino dove il Comune in linea di massima fa una determina in cui si
dice di acquistare in parte biglietti per l’istituzione e in parte per un contributo all’associazione.
Bene. Tu istituzione hai visto qualcuno? Almeno il coraggio e la serietà di non mettere
“istituzione”, perché ci sentiamo offesi che con i soldi dei cittadini dobbiamo andare a coprire
alcune cose che non sono a mio avviso - non è una condanna - chiare. Ancora qualcuno ci deve
dire quanti biglietti e quanti inviti sono stati fatti, quanti partecipanti di sindaci, forze dell’ordine
e istituzioni forestiere. Quanti sono stati? Il Sindaco ha mandato una lettera, un invito. A questo
invito hanno risposto quante persone? Gradirei sapere quante persone. Anche qua caro
segretario, su queste cose non si può fare una determina di 1.200 Euro con un’associazione
ristoratori a costituirsi, per avere un contributo. Da quale buco è uscita questa determina? Allora
caro segretario, dopo tutti gli scontri che abbiamo avuto, ora… Io ho sempre chiesto la
correttezza, le cose che spettano come diritto ai consiglieri, e il dovere nostro nei confronti dei
funzionari. Bisogna capire che i funzionari sono l’asse centrale di un’amministrazione, di
qualsiasi tipo di amministrazione per poter portare avanti le istituzioni. La politica non si può
servire assolutamente per nessun motivo di manipolazione sui funzionari. I funzionari se
sbagliano pagano, il politico se ne esce dicendo: “A me non interessa”, perché è il funzionario
quello che paga. Allora bisogna capire da parte dei consiglieri, degli assessori di maggioranza e
di opposizione, che la gente deve lavorare tranquilla e non essere pressata dai mille problemi da
risolvere. Le cose si chiedono, si danno gli indirizzi, e poi saranno gli uffici a trasformare gli
indirizzi in atti legittimi per poter affrontare i problemi. E torno a dire, come qualche impiegato
per decenni – io parlo dal 2004, 2005, quello che ho potuto vedere in quegli anni - hanno fatto
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delle cose, il Ragionere Spina l’ha detto, non poco chiare, ma io sicuramente la politica, caro
Marcello Spina, se tu la interroghi su questa cosa dice: “E io mica faccio il funzionario del
Comune!”. La politica si nasconde. La questione è chi si è prestato, qualche dipendente che si è
prestato al gioco sporco, facendo un danno ai cittadini di San Michele. Perché se noi andiamo a
fare tutti i conteggi di circa… non saranno 100.000, saranno 40.000, 50.000, 20.000, quelli che
sono, ma è un danno che per anni hanno fatto all’oscuro. Io personalmente mi sono recato dal
dipendente responsabile del procedimento a chiedere delle informazioni, il quale non sapeva
cosa rispondermi. Allora, il segretario o qualche funzionario del Comune… è chiaro che se io
dipendente vado e gli dico: “Firma”, posso capire la buona fede, però la buona fede è stata fino a
ieri. Come dice il Ragioniere Spina, stiamo verificando ancora degli atti, però prendiamo atto che
i funzionari danno un indirizzo a questa amministrazione a che le cose vengano fatte nella
trasparenza più assoluta e nel rispetto delle istituzioni, non usando il nome delle istituzioni per
fare cose diverse. Perché a questo punto devo spendere pure una parola, che la manifestazione è
stata bella, tutto quello che vogliamo, però attenzione, di quello che è successo poi arriveremo
magari in altre occasioni a discuterne bene. Non lo farò stasera perché non c’è nessuno, lo farò
durante un comizio, vedrò come impostare la situazione, perché a mio avviso la questione è stata
fatta a scopo politico, perché qualcuno dietro… Io devo pensare per quello che è successo, e lo
sappiamo tutti, lo sapete tutti quello che è successo, che qualcosa non è andata nel verso giusto.
Io mi permetto solo di dire una cosa, e ci sono i testimoni, che qualcuno è andato a casa delle
persone a dire: “Oh, vieni qua, ci sono i biglietti gratis”. Ma stiamo scherzando? Ci sono i
testimoni.
Ti
ricordi?
Cons. SPINA M.: C’è chi è venuto pure a dirci: “Prendete i soldi e vedete voi cosa potete fare”,
non c’entrava niente con i biglietti.
Cons. CIRACI’ A.: Queste sono le cose che sono successe, che è una vergogna per le istituzioni
che avete citato. E’ una vergogna che vi siete serviti delle istituzioni ignorando parte delle
istituzioni. Noi ci dobbiamo vergognare di avere questo tipo di amministrazione, e me ne
vergogno.
Cons. SPINA M.: No, si devono vergognare loro, Tonino.
Cons. CIRACI’ A.: E non basta questa cosa, perché chiaramente ci sono tante altre cose che
piano piano, grazie a Dio…
Cons. SPINA M.: Mo’ le diremo.
Cons. CIRACI’ A.: Non le diremo tutte stasera perché carne ce n’è assai sul fuoco. Ci sono
altre cose e ancora dovrebbero emergere per quanto riguarda qualche altro settore. Sto
incominciando ad analizzare settore per settore, perché voglio capire l’amministrazione in quale
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direzione sta andando, in quale direzione vuole andare. Io non lo so. Non voglio arrivare a dire
cose che non voglio dire, e attenzione, ci sono dei filmati che sicuramente se uscissero fuori ce
ne dovremmo scappare tutti da San Michele. Perciò quelle sono cose diverse che non metterò
mai in atto, a meno che non succeda un terremoto. Queste cose danneggiano i cittadini di San
Michele e non si possono digerire. L’Opposizione non è quella che voi pensate, opposizione
significa anche coinvolgimento e collaborazione, altro che “io non dialogo con te perché non
devi dialogare con me perché tu sei…”; no, no, aspetta, devi stare un po’ lontano perché io non
sto chiedendo nessun complotto, io sto chiedendo solo il rispetto delle leggi e non clientelismi
continui. Questo sto chiedendo io. Per il momento mi fermo qui.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie consigliere. Prego assessore.
Ass. TAMBURRINO: Grazie Presidente. Per quanto riguarda quella determina, la spesa non
ricordo di quant’è. Me lo può dire?
Cons. SPINA M.: 700 più Iva.
Ass. TRAMBURRINO: No, quella del campo sportivo.
Cons. CIRACI’ A.: Quella, quella.
Ass. TAMBURRINO: 700 solo del campo sportivo?
Sindaco EPIFANI P.: E’ tutta una determina.
Ass. TAMBURRINO: Allora, nel marzo, quando ha iniziato ad entrare nel campo sportivo la
Società S, di Olimpia Francavilla, avevo promesso loro, come si deve, il campo almeno pulito,
nelle condizioni per poter procedere almeno l’erba. Poi durante il corso degli anni dovevano
provvedere loro come manutenzione ordinaria. La parte esterna al campo sportivo non gliela
feci. Credo che all’inizio di un campionato l’amministrazione doveva far fronte a questa
manutenzione che non aveva fatto in precedenza, prima dell’estate. Io volevo chiedere: forse
sono ancora in difetto Consigliere Ciracì. Secondo lei, pitturare le mura interne di uno
spogliatoio è manutenzione ordinaria o straordinaria?
Cons. CIRACI’ A.: Quella è ordinaria.
Ass. TAMBURRINO: Anche al bocciodromo ho fatto questo, sono in difetto, mi dispiace.
Quindi provveda ad andare avanti anche per quanto riguarda il bocciodromo, perché ho sbagliato
a far pitturare le mura all’interno del bocciodromo. Quindi mettiamo tutte le strutture allo stesso
livello, mettiamo tutte le cose che non dovevo fare. Provvederò anche al recupero da parte
dell’associazione bocciofila per quanto riguarda la pitturazione e vedremo un po’. Per quanto
riguarda la copia dei versamenti eseguiti dai gestori al rimborso delle somme anticipate nel
Comune nel periodo intercorso per la voltura delle utenze, lei ha fatto una richiesta e le
risponderà il funzionario. Le dico anche che farò il possibile affinché tutto nella convenzione
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venga rispettato, che le società paghino, perché la loro convenzione dura 5 anni e terminerà fra 5
anni. Quindi farò di tutto. Per quanto riguarda la Tari, io vorrei confrontarmi anche con i
consiglieri di Opposizione Spina e Scatigna, perché penso che sia una tassa che porterebbe
veramente a far chiudere associazioni sportive, e a dire ai nostri ragazzi: “Andate fuori paese”,
perché secondo me la spesa è veramente eccessiva. Io voglio confrontarmi con i consiglieri di
Opposizione per quanto riguarda la Tari, se per voi veramente questa tassa deve essere accorpata
alle associazioni sportive. Proprio l’altro giorno c’è stata la giornata dello sport, appuntamento
bellissimo, dove più di qualcheduno, e ho anche una lettera scritta, ha elogiato
l’Amministrazione Comunale perché da qualche anno a questa parte lo sport sta riemergendo a
San Michele Salentino. Merito di tutti e soprattutto della collaborazione delle associazioni
sportive. Quindi per quanto riguarda la Tari, secondo me dovrebbe essere messa da parte, cioè
accorpare pure quell’altra tassa significa veramente affondare le associazioni sportive. Ha fatto
qualche altra richiesta? Nulla. Per quanto riguarda il cambio delle utenze provvederà poi il
responsabile affari generali a rispondere o il revisore dei conti, perché è stata indirizzata al
revisore dei conti e al segretario; provvederanno loro a dare una risposta. Però vorrei la risposta
del Consigliere Scatigna e Spina a riguardo di questa richiesta fatta da me.
Cons. CIRACI’ A.: Mo’ ti rispondo io…
Pres. TRINCHERA P.: Mi aveva chiesto la parola il Sindaco, se il Sindaco vuole attendere la
risposta, sennò… Prego Consigliere Ciracì.
Cons. CIRACI’ A.: Le associazioni non sono associazioni senza scopo di lucro, sono
associazioni a pagamento e le tasse vanno pagate da tutti, per quanto riguarda non il sottoscritto,
ma perché l’avete scritto voi nella convenzione. Non l’ho stabilito io. La convenzione l’avete
fatta voi, altrimenti avreste dovuto fare bene, cambi la convenzione, rifai la convenzione, rifai un
bando adeguato, a dovere, e metti nella convenzione che non saranno pagate le tasse. Però lo
scrivi nella convenzione. Ma se tu me l’hai scritto nella convenzione, la convenziona va
rispettata secondo norme di legge. E per me, ripeto, in questo momento, con quello che sta
succedendo con questa associazione calcio del campo sportivo, c’è la recessione immediata del
contratto per non aver rispettato il contratto. E poi non si può dire: dovevo dare il campo
sportivo. Il campo è da un anno, non credo che l’erba che sta (ho le foto, te le posso pure
proiettare) l’erba che sta è cresciuta dall’anno scorso, penso che quando avete consegnato il
campo, l’avete consegnato in piena regola.
Ass. TAMBURRINO: Quella parte non è stata fatta.
Cons. CIRACI’ A.: No, è stata fatta perché l’erba è cresciuta in estate.
Ass. TAMBURRINO: L’hanno fatta loro.
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Cons. CIRACI’ A.: Allora l’avresti dovuto scrivere nella convenzione. Se l’Amministrazione fa
quell’impegno di spesa e va a pagare certe cose su questa convenzione, poi ognuno… Poi ci sono
i funzionari che sanno quello che devono fare.
Ass. TAMBURRINO: Come mai queste sollecitazioni non le ha fatte negli anni precedenti? Io
il dubbio ce l’ho attualmente, perché lei sta insistendo sul campo sportivo. Io voglio sapere
perché non le ha fatte negli anni precedenti.
Cons. CIRACI’ A.: Prima il sottoscritto lavorava, adesso il sottoscritto è in pensione e si può
dedicare tranquillamente a controllare gli atti per una buona amministrazione, anzi per darvi una
mano a portare le vostre iniziative avanti.
Ass. TAMBURRINO: Lei non è d’accordo, siccome viene anche frequentato dai nostri ragazzi,
farli mettere a posto…
Cons. CIRACI’ A.: I ragazzi pagano.
Pres. TRINCHERA P.: Consigliere e assessore, per cortesia!
Cons. CIRACI’ A.: I ragazzi pagano, è a scopo di lucro. Lo sappiamo cosa significa scopo di
lucro?
Ass. TAMBURRINO: Lei fa il commercialista? Sa le entrate? Stiamo parlando del campo si
San Siro?
Cons. CIRACI’ A.: Cambia la convenzione.
Ass. TAMBURRINO: E non si può fare. La recessione non si fa, andiamo avanti ma la
recessione non si fa.
Pres. TRINCHERA P.: Sindaco prego.
Sindaco EPIFANI P.: Volevo tranquillamente rispondere a questa famosa vicenda del
contributo alla festa in piazza, tralasciando un attimo la forma su cui ci si sofferma a mio avviso
un po’ troppo. Mi pare di aver capito che praticamente noi avremmo sostanzialmente… questi
soldi ce li saremmo messi in tasca o li avremmo utilizzati chissà per quale… Allora, credo che
nessuno si è mai scandalizzato del fatto che sia stato dato un contributo a un’associazione.
Adesso si dice che questa associazione non esiste perché ancora non è stato sottoscritto un atto
dell’associazione, forse manca una marca da bollo, manca qualcosa; e questo può avere
sicuramente la sua importanza. La finalità di questi 1.200 Euro è molto semplice. Noi abbiamo
seguito la vicenda della benedetta associazione dei ristoratori, è da anni che si sta cercando di
mettere insieme i ristoratori di San Michele, perché pensiamo che la ristorazione a San Michele
sta diventando, nel suo piccolo, un volano dell’economia di San Michele. Abbiamo fatto di tutto
grazie all’Amministrazione, ma soprattutto grazie anche a Pierangelo che si è attivato in questo
senso per mettere insieme… perché c’è purtroppo una ritrosia a consorziarsi, c’è un
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individualismo che prevale per ovvie ragioni. Ognuno pensa a sé, al proprio orticello, non riesce
magari a vedere le cose, pur considerando che la forma associata ti consente di accedere al
finanziamento che individualmente non puoi avere, ti consente di organizzare iniziative che
altrimenti non sarebbe possibile fare. Abbiamo pensato di organizzare questa iniziativa, che voi
avete detto essere stata una bella iniziativa, una iniziativa riuscita, una iniziativa che ha avuto un
richiamo sotto il profilo mediatico della comunicazione, che credo abbia dato lustro a San
Michele Salentino. Abbiamo voluto dare uno stimolo a questi che organizzavano, in fondo, con
20 Euro a testa, che è una cifra più che accettabile, abbiamo voluto dare uno sprone affinché
potessero portare a termine, e sono riusciti a farla questa cosa, anche perché alla base c’era anche
una finalità benefica. E’ stato acquistato un defibrillatore che costa credo oltre 1000 Euro, è stato
donato alla Croce Rossa. Sono venuti i Sindaci. Dice che state sempre attenti! Li avete visti i
Sindaci seduti al tavolo? Dice che state sempre a controllare! Non avete visto un Sindaco? Non
avete salutato un Sindaco? Di Cisternino, di San Vito, di San Pancrazio, di Oria…, nessuno avete
salutato? Nessuno avete visto? Oppure li dovevo pagare questi qua? Li ho invitati e li dovevo far
pagare? Ho invitato il parroco e si è portato i seminaristi. Ho invitato la caserma, visto che c’era
il neo comandante, e si è portato il vicecomandante, ed erano in 6. Cinque erano il parroco
insieme a quelli. I Sindaci, sono venuti 6 rappresentanti di Comuni e ne abbiamo invitati 20.
Abbiamo pensato di dare un contributo all’associazione a cui abbiamo detto: “Scusate, vogliamo
invitare, per dare ancora maggiore risalto a questa iniziativa, i Sindaci dei vari Comuni. Voi ci
venite incontro in qualche modo?”, e sostanzialmente abbiamo voluto dare un contributo
affinché si potessero coprire tutti i coperti che sarebbero stati coperti, e poi la parte residua
sarebbe stata destinata a loro, se ci fosse stata tra l’altro…
Cons. SPINA M.: C’è stata Sindaco, uh!
Sindaco EPIFANI P.: No, che se consideriamo tutti i soldi che ci siamo messi n tasca noi! Ma
smettetela! State facendo un polverone su una storia che io… mi vergogno io solo di sentirmi
dire che abbiamo usato 1.200 Euro per fare i cazzi nostri. Io mi vergogno, e scusate se dico
questa parola.
Cons. SPINA M.: Mo’ te lo dimostro io…
Sindaco EPIFANI P.: Mi vergogno, non voglio essere dimostrato niente…
Cons. SPINA M.: Te lo dimostro io.
Sindaco EPIFANI P.: E poi, così lo lasciamo scritto sul verbale: avete fatto terrorismo nei
confronti di quelli che hanno aderito all’associazione dei ristoratori. Voi siete contrari
all’associazione dei ristoratori. Io voglio che si sappia che si scioglierà questa associazione di
ristoratori per quello che state facendo voi e per il terrorismo che state facendo. Mi vergogno io
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per voi.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Sindaco. Consigliere Ciracì.
Cons. CIRACI’ A.: Allora Sindaco, non ti consento di dire certe cose che sono bugie.
Sindaco EPIFANI P.: Invece tu puoi dire tutto.
Cons. CIRACI’ A.: No, io ho detto la verità, perché se quello che tu hai detto, che hai invitato i
Sindaci… cortesemente fammi l’elenco di quelli che son venuti e voglio capire quante persone
esterne hanno partecipato. Per seconda cosa, quando si scrive istituzione, istituzione sono anche
questi fessi.
Sindaco EPIFANI P.: Se state facendo tutto questo perché non vi abbiamo invitato, io sono
disposto a dirti che mi scuso pure.
Cons. CIRACI’ A.: E’ troppo comodo.
Sindaco EPIFANI P.: …per quanto vi abbiamo invitati milioni di volte e non siete mai venuti a
nessuna cosa.
Cons. CIRACI’ A.: No.
Ass. MENGA: …li abbiamo pagati i biglietti.
Cons. CIRACI’ A.: Non so chi li ha pagati, c’è chi li ha regalati.
Sindaco EPIFANI P.: Stai attento… state attenti, vi voglio dire una cosa: il primo che dice che
il Sindaco si è preso un biglietto e ha regalato i biglietti… state attenti!
Cons. CIRACI’ A.: Sindaco, non te lo sto dicendo a te. Tu non hai problemi…
Pres. TRINCHERA P.: Io devo intervenire…Consigliere, abbassiamo i modi però, stiamo
degenerando.
Cons. CIRACI’ A.: Non è il problema tuo personale, dici le 20 Euro. Su questo non c’è ombra
di dubbio, non sei tu, perché tu non hai il problema dei 20, della 50 e della 100 Euro. Grazie a
Dio sappiamo tutti la tua posizione economica, e certamente a certe bassezze non arriveresti; non
sei tu. Però difendere certe posizioni, mi dispiace Sindaco, ti metti nello stesso ruolo che si son
messi gli altri difendendo certe posizioni. E non è vero che si dice che si voleva costruire
l’associazione ristoratori. Quando hanno chiesto il contributo, qua dice: “Noi sottoscritti
ristoratori della costituenda associazione ristoratori”, che ancora si deve costituire.
Sindaco EPIFANI P.: Ma su quello non ci sono problemi.
Cons. CIRACI’ A.: Che si deve ancora costituire l’associazione ristoratori. Allora, di che cosa
stiamo parlando? Se io chiedo un contributo come associazione, l’associazione deve avere uno
statuto, un regolamento, deve essere formata sotto tutti gli aspetti, non te lo puoi intentare dopo
la festa, dopo che… qualcuno non riusciva a dare delle risposte per poter recuperare i 1.200
Euro. Tutta la questione è girata intorno ai 1.200 Euro, non perché Pietro Epifani ha approfittato,
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perché il Sindaco Epifani non ha bisogno della 100, della 500, della 1.000 Euro, perché ha le sue
entrate. Mi stai capendo? Ma quello che gira intorno non ha fatto funzionare la cosa. E così
facendo ha squalificato anche la manifestazione, perché è stata coinvolta la parte politica che si è
dimostrata non coerente con la manifestazione, ma di fare carne da macello. E sono venute le
persone vicino a me e vicino a lui, sono venute a casa a portarmi 3 biglietti: “Vieni per favore”,
sono andati a casa sua per portare i biglietti. Ma che si vendono i biglietti alla riffa? Allora, io
avrei preferito dare il contributo, però cari amici, mi dispiace dirlo, se l’Amministrazione
comunale avesse allestito un grandissimo tavolo per la Caritas, per gente che ha bisogno, per
cittadini che non hanno mai vissuto queste esperienze, perché grazie a Dio noi le abbiamo
vissute… Noi abbiamo fatto le crociere, le camminate, andiamo a Now York, dappertutto, perché
abbiamo le possibilità economiche di farlo, mentre invece quei cittadini stavano a guardare in
piazza come si mangiava, erano lì a guardare. Questa sarebbe stata una cosa giusta da parte
dell’Amministrazione comunale, e non… “porto i miei amici e mi faccio il clientelismo per
quando serve”, caro Sindaco! E non voglio dire altre cose. Questo è, è il contorno, non il
Sindaco. Lo so che Pietro i soldi ce li ha. Non possiamo mettere il dubbio su di lui che non può
spendere le 100 Euro!
Pres. TRINCHERA P.: Consigliere, dai! Non facciamo certe… Grazie consigliere. Chi altro
prende la parola?
Cons. SPINA M.: Io, se è possibile.
Pres. TRINCHERA P.: Prego.
Cons. SPINA M.: Il Sindaco se n’è andato…
Pres. TRINCHERA P.: Speriamo di passare in una fase oltre. Sta qua il Sindaco.
Cons. SPINA M.: Si è scusato che non sapeva che i consiglieri comunali sono istituzione, e va
bene, non è solo il Sindaco che ha sbagliato però. I consiglieri comunali a San Michele
Salentino, di Maggioranza e di Minoranza, sono istituzione. Segretario, sto sbagliando?
Ass. MENGA: Anche noi eravamo istituzione, li abbiamo comprati tutti i biglietti.
Cons. SPINA M.: Pagavamo pure noi, però noi… non è detto che saremmo venuti quando ci
invitate, perché non veniamo alle manifestazioni, ma l’invito non c’è. Non c’è un invito in due
anni e mezzo a firma del Sindaco, che ha invitati questi fessi qua. Non ce n’è uno, altrimenti il
Sindaco vada al protocollo e me li faccia dare. Chiaro? Non che dice le chiacchiere. Non stiamo
in un Tribunale a convincere un giudice. Io sto dicendo la verità. Ma al di là di quello, invito o
non invito, i consiglieri comunali sono istituzione. Questo per una prossima volta. Sono venuti
cittadini che hanno avuto i biglietti, che dopo la storia… volevano pagare. Ma non pagare a voi,
volevano che noi, che Marcello prendesse i soldi, andasse al Comune a dire: “Questi sono soldi
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di quelle persone là”. E non uno o due. Non aspettare che ti faccia i nomi, è gente che sta vicino
a voi e che ha perso pure la faccia per queste cose. E comunque i biglietti non sono stati dati dal
Sindaco. Quando abbiamo scritto “vogliamo sapere chi ha gestito”, non è il Sindaco; il Sindaco
ha fatto la lettera ai Sindaci e ha fatto bene, ci mancherebbe. Non è lui che ha gestito la
distribuzione dei biglietti. Se qualcuno è presente qua, che ha gestito i biglietti, vuol parlare per
cortesia? Ci vuol dire come ha fatto? Perché noi sappiamo di biglietti dati agli amici degli amici
degli amici. E sappiamo i personaggi, sappiamo tutto. Chiaro? Se uno ha la coscienza pulita che
parli. Questo è. Sindaco, non abbiamo detto che tu sei andato casa casa a dare le cose.
Sindaco EPIFANI P.: Non sto dicendo questo.
Cons. SPINA M.: Quello poi del tavolo della Caritas, come ha detto lui, è una cosa che avrebbe
dato lustro all’Amministrazione. E’ chiaro che dieci poveracci a un tavolo…
Sindaco EPIFANI P.: Io per esempio che avevo acquistato un blocchetto per invitare alcuni
amici, ho dato i biglietti. Come fate voi a dire che sono quelli dei 1.200 Euro? Io questo non
riesco a capire. Se uno ha dato i biglietti all’amico, all’amico dell’amico, chi l’ha detto che non li
abbia acquistati direttamente? Io questo non riesco a capire.
Cons. SPINA M.: Sindaco, io sto dicendo: se qua è presente qualcuno di voi che ha dato i
biglietti, che intervenga.
[Interventi fuori microfono]
Pres. TRINCHERA P.: Consiglieri, vi siete calmati?
Cons. SPINA M.: Innanzitutto, come dice il Sindaco, costituenda, costituita, il 25 di agosto alle
ore 12:00 si riunisce la Giunta. Il pranzo era di lì a poco. La delibera parla di costituita. Impegna,
dà mandato agli uffici poi di impegnare 1.200 Euro. Passano i giorni e la determina non viene
fatta. In genere l’impegno di spesa precede la data dell’evento. Non viene fatta perché? Perché
questa associazione non c’era. Allora, in data 17 settembre fanno una riunione i ristoratori di San
Michele e aderiscono…
Pres. TRINCHERA P.: Consigliere Spina, mi scusi, ma inerente a che cosa quello che sta
dicendo?
Cons. SPINA M.: Questo è bilancio. Posso parlare due ore di seguito; è bilancio.
Pres. TRINCHERA P.:Scusi consigliere, siccome l’ha ripetuto 16 volte…, è per cercare di
capire, perché non stiamo capendo.
Cons. SPINA M.: Il presidente non sa l’argomento qual è? Bilancio, verifica di bilancio.
Pres. TRINCHERA P.: Ma mi sta sempre parlando di cibo, mangiare, soldi, biglietti; se questo
è il bilancio, allora io…
Cons. SPINA M.: No, ci sono altre cose.
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Pres. TRINCHERA P.: Ma credo che è stato esaustivo già il Consigliere Ciracì.
Cons. SPINA M.: Un minuto solo e ho chiuso.
Pres. TRINCHERA P.: No, ma lo dico anche per voi, diventa…
Cons. SPINA M.: Un minuto solo e ho chiuso, che devo dire una cosa che non ha detto nessuno.
Pres. TRINCHERA P.: Ve lo dico, ma ve lo dico veramente con il cuore.
Cons. SPINA M.: Alla seduta del 17 settembre viene chiesto l’Iban a uno di questi
commercianti. Nessuno ha l’Iban dicono; impossibile perché l’attività commerciale prevede il
conto corrente di servizio e l’Iban. Un cittadino dice il suo, poi la regola… dice che noi abbiamo
minacciato. Ma quando si forma un’associazione di questo genere, lo sapete, lo sa chi ha
promosso quella riunione che l’associazione va registrata all’Agenzia delle Entrate? Che viene
attribuito un codice fiscale, viene attribuita una partita iva, che per quel contributo di 1.200 Euro
- forse nessuno lo sa al Comune - si deve emettere una fattura o una ricevuta fiscale e si deve
operare la ritenuta d’acconto? Sindaco, di che cosa parliamo? Di quale associazione stai
parlando?
Sindaco EPIFANI P.: Ora ti rispondo.
Cons. SPINA M.: Che devi rispondere tu? Allora, chiudiamo il fatto della festa che si è capito
come è andata la festa. Passiamo ora ad un’altra festa.
Sindaco EPIFANI P.: Ti ho detto solo questo: un secondo. Lasciamo perdere un attimo la
forma. Ti ho detto qual era la volontà dell’Amministrazione.
Cons. CIRACI’ A.: Non era quella.
Sindaco EPIFANI P.: Non era quella? Allora dimmelo tu qual era.
Cons. CIRACI’ A.: Te l’ho detto prima.
Sindaco EPIFANI P.: Abbiamo fregato i soldi; giusto? Abbiamo fatto questa cosa per fregare i
soldi.
Cons. CIRACI’ A.: Ancora! Ancora con fregare! Io non ti ho detto che tu sei andato a rubare.
Cons. SPINA M.: Tonino, mi devi fare la cortesia? O mi devo alzare e me ne devo andare?
Altrimenti mi alzo e me ne vado io, eh! Finiamola con queste cose. Quando parla uno, parla uno
e basta; può dire tutte le fesserie di questo mondo. Anche perché poi uno perde il filo. Siccome
stiamo parlando di cibo, caro assessore, parliamo di cibo. Data del 16 luglio o 15 luglio, la festa
della Madonna del Carmine. Non è che dici che io sono visionario! A fianco a me c’era un
consigliere comunale, stavano decine di cittadini. Allora, il Comune di San Michele fa un
impegno di massima, vengono stanziati dei fondi, non ricordo se erano 2.500 o 2.800, più o
meno la spesa era quella, e si dà attuazione alla… Non era neanche passato un mese dall’ultimo
consiglio comunale, dove forse pure impropriamente io avevo minacciato l’assessore di stare
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lontano da certe cose; non erano passati 10-15 giorni credo. Vediamo alla cassa, a riscuotere e a
dare i biglietti per… stavi pure tu Alessandro eh! Che salisti sul palco. L’hai visto tu l’assessore
o no? A quella manifestazione non eravamo solo io e Scatigna e decine di cittadini. Prima stava
un ragazzo, poi il ragazzo se ne andò perché disse: “Qua con gli anziani non devo perdere più la
testa”, e stava l’Assessore Ciciriello. Allora, qualcuno vuol dire a questo consiglio comunale
quanti sono stati i soldi incassati dalla vendita dei biglietti? Perché io so come si faceva molto
tempo fa…
[Intervento fuori microfono dell’Ass. Ciciriello]
Cons. SPINA M.: Quindi alla chiesa è stato dato qualcosa. Va benissimo. Però la figura
dell’assessore che sta alla cassa, che prende i soldi dei biglietti e che gestisce fondi del
Comune… Pino, hai detto che non ne sono rimasti soldi. Va bene.
Ass. CICIRIELLO: Gli anni precedenti chi stava alla cassa?
Cons. SPINA M.: Non lo so, io quest’anno sono andato.
[Intervento fuori microfono dell’Ass. Ciciriello]
Cons. SPINA M.: Pino, hai detto che non è rimasto niente, quindi alla chiesa non è stato dato
niente, non è rimasto niente, però tu stai sempre in mezzo.
Pres. TRINCHERA P.: Possiamo andare avanti?
Cons. SPINA M.: Giusto Presidente, andiamo avanti. Poi passiamo alla vera verifica di bilancio.
Naturalmente per questo argomento, per la procedura, abbiamo interessato in una riunione, era
presente il segretario, il Revisore del conto. Il verbale del Revisore l’avete letto, ha detto che c’è
danno erariale. Vi ha detto la procedura, che vanno individuati i fornitori; ve l’ha detto il
Revisore, perché lì…
Ass. MENGA: Ma di cosa stai parlando?
Cons. SPINA M.: Sempre della festa del Carmine. Praticamente c’era un impegno di massima
che stabiliva, però poi per questo impegno specifico bisognava fare l’ulteriore impegno
individuando i fornitori. Questo dice la legge, questo dice il Revisore e invito poi il segretario a
provvedere alla verifica degli atti. Questi sono anche debiti erariali. Utilizzo di somme
improprie. Poi alla verifica di bilancio si parla pure dei debiti fuori bilancio. A parte ci deve
essere la dichiarazione dei responsabili di servizio che a quella data, 30 settembre, comunque
non ci sono altri debiti fuori bilancio. Non c’è l’attestazione dei responsabili dei vari settori che
alla data del 30 settembre non vi sono altri debiti fuori bilancio all’infuori di questo. Se voi
prendete il verbale, questo qua, è la mia scrittura, fatto da 15 anni, è il mio verbale, modificato
giustamente per alcune cose... da cui è stato tolto pure il fatto dei debiti fuori bilancio. E non lo
so perché. Siccome sono un malpensante, non vorrei che qualche funzionario avesse detto:
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“Guarda che ci sono altri debiti”, e non… sono malpensante io, assessore. Però possiamo dire
che è stata una dimenticanza che purtroppo ci costringe, oltre a tutto quello che abbiamo detto
prima, a votare contro a questa… Per quanto riguarda invece i debiti fuori bilancio, parleremo
poi nel successivo argomento, quindi è inutile perdere tempo.
Ass. MENGA: Posso dare soltanto una risposta come assessore al bilancio? Marcello, io sono
tranquilla, nel senso che è stata prevista la realizzazione di quella manifestazione e sono stati
previsti quegli importi. E fin qui è ruolo dell’amministrazione. Siccome poi le liquidazioni le fa
il personale, i dipendenti, io sono tranquilla che il dipendente che si occupa di fare queste
liquidazioni, non farò liquidazioni se non c’è tutta la certificazione necessaria per fare quelle
liquidazioni. A tutt’oggi mi sembra che quella liquidazione non sia stata fatta, quindi nulla
questio per me. Perché fino a quando quel dipendente non avrà le carte a posto, liquidazioni non
se ne faranno, quindi stiamo facendo un castello di carta su una cosa che non esiste al momento,
perché non è stata fatta alcuna liquidazione. Siccome mi fido di chi si occupa di fare queste
liquidazioni, io assessore al bilancio sto tranquilla. Il danno erariale si concretizza nel momento
in cui la liquidazione viene fatta. Se non è stata fatta nessuna liquidazione, qual è il danno che si
è prodotto? Punto di domanda. Lo vedremo quando le liquidazioni saranno fatte, come saranno
fatte, e sulla base di quale documentazione saranno fatte. Punto.
Cons. SPINA M.: Giusto per completare il discorso. A questa prassi il funzionario deve fare,
con un riferimento alle fatture presentate, due righe ai fornitori, innanzitutto chiedendo chi ha
fatto l’ordine, dicendo che il Comune è nella impossibilità di pagare, e chi ha fatto l’ordine deve
pagare le fatture. Questa è la legge, questo dice il revisore. Se poi i fornitori danno omaggio al
Comune… bontà loro.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Consigliere Spina. Quindi siamo alla dichiarazione… prego
Consigliere Scatigna.
Cons. SCATIGNA: Non mi voglio sottrarre all’invito dell’Assessore Tamburrino. Parto però da
quello che ha detto Piero Epifani, il Sindaco, che tra l’altro si scusa di questa mancanza, se
vogliamo. Sinceramente io mi aspettavo l’invito, ma non perché mi aspettavo l’invito per non
pagare; come avete pagato voi, avremmo pagato noi. Ma l’invito non c’è stato. Per autorità,
penso che l’Opposizione andava invitata. Tutto qua. Io alla cena avrei potuto partecipare
sinceramente, ma siccome non sono stato invitato, neanche mi sono proposto come ha fatto
magari il Consigliere Ciracì di acquistare i biglietti. Non mi sono proposto proprio. Non sono
stato invitato, evidentemente non sono accettato e non… Ma mi sarebbe piaciuto partecipare, a
prescindere dal pagare o non pagare. Se avete pagato voi, a maggior ragione dovremmo pagare
noi. Non mi sottraggo a questa cosa. Accetto le scuse del Sindaco e va bene. Magari alle altre
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manifestazioni, invito o no, alla chiesa, alle processioni, alle manifestazioni, ho sempre
partecipato, perché mi piace partecipare a queste manifestazioni. Siccome là si trattava di una
cena, ho detto: potrei ritenermi fuori posto a una cena, ma a una processione nessuno ti può dire
di non partecipare. Sempre ho partecipato. A questa cosa, vabbé, soprassediamo. Per quanto
riguarda invece le strutture sportive, per me – è un pensiero mio personale, - l’importante, la
priorità è che queste strutture non vengano distrutte, non vadano a male. Sinceramente devo dire
però, quando è stata fatta questa convenzione con questa ditta, a quella cifra irrisoria, regalata è
stata data praticamente a quell’associazione, non è stato fatto secondo me nulla per darla invece
a un gruppo di San Michele. Con quei soldi avrebbe sicuramente usufruito uno di San Michele e
per noi sarebbe stato meglio. Ma l’importante per me rimane sempre quello, che la struttura non
venga distrutta. Un campo sportivo da giovani, da ragazzi, chissà quanti sacrifici, quanti soldi,
quanto tempo libero abbiamo messo vicino a quel campo sportivo. Per me è stato un bene averlo
dato, solo che la critica è che si poteva dare a un gruppo di San Michele, a ragazzi di San
Michele. Che poi sei andato a pulire l’erba…, se la ditta non l’ha fatto, si può richiamare. Se lo
fa il Comune non è una cosa grave, magari la posso pensare diversamente da Tonino, ma non
perché sono in disaccordo però. Fa bene il Consigliere Ciracì a chiedere queste cose, perché… se
l’acqua, e la luce e le cose toccano alla ditta, perché le dobbiamo pagare noi? Abbiamo soldi da
buttare? Penso di no! Che l’Opposizione abbia chiesto queste informazioni, non è una cosa
grave. Le altre cose sono quisquilie diciamo, l’importante è che la struttura, il bocciodromo, il
palazzetto dello sport…, abbiamo speso miliardi al palazzetto dello sport, soldi nostri; era un
peccato se andava perso. Solo che purtroppo, o per volontà o per necessità, o non c’è più
nessuno, non lo so, si scelgono sempre i forestieri. E la pinacoteca la diamo ai forestieri, e il
giornale lo diamo ai forestieri…; questa è la critica mia. Che poi le cose si fanno e va bene, i
ragazzi di San Michele vanno e pagano pure là, non vanno gratis. Che la struttura si mantenga
bene, per me è la priorità: il bocciodromo, il palazzetto dello sport e il campo sportivo. Ma che
l’Opposizione faccia queste interrogazioni, chieda queste informazioni, non fa un danno, non fa
una cosa eccezionalmente grave. Questo è tutto.
Sindaco EPIFANI P.: A proposito di questo, con altrettanta serenità e tranquillità vorrei dire,
giusto per ristabilire la cosa: quando l’Amministrazione fa gli affidamenti diretti è accusata di
clientelismo, quando fa gli avvisi pubblici… non è che quando facciamo gli avvisi a cui possono
partecipare tutti, e in particolare per quanto riguarda il campo sportivo vorrei ricordare che
quando abbiamo fatto quell’avviso, che poi si è aggiudicato alla società che non so neanche chi è
tra l’altro…
Cons. SPINA M.: C’era un collega tuo a parlare con te, cinque, sei giorni prima. Sempre da
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Francavilla vengono.
Sindaco EPIFANI P.: Marcello,vedi che devi andare piano con queste cose. Chi è questo
collega che parlava con me? Roba da manicomio, oh!
Cons. SPINA M.: Me lo son sognato la notte.
Sindaco EPIFANI P.: E’ venuto il collega a parlare con me? Ma allora voi non state bene. Vi
ho detto: state attenti a quello che dite. Non è venuto nessun collega a parlare con me di questa
cosa.
Cons. SPINA M.: Diamo atto che non è venuto nessuno.
Sindaco EPIFANI P.: Io non so nemmeno chi sia la società che sta al campo. Io dico solo che ci
sono state riunioni, è stato fatto questo bando a cui ha partecipato chi ha partecipato, se l’è
aggiudicato non solo, ma la società di San Michele anche dopo l’aggiudicazione ha detto: “Noi
non partecipiamo perché questa cifra che state chiedendo è esorbitante”, quella che voi dite
essere irrisoria è una cifra esorbitante, e non hanno partecipato. Questo è quanto. Io non ho
parlato con nessun collega per fare nulla. Questo ve lo posso assicurare, e vi sfido a portarmi
qualsiasi collega a dire che ha parlato con me per avere qualcosa. Solo questo.
Cons. SPINA M.: Mica stiamo presenti noi!
Sindaco EPIFANI P.: Portatemi il collega e dite se ha parlato con me, che glielo dico io a lui
qualche cosa, se inventa qualcosa.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Sindaco. Se nessuno prende la parola passiamo alla
dichiarazione dei voti. Chi prende la parola?
Cons. SPINA M.: Ho detto già contrario.
Pres. TRINCHERA P.: Passiamo alla votazione. Chi è favorevole?
[Si procede alla votazione relativa il 3° Punto all’O.d.G.]
Pres. TRINCHERA P.: 6 favorevoli, contrari 2, il Consigliere Ciracì è andato via.
[Si procede alla votazione relativa l’immediata esecutività]
Pres. TRINCHERA P.: 6 favorevoli, 2 contrari. Passiamo all’ultimo punto.
[4° Punto all’O.d.G.: “Art. 194 D.Lgs. 267/2000. Riconoscimento debito fuori bilancio sentenza
esecutiva”]
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Ass. MENGA: Il riconoscimento del debito fuori bilancio è previsto dall’art. 194 del Testo
Unico enti locali per alcune voci determinate, tra le quali rientrano appunto le sentenze
esecutive. Il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio viene fatto periodicamente
con delibera del consiglio comunale. E’ stata notificata una sentenza emessa dal Tribunale di
Brindisi, ex sezione distaccata di Ostuni, con la quale il Comune di San Michele Salentino è
stato condannato al pagamento di una somma complessiva di Euro 13.143,39 comprensiva di
sorte capitale, interessi, spese legali e accessori di legge. Per procedere al relativo pagamento è
necessario riconoscere in consiglio la legittimità di questo debito che non comporterà variazioni
di bilancio ed andrà imputato all’intervento 1010108, obiettivo 762, quello appunto del fondo
ripiano spese legali, nel quale, giusto bilancio di previsione, esiste la necessaria copertura,
avendo il predetto intervento una disponibilità di 25.000 Euro. Il revisore contabile ha espresso
parere favorevole su questa delibera, considerando che la sentenza in oggetto rientra tra le ipotesi
dei debiti fuori bilancio, previste dal comma 1, lettera a) dell’art. 194 TUEL. Questa delibera va
anche inviata alla Corte dei Conti, per cui dobbiamo votare, Presidente, anche l’immediata
esecutività.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie assessore. Chi prende la parola su questo punto? Prego
Consigliere Spina.
Cons. SPINA M.: Eccepiamo innanzitutto che la sentenza è stata
Ass. MENGA: Il 24 luglio…
Cons. SPINA M.: Eh, e il bilancio l’abbiamo approvato il 4, se ricordi bene assessore! Quando
abbiamo approvato il bilancio avete presentato un emendamento del giorno prima. Perché non
avete presentato l’emendamento della…? Avremo approvato pure quello. Cioè, voglio dire, è
strano che… è così, non è completa. Sì, è vero che i fondi stanno 25.000 Euro, ma li abbiamo
integrati con lo storno dei fondi che abbiamo fatto prima, di 10.000 Euro no? O mi sto
sbagliando.
Ass. MENGA: No, no, no, quelli sono per gli incarichi legali. Non è stato rimpinguato quel
capitolo.
Cons. SPINA M.: Però il rilievo principale non è questo, anzi! La sentenza si poteva inserire già
nel bilancio. C’è un altro rilievo che devo fare, che riguarda comunque sempre le sentenze.
Abbiamo pagato come Comune, in esecuzione di un’altra sentenza… qui siamo proprio vincitori.
Non posso fare nomi. Una sentenza di cui noi siamo stati vincitori, però dobbiamo recuperare.
Quando il Consigliere Spina è andato al Comune e ha visto il fascicolo…, praticamente ho sotto
mano la lettera dell’avvocato della controparte, perché il nostro avvocato giustamente, prima di
chiedere la liquidazione della sua parcella ha fatto una lettera all’altro…, sapete che è così. Il
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legale della parte soccombente che aveva già avuto i soldi da parte del Comune perché aveva
chiesto l’anticipazione dopo la prima sentenza, scrive: “La presente in nome e per conto
dell’interessato… che sottoscrive in calce in ogni senso ed effetto di legge, che rappresenta la
volontà di versare quanto dovuto, senza ulteriori spese così come disposto dalla Corte d’Appello
di Lecce. La mia assistita però, non avendo la disponibilità della somma, chiede di poter
effettuare un pagamento dilazionato. Nell’attesa di una accettazione da parte della patrocinata,
invio cordiali saluti. Avvocato pinco pallino”. Arrivata al Comune il 18 giugno 2014, protocollo
4380. Ad oggi 14 ottobre 2014, nessun atto deliberativo è stato fatto per il recupero e
l’autorizzazione al funzionario delegato, credo il segretario, a che si inizi il procedimento di
recupero. Nessun atto deliberativo è stato fatto. La Giunta deve autorizzare il funzionario al
recupero del credito.
Pres. TRINCHERA P.: Consigliere, finisca l’intervento.
Cons. SPINA M.: Da ex funzionario del Comune ti dico che è così. Poi ve lo dice il segretario
se non è così.
Pres. TRINCHERA P.: Finisca l’intervento, consigliere.
Sindaco EPIFANI P.: Dimmi cosa deve recuperare.
Cons. SPINA M.: Qualcosa come 10.000 Euro.
Sindaco EPIFANI P.: Sì, ma come li deve recuperare. Me lo dici tu?
Cons. SPINA M.: Lo dice la Giunta.
Sindaco EPIFANI P.: Le rate in quanto le deve recuperare?
Cons. SPINA M.: Ma potete fare anche 50.000 rate, però lo dovete deliberare e…
Sindaco EPIFANI P.: Ti sto dicendo, una volta che si stabiliscono le rate lo dobbiamo
deliberare. Le rate non sono state stabilite ancora.
Cons. SPINA M.: E quanto tempo dobbiamo aspettare?
Sindaco EPIFANI P.: …l’avvocato in contanti.
Cons. SPINA M.: No, tu amministrazione lo deve stabilire, non l’avvocato. L’avvocato non
c’entra più niente. L’avvocato nostro non c’entra più niente Sindaco, è stato pagato e se n’è
andato a Oria. E’ l’amministrazione.
Pres. TRINCHERA P.: Consigliere, finisca l’intervento.
Cons. SPINA M.: Se non mi fanno finire, Preside’!
Pres. TRINCHERA P.: No, perché voleva una risposta.
Cons. SPINA M.: Chiuda la bocca al Sindaco, va bene? E io finisco.
Pres. TRINCHERA P.: No, ma se non finisce l’intervento…
Cons. SPINA M.: E’ l’amministrazione comunale che stabilisce, non la controparte. Può fare
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anche 100 rate, 120 rate, non interessa. Fa una deliberazione, stabilisce la rata, dice al
funzionario e il funzionario fa la raccomandata al legale. Chiaro? Non c’è bisogno di mettere
altri legali, non c’è bisogno di niente, a parte che in amministrazione ce ne sono due legali! Due
righe così si potrebbero fare. Però non c’è la volontà. Chiaro? Giugno, luglio, agosto, settembre,
ottobre… io non voglio ripetermi nelle parole, quando bastano cinque minuti per fare una lettera.
Sono parole tue. Lo ripeterò molte volte, pure per la collega assente; quella lavora proprio nel
suo ufficio. 6 mesi! Non lo so. Chiudo la bocca.
Pres. TRINCHERA P.: Grazie Consigliere Spina. Sicuramente prende la parola il Sindaco.
Sindaco EPIFANI P.: Io ovviamente, te lo dico sempre, sulla predisposizione degli atti, sul
visto contabile non sono bravo, non li capisco. Tu me lo insegni…
Pres. TRINCHERA P.: Hai il segretario comunque.
Sindaco EPIFANI P.: No, no, me lo insegni perché ce lo insegni a tutti. Però ti voglio dire una
cosa: noi abbiamo dato un mandato all’Avvocato Labbro Francia, se non sbaglio, la quale ha il
mandato che prevede il potere di transigere, di fare, di trovare accordi fino all’esecuzione e
all’incasso della sentenza. Non dobbiamo dare altri incarichi. Abbiamo detto: preso atto della
volontà della signora che conosciamo essere sicuramente non una persona facoltosa che ci
consentirebbe di recuperare con una procedura esecutiva tutte le somme. Ci siamo dichiarati
disponibili, preso atto della disponibilità della signora, a recuperare queste somme con un piano
di rateizzazione. Questo è successo a giugno, poi c’è stata di mezzo l’estate…
Cons. SPINA M.: Con le ferie estive lasciamo perdere! Sei mesi di ferie estive, non è che…
Sindaco EPIFANI P.: Poi se consideri che una procedura esecutiva se la inizi, prima di 7-8 anni
non finisce, tu ti rendi conto che 45 giorni di sospensione estiva non è la fine del mondo. Quindi
noi in questo momento stiamo aspettando di ricevere la risposta dell’avvocato, ci deve dire
quanto vuole pagare al mese. Dopo che abbiamo preso atto di questo, ci sarà l’atto deliberativo
per il recupero di queste somme, se non vogliamo che qualcuno si attivi, e non c’è bisogno che si
attivi in tal senso nel momento in cui la debitrice paga spontaneamente. Poi, se non dovesse
pagare spontaneamente si prenderanno altre iniziative. Per questo non c’è nessun atto
deliberativo; ti stavo spiegando prima tranquillamente.
Cons. SPINA M.: Sì, sì. Io ti credo perché… specialmente quando hai detto che non sei pratico
dei visti, ti do ragione, però non ti posso dare ragione per un semplice fatto, perché l’avvocato
Labbro Francio è stata saldata. Chiaro assessore? Non doveva essere saldata. Si è “pappata” il
compenso che spettava a lei ed ha chiuso con il Comune. Non doveva essere pagata fino a che,
se come dicevi tu… Eh Sindaco, capisco… Sentite a me, lasciate stare l’Avvocato Labbro, fate
questa benedetta Giunta, chiamate l’Avvocato Tresta, concordate anche 5000 rate di 5 centesimi;
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fate l’atto e fatelo, perché vi mettete a posto dal punto di vista… Non vi stiamo dicendo atti
ingiuntivi. Questa è solo una dimenticanza diciamo, assessore. E’ sfuggito. Ma l’Opposizione,
che viene ogni giorno al Comune a vedere le carte, è una cosa che…
Pres. TRINCHERA P.: L’Opposizione è vigile!
Cons. SPINA M.: Come disse Grillo; arrendetevi, stiamo arrivando.
Pres. TRINCHERA P.: Grillo lasciamo stare proprio. Possiamo andare avanti? Passiamo alla
dichiarazione di voto?
Cons. SPINA M.: Comunque sia va riconosciuto per il pagamento il debito. Non vorrei che…
Quindi i consiglieri della Minoranza si astengono per i motivi che abbiamo detto prima e danno
atto che il debito va riconosciuto e pagato.
Pres. TRINCHERA P.: Chi è favorevole?
[Si procede alla votazione relativa il 4° Punto all’O.d.G.]
Pres. TRINCHERA P.: 6 favorevoli e 2 astenuti.
[Si procede alla votazione relativa l’immediata esecutività.
Pres. TRINCHERA P.: Favorevoli 8. Buona sera a tutti e grazie.
[La seduta consiliare viene chiusa alle ore 20:30]
La presente trascrizione, composta di 54 pagine, è stata trasposta in caratteri comuni a cura
della Ditta Studio Logos di Giovanna Vitale, di Ceglie Messapica (BR) Cell. 320/8676025.
Ceglie Messapica, lì 20.10.2014.
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