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Variabilità della domanda e presidio della tecnologia produttiva: le sfide per l’organizzazione Il caso Acqua Vera Ing. C. Scatturin I l Gruppo Adecco è oggi tra i primi 10 datori di lavoro in Italia. L’evoluzione del lavoro temporaneo ci ha portato da un atteggiamento di focalizzazione strettamente di lavoro temporaneo, inizialmente dato dalla novità normativa, a diventare un partner nella gestione delle risorse umane. Sono cambiati i bisogni delle aziende e quindi è cambiato anche l’approccio al lavoro temporaneo. Le società di intermediazione di manodopera si sono legittimate non solo come società di lavoro temporaneo, ma hanno acquisito un ruolo attivo nel mercato del lavoro. L’esperienza di Acqua Vera, avviata nel 98 e tuttora in corso, è significativa in quanto fotografa l’evoluzione del lavoro temporaneo in Italia in questi anni e come Adecco ha dovuto adattare il suo modello organizzativo in funzione dei bisogni del mercato del lavoro. Il caso Acqua Vera La richiesta di Acqua Vera è arrivata alla filiale Adecco di Padova, una delle 5 allora aperte sul territorio nazionale. Non essendoci risorse disponibili nella zona di San Giorgio in Bosco, reclutammo le risorse direttamente da Padova, facendo conoscere alla popolazione questa opportunità di lavoro. Reclutammo 11 persone, di cui 10 extra-comunitari. Tra l’altro ricordo che fu la persona italiana quella che dette più problemi. Acqua Vera ci poneva una domanda in termini di rapidità. Oggi la rapidità, per le società di lavoro temporaneo, è soddisfatta dalla metodologia di ricerca e selezione che avviene in via preventiva. All’inizio il fattore di successo della nostra filiale verso Acqua Vera fu il reclutamento della manodopera. Oggi abbiamo adattato la nostra offerta perché, aumentando la concorrenza, si sono anche moltiplicate le opportunità di lavoro temporaneo. Pertanto abbiamo aperto una nuova filiale a Cittadella, a 10 minuti da San Giorgio in Bosco, sviluppando un modello a fragole, che abbiamo seguito in tutta Italia, per il quale dall’apertura di una filiale ne vengono generate altre. 1 Ing. C. Scatturin Variabilità della domanda e presidio della tecnologia produttiva: le sfide per l’organizzazione Ricerca del personale e progetti di mobilità territoriale Sono stati realizzati progetti di mobilità territoriale sud-nord e il vantaggio competitivo si è verificato quando abbiamo deciso di fare un investimento immobiliare, affittando le case per i lavoratori ed offrendo un pacchetto completo per il trasferimento. Oggi Adecco ha 373 appartamenti sul territorio nazionale distribuiti principalmente sul nord dell’Italia. Un mese fa abbiamo sviluppato un progetto con Electrolux per il trasferimento di 40 immigrati dall’Argentina attraverso un progetto gestito e finanziato dalla Regione Veneto. Lavoro temporaneo e selezione Il lavoro temporaneo si è evoluto, passando dalla ricerca alla selezione del lavoratore temporaneo, che dispone oggi di maggiori possibilità e di più offerte di lavoro. Con particolare riferimento alle figure impiegatizie, abbiamo introdotto Expert, un sistema esclusivo di valutazione delle competenze, della motivazione e della compatibilità (anche in termini di flessibilità) del lavoratore con il posto di lavoro. Questo test è studiato in collaborazione con le aziende clienti e viene costruito attraverso un questionario, secondo un’analisi del posto di lavoro e dell’ambiente che il lavoratore temporaneo andrà ad occupare. Siamo quindi passati ad una fase in cui il lavoro temporaneo interviene anche nella qualità della selezione. Lavoro temporaneo e formazione Nel lavoro temporaneo la formazione entra prima dell’assunzione. Nei primi 3 anni di introduzione del lavoro temporaneo in Italia, nonostante la legge avesse previsto che un contributo a carico del lavoratore andasse devoluto per un fondo per la formazione, non ci è stata data la possibilità di utilizzare tali accantonamenti. Dal 2001 la formazione ci ha consentito di entrare in un processo di riqualificazione delle competenze sul territorio e quindi di rendere le risorse sempre più compatibili con le esigenze delle aziende. 2 Ing. C. Scatturin Variabilità della domanda e presidio della tecnologia produttiva: le sfide per l’organizzazione Nel 2001 Adecco ha investito 40 miliardi in formazione, risultanti dall’accantonamento di un anno. Oggi tutte le società di lavoro temporaneo stanno aspettando la possibilità di avere svincolati anche i miliardi accumulati negli anni precedenti. Le tipologie formative che oggi sono a disposizione del lavoro temporaneo, sono: • la formazione di base, legata all’orientamento ed all’inserimento all’interno dell’azienda, tratta temi legati alla sicurezza ed alla contrattualistica. Viene realizzata prima dell’inserimento ed ha una durata minima • la formazione professionale ha una durata determinata dalla necessità di tempo sufficiente per formare la persona e quindi dare le competenze di tipo generale per un certo tipo di lavoro. Anche questa viene effettuata prima dell’assunzione. • la formazione on the job, di più recente applicazione, consente di rendere ancora più flessibile l’utilizzo del lavoro temporaneo e di rendere variabili i costi della formazione e dell’apprendimento iniziale del lavoratore. La formazione on the job si fa all’interno dell’azienda e viene attuata nel momento in cui si instaura un rapporto di lavoro subordinato con il lavoratore e lo si vuole preparare, adattare, alle specifiche esigenze dell’azienda. La formazione on the job ha una durata massima di 5 giorni. • la formazione continua, rivolta a lavoratori temporanei con un’anzianità superiore ai 4 mesi o con almeno 2 esperienze formative, ha l’obiettivo di anticipare le aspettative da parte del mercato del lavoro. Serve a riqualificare, aggiornare e naturalmente anche fidelizzare il lavoratore temporaneo in attesa di un ulteriore lavoro. Carlo SCATTURIN Direttore Generale Adecco Italia 3 Ing. C. Scatturin