pdf - Lo spazio delle idee

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pdf - Lo spazio delle idee
VOCI
D‘EUROPA
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ANNO 1 - N. 10- OTTOBRE 2011
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CAROLINA, JENNIFER e MAGDALENA,
EUROPA – ROSETO:
SOLO ANDATA E RITORNO?
Voci d’Europa
Progetto editoriale ideato e realizzato da:
Coop. Soc. Lo spazio delle idee
Punto Europe Direct Roseto
Centro Informa Giovani Roseto
Finanziato dalla
Commissione europea
Direzione generale Istruzione e cultura
attraverso il programma
“Gioventù in azione”
Azione secondaria 1.2 - Iniziative giovani
attuato In Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani.
Dipartimento della Gioventù
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Con il contributo del
Comune di Roseto degli Abruzzi
Ass.to alle politiche giovanili e comunitarie
Project coordinator
Giuseppe Ginoble
Direttore editoriale
Mirella Lelli
Coach
Biancamaria Di Domenico
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Come funziona l’Unione europea
Cittadinanza europea (diritti e doveri)
Politiche dell’Istruzione
Politiche giovanili dell’Unione europea
Giovani e Lavoro (offerte Eures)
Politica dei Consumatori
Salute e Benessere
Ambiente
Energia
Sport
Cultura e Società
Tradizioni europee come occasione di dialogo
interculturale
Una lettera all’Europa
Dal nostro inviato
Parole d’Europa
Poesie e Aforismi
Polls
Contatti di Redazione
Sede operativa
Centro Informa Giovani - Punto Europe Direct
Via Nazionale Adriatica 250
64026 Roseto degli Abruzzi (TE)
Tel. + 39 085-89453 657 - 658 - 659
fax + 39 085-8930101
Sede Amministrativa
Cooperativa Sociale Lo spazio delle idee s.c.s.a.r.l.
Via Vico Patrizi, 5
64026 Roseto degli Abruzzi (TE)
fax + 39 085-8944446
website:
www.lospaziodelleidee.org/vocideuropa
Redazione:
Alberto Di Nicola, Alessio Palmarini, Antonio Bidetta
Carla Di Diomede, Cinzia Liberatore,
Federica Pavone, Francesca Di Luzio,
Francesca Michelucci, Guglielmina Di Sante,
Lorenzo Falà, Maria Rita Pacioni,
Marina Di Carlo, Martina Bidetta,
Riccardo Montese, Riccardo Valentini, Silvio Pacioni,
Simone Terramani, Vanessa Trammanoni
Laura Marinucci, Silvia Nallira,
Valeria Passamonti, Filippo Testa
Coach
[email protected]
Stampa
Tipolito Rosetana
Redazione:
[email protected]
Project coordinator
[email protected]
Direttore editoriale
[email protected]
sommario
Copertina: Jennifer, Magdalena, Carolina: Welcome!
di Biancamaria Di Domenico
p. 4
I simboli dell’Unione europea: L’Inno europeo di C. Liberatore p. 7
Come funziona l’Unione europea: Il Comitato delle Regioni p. 8
di Cinzia Liberatore Il diritto a una Buona Amministrazione Educational System in Germany as seen on Bavaria
di Magdalena Voll
Premiati i progetti vincitori del Label europeo delle lingue
di Martina Bidetta
SVE: Competenze e occupabilità! Parola ai testimoni!
di Alessio Palmarini 3
p. 28
p. 29
Opportunità in Europa
Bandi e programmi in scadenza
p. 26
p. 27
GastronoMik: Tatin d’aubergines di Francesca Michelucci Il gergo comunitario di Francesca Michelucci
p. 24
p. 25
L’ultima opera di Paolo Sorrentino: This must be the place
di Carla Di Diomede
Europei di basket, la Spagna si conferma regina, ma sul trono
c’è anche un pizzico d’Italia di Alberto Di Nicola p. 21
p. 22
La velocità dei neutrini di Filippo Testa Costituito il Gruppo di azione costiera teramano
G.A.C. “Costa Blu” di Lorenzo Falà p. 18
p. 20
L’UE risponde alla crisi del debito nell’area dell’euro
di Silvia Nallira Alcune riflessioni sulla crisi e gli “Indignados”
p. 15
p. 16
Parlamento Europeo Giovani di Simone Terramani Il Parlamento europeo a Strasburgo: dalla plenaria
del 24-27 ottobre di Guglielmina Di Sante p. 12
p. 14
STUDIO EURYDICE di Valeria Passamonti di Laura Marinucci
p. 10
p. 31
p. 30
COPERTINA
JENNIFER, MAGDA
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Welcome!
engono dalla Germania, dalla Spagna e dalla Francia. Si
chiamano Carolina Ruiz, Jennifer Benard e Magdalena
Voll, e rimarranno a Roseto fino al mese di giugno, grazie
a iDEAlITY (Developing European Awareness Through
Youth Information), un progetto di accoglienza di volontari
europei, promosso dalla Coop. Soc. Lo spazio delle idee,
finanziato dall’Unione europea attraverso l’azione 2 (SVE)
del programma Gioventù in azione che si svolgerà a Roseto
degli Abruzzi all’interno del nostro Punto Europe Direct e
del Centro Informa Giovani per il terzo anno consecutivo.
I temi che intende sviluppare sono la “Coscienza europea”
dei giovani e “l’informazione dei giovani” e si prefigge di
raggiungere obiettivi come:
• sensibilizzare i giovani ai temi della cittadinanza e
dell’unificazione europea;
• fornire ai giovani occasioni di partecipazione attiva
alla costruzione dell’Europa;
• superare i pregiudizi e le paure per la diversità;
• promuovere e incentivare la mobilità giovanile;
• migliorare la qualità delle informazioni per i giovani;
• raggiungere e informare la maggior parte dei giovani.
Il servizio avrà una durata di 9 mesi con il
coinvolgimento di quattro paesi che partecipano
al programma Gioventù in azione: Italia, Francia,
Germania e Spagna. Durante i 9 mesi di attività, ci
sarà uno scambio costante di informazioni tra i partner
attraverso e-mail, telefono, skype, al fine di discutere
gli sviluppi del progetto.
4
LENA e CAROLINA
COPERTINA
EURO
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NO?
Per tutte le fasi di progetto, i volontari saranno assistiti e formati
dal tutor, Francesca Michelucci e dal supervisore Giuseppe Ginoble
che, insieme alle volontarie, provvederanno poi alla compilazione
dello YouthPass. Avranno riunioni quotidiane anche con il loro
mentore che serviranno come monitoraggio del progetto per
valutarne in itinere i risultati e sostenere le volontarie in situazioni di
crisi o conflitti potenziali.
Carolina, Jennifer e Magdalena sono arrivate a Roseto sabato 1
ottobre e lo scorso 7 ottobre sono state accolte al Palazzo Comunale
dal Sindaco Enio Pavone, che per l’occasione ha dichiarato:
“L’Europa va costruita dal basso e credo che queste esperienze
siano importanti per imparare ad integrarsi, conoscendo culture e
persone diverse.”
E sicuramente lo SVE sarà per Magdalena, Carolina e Jennifer
un’esperienza del tutto nuova e altamente formativa. Presteranno
servizio presso Il Centro Informa Giovani - Punto Europe Direct
e saranno coinvolte in tutte le attività tipiche dei servizi, nei
diversi workshop organizzati con le scuole cittadine e soprattutto
saranno impegnate con gli ormai famosi tandem linguistici, delle
chiacchierate didattiche nella loro lingua d’origine. In determinati
giorni della settimana saranno a disposizione di chi vorrà migliorare
le proprie conoscenze linguistiche. L’attività delle tre giovani ragazze
avrà un riscontro certamente positivo; sarà utile per promuovere il
programma SVE e la mobilità europea più in generale.
I volontari saranno inoltre il collegamento con altre organizzazioni
dei loro paesi di origine con il fine di istituire nuovi partenariati.
Da Roseto comincia il viaggio di Magdalena, Carolina e Jennifer …
Going to Europe with EVS!
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COPERTINA
“iDEAlITY”
Developing European Awareness Through Youth Information
4 novembre
I.I.S. Moretti
5 novembre
Polo Liceale Saffo
8 novembre
Scuola Media Romani
9 novembre
Scuola Media Cologna S.
10 Novembre
Scuola Media D’Annunzio
c/o Sala Consigliare
Comune di Roseto
11 Novembre ore 17,30
Welcome “Aperitivo”
c/o Villa Comunale
Città di Roseto degli Abruzzi
6
I SIMBOLI DELL’UNIONE EUROPEA
L’INNO EUROPEO
di Cinzia Liberatore
S
dell’Inno alla gioia di Beethoven come proprio inno.
Il celebre direttore d’orchestra Herbert von Karajan fu
incaricato di scrivere tre adattamenti strumentali, per
piano solo, per archi e per orchestra sinfonica. Senza
parole, con il linguaggio universale della musica, quePer il movimento finale della sinfonia, Beethoven mu- sto inno esprime gli ideali di libertà, pace e solidarietà
sicò l’Inno alla gioia composto nel 1785 da Friedrich perseguiti dall’Europa.
von Schiller. Il poema esprime la visione idealistica di
Schiller sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra Nel 1985 venne adottato dai capi di Stato e di governo
gli uomini, visione condivisa da Beethoven.
dell’UE come inno ufficiale dell’Unione europea. Non
intende sostituire gli inni nazionali degli Stati membri
Nel 1972 il Consiglio d’Europa (il medesimo organi- ma piuttosto celebrare i valori che essi condividono e
smo che concepì la bandiera europea) adottò il tema la loro unità nella diversità.
i tratta dell’inno non solo dell’Unione europea ma
anche dell’Europa in generale. La melodia è quella della Nona Sinfonia, composta nel 1823 da Ludwig
van Beethoven.
Testo dell’”Inno alla Gioia” di F. Schiller
ORIGINALE (Tedesco)
ITALIANO
“An die Freude”
“Inno alla Gioia”
O Freunde, nicht diese Töne!
Sondern lasst uns angenehmere
anstimmen und freudenvollere!
O amici, non questi suoni!
ma intoniamone altri
più piacevoli, e più gioiosi.
Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken,
Himmlische dein Heiligtum.
Deine Zauber binden wieder,
Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder,
Wo dein sanfter Flügel weilt.
Gioia, bella scintilla divina,
figlia degli Elisei,
noi entriamo ebbri e frementi,
celeste, nel tuo tempio.
La tua magia ricongiunge
ciò che la moda ha rigidamente diviso,
tutti gli uomini diventano fratelli,
dove la tua ala soave freme.
Wem der große Wurf gelungen,
Eines Freundes Freund zu sein,
Wer ein holdes Weib errungen,
Mische seine Jubel ein!
Ja - wer auch nur eine Seele
Sein nennt auf dem Erdenrund!
Und wer’s nie gekonnt,
der stehle Weinend
sich aus diesem Bund!
L’uomo a cui la sorte benevola,
concesse di essere amico di un amico,
chi ha ottenuto una donna leggiadra,
unisca il suo giubilo al nostro!
Sì, - chi anche una sola anima
possa dir sua nel mondo!
Chi invece non c’è riuscito,
lasci piangente e
furtivo questa compagnia!
Freude trinken alle Wesen
An den Brüsten der Natur,
Alle Guten, alle Bösen
Folgen ihre Rosenspur.
Küsse gab sie uns und Reben,
Einen Freund, geprüft im Tod,
Wollust ward dem Wurm gegeben,
Und der Cherub steht vor Gott.
Gioia bevono tutti i viventi
dai seni della natura;
tutti i buoni, tutti i malvagi
seguono la sua traccia di rose!
Baci ci ha dato e uva, un amico,
provato fino alla morte!
La voluttà fu concessa al verme,
e il cherubino sta davanti a Dio!
Froh, wie seine Sonnen fliegen
Lieti, come i suoi astri volano
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COME FUNZIONA L’UNIONE EUROPEA
di Cinzia Liberatore
I
IL COMITATO
l’Assemblea dei Rappresent
l Comitato delle regioni (COR) è l’assemblea politica che dà voce agli enti regionali e locali nell’elaborazione delle politiche e della legislazione dell’Unione
europea. È stato istituito nel 1994 per rispondere a due
esigenze fondamentali. In primo luogo, dato che circa
tre quarti della legislazione UE sono applicati a livello
locale o regionale, per far sì che i rappresentanti locali e regionali avesseroun ruolo nel processo legislativo
comunitario. In secondo luogo, per avvicinare l’UE ai
cittadini. Quest’ultimo obiettivo è pienamente raggiunto attraverso l’elezione, a membri del COR, di amministratori locali, ossia presidenti di regione, sindaci di
grandi città o membri di un consiglio provinciale. Essi
costituiscono, pertanto, un tramite diretto tra le opinioni e le esigenze dei loro rappresentati e il processo europeo, a cui partecipano in prima persona. Questa vicinanza significa, inoltre, che essi sono in una posizione
ottimale per informare i cittadini dei propri paesi su ciò
che accade nell’UE e su come funzionano le istituzioni
europee.
va comunitaria, gli Stati membri devono lasciare agire
gli enti locali e regionali per garantire un’azione più
efficace.
Il COR è un organo consultivo, pertanto, la Commissione, il Consiglio e il Parlamento devono consultarlo
prima di prendere decisioni su temi di competenza delle
amministrazioni locali e regionali (ad esempio riguardo
l’occupazione, l’ambiente, l’istruzione o la salute pubblica). Le sue attività si svolgono attraverso sei commissioni distinte, all’interno delle quali i membri esaminano proposte, discutono e organizzano dibattiti per
emettere poi un parere ufficiale su questioni di importanza essenziale. Nei pareri del Comitato delle Regioni
vengono esposti i punti in cui il Comitato concorda con
le proposte della Commissione europea e i punti che
invece, a suo avviso, devono essere modificati.
Il Trattato di Maastricht aveva stabilito cinque ambiti
in cui è necessario interpellare il COR: coesione economica e sociale, reti transeuropee, sanità pubblica, istruzione e cultura. Successivamente, il Trattato di Amsterdam ne ha aggiunti altri cinque: politica occupazionale,
Missione
politica sociale, ambiente, formazione professionale e
Il Comitato delle Regioni vigila sul rispetto dell’iden- trasporti. Il Trattato di Lisbona ha ulteriormente esteso
tità e delle prerogative regionali e locali. Uno degli la portata di tale coinvolgimento, includendo anche la
obiettivi fondamentali del COR consiste nel difendere protezione civile, i cambiamenti climatici, la politica
l’applicazione del principio di sussidiarietà, sulla base energetica e i servizi di interesse generale nell’elenco
del quale, se una materia non è di competenza esclusi- dei settori che richiedono la consultazione del COR.
8
COME FUNZIONA L’UNIONE EUROPEA
DELLE REGIONI
anti Regionali e Locali dell’UE
Con l’entrata in vigore di quest’ultimo Trattato, il ruolo
istituzionali ed esterni
del COR viene rafforzato, imponendo alle Istituzioni • Commissione Risorse naturali
UE di consultare gli enti regionali e locali già a partire Nel COR sono rappresentati quattro gruppi politici, che
dalla fase pre-legislativa.
riflettono i principali orientamenti europei: il gruppo
del Partito popolare europeo (PPE), il gruppo del Partito
Struttura e composizione
del socialismo europeo (PSE), il gruppo dell’Alleanza
Il Comitato delle regioni è composto attualmente da 344 dei democratici e dei liberali per l’Europa (ALDE) e
membri e altrettanti supplenti, provenienti da tutti i 27 Stati l’Unione per l’Europa delle nazioni-Alleanza europea
membri. Un futuro allargamento dell’UE potrà portare il (UEN-AE).
numero dei membri (e dei supplenti) a un massimo di 350.
I membri e i supplenti sono nominati dal Consiglio, su Sede
proposta degli Stati membri, per quattro anni. Ciascun paese La sede del Comitato delle regioni è a Bruxelles.
sceglie i propri membri seguendo procedure distinte, ma
ogni delegazione nazionale presso il COR riflette l’equilibrio
politico, geografico e regionale/locale del rispettivo Stato
membro. I membri sono rappresentanti eletti di enti locali e
regionali della propria regione di origine, oppure rivestono
in tali enti cariche di rilievo.
Il Comitato è presieduto da un Presidente, che ne guida i
lavori ed è il suo legale rappresentante. È eletto ogni due
anni e mezzo dall’assemblea in seduta plenaria. L’attuale
Presidente è l’italiana Mercedes Bresso.
Il Comitato organizza i propri lavori attraverso sei
commissioni specializzate che si occupano di diversi
settori politici e preparano i pareri da discutere durante
una delle cinque sessioni plenarie, che si svolgono ogni
anno:
• Commissione Politica di coesione territoriale
• Commissione Politica economica e sociale
• Commissione Istruzione, gioventù e cultura
• Commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed
energia
• Commissione Cittadinanza, governance, affari
Lavorare al Comitato delle Regioni? Si può!
O
gni anno il COR concede ai giovani laureati
la possibilità di svolgere stage di cinque mesi
presso i suoi uffici. I tirocinanti potranno lavorare in ambito politico e amministrativo, a seconda
dell’ufficio a cui verranno destinati. L’obiettivo
dello stage è quello di fornire loro maggior consapevolezza sul processo di integrazione europea, far
conoscere il funzionamento pratico dei servizi del
Comitato e permettere di acquisire maggiore esperienze in un ambiente multiculturale.
Il candidato deve essere cittadino di uno degli Stati
membri dell’UE o di un Paese candidato all’adesione, possedere un diploma di laurea almeno triennale o aver portato a compimento quattro anni (otto
semestri) di studi universitari e, infine, conoscere
in modo approfondito una delle lingue comunitarie
e avere una conoscenza soddisfacente di inglese o
francese. Non ci sono limiti d’età!
Ogni tirocinante avrà diritto ad una borsa di studio
mensile di mille euro.
Il tirocinio si può svolgere in due periodi dell’anno:
• da metà febbraio a metà luglio ci si può candidare dal 1° Aprile al 30 Settembre di ogni anno
• da metà settembre a metà febbraio ci si può
candidare dal 1° Ottobre al 31 Marzo di ogni
anno
Per candidarsi basta compilare la domanda on line
(in inglese, tedesco o francese) sul sito internet del
Cor (www.cor.europa.eu).
9
CITTADINANZA EUROPEA
C
IL DIRITTO A UNA BUONAAM
on il “diritto a una buona amministrazione”
concludiamo in questo numero ad esaminare i
“diritti di cittadinanza amministrativa attiva” una
nuova categoria di diritti, che presuppone che i cittadini, abbandonata la veste di semplici amministrati, si
approprino del ruolo di soggetti attivi e partecipi della
vita amministrativa e politica, di co-decisori, insieme alle istituzioni, dei processi decisionali pubblici.
Nel numero precedente del nostro mensile abbiamo
esaminato i diritti all’informazione e alla trasparenza (diritto di accedere, a determinate condizioni, ai
documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e
della Commissione) e i diritti di partecipazione (diritto di potersi rivolgere alle istituzioni e agli organi
dell’Unione in una delle lingue ufficiali dell’Unione e
di ricevere una risposta nella stessa lingua, il diritto di
presentare petizioni al Parlamento europeo).
• imparziale, evitando qualsiasi trattamento preferenziale
• in nessun caso ispirato a interessi personali, familiari, nazionali o da pressioni politiche. Il funzionario deve, poi, astenersi dal partecipare a decisioni in
cui egli stesso o un suo congiunto abbia un interesse finanziario giusto e obiettivo.
Il funzionario, inoltre, deve decidere nel più breve tempo possibile, senza indugio e non oltre due mesi dal
ricevimento della richiesta.
Tale diritto comprende anche
• il diritto di ogni individuo di essere ascoltato prima
che nei suoi confronti venga adottato un provvedimento individuale che gli rechi pregiudizio: in ogni
fase del processo decisionale deve essere rispettato il diritto alla difesa, pertanto, l’interessato, ogni
volta che deve essere presa una decisione che incida
sui suoi diritti, può presentare scritti o osservazioni
verbali prima che la decisione sia adottata
• il diritto di ogni individuo di accedere al fascicolo
che lo riguarda, nel rispetto dei legittimi interessi
della riservatezza e del segreto professionale. Questo diritto rientra nella più ampia categoria del diritto di accesso ai documenti amministrativi
• l’obbligo per l’amministrazione di motivare le
proprie decisioni: qualsiasi decisione dell’istituzione che possa ledere i diritti o gli interessi di
una persona fisica deve indicare i motivi sui quali
essa si basa, con la chiara evidenza dei fatti e
degli aspetti giuridici della decisione. La decisione non può mai essere basata su motivi affrettati,
superficiali o vaghi
Che cos’è
Riconosciuto per la prima volta dalla “Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea”, amplia la rosa dei
diritti di cittadinanza europea ed è di grande significato anche per l’ordinamento giuridico dei singoli Stati
membri dell’Unione.
Consiste nel diritto a che le questioni che riguardano il
singolo siano trattate in modo imparziale, equo ed entro
un termine ragionevole dalle istituzioni e dagli organi
dell’Unione.
Nel trattare le richieste del pubblico e nel decidere sulle
stesse, il funzionario europeo deve tenere un comportamento:
• rigorosamente corretto con azioni mai arbitrarie
10
MMINISTRAZIONE
• il diritto di ogni individuo al risarcimento da parte
della Comunità dei danni cagionati dalle sue istituzioni o dai suoi agenti nell’esercizio delle loro
funzioni conformemente ai principi generali comuni agli ordinamenti degli Stati membri: tale diritto
si esercita avviando una causa dinanzi al Tribunale
di primo grado che supporta la Corte di giustizia
europea
• il diritto di rivolgersi alle istituzioni dell’Unione in
una delle lingue ufficiali e di ricevere una risposta nella stessa lingua: il funzionario europeo deve
avere cura che nelle comunicazioni inviate all’interessato sia garantito tale diritto.
Chi ne è titolare
Ogni individuo.
Il codice europeo di buona condotta amministrativa e i
casi di cattiva amministrazione
Il 6 settembre 2001 il Parlamento europeo ha adottato una
risoluzione con la quale ha approvato il “Codice europeo
di buona condotta amministrativa” che le istituzioni e
gli organi comunitari, insieme agli amministratori e ai
funzionari europei, devono rispettare nelle proprie relazioni
con il pubblico.
L’obiettivo di tale codice è illustrare in che cosa consiste in
pratica il diritto alla buona amministrazione.
Le situazioni di non corretta amministrazione possono essere
definite in base ai principi di tale codice: in generale, è cattiva
amministrazione l’attività istituzionale carente o contraria al
principio di legalità e, quindi, che non viene svolta secondo
la legge, o non rispetta altri principi fondamentali, quali
imparzialità, indipendenza e proporzionalità.
CITTADINANZA EUROPEA
Alcuni esempi:
• azioni ispirate a interessi personali, politici, familiari o
nazionali del funzionario
• decisioni prese senza il giusto equilibrio tra l’interesse
del singolo e l’interesse pubblico generale, inique o
irragionevoli
• limitazione dei diritti dei cittadini o imposizioni di oneri
ai cittadini senza che vi sia una ragionevole relazione
tra restrizioni od oneri e la finalità dell’azione
• mancanza di obiettività nelle scelte e nelle decisioni
• non rispetto delle legittime e ragionevoli aspettative che
il pubblico nutre sulla base dei precedenti comportamenti
dell’istituzione.
E, ancora:
• irregolarità amministrative
• violazione degli obblighi di comunicazione
• discriminazioni
• mancanza di motivazione nelle decisioni
• mancanza di risposta
• rifiuto delle informazioni
• ritardi non giustificati nell’adozione di decisioni
• mancanza di cortesia
• violazione del diritto alla riservatezza dei dati
personali.
11
POLITICHE DELL’ISTRUZIONE
Educational System in Ger
di Magdalena
Voll
C
ontinuiamo ad offrirvi una panoramica, seppur breve,
dell’organizzazione e del funzionamento dei sistemi
educativi europei. Abbiamo cominciato lo scorso numero con
l’articolo dell’insegnante rumena, Raluca Bogdan, che ci ha
illustrato gli aspetti positivi e negativi del sistema scolastico
in Romania.
Ora e fino a dicembre ci aiuteranno in questo viaggio, le tre
giovani volontarie europee, Magdalena, Carolina e Jennifer,
che ci presenteranno il sistema educativo di Germania,
Spagna e Francia. Lo scopo è quello di comprendere appieno
le modalità in cui i paesi di riferimento rispondono alle sfide
comuni in materia d’istruzione.
mentre il governo centrale ha un ruolo minore.
Questo è il motivo per cui tra i 16 länder esistono molte
differenze nell’organizzazione dei sistemi scolastici.
L’istruzione comincia con il Kindergarten (scuola
dell’infanzia), facoltativo per tutti i bambini da tre a sei anni,
mentre la scuola primaria e secondaria è obbligatoria per la
fascia di età da sei ai diciotto anni.
La maggior parte dei ragazzi frequenta la Grundschule
(elementary/ primary school) e la pianificazione del tempo
trascorso a scuola fino al conseguimento dei certificati (sia
per iniziare la formazione, sia per andare all’Università)
dipende da ogni singolo Stato federale.
In generale, la scuola secondaria superiore include quattro
tipi di istruzione basate sulle capacità scolastiche del singolo
studente, che sono indicate dall’insegnante del livello
precedente. Le istituzioni secondarie superiori includono
il Gymnasium (Ginnasio), che prepara ad uno studio di
tipo accademico e che permette di conseguire l’Abitur;
dopo la dodicesima o tredicesima classe; la Realschule,
con una preparazione di tipo specifico, che si conclude
con l’esame Mittlere Reife; l’Hauptschule adatta agli studi
professionali che permette di conseguire uno tra due titoli
a scelta l’Hauptschulabschluss, dopo la nona o decima
classe e il Realschulabscluss, dopo la decima; ed infime
la Gesamtschule, una scuola di tipo comprensivo che si
accompagna agli istituti sopra menzionati.
E’ bene sapere poi che dopo l’Abitur è prevista un’indennità
per intraprendere il percorso. Con la maturità si ha accesso
a tutte le Università, anche quelle più “pratiche” come la
Fachhochschule presenti in tutta la Germania. Anche per
gli alunni che hanno conseguito il Realschulabschluss c’è
la possibilità di iniziare il percorso accademico, se hanno
terminato la Fachoberschule (FOS). Infine, per i bambini con
problemi comportamentali e di apprendimento o disabilità
La responsabilità del sistema educativo in Germania è affidata fisiche esiste la possibilità di essere aiutati e incoraggiati da
in primo luogo ai länder (gli Stati Federali della Germania), specialisti nella Förderschulen.
12
POLITICHE
GIOVANILI
POLITICHE
DELL’ISTRUZIONE
many as seen on Bavaria
La Germania, a causa del sistema scolastico differenziato,
deve affrontare di volta in volta dure critiche, che si
concentrano in particolar modo su due punti: in primo luogo,
si riscontra una evidente disomogeneità nel numero di alunni
che raggiungono la maturità con l’assegno di sussidio, utile
per iniziare l’università; in altre parole, si ipotizza che la
difficoltà degli esami finali sia troppo diverso tra i vari länder;
in secondo luogo, i curricula scolastici non sono equipollenti
tra gli stati, non c’è uniformità e spesso si devono integrare i
programmi se ci si trasferisce nella scuola di un altro Land.
Inoltre, le recenti ricerche dell’istituto PISA hanno rilevato
alcune gravi debolezze del sistema scolastico tedesco. Su
43 Paesi testati nel 2000, la Germania è solo ventunesima in
lettura e ventesima in matematica e in scienze naturali, cosa
che ha spinto il Paese ad alcune riforme scolastiche. Nel 2006
gli studenti tedeschi sono leggermente migliorati, piazzandosi
tredicesimi in scienze naturali e diciottesimi in lettura, ma
ancora ventesimi in matematica. Questo perché sono state
messe in evidenza le differenze da una scuola all’altra.
Un cambiamento delle responsabilità affidate ai länder è
molto improbabile, perché generalmente ogni stato vuole
conservare la propria fetta di potere …
Analizzando ancora, si può notare che, negli ultimi anni,
molte Università in Germania hanno cambiato i curricula, i
gradi di Diplom, i Doktor di Bachelor e Master, a seguito del
processo di Bologna. Il Processo di Bologna è un processo
di riforma internazionale dei sistemi di istruzione superiore,
che si propone di realizzare, entro il 2010, lo Spazio Europeo
dell’Istruzione Superiore, ndt. E per creare pari condizioni
tra Abiturienten (chi consegue il diploma di maturità, ndt),
ci sono ancora alcuni länder che desiderano far pagare le
tasse studentesche. Per questo, tutti gli studenti che vogliono
iniziare a studiare possono cercare di avere da fondazioni
politiche o clericali, una borsa di studio per speciali benefici.
13
POLITICHE DELL’ISTRUZIONE
Per ogni nuova lingua che parli hai una vita in più:
premiati i progetti vincitori del
Label europeo delle lingue
Idee nuove per la promozione delle lingue: non solo inglese ma - all’insegna del multlinguismo
- anche italiano L2, tedesco, spagnolo, neogreco e francese come lingua scientifica.
di Martina Bidetta (fonte: www.programmallp.it)
L
a stagione del Label europeo delle lingue è giunta
anche quest’anno al suo momento culminante con
la premiazione dei ventuno progetti vincitori, che si è
tenuta lo scorso 4 ottobre a Roma. L’evento di quest’anno era collocato all’interno della più ampia cornice della
Conferenza partenariati per l’apprendimento, organizzata dal Miur, Direzione generale affari internazionali: un
importante momento di incontro tra i diversi attori che
alimentano il processo di internazionalizzazione della
scuola - Ministeri, Usr, Agenzie LLP, ma soprattutto le
scuole, rappresentate da dirigenti e insegnanti - e tributato un momento di visibilità alle molteplici iniziative
svolte per valorizzare il contributo della cooperazione
scolastica al processo di raggiungimento degli obiettivi
comuni europei posti dal quadro strategico Istruzione e
Formazione 2010 e successivamente I&F 2020.
culturale e linguistica ed incoraggiare i cittadini ad imparare altre lingue.
Una mostra interattiva ha aiutato i visitatori a ripercorrere le principali tappe del percorso svolto in questi dieci anni, con allestimenti dei materiali realizzati e
maxischermi touchscreen con video a cura dei vincitori
dell’edizione 2011, e una cartina interattiva che, per tutte
le passate edizioni, mostrava la distribuzione geografica dei progetti vincitori e, cliccando sui centri nevralgici
segnalati dai puntini rossi lampeggianti, dà accesso al
database europeo del language label per mostrare tutti i
dettagli sui progetti realizzati.
Per quanto riguarda i vincitori di quest’anno - vai alla
notizia sui risultati della selezione Label Europeo delle
lingue 2011: ecco i vincitori - università, scuole e centri di formazione si sono dimostrati attivissimi e pieni
di idee per la promozione delle lingue: non solo inglese ma, nel vero spirito del multilinguismo - anche italiano L2, tedesco, spagnolo, neogreco, francese come
lingua scientifica e tante altre. Le politiche linguistiche
dell’Unione europea mirano infatti a tutelare la diversità
linguistica e a promuovere la conoscenza delle lingue in
nome dell’identità culturale e dell’integrazione sociale,
ma anche perché chi conosce più lingue può più facilmente cogliere le opportunità formative e lavorative nel
mercato unico. L’obiettivo strategico primario permane
quello di un’Europa in cui ogni cittadino parla almeno
due lingue oltre a quella materna, sin dall’infanzia.
Un rilievo particolare all’evento è stato dato dalla ricorrenza del decennale della Giornata europea delle lingue,
istituita nel 2011 dal Consiglio d’Europa e celebrata in
45 paesi, che con il motto Per ogni nuova lingua che parli hai una vita in più; se conosci solo una lingua, vivi
una volta sola, intende sensibilizzare l’opinione pubblica
sulle lingue parlate in Europa, promuovere la diversità
14
POLITICHE
GIOVANILI
POLITICHE
DELL’ISTRUZIONE
L’Europa ha la necessità di adattare i propri sistemi di istruzione
superiore alle sfide poste dai rapidi cambiamenti sociali
STUDIO EURYDICE: MODERNISATION
OF HIGHER EDUCATION IN EUROPE
di Valeria Passamonti (fonte: www.indire.it).
L
’Europa ha urgente bisogno di affrontare con più
decisione e coerenza la questione della dimensione
sociale dell’istruzione superiore, in particolare alla luce della
crisi economica. Questa è la conclusione che emerge dal
rapporto prodotto dalla rete Eurydice per la Commissione
europea, intitolato Modernisation of Higher Education
in Europe: Funding and the Social Dimension 2011, che
passa in rassegna le politiche nazionali relative all’accesso
all’istruzione superiore, al finanziamento e al sostegno agli
studenti.
Il rapporto, che copre gli stati membri dell’UE, Islanda,
Liechtenstein, Norvegia e Turchia, rivela la necessità dei
paesi di adattare i propri sistemi di istruzione superiore per
far fronte alle sfide poste dai rapidi cambiamenti sociali. Ciò
che emerge in particolare è il bisogno di creare opportunità
per portare un numero più elevato di persone a beneficiare
dell’istruzione superiore, attraverso misure coerenti,
finanziamenti e monitoraggi per valutarne l’impatto.
15
Vengono affrontati tre argomenti chiave: le politiche mirate
ad aumentare la partecipazione all’istruzione superiore,
le tendenze nei finanziamenti e l’impatto dei sistemi di
tassazione e di supporto per gli studenti. Androulla Vassiliou,
Commissario per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo
e la gioventù, ha detto: “Non stiamo riuscendo a ottenere il
massimo dai talenti a nostra disposizione in Europa. Se non
cambiamo strada resteremo indietro rispetto alla concorrenza
globale. Abbiamo bisogno di allargare l’accesso all’istruzione
superiore al più alto numero possibile di cittadini, ed è di
vitale importanza che ciò diventi un obiettivo centrale
dell’istruzione.”
Lo studio completo è disponibile, attualmente solo
nella versione elettronica inglese, al seguente indirizzo:
http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/eurydice/
Modernisation_EN.pdf
La versione italiana dello studio sarà disponibile nei primi
mesi del 2012.
POLITICHE GIOVANILI
“Un esperienza preziosa per migliorare
SVE:
di Laura Marinucci, Silvia Nallira, Valeria Passamonti
Competenze e occ
di Laura Marinucci
I
l Servizio Volontario Europeo (SVE): “Un esperienza preziosa per migliorare o definire il proprio futuro professionale”. Questo è lo slogan che accompagna i totem pubblicitari, i depliant, i manifesti dedicati
allo SVE dal Centro Informa Giovani – Punto Europe
Direct del Comune di Roseto degli Abruzzi. Ma sarà
proprio così?
Da una “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e
sociale europeo e al Comitato delle regioni in occasione di “Youth on the Move”, un’iniziativa per valorizzare il potenziale dei giovani ai fini di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell’Unione europea,
si legge che la disoccupazione dei giovani diplomati
o laureati (qualunque sia il loro livello di studio e formazione) è sempre più preoccupante. I sistemi europei
hanno tardato a reagire alle esigenze della società della
conoscenza e non hanno adattato i programmi di studio
all’evoluzione delle necessità del mondo del Lavoro.
Nel 2010 la Commissione ha proposto un parametro di
riferimento in materia di occupabilità, in risposta alla
domanda del Consiglio del
maggio 2009. L’iniziativa
“Youth on the move” tra i
tanti obiettivi, aveva anche
quello di garantire ai giovani con meno opportunità
e/o a rischio di esclusione
sociale la possibilità di seguire studi o formazioni che
permettano loro di migliorare la propria carriera e le
proprie condizioni di vita.
In particolare, è necessario
che questi giovani beneficino delle crescenti opportunità di apprendimento non
formale e informale (come
lo SVE) e delle disposizioni
attualizzate per il riconoscimento e la convalida di tale
apprendimento nei quadri
nazionali di qualifica. Ciò
potrà aprire loro nuove possibilità di formazione com-
plementare. La Commissione ha poi proposto una raccomandazione del Consiglio finalizzata a facilitare la
convalida di questo tipo di formazione.
In pratica, anche la Commissione europea la pensa
come il nostro Punto Europe Direct (magari è il contrario, ma la pensano uguale).
Ma cosa ne pensano i volontari di ritorno da un’esperienza SVE e le loro organizzazioni a proposito? Possiamo capirlo da alcuni dati di un’indagine esplorativa.
Quali scelte intraprendono i volontari dopo l’esperienza SVE?
Allo scopo di valutare l’utilità della partecipazione a
progetti di SVE è fondamentale non solo valutare le
competenze acquisite ma anche le scelte che i volontari
fanno al termine del servizio. Come evidenziato dalla
tab. seguente, la maggior parte (48,8%) decide di rientrare in patria e di prendere parte a nuove attività di formazione all’estero. Il 32,6% rientra in patria e decide di
sviluppare il proprio progetto personale, maturato nel
corso del Servizio Volontario Europeo.
16
POLITICHE GIOVANILI
o definire il proprio futuro professionale”
upabilità! Parola ai testimoni!
Quali sono le competenze maggiormente acquisibili attraverso lo SVE?
Rispetto alle competenze maggiormente acquisibili attraverso la partecipazione al progetti di
SVE sono, come mostrato dal grafico qui sopra,
quelle interculturali (82,1%) e linguistiche (75%),
entrambe di valore culturale.
Prendere parte ad un’attività SVE può facilitare
l’inserimento nel mondo del lavoro?
Fondamentale è comprendere se, ed in quale misura, prendere parte ad attività di SVE possa essere utile a facilitare l’inserimento nel mondo del
lavoro. Come evidenziato dalla tab. a fianco, il
77,4% del campione analizzato dichiara che la
partecipazione al Servizio Volontario Europeo e
le competenze acquisite facilitano l’occupabilità
dei giovani ed il miglioramento della loro posizione. La percentuale più alta di “sì” si riscontra
nel Nord Est con 1’84,4% dei voti (tab. 13). Il
22,6% ritiene che la partecipazione al Servizio
Volontario Europeo non aiuti i volontari né nella
ricerca di un lavoro né nel miglioramento di posizioni già acquisite. Il valore più alto di “no” si
riscontra nel Nord Ovest con una percentuale del
35,3%.
Come rendere maggiormente riconosciuto lo SVE?
Uno specifico item dell’indagine ha riguardato
eventuali azioni suggerite dalle associazioni per
rendere maggiormente riconosciuto lo strumento
dello Youthpass (certificato di competenze informali rilasciato a seguito della partecipazione ad
alcune misure del Programma Gioventù in Azione
come lo SVE) allo scopo di renderlo maggiormente
spendibile anche sul mercato del lavoro. La stragrande maggioranza del campione ha risposto che
vi è l’esigenza di un riconoscimento formale SVE
in un sistema di crediti formativi per la spendibilità
nel mercato del lavoro.
17
POLITICHE GIOVANILI
ani
ram
di Simone Ter
Parlamento Eu
L
’Associazione Parlamento Europeo Giovani (PEG) è un
organismo indipendente, apartitico e senza fini di lucro,
costituitosi come comitato nazionale dello European Youth
Parliament/Schwarzkopf Foundation “Young Europe” (EYP/
SF) . Il PEG si sviluppa in Italia a partire dal 1994, e da
allora ha organizzato oltre venti Selezioni Nazionali e quattro
Sessioni Internazionali in collaborazione con (EYP/SF). Le
selezioni italiane hanno l’alto patrocinio del Presidente della
Repubblica Italiana e sono state riconosciute dalle Istituzioni
regionali, provinciali e locali che hanno contribuito con
entusiasmo alla loro realizzazione ed è stato riconosciuto
come iniziativa volta alla valorizzazione delle eccellenze
da parte del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la
Ricerca.
Scopo del PEG è la promozione e lo sviluppo di una più vasta
dimensione europea tra i giovani di età compresa tra i 16 e i
18 anni attraverso il confronto con coetanei di altre nazioni
su argomenti di attualità (diritti umani, ecologia, economia,
sanità, ecc…): in tale contesto essi imparano a discutere e
a lavorare in un clima di collaborazione e di convivenza
civile, nel rispetto delle differenze e delle caratteristiche
irrinunciabili dei singoli paesi. I giovani vengono invitati
a partecipare ad un progetto che ha come obiettivo una
migliore conoscenza dell’Europa, delle sue istituzioni e dei
suoi problemi. Il Parlamento vuole inoltre rendere i giovani
più consapevoli della loro appartenenza all’Europa e di come
essa agisce. Ma non solo. L’ altro aspetto interessante è quello
linguistico.
L’intenzione dell’associazione è sempre stata quella di far
comunicare i ragazzi con altri giovani europei in inglese e/o
francese, ciò implica la necessità di un livello di conoscenza
avanzato delle lingue.
Il PEG organizza una pre-selezione fra tutte le scuole superiori
italiane che aderiscono al progetto, proponendo un argomento
su cui gli studenti delle classi terze e quarte dovranno preparare
una risoluzione parlamentare in italiano, inglese e francese.
La proposta di risoluzione è un elaborato in cui si esamina il
problema e si propongono interventi e soluzioni. Si compone
di due parti: una prima parte introduttiva (introductory
clauses), che riporta la base giuridica e le motivazioni delle
azioni proposte, ed una seconda parte (operative clauses)
che presenta le azioni concrete da adottare per far fronte al
problema.
18
POLITICHE
GIOVANILI
OCCUPAZIONE
E POLITICA
SOCIALE
POLITICHE
CITTADINANZA
DELL’ISTRUZIONE
EUROPEA
ropeo Giovani
La giuria della pre-selezione, di cui fanno parte un docente
universitario (generalmente di diritto internazionale o scienze
politiche) e due madrelingua per il francese e l’inglese, valuterà
le risoluzioni secondo criteri oggettivi.
Le dodici scuole con il miglior punteggio saranno chiamate a
partecipare alla Selezione nazionale.
Le Selezioni Nazionali sono l’
attivitàprincipaledell’Associazione
PEG e coinvolgono un totale di
oltre 250 ragazzi provenienti da
tutta Italia e da numerosi Stati
Membri dell’UE.
Ciascuna delle venti scuole
classificatesi nella fase di
19
preselezione invierà alle Selezioni Nazionali otto studenti
accompagnati da un docente.
A ognuna delle scuole scelte sarà assegnato un tema diverso, ed
elaborerà una proposta di risoluzione che sarà successivamente
dibattuta da tutti i partecipanti in un’ assemblea strutturata sul
modello dell’Assemblea Generale del Parlamento Europeo.
Il lavoro degli studenti è valutato da una giuria di docenti e
alunni dei vari Comitati Nazionali di EYP che individuano per
ciascuna Selezione Nazionale la delegazione che rappresenterà
ufficialmente la Repubblica Italiana alle Sessioni Internazionali
di EYP.
Come ogni anno il PEG ha pubblicato il Bando di Preselezione
Nazionale PEG -Bando 2011/2012“ reperibile all’indirizzo:
http://www.eypitaly.org/home.php?p=bandi.
ATTUALITÀ
Il Parlamento europeo a Strasburgo:
dalla plenaria del
2 4 - 2 7 ottobre 2 0 11
I
di Guglielmina Di Sante (fonte: http://www.europarl.europa.eu/it/
risorse in favore della Palestina e del processo di pace, il
pattugliamento delle frontiere esterne nel Mediterraneo,
la gestione dei flussi di rifugiati e programmi per favorire
la crescita.
Antibiotici - Il PE ha chiesto a Consiglio e Commissione di
spiegare come intendono affrontare il crescente problema
transfrontaliero della resistenza agli antibiotici per uomini
e animali. Questi causano la morte di 25.000 persone
all’anno in Unione europea con un costo di 1,5 miliardi di
euro per la tutela della salute e perdite della produttività.
Nella risoluzione adottata il 27 ottobre i parlamentari
hanno richiesto all’Unione europea di promuovere
più attivamente un uso prudente degli antibiotici e di
velocizzare l’autorizzazione di nuovi tipi di antibiotici per
permettere un corretto trattamento delle infezioni.
Regole per l’asilo politico - I deputati hanno votato per
rivedere le regole per i richiedenti asilo. Le persone in
serio pericolo di vita - nel caso di ritorno nel proprio paese
- e che non vengono qualificati come rifugiati, dovrebbero
comunque avere gli stessi diritti dei rifugiati: come il
lavoro, l’educazione e l’accesso alle cure mediche. Queste
sono le prime sei proposte del “pacchetto asilo politico”
che devono essere accettate dal PE e dal Consiglio.
Ucraina - Risoluzione congiunta (PPE, S&D, ALDE,
ECR Verdi/ALE) sulla situazione in Ucraina per la
condanna la sentenza di sette anni di carcere per il leader
dell’opposizione Yulia Tymoshenko. Una situazione
che “ricorda i tempi dell’Unione Sovietica”. Nel testo, i
parlamentari ritengono che “una mancata revisione della
sentenza di Yulia Tymoshenko minaccerà la conclusione
dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e la sua
ratifica, portando il Paese più lontano da una prospettiva
europea”.
Il Premo Sakharov del PE per la libertà di pensiero
2011 - Il President Buzek ha proclamato la Primavera
araba vincitrice del premio per il contribuito apportato
ai cambiamenti storici nel mondo arabo. Tra i vincitori:
il tunisino Mohamed Bouazizi che si è dato fuoco
innescando così una catena di rivolte; Asmaa Mahfouz
rappresentante della lotta egiziana in piazza Tahrir; Ahmed
al-ZubairAhmed al-Sanusi dalla Libia, l’ultimo paese a
liberarsi dopo decenni di dittatura; Razan Zaitouneh e Ali
Farzat dalla Siria.
Lotta alla pedopornografia - Il PE ha approvato la
relazione della deputata italiana di centro-destra Roberta
Angelilli sugli abusi sessuali, lo sfruttamento sessuale dei
bambini e sulla pedopornografia infantile. La deputata
italiana chiede più indagini sui reati nei procedimenti
penali, migliori strumenti per compiere le indagini, la
rimozione del contenuto pedopornografico dai server
all’interno degli Stati membri.
l voto per il bilancio UE 2012 e il summit sulla crisi
nell’eurozona hanno dominato l’agenda della Plenaria
di ottobre al Parlamento europeo (PE). Sotto i riflettori
anche la lotta contro la pedopornografia, il crimine
organizzato in Unione europea, la mobilità per i cittadini
bulgari e rumeni, l’annuncio del vincitore del premio
Sakharov 2011, le regole per i richiedenti asilo politico e
la situazione in Ucraina.
Organizzazioni di stampo mafioso - Il PE ha adottato una
risoluzione che richiede regole più rigide per impedire a
organizzazioni di stampo mafioso di avere accesso ai fondi
pubblici. I parlamentari hanno invitato la Commissione
a redigere delle proposte legislative a riguardo. Hanno
anche proposto di creare una commissione speciale “entro
tre mesi” per individuare gli usi impropri di fondi pubblici
da parte di organizzazioni criminali e l’infiltrazione nel
settore pubblico.
Politica economica globale - I parlamentari hanno
votato una risoluzione che sottolinea la necessità
di una riforma della politica economica globale per
consentire il riequilibrio dell’economia mondiale ed
evitare un’altra crisi. Si chiede un Fondo Monetario
Internazionale più democratico, la fine della segretezza
bancaria, la separazione delle banche speculative da
quelle commerciali, un unico seggio per l’UE al FMI e
alla Banca Mondiale, e un arresto delle manipolazioni
politiche dei tassi di scambio.
Summit sulla crisi dell’euro - I deputati hanno discusso i
temi affrontati durante il Summit sulla crisi nell’eurozona:
la politica economica e la competitività dell’Unione
europea, la crescita e il prossimo G20.
Il mercato del lavoro per i cittadini bulgari e rumeni Il PE ha votato una risoluzione per permettere a bulgari
e rumeni l’accesso al mercato del lavoro in tutti gli Stati
membri entro la fine del 2011. Il deputato rumeno di
centro-destra Traian Ungureanu, autore della risoluzione,
dichiara che i paesi che hanno già aperto i mercati del
lavoro hanno ottenuto una crescita del PIL pari all’1%.
Chiede anche di riformare le regole per il riconoscimento
delle qualifiche professionali per facilitare la mobilità dei
lavoratori.
Nuove abilità e nuovi lavori - Un’iniziativa di relazione
è stata adottata sui mezzi dell’Unione europea per
raggiungere il proprio obiettivo sull’occupazione entro
il 2020: il 75% della popolazione attiva (20-64 anni)
al lavoro. Questo fa parte della strategia UE 2020 per
promuovere una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva.
Budget UE 2012 - Il PE ha discusso e votato la sua
posizione sul bilancio dell’Unione europea per il prossimo
anno. Tra i cambiamenti figurano l’aumento delle
20
ATTUALITÀ
I leader dell’UE adottano misure per dare più sostegno ai paesi con problemi di debito e ripristinare la stabilità finanziaria in Europa.
L’UE risponde alla crisi del
debito nell’area dell’euro
L
di Silvia Nallira (fonte: http://ec.europa.eu)
Riforma del sistema bancario
I governi forniranno garanzie per le banche colpite
dalla crisi del debito sovrano. Grazie alle garanzie, che
saranno coordinate a livello dell’UE, le banche potranno
continuare a erogare i prestiti necessari per la crescita
economica e la creazione di occupazione.
Una misura temporanea prevede l’aumento della
base di capitale fino al 9% entro giugno 2012. Le
banche dovranno ridurre i dividendi e i bonus versati
rispettivamente a investitori e dipendenti finché non
avranno raggiunto l’obiettivo del 9%.
La ricapitalizzazione rafforzerà il sistema bancario. Le
banche dovranno ricorrere in primo luogo a fonti private
di capitali, mentre i governi nazionali forniranno sostegno
solo in caso di necessità. In situazioni di emergenza,
anche il FESF potrà erogare prestiti.
Un più forte governo dell’economia
I paesi dell’area dell’euro hanno approvato anche misure
per migliorare il governo dell’economia. È previsto un
maggiore coordinamento delle politiche economiche e di
bilancio nazionali, mentre aumenteranno i controlli per
verificare la corretta attuazione di quanto concordato.
L’area dell’euro cercherà una maggiore integrazione
economica. Entro marzo 2012 sarà pubblicata una
relazione sulla messa in atto delle misure adottate.
Ma il Consiglio europeo di ottobre 2011 in Italia sarà
ricordato anche per altro.
e decisioni prese il 26 ottobre forniscono una
risposta alla crisi del debito (almeno momentaneamente) che interessa alcuni paesi dell’area
dell’euro e minaccia quindi di indebolire la stabilità
economica dell’intera area monetaria e, per estensione, anche altri paesi dell’UE.
“Il pacchetto di misure che abbiamo adottato
conferma l’intenzione dell’Europa di fare tutto il
possibile per garantire la stabilità finanziaria”, ha
commentato il presidente Barroso.
Nuovi prestiti per la Grecia
Per aiutare la Grecia a riprendersi in modo duraturo,
l’UE e l’FMI prevedono di erogare un nuovo prestito
per un importo massimo di 100 miliardi di euro.
Le banche e gli altri creditori privati dimezzeranno
il debito greco. Questo pacchetto di misure deve
aiutare la Grecia a ridurre il debito pubblico al
120% del prodotto interno lordo entro il 2020.
Sostegno più efficace contro la crisi
I leader politici hanno concordato di ampliare il
Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF), il
cosiddetto “Fondo salva stati”, che interviene in
caso di problemi legati al debito senza richiedere
ulteriori impegni da parte dei paesi membri. La
capacità di prestito sarà quintuplicata e portata a
circa mille miliardi di euro grazie a strumenti del
mercato privato.
21
ATTUALITÀ
ALCUNE RIFL
LA CRISI E GLI
di Alessio Palmarini
N
el numero di Agosto ci soffermavamo a riflettere sulla
crisi, prima finanziaria e poi economica, che attanaglia
ormai da qualche anno, la nostra Europa. Ad alcuni mesi di
distanza ahinoi dobbiamo constatare che lo stato delle nostre
economie, lungi dal migliorare, va sempre più peggiorando.
E naturalmente i suoi effetti (in primis la crescente
disoccupazione) iniziano a produrre tensioni nelle società dei
Paesi man mano colpiti.
Come risposta dal basso a questi fenomeni in questi ultimi
mesi si è sviluppato in tutti i Paesi Occidentali un movimento
di protesta i cui aderenti si sono dati il nome di “indignados”.
Ad imitazione di ciò che è successo recentemente nei Paesi
dell’Africa mediterranea, anche i loro coetanei più fortunati
si sono organizzati in movimento spontaneo, sfruttando le
risorse che le moderne tecnologie (di cui proprio i più giovani
sono utilizzatori esperti) mettono loro a disposizione, per
confrontarsi sui motivi di insoddisfazione e coordinarsi per
cercare di reagire.
Le cause che hanno decretato il sempre maggior successo
di questa protesta, in sempre più larghi strati delle nostre
società, sono sotto gli occhi di tutti: un mercato del lavoro
che non assorbe i giovani, un precariato che, da forma iniziale
di lavoro come dovrebbe essere, diventa sempre più spesso
l’unica certezza per i giovani, la crescente indignazione
nell’essere testimoni impotenti di dissesti finanziari che,
originati da comportamenti truffaldini di pochi, hanno pesanti
conseguenze sulla vita di tutti.
A questo quadro non incoraggiante si deve aggiungere il fatto
che l’intera classe politica europea è dilaniata da mesi sulle
soluzioni da adottare e risente in modo drammatico di una
totale mancanza di una qualunque visione ampia di quale futuro
vuole per il nostro Continente (ed in queste sue mancanze è
ben tallonata dagli Stati Uniti che paiono aver smarrito la loro
capacità di leadership del mondo occidentale).
22
ESSIONI SU
POLITICHE
GIOVANILI
ATTUALITÀ
POLITICHE
CITTADINANZA
DELL’ISTRUZIONE
EUROPEA
“INDIGNADOS”
L’ampio ventaglio di cause all’origine del movimento, se da
un lato garantisce una straordinaria flessibilità rendendolo in
grado di sposare proteste anche locali (in Italia ad esempio
questo fenomeno si registra nell’ambito delle proteste in Val
Susa dirette contro la realizzazione della linea ad alta velocità
che dovrebbe collegare Torino e Lione che si registrano da
almeno un paio d’anni), dall’altro è all’origine di quella
vaghezza di obbiettivi che da più parti si rimprovera al
movimento.
Infatti il limite di questo movimento (come di altri movimenti
variamente etichettati a questo precedenti) sta nelle mancate
proposte di soluzione alle varie problematiche via via
sollevate. Dire “No” (alla precarietà come alla TAV, non
differenziando le ragioni specifiche delle singole posizioni
stessa e dopo il lampo del clamore iniziale viene seppellita
nel dimenticatoio delle occasioni perdute.
In Italia questo rischio è ancora più concreto oggi sia per
la storica debolezza ed inconsistenza che purtroppo hanno
caratterizzato i riformismi di ogni epoca e colore politico,
sia perché la manifestazione a Roma nella giornata mondiale
degli “indignados” è degenerata in una guerriglia urbana che
per un pomeriggio ha devastato e preso in ostaggio il centro
storico della nostra capitale.
Ovviamente i teppisti che si sono resi protagonisti di quel
pomeriggio di vergogna non hanno nulla a che spartire con la
stragrande maggioranza di coloro che legittimamente erano
in piazza per far sentire la loro voce. Certo è che il danno
di immagine (oltre a quelli, ben maggiori, sostanziali) c’è
che si contrastano) dovrebbe esser solo il primo passo mai
distaccato dal successivo: quello della proposta. Le critiche,
per legittime e fondate dei promotori di questi movimenti,
perdono tutta la loro forza propulsiva se non sono capaci
di indicare una alternativa possibile a ciò che si vorrebbe
cambiare. Se le proposte rimangono ancorate ad affascinanti
ma vuote parole d’ordine e non vengono articolate in
proposte concrete ed attuabili, la protesta diviene fine a se
stato e fare finta che nulla sia avvenuto sarebbe sbagliato in
primo luogo per tutti quelli che sono decisi a fare sentire la
loro voce, rimanendo ben dentro la legalità e il rispetto delle
regole della convivenza civile.
Cambiare rotta a questo sviluppo che ci ha portato nell’empasse
odierna è (forse) possibile. Quello che è certo è che non si
otterrà nulla bruciando macchine e negozi e ed ingaggiando
esecrabili guerriglie contro le forze dell’ordine.
23
ATTUALITÀ
di Filippo Testau)
L a v elocit à
dei neutrini
N
egli ultimi giorni si è molto parlato del possibile
superamento della velocità della luce da parte dei
neutrini, le particella subatomiche studiate dal CERN
di Ginevra e dall’INFN del Gran Sasso.
Durante un esperimento, che consisteva nel lancio di un
fascio di neutrini dal CERN di Ginevra all’Istituto di
Fisica del Gran Sasso per studiare alcune caratteristiche
di queste particelle è emerso un dato sconcertante.
Infatti gli strumenti hanno rivelato che la distanza
di 730 km tra i due istituti è stata coperta da queste
insolite particelle con un anticipo di 60 nanosecondi
rispetto ai tempi attesi, il che significa che i neutrini
hanno viaggiato superando la velocità della luce di 20
parti per milione.
Anche se si parla di un breve lasso di tempo, quasi
impercettibile, questo risultato potrebbe sconvolgere
tutto il mondo della fisica che a tutt’oggi si basa sul
pilastro portante della teoria della relatività di Einstein
che, come molti sanno, recita:
E = m c2
In questa formula, che descrive la relazione tra energia
e massa (E e m) è usata una costante fisica (c) elevata
al quadrato. Questa costante rappresenta proprio la
velocità della luce, oltre la quale, almeno teoricamente,
non si dovrebbe poter andare, poiché la luce è costituita
da fotoni, particelle che non possiedono una massa
propria.
Questo assunto quindi andrebbe rivisto se si scoprisse
che la luce non detiene il valore massimo possibile di
velocità.
L’esperimento è stato condotto in collaborazione tra i
due istituti nell’ambito del progetto OPERA, ed i risultati
sono stati divulgati solo a seguito degli opportuni
controlli sulle misurazioni. Il CERN ha comunque
tenuto a freno l’entusiasmo della comunità scientifica
dato che non si è ancora sicuri del risultato, che andrà
24
validato e reso ripetibile in altri esperimenti.
Per confermare il dato si stanno già attivando dei
progetti negli Stati Uniti e in Giappone, sperando
che questi nuovi controlli accertino la veridicità della
scoperta.
A seguito della pubblicazione della scoperta si è anche
vociferato di una possibile smentita, mai arrivata
ufficialmente, da parte del CERN. Infatti il lasso di
tempo per il quale i neutrini superano la velocità
della luce sarebbe, secondo alcuni, troppo piccolo e
facilmente soggetto agli errori di misurazione degli
strumenti, sia per quanto riguarda la distanza esatta
tra i due istituti, rilevata con un satellite GPS che,
non essendo geostazionario, potrebbe aver commesso
errori, sia per quanto riguarda la misura del tempo
necessario, su cui però si è maggiormente sicuri.
Tuttavia la versione ufficiale resta ancora quella del
superamento della velocità della luce, e si parla già
molto delle conseguenze che questa scoperta potrebbe
avere sulla nostra vita di tutti i giorni.
ATTUALITÀ
Costituito il
Gruppo di azione costiera
teramano (G.A.C.) “Costa Blu”
di Lorenzo Falàeu)
È
nato il Gruppo di azione costiera (G.A.C.) “Costa
Blu”: un partenariato pubblico-privato per il rilancio e lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca.
Ne fanno parte: l’Ente Porto di Giulianova (capofila),
la Provincia di Teramo, la Camera di Commercio di
Teramo, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale G.
Caporale, Federcoopesca, la Federazione Provinciale
Coldiretti Teramo, Federpesca, Lega Coop Abruzzo
– Settore Pesca, l’Osservatorio Nazionale Pesca, la
Consorform, la CNA di Teramo, il Consorzio Abruzzo
Qualità, ConfCommercio, Confesercenti e il Circolo
Nautico Carlo Vallonchini di Roseto.
Il Gruppo d’azione costiera “Costa blu”, dunque, è un
partenariato misto pubblico-privato, che potrà beneficiare
dei finanziamenti europei messi a disposizione nell’ambito
del Fondo Europeo per la pesca (FEP 2007/2013, Asse
4, Misura 4.1) gestiti dalla Regione Abruzzo attraverso
il bando “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca”.
Il bando, pubblicato sul BURA il 24 agosto scorso,
scaduto il 31 ottobre, prevede una dotazione finanziaria
complessiva di oltre un milione e 200mila euro.
Per poter accedere ai finanziamenti, il GAC Costa
Blu, attraverso il coinvolgimento degli operatori del
settore pesca, dei comuni e degli altri attori locali,
ha predisposto un Piano di Sviluppo Locale (PSL)
contenente le azioni che si vogliono realizzare ai sensi
di quanto previsto dalla Misura 4.1 del Programma
Operativo Fondo Europeo per la Pesca (FEP). Il PSL
è presentato alla Regione Abruzzo entro il 31 ottobre
2011 che comunicherà l’eventuale finanziamento entro
l’inizio di dicembre 2011.
Per la formalizzazione dell’organismo, gli Enti
coinvolti hanno costituito un associazione temporanea
di scopo mediante conferimento di mandato collettivo
speciale con rappresentanza, evidenziando la
suddivisione dei ruoli tra componente pubblica e
privata del partenariato.
COSA PUO’ FARE IL GAC
Per i pescatori ed altri soggetti privati
• Cofinanziare strutture individuali per la vendita e/o
la trasformazione del pescato.
• Cofinanziare iniziative di commercializzazione
integrata di prodotti ittici/turistici/artigianali.
• Cofinanziare progetti di adeguamento delle
abitazioni nella disponibilità dei pescatori per
svolgere attività ricettiva e di ristoro (ittiturismo).
• Cofinanziare l’adeguamento delle imbarcazioni per
fare pesca turismo (navigazione litoranea, attività
dimostrative di pesca, altre attività ricreative per i
turisti a bordo,…).
• Cofinanziare spazi e attività sportive (scuole di
vela, nuoto, servizi ai pesca sportivi).
• Cofinanziare progetti di valorizzazione della cultura
marinara (tradizioni, antichi mestieri,…) .
Per i comuni ed altri soggetti pubblici
• Cofinanziare la realizzazione di punti sosta attrezzati
per fini didattici.
• Cofinanziare
infrastrutture
per
migliorare
l’accessibilità degli approdi.
• Cofinanziare microstrutture collettive per la vendita
e/o la trasformazione del pescato.
• Cofinanziare interventi per migliorare la fruizione
turistica, sportiva e ricreativa (centri visita, musei,
sentieristica ed accessibilità, caliscenni,…).
• Cofinanziare interventi per il recupero e il riuso dei
rifiuti.
Per l’area nel suo complesso
• Miglioramento della competitività e dell’attrattività
turistica attraverso adozione di marchi d’area, tutela
e valorizzazione della risorsa “Mare” e delle aree
marine protette, utilizzo di strumenti di promozione
e comunicazione, azioni formative.
25
ARTE E CULTURA
L’ultima opera di Paolo Sorrentino:
This must be the place
A
di Carla Di Diomede
sei mesi della presentazione internazionale durante il festival di Cannes, This must be the place,
l’ultima opera di Paolo Sorrentino, è stato distribuito
in più di 300 copie e non ha di certo deluso la produzione battendo, durante il primo week-end di programmazione, anche la costosa pellicola con Orlando
Bloom e Milla Jovovich I tre moschettieri 3D.
cambio di registro, insieme all’apparizione del cantante
David Byrne che interpreta se stesso (ha curato anche
la colonna sonora del film) in uno stacco musicale
fantastico e perfettamente inserito nella storia.
L’apporto al personaggio dato da Sean Penn è evidente
tanto quanto dichiarato apertamente dallo stesso regista
che fa risalire proprio all’attore americano la scelta
dell’eloquio lento, la parlata in falsetto e la strana
camminata di Cheyenne “tipica di chi si vergogna
della propria ricchezza immeritata”.
Il film regala una visione sfaccettata eppure leggera, non
carica della facile emotività che il tema dell’olocausto
avrebbe potuto facilmente suggerire al regista. This
must be the place lascia il sapore di una storia di vita
vissuta in cui non si sa mai veramente cosa è giusto e
cosa sbagliato e per dircelo Sorrentino non ha di certo
scelto la strada più facile quanto piuttosto quella di
una storia surreale e del tutto nuova.
Un film intenso e bellissimo quello di Sorrentino, che si
porta dietro la tenerezza de Le conseguenze dell’amore
ma che sviluppa un discorso filmico sicuramente più
maturo e pensato che si affida meno alla musica e
all’azione per farsi arte. Il film si apre con lunghi
piani sequenza di claustrofobici seppur immensi
interni e con l’intimismo di primi piani che svelano
le stranezze di Cheyenne, il protagonista interpretato
da Sean Penn, un’ex rock star annoiata che sembra
acconciarsi con rossetto e kajal come una vecchia
signora svampita che non sa cos’altro indossare se
non gli abiti di sempre. Sorrentino accarezza poi il
volto dolce dell’attrice quasi esordiente Eve Hewson
e si appoggia sulle rughe della veterana Frances
McDormand moglie quasi materna di Cheyenne.
Nella prima parte del film il regista indulge dunque su
una fotografia quasi grafica e in fluidi piani sequenza
che ritroveremo poi solo in tracce nella seconda parte,
dove il film cambia parzialmente registro evolvendosi
in un road movie più attivo, anche nel montaggio e
manieristico solo laddove la storia lo richiede.
Cheyenne è costretto a lasciare l’Irlanda per recarsi
negli Stati Uniti per visitare il padre morente. Da lì
sceglierà di attraversare il paese per continuare la ricerca,
iniziata dal padre, di un ufficiale nazista conosciuto
durante la prigionia in un campo di concentramento.
Il monologo del militare nel definitivo incontro con
Cheyenne è l’esempio più virtuoso di questo parziale
26
SPORT
L’italiano Sergio Scariolo è il condottiero della “Roja” che bissa il trionfo di due anni fa e rappresenta forse la prima delle squadre “umane”. Grande delusione per gli azzurri, privi di personalità e fuori alla prima fase
Europei di basket, la Spagna si conferma regina,
ma sul trono c’è anche un pizzico d’Italia.
I
di Alberto Di Nicola
l parquet non ammette cambiamenti, che sia Polonia
2009 o Lituania 2011. Infatti la grande potenza della
Pallacanestro europea è sempre lei: la Spagna.
La rassegna tenutasi nello Stato baltico dal 31 agosto
al 18 settembre viene vinta dalla squadra più forte, più
completa, più fisica che possa essere considerata al di
fuori del Dream Team americano.
Ma la Spagna si conferma campionessa d’Europa grazie
anche al grande lavoro di Sergio Scariolo. Il coach
bresciano, che si divide tra la panca delle “Furie Rosse”
e quella dell’Armani Jeans Milano, è a tutti gli effetti
uno dei migliori nell’intero panorama continentale.
Il tecnico italiano ha si avuto a sua disposizione uno
squadrone composto da ben sei giocatori che militano
in NBA, tra cui spicca la stella dei Los Angeles Lakers,
Pau Gasol, ma buona parte del merito va attribuita al
plotone che gioca nella madrepatria, ossia l’ACB Liga
spagnola che è molto probabilmente il campionato più
competitivo al di fuori della lega statunitense. Soprattutto
Juan Carlos Navarro, guardia del Barcellona, a suon di
punti e triple si è insignito del prestigioso premio di
MVP della manifestazione, ulteriore segno della gran
salute di cui gode la lega iberica.
L’ultima a gettare la spugna dinnanzi alla Spagna è
stata la Francia, giunta alla finale per merito di due
elementi: il playmaker Tony Parker, già Campione e
MVP dell’NBA nel 2007, e l’astro nascente Batum, 23
anni che gioca sempre in America, ma a Portland. Tra
le altre protagoniste dell’Europeo lituano compaiono la
Russia terza classificata, la sorprendente Macedonia,
quarta grazie soprattutto all’apporto dell’oriundo
McCalebb, play della pluriscudettata Siena, ma anche
i padroni di casa della Lituania, che forse speravano in
qualcosa di più del 5° posto dopo il bronzo mondiale,
e la 6° classificata Grecia. Queste ultime quattro
squadre si giocheranno i due pass olimpici rimasti nel
torneo preolimpico che si terrà pochi giorni prima dei
Giochi. Naturalmente le prime due hanno ottenuto la
qualificazione diretta.
Discorso, ahimè, diversissimo per l’Italbasket, che
dopo essersi vista l’Olimpiade di Pechino in tv dovrà
nuovamente accomodarsi in poltrona perché sarà
la stessa cosa anche per Londra. E’ lampante che
l’argento di Atene si è rivelato essere il punto più alto
di una generazione di campioni capaci anche di vincere
un europeo, dai Pozzecco ai Galanda, dai Basile ai
Marconato, passando per Myers, che però non ha
avuto un adeguato ricambio. Eppure tre giocatori sono
sbarcati in NBA, ma è evidente che la squadra non si
può basare solo su Bargnani, Belinelli e Gallinari. Ed è
così che l’eliminazione ci ha colti al primo turno, per via
di ben 4 K.O. con Serbia, Germania, Francia e Israele.
Le colpe del flop vanno attribuite si alla mancanza di un
collettivo che supporti i tre “americani”, ma anche ad
altri fattori. Ad esempio, per quanto sia verissimo che i
tre NBA siano una risorsa per il basket azzurro, è altresì
vero che tutti giocano in squadre di seconda fascia non
sono abituate a lottare per il titolo. Inoltre il dito può
essere puntato contro la Federazione, che permette
forse l’accesso di troppi stranieri nelle nostre leghe,
trascurando le giovani promesse azzurre che nonostante
le intemperie sono arrivati seconde agli Europei under
19. Pertanto il talento non manca, ora sta al movimento
promuovere la crescita del basket azzurro, con l’augurio
che nasca una nuova “generazione fenomeni” che non
ci faccia rimpiangere al lungo “Poz” e company.
27
TRADIZIONI E CUCINA IN EUROPA
GastronoMik di Francesca Michelucci
Tatin d’aubergines
La ricetta di questo numero è legata direttamente all’esperienza
di accompagnatrice del gruppo di ragazze che hanno svolto il
loro tirocinio “Leonardo” nella città di Bordeaux. Durante il mio
soggiorno in bordolese ho avuto la possibilità di essere ospitata
dalla famiglia Maire con la quale ho vissuto due settimane
bellissime, durante le quali ho avuto l’opportunità di rispolverare
la mia conoscenza del francese ma soprattutto ho avuto modo di
apprendere alcune ricette della cucina del sud ovest della Francia
e quella delle “tatin d’aubergines” è una di queste.
E’ un piatto che ho apprezzato molto perché semplice e gustoso.
INGREDIENTI per 8 persone
• 2 melanzane nere e lunghe
• 4 cucchiai di pinoli
• 4 cucchiai di zucchero
• 1 rotolo di pasta sfoglia già pronta
• Olio d’oliva e rosmarino
Preparazione
Pre-riscaldate il forno a 200°
Tagliare le melanzane in pezzi di 2 o 4
mm nel senso della lunghezza e bagnarli
nell’olio d’oliva su entrambi i lati e
fatele cuocere in forno a 200° finché non
diventano molli.
Giratele più volte per non farle bruciare,
arrivate a cottura toglietele dal forno e
lasciatele raffreddare.
Togliete la pasta sfoglia dalla carta in cui
è avvolta e posizionate quest’ultima in
una teglia rotonda.
Bagnatela con dell’olio d’oliva e
aggiungete prima i pinoli e poi le
melanzane già cotte. Aggiungere lo
zucchero.
Ricoprite il tutto con la pasta sfoglia
facendo rientrare i bordi sella teglia.
Cuocere in forno a 200° per 35 minuti.
A cottura ultimata, togliere la teglia dal
forno, le verdure ed i pinoli saranno
caramellati.
Dedica:
Questo piatto lo dedico a Jean-Philipp e
Françoise Maire che mi hanno ospitata
per due settimane e attraverso le tatin li
vorrei ringraziare per avermi fatta sentire
a casa, trattandomi come una figlia.
Conserverò questa ricetta perché sarà
sempre il ricordo di un bellissimo pranzo
in giardino in un assolato pomeriggio a
Bordeaux.
28
Il gergo comunitario
PAROLE D’EUROPA
di Francesca Michelucci (fonte: http://europa.eu)
Il personale delle istituzioni europee e i media che si occupano delle attività dell’UE utilizzano spesso il cosiddetto “gergo
europeo”, ovvero parole ed espressioni comprensibili soltanto a loro. Il gergo europeo può causare confusione nei comuni
cittadini. Per questo motivo abbiamo deciso di riportare sulla nostra rivista la guida alla comprensione del gergo europeo
presente sul sito ufficiale dell’UE. Con questo numero concludiamo il gergo arrivando fino a “Zona Schengen”.
Zona di libero scambio:
un gruppo di paesi che, nei rapporti reciproci, hanno
soppresso le barriere commerciali, come dazi e contingenti
d’importazione. Nel mondo esistono diverse zone di libero
scambio, ad esempio Mercosur nell’America del Sud,
NAFTA nell’America del Nord, EFTA in Europa. Anche
l’Unione europea è una zona di libero scambio, ma è
molto di più: si fonda infatti sull’obiettivo di integrazione
economica e politica, con decisioni prese in comune in
molti settori politici.
Voto a maggioranza qualificata:
Per la quasi totalità delle questioni, il Consiglio dell’Unione
europea prende decisioni con una votazione. Ogni
paese possiede un certo numero di voti, sostanzialmente
proporzionali al numero di abitanti. Il numero di voti per
paese è il seguente:
Francia, Germania, Italia e Regno Unito 29
Polonia e Spagna 27
Romania 14
Paesi Bassi 13
Belgio, Grecia, Portogallo, Repubblica ceca e Ungheria
12
Austria, Bulgaria e Svezia 10
Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania e Slovacchia 7
Cipro, Estonia, Lettonia, Lussemburgo e Slovenia 4
Malta 3
Numero totale dei voti 345
La maggioranza qualificata si ottiene
con l’approvazione della maggioranza degli Stati membri
(in alcuni casi maggioranza di due terzi);
con un minimo di 255 voti a favore – ovvero il 73,9% del
totale.
Uno Stato membro può chiedere inoltre conferma che
i paesi a favore rappresentino almeno il 62% della
popolazione dell’UE. Se così non fosse, la decisione non
verrebbe adottata.
Duplice maggioranza
Nella prospettiva di un’Europa ampliata, sono previste
soluzioni per conservare l’equilibrio tra i paesi grandi e
piccoli nel processo decisionale in sede di Consiglio dei
ministri. Se il sistema attuale di ponderazione dei voti in
seno al Consiglio fosse mantenuto dopo l’allargamento,
vi sarebbe il rischio di una maggioranza qualificata dei
voti rappresentativa di una minoranza della popolazione
UE. Per questo motivo, gli Stati membri più popolosi
auspicavano una riponderazione dei voti, o un sistema
di duplice maggioranza in grado di garantire che la
maggioranza raggiunta in sede di Consiglio rappresentasse
non soltanto la maggioranza degli Stati membri, ma anche
la maggioranza della popolazione europea.
Il trattato di Nizza (2001) prevede una nuova definizione
della maggioranza qualificata che corrisponde ad una
duplice o addirittura triplice maggioranza. Oltre alla
riponderazione dei voti favorevole ai paesi più grandi, la
maggioranza qualificata deve in effetti anche rappresentare
la maggioranza degli Stati membri. Vi è poi il cosiddetto
sistema della “soglia demografica”, per cui ciascuno Stato
membro può chiedere che si verifichi se la maggioranza
qualificata rappresenti almeno il 62% della popolazione
dell’Unione. Se tale condizione non è soddisfatta, la
decisione non viene adottata. Queste nuove regole sono
entrate in vigore il 1° novembre 2004.
Zona Schengen (= area Schengen, paesi Schengen):
nel 1985, cinque paesi dell’UE (Belgio, Francia, Germania,
Lussemburgo e Paesi Bassi) hanno deciso di abolire tutti i
controlli sui cittadini alle frontiere interne. Ciò ha portato
alla creazione di un territorio senza frontiere interne, la
cosiddetta zona Schengen (che prende il nome dalla città
lussemburghese in cui è stato firmato l’accordo).
I paesi Schengen hanno introdotto una politica comune in
materia di visti per l’intera zona e hanno deciso di realizzare
controlli efficaci alle loro frontiere esterne. Eventuali
controlli alle frontiere interne possono essere effettuati per
periodi di tempo limitati, nel caso in cui motivi di ordine
pubblico o di sicurezza nazionale lo rendessero necessario.
La zona Schengen si è gradualmente estesa, fino a
comprendere quasi tutti i paesi dell’UE oltre ad Islanda,
Norvegia e Svizzera, e l’accordo è diventato parte
integrante dei trattati dell’UE. Irlanda e Regno Unito
hanno scelto tuttavia di non aderire agli accordi relativi
ai controlli alle frontiere e ai visti, e la Bulgaria, Cipro e
la Romania non sono paesi Schengen. Qui sotto, l’attuale
mappa dell’Area.
29
OCCUPAZIONE E POLITICA SOCIALE
Opportunità in Europa
ASSUNZIONI
FPARLAMENTO EUROPEO
Bando di assunzione PE/148/S
Il Parlamento europeo organizza la procedura di
selezione:
PE/148/S — Capo Unità (AD 9) — Unità affari esteri
e finanziari
Detta procedura di selezione richiede un livello di
formazione corrispondente a un ciclo completo di
studi universitari sanciti da un diploma ufficialmente
riconosciuto in uno degli Stati membri dell’Unione
europea.
I candidati debbono aver acquisito alla data di scadenza
per la presentazione delle candidature e posteriormente
ai titoli sopra menzionati, un’esperienza minimia di
10 anni attinente alle mansioni da svolgere, di cui 3 in
funzioni d’inquadramento.
Il presente avviso di assunzione è pubblicato unicamente
in tedesco, inglese e francese. Il bando integrale è
stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale C 303 A in
tali lingue scaricabile dal seguente sito: http://eur-lex.
europa.eu/JOHtml.do?uri=OJ:C:2011:303A:SOM:IT:
HTML.
Scadenza: 14 novembre 2011
Non è richiesta alcuna esperienza professionale.
Il presente avviso di assunzione è pubblicato unicamente
in tedesco, inglese e francese. Il bando integrale è stato
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale C 309A in tali lingue
scaricabile dal seguente sito: http://eur-lex.europa.eu/
JOHtml.do?uri=OJ:C:2011:309A:SOM:IT:HTML.
Scadenza: 21 novembre 2011
STAGE E TIROCINI
Tirocini presso la Commissione europea
La Commissione organizza due tirocini l’anno per laureati
presso le Direzioni Generali e i servizi che la compongono.
Requisiti: Cittadinanza di uno Stato membro dell’UE o
di uno dei Paesi candidati (un numero limitato di posti è
riservato ai cittadini dei paesi terzi); Diploma di laurea
(è sufficiente la laurea breve); I candidati degli Stati
membri devono possedere una conoscenza approfondita
di almeno due lingue comunitarie, di cui una delle lingue
di lavoro della Commissione europea (tedesco, inglese
o francese); I candidati dei paesi terzi devono possedere
una conoscenza approfondita di almeno una lingua di
lavoro della Commissione europea (tedesco, inglese o
francese). Durata: Da tre a cinque mesi.
Modalità di partecipazione: Le candidature devono
essere compilate su un apposito formulario on-line a
cui è assegnato un numero. Le candidature compilate
correttamente devono essere successivamente stampate,
firmate, datate e inviate, allegando i necessari documenti
giustificativi.
Termine ultimo per la presentazione delle candidature:
15 febbraio per i tirocini che iniziano il 1° ottobre
1° settembre per quelli aventi inizio il 1° marzo.
Per maggiori informazioni e il modulo on line: http://
ec.europa.eu/stages/index_en.htm
AGENZIA EUROPEA PER I MEDICINALI
L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) indice una
procedura di selezione volta a costituire un elenco di
riserva per il posto di: EMA/AD/330: Capo di settore,
Sicurezza ed efficacia dei medicinali, unità Sviluppo e
valutazione dei medicinali per uso umano (AD 10)
I candidati prescelti saranno iscritti in un elenco di
riserva e, a seconda della disponibilità di bilancio,
potranno ricevere un’offerta di contratto quinquennale
rinnovabile alle condizioni di impiego degli altri agenti
dell’Unione europea. La sede di lavoro è Londra.
Il bando di concorso è pubblicato nella Gazzetta
ufficiale C 307/A del 19 ottobre 2011 http://eur-lex.
europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:
307A:0001:0001:IT:PDF
L ‘elenco delle condizioni e la descrizione delle
mansioni possono essere scaricati dal seguente: http://
www.ema.europa.eu/htms/general/admin/recruit/
recruitnew.htm
Scadenza: 16 novembre 2011 a mezzanotte
PARLAMENTO EUROPEO
Bando di assunzione PE/141/S
Il Parlamento europeo organizza la procedura
di selezione: PE/141/S — Agente temporaneo
Administrateur (AD 5) — Ingegnere civile
Detta procedura di selezione richiede un livello di
formazione corrispondente a un ciclo completo di studi
universitari di 3 anni almeno sanciti da un diploma
ufficialmente riconosciuto di architetto o ingegnere
attinente al settore degli edifici.
30
Tirocinio presso al Corte di Giustizia dell’Unione
europea
La Corte di giustizia dell’Unione europea offre ogni
anno un numero limitato di tirocini (stages) retribuiti
della durata massima di cinque mesi. I tirocini si
svolgono principalmente presso la Direzione della
ricerca e documentazione, il Servizio stampa e
informazione, la Direzione generale della traduzione
e la Direzione dell’interpretazione. Requisiti: diploma
di laurea in giurisprudenza o scienze politiche (ad
indirizzo prevalentemente giuridico) o, per i tirocini
presso la Direzione dell’interpretazione, di un diploma
d’interprete di conferenza.
Periodi di tirocinio: dal 1° marzo al 31 luglio (modulo da
inviare entro il 1° ottobre dell’anno precedente;
dal 1° ottobre al 28 febbraio (modulo da inviare entro il
1° maggio),
Per
candidarsi
http://curia.europa.eu/jcms/jcms/
Jo2_7008/
BANDI E PROGRAMMI
Programma Gioventù in Azione
ATTENZIONE: Novità importanti per il 2012!
Le nuove scadenze per la presentazione dei progetti
saranno 3 invece che 5.
1 FEBBRAIO per i progetti con inizio dal 1° maggio
al 31 ottobre
1 MAGGIO per i progetti con inizio dal 1° agosto al
31 gennaio
1 OTTOBRE per i progetti con inizio dal 1° gennaio
al 30 giugno
Le priorità annuali del 2012 sono le seguenti:
• Disoccupazione giovanile
• Lotta contro la povertà e l’emarginazione
• Creatività e imprenditorialità
• Lo sport per promuovere stili di vita salutari,
inclusione sociale e partecipazione attiva
• Sfide ambientali globali e cambiamento climatico
anziani 30 marzo 2012
• Programma trasversale: Attività chiave 1 — Visite di
studio 30 marzo 2012, 12 ottobre 2012
• Programma trasversale: Tutte le altre attività 1° marzo
2012
Per le visite e gli scambi Grundtvig e per le visite preparatorie
nel quadro di tutti i programmi settoriali, esistono vari termini
specifici per ogni paese. Si invita a visitare il sito dell’agenzia
nazionale pertinente del proprio paese.
LLP - PROGRAMMA JEAN MONNET - INVITO A
PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/26/11
È stato pubblicato l’invito a presentare proposte relativo
al Programma Jean Monnet, Attività chiave 3 — sostegno
alle associazioni europee attive a livello europeo nel settore
dell’integrazione europea e dell’istruzione e della formazione
- Sovvenzioni operative annuali 2012.
Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea C 285/23 del 29.09.2011
Le linee guida per i candidati e i moduli di candidatura online
e relativi allegati sono disponibili al seguente indirizzo:
http://eacea.ec.europa.eu/llp/funding/2012/call_jm_ka3_
structural_support_2011_en.php.
Il termine ultimo per la presentazione delle candidature online
(modulo elettronico) è fissato al 30 novembre 2011 ore 12:00
— ora di Bruxelles.
PROGRAMMA LLP - INVITO A GENERALE A
PRESENTARE PROPOSTE 2012
L’Invito generale a presentare proposte definisce nel
concreto la partecipazione per il 2012 al Programma
di apprendimento permanente, o Lifelong Learning
Programme (LLP), nei diversi Programmi settoriali:
Comenius, Erasmus, Leonardo, Grundtvig, Trasversale
e Jean Monnet.
La documentazione completa si trova sul sito http://
www.programmallp.it/, nella sezione Moduli, sotto la
7° PROGRAMMA QUADRO “Persone”
voce Call 2012 Invito a presentare proposte e Guida
È stato pubblicato l’Invito a presentare proposte nell’ambito
del candidato LLP .
del programma di lavoro «Persone» 2012 del 7° programma
Ulteriori info sono sul sito della Commissione europea,
quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo
alla pagina: http://ec.europa.eu/education/llp/doc848_
tecnologico e dimostrazione
en.htm.
L’invito è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione
Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
europea C 283 del 27.09.2011
dell’Unione europea C 233/15 del 9.08.2011.
Il testo completo delle linee guida e i formulari di candidatura
Qui di seguito riportiamo le principali scadenze in esso
sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/
contenute:
research/participants/portal/page/people?callIdentifier=FP7• Comenius Mobilità individuale degli alunni 1°
PEOPLE-2012-NIGHT.
dicembre 2011
• Comenius, Grundtvig: Formazione permanente 16 Scadenza 10 gennaio 2012 ore 17:00:00 di Bruxelles
gennaio 2012, 30 aprile 2012, 17 settembre 2012
MEDIA 2007 — SVILUPPO, DISTRIBUZIONE,
• Comenius Assistentati 31 gennaio 2012
• Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig: PROMOZIONE E FORMAZIONE
Progetti multilaterali, reti e misure di accompagnamento Bando per proposte — EACEA/21/11
2 febbraio 2012
È stato pubblicato il bando per proposte di Sostegno allo
• Leonardo da Vinci: Progetti multilaterali per il sviluppo di progetti di produzione — Fiction, documentari di
trasferimento dell’innovazione 2 febbraio 2012
creazione e opere di animazione — Progetti individuali, Slate
• Leonardo da Vinci: Mobilità (compreso il certificato di Funding e Slate Funding 2nd stage
mobilità Leonardo da Vinci); Erasmus: Corsi di lingua Il presente bando è destinato alle società europee le cui attività
intensivi (EILC) 3 febbraio 2012
contribuiscono alla realizzazione dei
• Programma Jean Monnet 15 febbraio 2012
summenzionati obiettivi e in particolare alle società di
• Comenius, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Partenariati;
Comenius: Partenariati Comenius Regio; Grundtvig: produzione indipendenti.
Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione
Seminari 21 febbraio 2012
• Erasmus: Programmi intensivi (IP), mobilità degli europea C 279/30 del 23.09.2011
Viastudenti
Vico Patrizi,
5 - 64026 Roseto degli Abruzzi (TE) Italy
per studi e tirocini (incluso il certificato di Il testo completo delle linee guida e i formulari di candidatura
Tel.tirocinio
+39 348
6575988-9
del consorzio
Erasmus) e mobilità del personale sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.ec.europa.
Fax(incarichi
+ 39 085
8944446 e formazione del personale) 9 eu/media
di insegnamento
www.lospaziodelleidee.org
marzo 2012
Le scadenze per la presentazione delle proposte sono: 25
•[email protected]
Grundtvig: Assistentati, progetti di volontariato degli novembre 2011 e il 13 aprile 2012
31
Inglese Spagnolo
Con un corso all’estero è più facile impararle!
Dove
Barcellona, Madrid, Salamanca,
Dublino, Floriana, La Valletta.
Tipologia dei corsi:
Campi Estivi,Vacanza studio (una o più settimane), Corso Intensivo
e Super Intensivo, Corso di Lunga Durata, Corso Semestrale o Anno
Accademico all’estero o Corso Preparatorio.
Livello dei corsi:
da principianti ai professionali con rilascio di certificazioni internazionali.
Altri servizi:
Tutor/Accompagnatore per gruppi di studenti minorenni,Viaggio aereo,
Airport Transfer,Trasporti Locali, Escursioni.
Richiedi informazioni e il tuo preventivo a European Centre of Abruzzo
Tel. 328-2473564 - 328-2473588
fax 085-8944446
e-mail: [email protected]