PROGETTO COLORE

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PROGETTO COLORE
Città a Colori
www.mercomm.it
Città a Colori
SORI
Borgo di origine romana sorto
schema a maglia ortogonale.
Un
borgo
colorato
e
la
nautica
da
diporto
lungo la Via Aurelia, Sori si estenL’ultimo quartiere di Sori, fu
de nella stretta vallata tra il Monte
fondato tra la seconda metà
di Santa Croce, il Monte Cornua e
del XVIII secolo e l’inizio del
il Poggio Montone. L’antico perCome accadde per molte aziende liguri, Sori vanta le sue radici economiche nell’epoca d’oro dello
XX secolo e corrisponde alla
corso che lo attraversa, il “Carugscalo marittimo genovese, grazie alla produzione di accessori per la nautica, che proseguirà ininterlunga palazzata sull’attuale
gio” fu originariamente realizzato
rotta sino al varo della Michelangelo e della Raffaello. Con questi due transatlantici, che segnano
via Roma, lungo l’argine del
nell’anno 109 a.C. dal console rola fine di un’epoca e la scomparsa della navigazione passeggeri di linea, anche l’industria di Sori
torrente.
mano Marco Emilio Scauro quavive il periodo più duro. L’“ancora di salvataggio” viene però da un settore emergente quello della
Attraversato un periodo di able prosecuzione della via Aurelia,
nautica da diporto. In questo mercato l’industria sorese riconquista uno spazio sino alla leadership
bandono in seguito alla caduoggi riconoscibile nel tracciato di
degli anni Ottanta.
ta dell’impero romano, dopo
via Manin, via Sant’Erasmo, piazl’anno mille, il borgo si popoza della Liberazione e nel ponte
lò nuovamente e conobbe un
romano sul torrente Sori.
periodo di fiorente sviluppo.
A monte e a valle di questo tracIncorporato nel regno dei Saciato si è quindi sviluppato il privoia nel 1864, grazie alla como nucleo di Sori, all’interno del
struzione della ferrovia, Sori
quale sorgono l’Oratorio di Sanha potuto finalmente farsi cot’Erasmo del 1495 e il santuanoscere dando il via alla edirio di Nostra Signora delle Grazie
ficazione di numerose ville.
eretto nel XVI secolo. Gli edifici abitativi sono stati realizzati secondo una sucIl nucleo del paese è un tipico borgo ligure, con palazzate a schiera di quattro o
cessione a gradoni seguendo la pendenza del percorso pedonale, con un passo
cinque piani, i cui fronti presentano un notevole patrimonio cromatico e decoradi origine medievale ed una larghezza media di circa cinque-sei metri. Il secontivo. Molte delle facciate sono state, infatti, realizzate dal pittore Luigi Burlando
do nucleo sorto in ordine di tempo si è sviluppato intorno alla chiesa settecente(1913–1991), allievo del maestro Giovanni Franceschetti, uno dei più importansca dedicata a Santa Margherita, su lotti di dimensioni variabili tracciati su uno
ti decoratori di Liguria.
PROGETTO COLORE
Un’azienda con 175 anni di storia, che basa la propria filosofia sull’orientamento innovativo, sugli investimenti nella ricerca e nell’evoluzione dei prodotti, sull’interesse per
l’arte e l’architettura dell’ambiente urbano.
Uno dei punti di forza maturati da Boero nel corso della sua
lunga esperienza professionale sono i PROGETTI COLORE,
strumenti indispensabili per la salvaguardia dei centri
storici italiani, testimoni, ancora una volta, del suo costante
impegno rivolto all’interpretazione del passato e alla conservazione per il futuro di questo prezioso patrimonio.
COMMITTENTE: COMUNE DI SORI
Sindaco
Luigi Castagnola
Assessore all’Urbanistica
Giambattista Mezzano
Responsabile Unico del Procedimento
arch. Alessia Badino
Progettista
arch. Alfreda Rozzi
Collaboratori
arch. Daniela Fioretto, arch. Ilaria Inchingolo
arch. Davide Perfetti, arch. Silvia Zappettini
BOERO BARTOLOMEO S.p.A.
Direzione Ricerca e Sviluppo
Laboratorio Analisi Chimico Fisica
Laboratorio Ricerca e Sviluppo Colore
Direzione Marketing
Promozione Linea Edilizia
Area Immagine e Comunicazione
Sori
PROGETTO COLORE
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BOERO BARTOLOMEO S.p.A.
www.boero.it
Comune di Sori
TAVOLOZZA COLORI
Il Progetto Colore per l’edilizia storica di Sori
gli edifici di interesse storico e le colorazioni prevalenti. Tutto ciò ha permesso di
disporre di un quadro rappresentativo dei tipi di coloriture esistenti nell’area interessata dal Progetto Colore e di definire la “tavolozza dei colori” costituita da diverse gamme cromatiche tra cui 40 tinte per la coloritura degli intonaci di facciata
oltre a quelle degli smalti per infissi ed opere in ferro.
Si è potuto così constatare che, relativamente ai fondi, i colori più frequenti sono
quelli tipici della tradizione ligure, ossia quelli appartenenti alla famiglia dei gialli,
dei marroni, con una particolare presenza della famiglia degli arancioni.
Tenendo conto di quanto sopra specificato, le variazioni cromatiche di progetto sono
state definite a seguito dello studio dei fronti stradali, cioè in rapporto all’alternarsi
delle tinte tra un edificio e l’altro, così come è evidenziato nei grafici di progetto.
Il progetto prevede la conservazione delle decorazioni esistenti nonché la ricostruzione di quelle originarie, seppur attualmente non visibili, ma adeguatamente testimoniate da documentazione storico-fotografica e, per la realizzazione dei nuovi
intonaci e delle coloriture, l’utilizzo di materiali naturali, quali l’intonaco a calce e
le tinte ai polisilicati di potassio e ai silossani.
TECNICHE DIAGNOSTICHE
La caratterizzazione degli intonaci storici, in particolare la conoscenza della natura dei materiali adottati e della loro provenienza non è solo importante dal punto
di vista storico, archeologico e/o artistico ma riveste anche un ruolo fondamentale, nell’ottica di una progettazione d’intervento di restauro, compatibile con la situazione attuale dell’edificio.
L’identificazione del tipo di legante e del tipo di aggregato, oltre alla sua distribuzione granulometrica, è di fondamentale importanza nella scelta dei materiali idonei
da impiegare per il restauro del manufatto, intendendo, con il termine idonei, materiali con proprietà chimico-fisiche simili ai materiali originari e che siano in grado di riproporre gli effetti estetici dei materiali antichi.
La tecnica diagnostica che viene considerata fondamentale quando si vogliono ottenere informazioni di tipo morfologico-strutturale e quando si vuole conoscere la composizione mineralogica del campione in esame è la cosiddetta
indagine stratigrafica. Quest’ultima prevede l’osservazione, tramite l’utilizzo di un microscopio ottico mediante luce riflessa, della sezione trasversale del campione.
Le peculiarità dei campioni maggiormente riscontrabili
sono soprattutto la successione degli strati di materiali
diversi applicati (o rimasti) nel corso del tempo di vita del
manufatto e la descrizione delle caratteristiche macroscopiche di ognuno, quali
ad esempio, spessore, colore, eventuale presenza di inerti, descrizione e distribuzione granulometrica dell’inerte, rapporto tra materiale legante ed inerte, strati
pittorici, proprietà di adesione e coesione dei vari strati, morfologia superficiale,
natura del degrado, etc. Un’ulteriore analisi mediante l’utilizzo di uno spettrofotometro all’infrarosso in Trasformata di Fourier (FTIR), consente una puntuale
descrizione del campione preso in esame. Mediante tale metodologia è possibile
ricavare informazioni di tipo qualitativo e semi-qualitativo dell’eventuale presenza di sostanze organiche ed inorganiche, la cui interpretazione contribuisce ad una più
approfondita descrizione dei campioni stessi oltre che di
valutarne lo stato di conservazione.
Per quanto riguarda l’analisi cromatica, sono state eseguite, mediante l’uso di spettrofotometro portatile, misure che hanno consentito di disporre di rappresentazioni grafiche e numeriche delle riflettanze
percentuali nel campo dello spettro visibile (da 400 a 700
nm), con precisazione delle coordinate colorimetriche
L. a. b. (secondo le scale convenzionali CIE Lab, cit.),
nonché di effettuare peculiari elaborazioni attraverso il
software applicativo in dotazione allo strumento che offre la possibilità di confrontare analiticamente i cromatismi di molteplici campioni rilevati.
In base alla tipologia costruttiva degli edifici ed ai risultati delle analisi diagnostiche eseguite sui campioni
di intonaco prelevati dagli immobili presi in esame, si è
riscontrata una situazione morfologica-strutturale dei materiali costituenti gli intonaci ed una situazione di degrado materico tale che, le tipologie di prodotti più
idonei per un intervento di recupero compatibile, sono i prodotti minerali a base
di Polisilicati di Potassio e i prodotti a base di Polimeri Silossanici.
SILNOVO
Prodotti minerali a base di polisilicati di potassio
ARIETE
Prodotti a base di resine silossaniche
I prodotti della Linea Silnovo conferiscono al supporto un aspetto estetico molto simile alle vecchie tinteggiature a calce con la possibilità di eseguire decorazioni e tecniche di velatura o spugnatura, possiedono un’ottima
resistenza agli agenti atmosferici ed al degrado nonché un’elevata permeabilità al vapore ed un basso assorbimento d’acqua.
I prodotti della Linea Ariete rappresentano la più innovativa soluzione per la protezione delle facciate. Simili
al prodotto minerale nell’aspetto estetico ed essendo a base di resine silossaniche rappresentano il miglior compromesso fra idrorepellenza e traspirabilità, posizionandosi fra le pitture di maggior pregio nella gamma dei rivestimenti murali per esterno.
I prodotti della Linea Silnovo rispondono alla teoria di Kuenzel sulla protezione delle facciate,
secondo le norme DIN 52615 e 52617
I prodotti della Linea Ariete rispondono alla teoria di Kuenzel sulla protezione delle facciate,
secondo le norme DIN 52615 e 52617
Via Marinai d’Italia
SUPPORTI MURALI
SO. 991 C
SO. 640 C
SO. 735 C
SO. 732 C
SO. 601 C
SO. 604 C
SO. 627 C
SO. 622 C
SO. 429 C
SO. 430 C
SO. 615 C
SO. 520 C
SO. 612 C
SO. 540 C
SO. 680 C
SO. 618 C
SO. 619 C
SO. 667 C
SO. 684 C
SO. 694 C
SO. 655 C
SO. 662 C
SO. 678 C
SO. 675 C
SO. 653 C
SO. 666 C
SO. 671 C
SO. 651 C
SO. 661 C
SO. 691 C
SO. 673 C
SO. 328 C
SO. 744 C
SO. 331 C
SO. 332 C
SO. 749 C
SO. 450 C
SO. 719 C
SO. 303 C
SO. 212 C
Stato Attuale
Coefficiente
d’assorbimento d’acqua
Valore limite per la protezione delle
facciate (secondo Kuenzel)
Valore riscontrato
per Silnovo Boero
Coefficiente
d’assorbimento d’acqua
Valore limite per la protezione delle
facciate (secondo Kuenzel)
Valore riscontrato
per Ariete Boero
w = kg/m2 • h0,5
w = 0,5 kg/m2 • h0,5
w = 0,2 kg/m2 • h0,5
w = kg/m2 • h0,5
w = 0,5 kg/m2 • h0,5
w = 0,08 kg/m2 • h0,5
Sd = 2,0 m
Sd = 0,02 m
Resistenza alla diffusione
Sd = m
I prodotti della Linea Silnovo assicurano:
• Resistenza agli agenti atmosferici
• Versatilità di impiego
• Facilità di applicazione
• Ottima idrorepellenza
• Ottima permeabilità al vapore acqueo
• Bassa alcalinità
Via Marinai d’Italia
Stato di Progetto
Resistenza alla diffusione
Sd = 2,0 m
Sd = 0,03 m
Linea Silnovo
• Silnovo, pittura minerale a base di polisilicati di potassio
• Silnovo intonaco 1.0, rivestimento a spessore
• Silnovo intonaco 1.5, rivestimento a spessore
• Silnovo fondo 332, fondo consolidante
• Silnovo fondo 334, fondo pigmentato per prodotti a spessore
• Silnovo velatura, finitura decorativa semitrasparente
Sd = m
I prodotti della Linea Ariete assicurano:
• Ottima permeabilità
al vapore acqueo
• Ottima idrorepellenza
• Ottima resistenza all’attacco
di muffe, licheni ecc.
• Bassa ritenzione di sporco
Linea Ariete
• Ariete, rivestimento per esterni a base di resine silossaniche
• Ariete intonaco 1.0, rivestimento a spessore
• Ariete intonaco 1.5, rivestimento a spessore
• Ariete fondo 318, fondo consolidante
• Ariete fondo 319, fondo pigmentato per prodotti a spessore
• Idrorepellente 182, finitura trasparente silossanica
SUPPORTI FERRO E LEGNO
SO. 450.051 C
SO. 450.058 C
SO. 450.240 C
SO. 477.074 C
SO. 477.737 C
SO. 477.201 C
SO. 477.001 C
SO. 477.370 C
SO. 477.027 C
SO. 477.083 C
SO. 477.100 C
SO. 477.105 C
SO. 477.177 C
SO. 477.044 C
SO. 477.049 C
Tinte riprodotte in quadricromia
METODOLOGIA D’INTERVENTO E TAVOLOZZZA COLORI
La conservazione della ricchezza cromatica e decorativa delle facciate esistenti del
patrimonio edilizio nel borgo antico di Sori è la motivazione principale che ha spinto l’Amministrazione a sviluppare il Progetto Colore. È stata così individuata un’area
che maggiormente necessitava di indicazioni operative di carattere normativotecnologico allo scopo di determinare un’adeguata regolamentazione degli interventi sul costruito.
Per ciascun edificio considerato è stato redatto un rilievo delle facciate riguardante
oltre gli aspetti architettonici anche gli elementi decorativi, cromatici, ornamentali,
lo stato di conservazione e le varie tipologie di degrado.
Questa prima fase di analisi è confluita nella definizione di elaborati grafici parallelamente ad una dettagliata schedatura di ciascun edificio, nella quale è possibile reperire tutte le informazioni riguardanti i materiali presenti in facciata e gli elementi che la compongono, dati che costituiscono la base per la redazione del progetto.
Supportati, per le analisi diagnostiche dei materiali e per la rilevazione e la riproduzione dei cromatismi, dal Laboratorio Ricerca e Sviluppo e dal Centro del Colore
della Boero Bartolomeo S.p.A. sono state individuate ed analizzate le tinte de-