HO DECISO DI RENDERE PUBBLICO QUESTO

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HO DECISO DI RENDERE PUBBLICO QUESTO
HO DECISO DI RENDERE PUBBLICO QUESTO DOCUMENTO PERCHE’ NON HO NULLA DA NASCONDERE, HO
SEMPRE ASSOLTO AL MIO RUOLO ISTITUZIONALE CON SCRUPOLO; COSCIENZA; E COMPETENZA; FRUTTO DI
25 ANNI DI INSEGNAMENTO. LE MIE CONTRODEDUZIONI SONO EVIDENZIATE IN GIALLO.
Domenico Ribatti
Al Magnifico Rettore
Chiar.mo Prof. A. F. Uricchio
Al Presidente del Collegio dei Garanti dei Comportamenti
Chiar.mo Prof. Ugo Villani
Al Garante degli Studenti
Chiar.mo Prof. B. Veneziani
Al Presidente della Scuola di Medicina
Chiar.mo Prof. P. Livrea
Al Coordinatore del CdLM in Medicina e Chirurgia
Chiar.mo Prof. A. Moschetta
OGGETTO: Criticità esame di Anatomia Umana 1, CdLM in Medicina e Chirurgia, canale AB
Il Corso di Anatomia Umana 1 presenta diverse criticità sia per quanto concerne la preparazione all’esame
che soprattutto in sede di esame.
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DURANTE LA PREPARAZIONE lo studente trova difficoltà in quanto manca un'approfondita citazione
delle fonti utili da cui studiare, essendo infatti consigliati solo alcuni Testi (come constatabile
consultando il programma del corso) cui contenuti e informazioni spesso non si conformano alle
richieste specifiche circa determinati argomenti. Pertanto il docente, soprattutto nella correzione della
prova scritta, giudica insufficienti le risposte che risultino incomplete rispetto ad altre fonti di studio
non indicate, nonostante esse siano esatte rispetto a quanto indicato nei testi di riferimento.
ALL’INIZIO DEL CORSO INDICO SEMPRE UN CONGRUO NUMERO DI TESTI DI RIFERIMENTO, E NEL
CONTEMPO DICO AGLI STUDENTI CHE SONO LIBERI DI STUDIARE L’ANATOMIA DA QUALUNQUE TESTO,
L’IMPORTANTE E’ DARE PROVA IN SEDE DI ESAME DI UNA CONOSCENZA ADEGUATA DELLA MATERIA.
TUTTO IL RESTO, SONO SOLO SOFISMI. GLI ARGOMENTI SCELTI COME TEMI DI ESAME (GENERALMENTE
SU ARGOMENTI RILEVANTI DEL PROGRAMMA) RICALCANO ESATTAMENTE LE FORMULAZIONI E I
CONTENUTI DEL TESTO CHE VIENE PIU’ FREQUNTEMENTE UTILIZZATO DAGLI STUDENTI (AA. VV.,
ANATOMIA UMANA; EDI-ERMES), PROPRIO PER EVITARE FRAINTENDIMENTI.
DURANTE LA PROVA SCRITTA
o Il docente impone agli studenti di scrivere sul foglio della prova, vicino al nome, il numero di
volte in cui lo studente abbia già sostenuto la prova scritta: dato da cui la valutazione dello
studente dovrebbe assolutamente prescindere.
LA MIA VALUTAZIONE PRESCINDE DALLA CONOSCENZA DI QUANTE VOLTE LO STUDENTE ABBIA
SOSTENUTO L’ESAME (UN DATO CHE POTREI ANCHE DESUMERE DALL’ARCHIVIO). MI SERVE SOLO PER
VERIFICARE SE POSSA ACCADERE CHE LE DOMANDE POSSANO ESSERE STATE LE STESSE IN DIVERSE
SESSIONI DI ESAME. IN OGNI CASO, NON SARA’ PIU’ CHIESTO ALLO STUDENTE.
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La modalità della prova scritta (3 domande a risposta aperta) non consente di capire qual è il
minimo livello di sufficienza, mancando di criteri oggettivi e soprattutto trasparenti nella
correzione.
LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA non viene espressa in 30esimi. Lo studente viene ritenuto
'sufficiente' nel caso in cui abbia risposto in maniera esatta e completa a tutte e 3 le domande,
'insufficiente' nel caso in cui anche solo una delle risposte non risulti sufficiente: lo studente non viene
così valutato con una scala di voti ma si ritrova obbligato a dover raggiungere la sufficienza piena in
tutti e tre i quesiti per poter superare la prova.
I CRITERI DI VALUTAZIONE SONO A DISCREZIONE DEL DOCENTE, NESSUNO MI PUO’ IMPEDIRE DI
STABILIRE CHE PER SUPERARE LA PROVA SCRITTA SIA NECESSARIO RISPONDERE IN MANIERA
SUFFICIENTE ALLE TRE DOMANDE. IN OGNI CASO, DALL’APPELLO DI DICEMBRE 2015 ESPRIMERO’ LA
VALUTAZIONE IN TRENTESIMI (IL CHE NON MODIFICA OVVIAMENTE LA SOSTANZA DELLA VALUTAZIONE
DELLA PROVA E LA DISCREZIONALITA’ DEL DOCENTE NELLA VALUTAZIONE)
IN SEDE DI PROVA ORALE il Prof. Ribatti chiede e segna il voto conseguito all'esame di Istologia ed
Embriologia dell'uomo, contravvenendo a quanto riportato all'Art. 30 c. 7 del R.A.D. “[...] La valutazione
della singola prova di profitto non deve essere condizionata dall’esito dei precedenti esami. A tal fine la
Commissione prende visione degli esami già sostenuti dallo studente solo al momento della valutazione
finale. [...]".
LA CONOSCENZA DEL VOTO DELL’ESAME DI ISTOLOGIA (CHE POTREI ANCHE DESUMERE
DALL’ARCHIVIO) NON CONDIZIONA LA MIA VALUTAZIONE, VIENE CHIESTO SOLO PERCHE’ SI RIFERISCE
AD UNA MATERIA AFFINE ALLA ANATOMIA CON ARGOMENTI DI ANATOMIA MICROSCOPICA A PONTE
TRA LE DUE DISCIPLINE). IN OGNI CASO, NON SARA’ PIU’ CHIESTO ALLO STUDENTE .
Provvediamo di seguito ad una disamina analitica delle statistiche che trasmettiamo in allegato, con
l’auspicio che tale relazione porti ad ottenere quanto prima una soluzione alle criticità sopra riportate.
Hanno partecipato al sondaggio 127 studenti del CdLM in Medicina e Chirurgia, canale AB attualmente
iscritti al 3° o al 4° anno di corso.
Dai dati della prima indagine è possibile evincere che il 71% degli studenti dichiara di aver frequentato le
lezioni del corso di Anatomia Umana 1 e l’85% ha dato come motivazione l’utilità ai fini della preparazione
dell’esame e/o l’interesse.
Analizzando invece le dichiarazioni di frequenza del corso di Anatomia Umana 2 è subito evidente come la
percentuale di studenti che hanno seguito le lezioni sia drasticamente diminuita arrivando al 43%.
Il 92% degli studenti che non hanno frequentato le lezioni (57% degli studenti totali) però ha dichiarato di
non averle seguite poiché impegnati a studiare altre discipline, nonostante l’utilità delle stesse ai fini
dell’esame e l’interesse.
Oltre ad aver analizzato statisticamente la frequenza degli studenti e le motivazioni per cui i suddetti
frequentavano un determinato corso o meno, abbiamo condotto un’analisi statistica sul superamento dei
sopracitati esami.
Dai dati risulta che solo 48% degli studenti ha superato l’esame di Anatomia Umana 1, di cui il 18% sono
iscritti il 3° anno di corso e il restante 82% al 4° anno. Inoltre il 41% degli studenti che hanno superato
l’esame è stato bocciato la prima volta e solo il 15% degli studenti non ha dovuto ripetere l’esame.
Per quanto concerne, invece, l’esame di Anatomia Umana 2 solo il 35% degli studenti ha superato la prova
e, di costoro, solo il 9% frequenta il 3° anno di corso. Al contrario però della precedente disciplina, il 53%
degli studenti ha superato l’esame la prima volta che lo ha sostenuto.
È possibile, quindi, notare come l’esame di Anatomia Umana 1 risulti un grosso ostacolo al normale
percorso di studio degli studenti, costretti a rallentare la propria carriera universitaria, a volte, a causa di
fattori indipendenti dalla propria preparazione. Risulta inoltre evidente come lo studio di tale materia e il
superamento dell’esame precluda la possibilità dello studente di frequentare lezioni necessarie alla propria
formazione.
Questa situazione è una delle cause del circolo vizioso che porta lo studente medio di medicina a non
frequentare le lezioni, poiché non in possesso dei requisiti necessari per poterne capire gli argomenti o
perché impegnati nello studio di materie del precedente semestre o anno di corso, e porta lo studente a
terminare il proprio percorso di studi in ritardo rispetto al normale ciclo di 6 anni.
A MIO PARERE l’UNICA POSSIBILITA’ PER SUPERARE QUELLE CHE IN QUESTO DOCUMENTO VENGONO
INDICATE COME CRITICITA’ E’ QUELLO DI STUDIARE LA DISCIPLINA IN MANIERA ADEGUATA AL
SUPERAMENTO DELL’ESAME. L’UNICO OSTACOLO AL PROSEGUIMENTO DEL CORSO DI STUDIO E’ UNA
PREPARAZIONE INSUFFICIENTE (BASTA VEDERE LA PERCENTUALE DI STUDENTI CHE SI RITIRANO DURANTE
LA PROVA SCRITTA). IO NON HO NESSUN INTERESSE A FARE SOSTENERE PIU’ VOLTE L’ESAME.
Con l’augurio di non essere gli unici consapevoli della gravità della situazione e nella speranza di un proficuo
confronto, Porgiamo Cordiali Saluti.
Bari, 1 dicembre 2015
Annarita Santoro
Carlo De Matteis