Approcci aziendali alla sicurezza sul lavoro Analisi dei rischi di safety
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Approcci aziendali alla sicurezza sul lavoro Analisi dei rischi di safety
Economia e gestione delle imprese II - OGS Approcci aziendali alla sicurezza sul lavoro Analisi dei rischi di safety Economia e gestione delle imprese II - OGS La gestione delle problematiche di safety incide sulla redditività e sul valore dell’azienda sia attraverso la riduzione dei costi associati al verificarsi di infortuni o malattie professionali, sia nella misura in cui pp con i diversi stakeholder condiziona i rapporti dott. Matteo Rossi Le istanze sociali e gli indirizzi strategici A tal proposito è possibile classificare i diversi interlocutori aziendali in due grandi categorie: • interni (principalmente i lavoratori) • esterni (organizzazioni sindacali, clienti, fornitori, finanziatori, associazioni di categoria, opinione pubblica) 2 Economia e gestione delle imprese II - OGS Gli stakeholder esterni: le organizzazioni sindacali I sindacati hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della maggiore sensibilità al tema della salute. Nel comportamento sindacale è possibile riconoscere due momenti fondamentali, caratterizzati da: • monetizzazione del rischio • rifiuto della monetizzazione 3 1 Economia e gestione delle imprese II - OGS I sindacati nel periodo della “monetizzazione del rischio” Questo comportamento nasceva dal fatto che i rischi di infortunio e malattia professionale erano considerati inevitabili Le rivendicazioni sindacali, pertanto, si concentravano nel risarcimento dei lavoratori esposti al rischio I sindacati rinunciavano esplicitamente a richieste di miglioramento dell’igiene e della sicurezza sul lavoro Economia e gestione delle imprese II - OGS 4 I sindacati nel periodo del rifiuto della “monetizzazione” A partire dal 1968 è mutato l’atteggiamento dei sindacati. In questo periodo si assiste ad una crisi della produzione di massa e ad una crisi di legittimazione dell’impresa stessa In questo periodo l’impegno del sindacato è stato articolato in due direzioni: • in uno sforzo di sensibilizzazione dei lavoratori sui problemi relativi alla propria salute • in un mutamento delle richieste a livello contrattuale I sindacati individuano quattro categorie di fattori di nocività che vanno da fattori presenti in qualsiasi tipologia di ambiente (lavorativo e non), alle caratteristiche delle mansioni 5 Economia e gestione delle imprese II - OGS Gli altri stakeholder esterni Opinione pubblica: è possibile notare un accrescimento nel tempo dell’interesse verso temi di safety, ma comunque in misura minore rispetto ad altre tematiche come la tutela dell’ambiente e alla qualità Clienti e finanziatori: vi sono gruppi di operatori sempre più interessati alla politica di responsabilità sociale dell’impresa e tendenzialmente propensi a privilegiare aziende responsabili su questi temi Comunità locale: sempre più spesso le aziende si trovano a dover fronteggiare l’ostilità della popolazione locale, dovuta alla rischiosità degli stabilimenti produttivi 6 2 Economia e gestione delle imprese II - OGS Gli stakeholder interni 1/2 Il bisogno di sicurezza ha rappresentato, negli ultimi cinquanta anni, uno dei fattori basilari delle rivendicazioni in materia di soddisfazione dei lavoratori. Sulla esigenza di soddisfare il bisogno di sicurezza, già negli anni ’60, 60, furono elaborati alcuni modelli motivazionali (Maslow, 1964; Herzberg, 1966): Maslow individua ai livelli più bassi le condizioni di igiene e sicurezza sul lavoro; Herzberg (1966) ricomprendendo le condizioni fisiche di lavoro fra i fattori igienici, fa discendere l’esigenza di garantire livelli accettabili di rischio, innanzitutto quale premessa necessaria ad un positivo rapporto 7 con i lavoratori. Economia e gestione delle imprese II - OGS Gli stakeholder interni 2/2 Il concetto di soddisfazione per il lavoro, tuttavia, va correlato, positivamente, con quello di motivazione: i lavoratori più soddisfatti tendono ad essere anche i più motivati Alcuni studi (Tsui, motivati. (Tsui Pearce, Pearce Porter e Tripoli, Tripoli 1997; Lind & Tyler, 1988) hanno evidenziato che i lavoratori delle aziende che investono di più nella sicurezza, hanno una maggiore partecipazione affettiva all’organizzazione e tendono ad essere più soddisfatti perchè percepiscono di essere importanti per l’impresa. 8 Economia e gestione delle imprese II - OGS Gli approcci aziendali alla sicurezza del lavoro Come per le problematiche ambientali, anche nella gestione della sicurezza sul lavoro, le imprese possono adottare un approccio di tipo: • • • • passivo adattivo reattivo attivo 9 3 Economia e gestione delle imprese II - OGS L’approccio alla sicurezza sul lavoro Tipologia di impresa Motivazione Aree di intervento Trasformazioni necessarie Livelli di sensibilità e consapevolez za verso la SSL Livello di organizzazi one delle funzioni SSL Rischi verso il business e la competitivit à di impresa Passiva Normativa Pressione pubblica Messa a norma ove indispensabi le Evasione Responsabilità tecniche Nulla Nullo Da molto alti a alti Adattiva Normativa Pressione parti interessate Messa a norma Tecnologie consolidate di processo Responsabili di SSL in produzione Bassa Basso Da alti medi Reattiva Regolamentazi one Sensibilità di mercato Opinione pubblica Processi e prodotti Tecnologie di sicurezza Tecnologie pulite Sistema di comunicazione interna/esterna Funzione di SSL in staff Bassa Medio Da medio a medio bassi Attiva Opportunità competitive Responsabilità sociale Sviluppo di medio periodo Tutte le aree Mktg e R&S Responsabilizza zione a tutti i livelli Specialisti nelle diverse attività chiave Alta Alto Da bassi a molto bassi a 10 Economia e gestione delle imprese II - OGS L’approccio adattivo … … si concretizza nella mera osservanza degli obblighi di legge. Gli obiettivi aziendali relativi alla sicurezza sul lavoro coincidono con i vincoli imposti dalla legge. U tale Un t l approccio i presenta, t però, ò i seguenti ti limiti: li iti • inadeguatezza dei comportamenti rispetto alla continua e rapida evoluzione del quadro normativo di riferimento • inadeguatezza dei comportamenti rispetto alle istanze sociali che possono precedere gli interventi di tipo normativo 11 Economia e gestione delle imprese II - OGS L’approccio reattivo … … può risultare estremamente onerosa poiché richiede continui interventi di tipo tecnico ed organizzativo, ma permette all’impresa di rispondere prontamente alle esigenze degli stakeholder aziendali e di essere all’avanguardia rispetto alla normativa di riferimento 12 4 Economia e gestione delle imprese II - OGS Economia e gestione delle imprese II - OGS Il rapporto tra la sicurezza aziendale e le finalità imprenditoriali Se si accetta l’impostazione che il fine dell’impresa non è la massimizzazione del profitto, ma la creazione di valore, è necessario considerare tre aspetti congiuntamente ai fini della determinazione degli obiettivi strategici: • risultati economici • risultati competitivi • risultati sociali Il comportamento dei lavoratori, dal quale dipendono le performance aziendali, è a sua volta condizionato dalla soddisfazione dei bisogni dei lavoratori stessi, tra i quali quello di sicurezza assume una importanza rilevante. Non bisogna dimenticare che ai rischi di infortunio sono legati costi che, direttamente o indirettamente, gravano sull’impresa 13 Il rapporto tra la sicurezza aziendale e la creazione del valore I costi associati alla sicurezza aziendale hanno un impatto notevole sulla determinazione del reddito di impresa. In particolare è possibile distinguere due differenti tipologie di costo: costo 1. il complesso di costi associati ai rischi di safety e ad eventuali infortuni e malattie 2. i costi ricadono da sostenere per la gestione della sicurezza e per realizzare gli interventi ed il controllo del rischio L’impatto delle politiche di safety sui risultati aziendali dipende dalla riduzione di queste due voci di costo 14 Economia e gestione delle imprese II - OGS La definizione del livello di rischio accettabile Nella realtà vi è l’impossibilità concreta (o la mancata convenienza) ad annullare i rischi aziendali. Le politiche aziendali, pertanto, dovranno mirare non all’annullamento del rischio, ma al raggiungimento di specifici spec c obiettivi ob ett di d sicurezza. s cu e a Si pone, pertanto, il problema di riuscire a determinare il livello di rischio accettabile che costituisce, da un lato, l’output del processo di valutazione (analisi costibenefici) e , dall’altro, il punto di partenza per la determinazione delle politiche da adottare. La determinazione del livello di rischi accettabile è, generalmente, frutto di un confronto che può assumere differenti modalità tra l’impresa e gli stakeholder. 15 5 Economia e gestione delle imprese II - OGS I criteri di accettabilità • legale: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base di quanto stabilito dalla legge; • manageriale: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base degli standard; • culturale: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base dell’accettazione sociale; • competitivo: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base dell’impatto sulla competitività aziendale; • politico: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base del prezzo politico che bisogna sostenere; • pubblico: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base delle aspettative e delle richieste dell’opinione pubblica. Economia e gestione delle imprese II - OGS 16 Gli aspetti gestionali Le tematiche attinenti la sicurezza sul lavoro richiedono: • la necessità di adottare una politica della sicurezza proattiva, volta ad anticipare l’evoluzione normativa, • la necessità di un approccio sistemico, sistemico che si traduca in un sistema integrato e coerente di procedure, metodologie e soluzioni, • il ricorso all’analisi costi-benefici, ossia alla identificazione e quantificazione dei costi legati sia agli interventi di safety, sia ai rischi residuali. Economia e gestione delle imprese II - OGS 17 Il sistema di gestione della sicurezza … … deve essere integrato nel sistema di gestione aziendale. La struttura dedicata alla safety deve trovare adeguata collocazione nell’ambito dell’organigramma aziendale, essere coordinata con le altre funzioni e con i differenti livelli gerarchici. Analogamente l’attribuzione ai diversi soggetti aziendali di compiti e responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro deve necessariamente risultare coerente e integrata con le mansioni, gli obiettivi ed il sistema di valutazione definito per i singoli soggetti. 18 6 Economia e gestione delle imprese II - OGS Gli aspetti organizzativi • attribuzione di ruoli, compiti e responsabilità in materia di sicurezza, • informazione, formazione e addestramento dei lavoratori lavoratori, • creazione di una cultura aziendale della sicurezza attraverso il coinvolgimento dei dipendenti, • l’impegno del management nella gestione della sicurezza. Economia e gestione delle imprese II - OGS 19 L’applicazione delle metodologie di risk management alle problematiche di safety Il risk management prevede essenzialmente tre fasi: • id identificazione tifi i del d l rischio, i hi • valutazione del rischio, • trattamento del rischio. Momento di analisi, analisi premessa di ogni decisione. Consta di due momenti: -Processo decisionale relativo alle misure da adottare, - Implementazione 20 Economia e gestione delle imprese II - OGS L’analisi dei rischi di safety Due sono le criticità in questa fase: 1. l’identificazione e l’individuazione delle concause che possono determinare il verificarsi dell’evento, 2. la difficoltà di quantificare la frequenza e la gravità dei rischi dove: R=FxM R = rischio, F = frequenza, M = magnitudo (gravità delle conseguenze) 21 7 Economia e gestione delle imprese II - OGS Economia e gestione delle imprese II - OGS Scala quali-quantitativa per la valutazione dei rischi 22 Matrice dei rischi 23 8