Confrontiamo la scuola di una volta con quella di oggi (classe terza)

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Confrontiamo la scuola di una volta con quella di oggi (classe terza)
CONFRONTIAMO LA SCUOLA DI UNA VOLTA CON QUELLA DI OGGI
Se la storia è la ricostruzione del passato, noi alunni di classe 3^ della scuola di Pero abbiamo cercato di
fare questo, intervistando una ex insegnante del plesso di Pero, la signora Renata Pignatiello.
Da questo lavoro ne è scaturito un confronto tra la scuola di una volta e quella di adesso che abbiamo
sintetizzato in questa tabella:
Differenze
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Una volta si entrava nel cortile della scuola dal
cancello più grande che si trovava sulla strada
principale (Via Cal del Brolo).
Molto tempo fa non c’era la palestra e si faceva
ginnastica sul campo dietro la scuola. In seguito
è stata adibita un’aula a palestra che aveva il
pavimento in piastrelle.
In passato non c’era la mensa perché le lezioni
terminavano alle 12,30.
Non esistevano l’aula di informatica ed il
laboratorio.
I banchi erano di legno a due posti con un foro
per il calamaio che a volte veniva tenuto anche
in mano.
La lavagna non era attaccata alla parete ed aveva
le gambe. La cattedra poggiava su una pedana.
L’arredo era più modesto, con un armadio di
legno ed un piccolo tavolo per lavoro.
Molto tempo fa non c’erano i termosifoni ma una
stufa.
Ogni classe era formata da più di 20 alunni.
Tanto tempo fa gli alunni indossavano un
grembiule nero con il fiocco ed il colletto bianco.
In seguito le femmine l’avevano bianco con il
fiocco rosa ed i maschi blu con il fiocco azzurro.
I bambini avevano cartelle di cuoio ed usavano
pochi quaderni, alcuni per i compiti di scuola,
altri per quelli di casa. Usavano solo un
quaderno per l’italiano ed uno per la matematica.
Scrivevano con il pennino che intingevano
nell’inchiostro del calamaio.
Una volta i bambini non mettevano le copertine
ai quaderni.
Tanto tempo fa in classe non c’erano giochi.
Una volta i bambini usavano solo il libro di
lettura ed il sussidiario.
Per ogni classe c’era una sola maestra che
insegnava tutte le materie.
C’erano maestri, uno di questo era il marito della
signora Renata Pignatiello.
Si insegnava principalmente italiano e
matematica.
Quando entrava un insegnante ci si alzava in
piedi.
Alcune maestre erano severe e per castigo
bisognava stare dietro la lavagna.
I bambini bocciati erano di più rispetto ad ora.
La campanella molto tempo fa non era elettrica.
Non esisteva il “pedibus”.
Una volta c’era una sola bidella che abitava in
una casetta vicino la scuola. Questo edificio fu
poi utilizzato come ambulatorio per un medico
ed infine fu demolito.
Uguaglianze
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Esternamente la scuola era sempre di un colore
chiaro.
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La scuola è sempre stata a due piani.
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Il cortile era uguale.
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Gli attaccapanni sono sempre stati in corridoio.
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Anche una volta c’erano cinque classi.
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Alle pareti delle classi erano appesi come ora
cartelloni e alfabetiere murale.
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Le classi come adesso erano miste.
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Anche gli scolari di una volta indossavano il
grembiule.
Anche in passato i bambini usavano il vocabolario
ed il diario.
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Tanto tempo fa i bambini a Natale, a Pasqua ed in
altre festività facevano dei lavoretti.
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Anche una volta i bambini facevano le verifiche e
festeggiavano il loro compleanno a scuola.
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Anche allora, gli insegnanti assegnavano i compiti
per casa.
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Anche in passato gli insegnanti assegnavano
incarichi ai loro alunni e li accompagnavano in
gita.
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Anche una volta veniva stampato un giornalino che
si chiamava “La Campanella”: il primo numero
uscì nel 1965.
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Come adesso, anche in passato gli insegnanti
ricevevano i genitori.