voce febbraio

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voce febbraio
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Febbraio 2008
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Tutto quello che gli altri non vi dicono
Cos’è IL NON LUOGO? E’ il posto dove non ci si trova
a proprio agio, è la zona che attraversiamo senza
fermarci, perché non offre conforto.
Corso Buenos Aires
e piazza Oberdan:
importante realtà
urbana da
riqualificare
Corso Buenos Aires subisce in negativo
la logica dispersiva e degradante della realtà di piazzale Loreto, per cui, da luogo
interessante della città diventa ogni giorno di più un “non luogo”.
Uno spazio caratterizzato da una strategica posizione rispetto al cuore della città
che sembra aver perduto la propria opportunità di essere valorizzato e qualificato nella naturale e potenziale vocazione
spaziale.
Dopo il necessario, ma ahimè modesto,
ridisegno dello spazio di largo Argentina,
è davvero credibile la sensazione che manchi una sufficiente visione urbana per ricrearne l’aspettativa di luogo sociale. Non
si tratta solo della mal distribuita schiera
di paletti metallici che ne degradano la visibilità e inibiscono l’uso, ma del modo
con il quale sono state inserite panchine
e fioriere, senza l’attenzione di progettare
lo spazio per le persone. Pare una semplice dotazione di oggetti di arredo distribuiti nei paraggi, di modesti gazebo metallici e tende il cui decoro è affidato ad
uno spontaneismo arbitrario e imbarazzante. L’immagine e la vivibilità di Milano
costringono a considerazioni amare. La
città del design e della moda non riesce a
ritrovare il proprio stile, e dimostra una
disaffezione verso il cittadino, che si sente privato dalla propria storica apprezzabile tradizione civica.
Ponteggi su cui si alternano periodiche
pubblicità vengono alzati su incroci viari
interessanti, per mesi, per anni soprattutto per imporre ai cittadini immagini banali. Si domandano i cittadini: chissà quali
importanti lavori si stanno svolgendo sulle facciate non visibili, accuratamente coperte da enormi pubblicità, i nostri amministratori sono davvero attenti?
Su corso Buenos Aires, il più delle volte,
non si riesce a camminare, si è costretti a
fare ginkana tra i miseri stracci bianchi
stesi a terra con i quali espongono la loro
mercanzia i “vu cumprà”, o tra tavoli e ta-
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città. Recuperare la sua anima urbana
servirebbe a restituire e valorizzare una
importante zona, oltre che interessante
qualità milanese della città.
La Provincia di Milano che ha sede culturale in quello spazio ne avrebbe certamente goduto in duplice maniera se non
fosse stato per l’ingordigia di alcuni.
Pare proprio che Milano faccia grande
fatica ad avere una visione culturale sulla città: gli assessorati competenti forse
mancano di un coordinamento che li porti a maturare una idea armonica tra
residenzialità, servizi e spazio pubblico.
Non si riesce a concepirla
progettualmente. Ecco perché i luoghi
nuovi spesso non hanno qualità e quelli
storici sono destinati a degradarsi, se
non cambierà la coscienza culturale di
fondo, tra la materia della vivibilità del
cittadino e il suo rapporto con la città.
Corso Buenos Aires, ma non solo, prende, ogni giorno di più, connotati da casba
di tipo euro - mediterraneo. Di fatto vengono appiattiti i suoi pregi di importante
spazio urbano introduttivo al cuore della città.
Per questo urge recuperare una visione
il più possibile coordinata, ripensare i
problemi che bloccano il civile e qualificato assetto organizzativo ed estetico funzionale, che è in fondo anche la chiave di problemi relativi alla sicurezza in
città.
L’affastellata anonima sequenza di vetrine e negozi senza alcuna organizzazione
funzionale, estetico - logistica pone dei
problemi tra spazi pubblici, privati e servizi, contribuendo a peggiorare e degradare l’immagine complessiva del corso.
Tutto viene fatto gravare sul ristretto spazio urbano dei marciapiedi esistenti, privi di aree di riferimento anche per la sosta razionale di auto. L’invasione di ogni
sorta di oggetti e tavolini, tende e ombrelloni, gazebo di varia natura declassa
la qualità della funzione complessiva, e
la città non pare in grado di curare la
vivibilità.
L’integrazione
tra attività di superficie, spazio
pubblico e funzioni ubicate,
dovrebbe avvenire secondo
regole di indirizzo e controllo.
L’attuale consuetudine blanda, instaurata
chi ha la reIn attesa della neve da
sponsabilità del
per farci lo slalom? controllo, conduce a subire il
degrado portandolo a consuetudine. Assai rilevante è inoltre la
mancanza della convinzione che una
adeguata lettura delle potenzialità urbanistiche di corso Buenos Aires e dei suoi
spazi organici urbani porti ad individuare una specifica strategia di difesa nel
decoro, che fa essere la città più sicura,
ricettiva e più bella.
Sul degrado di piazzale Loreto si è già
scritto, e la risposta non può essere nell’intervento superficiale di largo Argentina e le confuse affabulanti proposte su
so o negativo interesse pubblico. E’
interessante a questo proposito riferirsi alle vicende di
piazza Oberdan
con i parcheggi
previsti da un progetto preoccupato
solo di portare sotto terra un gran
Solo i piccioni apprezzano questo
numero di auto,
senza curarsi minisquallido salottino
mamente di valovolini di bar che occupano i marciapie- rizzare lo spazio pubblico di superficie.
di. Nei giorni di sabato o domenica non Ancora è utile citare i recenti progetti presi cammina, si rimbalza tra spinte e sentati e ritirati sul fantomatico recupero
spintoni, in un disorientato confuso di quello spazio pubblico interessante, di
affollarsi di persone.
fronte al palazzo della Provincia, sempre
Corso Buenos Aires è rimasto indietro; in piazza Oberdan, dove si proponeva di
edificare dei
volumi.
E’ come se il
senso della città appartenesse al passato,
e il lavorare
per il cittadino
fosse solo una
rogna ... Non è
più sufficiente!
Il cittadino rimane la parte
Arredo urbano da
debole della
terzo mondo
città e troppo
spesso non
viene ascoltato.
non sono state attuate iniziative che Quanti anni ci vogliono per riflettere sul
consentano il salto di qualità, che pure Diurno di Piazza Oberdan e sui suoi spaè nelle sue potenzialità, basterebbe una zi? Quali sono gli ostacoli che impediattenzione consapevole verso la città, scono di compierne l’attesa
averne cura.
valorizzazione? Piazza Oberdan è la naCorso Buenos Aires possiede una pro- turale organica conclusione di corso
pria vocazione urbana tra residenza, Buenos Aires e il suo potenziale valore
servizi commerciali e sociali che tutta- spaziale ci informa del senso del luogo,
via non viene monitorata, capita, né ci introduce, come porta aperta storica e
sviluppata con intelligenza, a favore di vitale, in quello che è ancora il centro della
tutti. Si preferisce formulare programmi assurdi e campati in aria per poi
arrivare a proporre progetti con scar-
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piazzale Oberdan; occorre studiare soluzioni che assicurino la qualità delle aree
pubbliche di protezione (non più solo dei
marciapiedi) organicamente connesse al
tessuto viario generale, per esempio
reinventare gli accesi alla MM. Evolverli
dal ruolo di rigide scure squallide gradinate, alla funzione di spazi di relazione
gradevoli, artisticamente concepiti per
gestire meglio quegli attuali strambi spazi esistenti. Studiare arredi integrati alle
aree di destinazione oltre ad una adeguata pavimentazione dei marciapiedi.
La riflessione funzionale sul recupero degli spazi urbani della città per essere capace di modellare la realtà alle esigenze
attuali, deve poter essere svolta sui problemi reali e nei suoi punti strategici, con
il coinvolgimento diretto dei cittadini verso una visione più aperta ed evoluta della
città.
Se i luoghi della città erano lo spazio della
vita del cittadino o almeno lo spazio della
cultura del cittadino, attraenti in un
interscambio umano e sociale, arricchito
di segni graditi e estetico-funzionali capaci di fungere da riferimento psicologico, ora scadono ai livelli di banalizzazione
più incongrui. Non si rinnovano nella progressione storica; l’interruzione è frutto
nefasto dell’egoismo che l’uomo di oggi
porta con sé e che si riflette nella nostra
città... fatalmente! Per quale assurdo
motivo si lascia squalificare lo spazio di
corso Buenos Aires? Concentrandolo su
brutti e ristretti passaggi pedonali,
eccentuerà sempre di più lo stato di brutto e provinciale stradone di provincia. E
così anche piazza Oberdan, attualmente
svilita nelle sue proprietà e qualità pubbliche ed architettoniche rispetto al cuore del
centro storico, rappresentativo della città. Spazio che se venisse semmai preso
in considerazione sarebbe come sito probabile di qualche speculazione. Chissà per
quale motivo quando l’amministrazione
decide di entrare in affari con l’interesse
del privato, abbandona il luogo ... addio e
per sempre! Ci saranno i rendering e gli
spot a convincere il cittadino ....
Renzo Marrucci
pag. 2
cronaca a raffica
cascina gobba
Contrabbando
romeno dalla
Moldavia
Sempre nelle cronache il posteggio di
fronte alla stazione MM1, frequentatissimo dai lavoratori pendolari, dove avvengono illegalità al terminal dei pullman
Romania-Italia. Su un pullman proveniente dalla Moldavia sono stati rinvenuti 25 kg. di sigarette di contrabbando,
subito sequestrati. L’operazione è avvenuta per opera degli abituali controlli per
la sicurezza attuati da vigili e polizia.
rubattino
Sgomberati 45 rom
Il patto di legalità con i rom si è rivelato
un’utopia fallimentare, perché i nomadi
non vogliono integrarsi, preferendo la
precarietà e la libertà di delinquere. Una
beffa per i cittadini che lavorano, e pagano da decenni servizi e tasse. Polizia
e vigili urbani hanno recentemente
sgombrato un’area di proprietà dell’Enel
in via Rubattino, di fronte al civico 81,
occupata da tempo abusivamente con
“disturbo” ai quartieri della zona.
Nell’intervento sono state abbattute 30
baracche ed è stata individuata un’auto
rubata. Dei 45 romeni occupanti lo stabile, 25 sono stati accompagnati in questura, tra essi 7 donne, per procedure
di identificazione.
pergolesi
Fermto alla guida
finisce in carcere
L’8 febbraio, intorno alle 19.30, gli agenti
del Servizio Annonaria e Commerciale
hanno fermato un cittadino rumeno di 29
anni per violazione del Codice della Strada, scoprendo che i suoi documenti erano falsi e che era colpito da un mandato
di cattura internazionale, lo hanno arrestato.
IV novembre
Controllati e
arrestati
Sempre l’8 febbraio, vicino al parcheggio dei taxi, intorno alle 23.30, la Polizia Municipale ha controllato 4 cittadini
extracomunitari nordafricani, tutti clandestini e senza documenti. I quattro sono
stati arrestati e accompagnati in Questura per il riconoscimento. Uno di questi, un marocchino con precedenti, è
risultato ricercato dalla Questura di Brindisi.
Via il chiosco
arriva il blindato
Il chiosco Atm in piazza IV novembre è
stato rimosso; sarà sostituito con una
nuova struttura blindata e dotata di vetri
antiproiettile.
February beer fest
Agenti della Polizia Municipale hanno fermato una cinquantenne del Camerun
mentre vendeva abusivamente lattine di
birra a extracomunitari. La donna è stata
denunciata in quanto priva del permesso di soggiorno, e la merce è stata sequestrata.
Questo reato‚ precisa il vice sindaco De
Corato‚ va perseguito in quanto comporta
degrado, con merce abbandonata e
assembramenti sulla piazza, ma soprattutto scatena risse tra gente ubriaca che
provocano molestie anche ai passanti.
Camping
Nella stessa piazza i vigili hanno trovato
e sequestrato a carico di ignoti diverse
bottiglie di birra e superalcolici, oltre a
vari generi alimentari e alcuni fornellini
da campeggio
parco lambro
Sempre più furti e
vandalismi a orti e
giardini
Lo scorso ottobre, avevamo trattato degli orti degli anziani, curati nelle aree di
periferia, nei pressi dei rilevati ferroviari
e del Parco Lambro. Sono presidi
insostituibili di territori a rischio di discariche illegali, che coltivatori amatoriali
hanno ripulito da pattume e carcasse,
caricandosi un costo e un impegno di
manutenzione, che il Demanio intendeva
tassare.
Ora, giungono segnalazioni di continui
furti e vandalismi negli orti e nei giardini
di via Corelli, tra il cimitero di Lambrate,
Cascina San Pietro e la tangenziale. Nel
2006, il comitato dei proprietari degli orti
aveva già avanzato richieste al Comune.
Le competenze risultano essere del Consiglio di Zona 3. Le recinzioni sono insufficientemente protettive, troppo basse, e i lucchetti vengono manomessi.
L’assessore alle politiche sociali ha
evidenziato l’importanza degli orti sul piano sociale, nel bilancio familiare e la salute. Ma i furti sono inevitabili. Troppi
balordi, irregolari e nomadi si aggirano
nelle ore notturne in quella zona, e anche
quotidianamente sotto gli occhi dei frequentatori del cimitero.
rottole
lambrate
Rapinare taxisti non
è reato
Megalavori su
svincoli e tangenziale
fino al 2010
Oltre il rilevato ferroviario di viale
Palmanova, tra Rottole e Villa Turro, un
taxista è stato derubato dell’incasso con
una pistola puntata alla tempia. Analogo
furto era già avvenuto a dicembre, circa
nello stesso luogo. Su segnalazione del
taxista, il rapinatore è stato bloccato dalla
polizia. Si tratta di un giovane brasiliano
con pistola giocattolo, rimesso in libertà,
perché reato coperto dall’indulto per 3 anni
di pena. Quindi libertà a delinquere e a ripetersi, oltre che richiamo da tutto il pianeta di altra delinquenza nel “Paese del
Bengodi”.
monza
Impressionante
spaccio di droga in
viale Monza
Arresto operato dagli agenti del commissariato Garibaldi-Venezia di un albanese
sorpreso con 91 chili di eroina destinata
al mercato milanese.
L’impennata di casi di violenza sessuale
con protagonisti cittadini dell’Est e l’emergenza droga legata soprattutto a
nordafricani richiedono la costituzione di
bistolfi ortica
un gruppo interforze tra Polizia di Stato,
Nomadi ladri d’auto Guardia di Finanza e Carabinieri che affronti l’emergenza stranieri e la clandestiben ... attrezzati
nità, responsabili a Milano di gran parte
Un equipaggio della volante ha sorpreso, dei reati.
in via Bistolfi, all’Ortica, un ladro Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla
domiciliato nel campo nomadi di via Sicurezza Riccardo De Corato in seguito
Bonfadini e il socio egiziano 21 enne, all’operazione che ha portato a una trentimentre di notte caricavano una jeep na di arresti nel Milanese per spaccio di
cherokee nuovissima su un carro attrez- cocaina e a un nuovo caso di tentato stuzi rubato. Un terzo complice è fuggito pro all’interno della Stazione Centrale.
sottraendosi alla cattura.
Un altro clandestino egiziano, sorpreso a
buenos aires
vendere merce abusiva nel mercato settimanale scoperto di viale Monza, è stato
arrestato da agenti del servizio Annonaria
Condanna per
della Polizia Municipale. A suo carico avele devastazioni
va un decreto di espulsione, disatteso,
Le parole scempio e preordinazione uti- emesso più di un anno fa.
lizzate dai giudici nel testo della sentenza
di condanna, fanno giustizia di ciò che è
rubattino
veramente successo l’undici marzo 2006.
E inchiodano alle loro responsabilità gli
autori di quelle violenze, i ragazzi dei cen- Bonificata l’area
tri sociali che quel giorno non erano in occupata
corso Buenos Aires a fare shopping! Dalla abusivamente
magistratura arriva dunque una piena
conferma alle denunce avanzate da tem- Recinto chiuso
po dal Comune di Milano.
con un lucchetto
Lo dichiara il vice Sindaco e assessore
alla Sicurezza Riccardo De Corato in me- Polizia di Stato, Polizia Urbana e Nuir (Nurito a quanto scritto dai giudici nella sen- cleo intervento rapido del Comune) hantenza di condanna per i disordini di cor- no sgomberato un’area di proprietà
dell’Enel, in via Rubattino fronte 81, dove
so Buenos Aires.
I giudici dicono, dunque, che ci fu anche si trova anche un edificio dismesso, che
premeditazione per quelli scontri. Questo era stato occupato abusivamente.
smentisce i tentativi a lungo inscenati dai Sono state abbattute una trentina di bamanifestanti coinvolti di negare le pro- racche ed è stata rinvenuta un’auto rubaprie responsabilità. Quel giorno, Milano ta. Dei 45 rom romeni trovati a vivere sul
fu un vero campo di battaglia, con deva- posto, 25 (18 uomini e 7 donne) sono stati
stazione di negozi e vetrine e principi di accompagnati in Questura per le proceincendi che hanno coinvolto anche un dure di identificazione in quanto privi di
centro elettorale di Alleanza Nazionale. Lo documenti.
scorso novembre una sentenza della Cor- L’area, che presentava una preoccupante
te d’Appello ha reso finalmente giustizia situazione di degrado, è stata bonificata e
a quanto accaduto quel giorno, condan- messa in sicurezza anche con l’apposinando 15 imputati a 4 anni di reclusione. zione di un lucchetto al cancello di ingresUna decisione storica, perché, per la pri- so. Sarà quindi controllata con frequenti
ma volta dagli anni di piombo, ha messo sopralluoghi da parte di agenti della Polifine alle impunità di frange della sinistra zia Locale e del commissariato Lambrate,
massimalista abituata per anni a fare il in modo da prevenire tentativi di nuove
intrusioni.
bello e cattivo tempo.
La sentenza ha dato ragione anche alle
richieste di risarcimento avanzate dal
Comune di Milano, parte civile nel processo, per i danni provocati da quelle
devastazioni.
Espulso e clandestino
Personale dell’Annonaria ha arrestato un
clandestino del Bangladesh, cui era già
stato notificato un decreto di espulsione
da parte del Questore. Vendeva
abusivamente della merce tra corso
Buenos Aires e piazza Oberdan.
A Lambrate sull’asse di via Rombon, sta
per sorgere la mastodontica opera di un
complesso svincolo della tangenziale
est, che sostituirà quello esistente, ormai insufficiente a risolvere i problemi
degli intasamenti di traffico veicolare. Il
nuovo progetto prevede altre
articolazioni viarie per l’intenso traffico
che interessa anche il territorio di
Segrate. Percorsi in trincea per camion,
eviteranno il disturbo alle aree residenziali da parte dei mezzi di trasporto. Il
nuovo cantiere procurerà disagi prolungati su tutta via Rombon anche al vicino Istituto Sacro Cuore, per tutta la durata dei lavori previsti per almeno due
anni. Il progetto prevede barriere acustiche, zone verdi e piste ciclabili.
cascina gobba
Catturato il
maniaco
Un maniaco egiziano, con precedenti di
falsa identità e di scippo, in possesso
di falso permesso di soggiorno, dopo
un tentativo di baciare una donna in via
Vallazze lo scorso 17 agosto, importunava assiduamente un’infermiera del
San Raffaele, allungando le mani.
L’egiziano, già colpito da ordine di
espulsione nel 2003, ma ancora sul territorio, aveva palpeggiato il seno alla
donna che era scesa dal metrò a Cascina Gobba. La vittima è riuscita a scappare e sporgere querela. A un secondo
tentativo alle 6,30 di mattina il maniaco è stato fermato da genti in borghese
appostati.
anziani attenti
a truffe
e raggiri!
Quotidianamente avvengono truffe
e raggiri agli anziani che, nonostante gli innumerevoli avvisi diffusi dai
media, non riescono a diffidare dei
delinquenti.
Notissimi ormai gli stratagemmi del
pretesto di lettura del contatore gas
e luce, la sottrazione di denaro a chi
ritira la pensione agli uffici postali o
in banca, il pretesto di verifica di presunte banconote false.
Mai aprire l’uscio di casa a estranei
e non lasciarsi abbordare per strada!
febbraio 2008
stazione
centrale
Arrestati sì,
ma impuniti anche
Attualmente nell’area si contano:10
agenti della Polizia di Stato o dei Carabinieri e 8 agenti della Polizia Locale a
presidio delle piazze Duca D’Aosta, Luigi di Savoia, IV Novembre e delle vie
Sammartini e Ferrante Aporti. Un
Security Point staziona fisso; esistono
inoltre: 70 telecamere, 11 colonnine
SOS, 8 telecamere urla e sparo, attive e
monitorate 24 ore su 24.
Un marocchino di 34 anni stava rubando il portafogli a un sudamericano
strattonandolo e aggredendolo con calci. Alla vista dei due vigili di pattuglia, il
marocchino è scappato, ma è stato fermato nei pressi di via Pirelli, arrestato
per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale è risultato privo di permesso
di soggiorno.
Un marocchino clandestino e un rumeno, sono stati arrestati dalla Polizia Municipale in piazza Duca D’Aosta.
Due operazioni in sole quattro ore da
parte della Polizia Municipale hanno portato all’arresto di cinque stranieri: un rumeno e quattro clandestini nordafricani.
A seguito di episodi di violenza sessuale
che si sono verificati sui vagoni in sosta
nel comprensorio della Stazione Centrale a danno di cittadine straniere, dopo
esplicita richiesta alla Polfer, il dirigente
del compartimento ferroviario per la
Lombardia ha garantito servizi di vigilanza e controllo nelle ore serali e notturne.
Incrementeranno i controlli per la sicurezza nelle vie circostanti la Stazione:
Sammatini, Tonale, Ferrante Aporti,
Caiazzo e Andrea Doria. Rafforzati anche i controlli delle condizioni igienicosanitarie degli esercizi commerciali intorno a Ponte Seveso. Dopo i molti interventi già effettuati per l’illuminazione
saranno potenziati ulteriormente gli impianti, nella ferma convinzione che
un’area ben illuminata è anche meglio
controllata e meno soggetta a episodi di
illegalità e delinquenza.
Identificata una trentina di persone di
nazionalità straniera. Una nigeriana, senza permesso di soggiorno e con un provvedimento di rintraccio della Polfer di
Novara, è stata invitata a presentarsi alla
Questura di Torino. Nell’operazione, la
terza in dodici giorni, sono state nuovamente sequestrate, a carico di ignoti,
numerose bottiglie di alcolici.
Nell’ultima riunione del Gruppo di lavoro per la Stazione Centrale‚ è stata rilevata l’urgenza di intervenire per la mesUn egiziano aggredito a sprangate.
sa in sicurezza del sedime ferroviario e
di un’area che si trova retrostante la Stacitta’ studi
zione, da viale Monza verso via Breda e
Sesto San Giovanni. I vagoni vengono
spesso occupati da clandestini e non di
Studente siriano
rado diventano teatro di violenze. Dal
coltiva marijuana
momento che la competenza di quest’area è della Polizia Ferroviaria, è stato
Uno studente universitario d’origine si- posto con urgenza il problema di dare
riana è stato fermato dagli agenti di Cit- risposte rapide in tema di sorveglianza.
tà Studi, che avevano scoperto nel suo
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febbraio 2008
pag. 3
emergenze
milano da bere?
No, da sniffare e da fumare
violenza su donne e bambini
e’ di nuovo emergenza
Milano non è mai
stata così
Allarme: quattro stupri in una settimana
a gennaio, e in tutto il mese 24 abusi.
Donne aggredite, picchiate, sequestrate, violentate. Ogni giorno, quotidiani e
TV informano di vicende di efferata violenza alle donne. Due badanti ucraine
sono state stuprate su un vagone fermo
in manutenzione alla Stazione Centrale.
Analogo episodio in Centrale alcuni giorni dopo nei confronti di una polacca, che,
avendo accettato al bar una bevanda offerta, è stata narcotizzata con l’inganno
e impossibilitata alla difesa per effetto del
narcotico; sequestrata, ha subito violenza carnale in un prato alla periferia ed
abbandonata ancora sotto gli effetti paralizzanti. Abusi che parlano chiaro, tanto che a dicembre è stato inaugurato il
Centro SVS in soccorso alle donne e
contro le aggressioni che sono in costante aumento anche in ambito domestico.
L’Assessore alle Politiche sociali,
Mariolina Moioli, ha potenziato anche il
servizio “Telefono Donna” aperto tutti i
giorni. Sotto accusa, per ripetuti episodi
di tagli finanziari, la soppressione in Centrale delle guardie giurate e la mancanza
di regolamentazione dei flussi migratori
clandestini.
E.S.
Violenze all’interno
dei clan e delle
famiglie
E’ in corso un inasprimento di violenze
all’interno delle comunità straniere.
Un’escalation che è una guerra tra poveri, ma di cui pagano le conseguenze soprattutto i più deboli, donne e bambini.
Torna la schiavitù
e la vendita dei
minori
Violenza dal
coinquilino
La polizia è intervenuta in un appartamento di viale Monza, dove una 32enne
boliviana, risultata irregolare, è stata violentata dal coinquilino, un 41enne
equadoriano, con permesso di soggiorno, al quale pagava l’affitto per un posto
letto.
Moglie oggetto
Sentenza esemplare punisce dei veri delinquenti. Schiavizzare dei minori per lucrare con i guadagni della prostituzione
o costringerli a rubare sono reati ignobili, che meritano la massima severità. Ora
c’è da augurarsi che i responsabili scontino effettivamente la pena in carcere.
Otto imputati romeni sono stati accusati
di riduzione in schiavitù di baby prostituti,
costretti anche a rubare.
I rom romeni usano bambini, venduti
come schiavi, indifferentemente per furti o come baby prostituti, sapendo che,
secondo il codice penale italiano, per chi
ha meno di 14 anni non è imputabile. Un
sistema ben conosciuto e ampiamente
applicato.
Terribilmente inquietante l’episodio del
marocchino, con precedenti penali e ricercato dalla giustizia, sposato a un’italiana che era tornata a vivere con i genitori, dopo ripetute violenze e pestaggi.
Per ricordarle il dovere all’obbedienza le
ha gettato addosso, su viso e corpo, acido muriatico e ha tentato di travolgerla
Esiste chi considera
con l’auto. Sfigurare con l’acido è come
distruggere una vita. Le diversità sociali
lo stupro come un
e culturali tra occidente democratico e
normale dirittto
queste etnie sono incolmabili.
Questi carnefici considerano la donna
come oggetto di possesso, di totale Per quanto riguarda i romeni, i casi di
sudditanza, impossibilitata ad essere ri- tentato stupro non sono un’eccezione. I
spettata nelle proprie opinioni.
dati sono impressionanti.
Dei 126 comunitari denunciati o arrestati dalla Polizia Municipale negli ultimi
Baby boss con
quattro mesi, il 90 per cento appartiene
bimba prostituta
a quella nazionalità.
Spiega De Corato abbiamo avuto arresti
per reati gravissimi: un baby boss
albanese che obbligava una giovane donna a prostituirsi, bimbi schiavizzati e costretti a rubare da genitori di origine
maghrebina. Segnali che evidenziano un
problema di tutela per le fasce più deboli, donne e bambini, nel variegato mondo delle comunità straniere.
Dalla padella
nella brace
Le telecamere della
Stazione aiutano a
fermare gli illeciti
Fermati due magrebini sorpresi a fumare hashish in via Filzi e in possesso di
una quantità di stupefacente per uso personale. I giovani, di 23 e 26 anni, sono
stati denunciati per violazione della legge sull’immigrazione. Un terzo, anch’egli
magrebino, di 28 anni e con precedenti
penali, è stato arrestato in quanto non
aveva ottemperato a due provvedimenti
di espulsione emessi da diverse Questure.
L’operazione è stata resa possibile dalle
telecamere installate alla Stazione Centrale, che vengono visionate anche di
notte.
Soprattutto cocaina
ma torna l’eroina
Oltre alla cocaina, dobbiamo constatare che siamo anche in piena emergenza
eroina. Del resto il rapporto sulla sicurezza del Viminale lo ha certificato. Già
nel 2006, si tra i grandi Comuni, Milano
è stata la prima città per sequestri di
questa sostanza, con quantitativi doppi
a quelli di Roma. E oggi possiamo dire
che è diventata la prima piazza, non più
di passaggio, per consumo di eroina.
Qui la droga scorre
a fiumi
A Porta Venezia
arrestato albanese
con 100 chili
L’arresto di singoli corrieri che trasportano centinaia di chili di sostanze stupefacenti è la cartina di tornasole del fiume di
droga che corre ormai per le vie di Milano. E rende quanto mai prioritaria una ferma politica di espulsione dei clandestini,
100 mila a Milano, molti dei quali reclutati come spacciatori. Lo dichiara il vice sindaco e assessore alla sicurezza Riccardo
De Corato a seguito dell’arresto operato
dalla Squadra Mobile di un marocchino
irregolare che trasportava 250 kg di
hashish destinati al mercato milanese. Ci
sono segnali ormai evidenti di uno smercio e consumo spropositati di sostanze
stupefacenti. Solo qualche giorno fa agenti
del commissariato Garibaldi-Venezia hanno arrestato un albanese con quasi cento
chili di eroina. Numeri che parlano da soli.
Con il Patto per Milano Sicura, afferma De
Corato, abbiamo chiesto risposte a questa emergenza. Ovvero azioni di contrasto allo spaccio in zone precise, da corso
Como a viale Monza, dai Navigli al quartiere Figino. E le forze dell’ordine stanno
dando attuazione agli impegni concordati, con numerosi sequestri di sostanze stupefacenti. Ma è evidente che occorre anche intervenire a monte del problema. Ovvero regolando meglio la politica dei flussi migratori e intervenendo con più efficacia nelle espulsioni di irregolari.
Su Milano e hinterland si stanno riversando fiumi di droga. Solo alcuni giorni fa c’è
stato un maxi sequestro di 120 chili di hashish. Viale Monza è una delle zone critiche. A fine mese saranno installate 10 telecamere.
Una ragazzina dodicenne è stata vittima Con 900 impianti di videosorveglianza attivi a Milano, aggiunge De Corato, il Comudi abusi sessuali da un amico della cugi- ne è dunque, all’avanguardia in Europa. Ma è evidente che questo mercato va frenana a cui era stata affidata per sottrarla ai to con attività di intelligence sempre più sofisticate. Per questo è necessario dar
pericoli diffusi in sudamerica.
vita a una vera task force.
le cifre del degrado
Due per uno
come al
supermercato
In generale, denuncia il vice sindaco De
Corato, i cittadini stranieri continuano a
essere i principali responsabili della maggior parte dei reati commessi a Milano.
Sono 275 le denunce e 25 gli arresti operati nel mese di gennaio dalla Polizia
Municipale tra extracomunitari e comunitari; 134, invece, gli italiani segnalati
all’autorità giudiziaria e 2 i fermati.
I dati, spiega De Corato, dicono, dunque,
che per ogni italiano denunciato ci sono
due stranieri segnalati all’autorità
giudiziaria. Sono cifre considerevoli, se
si pensa che la popolazione straniera regolarmente residente è circa il 13 % di
quella totale. In merito ai reati contestati, la clandestinità continua a essere una
delle violazioni principali. Ma anche la falsificazione dei documenti, la contraffazione delle merci, i furti, liti e aggressioni. Per quanto riguarda gli arrestati, il
divario tra italiani e stranieri è ancora più
ampio. Mentre tra le nazionalità dei fermati, il primo posto spetta agli egiziani,
seguito da romeni e marocchini.
Questi numeri rendono quanto mai urgente accelerare le espulsioni degli irregolari. Per quanto riguarda i comunitari
si spera che il decreto approvato lo scorso 28 dicembre possa essere convertito
in legge con le necessarie correzioni, in
modo da comprendere anche chi non ha
reddito dimostrabile.
Siamo i più ....
Secondo stime elaborate su statistiche
ufficiali, infatti, nel nostro Paese ci sarebbe un agente delle forze dell’ordine
ogni 69 abitanti. Basta rilevare che in
Francia questo rapporto è di un agente
ogni 405 abitanti, in Inghilterra ogni 426
e in Germania ogni 330.
Gli incassi delle
multe usati per
aiutare le donne
schiavizzate
La clandestinità è
fonte di
irregolarità
La clandestinità è oggi la principale fonNel 2007, la Polizia Municipale ha inflit- te dei reati di maggiore allarme commesto 2926 multe ai clienti sorpresi ad con- si a Milano. E queste operazioni vanno
trattare con prostitute per le strade di dunque viste sia in chiave di prevenzioMilano. Un aumento del 45 per cento ri- ne sia nell’ottica del rispetto della legalità. Bisogna però constatare come è staspetto al 2006, quando furono 2009.
In meno di dieci anni, fa notare De to evidenziato in occasione dell’inauguCorato, da quando entrò in vigore, l’or- razione dell’anno giudiziario, che a caudinanza antiprostituzione emessa dal sa dell’attuale regime normativo si fansottoscritto come sindaco d’agosto (e no spesso processi fantasma contro
fondata sull’inosservanza al codice della clandestini che al solito si rendono irrestrada con manovre e soste occasionali peribili. Fatto che incide sulle spese delche ostacolano la regolare circolazione) la giustizia, visto che in assenza degli
imputati, come ricorda la Cassazione,
sono stati multati 18.815 cittadini.
Grazie agli introiti delle sanzioni, precisa tocca allo Stato pagare il difensore d’ufDe Corato, continuiamo a finanziare il ficio. E dopo il danno la beffa: perché
progetto Accoglienza delle donne vitti- puntualmente ritroviamo queste persome della tratta, a tutela delle prostitute ne sul territorio nazionale, magari in
un’altra città, sorpresi a commettere
che denunciano gli sfruttatori.
Nel 2007 ben 76 schiavizzate, di cui 16 nuovi illeciti.
cinesi, sono state sottratte dallo sfrutta- E’ quanto sostiene il vice sindaco De
mento dei protettori e hanno beneficiato Corato.
del programma di aiuto e di reinseriun rapporto
mento.
Anche a contrasto del degrado causato
del viminale
dalla prostituzione secondo gli impegni
presi con i residenti, entro fine mese sarà Ha indicato Milano e Catania, come le
ultimato il piano delle dieci telecamere città più colpite da rapine in abitazioni.
previste nell’area di viale Monza, dove
sette sono già entrate in funzione.
Il Patto per la Sicurezza, siglato lo scorso maggio, cui il Comune ha dato sostegno finanziario con due milioni di euro
stanziati, prevede attività di contrasto coordinate con le forze dell’ordine, e individua alcune zone prioritarie tra le quali Read the picture, see the words
viale Abruzzi.
A dispetto di tutto questo impegno manlibri illustrati
ca però uno strumento normativo che
permetta una drastica riduzione del fevia maiocchi 11
nomeno. Ovvero una legge che vieti la
tel. 0229400478
prostituzione per le strade.
Gli arresti in cifre
Le forze dell’ordine stanno facendo un
grosso sforzo e stanno ottenendo risultati brillanti nel contrasto della criminalità e dello smercio di sostanze stupefacenti. Ma i numeri devono far riflettere.
Nel 2007 solo da parte della Polizia Municipale ci sono state 2192 denunce di
extracomunitari e 149 arresti, di cui 70
clandestini. Questo vuol dire che i cittadini stranieri costringono ogni giorno i
vigili a sei segnalazioni all’autorità
giudiziaria e a un arresto ogni 48 ore.
sammartini
Il Comune
si appella al
Consiglio di Stato
Sull’ordinanza del Tar che ha sospeso
il provvedimento comunale per la chiusura anticipata di due locali di via
Sammartini, il Comune si appellerà al
Consiglio di Stato. Il Comune ha agito
per garantire quiete pubblica e vivibilità
contro continui schiamazzi e problemi
di ordine pubblico. Pertanto impugnerà l’ordinanza del Tar per continuare a
difendere la propria scelta e aiutare i residenti.
Ma non è già
emergenza?
Romania e Marocco, dichiara il vice sindaco De Corato, sono le prime due nazionalità per numero di denunce e arresti, per
furti in genere e furti di auto in particolare, oltre che per violenze sessuali, rapine
in esercizi commerciali, estorsioni, truffe
e frodi informatiche. Lo dicono i dati del
Viminale e lo testimoniano anche le numerose operazioni a carico di soggetti di
queste nazionalità da parte dei vigili. L’impegno della Polizia Municipale nel contrasto dei reati si dimostra ancora una volta
efficace. Ma il problema della criminalità
straniera va affrontato coralmente da tutte le Forze dell’Ordine per evitare che diventi emergenza.
pag. 4
cantieri
febbraio 2008
tanti lavori : c’e’ chi li presenta come migliorie e chi li vede come il fumo negli occhi
I problemi causati
dalla Quadrio
Curzio
Lettera aperta sui problemi creati dai
cantieri della società Quadrio Curzio alla
maggioranza dei cittadini di Zona 3
Gent.mi membri della Commissione Lavori Pubbliici del Comune di Milano,
membri della Commissione Mobilità del
Comune di Milano,
Pietro Viola, Presidente del Consiglio di
Zona 3,
Leopoldo Sighel, Presidente della Commissione Lavori Pubblici del CDZ3,
Consiglieri del Consiglio di Zona 3
In occasione della riunione congiunta,
mercoledì 30 gennaio 2008, delle Commissioni Lavori Pubblici e Mobilità del
Comune di Milano, presso il Consiglio
di Zona 3, sui problemi creati dalla società Quadrio Curzio in Zona 3, poiché
tale seduta si svolgerà a porte chiuse,
con l’ammissione dei soli rappresentanti
di chi ha prenotato box dalla Quadrio
Curzio, abbiamo deciso di scriverVi, per
rappresentare gli interessi della maggioranza dei cittadini di Zona 3.
È probabile che commissioni straordinarie di questo tipo si rendano necessarie anche nelle altre Zone della città: l’argomento è dunque di interesse generale.
In Zona 3 ci sono quattro cantieri della
Quadrio Curzio, siti in via Andrea Costapiazza Loreto, in largo Murani, in via
Leoncavallo, in piazza Novelli.
Di questi solo il cantiere di via Costa ha
terminato i lavori, anche se ha consegnato (in ritardo di 18 mesi, e con un
aumento del 60%) box che non corrispondono a quanto pattuito; tutti gli altri cantieri sono in enorme ritardo, il cantiere di largo Murani più di ogni altro.
I cantieri urbani provocano inevitabilmente disagi ai cittadini; quando sono
legati a progetti di pubblica utilità dai
tempi ragionevoli e certi, questi disagi
possono essere sopportati con pazienza per senso civico; diverso è il caso di
progetti che, per rendere possibile a pochi cittadini l’acquisto di box a prezzo
calmierato (in molti casi un investimento speculativo, visto quanti box appena
consegnati vengono immediatamente
rivenduti o affittati a prezzo di mercato),
sequestrano per anni vie e piazze sottraendole all’uso pubblico, e riducono
drasticamente la qualità di vita dei cittadini.
Con i ritardi tollerati dagli organi di vigilanza del Comune si sono prolungati per
anni, indebitamente, l’inquinamento e il
traffico inevitabilmente associati ai cantieri, si sono ridotte per lunghi periodi le
possibilità di movimento dei cittadini
disabili, invalidi o anziani; si sono trasformati passaggi e marciapiedi in
vicoletti bui nascosti dalle cesate, dove
la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei
più indifesi, è quotidianamente a rischio.
Non parliamo solo del vertiginoso aumento degli scippi in quelle aree, ma di
episodi di vera e propria criminalità: nella
sola piazza Novelli subito dopo l’avvio
del cantiere si è verificata, al riparo della
cesata, una rapina a mano armata nella
gelateria; il bar invece è stato scassinato dai ladri nottetempo, utilizzando strumenti ed energia elettrica presi a prestito nel cantiere incustodito della Quadrio
Curzio.
A parte il rischio per la sicurezza, i cantieri, e l’indebito prolungamento dei lavori, producono danni economici anche
molto gravi agli esercizi che hanno la
sfortuna di trovarsi nell’area dei lavori.
In alcuni casi questi danni sono stati così
ingenti da portare al fallimento dell’esercizio.
Altrove, come per esempio in via
Leoncavallo, dopo l’avvio del cantiere per
lungo tempo l’AMSA non è più riuscita a
passare per ritirare l’immondizia, mentre persino i cestini per i rifiuti venivano
rimossi, e questo ha indubbiamente contribuito a trasformare lo spazio interno
alle cesate in una nauseabonda discarica a cielo aperto.
Il traffico che attraversa le aree interessate è deviato e imbottigliato, basti per
tutti l’esempio di piazza Novelli; nella
nostra zona questi disagi riguardano, direttamente o indirettamente, tra code
causate dai cantieri, deviazioni e ingorghi a catena, più di 200.000 automobilisti.
Ora la Quadrio Curzio S.p.A. ha modificato la propria ragione sociale in
Quadratec S.p.A. ed ha “scorporato” il
ramo parcheggi dalle proprie attività, cedendo le concessioni e i rispettivi obblighi contrattuali a società di sua scelta,
come la Salini Locatelli s.r.l.
Se per gli acquirenti le ragioni di preoccupazione sono evidenti, le ragioni
della maggioranza dei cittadini, e la
possibilità non remota di un conflitto
di interessi con le associazioni degli
acquirenti di box, sono ben esemplificate da un caso analogo verificatosi
in Zona 3.
La società assegnataria della concessione per la realizzazione dei box nelle
vie Ampère - Compagni - d’Ovidio si è
trovata in gravi difficoltà dopo aver
danneggiato le fondamenta delle case
confinanti con il cantiere.
In una girandola di varianti in corso
d’opera, approvate dal solo Consiglio
di Zona, o addirittura ancora da presentare, è riuscita a ridurre, al solo scopo di rientrare nei costi, lo strato superficiale, dai tre metri di terra previsti, in
una copertura (ancora da realizzare) di
70 centimetri scarsi; ha cercato di ampliare lo scavo coinvolgendo altre vie e
prolungando all’infinito i lavori; e si trova ora ad affrontare il fallimento della ditta
costruttrice, sulla quale avrebbe dovuto
rivalersi per risarcire i danni provocati dai
lavori.
Restano ai cittadini della zona, oltre ai
danni alle case e al verde cancellato
definitivamente, i disagi provocati da un
parcheggio non terminato e ancora scoperto, dove i lavori sono ormai fermi.
In questo caso la maggioranza del Consiglio di Zona ha tenuto conto esclusivamente degli interessi degli acquirenti dei
box, della loro cooperativa e della società costruttrice, mentre sono stati ignorati quelli di tutti gli altri cittadini, compresi i proprietari delle case danneggiate, ed
i ventimila studenti del Politecnico quotidianamente strizzati negli stretti passaggi nascosti dalle cesate, dove vengono
regolarmente borseggiati.
I danni provocati alle case sono fin qui
stati considerati dal Consiglio di Zona e
dagli uffici dell’assessore Croci un semplice contrasto tra privati, di natura
civilistica.
Il Consiglio Comunale e le Commissioni
Lavori Pubblici e Mobilità non hanno
perciò mai ritenuto necessario occuparsi del problema. Eppure sono stati provocati danni per milioni di Euro dagli scavi di un cantiere dove progetti e qualità
dei lavori erano controllati e certificati in
ogni sede, anche nelle aule giudiziarie,
da dirigenti comunali.
Se comunque ora Comune e Consiglio
di Zona hanno deciso di riconoscere la
rilevanza politica dei problemi legati ai
parcheggi, all’assenza di controlli
affidabili e alle cattive pratiche costruttive,
ne siamo tutti lieti.
Se invece dovessero essere di nuovo prese in considerazione solo le istanze degli
acquirenti dei box, dovremmo dedurne che
per alcune forze politiche solo gli investimenti hanno diritto di cittadinanza in questa città, non la maggioranza costituita da
comuni cittadini.
Alcune domande, per concludere:
Il Comune non dovrebbe applicare le penali previste per i ritardi (in particolare per
largo Murani) e usare questi soldi per risarcire i cittadini dei disagi patiti con interventi di pubblica utilità?
Non è il caso che il Comune scelga autonomamente le società che subentrano alla
Quadrio Curzio?
La Quadrio Curzio non ha dovuto sottoscrivere una fideiussione pari al valore dei lavori proprio in previsione di un caso del
genere? Potrebbe il Comune assegnare i lavori a società che garantiscano
tempi brevi, costi stabili e qualità dei
lavori, pagandole con una quota della
fideiussione fornita dalla Quadrio
Curzio?
Ancora: là dove i tempi si sono già troppo prolungati e i cantieri sono ancora
nella fase iniziale, è possibile valutare
se i progetti non vadano rivisti (anche a
costo di rinunciare a qualche box, e ovviamente rimborsando gli acquirenti)
per rientrare nei tempi previsti, e ridurre i disagi della cittadinanza?
Nel ridiscutere le assegnazioni, potrebbe essere inserita una clausola sulla sicurezza che garantisca illuminazione e servizi di sorveglianza nei passaggi nascosti dal-
Riqualificazione di
un’importante
area urbana
Oltre 600 mila metri quadrati di superficie interessati da 14 interventi, frutto
della collaborazione tra amministrazione pubblica e soggetti privati.
Dinanzi a una folta platea, giovedì 24
gennaio, il Sindaco Moratti, accompagnata da Riccardo DeCorato e dall’Assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli, ha illustrato i progetti di
riqualificazione architettonica ed urbanistica dell’area urbana adiacente alla
Stazione Centrale. L’intento è quello di
risanare una zona spesso individuata
come luogo di disagio e di
emarginazione e dalla quale transitano,
ogni giorno, circa 320 mila persone,
secondo le stime elaborate dalle Ferrovie dello Stato. Il Progetto sopracitato,
promosso dal Comune, si concluderà
nel 2010 con la realizzazione di 14 interventi, effettuati con la cooperazione
di svariati enti privati, fra i quali meritano una menzione la società Grandi
Stazioni e la Fondazione per il Memoriale della Shoah.
Gli interventi prevedono: il restauro
della prestigiosa Palazzina Reale della
Stazione, in accordo con la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e
Paesaggistici di Milano; il recupero
sotterraneo in prossimità del Binario
21, dal quale partirono nel 1943/44 i
convogli diretti ad Auschwitz. Qui sorgerà un Memoriale della Shoah, con
annesso un centro educativo
multimediale rivolto alle scuole. Vi sarà
inoltre la ristrutturazione di uno dei più
celebri edifici degli anni Trenta, su progetto dell’architetto Ulisse Stacchini, Palazzo Ferrante Aporti e l‚intervento di
recupero integrale del prestigioso Hotel
Gallia, aperto nel 1932, per ricondurlo
agli antichi fasti dell’art noveau.
Saranno poi riqualificati anche: il palazzo
di via G. B. Pirelli, ultimato nel 1953, quale
sede della direzione generale della società
Lanerossi; quello di via Fabio Filzi 25,
sede storica della Galbani, risalente agli
anni ’60 , oltre all’attuale sede di Generali Assicurazioni, in via Vittor Pisani 31,
costruito nel 1966. Non poteva mancare
il palazzo di viale della Liberazione 16, del
1969, sede della Plasmon prima e poi di
RCS-Pubblicità; per giungere a quello di
piazza IV Novembre 5, costruito agli inizi
degli anni ‘70, e all’edificio di via
Vespucci 2, ultimato nel 1971 e attuale
sede di Ina Assitalia. Ulteriori opere interessate al Progetto di valorizzazione saranno il palazzo di via Lepetit, per un lungo periodo sede della società farmaceutica omonima e, dopo, del Ministero del
Lavoro, costruito negli anni ‘60 dall’architetto Renato Iscra e dell’ingegner Francesco Cetti Serbelloni. La società inglese
Cambridge Place Investment Management è responsabile della ristrutturazione
dell’immobile di sua proprietà, in piazza
IV Novembre 3. Non si può omettere, per
concludere, il più grande intervento di
riqualificazione urbana nel cuore della
città, quello dell’area urbana di Porta
Nuova. Un Progetto, secondo alcuni, decisamente ambizioso, ma di necessaria
attuazione, a detta dell’Amministrazione
comunale, per rendere Milano sempre più
bella, vivibile e sicura.
Giuseppina Serafino
pratiche decentrate
le cesate?
Per finire, va da sé, nessuna discussione
di revisione dei progetti nel senso dell’ampliamento dello scavo e del prolungamento del disagio può essere presa in considerazione. Possiamo chiedere garanzie in
questo senso, così come un impegno a
bocciare le solite varianti in corso d’opera,
per aumentare il numero dei box e ridurne
il costo unitario?
Gli abitanti di via Leoncavallo segnalano che
sul cartello del cantiere la data di fine lavori (20 settembre 2007, ma a quell’epoca era
stato a malapena scavato un piano) è stata
ora sostituita da una scritta enigmatica: “revisione del progetto in corso”. È serio tutto
questo?
Qui ci sono dei cantieri da chiudere presto
e bene, riducendo il danno per tutti.
Troverete in calce alcune firme di persone
di diverso orientamento politico, conosciute
ai cittadini e al Consiglio di Zona per il loro
impegno in difesa degli interessi pubblici
in Zona 3.
Non abbiamo ritenuto di avviare una vera e
propria raccolta di firme in appoggio a questa lettera aperta, che verrà diffusa anche
fuori dell’ambito specifico di Zona 3, visto
che la questione riguarda praticamente tutta
la città.
Se dovessimo verificare che il Consiglio
Comunale e quello di Zona 3 non intendono prendere in considerazione i temi sollevati non certo per la prima volta in questa
lettera, siamo pronti ad avviare una raccolta di firme in tutta la città, e a sensibilizzare
i nostri concittadini anche coinvolgendo i
mezzi di comunicazione di massa.
Grazie per la cortese attenzione, e buon lavoro.
Giovanni Agnesi
Marina Bozza
Paola Bozzolo
Luca Carra
Marica Eoli
Piero Gianni
Carlo Ippolito
Irvana Malabarba
Ariberto Radicati di Primeglio
In caso di trasloco, i cittadini che si recano agli sportelli Milano Semplice e nelle
sedi decentrate dell’anagrafe potranno : - chiedere il cambio di residenza - presentare denuncia per la tassa rifiuti (Tarsu) - presentare la dichiarazione di inizio
occupazione e/o cessazione alloggio - chiedere il pass provvisorio per la sosta
(se andassero ad abitare in una zona a sosta regolamentata).
Dopo il rilascio del pass provvisorio per la sosta, il Comune provvederà ad inviare a domicilio, prima della scadenza, quello definitivo valido 3 anni. Per usufruire
del nuovo servizio è necessario essere in possesso dei dati catastali dell’immobile, presenti sull’atto di compravendita, sui contratti di locazione e di attivazione
delle utenze e sulle visure catastali.
Indirizzi degli Sportelli Milano Semplice e delle anagrafi di Zona 3
via Sansovino 9 - via Padova 118 - via Padova 118 - via Sansovino 3
Esprimo il mio pieno sostegno ai contenuti della lettera aperta sui danni dei
cantieri della Quadrio Curzio.
Ahimé, purtroppo ciò che molti cittadini temevano, ciò che i partiti de la sinistra l’arcobaleno denunciavano da anni
√ (r) accaduto!!! La realt√ † ha confer mato tutti i timori e i rischi che, vanamente, sono stati denunciati in Zona e
in citt√ †.
Questa Amministrazione DEVE finalmente fare autocritica, rivedere i piani
parcheggi dal 1984 ad oggi e porre rimedio ai tanti e diffusi danni che ha creato nella citt√ † e nel suo tessuto sociale.
Avendo peraltro cambiato approccio al
traffico automobilistico, DEVE coerentemente rinunciare alla realizzazione dei
parcheggi a rotazione nel centro citt√ †,
in quanto sono solo attrattori di traffico.
Il Comune di Milano DEVE assumersi
le sue responsabilit√ † e smetterla di
considerare come un mero problema
“privatistico” la gestione e la risoluzione delle controversie e dei danni che
molti cittadini
“frontisti” hanno subito: se, infatti, queste opere andavano assolutamente realizzate in quanto erano di interesse
pubblico, il pubblico, la pubblica amministrazione, non pu√ ≤ ora dire che le
vicende tra i concessionari e i cittadini
sono solo questioni private!
Antonella Fachin
Consigliere Zona 3
Lista Fo per La Sinistra l’Arcobaleno
E’ in pieno caos la situazione dei parcheggi residenziali comunali. La riunione convocata dal Sindaco con gli assessori alla Mobilità e ai Lavori Pubblici si è
risolta con un nulla di fatto: “E’ un problema complesso, dovremmo riunirci una
volta alla settimana”, si limita a dire la
Moratti. E’ impossibile la soluzione complessiva della vicenda con un’unica delibera definitiva, come vorrebbe il Sindaco, dal momento che i parcheggi per residenti sono stati progettati e deliberati
sulla base di quattro bandi, a partire dalla metà degli anni “80. In Zona 3, gli
assegnatari dei parcheggi chiedono da
tempo alle imprese costruttrici di ottemperare alle convenzioni che hanno sottoscritto, ma il Comune non è in grado di
garantire il rispetto della normativa. Alcuni progetti sono bloccati, e non c’è
ancora una decisione sui 7 parcheggi, tra
cui piazzale Lavater, approvati dalla giunta
Albertini, con i poteri speciali del Sindaco, e bocciati dalla giunta Moratti.
Visto che i parcheggi sono realizzati su
area comunale è in gioco chiaramente il
prestigio e l’autorevolezza dell’amministrazione. Ma nel frattempo non si vedono vie d’uscita.
Per Zona 3 abbiamo chiesto con un urgenza la convocazione delle commissioni Mobilità e Lavori Pubblici, con i rispettivi assessori, soprattutto per verificare
responsabilità e inadempienze denunciate
sia dagli assegnatari dei parcheggi che
dai residenti.
Marilena Adamo, capogruppo PD
Aldo Ugliano, consigliere PD
febbraio 2008
pag. 5
consiglio di zona
finalmente!
una risposta per piazzale dateo
Lo stabile non sarà
venduto, ma usato
per una
sperimentazione
sociale
il 1° di febbraio la Giunta comunale ha
approvato la delibera che stabilisce i
criteri per l’assegnazione e la gestione
degli alloggi di piazzale Dateo 5.
A ottobre, ha detto l’assessore alla Casa
Gianni Verga, il Consiglio comunale ha
revocato la vendita dello stabile e ne ha
destinato l’utilizzo alle finalità dell’edilizia residenziale pubblica con modalità di
attribuzione da definire nell’ambito di uno
specifico piano di assegnazioni.
In piazzale Dateo, si sperimenterà un
mix abitativo che terrà conto sia degli
aspetti socio economici dei soggetti sia
delle funzioni di alcuni spazi: non solo
residenze quindi, ma anche servizi. La
sperimentazione sarà anche di tipo
gestionale e potrà aiutare l’Amministrazione nelle scelte future sulla più diffusa gestione del patrimonio di proprietà
di edilizia residenziale sociale.
L’obiettivo del mix abitativo è scongiurare la concentrazione di situazioni di fragilità sociale.
Per favorire il mix sociale si opererà, da
un lato, articolando i canoni di locazione
tra sociale e moderato, in modo tale da
permettere l’accesso a nuclei con condizioni economiche e sociali diverse;
dall’altro, diversificando le famiglie
assegnatarie in base ai risultati dell’analisi condotta sulle domande di alloggi
Edilizia Residenziale Pubblica e in relazione al contesto, ai servizi, alle opportunità che una zona centrale e particolarmente accessibile, come piazzale
Dateo, può offrire.
Nello stabile vivranno gli anziani e le giovani coppie, ha precisato l’assessore alle
Politiche sociali Mariolina Moioli, ma
anche disabili e persone sole con minori
che saranno seguiti dai nostri servizi attraverso progetti di accoglienza e sostegno, perché in piazzale Dateo si possa
creare un modello positivo di integrazione e di housing sociale da esportare in
altre realtà della nostra città.
Autodifesa femminile
riunioni di consiglio
Si è parlato di Expo
L’articolazione dei canoni, così come la
presenza al piano terra di spazi dove possono essere insediate funzioni commerciali e di servizio, sono due elementi di
rilievo per favorire l’integrazione con
l’ambito urbano circostante.
Lo stabile di piazzale Dateo rappresenta
un campo ideale per una sperimentazione
di questo tipo: è un immobile storico di
pregio in una zona centrale della città;
fa parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e presenta tutti gli elementi,
di valore come di problematicità, legati
in particolare agli aspetti gestionali; è
nella gran parte vuoto e costituisce
un’occasione per la realizzazione di un
progetto pilota, eventualmente
trasferibile in altri contesti.
Lo stato attuale
dell’immobile
Ospita 157 alloggi (con relative cantine e
posti auto),18 spazi per negozi, laboratori, servizi di quartiere al piano terra, 6
mini alloggi protetti per anziani, un asilo
nido e un centro multiservizi per anziani.
Trentacinque alloggi sono già stati assegnati alle famiglie di via Lomellina dopo
il tragico scoppio avvenuto il 18 settembre 2006.
Parte degli spazi disponibili al piano terra saranno utilizzati per ricollocare i commercianti a suo tempo trasferiti nei prefabbricati di corso Indipendenza ai quali
è stata riconosciuta l’opzione di rientrare nei locali ristrutturati dello stabile di
piazzale Dateo.
Per la destinazione dei rimanenti spazi
l’Amministrazione sta lavorando per individuare i criteri di assegnazione e le
tipologie di funzione da insediare tra quelle ritenute utili alla sostenibilità e alla
coesione sociale all’interno dello stabile.
Politici, vivete in
modo che i vostri
figli pensino a voi
quando pensano
alla giustizia.
Consiglio di Zona 3
Sala Consiliare
La Commissione Polo Multifunzionale e via Sansovino, 9
la Commissione Sport ripropongono per ❃ 19 marzo, ore 21: mostra di
TIZIANA GHIGLIONI
l’anno 2008 nel periodo marzo - giugno
corsi di autodifesa femminile presso la
Politecnico di Milano
tensostruttura di via Bassini.
Il corso ha lo scopo di fornire alle iscritte Aula S 01
le tecniche necessarie per far desistere piazza Leonardo da Vinci
e, se necessario, per difendersi dai ma- ❃ 15 aprile, ore 13: concerto organizzato dalla Commissione Culura del Comulintenzionati.
Matteo Certani, presidente della Commis- ne. Tullio De Piscopo
sione Polo Multifunzionale di zona, di- Per informazioni: 02/95334292 - 335/
chiara “i violenti non devono avere il 8304289
sopravvento su chi è più vulnerabile!” e
aggiunge “i corsi di autodifesa non sono
arte e storia
la soluzione al problema sicurezza, sono
purtroppo la conseguenza”.
Scuola Borromeo
Stampato e
distribuito
gratuitamente un
libricino che parla
di alcuni aspetti di
Zona 3
Il 18 febbraio, alle ore 10, presso la scuola primaria Cardinale Federico Borromeo
di via Felice Casati 6, l’assessore alle Aree
cittadine e Consigli di zona Ombretta Colli
ha partecipato alla cerimonia di
premiazione del concorso Wivo il mio
quartiere iniziativa educativa promossa
da Seat Pagine gialle e rivolta alle scuole
milanesi per far riscoprire i quartieri cittadini attraverso esperienze ludiche e attività didattiche. Oltre 100 le scuole coinvolte per un totale di 8.500 bambini.
Conoscere la città di oggi e di ieri, capirne la storia, coglierne i cambiamenti e
ammirarne le bellezze nascoste. A questo mira il volume Arte e Storia in zona 3
a Milano presentato dall’assessore alle
Aree cittadine e Consigli di zona Ombretta
Colli, dal Presidente di zona 3 Pietro Viola e dal Presidente della Commissione
Cultura di zona Gianluca Boari.
Le bellezze di Milano non si limitano al
centro storico, ha spiegato l’assessore
L’Assessore Colli, il segretario del Sindaco Paolo Glisenti ed l’assistente dell’Assessore al Territorio Matteo Gatto hanno
presentato il dossier di candidatura
all’Expo al consiglio di Zona 3. Glisenti ha
detto che verranno investiti a Milano 10
miliardi di euro in infrastrutture di trasporto e 3,2 miliardi in infrastrutture specifiche per l’esposizione. I costi di funzionamento e marketing per 900 milioni di euro
dovrebbero essere coperti dai biglietti,
affitto dei padiglioni, vendita gadgets e
sponsorizzazioni.
Dal dossier di candidatura in inglese e
francese scaricabile dal sito del Comune
(www.milanoexpo-2015.com) risulta che
i 10 miliardi di euro sono investimenti in
metropolitane, raccordi stradali ed autostrade lombarde già previsti dalla pianificazione pubblica, mentre i 3,2 miliardi
verranno finanziati per il 46% dallo Stato,
per il 26% dal Comune, Provincia e Regione, per il 28% dal settore privato.
Di questi ultimi 1.253 milioni saranno
destinati alla costruzione e preparazione
del sito dell’esposizione, 1.780 milioni ai
collegamenti con i sistemi di trasporto,
135 milioni a nuovi alberghi, 60 milioni a
strutture tecnologiche.
I privati finanzieranno la costruzione dei
parcheggi, delle strutture tecnologiche,
del villaggio Expo per 2.000 posti letto che
sorgerà su un’area di Pirelli RE nel Comune di Pero, del grattacielo alto 200
metri sopra la fermata della Tav e del ponte
che costeranno 284 milioni di euro. Queste strutture verranno poi affittate al comitato Expo durante l’evento.
Glisenti ha sostenuto che parte degli investimenti saranno effettuati in Zona 3,
ma credo si sia confuso perché nel dossier
di candidatura non è previsto. La via di
terra e la via d’acqua che collegheranno
la Darsena con l’Expo non passano per la
nostra zona, essendo il sito a nord ovest
di Milano.
Nella presentazione si è parlato dei 29
milioni di visite previste tra il 1 maggio ed
il 1 ottobre, corrispondenti a 21 milioni di
visitatori, di cui il 34% proveniente da
Lombardia e regioni confinanti, il 57% dal
resto d’Italia e la nazioni europee, il 9%
dal resto del mondo. IL costo del biglietto sarà di 40 euro con riduzioni per abbonamenti e gruppi.
Per sostenere la candidatura l’Italia spenderà ben 7,5 milioni di euro, divisi tra Stato, Regione, Provincia e Comune.
Il terreno è attualmente per metà della
Fondazione Fiera, del 30% dei fratelli
Cabassi ed il resto delle Poste Italiane ed
altri proprietari. Esso verrà prestato al
comitato Expo ma rimarrà degli attuali
proprietari.
Alla fine dell’Expo le costruzioni principali verranno conservate mentre quelle minori verranno demolite ed i privati torneranno in possesso dell’area che potranno
trasformare in un quartiere residenziale e
terziario. La parte a verde dell’Expo, pari
a un quarto dell’area lungo il perimetro
rappresentato da autostrade e linea ferroviaria ad alta capacità, dovrà essere
portata al 50% per creare un nuovo parco urbano. Particolare attenzione verrà
prestata ai criteri di sostenibilità delle costruzioni, visto che per il 2012 Milano
dovrà ridurre del 12% il CO2 prodotto.
I visitatori dovrebbe arrivare per il 29% in
aereo, il 30% in treno, il 25% in autobus
e solo per il 16% in auto. Parcheggi per
17.000 posti auto saranno costruiti lungo la tangenziale ovest e le autostrade e
strade limitrofe, da lì un servizio di navetta porterà i visitatori all’esposizione. 4.000
posti auto saranno previsti sotto l’Expo.
Sono comunque previsti ampliamenti delle strade statali intorno all’Expo e dei collegamenti (Rho-Monza, Varesina, S.S.
11). Le visite giornaliere saranno in media 160.000, con punte di 250.000 per gli
eventi speciali.
Vi è grande preoccupazione da parte degli abitanti della zona per i giorni di
sovrapposizione tra le manifestazioni che
si terranno nei padiglioni della Fiera e
l’Expo in quanto la Fiera non chiuderà mai.
Sono intervenuto chiedendo perché si
spenderanno 250 milioni di euro per un
grattacielo di più di 200 metri di nessun
interesse per la città, perché non si è pensato di espropriare l’area a valore agricolo per poi recuperare il valore delle infrastrutture pagate con fondi pubblici mentre così i proprietari approfitteranno dell’aumento del valore del terreno, quanto
è attendibile la bassa stima di arrivo in
auto, dove saranno costruiti i parcheggi,
qual’è l’utilità degli eventi di apertura e
chiusura dell’Expo che costeranno 20
miliardi di euro, qual’è il dettaglio degli
investimenti previsti, quali saranno i poteri speciali che il sindaco Moratti chiederà per preparare l’Expo, perché nel
dossier si parla di chiusura totale delle
università e scuole nel periodo dell’Expo
e di crediti formativi per invogliare gli studenti a fare i volontari (stacco biglietti,
controllo parcheggi, assistenza ai turisti).
Ho anche fatto notare che si è dichiarata
una temperatura massima a Milano in luglio e agosto di soli 28 gradi, mentre la
media degli ultimi 5 anni è di 30 gradi.
Le risposte sono state non soddisfacenti:
sembra che nella via di terra sia previsto
un percorso di visita dei quartieri liberty
di Zona 3, mentre per quanto riguarda gli
espropri è stato dichiarato che i privati
avrebbero potuto bloccare tutto con i ricorsi. E’ stato anche detto che gli investimenti andranno a profitto di albergatori,
ristoratori e commercianti di Milano e provincia creando un forte indotto e verranno lasciati in eredità alla città edifici di
valore sociale. Il grattacielo servirà per
ospitare servizi all’Expo (500 posti letto,
uffici vari, ristoranti, antenne radio e televisive) e questi spazi avrebbero dovuto
essere previsti comunque. Per quanto riguarda gli studenti, Gisenti ha detto che
le chiusure estive di scuole ed università
saranno quelle normali.
I consiglieri di zona hanno fatto numerose domande a cui Glisenti ha risposto brevemente dovendo lasciare la riunione alle
20.30.
Michele Sacerdoti
www.msacerdoti.it
Colli, molti sono gli angoli, le chiese e le
strutture di grande valore artistico e culturale. Con questo libro si è voluto dare
agli abitanti di Zona 3 un quadro generale di ciò che è presente sul territorio, fornendo curiosità e particolari, dando quindi voce a un passato troppo spesso dimenticato.
Il testo nasce in seguito al successo
ottenuto da una serie di incontri e visite
guidate dedicate alla scoperta del territorio della zona, dei suoi luoghi più belli
e significativi e all’approfondimento della storia. Appuntamenti che hanno coinvolto un vasto numero di cittadini che,
per la prima volta, si sono trovati a passeggiare per le strade del loro quartiere
imparando a conoscerlo e amarlo.
Il testo, distribuito gratuitamente presso
la sede del Consiglio di zona 3 in via
Sansovino 9, ripercorre, nel primo capitolo, la storia di Milano dai Sestrieri alle
zone. Il secondo capitolo elenca le testimonianze artistiche della Milano fuori dai
bastioni prima del boom edilizio
postunitario per poi arrivare, nel capitolo 3, ad approfondire lo stile Liberty in
zona 3. Un’attenzione particolare è dedicata, nel capitolo 4, ai luoghi di culto,
mentre le ultime due sezioni approfondiscono i quartieri dell’Ortica, Casoretto e
il Piano Regolatore Beruto di fine ‘800.
Arte e Storia in zona 3 è un testo dedicato interamente ai cittadini della zona, ha
sottolineato l’assessore Colli, un domani, però sarebbe bello potesse diventare
uno strumento utile anche per i turisti,
per chi si avvicina a Milano pensando che
tutto sia limitato a piazza Duomo e al
quadrilatero. Milano è molto di più.
La maggioranza del Consiglio di Zona 3
non riesce ad approvare il bilancio preventivo 2008 e delle programmazioni
annuali di tutte le Commissioni. La proposta ci è stata consegnata seduta stante: ripartizione di fondi senza alcun ragionamento progettuale generale e senza alcun bilancio consuntivo né ragionamenti analoghi. La proposta della maggioranza è molto criticabile, perché si
limita a ripartire fondi secondo il peso
numerico del Partito del presidente di
ogni commissione e prescinde assolutamente dall’utilità e dalla qualità dell’attività svolta, così come dalle capacità dei
presidenti di commissione. Noi abbiamo reagito, per la verità in modo un po’
confuso e improvvisato, presentando una
serie di emendamenti di modifica
scoordinati tra loro. Ma i consiglieri di
maggioranza presenti erano solo 20,
quando il numero legale è 21. Poiché il
nostro ruolo non è quello di boicottare i
lavori del Consiglio, ma quello di esercitare le funzioni di controllo che ci competono e le capacità propositive che ci
contraddistinguono, abbiamo concordato una sospensione della seduta che
(dopo che abbiamo ricevuto i dati necessari sul consuntivo 2007) è ripresa stasera con una nostra proposta concordata, articolata e motivata. Ma anche
stasera i consiglieri di maggioranza presenti erano solo 20, non sufficienti per
garantire il numero legale. Così abbiamo
presentato il nostro emendamento, abbiamo ascoltato gli interventi dei consiglieri di maggioranza che cercavano di
prendere tempo per aspettare il loro 21°
consigliere, abbiamo votato il nostro
emendamento che è stato respinto e, al
momento del voto sul provvedimento,
abbiamo abbandonato l’aula. Erano ancora solo 20, non avevano il numero legale, quindi non c’èstata alcuna delibera. Domanda conclusiva: la maggioranza del CdZ 3 è incapace e inaffidabile o è
divisa al suo interno? O tutte e due le
cose? Intanto, per vostra informazione,
riporto qui sotto il testo della nostra proposta di emendamento. So che non è di
facile lettura, ma sono sempre disponibile per eventuali chiarimenti.
Sara Rossin
capogruppo PD in CdZ 3
Dibattito sul ruolo
dei Consigli di Zona
Il 24 gennaio il Consiglio di Zona 3 ha
deliberato all’unanimità un documento
che raccoglie osservazioni e modifiche
alle politiche urbanistiche in fase di definizione da parte dell’Assessorato sviluppo del territorio del Comune. La delibera
sottolinea come questo sia il primo passo verso la formazione di un piano strategico urbano per la città di Milano. A
questo proposito giocano un ruolo fondamentale i Consigli di Zona, quali migliori interlocutori con l’Amministrazione Centrale circa le esigenze e volontà
territoriali locali.
Matteo Certani, presidente della Commissione concessioni edilizie di zona,
auspica di salvaguardare l’architettura
storica zonale e di aumentare la partecipazione dei Consigli decentrati nelle scelte urbane locali, e aggiunge: “E’ essenziale un dialogo diretto con le realtà territoriali locali per favorire uno sviluppo
urbano condiviso”.
Manfredi Palmeri, durante il convegno
“Lambrate e la Zona 3”, ha dichiarato che
Milano deve creare le condizioni del proprio sviluppo futuro, salvaguardando
l’identità storica. Accanto alla necessaria riqualificazione di aree industriali
dismesse, è importante preservare e valorizzare il patrimonio culturale,
architettonico e ambientale delle Zone di
Milano. Mostrare le immagini del passato non è un’operazione nostalgica, ma un
indirizzo civile: il nuovo deve crescere
intorno all’anima antica.
pag. 6
spazio aperto
ai
ancora nutrirci col pane e la pasta o dovremo bere etanolo?
Con i più distinti saluti
Gaetano Taraschi
lettori
Quei ... diavoli dei
City Angels
La presente per segnalare un brutto episodio di cui sono stato testimone, accaduto ai giardini pubblici di Porta Venezia, il 30 dicembre, alle ore 19,30.
Un signore aveva lasciato da pochi minuti la bicicletta non protetta che è stata
proditoriamente sottratta da un individuo non identificato che si è dato alla
fuga.
I City Angels in servizio (una donna e
due uomini con il cane), pur essendosi
accorti del reato in corso, erano in piacevole conversazione con un loro amico
e, nonostante le grida “al ladro” pronunciate dal malcapitato, non sono intervenuti.
Solamente dopo si sono avvicinati alla
vittima e gli hanno chiesto se preferiva
che chiamassero il 113 o il 112.
Dopo il diniego del derubato e il suo congedo, i City Angels si sono avvicinati a
me e senza profferire parola mi hanno
piantonato sino a quando la donna ha
avuto dal derubato la conferma che io
non fossi implicato nel reato. Se ne sono
andati senza nemmeno salutarmi e mi
hanno seguito a distanza nel giardino.
La domanda che mi sorge spontanea è
la seguente: a cosa sevono queste persone che dovrebbero tutelare il cittadino, ma che di fatto come ho potuto constatare personalmente sono inutili e per
di più costosi alla comunità?
Attendo una risposta.
Distinti saluti
Mino Sanna
ATM, ahi,ihai,ihai ...
✁
Un giorno, in me ha vinto lo spirito ecologico, quindi ho pensato bene di attraversare Milano con i mezzi, per recarmi
a un appuntamento di lavoro. Ho seguito il percorso consigliato dal sito ATM
con il sistema Giro Milano. Ecco il resoconto:
Il 1° mezzo, metro linea 1, ha funzionato
bene; 2° mezzo, bus 44, è arrivto con 20
minuti di ritardo, e io ferma al freddo ad
aspettarlo; 3° mezzo bus 53 è arrivato
con mezz’era di ritardo. Chiaramente
erano saltati dei pulman, perché i cartelloni per strada dicevano “un mezzo ogni
8 minuti circa”. Nessun avviso!
Ovviamente sono arrivata in ritardo dal
cliente. Uscita poi dall’appuntamento di
lavoro, vedo la 53 ferma alla fermata. Ma
era ferma proprio, inclinata tutta sul lato
sinistro e quindi inamovibile.
Per fortuna che un residente mi ha detto ✁
“ma guardi che qui vicino passa la linea
2 del metrò”.... Il GiroMilano di ATM,
consigliandomi di cambiare 3 mezzi, mi
di Saponaro & Iacovone
aveva quindi presa in giro!
Lara Santerasmo Via Don Guanella, 29
(MMPrecotto)
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Caro direttore,
vorrei rivolgere una domanda a tutti coloro che nel mondo hanno in mano il
potere finanziario e politico. L’umanità ha
più bisogno di cereali e quindi di pane o
di metanolo (alcool etilico CH3CH2OH)?
La speculazione sul pane lo ha fatto volare del 150%. Le scorte mondiali di cereali sono ai minimi storici a quota 420
milioni di tonnellate come nel 1983. Intanto la popolazione mondiale è aumentata. Le cause principali della impennata
dei prezzi sono le speculazioni finanziarie e la scelta di sottrarre alla produzione mondiale di cereali (se si considera
frumento, mais, colza e semi oleosi)
addirittura del 25% oltre 100 milioni di
tonnellate.destinate al biocarburante.
Percentualizzando le quantità di cereali
per la produzione di etanolo (essenzialmente mais) del 2003/2004 e quelle previste per il 2007/2008, con il totale di
tutti i grani si può evidenziare che la sola
utilizzazione di cereali per l’etanolo è
passata dal 2% al 6% rispetto al totale
di tutti i cereali, e dal 5% al 17% se ci si
raffronta con il solo grano. I dati forniscono sufficienti elementi per dedurre
che lo sviluppo che ha avuto il mais per
l’etanolo ha contribuito ad alterare il
mercato del grano, ossia del cereale più
caratteristico per l’alimentazione umana.
Insomma, se dal panettiere sotto casa
la pagnotta costa sempe di più è anche
colpa nostra, oltre che dei nostri governi. Colpa dei governi che hanno scelto
la strada delle energie alternative biodeviate. Tanto più che i margini per gestire politiche di diversificazione non ci
sono più. Il frumento prodotto è meno
di quello che si consuma. Se da un lato i
prezzi delle farine sono cresciuti del 22%
rispetto al 2006, stando all’indice FAO,
quelli delgi olii hanno toccato il tetto del
70%, mentre il mais ha raggiuntoa
Chicago, lo scorso settembre, il record
dei 9,6175 dollari lo staio.
Direttore, nel nostro avvenire potremo
La Voce dice
Abbiamo ricevuto questo mese, per la
prima volta dopo 14 anni di pubblicazione, una lettera anonima, indirizzata al
Consiglio di Zona 3, e inviata a noi per
conoscenza. Si tratta dello sfogo di un
cittadino che, in pratica, rivolge ai nostri
politici una serie di insulti che non è possibile pubblicare.
Avremmo potuto cestinare il tutto, ma
alla luce di tanto scontento verso la pubblica amministrazione, che è possibile
toccare con mano, e non solo in Zona 3
(anche da parte degli stessi politici zonali
che a loro volta lamentano disservizi da
parte del Comune), ma in tutta Italia, se
non nel mondo intero, ci sembra doveroso per lo meno citare il caso.
Certamente sarebbe stato meglio se il
nostro lettore avesse fatto un profondo
sospiro, per calmarsi prima di prendere
carta e penna, e si fosse sforzato di scrivere un testo pubblicabile. In questo
caso il suo dissenso avrebbe potuto essere condiviso con tutti i nostri lettori....
Che dire? E’ un momento cruciale, siamo tutti in tensione, tutti scontenti, tutti
preoccupati per qualcosa. “Anche i ricchi piangono” ... come da premonitore
serial televisivo.
In tanto marasma, dato che l’anonimo
lettore si è sfogato, proviamo a sfogarci
anche noi. I politici di Roma parlano tanto di cambiare la legge elettorale perché
secondo loro così com’è non funzionerebbe, ma non ricordano che sono stati
proprio loro poco tempo fa a caldeggiarla
come una panacea di tutti i mali politici.
Perché allora non cambiano loro stessi? E se fossero i nostri eletti a non funzionare?
febbraio 2008
L’anziano Lav Milan
e la città risplende!
giornata del
ricordo
Dopo tante
richieste, ecco
cos’hanno ottenuto
gli esuli di Fiume!
In occasione del Giorno del ricordo dedicato alla memoria delle vittime delle foibe
e dell’esodo giuliano - dalmata, il vice sindaco Riccardo De Corato, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, ha
intitolato alla città di Fiume il tratto dei
Bastioni da piazza della Repubblica fino
all’ingresso dei giardini pubblici Indro
Montanelli.
La cerimonia e lo scoprimento della targa
sono avvenuti in via Manin angolo Bastioni
di Porta Venezia.
Presente l’assessore alla Cultura Vittorio
Sgarbi, intervenuti il presidente degli esuli
da Fiume, Guido Brazzoduro, e il presidente del comitato milanese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia,
Piero Tarticchio.
Il Comune di Milanosi è così unito alle tante iniziative promosse in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano dalmata e delle vicende del confine orientale. Un atto doveroso per tenere viva la
memoria di una tragedia che molti italiani, e i giovani in particolare, ancora non
sentono e non ricordano.
Contributi singoli
fino a 25.000 euro
per riqualificare le
caldaie di case e
uffici.
Dal 1° febbraio apre il bando del Comune
di Milano per richiedere gli incentivi, per
un totale di 500.000 euro, messi a disposizione nell’ambito del protocollo d’intesa
sottoscritto nel 2006 con Regione Lombardia con l’obiettivo di promuovere la riduzione delle emissioni in atmosfera di gas
climalteranti e inquinanti riqualificando gli
impianti termici installati in città. Il contributo è previsto solo per quegli interventi
in grado di migliorare l’efficienza
energetica dell’impianto almeno del 15%
sul consumo di combustibile rispetto al
dato annuo precedente all’intervento. Inoltre saranno ammissibili gli interventi finalizzati all’installazione di sistemi di
contabilizzazione unifamiliare.
Per ottenere il finanziamento agevolato è
possibile rivolgersi a uno degli istituti bancari che ha sottoscritto il protocollo d’intesa con il Comune.
Le domande dovranno essere consegnate
in orario d’ufficio (dal lunedì al venerdì: 912 e 14-15.30), a mano, a partire dal 1°
febbraio ed entro il 14 marzo, al seguente
indirizzo: Comune di Milano - Direzione
Centrale Mobilità Trasporti Ambiente - Ufficio Protocollo, Via Beccaria 19 - 20122
Milano.
Tutte le informazioni in merito al bando
sono disponibili sul sito
www.comune.milano.itdigitando sul motore di ricerca Bando per la sostituzione di
generatori di calore.
Oppure possono essere chieste al Settore
Attuazione Politiche Ambientali - Servizio
Energia inviando una mail a
[email protected].
Dal novembre scorso, è stato avviato il
progetto, dal simpatico nome Lav Milan,
che mira a sensibilizzare i cittadini al decoro di Milano, coinvolgendo i centri socio-ricreativi del Comune e principalmente agli anziani, che diventano così i principali protagonisti della lotta contro il
degrado quotidiano.
In tutta Milano, sono trenta i pensionati
che sono stati arruolati nelle file di Amsa,
per diventare delle vere e proprie “sentinelle dell’ambiente”, con compiti specifici nella tutela del verde e nella lotta
contro l’incuria e la trascuratezza.
Gli anziani che volontariamente hanno
aderito al progetto, prima di essere incaricati dell’intervento diretto sul territorio
milanese, hanno seguito un corso di formazione tenuto da personale dell’Amsa
che ha dato loro le nozioni di base sui
servizi effettuati dall’azienda e sulle situazioni in cui è necessario intervenire.
In particolare, le Sentinelle hanno il compito di segnalare degrado ambientale al
Contact Center di Amsa compilando un
apposito modulo, o chiamando direttamente il numero verde 800-33 22 99 attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
Le squadre di Amsa intervengono immediatamente.
Ad oggi, le segnalazioni sono state, in
particolare, per cestini rubati, piccole discariche abusive, motorini e auto abbandonate e segnaletica stradale danneggiata.
L’assessore all’Arredo, Decoro urbano e
Verde Maurizio Cadeo, ha sottolineato
come l’attività delle sentinelle sia benefica per tutti i cittadini in quanto solo la
stretta collaborazione tra Amministrazione comunale e milanesi può rendere
sempre più pulita e decorosa Milano.
Per gli anziani in
difficoltà,
buoni taxi da 5
euro
Sono in distribuzione, presso i Centri
Multiservizi Anziani del Comune, i buoni
taxi per gli anziani della città messi a disposizione dall’Assessorato alla Famiglia,
Scuola e Politiche sociali.
Si tratta di un’iniziativa sperimentale e
sono già molte le richieste di informazioni giunte al Comune.
Grazie a una convenzione stipulata con
le Associazioni dei tassisti e a un primo
stanziamento di 79 mila euro, il Comune
mette a disposizione degli anziani buoni
viaggio del valore di 5 euro. Ogni utente
potrà disporre di un massimo di 25 buoni all’anno.
Si tratta di un servizio innovativo per gli
anziani non in grado di usare i mezzi
pubblici, soli, parzialmente autosufficienti
e con reddito basso.
Esiste già un elenco di radiotaxi e
colonnine che hanno aderito all’iniziativa; in questo modo per gli anziani sarà
più semplice recarsi dal medico, a sottoporsi a terapie, piuttosto che all’ufficio
postale utilizzando il taxi.
Per informazioni contattare il numero
verde 800.777.888, oppure rivolgersi al
Centro Multiservizi Anziani della propria
zona.
Le visite degli
ispettori per l’expo
sono servite almeno
a qualcosa
Con Amsa il Comune ha concordato un
potenziamento dei servizi nell’area della
Centrale, per garantire tutto l’anno lo
stesso standard qualitativo raggiunto in
occasione della visita degli ispettori Bie.
Con un ulteriore investimento di1 milione di euro, avremo a disposizione 20
operatori in più e 20.500 ore di lavoro
aggiuntive per i mezzi impiegati nell’arco di tutta la giornata.
Come le donne,
anche gli uomini
sapranno difendersi
A seguito della richiesta di maggiore protezione lanciata dai commercianti, a partire dalla prossima primavera verranno
svolti corsi di autodifesa anche per
edicolanti, tassisti, farmacisti e tutte le
categorie a rischio, sul modello di quelli
già organizzati per le donne.
L’allarme sicurezza lanciato dai commercianti rimanda al problema dei clandestini. Come dicono gli studi e la stessa
composizione della popolazione
carceraria, sette volte su dieci sono proprio gli irregolari i principali responsabili dei reati che destano l’allarme continuo tra queste categorie. E Milano che
ha integrato 170 mila stranieri, non può
integrare anche 100 mila clandestini.
Le lezioni saranno tenute da istruttori di
un’associazione sportiva riconosciuta dal
Coni e legata alla Fijlkam (Federazione
Italiana Judo, Lotta, Karate, Arti Marziali). Per venire incontro alle esigenze di
questi lavoratori, i corsi si svolgeranno
una volta la settimana, la domenica o il
lunedì, per la durata di un paio di mesi e
mezzo.
Il modello di riferimento sono i corsi di
Cintura Rosa‚ del Comune, che hanno già
visto la partecipazione di oltre 600 donne e altre 700 circa in lista d’attesa per
nuove edizioni.
Con questa iniziativa si tenta di rispondere alle necessità di maggiore sicurezza di una categoria particolarmente
esposta alla criminalità. Categoria che il
Comune di Milano ha sostenuto finanziando l’acquisto di impianti di
videosorveglianza e antirapina. E dal 4
febbraio è aperto un nuovo bando di un
milione di euro riservato ai tassisti, che
ha già avuto le prime 35 domande di adesione. Ma si pensa di istituirne uno anche per gli edicolanti.
Mensile indipendente
Iscriz. Trib. Milano194 del 24.4.93
•••••••••••
anno 14 • n° 1 • gennaio 2008
Editore: Art’Idea srl
via Lucca, 22 • 20152 Milano
tel. 02.29.52.05.70
fax. 02.45.47.34.95
e-mail: [email protected]
www;artidea.co.uk
dir. resp. Henry Neuteboom
stampato nel mese di
gennaio2007 da Il Guado
•••••••••••
Ogni residente di Zona 3 può utilizzare
queste pagine per far conoscere il proprio modo di pensare agli altri. La redazione ha il solo compito di organizzazione generale dei testi.
A volte la redazione non pubblica il
nome di chi ci ha scritto degli articoli a
tutela dell’ anonimato, ma tutto ciò che
viene pubblicato è giunto in redazione
firmato.
febbraio 2008
pag. 7
conferenze
al museo
Museo Civico di
Storia Naturale
Corso Venezia, 55
Ingresso gratuito con consumazione Euro
6,00
ogni II e IV giovedi’ del mese
❃ 28 febbraio, ore 18.30 - Angelo
Tantarbini Università degli studi di Parma:
Origine ed evoluzione del linguaggio
❃13 marzo, ore 18.30 - Nicola Saino Università degli studi di Milano: Sesso? Si...
Ma con chi?
❃ 27 marzo, ore 18.30 - Chiara Ceci Università degli studi di Milano: Sesso? No.
La partenogenesi
❃10 aprile, ore 18.30 - Marco Caccianiga
Università degli studi di Milano: Sesso?
Forse. Come si riproducono le piante
❃ 24 aprile, ore 18.30 - Mauro Mandrioli
Università degli studi di Modena: Oltre i
geni. Quando il DNA non serve
❃ 8 maggio, ore 18.30 - Stefano Moriggi
Università degli studi di Milano: Tecnica
ed evoluzione. Una prospettiva
pragmatista
❃ 22 maggio, ore 18.30 - Emanuele
Serrelli Università degli studi di Milano
Bicocca: Pesci, evoluzione e scienza: lo
strano caso del lago Vittoria
Prenotazione obbligatoria entro il giorno
precedente. Per informazioni e prenotazioni: Ilaria Guaraldi Vinassa de Regny
Relazioni esterne 02 - 884.63.337 (lun
- ven ore 9.30/13.00 - 14.00/16.30 e sab
- dom 9.30/13.00 - 14.00/17.30)
[email protected]
<http://t.contactlab.it/c/1000086/737/
283605/1187>www.comune.milano.it/
museostorianaturale
Museo Civico di
Storia Naturale
Corso Venezia, 55
❃ 25 febbraio: Gruppo Botanico Milanese. Enrico Banfi. Corso di botanica: 4^lezione - Rosaceae, la scuola dell’inganno.
concerto
fuori zona
Teatro Osoppo
via Osoppo 2,
❃ venerdì 29 febbraio, ore 21: concerto
di musica classica, pianista Marco
Falossi. Musiche di Bach, Ciaikowsky,
Korsakoff, Saint-Saens, Falossi,
Blumenfeld, Lewis, Rossini.
Ingresso 15 euro (fino a 12 anni entrata
gratuita)
Il ricavato della serata sarà interamente
devoluto all’associazione San Benedetto
ONLUS per progetti rivolti a persone senza fissa dimora.
Info: 347-8738138 340-2685875 3407834059
Istituto dei Ciechi
Sala Barozzi
Via Vivaio,
Stagione concertistica Vivaio Musicale.
Programma multidisciplinare di musica,
canto, danza, parola. La narrazione è tratta dal libro “Storie di Milano” di Giovanna Ferrante (Ambrogino d’oro 2007).
La quinta edizione racconta le Zone 4, 5,
6. I concerti hanno cadenza mensile, la
domenica pomeriggio alle ore 15, con
ingresso libero.
❃ domenica 24 febbraio: Il monumento
alle Cinque Giornate di Milano. Dopo il
racconto di questa pagina del nostro Risorgimento il monumento viene rappresentato attraverso una Danza Allegorica
proposta da 5 danzatrici, ognuna delle
quali rappresenta una delle 5 figure femminili scolpite sul monumento.
Si passerà poi a rappresentare l’ambien-
spazio aperto
te musicale milanese di quegli anni, che
vedeva Giuseppe Verdi figura dominante. Le esecuzioni musicali verdiane (e di
altri autori coevi) sono affidate a canto,
clarinetto, pianoforte. Conclude una coreografia per un gruppo di piccole allieve
di danza classica (Scuola Mara Terzi) a
ricordare la storica Scuola di Danza del
Teatro alla Scala.
cinema
in zona
Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto 2
Ingresso libero con cinetessera
WOODY ALLEN
Una rassegna orientata su contenuti
drammatici. Sebbene la sua eccezionale
intelligenza comica, Allen non ha mai nateatro
scosto una forte attrazione per modelli
espressivi più impegnativi, dichiarando
in zona
ammirazione non solo per il cinema dei
fratelli Marx, ma anche per quello di
Spazio Teatro
Ingmar Bergman e Federico Fellini. In
No’hma
realtà, “il più europeo dei registi americani”, ha dimostrato di essere uno dei
via Andrea Orcagna
pochissimi registi in grado di passare da
tel. 02 45 48 50 85
e-mail:[email protected]
- un tema all’altro senza nulla perdere .
❃ sabato 23 febbraio, ore 17: UN’ALTRA
www.nohma.it
Inaugurazione ciclo dedicato a Milano e DONNA. R. e sc.: W. Allen. Int.: Gena
al Territorio. “Nel disegno delle città- Rowlands, Ian Holm, Gene Hackman, Mia
mondo, la cultura sfida il conflitto tra Farrow. USA, 1988, col., 84'. Ascoltannatura e tecnica per delineare un futuro do involontariamente una seduta psicadi bellezza e umanità” - Antropologia, nalitica nell’appartamento vicino, una
donna entra in crisi di autocoscienza,
Zoologia, Entomologia ❃ 21 febbraio 2008, ore 21 - Spettacolo scopre di essere diversa da come pene musiche dal vivo di Teresa Pomodoro sava e decide di “ricominciare” una nuo❃ 26 febbraio 2008, ore 21 - Incontro va vita.
con relatori ed esperti. Conversazione ❃ domenica 24 febbraio, ore 15: HANNA
con il pubblico prof. Roberto Malighetti, E LE SUE SORELLE. R. e sc.: W. Allen.
docente di antropologia all’università Fot.: Carlo di Palma. Mont.: Susan E.
Bicocca; Robert Della Seta, presidente Morse. Int.: W. Allen, Mia Farrow, Michael
di Legambiente; prof. Enrico Alleva, di- Caine, Barbara Hershey, Maureen
rettore del dipartimento di Biologia O’Sullivan, Dianne West, Max von Sidow.
Cellulare e Neuroscienze dell’Istituto USA, 1986, col., 106'. Tre sorelle a
Superiore di Sanità; prof. Luciano Suss, Manhattan: la prima, Hannah, ha dedicadirettore dell’ Istituto di Entomologia to la sua vita alla famiglia; la seconda,
Agraria dell’università degli Studi di Mi- Holly, divorziata e inquieta, cerca di ridare un senso alla sua vita; la più giovane,
lano
Lee, vive con un maturo artista suo
pigmalione. Gli uomini che girano intorno alle tre donne, fragili e confusi, creano loro soltanto problemi, ma alla fine
ognuno sembra ritrovare la strada smarrita.
❃ sabato 1 marzo, ore 21.30: MATCH
POINT. R. e sc.: W. Allen. Int.: Scarlett
Johansson, Jonathan Rhis-Meyers, Brian
Cox, Emily Mortimer. USA, 2005, col.,
124'.
Chris Wilton è un giovane ex tennista che
fa il maestro di tennis a Londra in un club
molto esclusivo. Qui conosce il ricco Tom
Hewett e sua sorella Chloe, che si innamora subito di lui. I due si fidanzano, si
sposano e il ricco padre della ragazza inserisce il genero nella sua attività finanziaria. Ma Chris ha iniziato nel frattempo
una relazione con Nola, aspirante attrice
americana, che quando rimane incinta
conferenze
pretende che lui lasci la moglie.
❃ domenica 2 marzo, ore 15 : SETTEMin libreria
BRE. R. e sc.: Woody Allen. Int.: Denholm
Elliott, Mia Farrow, Dianne Wiest, Elaine
Libri di vetta
Stritch, Sam Waterston. Usa, 1987, col.,
Via Stradella 1
87'.
02.29518815
Un gruppo di persone trascorrono alcu4 marzo, ore 21: Roberto Ferranti parleni giorni di vacanza in una villa del
rà ed illustrerà la flora delle Alpi.
Vermont. Sono legati da vincoli di paren11 marzo, ore 21: presentazione e brani
dello spettacolo partigiano Balzàr, proposto da Le Radeau de la Musique.
nili complessi, forti e fragili, ambivalenti,
di donne combattute tra aspirazioni verso l’emancipazione e sottomissione alle
logiche retrive di un moralismo
maschilista e clericale. Le donne ricoprono nuovi ruoli sociali e il cinema di
Pietrangeli li rappresenta.
❃ venerdì 29 febbraio, ore 19: Fantasmi
a Roma. R.:A. Pietrangeli Sc.:Sergio
Amidei, Ennio Flaiano, Antonio
Pietrangeli, Ettore Scola. Int.:Marcello
Mastroianni, Vittorio Gassman, Sandra
Milo, Tino Buazzelli. Italia, 1961, col.,
100'. Il principe di Roviano vive con quattro fantasmi in un antico palazzo. La singolare convivenza trascorre tranquilla,
ma quando l’anziano muore incombe una
preoccupante minaccia: lo sfratto. Federico Roviano, il nipote, vuole sacrificare
il palazzo alla speculazione edilizia per
ottenere un lauto guadagno. I fantasmi
si mobiliteranno per fare in modo che
l’edificio venga proclamato monumento
nazionale e non venga così, abbattuto.
❃ giovedì 28 febbraio, ore 21.30: Io la
conoscevo bene. R.: A. Pietrangeli. Sc.:
A. Pietrangeli, E. Scola, R. Maccari. Int.:
Ugo Tognazzi, Stefania Sandrelli, Nino
Manfredi, Enrico Maria Salerno. Italia/Fr./
RFT, 1965, b/n, 109'.
Adriana è una bella ragazza di provincia
che arriva a Roma piena di speranze,
entusiasmo e ingenuità. Ma la sua innocenza sarà presto sporcata dallo squallore morale che incontra e che la condurrà al suicidio.
❃ mercoledì 27 febbraio ore 19:
❃ sabato 1 marzo, ore 15: Il magnifico
cornuto. R.: A. Pietrangeli. Sc.: Diego
Fabbri, Ruggero Maccari, E. Scola, Stefano Strucchi. Int.:Ugo Tognazzi, Claudia
Cardinale, Gian Maria Volonté, Lando
Buzzanca, Salvo Randone. Italia/Fr.,
1964, b/n, 124'.
Andrea ha una moglie bellissima ed è
ossessionato dall’idea che lei lo tradisca.
Esasperata, la donna arriva a inventarsi
un amante. Ma scherzando ...
❃ domenica 24 febbraio, ore 11: La parmigiana R.:A. Pietrangeli. Sc.:Ettore Scola, Ruggero Maccari, Bruna Piatti, A.
Pietrangeli, Stefano Strucchi, dal romanzo omonimo di Bruna Piatti.
Int.:Catherine Spaak, Nino Manfredi, Didi
Perego, Nando Angelini, Mario Brega,
Lando Buzzanca. Italia, 1963, b/n, 110',
Beta. Dora abita in una canonica con lo
zio prete. Seduce un seminarista in vacanza, e fugge con lui a Riccione. Abbandonata e senza denaro, per pagare il conto non rifiuta di soddisfare la lussuria dell’albergatore. Vive poi con Nino, giovanotto che spera di procurarsi fama e ricchezza con la pubblicità; decide di seguirlo a Roma ma le disavventure saranno
ancora molte.
❃ giovedì 21 febbraio, ore19: Souvenir
d’Italie
❃ sabato 23 febbraio, ore 15: Souvenir
d’Italie R.:A. Pietrangeli. Sc.:Armando
Crispino, Dario Fo, Angelo Pietrangeli,
happy hour
evoluzionistici
al museo
Ogni 2° e 4° giovedi’
del mese ore 18.30
Museo Civico di
Storia Naturale
Corso Venezia, 55
Ingresso gratuito con consumazione
Euro 6,00
“E’ interessante contemplare una plaga
lussureggiante e pensare che tutte queste forme così elaboratamente costruite, così differenti l’una dall’altra in maniera cosi’ complessa, sono state prodotte da leggi che agiscono intorno a
noi”. Charles Darwin
❃ 28 febbraio: Angelo Tantarbini. Università degli studi di Parma. Origine ed
evoluzione del linguaggio
❃ 13 marzo: Nicola Saino. Università
degli studi di Milano. Sesso? Si... Ma
con chi?
tela o di amicizia. La proprietaria è Lane,
una giovane donna depressa, innamorata di Peter, uno scrittore, che tenta invano di finire una biografia su Diane, exdiva madre di Lane, che si trova lì per un
periodo con il secondo marito.
ANTONIO PIETRANGELI
Uno dei grandi autori del nostro cinema,
prematuramente scomparso nel 1968, a
soli 49 anni, capace di rappresentare il
reale e la società con sguardo laico, pungente e disincantato.
Attento osservatore delle dinamiche sociali e di coppia, Pietrangeli ha saputo attraverso i suoi film offrire ritratti femmi-
Furio Scarpelli, Age. Int.:June Laverick,
Isabelle Corey, Ingeborg Schöner, Vittorio De Sica, Massimo Girotti, Gabriele
Ferzetti. Italia, 1956, col., 100'. Margaret,
ricca ragazza inglese, sta percorrendo la
riviera ligure in auto e fa salire a bordo
Hilde e Josette, anche loro straniere, che
viaggiano in autostop. Le tre ragazze continuano insieme il loro viaggio, finché, per
errore, spingono l’auto in mare. Il viaggio sarà ricco di avventure.
❃ domenica 2 marzo, ore 11: Il sole negli occhi. R.:A. Pietrangeli. Sc.:Lucio
Manlio Battistrada, Suso Cecchi D’Amico, Ugo Pirro, A. Pietrangeli. Int.:Irene
Galter, Gabriele Ferzetti, Anna Maria
Dossena, Aristide Baghetti, Paolo Stoppa. Italia, 1953, b/n, 98'. Celestina, rimasta orfana, si trasferisce a Roma per fare
la domestica. Conosce Fernando, un operaio idraulico, e se ne innamora. Le disavventure da affrontare però, sono molte, compresa la scomparsa di Fernando
proprio dopo aver scoperto di essere rimasta incinta.
GUS VAN SANT
Omaggio a un artista poliedrico, regista,
pittore, scrittore, fotografo e musicista,
che non ha mai tradito la sua vocazione
di autore controcorrente, coraggioso nell’affrontare temi scomodi .
❃ giovedì 28 febbraio, ore 19: COWGIRLIL NUOVO SESSO. R. e sc.: G. Van Sant.
Int.: Uma Thurman, Lorraine Bracco, Pat
Morita, Angie Dickinson, Keanu Reeves.
Usa, 1993, col., 93'. Sissy, donna anticonformista, ha due pollici enormi, con i
quali fa l’autostop, viaggiando così attraverso gli Stati Uniti senza troppe spese.
Non ha comunque problemi economici:
è la testimonial di una casa di cosmesi. I
suoi più grandi desideri sono viaggiare
ed essere libera. Un unico uomo potrebbe “addomesticarla”, Julian, un mezzo
sangue indiano da cui è molto attratta.
❃ mercoledì 27 febbraio, ore 21.30: DA
MORIRE . R.: G. Van Sant. Sc.: Buck
Henry. Int.: Nicole Kidman, Matt Dillon,
Joaquin Phoenix, Casey Affleck, Illeana
Douglas. Usa, 1995, col., 102'. Suzanne
Stone, donna vivace e senza scrupoli
morali, ha deciso di uscire dal grigiore
della provincia in cui vive entrando nel
mondo della televisione, e nel suo potenziale potere. Il suo progetto più ambizioso è però realizzare un documentario sulla gioventù locale.
❃ venerdì 29 febbraio, ore 21.30:
DRUGSTORE COWBOY. R.: G. Van Sant.
Sc.: G. Van Sant, Daniel Yost. Int.: Matt
Dillon, Kelly Lynch, James LeGros,
Heather Graham, James Remar, Eric Hull.
Usa, 1989, col., 99', Beta. Insieme alla
moglie Dianne e ad un’altra coppia, Rick
e Nadine, il tossicodipendente Bob
Hughes ha escogitato un sistema di furti
nelle farmacie e negli ospedali operando
con diversi stratagemmi. Gentry, un tenente della narcotici, tenta invano di incastrarlo.
❃ sabato 1 marzo, ore 17: ELEPHANT.
R. e sc.: G. Van Sant. Fot.: David Harris.
Int.: Alex Frost, Eric Deulen, John
Robinson, Elias McConnel, Jordan Taylor,
Carrie Finklea, Nicole George. USA, 2003,
col., 81'. Nella calma apparente di una
high-school di Portland, i ragazzi svolgono le consuete attività; ma prende forma un disegno spietato e crudele, portatore di morte e sgomento.
❃ sabato1 marzo, ore 21.30
❃ domenica 2 marzo, ore 17: PARANOID
PARK. R.: G. Van Sant. Sc.: G.V. Sant dal
romanzo omonimo di Blake Nelson. Int.:
Gabe Nevins, Dan Liu, Jake Miller, Taylor
Momsen, Lauren Mc Kinney. Francia/Usa,
2007, col., 85'. Un parco di Portland per
appassionati di skateboard, in cui si ritrovano gli skater più folli, giovani senza
tetto e senza futuro che bruciano le proprie vite sulle piste. Alex, 16 anni, attratto da tutto questo, decide di avventurarsi nel parco, dove una sera, accade l’irreparabile. Ma Alex decide di non raccontare l’accaduto.
Premio della Giuria al 60° Festival di
Cannes.
pag. 8
cultura
la culturadi
siamo noi
• cittadini
• attori
• scrittori
• pittori
teatro san giuseppe
Nella accogliente sala del teatro San Giuseppe di via Redi una serie di rappresentazioni teatrali riempie le serate di tanti
residenti di zona e non...
Infatti, poiché nelle sale della comunità
della diocesi, le compagnie che aderiscono alla giornate di Teatroinsieme rappresentano il loro spettacolo nello stesso
giorno, anche la compagnia “Quelli delle
21” ha aderito all’iniziativa e ha presentato al teatro San Giuseppe “Silvia l’attrice” di Roberto Zago e “Preparo per due”
di Alberto Balzani, due pièces ben riuscite che hanno visto protagonista con gli
altri
Michele
Faracci,
volto
conosciutissimo in Zona 3 come regista
e promotore di iniziative teatrali, qui in
veste di attore. Il ricavato degli spettacoli
è destinato al Progetto Liberazione dei
Bambini Soldato della Fondazione Mago
Sales Onlus. Mago Sales, don Silvio Mantelli, è vissuto nel nord dell’Uganda, dove
ancora oggi si consuma una delle tante,
troppe guerre dimenticate da giornali e
politici, dove migliaia di bambini e bambine fuggono ogni giorno dai propri villaggi per scampare alle sempre più frequenti rappresaglie e alle bande criminali che massacrano adulti e rapiscono
bambini costretti a patire fame e sete.
La Fondazione Mago Sales è riuscita a
salvare bambini fuggiti dall’esercito di resistenza, provvedendo a pagare la retta
per gli studi a cinque ragazzi, per dare
loro la possibilità di ricominciare una
nuova vita. Ma tanti altri bambini aspettano.
E non solo, compagnie itineranti presentano al teatro San Giuseppe i lavori preparati da ragazzi brillanti che vengono da
Piacenza, Lodi e Varese. Per la “Favola
dei saltimbanchi”, leggera e divertente,
ma anche profonda, la sala di via Redi
aveva il “tutto esaurito” e gli applausi,
calorosi, sono la giusta ricompensa al
loro impegno.
mostre
Kimsooja
Luisa Lambri
Lo Studio Guenzani
via Eustachi 10
tel. 0229409251
Orari: dal martedì al sabato, dalle 15 alle
19.30. La mattina su appuntamento.
Mostra personale di Luisa Lambri.
Alcune recenti fotografie dedicate soprattutto agli architetti italiani Carlo Mollino
e Carlo Scarpa. Un’indagine sull’architettura contemporanea.
Luisa Lambri si distanzia dalla fotografia documentaria e dalla scuola tedesca
contemporanea della “nuova oggettività”.
Del Teatro Regio di Torino di Carlo Mollino, per esempio, l’artista fotografa dei
particolari del foyer mettendone in rilievo linee e ombre che sottintendono al
lavoro di rivisitazione del formalismo
modernista che attraversa parte del suo
lavoro.
Nel caso del Cimitero Monumentale
Brion, l’artista isola alcuni particolari
architettonici trasformando l’edificio in
cemento di Carlo Scarpa in immagini
costituite principalmente da luce diffusa.
Nata nel 1969, Luisa Lambri ha studiato
Lettere e Filosofia all’università di Bologna e Milano. Vive a Milano.
Durante gli ultimi anni il suo lavoro è
stato incluso in importanti mostre tra
cui la Biennale di Venezia nel 1999 e
2003. Tra le altre mostre recenti ricordiamo le personali al Baltimore Museum
of Art, al Carnegie Museum of Arts,
Pittsburgh, alla Menil Collection,
Gedi Sibony
Houston, e a Kettle’s Yard, Cambridge.
Una sua mostra al Museo d’Arte Contemporanea di Los Angeles √ (r) in proGalleria ZERO
gramma per il febbraio 2009. Il suo lavia Ventura 6
voro sar√ † inoltre rappresentato nella
Personale di Gedi Sibony
Scultore di New York, che produce opere mostra Italics a Palazzo Grassi, Venezia, e al Museum of Contemporary Art,
con materiali di recupero.
Chicago, a cura di Francesco Bonami.
❃ venerdì 14 marzo inaugurazione
La mostra prosegue fino al 2 aprile
❃ fino al 24 aprile 2008.
Galleria Cortese
Via Stradella 7
T 022043555 F 0229533590
Kimsooja: Video Album, lavori fotografici e video.
❃ giovedì 21 febbraio ore 18-21 inaugurazione: alla presenza di Kimsooja,
❃ fino al 26 aprile
orario: da martedì a venerdì ore 1013;15.00-19.30,
sabato 15-19.30 o su appuntamento
Christopher House, ballerino e coreografo, è stato ripreso da solo all’interno di
una stanza. Non gli è stato chiesto di fare
nulla se non di sedersi di fronte all’obiettivo della telecamera per un certo lasso
di tempo. La telecamera è una sorta di
specchio che riflette la dimensione di un
percorso psicologico che si può seguire
dalle espressioni che corrono sul volto
di Christopher.
Altro filmato riprende un’area lungo la
costa di Havana, dove molti cubani sono
soliti a sedersi, rilassarsi, sognare e passeggiare sul lungo mare dell Oceano.
Altre immagini sono state realizzate sulle colline di Honolulu, Hawaii, aprendo
la telecamera per un periodo di tempo
prolungato, aumentando così l’esposizione alla luce e permettendo al mondo
esterno di immergersi in campo pittorico. Kimsooja ha voluto dedicare il suo
lavoro al tempo spazio che intercorre tra
le cime degli alberi e il cielo.
••• scuole e famiglie
teatro No’hma
Intervista a
Teresa Pomodoro,
patron del teatro
di TheaFillarini
• musicisti
febbraio 2008
Quando entra in scena, il pubblico si alza
in piedi per applaudirla. Teresa Pomodoro, prima donna.
Passione e consapevolezza, ragione e sentimento: i pilastri portanti di questa gentile signora che, molto amata nella nostra
zona, discretamente lancia semi per riflettere. E lo fa qui in via Orcagna, di fianco
alla piscina Ponzio, dal palcoscenico dello Spazio Teatro No’hma.
Facciamo un passo indietro e pensiamo ad
una di quelle palazzine costruite negli anni
’40 del secolo scorso quando, corredate
di argani e pompe, portavano l’acqua potabile nelle nostre case. Il sistema poi venne centralizzato e la palazzina di via
Orcagna, così come le altre, cadde praticamente nelle mani della sorte. La buona
sorte, poiché Teresa Pomodoro, una dozzina di anni fa, volendo dar corpo alla sua
idea di Teatro-Spazio, alla sua visita e,
come si dice in gergo commerciale, ‘vista
e piaciuta’, l’ha trasformata in qualcosa di
unico. La palazzina è di proprietà del Comune, ma è l’immagine di Teresa. Come
una casa porta i segni di chi la abita, così
l’edificio industriale ex acqua potabile è plasmato a somiglianza del carattere di Teresa Pomodoro. Argano, tubi, interruttori,
galleria
Spazio Frisi
Una galleria per
tutte le arti
È interessante scoprire, ogni tanto, nel
mare magnum di gallerie presenti a Milano, a volte troppo mummificate nelle loro
proposte, uno spazio che si distingue come
vettore di arte emergente, in comunicazione con le altre arti.
Si tratta di uno spazio che, per fortuna, è
riuscito a mantenersi tale anche dopo il
cambio di gestione, avvenuto poco più di
tre mesi fa.
Parliamo di Spazio Frisi, in via Frisi 12, ex
Artelier, dove le inaugurazioni, sia di collettive sia di personali, sono accompagnate solitamente da musiche dal vivo al piano, suonato dalla brasiliana Silvana
Vendramel, ma anche da letture e da gustosi buffet.
In fondo, una delle sfide che l’arte e i suoi
luoghi di culto devono affrontare oggi è
l’interdisciplinarietà di varie arti, per sollecitare le facoltà sensoriali di chi assiste a
un evento.
La galleria è spesso sede di conferenze e
di corsi di formazione. Nella scelta degli
artisti, la giovane direttrice Valeria Modica, di scuola siciliana, non fa distinzione
di nazionalità o di età. Nelle ultime mostre
abbiamo potuto apprezzare una collettiva
di artisti finlandesi contemporanei provenienti da Helsinki; le giocose sospensioni
di soggetti cartoonistici, tra il serio e il faceto, del pittore toscano Beppe
Francescani; e una collettiva di artisti provenienti da tutta Italia. Valeria Modica assicura che la galleria, dopo avere puntato
per anni su una clientela di affezionati, ora
cerca di attirare persone nuove, anche giovani, grazie a una sala più luminosa e più
spaziosa.
Informazioni sulla galleria e sulle sue mostre sono reperibili sul sito “spaziofrisi.it”
e sulla rivista “Milano 4 Magazine”, gestita dal gruppo Ammy Promotion, titolare
dello spazio. Non si hanno novità invece
circa la rivista Okarte, cui era legata in precedenza Artelier, strumento imprescindibile per decifrare la realtà artistica di Zona
3, che di recente ha sospeso le pubblicazioni per motivi poco chiari.
Speriamo possa ritornare in vita. Uno spazio così vivace merita una rivista che gli
stia al passo.
Luca Salvi
vasche: tutto conservato, la palazzina ha
tenuto e riattato ogni cosa. Su e attorno
al vecchio è stato costruito il nuovo. Il
passato alla base del presente, in lontananza il futuro. All’interno ed all’esterno
piante, fiori, ulivo, limoni, rose. E’ la vita.
Tutto questo è Teresa Pomodoro. Letture, studio, esperienze, viaggi, riflessioni. Mescola tutto ciò che è con tutto ciò
che ha, per comporre ed offrire qualcosa di nuovo. Il mondo interiore di Teresa
svolto tra le mura del No’ha, semplicemente per riflettere.
‘C’è la politica alla spalle del No’hma?’
“No, siamo liberi, nessuna interferenza
né pratica nè ideologica.’’
‘I vostri spettacoli sono gratuiti. Il pubblico apprezza il vostro dono?’
“Inizialmente gli spettatori erano spiazzati, pensavano ‘chissà cosa c’è sotto’.
Non c’è niente sotto, non vendiamo pentole o abbonamenti. Offriamo il nostro
sapere. Vede tutti questi libri, sono libri
che ho letto ..che amo...credo profondamente nella cultura.”
‘Siete un teatro o un circolo culturale?’
“Siamo uno Spazio che offre delle riflessioni. La nostra programmazione non ha
niente a che vedere con quella dei teatri
tradizionali. Guardi, ad esempio, gli appuntamenti di febbraio e marzo: sono
incontri che prevedono la combinazione-interazione fra Teatro, Musica, Scienze Tecniche ed Umane; ci saranno
relatori importanti e la voce del pubbli-
co.”
‘La sua è una formazione classica, cosa
ne pensa di Federico Moccia?’
“I suoi libri sono blasfemi, presentano
un avvilente mondo adolescenziale.
L’adolescenza è uno stato delicatissimo.
Moccia ne ha fatto un solido business,
solo un affare.”
‘In che rapporti è con le scuole?’
“Solo il liceo Berchet ha accettato i nostri inviti.”
‘Come vede i tempi che corrono?’
“La volgarità e l’ignoranza non possono
essere a capo di niente.”
‘D’accordo, i nostri governanti non possono essere a capo di niente. Stando così
le cose cosa propone?’
“Guardi io per anni ho prodotto teatro
nel carcere di San Vittore e i detenuti li
ho visti uscire e poi tornare. Ma quale
uomo può desiderare di tornare a San
Vittore? Solo la cultura ci salverà. Io
punto sulla scuola...ci sono tanti bravi
insegnanti....tanti giovani che vogliono
apprendere. Dobbiamo imparare ad assumerci la responsabilità della nostra
vita.”
‘Cosa vuol dire <<solo gli dei possono
sapere chi per primo commise il
male>>?
“Nell’animo umano il bene coesiste col
male. Dobbiamo tenerne presente. Non
parlo di facile indulgenza ma di consapevolezza dei limiti dell’uomo.”
Rosa Parisi
progetto comunita’ aperta
Una Chiesa vicina
alla gente.
E’ l’ auspicio
dell’Arcivescovo
Tettamanzi
Già molto tempo in anticipo, rispetto alle
ore 16, si notava un rilevante flusso di
gente, che si dirigeva verso la via
Palestrina, quasi fosse un tacito richiamo di storica memoria.
La nuova di quest’arrivo ne’paesi d’intorno aveva invogliati tutti d’andare a
veder quell’uomo; e si scampanava più
per allegria, che per avvertir la
gente...Cos’ha quell’uomo, per render
tanta gente allegra? Qualche soldo che
distribuirà così alla ventura...Ma costoro non vanno tutti per l’elemosina...! [il
cardinal Borromeo da “I Promessi Sposi” di A. Manzoni].
Domenica, 20 gennaio ’08, si è tenuta
una concelebrazione eucaristica, presso il SS. Redentore, presieduta da Sua
Eminenza il cardinale Dionigi
Tettamanzi, per le quattro parrocchie del
Decanato Venezia. Una visita accuratamente preparata, anche attraverso momenti di confronto e di riflessione spirituale. Erano presenti, le emittenti Circuito Marconi e TeleNova, tutti i sacerdoti, le corali e i membri dei Consigli
pastorali di Zona 3 ma, soprattutto, tantissime persone comuni, desiderose di
prendere parte a quello che si percepiva come un evento denso di significato
emotivo e religioso. L’arcivescovo, che
tramite un suo discorso natalizio aveva
invitato alla collaborazione e al senso
della corresponsabilità, ha avuto parole
di conforto, in particolare, per coloro che
versano in condizioni di solitudine e di
disperazione. Ha altresì fatto appello alla
necessità di trasformare l’amore in vita
vissuta, secondo il messaggio evangelico. Al termine della solenne celebrazione, protrattasi fino a pomeriggio inoltrato, Tettamanzi si è intrattenuto personalmente con ognuno di coloro che desiderava avvicinarlo, elargendo cordiali
strette di mano e sorrisi rassicuranti. Una
fiumana di persone di ogni età che volevano suggellare con quell’incontro la
possibilità di avvertire il senso del divino nel proprio agire quotidiano. Decisamente compiaciuto è apparso il parroco
del Redentore, Piero Denna, per quella
attestazioni di stima che venivano tributate al suo superiore e per quel calore
che si avvertiva palpabile in una zona a
densa realtà abitativa, non sempre pronta a recepire, secondo alcuni, le esigenze di coloro che versano in situazioni di
disagio, dovuto anche alla mancata integrazione del diverso.
Giusy Serafino
solidarieta’ tra di noi!
Il risparmio come cultura
L’aumento dei prezzi, gli incassi in calo, gli stipendi a rischio ... il nostro
tenore di vita è in discesa. Che fare? Lamentarci non serve, risparmiare in
modo intelligente, sì che serve! Se il risparmio può rappresentare un piccolo aumento di stipendio, da questo numero lanciamo un appello ai nostri
lettori.
Inviateci scritti su quello che sapete fare per:
- buttare via meno
- riciclare meglio
- spendere oculatamente
- comprare bene.
Una piccola operazione di solidarietà tra di noi, un recupero di antiche tradizioni anti-consumiste. Ecco il primo testo arrivato in redazione, che ci ha
dato lo spunto di avviare questa iniziativa.
Lo sapete che l’acqua con cui si è cucinata la pasta lava e sgrassa benissimo i piatti? Quando colate la pasta, per recuperare l’acqua calda con l’amido e il sale, mettete il colapasta sopra una bacinella o nell’acquaio chiuso
col tappo, e con quest’acqua lavate piatti, bicchieri, posate e anche le pentole. Poi sciacquate come sempre. Il risultato vi sorprenderà, userete meno
detersivi, per il benessere dell’ambiente e del borsellino.