vai - Curva Minore

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vai - Curva Minore
CONTEMPORARY
2013
CONTEMPORARY SOUNDS 2013
CURVA
MINORE
23, 24,
11
14
22
30
MARZO
IN/CANTO BRANCIFORTE
6, 7, 13, 14, 20, 21, 27, 28
APRILE
4, 5
MAGGIO
PALAZZO BRANCIFORTE
MAGGIO
PROGETTO SCUOLA/ LEGALITÀ
FLIGHT AT ROCK 5 MAGGIO 1972 MONTAGNA LONGA MUSE O DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
FLIGHT AT ROCK 5 MAGGIO 1972 MONTAGNA LONGA LICEO GALILEI
MAGGIO
IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI
MAGGIO
MAGGIO
DECENTRAMENTO
LA BANDA DI PALERMO TRAPANI SALA ARCIVESCOVILE
I MISTERI DI UN’ANIMA LIBRIO/PIPITONE/CIVILE TTI TRAPANI SALA ARCIVESCOVILE
CONTEMPORARY SOUNDS 2013
CURVA
MINORE
FRANCESCA ADAMO IVAN ALEXEEV ELIO AMATO BOLIDISOLIDI SERGIO BONANZINGA MARCELLO CINÀ DARIO COMPAGNA CONTEMPORARY
SOUNDS UNITY ANDREAS DONAT SILKE EBERHARD MICHEL FISCHER SUSANNE FRÖHICH MEZZ GACANO GIANNI GEBBIA EVA GERACI
LELIO GIANNETTO DAVIDE GRANATO ULRICH GUMPERT INGA KLAUCKE ALESSANDRO LIBRIO
VALERIO MIRONE GANDOLFO PAGANO FABRIZIO PEZZINO ALESSANDRA PIPITONE MATILDE POLITI
QUARTET NEW GENERATION LUCA RECUPERO NED ROTHENBER GIANLUCA SCAGLIONE
SPIRIDON SHISHIGIN HEIDE SCHWARZ SIMONE SFAMELI ANNA MARIA SOLLIMA DONATELLA SOLLIMA
ENRICO SORBELLO ALESSANDRO VICARD BEPPE VIOLA PETRA WURZ
CONCERTI
11 MARZO USA/SICILIA CONNECTION 1 MUSEO DELLE MA RIONETTE ANTONIO PASQU ALINO
12 MARZO USA/SICILIA CONNECTION 2 MUSEO DELLE MA RIONETTE ANTONIO PASQU ALINO
14 MARZO QUARTET NEW GENERATION CANTIERI CULTUR ALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT
2 APRILE MARRANZANO WORLD FESTIVAL ANTEPRIMA MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQU ALINO
4 APRILE ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 1 CA NTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT
5 APRILE ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 2 CA NTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT
6 APRILE ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 2 CA NTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT
11 APRILE ANDREAS DONAT CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT
14 APRILE THAT’S ALL FOLKS 1 MUSE O DELLE MARIONETTE AN TONIO PASQUALINO
18 APRILE DEUTSCH/SICILIA CONNECTION 1 CANTIE RI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT
19 APRILE DEUTSCH/SICILIA CONNECTION 2 CANTIE RI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT
24 APRILE MUSICA PER L’EUROPA 1 CANTIERI CULTURALI AL LA ZISA GOETHE-I NSTITUT
28 APRILE THAT’S ALL FOLKS 2 MUSE O DELLE MARIONETTE AN TONIO PASQUALINO
5 MAGGIO THAT’S ALL FOLKS 3 MUSEO DELLE MARIONETTE ANT ONIO PASQUALINO
8 MAGGIO MUSICA PER L’EUROPA 2 CANTIERI CULTURALI ALL A ZISA GOETHE-I NSTITUT
12 MAGGIO THAT’S ALL FOLKS 4 MUSE O DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
16 MAGGIO BERLINO/PALERMO TANZ/MUSIK CON NECTION 1 CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
18 MAGGIO BERLINO/PALERMO TANZ/MUSIK CON NECTION 2 CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
19 MAGGIO BERLINO/PALERMO TANZ/MUSIK CON NECTION 2 CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
23 MAGGIO MUSICA PER L’EUROPA 3 CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT
25 MAGGIO BOLIDISOLIDI MUSE O DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQU ALINO
L’ANTROPOLOGIA DEL SUONO
COME L’UMANITÀ
NON SI ANNIENTA CON LE MODE MEDIATICHE
NEMMENO COL SUPER-MERCATO
IL CONTRABBASSO PARLANTE
DIVERSO CONTINUUM \CICLI E RICICLI
XXVI
PUNTATA
In questi anni stiamo provando con continuità e
ostinazione a lanciare costanti segni di persistenza su
geo-storie della musica e contesti limitrofi, tentando un
utopico quanto necessario abbattimento delle barriere
“respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e
confini”. Questi segnali sonori, necessario ossigeno per gli
spiriti liberi o liberati, benché ben esplorati e noti ai
viaggiatori temerari delle avanguardie di ogni contesto,
costituiscono ancora oggi oggetto di rifiuto da parte delle
istituzioni culturali su varia scala di appartenenza,
provocando e perpetuando un atteggiamento reazionario
nei confronti di una più opportuna sensibilità al respiro
naturale del tempo.
Questo fenomeno neo-reazionario, stratificato su più
contesti, alimenta il persistere di appartenenze oggettuali
a linguaggi già codificati dal pensiero categorico. Questo
definisce e ‘obbliga’ le forme, che, come si è ormai
storicamente acquisito, di solito degradano verso il
consumo di se stesse, diventando oltretutto incapaci di
smuovere veri e reali moti di rivoluzione. In più,
dissolvendosi in formalismo, alimentano il mercato dello
svuotamento intellettivo, appiattiscono la percezione
sensibile del profondo a vantaggio del commercio
numerico dell’esistenza, provocandone, quindi, un plagio,
una forte riduzione.
Non è più il contenuto, quindi, l’oggetto d’interesse, ma il
canale di trasferimento dell’informazione che ‘deve’
soggiacere alle regole del mercato e del proprio linguaggio
auto-referenziale, sviluppando un nuovo trasformismo,
secondo la ben nota regola gattopardiana del “tutto cambi
perché nulla cambi”.
Accade inoltre, come nei fenomeni propriamente politicosociali, di subire malcelate forme di razzismo culturale,
nei confronti di chi, antropologicamente e non per mera
scelta modaiola, professa linguaggi dai contenuti
fortemente diversi dai plastici oggetti... da marca
(mercatino o mercatone che sia).
Si annienta l’etica socio-culturale al fine di emergere con
le proprie, piccole o grandi, potenze mediatiche di
affermazione del potere, a discapito delle sane, forti e
profonde risorse culturali primigenie.
Lelio Giannetto
USA/SICILIA CONNECTION
Il poli-strumentista e compositore Ned Rothenberg
incontra i musicisti di Sicilia. Nato a Boston, è stato
apprezzato in vari paesi per i suoi concerti da solista ed
ha avuto collaboratori come Paul Dresher, Yuji Takahashi,
Sainkho Namchylak, Elliott Sharp, Samm Bennet, John
Zorn e Fred Frith. Dal 1978 vive e lavora a New York. In
Giappone ha approfondito lo studio del flauto shakuhachi,
con due dei più importanti maestri dello strumento, Goro
Yamaguchi e Katsuya Yokoyama. Rothenberg ha il merito
di aver interiorizzato nei suoi studi la passione per i
linguaggi occidentali degli ultimi decenni, senza
disdegnare quelli orientali e di altre culture, come ad
esempio la musica tradizionale honkyoku che si basa sulla
meditazione, costruita su silenzi significativi e tessiture
sonore tese all’esaltazione del suono. Rothenberg
s’impose agli inizi del boom dell’avanguardia jazz di New
York come un sassofonista di alto profilo, con un utilizzo
pressoché totale di tutte le tecniche strumentali. I suoi
primi lavori sono stati recentemente ristampati dalla
Tzadik Records. In queste due giornate Rothenberg
svolgerà alcuni incontri musicali con alcuni importanti
musicisti siciliani che da anni seguono le prassi esecutive
in sintonia con la sensibilità e le esigenze espressive dei
linguaggi attuali. Tra questi la giovane pianista Alessandra
Pipitone, il virtuoso violinista, violista e compositore
Alessandro Librio, il violoncellista etneo Enrico Sorbello,
l’esperta flautista Eva Geraci, il clarinettista dalle spiccate
doti tecniche Dario Compagna e il soprano-sassofonista
Marcello Cinà. Questi musicisti, oltre ad appartenere a
differenti generazioni, provengono da differenti contesti
musicali, dal mondo classico accademico alla musica
antica, dalla musica contemporanea propriamente intesa
al jazz, sostenendo la possibilità di dialogo tra linguaggi e
l’abbattimento dei confini prestabiliti dalle ormai vetuste
prerogative concettuali. Come voler dare un segnale di
reale possibilità di unione e dialogo tra diversi...
lunedì 11 marzo
Museo Internazionale delle Marionette
Antonio Pasqualino
NED ROTHENBERGin collaborazione con Museo Internazionale delle
Marionette Antonio Pasqualino
ore 21,15 concerto
NED ROTHENBERG FEEDBACK
Ned Rothenberg sassofoni, clarinetto basso, flauto
e shakuhachi
ore 22 concerto
NED ROTHENBERG&CURVA MINORE string ensemble
Ned Rothenberg sassofoni, clarinetto basso,
flauto e shakuhachi
Alessandro Librio violino, viola
Enrico Sorbello violoncello
Lelio Giannetto contrabbasso
martedì 12 marzo
Museo Internazionale delle Marionette
Antonio Pasqualino
NED ROTHENBERGore 21,15 concerto
NED ROTHENBERG FEEDBACK
Ned Rothenberg sassofoni, clarinetto basso,
flauto e shakuhachi
ore 22 concerto
NED ROTHENBERG&CONTEMPORARY
SOUNDS UNIT
Ned Rothenberg sassofoni, clarinetto basso,
flauto e shakuhachi
Eva Geraci flauto, flauto in do
Dario Compagna clarinetto
Marcello Cinà sassofono soprano
Alessandra Pipitone pianoforte
Alessandro Librio violino, viola
Enrico Sorbello violoncello
Lelio Giannetto contrabbasso
giovedì 14 marzo
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
QUARTET NEW GENERATIONin collaborazione con Goethe-Institut Palermo
ore 19 concerto
Heide Schwarz flauti dolci
Susanne Frölich flauti dolci
Petra Wurz flauti dolci
Inga Klaucke flauti dolci, fagotto rinascimentale
martedì 2 aprile
Museo Internazionale delle Marionette
Antonio Pasqualino
MARRANZANO WORLD FESTIVALANTEPRIMA RUSSIA/SICILIA
in collaborazione con Associazione Alan Lomax
ore 21 introduzione
Sergio Bonanzinga conferenza
ore 21,30 concerto
Ivan Alexeev
Spiridon Shishigin marranzano
ospiti
Luca Recupero
Giorgio Maltese
Matilde Politi canto, marranzano
Fulvio Caldini (*1959)
Beata viscera (2002)
Clockwork Toccata op. 68 (1999-2000)
prima esecuzione italiana
Georg Friedrich H‰ndel (1685-1759)
Fuga VI in do minore, HWV 610
Mary Ellen Childs (*1957)
Parterre (2011, per QNG) prima esecuzione italiana
György Ligeti (1923-2006)
Sei Bagatelle 1, 5, 6 (1953)
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Contrapunctus 9 · 4 alla duodecima (BWV 1080)
Dmìtri Schostakowitsch (1906-1975)
Fuga n. 1 in do maggiore
Woiciech Blecharz (*1981)
Airlines (2008, per QNG) prima esecuzione italiana
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Concerto e Fuga in do maggiore (BWV 595, 545)
Ivan Alexeev e Spiridon Shishigin (Repubblica SakhaYakutia, Russia) sono due affermati virtuosi del khomus
dalla lontana Repubblica Sakha (nota ai più come Yakutia,
nell’estremo oriente della Russia asiatica) che da loro è
considerato strumento nazionale, nonché strumento
magico in grado di creare una connessione tra l’uomo e il
regno della natura. Dalle danze rituali alle tecniche di canto
tradizionale, dai costumi ai pregiatissimi strumenti costruiti
da fabbri depositari di segreti artigianali molto antichi, i
musicisti siberiani offriranno uno spaccato sulla cultura
sciamanica tradizionale della Yakutia, considerata da molti
come ‘la Mecca’ degli scacciapensieri.
In perfetta linea con le tendenze attuali e inclusive, che
tendono a rappresentare tutte le stratificazioni operanti in
linea di continuità nel tempo e nello spazio, il Quartet New
Generation rappresenta una delle punte del meraviglioso
diamante della musica che brilla sopra ogni limite del
pensiero e del sentire dell’oggi. Nato nel 1998,
l’ensemble costituito dalle virtuose flautiste coniuga
attraverso le sue composizioni suoni antichi e nuovi,
attingendo alle culture musicali più disparate. L’abilità di
queste grandi interpreti non si esprime solo musicalmente
grazie a un vasto repertorio, ma ogni loro esibizione si
trasforma in un’esperienza visiva emozionante, in cui le
quattro soliste suonano e giocano con i più diversi tipi di
flauti. Il Quartet New Generation, per la prima volta in
Italia grazie al grande impegno del Goethe-Institut,
svolgerà una tournée che toccherà le città di Palermo,
Napoli e Roma. Grande entusiasmo per la beltà della
grande musica.
Luca Recupero musicista, ideatore e direttore artistico del
Marranzano World Festival, ha compiuto studi di
organologia ed etnomusicologia nelle Università di
Bologna, Roma, Amsterdam e Londra, dove consegue nel
2001 il Master in Etnomusicologia alla SOAS. Ha tenuto
corsi e laboratori di etnomusicologia all’Università e
all’Istituto Musicale V. Bellini di Catania. Amante e cultore
delle musiche di tradizione orale, promuove una
dimensione interculturale della didattica e della ricerca
musicale, usando gli strumenti musicali come ponte tra le
culture.
Il Marranzano World Festival è un appuntamento biennale
che celebra il marranzano come metafora per tutto ciò che
ha radici antiche, ma si protende verso il futuro.
Gli strumenti musicali come ponte sonoro tra antiche
tradizioni e nuove sperimentazioni. La riscoperta delle
tradizioni musicali e artigianali siciliane, attraverso il
confronto con culture lontane. La V edizione è prevista per
la fine di settembre 2013.
ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION
È ormai pratica usuale di Curva minore realizzare incontri
artistici tra musicisti provenienti da diverse regioni.
Questa circostanza, però, è arricchita dal fatto che
Alessandro Vicard, classe 1972, ha trovato proprio in
Austria una giusta collocazione dove poter agire e
sviluppare la propria poetica artistica. Nato a Palazzolo
Acreide, in quel di Siracusa dove Antonino Uccello decise
di ‘fondare’ la sua Casa - oggi Museo etno-antropologico
acquisito dalla Regione Siciliana - inizia dal 1994 a
frequentare i contesti delle musiche audio-tattili. Nel corso
di questa ricerca pratica di nuova musica a cavallo tra
notazione tradizionale e non, incontra e collabora con
musicisti di ogni provenienza geo- culturale quali Benat
Achiary, Massimo Cohen, Agostino Di Scipio, Michael
Fischer, Gianni Gebbia, Lelio Giannetto, Franz Hautzinger,
Didi Kern, Cort Lippe, Pablo Montagne, Kuchera-Morin,
Marcello Nisinman, Barre Phillips, Steve Potts, Michele
Rabbia, Michael Riessler, Giancarlo Schiaffini, ErikM,
Vienna Improvisers Orchestra e altri ensemble europei.
È con Michael Fischer, austriaco doc, che stringe un
rapporto artistico di maggior stabilità coniugando
l’esperienza del suono acustico degli strumenti ad arco e
ad ancia con il processo elettronico. Attraverso l’utilizzo di
questi strumenti, il duo Fischer/Vicard provoca una serie
diversificata di paesaggi sonori immaginari a volte simili e
graduali, come lungo un viaggio senza soluzione di
continuità, a volte con inaspettati cambi a contrasto come
spesso accade nella realtà sensoriale del quotidiano:
dall’oriente a intervalli micro-tonali alle cascate di suoni,
fino al silenzio musicale che non è silenzio
spazio/temporale. Michael Fischer, austriaco di classe
1963, è uno dei più importanti esponenti della musica
d’oggi, senza confini o limiti alle capacità espressive e
poetiche. Polistrumentista, compositore, dedica una
coerente attività in ambito di composizione istantanea
producendosi anche nelle cosiddette conduction note per
l’intenso lavoro di Lawrence ‘butch’ Morris proprio di
recente scomparso. Sin dal 1999 lavora alle implicazioni
del fenomeno elettroacustico del feedback. Ha collaborato
con i più grandi interpreti delle pratiche improvvisative
come John Edwards, Mark Sanders, Hilary Jeffery, Marcos
Baggiani, Michael Vatcher, Atsuhiro Ito, Irene Schweizer,
William Parker, Felicity Provan, Joao Castro Pinto, Daisuke
Terauchi a.m.o. collaborando in molti progetti
internazionali. Nel 2005 fonda la Vienna Improvisers
Orchestra.
A Lawrence ‘butch’ Morris
giovedì 4 aprile
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 1in collaborazione con Forum Austriaco di Cultura Roma
Goethe-Institut Palermo
ore 21,15 concerto
FISCHER/VICARD DUO
Michael Fischer sax, violino
Alessandro Vicard contrabbasso, live processing
ore 22 concerto
ALPHABETIC NOTION 2
Elio Amato pianoforte, flicorno, trombone
Davide Granato chitarra elettrica
Alessandro Vicard contrabbasso, live processing
venerdì 5 aprile
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 2in collaborazione con Forum Austriaco di Cultura Roma
Goethe-Institut Palermo
ore 21,15 concerto
Michael Fischer violino
Alessandro Librio violino, viola
Enrico Sorbello violoncello
Alessandro Vicard contrabbasso
Lelio Giannetto contrabbasso
ore 22 concerto
Michael Fischer sassofono tenore
Eva Geraci flauto
Dario Compagna clarinetto
Beppe Viola clarinetto, clarinetto turco, flauti etnici
Marcello Cinà sassofono soprano
Mezz Gacano chitarra elettrica
Gandolfo Pagano chitarra preparata
Alessandra Pipitone pianoforte
sabato 6 aprile
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 3in collaborazione con Forum Austriaco di Cultura Roma
Goethe-Institut Palermo
ore 21,15 concerto conduction
Michael Fischer conduction
Alessandro Vicard contrabbasso, live processing
Tiziana Maionica canto
Eva Geraci flauto
Benedetto Basile flauto
Marcello Cinà sassofono soprano
Dario Compagna clarinetto
Beppe Viola strumenti ad ancia, flauti etnici
Mezz Gacano chitarra elettrica
Giuseppe Greco chitarra
Gandolfo Pagano chitarra preparata
Enrico Sorbello violoncello
giovedì 11 aprile
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
ANDREAS DONATin collaborazione con Forum Austriaco di Cultura Roma
Goethe-Institut Palermo
ore 19 concerto
Andreas Donat pianoforte
J.S. Bach
Suite francese n. 1 in re minore
Pēteris Vasks
Musica per una sera d‘estate
Maurice Ravel
Une barque sur l'ocean
Alborada del gracioso
pausa
Alban Berg
Sonata op. 1
L.v. Beethoven
Sonata op. 111
Andreas Donat è nato a Vienna nel 1983 e ha ricevuto la
sua prima lezione di pianoforte all’età di sette anni. A
quindici anni ha cominciato a studiare presso l’Università
della Musica e dello Spettacolo di Vienna con il maestro
Heinz Medjimorec e dal 2003 al 2005 è stato studente
ospite presso il Barratt Due Music Institute di Oslo. Il
giovane pianista ha approfondito gli studi attraverso
masterclass con Leif Ove Andsnes, Pierre-Laurent Aimard
e Oleg Maisenberg. Discepolo di Stefan Arnold, quando
Andreas Donat ha vinto nel 2007 il concorso Bösendorf,
la rivista americana Clavier ha elogiato la sua “stunning
performance” nell’esecuzione di pezzi di Beethoven e di
Liszt. Successivamente, nel 2009, ha vinto il premio
Klemens Kramert del concorso internazionale Beethoven,
classificandosi come miglior pianista austriaco.
Nonostante la giovane età, il pianista si è già esibito
presso prestigiosi palchi quali il Musikverein e la
Konzerthaus di Vienna, il Rudolfinum di Praga, il Gasteig
di Monaco e l’Odd Fellow Paleet di Copenhagen. Inoltre ha
partecipato a numerosi festival tra cui il Podiumfestivalen
in Norvegia, il Musikfestival Grafenegg in Austria, il
Carinthischer Sommer in Austria e il Bowdoin Summer
Music Festival negli Stati Uniti. Highlights della stagione di
concerti in corso sono stati la sua tournee in Giappone e
un recital presso la Wiener Konzerthaus. Nel 2012 il
pianista ha inciso il suo CD di debutto, “Through a
Looking Glass”, presso l’etichetta austriaca Gramola.
Andreas Donat vive oggi a Berlino dove collabora con
Klaus Hellwig presso l’Università delle Arti.
domenica 14 aprile
Museo Internazionale delle Marionette
Antonio Pasqualino
THAT’S ALL FOLKS 1CARTONI RI/ANIMATI
in collaborazione con Museo Internazionale delle
Marionette Antonio Pasqualino
ore 21,15 concerto proiezione
sonorizzazione dal vivo durante la proiezione
dei cartoni animati del XX Sec
Betty Boop
Braccio di Ferro
La linea
Alessandro Librio violino, viola
Lelio Giannetto contrabbasso
DEUTSCH /SICILIA CONNECTION
Da sempre Curva minore è stata attenta a considerare
utili le relazioni d’incontro e scambio a partire dal
contesto europeo. Con la Germania si è creata una
fisiologica linea diretta che in questi ultimi anni si è
consolidata grazie all’attivo impegno del Goethe-Institut
Palermo. Con esso si è instaurato un rapporto di grande
efficienza che ci ha permesso, in linea con le proposte
artistiche della nostra associazione, di scandagliare, in
modo sempre più dettagliato, le pieghe di un vissuto
sonoro che, dalla storia più recente dei decenni appena
trascorsi, ci proietta verso un futuro già presente.
Dopo la storica presenza di Globe Unity Orchestra,
abbiamo infatti realizzato una serie di altri focus con
residenze artistiche (Frank Gratkowski, Thomas Lehn,
Andreas Wagner) e una nutrita attività concertistica
supportata da altre strutture organizzative come la
Jazzwerkstatt di Berlino. In questa circostanza Urlich
Gumpert, il decano dei pianisti e compositori del jazz
d’avanguardia dell’ex Berlino est, incontra la giovanissima
sassofonista Silke Eberhard capace di eccellere sia in
ambito jazzistico come in quello accademico. Questo
incontro generazionale farà il paio a quanto avviene con
Contemporary Sounds Unity dove la contiguità
generazionale fa ben sperare per una trasmissione del
pensiero innovativo. L’idea di coniugare, attraverso
confronti, scambi e incontri musicali, cultura e società, ci
ha permesso di realizzare a Palermo, per la prima volta,
una serie progetti artistici che rappresentano i musicisti
della Germania dopo l’abbattimento delle frontiere
est/ovest e di come, attraverso la musica, sia possibile
avvicinare, mettere insieme le persone... e non solo sul
piano artistico. Le relazioni, come si sa, sono in
movimento: vedremo cosa ci riserverà il futuro.
giovedì 18 aprile
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
DEUTSCH /SICILIA CONNECTION 1ore 21,15 concerto
GUMPERT/EBERHARD DUO
Ulrich Gumpert pianoforte
Silke Eberhard sassofoni
venerdì 19 aprile
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
DEUTSCH /SICILIA CONNECTION 2ore 21,15 concerto
GUMPERT/EBERHARD DUO&CONTEMPORARY
SOUNDS UNITY
Ulrich Gumpert pianoforte
Silke Eberhard sassofoni
&
Eva Geraci flauto
Dario Compagna clarinetto
Marcello Cinà sassofono soprano
Alessandra Pipitone pianoforte
Alessandro Librio violino, viola
Lelio Giannetto contrabbasso
mercoledì 24 aprile
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
MUSICA PER L’EUROPA 1in collaborazione con Instituto Cervantes,
Goethe-Institut Palermo
ore 19 concerto conversazione
Da Mozart a Berio. Viaggio nella vocalità
cameristica dal Settecento al Novecento
Francesca Adamo soprano
Donatella Sollima pianoforte
Anna Maria Sollima conversazione
W. A. Mozart
Abendempfindung an Laura
W. A. Mozart
Ridente la calma
F. Mendelssohn
Auf Flü
̧gen des Gesanges
F. Schubert
Gretchen am Spinnrade
R. Schumann
Myrthen
H. Wolf
Auch kleine Dinge
A. Schoenberg
Schenk mir deinen goldenen Kamm
A. Berg
Die Nachtigall
G. Menotti
Rassegnazione
L. Berio
La donna ideale
F. P. Tosti
Altro è parlar di morte
P. A. Tirindelli
Amore, Amor
E. Sollima
A la jardinara
C. Gomez
Mamma dice...
La conversazione-concerto propone un itinerario di
ascolto, guidato da Anna Maria Sollima, nel corso del
quale il soprano Francesca Adamo e la pianista Donatella
Sollima eseguiranno un ventaglio di composizioni scelte
allo scopo di mettere a confronto gli aspetti peculiari del
repertorio liederistico tedesco con quelli della tradizione
vocale da camera italiana.
domenica 28 aprile
Museo Internazionale delle Marionette
Antonio Pasqualino
THAT’S ALL FOLKS 2CARTONI RI/ANIMATI
ore 21,15 concerto proiezione
sonorizzazione dal vivo durante la proiezione dei
cartoni animati del XX Sec
Betty Boop
Braccio di Ferro
La linea
Eva Geraci flauto, flauto in do
Dario Compagna clarinetto
Marcello Cinà sassofono soprano
domenica 5 maggio
Museo Internazionale delle Marionette
Antonio Pasqualino
THAT’S ALL FOLKS 3CARTONI RI/ANIMATI
ore 21,15 concerto proiezione
sonorizzazione dal vivo durante la proiezione dei
cartoni animati del XX Sec
Betty Boop
Braccio di Ferro
La linea
Mezz Gacano chitarra elettrica
Simone Sfameli batteria, elettronica
mercoledì 8 maggio
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
MUSICA PER L’EUROPA 2in collaborazione con Instituto Cervantes,
Goethe-Institut Palermo
ore 19 concerto
CONTEMPORARY SOUNDS UNITY
Eva Geraci flauto
Dario Compagna clarinetto
Marcello Cinà sassofono soprano
Alessandra Pipitone pianoforte
Alessandro Librio violino, viola
Lelio Giannetto contrabbasso
Cornelius Cardew
Treatise (estratto)
Bruno Maderna
Serenata per un satellite
Andreas Wagner
Fraktalen (estratto)
CSU
Composizione istantanea I
Contemporary Sounds Unity, unisce musicisti appartenenti
a differenti generazioni e provenienti da diversi percorsi
musicali, in sintonia con le evoluzioni del sentire e del
pensare la musica oggi. Costituito e prodotto da Curva
Minore, Contemporary Sounds Unity nasce per divulgare
ed eseguire quella parte del repertorio musicale che, a
fianco delle forme tradizionali di scrittura, considera l’uso
dell’improvvisazione, delle capacità performative e
gestuali, dell’interpretazione grafica, del coinvolgimento di
spazio e ambiente e dell’interazione elettroacustica, come
possibilità attuali di espressione di senso sonoro.
FLIGHT AT ROCK
MONTAGNALONGA 5 MAGGIO 1972
progetto legalità
sabato 11 maggio
Cantieri Culturali alla Zisa
Spazio Tre Navate
in collaborazione con
Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo
Associazione In Memoria delle vittime del disastro aereo
di Montagnalonga, 05/05/1972
È una mite serata di maggio, senza vento, in molte piazze
si tengono gli ultimi comizi elettorali che precedono le
elezioni politiche.
L’aeromobile DC 8 dell’Alitalia partito da Roma Fiumicino
con a bordo 108 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio,
intorno alle 22.25 è sulla verticale dell’aeroporto
palermitano a 5000 piedi. Gli altoparlanti dello scalo
annunciano ai parenti in attesa l’imminente atterraggio.
Poi più nulla. Unica certezza lo schianto e 115 morti.
“Due poliziotti sull’autostrada se lo videro passare sopra
abbastanza basso da ricordarsene. Una casalinga al
balcone lo vide sparire dietro la montagna con un rumore
assordante e poi scorse un bagliore sul costone. Un uomo
sul versante opposto della roccia, ebbe l’impressione che
volasse come avvolto dalle fiamme. Il primo perito
ricostruì che non poteva essere andata così. Altri quattro
tecnici dopo di lui tirarono fuori tesi opposte ma, mai, mai
misero in discussione che di incidente si era trattato”
(Enrico Bellavia, La Repubblica 26 Aprile 2001).
Le sentenze di primo grado (1982), appello e cassazione
(1984) si concludono con l’assoluzione di tutti gli imputati.
Unici responsabili: i piloti. Nessuna perizia viene fatta sui
corpi al fine di ricercare eventuali tracce di esplosivo.
Dall’ultima comunicazione con la torre di controllo
all’impatto finale .. pochi minuti .. di cui ancora oggi non
si sa nulla.
Ilde Scaglione
Il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo ha
realizzato come progetto sulla legalità questo
argomento per fornire agli studenti e a tutto il
contesto sociale una conoscenza della memoria
storica legata a un fatto accaduto più di quaranta
anni addietro le cui cause sembrano ancora
avvolte nel mistero e nulla o poco si è fatto per
trovarne una soluzione.
FLIGHT AT ROCKMONTAGNALONGA 5 MAGGIO 1972
ore 21,15 rappresentazione teatrale
Gaetano Pennino ipotesi progettuale, testi
Lelio Giannetto ideazione, conduzione, direzione
Emilio Ajovalasit conduzione, regia
Elisa La Scala
Alessandra Pandolfo coordinamento didattico
Joshua Balsano
Alessio Bonansinga
Chiara Cambiaso
Enrico Paolo Caruso
Daniele Corrao
Antonino Cuti
Manfredi D’Alessandro
Fabio Evola
Irene Mazzamuto
Roberto Ricotta
Stefano Romeo
Francesco Spatola
Francesco Zanna suonattori
Beatrice Altamore
Giulia Bagnasco
Eleonora Befana
Irene Befana
Maddalena Bignone
Antonella Cuccia
Lucrezia D’Amico
Maria Chiara Digitello
Federica Falco
Chiara Faraone
Giorgia Fuschi
Michele Giaconia
Mattia Intorre
Mariapaola Iovino
Sara Lipari
Nicoletta Mazzè
Carola Nicosia
Silvia Onorato
Andrea Patricolo
Giulio Picone
Anna Prestigiacomo
Francesco Sichera
Federica Spina
Alessandro Valenti
Giorgia Vassallo
Andrea Verdoliva
Ivana Vermiglio danzattori
BERLINO/PALERMO TANZ /MUSIC CONNECTION
Il contrabbassista di Berlino, Alexander Frangenheim, ha
sviluppato da anni una collaborazione artistica con la
danzatrice Zufit Simon sui linguaggi attuali della ricerca
applicata alla relazione gesto/suono. Il contrabbassista di
Palermo, Lelio Giannetto, in modo quasi speculare, ha
indagato sullo stesso piano relazionale insieme alla
danzatrice Alessandra Fazzino. L’idea di incontrarsi prima
a Palermo e poi a Berlino è sorta spontanea: sarebbe
stato innaturale non cogliere questa opportunità di
confronto e dialogo. Gli incontri prevedono, infatti, una
serie di esposizioni a volte speculari, a volte d’insieme di
questa osmosi endemica tra suono e movimento essendo
i due linguaggi espressivi originati entrambi da una simile
capacità vibratoria dello spazio/tempo, senza il velo della
parola o del colore.
in collaborazione con
Goethe-Institut Palermo
Accademia di Belle Arti di Palermo
Comune di Palermo/ Assessorato alla Cultura
giovedì 16 maggio
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Sala Wenders
TANZ /MUSIC CONNECTION 1ore 21,15 concerto
BASS BROTHERS
Alexander Frangenheim contrabbasso
Lelio Giannetto contrabbasso
ore 21,45
ALESSANDRINO TRIO
Alexander Frangenheim contrabbasso
Alessandra Pipitone pianoforte
Alessandro Librio violino, viola
ore 22,15
TUTTI
Alexander Frangenheim contrabbasso
Eva Geraci flauto
Dario Compagna clarinetto
Marcello Cinà sassofono soprano
Alessandra Pipitone pianoforte
Alessandro Librio violino, viola
Lelio Giannetto contrabbasso
sabato 18 maggio
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Grande Vasca
TANZ /MUSIC CONNECTION 2ore 21,15 performance
DUO X DUO
Zufit Simon
Alessandra Fazzino danza
Alexander Frangenheim
Lelio Giannetto contrabbasso
domenica 19 maggio
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Grande Vasca
TANZ /MUSIC CONNECTION 3ore 21,15 performance
TUTTI X TUTTI
Zufit Simon
Alessandra Fazzino
Vera De Propris danza
Eva Geraci flauto
Dario Compagna clarinetto
Marcello Cinà sassofono soprano
Lelio Giannetto contrabbasso
Alexander Frangenheim contrabbasso
giovedì 23 maggio
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Sala Wenders
MUSICA PER L’EUROPA 3in collaborazione con Instituto Cervantes,
Goethe-Institut Palermo
ore 19 concerto
Lorenzo Cossi pianoforte
F. Busoni
Fantasia da camera sulla “Carmen” di Bizet
I. Albeniz
Evocaciòn (da “Iberia”, libro primo)
E. Granados
Allegro de concierto op. 46
J. Brahms
Klavierst¸cke (Fantasie) op. 116
n. 1: Capriccio in re minore
n. 2: Intermezzo in la minore
n. 3: Capriccio in sol minore
n. 4: Intermezzo in mi maggiore
n. 5: Intermezzo in mi minore
n. 6: Intermezzo in mi maggiore
n. 7: Capriccio in re minore
Diplomato con il massimo dei voti e la lode sotto la guida
di Giuliana Gulli, Nino Gardi si perfeziona con J. Achùcarro
presso l’Accademia Chigiana di Siena e J. Lowenthal
presso la Music Academy of the West di S. Barbara,
California. Vincitore di numerosi concorsi nazionali ed
internazionali, si è recentemente imposto come uno dei
soli cinque finalisti del Concorso Internazionale “Esther
Honens” di Calgary, Canada, dove ha potuto collaborare
con artisti quali il soprano Amanda Roocroft e il
violoncellista Johannes Moser. Il canale satellitare Sky
Classica ha dedicato a lui una puntata della serie
Notevoli, brevi incontri con i talenti.
sabato 25 maggio
Museo Internazionale delle Marionette
Antonio Pasqualino
BOLIDISOLIDIore 21,15 introduzione
Alessandro Rais
ore 21,30 proiezioni video
Gianluca Scaglione
Antonino Agnello
Fabrizio Buffa
Guido Favaro
Luca Galioto
Flora e Fauna di Palermo
Libri: Diletto o Castigo?
Il Papa a Palermo. Un giorno di straordinaria
ordinarietà
21.12.2012. Fino alla Fine del Mondo
Cappuccetto Rosso Rosso
Palermo città aperta
Alcuni enfants prodiges conducono da diversi anni alcune
indagini ‘sul campo’ della surreale metafisica espressa
dal tessuto sociale di Palermo. Dopo la storica coppia
Ciprì&Maresco - a prescindere da qualsiasi riferimento
valido e sostenibile - ecco BolidiSolidi con i loro video
shock. Provare per credere.
Gianluca Scaglione, ideatore e fondatore dei BolidiSolidi,
nasce a Palermo il 28 ottobre 1992. Studia per sei anni
violino e pianoforte presso il Conservatorio di Musica V.
Bellini di Palermo. All’età di 16 anni scrive il romanzo
“La Notte è Più Nera”, pubblicato nel 2010 e vincitore del
premio “Mario Soldati” categoria giovani.
Al progetto BolidiSolidi partecipano anche: Antonino
Agnello, Fabrizio Buffa, Guido Favaro, Luca Galioto,
Verdiana Scaglione, Salvatore Tagliavia, Manfredi Paternò,
Roberta Martorana, Giulia Filippone
IN/CANTO BRANCIFORTE
è una speciale visita guidata sull’immaginazione. Quante
volte ci siamo trovati a visitare un museo, un palazzo
storico, una galleria d’arte, un monumento e ci siamo
trovati un po’ da soli con noi stessi, anche se la fruizione
del bene sia stata sostenuta da guide didascaliche siano
esse scritte su pannelli o anche guide fisiche.
Il suggestivo spazio del Monte dei pegni di Santa Rosalia
a Palazzo Branciforte possiede in sé una forte
componente evocativa che sembra raccontare al visitatore
una storia di storie.
IN/CANTO BRANCIFORTE è, nei fatti, una vera e propria
installazione performativa in cui alcuni artisti/performer
guideranno il pubblico in un attraversamento del luogo
fisico del Monte dei pegni, ma utilizzando differenti
linguaggi artistici, creando forti suggestioni e atmosfere
d’ambiente. È come se si entrasse in una specie di
macchina del tempo azionata e gestita dai linguaggi non
verbali di differente natura (movimento corporeo, suono,
arti visive, paesaggio sonoro, senza escludere il linguaggio
del gusto).
Il pubblico itinerante incontrerà, per ogni ala del Monte,
una differente ambientazione creata dai singoli artisti: ora
si evocherà un canto o una musica popolare, ora una
melodia ci sospenderà in un immaginario ancestrale, ora
una danza ci riporterà al rituale propiziatore, o a un
immaginario racconto dalle mille e una notte... di ieri e di
oggi, ora alcune immagini d’arte sposteranno il fuoco
visivo su contesti così lontani... così vicini. Lungo il
tragitto alcuni diffusori acustici non visibili riprodurranno
suoni del paesaggio sonoro immaginato al tempo della
piena attività del Monte.
Anche il senso del palato sarà sollecitato attraverso una
delle azioni performative. I performer offriranno ai
visitatori dell’ottimo vino di botte ma di alta qualità:
elemento sempre presente nella storia antropologica
dell’uomo.
Lelio Giannetto
IN/CANTO BRANCIFORTEGUIDA IMMAGINARIA PER LA VISITA AL MONTE DEI PEGNI
DI SANTA ROSALIA A PALAZZO BRANCIFORTE
sabato
domenica
sabato
domenica
sabato
domenica
sabato
domenica
sabato
domenica
sabato
domenica
23 marzo
24 marzo
6 aprile
7 aprile
13 aprile
14 aprile
20 aprile
21 aprile
27 aprile
28 aprile
4 maggio
5 maggio
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
Alessandra Fazzino danzattrice
Vera De Propris danzattrice (dal 13 aprile)
Alessandro Librio suonattoreviolino
Lelio Giannetto suonattorecontrabbasso
Toni Costagliola disegnattore
ingresso intero euro 10
ingresso ridotto euro 7 (sotto i 14 anni)
prenotazioni
[email protected]
091 8887767
Palazzo Branciforte
via Bara all’Olivella 2
DECENTRAMENTO
In collaborazione con
Istituto di Cultura Italo-Tedesco
Amici della Musica di Trapani
Goethe-Institut Palermo
Mercoledì 22 maggio
Trapani, Sala Arcivescovile
DAS KABINETT DES DR. CALIGARIIL GABINETTO DEL DR. CALIGARI
ore 18,30 cine-concerto
regia: Robert Wiene
Germania 1919
Musiche composte ed eseguite dal vivo
LA BANDA DI PALERMOLA BANDA DI PALERMO
Giacco Pojero voce, fisarmonica
Nino Vetri sassofono, voce
Antonella Romana tromba, voce
Tommaso Chirco basso elettrico
Marco Monterosso chitarra
Simone Sfameli batteria
Mercoledì 29 maggio
Trapani, Sala Arcivescovile
GEHEIMNISSE EINER SEELEI MISTERI DI UN’ANIMA
ore 18,30 cine-concerto
regia: Georg Wilhelm Pabst
Germania 1926
Musiche composte ed eseguite dal vivo
LIBRIO/CIVILETTI/PIPITONE
Alessandro Librio violino, viola, basso elettrico
Peppe Civiletti violoncello, elettronica
Alessandra Pipitone pianoforte
APPENDICE
FLIGHT AT ROCK.
MONTAGNALONGA/ 5 MAGGIO 1972
È il dialogo immaginario di quattro passeggeri morti a
seguito dell’incidente aereo sulla rotta Roma-Palermo, in
volo con l’AZ 112 del 5 maggio 1972.
Ciascuno dà un’interpretazione dello schianto sulla
Montagnalonga: il primo e il secondo passeggero
ipotizzano, con accenti diversi, uno scopo per il proprio e
l’altrui sacrificio, sostenendo che la loro vita si è
trasfigurata in una sorta di segnale radar che guida i piloti
verso gli atterraggi a Punta Raisi, finalmente più sicuri
anche grazie alle misure adottate a seguito del disastro; il
terzo passeggero sostiene la tesi dell’incidente casuale o
per imperizia; il quarto passeggero è convinto di esser
stato vittima di un attentato. Li accomuna la ricerca di un
fine, di un orizzonte che dia senso e valore alla loro
morte, da troppi e per troppo tempo dimenticata quasi a
voler cancellare un pezzo di storia di un territorio che è
stato scenario di molteplici eventi di cronaca, taluni avvolti
nel più assoluto mistero: dalla strage di Capaci,
all’uccisione di Peppino Impastato; dall’altro incidente
aereo del 23 dicembre 1978 nel mare di Terrasini, al jet
dell’aeronautica militare statunitense caduto su una casa
diroccata nei pressi di Isola delle Femmine, il 16 dicembre
1979; dall’uccisione dell’investigatore Antonino Agostino e
di sua moglie Ida Castelluccio, avvenuto il 5 agosto 1989,
alla scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana il 3 agosto
2007.
1° passeggero Ha uno scopo esser stati qui per
quarant’anni. Fummo presi tutti all’improvviso, come per
una chiamata d’autorità, un precetto. Non ci fu detto da
chi e perché. Nulla ci fu detto per tempo, un tempo
eventualmente di preparazione. Sembrò fossimo stati
obbligati da un’autorità superiore. Niente congedi con i
nostri familiari e i nostri affetti. Nessun saluto. Nessuna
carezza da portare con noi sulla montagna. All’improvviso,
netta, tagliente, catturante, la sua durissima roccia e in
essa il nostro eterno radicamento; qui lanciammo la
sementa delle future sembianze, con un ultimo enorme
fragore di lamiere, fiamme, e strazianti dispersioni dei
nostri corpi e delle nostre voci, estremo doloroso lavorìo
prima del compito ininterrotto che ancor oggi continua.
Siamo tutti ancora qui, anche se molti non lo sanno,
anche se molti non se ne sono mai accorti. Hanno portato
via da qui soltanto ciò di cui fummo chiamati a spogliarci:
ciò che di noi diventò per sempre silente con le tracce che
nel sepolcro richiedono fiori e lacrime dei nostri cari. Ma
siamo tutti ancora qui a svolgere il nostro ruolo, quello per
cui fummo condotti.
2°
passeggero Mi ribello a questa chiamata. Mi ribello a
questo ruolo che mi è stato dato e che non ho scelto. Mi
ribello a questa autorità che ci ha voluti, tra tanti, qui e
per sempre a evitare altri disastri, a prolungare le altre
vite, a donare futuro a chi incolpevole, per altrui
ignominioso interesse, avrebbe potuto non più veder
sorgere un giorno. Da quarant’anni siamo noi che
proteggiamo i viaggiatori. Siamo noi che attiviamo le
nostre voci per avvisare i piloti che c’è un aeroporto
stretto tra le montagne, il mare e i loro venti. «Non altri
vuole la montagna!», ecco le parole che pronunciamo
sempre, da allora. Segue poi ciò che a noi fu negato, un
approdo alla meta e uno scorrer di ruote su una pista che
accoglie il rientro dalle traiettorie sospese. «Non altri vuole
la montagna!»: le parole si fanno comando, quasi fossero
impulsi per gli strumenti che indirizzano le rotte verso i
previsti ricongiungimenti. Ma siamo noi, piuttosto, a
guidare le rotte: le nostre parole sono i segnali che i piloti
ricevono come sottili vibrazioni, come luci nei radar, nei
rilevatori elettronici, sono punti e fari di orientamento, di
giorno, di notte, con la pioggia, fra i venti, nella ricerca
della traccia che conduce a terra. Siamo noi, da qui, a
chiamare il giusto termine del volo. Molti tuttavia non lo
sanno. È per questo che mi ribello a questa chiamata:
centoquindici vite sono troppe per sostituire un compito
che avrebbe dovuto e potuto svolgere, prima e dopo di
noi, uno strumento adeguato a un aeroporto difficile. Mi
ribello a questo ruolo.
3°
passeggero (come risvegliandosi) le nostre vite son
finite per sempre quarant’anni fa. I nostri nomi sono
soltanto scritte incise in un grande telaio arrugginito a
forma di croce che giorno dopo giorno si sbriciola tra gli
agenti naturali che l’avvolgono e lo dominano, piegando
anch’esso al destino di un tempo che passa e che
cancella. Vi illudete che la nostra morte abbia avuto uno
scopo. Fu un incidente, un banale incidente, una
distrazione, una negligenza e, come tale, merita il silenzio.
Noi viviamo in ciò che lasciammo, come per tutti coloro
che furono: ciò che resta delle nostre azioni, nei nostri
cari, e i ricordi, in loro, di noi. Non c’è stata e non ci sarà
mai più voce per noi. C’è solo silenzio qui, ed è un
silenzio importante, puro, quasi definitivo. Non ci sono
voci. Solo fra noi c’è dato d’ascoltarci.
4° passeggero (beffardo) ancora non capite! Se nessuno
più ci ascolta è perché fummo tutti ridotti al silenzio di chi
volle che fosse per sempre silenzio. Il silenzio che riempie
il tempo ininterrotto della cima di questa montagna che ci
accolse come sacrario di strage. Ricordate? Ci fu prima
un’esplosione e poi uno schianto: dalla mia posizione vidi
e compresi tutto, nei due minuti che terminarono la mia
vita. Lo videro anche da lontano: l’aereo esplose prima
dell’impatto, lo ricordano in tanti. Non chiediamoci più il
perché. Tante altre stragi si sono consumate tra questo
monte, le sue pendici e le terre che lo attorniano. La
nostra fu solo la prima. C’è ancora un perché? Dall’alto di
questa montagna vedemmo morire altri viaggiatori. Poi
vedemmo morire uomini ed eroi: e chi passa da questi
luoghi è vero, forse soltanto di questi ultimi sente le voci,
quelle voci, solo quelle voci. Le sente in coro, causa echi
di cronache mai spente: le voci di chi morì con
l’esplosione dell’autostrada, le voci di chi fu trucidato a
Villagrazia di Carini, a Cinisi, a Isola delle Femmine. E poi
le voci di chi fu rapito e non più ritrovato.
1° passeggero Solo tu non vuoi sentire ciò che convalida
il nostro sacrificio, e ti sommi a coloro che hanno obliato
l’ultimo volo del grande e potente DC8. Ogni nostra vita fu
presa per divenire voce e oggi, forti come vite rinate, le
nostre voci sono guide per i piloti. Le voci degli eroi della
storia hanno altri accenti, diversi dai nostri; quelle voci le
ascoltano tutti. Noi invece fummo eroi della cronaca di un
mese; nulla ci fu dedicato, non una strada, non un luogo,
non una scuola, non uno spazio. Diventammo funzioni.
Elementi di un computo matematico importante per ciò
che accadde dopo.
L’aeroporto cambiò, divenne più sicuro. Il sangue dei
morti sulla montagna rilucette per il tempo necessario a
effettuare i cambiamenti. Ma non bastò la chiamata che ci
fu rivolta. Ci fu un tempo per un altro schianto. Dal
versante del mare gli aerei infatti sono preservati da altre
voci. Percepite il salmodiare dei centootto che, come noi,
furono chiamati ad ammonire da discese irreversibili
nell’acqua? Ricordate? Accadde poco più di sei anni dopo
che ci imposero qui dimora. Di quei morti solo una stele
resta ai margini del mare che bagna l’aeroporto, su scogli
appuntiti. E, dunque, fu strage la nostra? fu strage quella
in mare? Se stragi furono è per il fine che ancora oggi c’è
consegnato: stragi per la sicurezza di altri uomini, per la
vita di altre vite. Per noi l’impatto con queste pietre fu
improvviso, unico, netto e centrato: atroce e repentino,
come la disposizione che ci fu imposta. Ha uno scopo
esser stati qui per quarant’anni. Fummo chiamati, non
fummo uccisi.
4° passeggero Avevamo compagni di viaggio importanti
in quell’aereo. Molti tornavano per esprimere il loro voto
per le elezioni del Parlamento che avrebbero avuto luogo
all’indomani del nostro volo: cancellare centoquindici vite
fu un segnale per molti, per tanti. E non occorrevano firme
di empi per comprendere cosa si volesse fare, come si
volesse agire. Chi ha scavato nei fatti e nei ricordi ha
trovato tracce, indizi, moventi, ragioni per uccidere. Ma
oggi è impossibile ricostruire. Il tempo ha sbriciolato prove
e testimonianze, come sbriciola la grande croce di ferro.
È vero: le nostre voci si sono spente per sempre con
quell’esplosione con quel lacerante schianto.
2°
passeggero “Non altri vuole la montagna!”, è invece
la voce che si sente. È la nostra voce, potente, intensa,
acuta, imperiosa, efficace. Migliaia di volte ha risuonato
da allora e non è stato invano. Se compito m’è dato nel
farla risuonare, che possa una volta giungere anche a chi
la montagna guardi dal mare, o dalle sue falde, per
scalate da diporto o per vaghezza di passi sfidanti le
altezze, alla ricerca di viste panoramiche in freschi mattini
di primavere siciliane. Sete di memoria ha provocato
questa voce che da troppo tempo ripete segnali, senza
che alcuno porti ristoro.
3° passeggero Ancora cerchi merito? La voce di cui parli
è la voce dei morti che non hanno voce, almeno per i vivi.
Cerca, fra tutte le voci che ti è dato udire qui, tra coloro
che furono, l’alito dei periti fra le lamiere, nelle strade, nel
mare, sottoterra, fra le fiamme, fra scenari irriguardosi di
grovigli accidentali violentemente intrecciatisi con scempi
di ossa e di carne: troverai forse la rivendicazione di un
merito? E che merito ebbi io nell’imperizia di chi mi
schiantò? Fu un attimo, fu per sempre e per sempre fu
silenzio. Null’altro aggiungerò a un incidente che senso
non ha se non nell’esser ripulito fra noi, fra chi
lasciammo, fra chi venne dopo e maggiormente fra chi
oggi vola lontano da erronee traiettorie disegnate da occhi
stanchi e non idonei a condurre. Null’altro aggiungerò: è
giusto cancellare.
4° passeggero La sola nostra voce che ancora sussurra
e che si avverte sempre più flebile, è quella che chiede
giustizia. È una voce che si unisce a tutte le voci che
chiedono giustizia nel mondo e nella storia. Sono le
uniche voci che sento. Tutte unite si trasformano in un
fragore immenso, saturante, il più intenso che orecchio
umano possa udire. Chiedono giustizia per chi non sceglie
di essere vittima, eppure incolpevole lo diviene; giustizia
per chi fu sacrificato nel feroce circolo ferino tra
cacciatore e preda, nell’interesse di chi dilania i corpi
degli uomini come i corpi dello Stato. L’interesse di chi
distingue solo ciò che gli appartiene e accaparra, e lotta
per difendere il suo possesso, e uccide e distrugge e
stravolge e sconquassa. La nostra morte è ormai
cancellata. Non porta più con sé né pietà né dolore.
È secca come schianto sulla montagna. Ma lascia traccia
se richiede giustizia e se sempre la richiederà dalle voci
che non si spegneranno. La cercheremo la giustizia,
renderemo di nuovo ciò che resta dei nostri corpi se sarà
necessario e li renderemo ai nostri figli, ai nostri nipoti,
agli uomini e alle donne di buona volontà che, come
Cristo, hanno sete di giustizia fra i giusti. Riporteremo gli
uomini sulla montagna. Su di essa cercheranno di nuovo,
scaveranno di nuovo. Si riapriranno archivi, registri,
memorie, tutto. Attenderemo fino alla fine; e alla fine,
forse, non ci sarà più nulla, né uomini, né macchine
volanti, né approdi per rotte di cielo. Forse ci sarà solo la
montagna e dalla montagna si leverà un segno di giustizia
alto quanto le traiettorie degli aerei in volo che forse in
volo non saranno più, alla fine dei giorni. E, al termine,
giustizia vi sarà.
1°
passeggero Non richiede altre vite la montagna che è
lunga e solenne, sovrastante e possente: la
circoscrivemmo per sempre e demmo la vita per rendere
vita. Lo sapranno gli uomini e le donne dell’approdo, ma
solo se lo vorranno coloro che ascoltano le nostre voci.
Noi ci siamo ancora. Lo ripeto: e ci siamo per gli altri.
Sulle montagne gli uomini ascendono sovente come
pellegrini fedeli, creduli di apparizioni e miracoli. Essi
pregano sia per i vivi sia per chi non è più, e si porgono al
cielo da luoghi a esso più vicini. Ma qui a noi ci è dato da
pensare solo ai vivi; ci è dato da significare e da
ammonire, da indicare e da condurre. Non c’è percorso da
qui che porti in trascendenza. Da qui non riprendemmo
più alcun sentiero. La nostra montagna è montagna di
pietra e terra, fatta sacra dagli uomini per gli uomini,
irrorata di sangue affinché pietra e terra divenissero limite
invalicabile per lasciare sacra la vita.
Coro di passeggeri Silenzi e voci risolvono dunque il
nostro sacrificio. Chi, fra noi, vibra voce nel mistero di
coloro che ci odono, rende servizio agli uomini e alle loro
macchine volanti. Chi si avvolge del silenzio eterno delle
anime morte, disegna una volta ancora l’impenetrabile
gioco della vita nella sua casuale fragilità. Chi pronuncia
accenti di giustizia, modula salmi nel segno delle giustizie
mai rese a tutti gli uomini sopraffatti e uccisi. Ma siamo
ancora tutti in coro, tra suoni e silenzi, a significare, noi
uomini e donne della Montagnalonga, ciò che è umano
testimoniare: non siamo morti invano e siamo trasformati
in segni eterni di affetti estremi. Ancora oggi noi
consegniamo agli uomini il senso di una storia che rinnova
il pianto della commozione, la via per una redenzione,
l’enigma delle fatalità, il dubbio delle atrocità. Paradigmi
dei percorsi degli uomini vivi che noi non siamo più ma ai
quali ci rivolgiamo e dai quali ci attendiamo uno sguardo,
un accento, una preghiera, un carezzevole moto di
sentimenti.
Gaetano Pennino
Tessere/ Ingresso
Tessera sostenitore
100
Tessera studente
30
Tessera ordinario
50
Ingresso
8
Studenti, soci Goethe-Institut (tesserino verde) 5
euro
euro
euro
euro
euro
I concerti del Quartet New Generation (14 marzo)
e del ciclo Musica per l’Europa (24 aprile, 8, 23 maggio)
sono a ingresso libero
Ingresso progetto speciale In/Canto Branciforte 10 euro
intero; 7 euro ridotto sotto i 14 anni (fuori abbonamento)
Iscrizioni e abbonamenti
Curva minore via Monte San Calogero 5
Goethe-Institut Palermo via Paolo Gili 4 Cantieri Culturali
alla Zisa tel 0916528680
Museo Pasqualino p.tta Niscemi 5 (trav. via Butera)
tel 091328060
Informazioni 3293152030
[email protected]
www.curvaminore.org
REGIONE SICILIANA
Rosario Crocetta
presidente
ASSESSORATO DEL TURISMO
DELLO SPORT
E DELLO SPETTACOLO
Michela Stancheris
assessore
Alessandro Rais
dirigente generale
Lucia Di Fatta
capo di gabinetto
Lucio Caracausi
dirigente servizio 10
Giuseppina Casella
dirigente unità operativa 1
Aurelia Montalto
funzionario direttivo
CITTÀ DI PALERMO
Leoluca Orlando
sindaco
Francesco Giambrone
assessore alla cultura
Giuseppe Marsala
coordinatore cantieri culturali
alla zisa
GOETHE-INSTITUT PALERMO
Heidi Sciacchitano
direttore
Roman Maruhn
ufficio cultura
ISTITUTO DI CULTURA
ITALO-TEDESCO
Marion Werning
direttore
INSTITUTO CERVANTES
DI PALERMO
Francisco Corral SanchezCabezudo
direttore
Belèn Fiallos Quintero
coordinatore ufficio cultura
FORUM AUSTRIACO DI CULTURA
ROMA
Christoph Meran
direttore
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
DI PALERMO
Luciana Giunta
direttore
Gianna Di Piazza
Sandro Scalia
docenti
MUSEO INTERNAZIONALE
DELLE MARIONETTE
ANTONIO PASQUALINO
Rosario Perricone
direttore
LICEO SCIENTIFICO STATALE
GALILEO GALILEI DI PALERMO
Rosa Maria Rizzo
dirigente scolastico
Olga Ardini
dirigente amministrativo
Elisa La Scala
Alessandra Pandolfo
docenti
TEATRO ATLANTE
Emilio Ajovalasit
Preziosa Salatino
direzione artistica
ASSOCIAZIONE ALAN LOMAX
Luca Recupero
direttore artistico
ASSOCIAZIONE IN MEMORIA
DELLE VITTIME DEL DISASTRO
AEREO DI MONTAGNALONGA
05/05/1972
Ilde Scaglione
presidente
Lelio Giannetto
direzione artistica
Francesca Spirio
segreteria generale
Cristina Spirio
Valentina Spirio
accoglienza
Emilio Rubè
assistenza amministrativa
Davide Carrozza
Ross La Ciura
fotografia
Francesco Murana
riprese video
Carlo Gargano
riprese audio
Giuseppe Massaro
sito web
Paolo Di Vita
progetto grafico e immagine
Grazie a
Gaetano Pennino
Fabio Bagnasco
Marco Betta
Vincenzo Caporaletti
Marisa Cirrotta
Marco Crescimanno
Valeria Cuffaro
Francesco Cutrone
Giovanni Damiani
Gianni De Santis
Sandro De Santis
Marcello Faletra
Antonio Gerbino
Valentina Giacalone
Luca Giannetto
Nelida Mendoza
Rosanna Piscione
Ignazio Plaia
Massimiliano Pollina
Gaetana Rogato
Luigi Santosuosso
Alessandra Sciortino
Gabriele Sutera
Piero Violante
Curva minore
fa parte del
CIRCUITO MUSICALE
SICILIANO
Assessorato alla Cultura
Liceo Scientifico
Statale
Galileo Galilei
Palermo
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO DEL TURISMO DELLO SPORT
E DELLO SPETTACOLO
CITTÀ DI PALERMO
GOETHE-INSTITUT
ISTITUTO DI CULTURA ITALO-TEDESCO
FORUM AUSTRIACO DI CULTURA - ROMA
INSTITUTO CERVANTES
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PALERMO
LICEO SCIENTIFICO GALILEO GALILEI DI PALERMO
MUSEO INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
FONDAZIONE SICILIA
CIVITA SICILIA
TEATRO ATLANTE
ASSOCIAZIONE DEI FAMILIARI DELLE VITTIME
DI MONTAGNA LONGA
CIRCUITO MUSICALE SICILIANO