vai - Curva Minore
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CONTEMPORARY 2013 CONTEMPORARY SOUNDS 2013 CURVA MINORE 23, 24, 11 14 22 30 MARZO IN/CANTO BRANCIFORTE 6, 7, 13, 14, 20, 21, 27, 28 APRILE 4, 5 MAGGIO PALAZZO BRANCIFORTE MAGGIO PROGETTO SCUOLA/ LEGALITÀ FLIGHT AT ROCK 5 MAGGIO 1972 MONTAGNA LONGA MUSE O DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO FLIGHT AT ROCK 5 MAGGIO 1972 MONTAGNA LONGA LICEO GALILEI MAGGIO IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI MAGGIO MAGGIO DECENTRAMENTO LA BANDA DI PALERMO TRAPANI SALA ARCIVESCOVILE I MISTERI DI UN’ANIMA LIBRIO/PIPITONE/CIVILE TTI TRAPANI SALA ARCIVESCOVILE CONTEMPORARY SOUNDS 2013 CURVA MINORE FRANCESCA ADAMO IVAN ALEXEEV ELIO AMATO BOLIDISOLIDI SERGIO BONANZINGA MARCELLO CINÀ DARIO COMPAGNA CONTEMPORARY SOUNDS UNITY ANDREAS DONAT SILKE EBERHARD MICHEL FISCHER SUSANNE FRÖHICH MEZZ GACANO GIANNI GEBBIA EVA GERACI LELIO GIANNETTO DAVIDE GRANATO ULRICH GUMPERT INGA KLAUCKE ALESSANDRO LIBRIO VALERIO MIRONE GANDOLFO PAGANO FABRIZIO PEZZINO ALESSANDRA PIPITONE MATILDE POLITI QUARTET NEW GENERATION LUCA RECUPERO NED ROTHENBER GIANLUCA SCAGLIONE SPIRIDON SHISHIGIN HEIDE SCHWARZ SIMONE SFAMELI ANNA MARIA SOLLIMA DONATELLA SOLLIMA ENRICO SORBELLO ALESSANDRO VICARD BEPPE VIOLA PETRA WURZ CONCERTI 11 MARZO USA/SICILIA CONNECTION 1 MUSEO DELLE MA RIONETTE ANTONIO PASQU ALINO 12 MARZO USA/SICILIA CONNECTION 2 MUSEO DELLE MA RIONETTE ANTONIO PASQU ALINO 14 MARZO QUARTET NEW GENERATION CANTIERI CULTUR ALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT 2 APRILE MARRANZANO WORLD FESTIVAL ANTEPRIMA MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQU ALINO 4 APRILE ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 1 CA NTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT 5 APRILE ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 2 CA NTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT 6 APRILE ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 2 CA NTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT 11 APRILE ANDREAS DONAT CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT 14 APRILE THAT’S ALL FOLKS 1 MUSE O DELLE MARIONETTE AN TONIO PASQUALINO 18 APRILE DEUTSCH/SICILIA CONNECTION 1 CANTIE RI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT 19 APRILE DEUTSCH/SICILIA CONNECTION 2 CANTIE RI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT 24 APRILE MUSICA PER L’EUROPA 1 CANTIERI CULTURALI AL LA ZISA GOETHE-I NSTITUT 28 APRILE THAT’S ALL FOLKS 2 MUSE O DELLE MARIONETTE AN TONIO PASQUALINO 5 MAGGIO THAT’S ALL FOLKS 3 MUSEO DELLE MARIONETTE ANT ONIO PASQUALINO 8 MAGGIO MUSICA PER L’EUROPA 2 CANTIERI CULTURALI ALL A ZISA GOETHE-I NSTITUT 12 MAGGIO THAT’S ALL FOLKS 4 MUSE O DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO 16 MAGGIO BERLINO/PALERMO TANZ/MUSIK CON NECTION 1 CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA 18 MAGGIO BERLINO/PALERMO TANZ/MUSIK CON NECTION 2 CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA 19 MAGGIO BERLINO/PALERMO TANZ/MUSIK CON NECTION 2 CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA 23 MAGGIO MUSICA PER L’EUROPA 3 CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-I NSTITUT 25 MAGGIO BOLIDISOLIDI MUSE O DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQU ALINO L’ANTROPOLOGIA DEL SUONO COME L’UMANITÀ NON SI ANNIENTA CON LE MODE MEDIATICHE NEMMENO COL SUPER-MERCATO IL CONTRABBASSO PARLANTE DIVERSO CONTINUUM \CICLI E RICICLI XXVI PUNTATA In questi anni stiamo provando con continuità e ostinazione a lanciare costanti segni di persistenza su geo-storie della musica e contesti limitrofi, tentando un utopico quanto necessario abbattimento delle barriere “respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini”. Questi segnali sonori, necessario ossigeno per gli spiriti liberi o liberati, benché ben esplorati e noti ai viaggiatori temerari delle avanguardie di ogni contesto, costituiscono ancora oggi oggetto di rifiuto da parte delle istituzioni culturali su varia scala di appartenenza, provocando e perpetuando un atteggiamento reazionario nei confronti di una più opportuna sensibilità al respiro naturale del tempo. Questo fenomeno neo-reazionario, stratificato su più contesti, alimenta il persistere di appartenenze oggettuali a linguaggi già codificati dal pensiero categorico. Questo definisce e ‘obbliga’ le forme, che, come si è ormai storicamente acquisito, di solito degradano verso il consumo di se stesse, diventando oltretutto incapaci di smuovere veri e reali moti di rivoluzione. In più, dissolvendosi in formalismo, alimentano il mercato dello svuotamento intellettivo, appiattiscono la percezione sensibile del profondo a vantaggio del commercio numerico dell’esistenza, provocandone, quindi, un plagio, una forte riduzione. Non è più il contenuto, quindi, l’oggetto d’interesse, ma il canale di trasferimento dell’informazione che ‘deve’ soggiacere alle regole del mercato e del proprio linguaggio auto-referenziale, sviluppando un nuovo trasformismo, secondo la ben nota regola gattopardiana del “tutto cambi perché nulla cambi”. Accade inoltre, come nei fenomeni propriamente politicosociali, di subire malcelate forme di razzismo culturale, nei confronti di chi, antropologicamente e non per mera scelta modaiola, professa linguaggi dai contenuti fortemente diversi dai plastici oggetti... da marca (mercatino o mercatone che sia). Si annienta l’etica socio-culturale al fine di emergere con le proprie, piccole o grandi, potenze mediatiche di affermazione del potere, a discapito delle sane, forti e profonde risorse culturali primigenie. Lelio Giannetto USA/SICILIA CONNECTION Il poli-strumentista e compositore Ned Rothenberg incontra i musicisti di Sicilia. Nato a Boston, è stato apprezzato in vari paesi per i suoi concerti da solista ed ha avuto collaboratori come Paul Dresher, Yuji Takahashi, Sainkho Namchylak, Elliott Sharp, Samm Bennet, John Zorn e Fred Frith. Dal 1978 vive e lavora a New York. In Giappone ha approfondito lo studio del flauto shakuhachi, con due dei più importanti maestri dello strumento, Goro Yamaguchi e Katsuya Yokoyama. Rothenberg ha il merito di aver interiorizzato nei suoi studi la passione per i linguaggi occidentali degli ultimi decenni, senza disdegnare quelli orientali e di altre culture, come ad esempio la musica tradizionale honkyoku che si basa sulla meditazione, costruita su silenzi significativi e tessiture sonore tese all’esaltazione del suono. Rothenberg s’impose agli inizi del boom dell’avanguardia jazz di New York come un sassofonista di alto profilo, con un utilizzo pressoché totale di tutte le tecniche strumentali. I suoi primi lavori sono stati recentemente ristampati dalla Tzadik Records. In queste due giornate Rothenberg svolgerà alcuni incontri musicali con alcuni importanti musicisti siciliani che da anni seguono le prassi esecutive in sintonia con la sensibilità e le esigenze espressive dei linguaggi attuali. Tra questi la giovane pianista Alessandra Pipitone, il virtuoso violinista, violista e compositore Alessandro Librio, il violoncellista etneo Enrico Sorbello, l’esperta flautista Eva Geraci, il clarinettista dalle spiccate doti tecniche Dario Compagna e il soprano-sassofonista Marcello Cinà. Questi musicisti, oltre ad appartenere a differenti generazioni, provengono da differenti contesti musicali, dal mondo classico accademico alla musica antica, dalla musica contemporanea propriamente intesa al jazz, sostenendo la possibilità di dialogo tra linguaggi e l’abbattimento dei confini prestabiliti dalle ormai vetuste prerogative concettuali. Come voler dare un segnale di reale possibilità di unione e dialogo tra diversi... lunedì 11 marzo Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino NED ROTHENBERGin collaborazione con Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino ore 21,15 concerto NED ROTHENBERG FEEDBACK Ned Rothenberg sassofoni, clarinetto basso, flauto e shakuhachi ore 22 concerto NED ROTHENBERG&CURVA MINORE string ensemble Ned Rothenberg sassofoni, clarinetto basso, flauto e shakuhachi Alessandro Librio violino, viola Enrico Sorbello violoncello Lelio Giannetto contrabbasso martedì 12 marzo Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino NED ROTHENBERGore 21,15 concerto NED ROTHENBERG FEEDBACK Ned Rothenberg sassofoni, clarinetto basso, flauto e shakuhachi ore 22 concerto NED ROTHENBERG&CONTEMPORARY SOUNDS UNIT Ned Rothenberg sassofoni, clarinetto basso, flauto e shakuhachi Eva Geraci flauto, flauto in do Dario Compagna clarinetto Marcello Cinà sassofono soprano Alessandra Pipitone pianoforte Alessandro Librio violino, viola Enrico Sorbello violoncello Lelio Giannetto contrabbasso giovedì 14 marzo Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders QUARTET NEW GENERATIONin collaborazione con Goethe-Institut Palermo ore 19 concerto Heide Schwarz flauti dolci Susanne Frölich flauti dolci Petra Wurz flauti dolci Inga Klaucke flauti dolci, fagotto rinascimentale martedì 2 aprile Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino MARRANZANO WORLD FESTIVALANTEPRIMA RUSSIA/SICILIA in collaborazione con Associazione Alan Lomax ore 21 introduzione Sergio Bonanzinga conferenza ore 21,30 concerto Ivan Alexeev Spiridon Shishigin marranzano ospiti Luca Recupero Giorgio Maltese Matilde Politi canto, marranzano Fulvio Caldini (*1959) Beata viscera (2002) Clockwork Toccata op. 68 (1999-2000) prima esecuzione italiana Georg Friedrich H‰ndel (1685-1759) Fuga VI in do minore, HWV 610 Mary Ellen Childs (*1957) Parterre (2011, per QNG) prima esecuzione italiana György Ligeti (1923-2006) Sei Bagatelle 1, 5, 6 (1953) Johann Sebastian Bach (1685-1750) Contrapunctus 9 · 4 alla duodecima (BWV 1080) Dmìtri Schostakowitsch (1906-1975) Fuga n. 1 in do maggiore Woiciech Blecharz (*1981) Airlines (2008, per QNG) prima esecuzione italiana Johann Sebastian Bach (1685-1750) Concerto e Fuga in do maggiore (BWV 595, 545) Ivan Alexeev e Spiridon Shishigin (Repubblica SakhaYakutia, Russia) sono due affermati virtuosi del khomus dalla lontana Repubblica Sakha (nota ai più come Yakutia, nell’estremo oriente della Russia asiatica) che da loro è considerato strumento nazionale, nonché strumento magico in grado di creare una connessione tra l’uomo e il regno della natura. Dalle danze rituali alle tecniche di canto tradizionale, dai costumi ai pregiatissimi strumenti costruiti da fabbri depositari di segreti artigianali molto antichi, i musicisti siberiani offriranno uno spaccato sulla cultura sciamanica tradizionale della Yakutia, considerata da molti come ‘la Mecca’ degli scacciapensieri. In perfetta linea con le tendenze attuali e inclusive, che tendono a rappresentare tutte le stratificazioni operanti in linea di continuità nel tempo e nello spazio, il Quartet New Generation rappresenta una delle punte del meraviglioso diamante della musica che brilla sopra ogni limite del pensiero e del sentire dell’oggi. Nato nel 1998, l’ensemble costituito dalle virtuose flautiste coniuga attraverso le sue composizioni suoni antichi e nuovi, attingendo alle culture musicali più disparate. L’abilità di queste grandi interpreti non si esprime solo musicalmente grazie a un vasto repertorio, ma ogni loro esibizione si trasforma in un’esperienza visiva emozionante, in cui le quattro soliste suonano e giocano con i più diversi tipi di flauti. Il Quartet New Generation, per la prima volta in Italia grazie al grande impegno del Goethe-Institut, svolgerà una tournée che toccherà le città di Palermo, Napoli e Roma. Grande entusiasmo per la beltà della grande musica. Luca Recupero musicista, ideatore e direttore artistico del Marranzano World Festival, ha compiuto studi di organologia ed etnomusicologia nelle Università di Bologna, Roma, Amsterdam e Londra, dove consegue nel 2001 il Master in Etnomusicologia alla SOAS. Ha tenuto corsi e laboratori di etnomusicologia all’Università e all’Istituto Musicale V. Bellini di Catania. Amante e cultore delle musiche di tradizione orale, promuove una dimensione interculturale della didattica e della ricerca musicale, usando gli strumenti musicali come ponte tra le culture. Il Marranzano World Festival è un appuntamento biennale che celebra il marranzano come metafora per tutto ciò che ha radici antiche, ma si protende verso il futuro. Gli strumenti musicali come ponte sonoro tra antiche tradizioni e nuove sperimentazioni. La riscoperta delle tradizioni musicali e artigianali siciliane, attraverso il confronto con culture lontane. La V edizione è prevista per la fine di settembre 2013. ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION È ormai pratica usuale di Curva minore realizzare incontri artistici tra musicisti provenienti da diverse regioni. Questa circostanza, però, è arricchita dal fatto che Alessandro Vicard, classe 1972, ha trovato proprio in Austria una giusta collocazione dove poter agire e sviluppare la propria poetica artistica. Nato a Palazzolo Acreide, in quel di Siracusa dove Antonino Uccello decise di ‘fondare’ la sua Casa - oggi Museo etno-antropologico acquisito dalla Regione Siciliana - inizia dal 1994 a frequentare i contesti delle musiche audio-tattili. Nel corso di questa ricerca pratica di nuova musica a cavallo tra notazione tradizionale e non, incontra e collabora con musicisti di ogni provenienza geo- culturale quali Benat Achiary, Massimo Cohen, Agostino Di Scipio, Michael Fischer, Gianni Gebbia, Lelio Giannetto, Franz Hautzinger, Didi Kern, Cort Lippe, Pablo Montagne, Kuchera-Morin, Marcello Nisinman, Barre Phillips, Steve Potts, Michele Rabbia, Michael Riessler, Giancarlo Schiaffini, ErikM, Vienna Improvisers Orchestra e altri ensemble europei. È con Michael Fischer, austriaco doc, che stringe un rapporto artistico di maggior stabilità coniugando l’esperienza del suono acustico degli strumenti ad arco e ad ancia con il processo elettronico. Attraverso l’utilizzo di questi strumenti, il duo Fischer/Vicard provoca una serie diversificata di paesaggi sonori immaginari a volte simili e graduali, come lungo un viaggio senza soluzione di continuità, a volte con inaspettati cambi a contrasto come spesso accade nella realtà sensoriale del quotidiano: dall’oriente a intervalli micro-tonali alle cascate di suoni, fino al silenzio musicale che non è silenzio spazio/temporale. Michael Fischer, austriaco di classe 1963, è uno dei più importanti esponenti della musica d’oggi, senza confini o limiti alle capacità espressive e poetiche. Polistrumentista, compositore, dedica una coerente attività in ambito di composizione istantanea producendosi anche nelle cosiddette conduction note per l’intenso lavoro di Lawrence ‘butch’ Morris proprio di recente scomparso. Sin dal 1999 lavora alle implicazioni del fenomeno elettroacustico del feedback. Ha collaborato con i più grandi interpreti delle pratiche improvvisative come John Edwards, Mark Sanders, Hilary Jeffery, Marcos Baggiani, Michael Vatcher, Atsuhiro Ito, Irene Schweizer, William Parker, Felicity Provan, Joao Castro Pinto, Daisuke Terauchi a.m.o. collaborando in molti progetti internazionali. Nel 2005 fonda la Vienna Improvisers Orchestra. A Lawrence ‘butch’ Morris giovedì 4 aprile Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 1in collaborazione con Forum Austriaco di Cultura Roma Goethe-Institut Palermo ore 21,15 concerto FISCHER/VICARD DUO Michael Fischer sax, violino Alessandro Vicard contrabbasso, live processing ore 22 concerto ALPHABETIC NOTION 2 Elio Amato pianoforte, flicorno, trombone Davide Granato chitarra elettrica Alessandro Vicard contrabbasso, live processing venerdì 5 aprile Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 2in collaborazione con Forum Austriaco di Cultura Roma Goethe-Institut Palermo ore 21,15 concerto Michael Fischer violino Alessandro Librio violino, viola Enrico Sorbello violoncello Alessandro Vicard contrabbasso Lelio Giannetto contrabbasso ore 22 concerto Michael Fischer sassofono tenore Eva Geraci flauto Dario Compagna clarinetto Beppe Viola clarinetto, clarinetto turco, flauti etnici Marcello Cinà sassofono soprano Mezz Gacano chitarra elettrica Gandolfo Pagano chitarra preparata Alessandra Pipitone pianoforte sabato 6 aprile Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders ÖSTERREICH/SICILIA CONNECTION 3in collaborazione con Forum Austriaco di Cultura Roma Goethe-Institut Palermo ore 21,15 concerto conduction Michael Fischer conduction Alessandro Vicard contrabbasso, live processing Tiziana Maionica canto Eva Geraci flauto Benedetto Basile flauto Marcello Cinà sassofono soprano Dario Compagna clarinetto Beppe Viola strumenti ad ancia, flauti etnici Mezz Gacano chitarra elettrica Giuseppe Greco chitarra Gandolfo Pagano chitarra preparata Enrico Sorbello violoncello giovedì 11 aprile Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders ANDREAS DONATin collaborazione con Forum Austriaco di Cultura Roma Goethe-Institut Palermo ore 19 concerto Andreas Donat pianoforte J.S. Bach Suite francese n. 1 in re minore Pēteris Vasks Musica per una sera d‘estate Maurice Ravel Une barque sur l'ocean Alborada del gracioso pausa Alban Berg Sonata op. 1 L.v. Beethoven Sonata op. 111 Andreas Donat è nato a Vienna nel 1983 e ha ricevuto la sua prima lezione di pianoforte all’età di sette anni. A quindici anni ha cominciato a studiare presso l’Università della Musica e dello Spettacolo di Vienna con il maestro Heinz Medjimorec e dal 2003 al 2005 è stato studente ospite presso il Barratt Due Music Institute di Oslo. Il giovane pianista ha approfondito gli studi attraverso masterclass con Leif Ove Andsnes, Pierre-Laurent Aimard e Oleg Maisenberg. Discepolo di Stefan Arnold, quando Andreas Donat ha vinto nel 2007 il concorso Bösendorf, la rivista americana Clavier ha elogiato la sua “stunning performance” nell’esecuzione di pezzi di Beethoven e di Liszt. Successivamente, nel 2009, ha vinto il premio Klemens Kramert del concorso internazionale Beethoven, classificandosi come miglior pianista austriaco. Nonostante la giovane età, il pianista si è già esibito presso prestigiosi palchi quali il Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, il Rudolfinum di Praga, il Gasteig di Monaco e l’Odd Fellow Paleet di Copenhagen. Inoltre ha partecipato a numerosi festival tra cui il Podiumfestivalen in Norvegia, il Musikfestival Grafenegg in Austria, il Carinthischer Sommer in Austria e il Bowdoin Summer Music Festival negli Stati Uniti. Highlights della stagione di concerti in corso sono stati la sua tournee in Giappone e un recital presso la Wiener Konzerthaus. Nel 2012 il pianista ha inciso il suo CD di debutto, “Through a Looking Glass”, presso l’etichetta austriaca Gramola. Andreas Donat vive oggi a Berlino dove collabora con Klaus Hellwig presso l’Università delle Arti. domenica 14 aprile Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino THAT’S ALL FOLKS 1CARTONI RI/ANIMATI in collaborazione con Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino ore 21,15 concerto proiezione sonorizzazione dal vivo durante la proiezione dei cartoni animati del XX Sec Betty Boop Braccio di Ferro La linea Alessandro Librio violino, viola Lelio Giannetto contrabbasso DEUTSCH /SICILIA CONNECTION Da sempre Curva minore è stata attenta a considerare utili le relazioni d’incontro e scambio a partire dal contesto europeo. Con la Germania si è creata una fisiologica linea diretta che in questi ultimi anni si è consolidata grazie all’attivo impegno del Goethe-Institut Palermo. Con esso si è instaurato un rapporto di grande efficienza che ci ha permesso, in linea con le proposte artistiche della nostra associazione, di scandagliare, in modo sempre più dettagliato, le pieghe di un vissuto sonoro che, dalla storia più recente dei decenni appena trascorsi, ci proietta verso un futuro già presente. Dopo la storica presenza di Globe Unity Orchestra, abbiamo infatti realizzato una serie di altri focus con residenze artistiche (Frank Gratkowski, Thomas Lehn, Andreas Wagner) e una nutrita attività concertistica supportata da altre strutture organizzative come la Jazzwerkstatt di Berlino. In questa circostanza Urlich Gumpert, il decano dei pianisti e compositori del jazz d’avanguardia dell’ex Berlino est, incontra la giovanissima sassofonista Silke Eberhard capace di eccellere sia in ambito jazzistico come in quello accademico. Questo incontro generazionale farà il paio a quanto avviene con Contemporary Sounds Unity dove la contiguità generazionale fa ben sperare per una trasmissione del pensiero innovativo. L’idea di coniugare, attraverso confronti, scambi e incontri musicali, cultura e società, ci ha permesso di realizzare a Palermo, per la prima volta, una serie progetti artistici che rappresentano i musicisti della Germania dopo l’abbattimento delle frontiere est/ovest e di come, attraverso la musica, sia possibile avvicinare, mettere insieme le persone... e non solo sul piano artistico. Le relazioni, come si sa, sono in movimento: vedremo cosa ci riserverà il futuro. giovedì 18 aprile Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders DEUTSCH /SICILIA CONNECTION 1ore 21,15 concerto GUMPERT/EBERHARD DUO Ulrich Gumpert pianoforte Silke Eberhard sassofoni venerdì 19 aprile Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders DEUTSCH /SICILIA CONNECTION 2ore 21,15 concerto GUMPERT/EBERHARD DUO&CONTEMPORARY SOUNDS UNITY Ulrich Gumpert pianoforte Silke Eberhard sassofoni & Eva Geraci flauto Dario Compagna clarinetto Marcello Cinà sassofono soprano Alessandra Pipitone pianoforte Alessandro Librio violino, viola Lelio Giannetto contrabbasso mercoledì 24 aprile Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders MUSICA PER L’EUROPA 1in collaborazione con Instituto Cervantes, Goethe-Institut Palermo ore 19 concerto conversazione Da Mozart a Berio. Viaggio nella vocalità cameristica dal Settecento al Novecento Francesca Adamo soprano Donatella Sollima pianoforte Anna Maria Sollima conversazione W. A. Mozart Abendempfindung an Laura W. A. Mozart Ridente la calma F. Mendelssohn Auf Flü ̧gen des Gesanges F. Schubert Gretchen am Spinnrade R. Schumann Myrthen H. Wolf Auch kleine Dinge A. Schoenberg Schenk mir deinen goldenen Kamm A. Berg Die Nachtigall G. Menotti Rassegnazione L. Berio La donna ideale F. P. Tosti Altro è parlar di morte P. A. Tirindelli Amore, Amor E. Sollima A la jardinara C. Gomez Mamma dice... La conversazione-concerto propone un itinerario di ascolto, guidato da Anna Maria Sollima, nel corso del quale il soprano Francesca Adamo e la pianista Donatella Sollima eseguiranno un ventaglio di composizioni scelte allo scopo di mettere a confronto gli aspetti peculiari del repertorio liederistico tedesco con quelli della tradizione vocale da camera italiana. domenica 28 aprile Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino THAT’S ALL FOLKS 2CARTONI RI/ANIMATI ore 21,15 concerto proiezione sonorizzazione dal vivo durante la proiezione dei cartoni animati del XX Sec Betty Boop Braccio di Ferro La linea Eva Geraci flauto, flauto in do Dario Compagna clarinetto Marcello Cinà sassofono soprano domenica 5 maggio Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino THAT’S ALL FOLKS 3CARTONI RI/ANIMATI ore 21,15 concerto proiezione sonorizzazione dal vivo durante la proiezione dei cartoni animati del XX Sec Betty Boop Braccio di Ferro La linea Mezz Gacano chitarra elettrica Simone Sfameli batteria, elettronica mercoledì 8 maggio Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders MUSICA PER L’EUROPA 2in collaborazione con Instituto Cervantes, Goethe-Institut Palermo ore 19 concerto CONTEMPORARY SOUNDS UNITY Eva Geraci flauto Dario Compagna clarinetto Marcello Cinà sassofono soprano Alessandra Pipitone pianoforte Alessandro Librio violino, viola Lelio Giannetto contrabbasso Cornelius Cardew Treatise (estratto) Bruno Maderna Serenata per un satellite Andreas Wagner Fraktalen (estratto) CSU Composizione istantanea I Contemporary Sounds Unity, unisce musicisti appartenenti a differenti generazioni e provenienti da diversi percorsi musicali, in sintonia con le evoluzioni del sentire e del pensare la musica oggi. Costituito e prodotto da Curva Minore, Contemporary Sounds Unity nasce per divulgare ed eseguire quella parte del repertorio musicale che, a fianco delle forme tradizionali di scrittura, considera l’uso dell’improvvisazione, delle capacità performative e gestuali, dell’interpretazione grafica, del coinvolgimento di spazio e ambiente e dell’interazione elettroacustica, come possibilità attuali di espressione di senso sonoro. FLIGHT AT ROCK MONTAGNALONGA 5 MAGGIO 1972 progetto legalità sabato 11 maggio Cantieri Culturali alla Zisa Spazio Tre Navate in collaborazione con Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo Associazione In Memoria delle vittime del disastro aereo di Montagnalonga, 05/05/1972 È una mite serata di maggio, senza vento, in molte piazze si tengono gli ultimi comizi elettorali che precedono le elezioni politiche. L’aeromobile DC 8 dell’Alitalia partito da Roma Fiumicino con a bordo 108 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio, intorno alle 22.25 è sulla verticale dell’aeroporto palermitano a 5000 piedi. Gli altoparlanti dello scalo annunciano ai parenti in attesa l’imminente atterraggio. Poi più nulla. Unica certezza lo schianto e 115 morti. “Due poliziotti sull’autostrada se lo videro passare sopra abbastanza basso da ricordarsene. Una casalinga al balcone lo vide sparire dietro la montagna con un rumore assordante e poi scorse un bagliore sul costone. Un uomo sul versante opposto della roccia, ebbe l’impressione che volasse come avvolto dalle fiamme. Il primo perito ricostruì che non poteva essere andata così. Altri quattro tecnici dopo di lui tirarono fuori tesi opposte ma, mai, mai misero in discussione che di incidente si era trattato” (Enrico Bellavia, La Repubblica 26 Aprile 2001). Le sentenze di primo grado (1982), appello e cassazione (1984) si concludono con l’assoluzione di tutti gli imputati. Unici responsabili: i piloti. Nessuna perizia viene fatta sui corpi al fine di ricercare eventuali tracce di esplosivo. Dall’ultima comunicazione con la torre di controllo all’impatto finale .. pochi minuti .. di cui ancora oggi non si sa nulla. Ilde Scaglione Il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo ha realizzato come progetto sulla legalità questo argomento per fornire agli studenti e a tutto il contesto sociale una conoscenza della memoria storica legata a un fatto accaduto più di quaranta anni addietro le cui cause sembrano ancora avvolte nel mistero e nulla o poco si è fatto per trovarne una soluzione. FLIGHT AT ROCKMONTAGNALONGA 5 MAGGIO 1972 ore 21,15 rappresentazione teatrale Gaetano Pennino ipotesi progettuale, testi Lelio Giannetto ideazione, conduzione, direzione Emilio Ajovalasit conduzione, regia Elisa La Scala Alessandra Pandolfo coordinamento didattico Joshua Balsano Alessio Bonansinga Chiara Cambiaso Enrico Paolo Caruso Daniele Corrao Antonino Cuti Manfredi D’Alessandro Fabio Evola Irene Mazzamuto Roberto Ricotta Stefano Romeo Francesco Spatola Francesco Zanna suonattori Beatrice Altamore Giulia Bagnasco Eleonora Befana Irene Befana Maddalena Bignone Antonella Cuccia Lucrezia D’Amico Maria Chiara Digitello Federica Falco Chiara Faraone Giorgia Fuschi Michele Giaconia Mattia Intorre Mariapaola Iovino Sara Lipari Nicoletta Mazzè Carola Nicosia Silvia Onorato Andrea Patricolo Giulio Picone Anna Prestigiacomo Francesco Sichera Federica Spina Alessandro Valenti Giorgia Vassallo Andrea Verdoliva Ivana Vermiglio danzattori BERLINO/PALERMO TANZ /MUSIC CONNECTION Il contrabbassista di Berlino, Alexander Frangenheim, ha sviluppato da anni una collaborazione artistica con la danzatrice Zufit Simon sui linguaggi attuali della ricerca applicata alla relazione gesto/suono. Il contrabbassista di Palermo, Lelio Giannetto, in modo quasi speculare, ha indagato sullo stesso piano relazionale insieme alla danzatrice Alessandra Fazzino. L’idea di incontrarsi prima a Palermo e poi a Berlino è sorta spontanea: sarebbe stato innaturale non cogliere questa opportunità di confronto e dialogo. Gli incontri prevedono, infatti, una serie di esposizioni a volte speculari, a volte d’insieme di questa osmosi endemica tra suono e movimento essendo i due linguaggi espressivi originati entrambi da una simile capacità vibratoria dello spazio/tempo, senza il velo della parola o del colore. in collaborazione con Goethe-Institut Palermo Accademia di Belle Arti di Palermo Comune di Palermo/ Assessorato alla Cultura giovedì 16 maggio Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Sala Wenders TANZ /MUSIC CONNECTION 1ore 21,15 concerto BASS BROTHERS Alexander Frangenheim contrabbasso Lelio Giannetto contrabbasso ore 21,45 ALESSANDRINO TRIO Alexander Frangenheim contrabbasso Alessandra Pipitone pianoforte Alessandro Librio violino, viola ore 22,15 TUTTI Alexander Frangenheim contrabbasso Eva Geraci flauto Dario Compagna clarinetto Marcello Cinà sassofono soprano Alessandra Pipitone pianoforte Alessandro Librio violino, viola Lelio Giannetto contrabbasso sabato 18 maggio Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Grande Vasca TANZ /MUSIC CONNECTION 2ore 21,15 performance DUO X DUO Zufit Simon Alessandra Fazzino danza Alexander Frangenheim Lelio Giannetto contrabbasso domenica 19 maggio Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Grande Vasca TANZ /MUSIC CONNECTION 3ore 21,15 performance TUTTI X TUTTI Zufit Simon Alessandra Fazzino Vera De Propris danza Eva Geraci flauto Dario Compagna clarinetto Marcello Cinà sassofono soprano Lelio Giannetto contrabbasso Alexander Frangenheim contrabbasso giovedì 23 maggio Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Sala Wenders MUSICA PER L’EUROPA 3in collaborazione con Instituto Cervantes, Goethe-Institut Palermo ore 19 concerto Lorenzo Cossi pianoforte F. Busoni Fantasia da camera sulla “Carmen” di Bizet I. Albeniz Evocaciòn (da “Iberia”, libro primo) E. Granados Allegro de concierto op. 46 J. Brahms Klavierst¸cke (Fantasie) op. 116 n. 1: Capriccio in re minore n. 2: Intermezzo in la minore n. 3: Capriccio in sol minore n. 4: Intermezzo in mi maggiore n. 5: Intermezzo in mi minore n. 6: Intermezzo in mi maggiore n. 7: Capriccio in re minore Diplomato con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Giuliana Gulli, Nino Gardi si perfeziona con J. Achùcarro presso l’Accademia Chigiana di Siena e J. Lowenthal presso la Music Academy of the West di S. Barbara, California. Vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, si è recentemente imposto come uno dei soli cinque finalisti del Concorso Internazionale “Esther Honens” di Calgary, Canada, dove ha potuto collaborare con artisti quali il soprano Amanda Roocroft e il violoncellista Johannes Moser. Il canale satellitare Sky Classica ha dedicato a lui una puntata della serie Notevoli, brevi incontri con i talenti. sabato 25 maggio Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino BOLIDISOLIDIore 21,15 introduzione Alessandro Rais ore 21,30 proiezioni video Gianluca Scaglione Antonino Agnello Fabrizio Buffa Guido Favaro Luca Galioto Flora e Fauna di Palermo Libri: Diletto o Castigo? Il Papa a Palermo. Un giorno di straordinaria ordinarietà 21.12.2012. Fino alla Fine del Mondo Cappuccetto Rosso Rosso Palermo città aperta Alcuni enfants prodiges conducono da diversi anni alcune indagini ‘sul campo’ della surreale metafisica espressa dal tessuto sociale di Palermo. Dopo la storica coppia Ciprì&Maresco - a prescindere da qualsiasi riferimento valido e sostenibile - ecco BolidiSolidi con i loro video shock. Provare per credere. Gianluca Scaglione, ideatore e fondatore dei BolidiSolidi, nasce a Palermo il 28 ottobre 1992. Studia per sei anni violino e pianoforte presso il Conservatorio di Musica V. Bellini di Palermo. All’età di 16 anni scrive il romanzo “La Notte è Più Nera”, pubblicato nel 2010 e vincitore del premio “Mario Soldati” categoria giovani. Al progetto BolidiSolidi partecipano anche: Antonino Agnello, Fabrizio Buffa, Guido Favaro, Luca Galioto, Verdiana Scaglione, Salvatore Tagliavia, Manfredi Paternò, Roberta Martorana, Giulia Filippone IN/CANTO BRANCIFORTE è una speciale visita guidata sull’immaginazione. Quante volte ci siamo trovati a visitare un museo, un palazzo storico, una galleria d’arte, un monumento e ci siamo trovati un po’ da soli con noi stessi, anche se la fruizione del bene sia stata sostenuta da guide didascaliche siano esse scritte su pannelli o anche guide fisiche. Il suggestivo spazio del Monte dei pegni di Santa Rosalia a Palazzo Branciforte possiede in sé una forte componente evocativa che sembra raccontare al visitatore una storia di storie. IN/CANTO BRANCIFORTE è, nei fatti, una vera e propria installazione performativa in cui alcuni artisti/performer guideranno il pubblico in un attraversamento del luogo fisico del Monte dei pegni, ma utilizzando differenti linguaggi artistici, creando forti suggestioni e atmosfere d’ambiente. È come se si entrasse in una specie di macchina del tempo azionata e gestita dai linguaggi non verbali di differente natura (movimento corporeo, suono, arti visive, paesaggio sonoro, senza escludere il linguaggio del gusto). Il pubblico itinerante incontrerà, per ogni ala del Monte, una differente ambientazione creata dai singoli artisti: ora si evocherà un canto o una musica popolare, ora una melodia ci sospenderà in un immaginario ancestrale, ora una danza ci riporterà al rituale propiziatore, o a un immaginario racconto dalle mille e una notte... di ieri e di oggi, ora alcune immagini d’arte sposteranno il fuoco visivo su contesti così lontani... così vicini. Lungo il tragitto alcuni diffusori acustici non visibili riprodurranno suoni del paesaggio sonoro immaginato al tempo della piena attività del Monte. Anche il senso del palato sarà sollecitato attraverso una delle azioni performative. I performer offriranno ai visitatori dell’ottimo vino di botte ma di alta qualità: elemento sempre presente nella storia antropologica dell’uomo. Lelio Giannetto IN/CANTO BRANCIFORTEGUIDA IMMAGINARIA PER LA VISITA AL MONTE DEI PEGNI DI SANTA ROSALIA A PALAZZO BRANCIFORTE sabato domenica sabato domenica sabato domenica sabato domenica sabato domenica sabato domenica 23 marzo 24 marzo 6 aprile 7 aprile 13 aprile 14 aprile 20 aprile 21 aprile 27 aprile 28 aprile 4 maggio 5 maggio ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 Alessandra Fazzino danzattrice Vera De Propris danzattrice (dal 13 aprile) Alessandro Librio suonattoreviolino Lelio Giannetto suonattorecontrabbasso Toni Costagliola disegnattore ingresso intero euro 10 ingresso ridotto euro 7 (sotto i 14 anni) prenotazioni [email protected] 091 8887767 Palazzo Branciforte via Bara all’Olivella 2 DECENTRAMENTO In collaborazione con Istituto di Cultura Italo-Tedesco Amici della Musica di Trapani Goethe-Institut Palermo Mercoledì 22 maggio Trapani, Sala Arcivescovile DAS KABINETT DES DR. CALIGARIIL GABINETTO DEL DR. CALIGARI ore 18,30 cine-concerto regia: Robert Wiene Germania 1919 Musiche composte ed eseguite dal vivo LA BANDA DI PALERMOLA BANDA DI PALERMO Giacco Pojero voce, fisarmonica Nino Vetri sassofono, voce Antonella Romana tromba, voce Tommaso Chirco basso elettrico Marco Monterosso chitarra Simone Sfameli batteria Mercoledì 29 maggio Trapani, Sala Arcivescovile GEHEIMNISSE EINER SEELEI MISTERI DI UN’ANIMA ore 18,30 cine-concerto regia: Georg Wilhelm Pabst Germania 1926 Musiche composte ed eseguite dal vivo LIBRIO/CIVILETTI/PIPITONE Alessandro Librio violino, viola, basso elettrico Peppe Civiletti violoncello, elettronica Alessandra Pipitone pianoforte APPENDICE FLIGHT AT ROCK. MONTAGNALONGA/ 5 MAGGIO 1972 È il dialogo immaginario di quattro passeggeri morti a seguito dell’incidente aereo sulla rotta Roma-Palermo, in volo con l’AZ 112 del 5 maggio 1972. Ciascuno dà un’interpretazione dello schianto sulla Montagnalonga: il primo e il secondo passeggero ipotizzano, con accenti diversi, uno scopo per il proprio e l’altrui sacrificio, sostenendo che la loro vita si è trasfigurata in una sorta di segnale radar che guida i piloti verso gli atterraggi a Punta Raisi, finalmente più sicuri anche grazie alle misure adottate a seguito del disastro; il terzo passeggero sostiene la tesi dell’incidente casuale o per imperizia; il quarto passeggero è convinto di esser stato vittima di un attentato. Li accomuna la ricerca di un fine, di un orizzonte che dia senso e valore alla loro morte, da troppi e per troppo tempo dimenticata quasi a voler cancellare un pezzo di storia di un territorio che è stato scenario di molteplici eventi di cronaca, taluni avvolti nel più assoluto mistero: dalla strage di Capaci, all’uccisione di Peppino Impastato; dall’altro incidente aereo del 23 dicembre 1978 nel mare di Terrasini, al jet dell’aeronautica militare statunitense caduto su una casa diroccata nei pressi di Isola delle Femmine, il 16 dicembre 1979; dall’uccisione dell’investigatore Antonino Agostino e di sua moglie Ida Castelluccio, avvenuto il 5 agosto 1989, alla scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana il 3 agosto 2007. 1° passeggero Ha uno scopo esser stati qui per quarant’anni. Fummo presi tutti all’improvviso, come per una chiamata d’autorità, un precetto. Non ci fu detto da chi e perché. Nulla ci fu detto per tempo, un tempo eventualmente di preparazione. Sembrò fossimo stati obbligati da un’autorità superiore. Niente congedi con i nostri familiari e i nostri affetti. Nessun saluto. Nessuna carezza da portare con noi sulla montagna. All’improvviso, netta, tagliente, catturante, la sua durissima roccia e in essa il nostro eterno radicamento; qui lanciammo la sementa delle future sembianze, con un ultimo enorme fragore di lamiere, fiamme, e strazianti dispersioni dei nostri corpi e delle nostre voci, estremo doloroso lavorìo prima del compito ininterrotto che ancor oggi continua. Siamo tutti ancora qui, anche se molti non lo sanno, anche se molti non se ne sono mai accorti. Hanno portato via da qui soltanto ciò di cui fummo chiamati a spogliarci: ciò che di noi diventò per sempre silente con le tracce che nel sepolcro richiedono fiori e lacrime dei nostri cari. Ma siamo tutti ancora qui a svolgere il nostro ruolo, quello per cui fummo condotti. 2° passeggero Mi ribello a questa chiamata. Mi ribello a questo ruolo che mi è stato dato e che non ho scelto. Mi ribello a questa autorità che ci ha voluti, tra tanti, qui e per sempre a evitare altri disastri, a prolungare le altre vite, a donare futuro a chi incolpevole, per altrui ignominioso interesse, avrebbe potuto non più veder sorgere un giorno. Da quarant’anni siamo noi che proteggiamo i viaggiatori. Siamo noi che attiviamo le nostre voci per avvisare i piloti che c’è un aeroporto stretto tra le montagne, il mare e i loro venti. «Non altri vuole la montagna!», ecco le parole che pronunciamo sempre, da allora. Segue poi ciò che a noi fu negato, un approdo alla meta e uno scorrer di ruote su una pista che accoglie il rientro dalle traiettorie sospese. «Non altri vuole la montagna!»: le parole si fanno comando, quasi fossero impulsi per gli strumenti che indirizzano le rotte verso i previsti ricongiungimenti. Ma siamo noi, piuttosto, a guidare le rotte: le nostre parole sono i segnali che i piloti ricevono come sottili vibrazioni, come luci nei radar, nei rilevatori elettronici, sono punti e fari di orientamento, di giorno, di notte, con la pioggia, fra i venti, nella ricerca della traccia che conduce a terra. Siamo noi, da qui, a chiamare il giusto termine del volo. Molti tuttavia non lo sanno. È per questo che mi ribello a questa chiamata: centoquindici vite sono troppe per sostituire un compito che avrebbe dovuto e potuto svolgere, prima e dopo di noi, uno strumento adeguato a un aeroporto difficile. Mi ribello a questo ruolo. 3° passeggero (come risvegliandosi) le nostre vite son finite per sempre quarant’anni fa. I nostri nomi sono soltanto scritte incise in un grande telaio arrugginito a forma di croce che giorno dopo giorno si sbriciola tra gli agenti naturali che l’avvolgono e lo dominano, piegando anch’esso al destino di un tempo che passa e che cancella. Vi illudete che la nostra morte abbia avuto uno scopo. Fu un incidente, un banale incidente, una distrazione, una negligenza e, come tale, merita il silenzio. Noi viviamo in ciò che lasciammo, come per tutti coloro che furono: ciò che resta delle nostre azioni, nei nostri cari, e i ricordi, in loro, di noi. Non c’è stata e non ci sarà mai più voce per noi. C’è solo silenzio qui, ed è un silenzio importante, puro, quasi definitivo. Non ci sono voci. Solo fra noi c’è dato d’ascoltarci. 4° passeggero (beffardo) ancora non capite! Se nessuno più ci ascolta è perché fummo tutti ridotti al silenzio di chi volle che fosse per sempre silenzio. Il silenzio che riempie il tempo ininterrotto della cima di questa montagna che ci accolse come sacrario di strage. Ricordate? Ci fu prima un’esplosione e poi uno schianto: dalla mia posizione vidi e compresi tutto, nei due minuti che terminarono la mia vita. Lo videro anche da lontano: l’aereo esplose prima dell’impatto, lo ricordano in tanti. Non chiediamoci più il perché. Tante altre stragi si sono consumate tra questo monte, le sue pendici e le terre che lo attorniano. La nostra fu solo la prima. C’è ancora un perché? Dall’alto di questa montagna vedemmo morire altri viaggiatori. Poi vedemmo morire uomini ed eroi: e chi passa da questi luoghi è vero, forse soltanto di questi ultimi sente le voci, quelle voci, solo quelle voci. Le sente in coro, causa echi di cronache mai spente: le voci di chi morì con l’esplosione dell’autostrada, le voci di chi fu trucidato a Villagrazia di Carini, a Cinisi, a Isola delle Femmine. E poi le voci di chi fu rapito e non più ritrovato. 1° passeggero Solo tu non vuoi sentire ciò che convalida il nostro sacrificio, e ti sommi a coloro che hanno obliato l’ultimo volo del grande e potente DC8. Ogni nostra vita fu presa per divenire voce e oggi, forti come vite rinate, le nostre voci sono guide per i piloti. Le voci degli eroi della storia hanno altri accenti, diversi dai nostri; quelle voci le ascoltano tutti. Noi invece fummo eroi della cronaca di un mese; nulla ci fu dedicato, non una strada, non un luogo, non una scuola, non uno spazio. Diventammo funzioni. Elementi di un computo matematico importante per ciò che accadde dopo. L’aeroporto cambiò, divenne più sicuro. Il sangue dei morti sulla montagna rilucette per il tempo necessario a effettuare i cambiamenti. Ma non bastò la chiamata che ci fu rivolta. Ci fu un tempo per un altro schianto. Dal versante del mare gli aerei infatti sono preservati da altre voci. Percepite il salmodiare dei centootto che, come noi, furono chiamati ad ammonire da discese irreversibili nell’acqua? Ricordate? Accadde poco più di sei anni dopo che ci imposero qui dimora. Di quei morti solo una stele resta ai margini del mare che bagna l’aeroporto, su scogli appuntiti. E, dunque, fu strage la nostra? fu strage quella in mare? Se stragi furono è per il fine che ancora oggi c’è consegnato: stragi per la sicurezza di altri uomini, per la vita di altre vite. Per noi l’impatto con queste pietre fu improvviso, unico, netto e centrato: atroce e repentino, come la disposizione che ci fu imposta. Ha uno scopo esser stati qui per quarant’anni. Fummo chiamati, non fummo uccisi. 4° passeggero Avevamo compagni di viaggio importanti in quell’aereo. Molti tornavano per esprimere il loro voto per le elezioni del Parlamento che avrebbero avuto luogo all’indomani del nostro volo: cancellare centoquindici vite fu un segnale per molti, per tanti. E non occorrevano firme di empi per comprendere cosa si volesse fare, come si volesse agire. Chi ha scavato nei fatti e nei ricordi ha trovato tracce, indizi, moventi, ragioni per uccidere. Ma oggi è impossibile ricostruire. Il tempo ha sbriciolato prove e testimonianze, come sbriciola la grande croce di ferro. È vero: le nostre voci si sono spente per sempre con quell’esplosione con quel lacerante schianto. 2° passeggero “Non altri vuole la montagna!”, è invece la voce che si sente. È la nostra voce, potente, intensa, acuta, imperiosa, efficace. Migliaia di volte ha risuonato da allora e non è stato invano. Se compito m’è dato nel farla risuonare, che possa una volta giungere anche a chi la montagna guardi dal mare, o dalle sue falde, per scalate da diporto o per vaghezza di passi sfidanti le altezze, alla ricerca di viste panoramiche in freschi mattini di primavere siciliane. Sete di memoria ha provocato questa voce che da troppo tempo ripete segnali, senza che alcuno porti ristoro. 3° passeggero Ancora cerchi merito? La voce di cui parli è la voce dei morti che non hanno voce, almeno per i vivi. Cerca, fra tutte le voci che ti è dato udire qui, tra coloro che furono, l’alito dei periti fra le lamiere, nelle strade, nel mare, sottoterra, fra le fiamme, fra scenari irriguardosi di grovigli accidentali violentemente intrecciatisi con scempi di ossa e di carne: troverai forse la rivendicazione di un merito? E che merito ebbi io nell’imperizia di chi mi schiantò? Fu un attimo, fu per sempre e per sempre fu silenzio. Null’altro aggiungerò a un incidente che senso non ha se non nell’esser ripulito fra noi, fra chi lasciammo, fra chi venne dopo e maggiormente fra chi oggi vola lontano da erronee traiettorie disegnate da occhi stanchi e non idonei a condurre. Null’altro aggiungerò: è giusto cancellare. 4° passeggero La sola nostra voce che ancora sussurra e che si avverte sempre più flebile, è quella che chiede giustizia. È una voce che si unisce a tutte le voci che chiedono giustizia nel mondo e nella storia. Sono le uniche voci che sento. Tutte unite si trasformano in un fragore immenso, saturante, il più intenso che orecchio umano possa udire. Chiedono giustizia per chi non sceglie di essere vittima, eppure incolpevole lo diviene; giustizia per chi fu sacrificato nel feroce circolo ferino tra cacciatore e preda, nell’interesse di chi dilania i corpi degli uomini come i corpi dello Stato. L’interesse di chi distingue solo ciò che gli appartiene e accaparra, e lotta per difendere il suo possesso, e uccide e distrugge e stravolge e sconquassa. La nostra morte è ormai cancellata. Non porta più con sé né pietà né dolore. È secca come schianto sulla montagna. Ma lascia traccia se richiede giustizia e se sempre la richiederà dalle voci che non si spegneranno. La cercheremo la giustizia, renderemo di nuovo ciò che resta dei nostri corpi se sarà necessario e li renderemo ai nostri figli, ai nostri nipoti, agli uomini e alle donne di buona volontà che, come Cristo, hanno sete di giustizia fra i giusti. Riporteremo gli uomini sulla montagna. Su di essa cercheranno di nuovo, scaveranno di nuovo. Si riapriranno archivi, registri, memorie, tutto. Attenderemo fino alla fine; e alla fine, forse, non ci sarà più nulla, né uomini, né macchine volanti, né approdi per rotte di cielo. Forse ci sarà solo la montagna e dalla montagna si leverà un segno di giustizia alto quanto le traiettorie degli aerei in volo che forse in volo non saranno più, alla fine dei giorni. E, al termine, giustizia vi sarà. 1° passeggero Non richiede altre vite la montagna che è lunga e solenne, sovrastante e possente: la circoscrivemmo per sempre e demmo la vita per rendere vita. Lo sapranno gli uomini e le donne dell’approdo, ma solo se lo vorranno coloro che ascoltano le nostre voci. Noi ci siamo ancora. Lo ripeto: e ci siamo per gli altri. Sulle montagne gli uomini ascendono sovente come pellegrini fedeli, creduli di apparizioni e miracoli. Essi pregano sia per i vivi sia per chi non è più, e si porgono al cielo da luoghi a esso più vicini. Ma qui a noi ci è dato da pensare solo ai vivi; ci è dato da significare e da ammonire, da indicare e da condurre. Non c’è percorso da qui che porti in trascendenza. Da qui non riprendemmo più alcun sentiero. La nostra montagna è montagna di pietra e terra, fatta sacra dagli uomini per gli uomini, irrorata di sangue affinché pietra e terra divenissero limite invalicabile per lasciare sacra la vita. Coro di passeggeri Silenzi e voci risolvono dunque il nostro sacrificio. Chi, fra noi, vibra voce nel mistero di coloro che ci odono, rende servizio agli uomini e alle loro macchine volanti. Chi si avvolge del silenzio eterno delle anime morte, disegna una volta ancora l’impenetrabile gioco della vita nella sua casuale fragilità. Chi pronuncia accenti di giustizia, modula salmi nel segno delle giustizie mai rese a tutti gli uomini sopraffatti e uccisi. Ma siamo ancora tutti in coro, tra suoni e silenzi, a significare, noi uomini e donne della Montagnalonga, ciò che è umano testimoniare: non siamo morti invano e siamo trasformati in segni eterni di affetti estremi. Ancora oggi noi consegniamo agli uomini il senso di una storia che rinnova il pianto della commozione, la via per una redenzione, l’enigma delle fatalità, il dubbio delle atrocità. Paradigmi dei percorsi degli uomini vivi che noi non siamo più ma ai quali ci rivolgiamo e dai quali ci attendiamo uno sguardo, un accento, una preghiera, un carezzevole moto di sentimenti. Gaetano Pennino Tessere/ Ingresso Tessera sostenitore 100 Tessera studente 30 Tessera ordinario 50 Ingresso 8 Studenti, soci Goethe-Institut (tesserino verde) 5 euro euro euro euro euro I concerti del Quartet New Generation (14 marzo) e del ciclo Musica per l’Europa (24 aprile, 8, 23 maggio) sono a ingresso libero Ingresso progetto speciale In/Canto Branciforte 10 euro intero; 7 euro ridotto sotto i 14 anni (fuori abbonamento) Iscrizioni e abbonamenti Curva minore via Monte San Calogero 5 Goethe-Institut Palermo via Paolo Gili 4 Cantieri Culturali alla Zisa tel 0916528680 Museo Pasqualino p.tta Niscemi 5 (trav. via Butera) tel 091328060 Informazioni 3293152030 [email protected] www.curvaminore.org REGIONE SICILIANA Rosario Crocetta presidente ASSESSORATO DEL TURISMO DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO Michela Stancheris assessore Alessandro Rais dirigente generale Lucia Di Fatta capo di gabinetto Lucio Caracausi dirigente servizio 10 Giuseppina Casella dirigente unità operativa 1 Aurelia Montalto funzionario direttivo CITTÀ DI PALERMO Leoluca Orlando sindaco Francesco Giambrone assessore alla cultura Giuseppe Marsala coordinatore cantieri culturali alla zisa GOETHE-INSTITUT PALERMO Heidi Sciacchitano direttore Roman Maruhn ufficio cultura ISTITUTO DI CULTURA ITALO-TEDESCO Marion Werning direttore INSTITUTO CERVANTES DI PALERMO Francisco Corral SanchezCabezudo direttore Belèn Fiallos Quintero coordinatore ufficio cultura FORUM AUSTRIACO DI CULTURA ROMA Christoph Meran direttore ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PALERMO Luciana Giunta direttore Gianna Di Piazza Sandro Scalia docenti MUSEO INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO Rosario Perricone direttore LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEO GALILEI DI PALERMO Rosa Maria Rizzo dirigente scolastico Olga Ardini dirigente amministrativo Elisa La Scala Alessandra Pandolfo docenti TEATRO ATLANTE Emilio Ajovalasit Preziosa Salatino direzione artistica ASSOCIAZIONE ALAN LOMAX Luca Recupero direttore artistico ASSOCIAZIONE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL DISASTRO AEREO DI MONTAGNALONGA 05/05/1972 Ilde Scaglione presidente Lelio Giannetto direzione artistica Francesca Spirio segreteria generale Cristina Spirio Valentina Spirio accoglienza Emilio Rubè assistenza amministrativa Davide Carrozza Ross La Ciura fotografia Francesco Murana riprese video Carlo Gargano riprese audio Giuseppe Massaro sito web Paolo Di Vita progetto grafico e immagine Grazie a Gaetano Pennino Fabio Bagnasco Marco Betta Vincenzo Caporaletti Marisa Cirrotta Marco Crescimanno Valeria Cuffaro Francesco Cutrone Giovanni Damiani Gianni De Santis Sandro De Santis Marcello Faletra Antonio Gerbino Valentina Giacalone Luca Giannetto Nelida Mendoza Rosanna Piscione Ignazio Plaia Massimiliano Pollina Gaetana Rogato Luigi Santosuosso Alessandra Sciortino Gabriele Sutera Piero Violante Curva minore fa parte del CIRCUITO MUSICALE SICILIANO Assessorato alla Cultura Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei Palermo REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEL TURISMO DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO CITTÀ DI PALERMO GOETHE-INSTITUT ISTITUTO DI CULTURA ITALO-TEDESCO FORUM AUSTRIACO DI CULTURA - ROMA INSTITUTO CERVANTES ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PALERMO LICEO SCIENTIFICO GALILEO GALILEI DI PALERMO MUSEO INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO FONDAZIONE SICILIA CIVITA SICILIA TEATRO ATLANTE ASSOCIAZIONE DEI FAMILIARI DELLE VITTIME DI MONTAGNA LONGA CIRCUITO MUSICALE SICILIANO