Class - Riva Lofts
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Il giardino di Riva Lofts Florence con la piscina a disposizione degli ospiti. Rivestita in spessa arenaria bianca, è situata a un livello superiore rispetto agli edifici. S-Riva Loft.indd 34 28-01-2011 17:24:52 OCCHIELLO R I S T R U T T U R A R E O LT R A R N O LESSICO CONTEMPORANEO Nell’800 era un opificio alle porte di Firenze. Poi ha ospitato laboratori artigianali. Fino a che l’architetto Claudio Nardi ne ha trasformato gli spazi in abitazione privata ma anche in luminosi monolocali, meta di soggiorno preferita dai creativi di passaggio D I M A R I A M E R C E D E S FA S O L I S-Riva Loft.indd 35 • F O TO DI TIZIA NA A R ICI 27-01-2011 12:34:28 Una veduta dei saloni degli studio, la parte dell’edificio che viene affittata. Il tavolo in palissandro, sul fondo, e il divano in pelle, in primo piano, sono stati disegnati dal proprietario. Le poltroncine in velluto sono vintage anni 60. 36 S-Riva Loft.indd 36 28-01-2011 17:25:05 R I S T R U T T U R A R E O LT R A R N O A sinistra, uno scorcio dello spazio comune degli studio e uno schermo a scomparsa. Qui a destra, la scala di accesso al salone privato. In basso, l’ingresso agli studio: oltre la parete vetrata c’è una sala riunioni. Il pavimento è in cemento industriale e le tende sono in seta. Sul tavolino, con piano in zinco e base ottocentesca, la lampada Taccia di Flos. L a prima cosa che colpisce, entrando in questo luogo, è il silenzio e l’esclusione del mondo esterno. Il piccolo complesso, composto da corpi di fabbrica collegati fra loro, si affaccia tramite un giardino dalla forma regolare sulla riva sinistra dell’Arno, di fronte allo storico Parco delle Cascine. Ciò che lo contraddistingue è proprio l’ubicazione privilegiata, mezz’ora a piedi da Ponte Vecchio, da Santa Maria Novella e dalla Fortezza da Basso. Le origini del complesso risalgono a inizi Ottocento, come borgo di campagna di prima periferia, trasformato subito dopo in opificio e divenuto poi sede di più laboratori artigianali, a conferma della natura di questa parte di riva del fiume. L’edificio, ristrutturato dall’architetto Claudio Nardi, è oggi adibito in parte a residenza privata della figlia Alice, in parte a dimora per ospiti, secondo il modello degli studio francesi. Al Riva Lofts Florence (questo il nome scelto), è infatti possibile affittare uno degli otto appartamenti, diversi per superficie, che va da 35 a 100 metri quadri, e per allesti- mento, perfetti per una fino a quattro persone. I prezzi variano da 210 euro a 550 euro per appartamento per notte, colazione degli occupanti compresa. Tutta la struttura ha quel sapore e quel fascino che solamente la sovrapposizione di stili e di epoche diverse, unitamente a un mix di materiali e tecniche costruttive uniche, sa dare. Senza dimenticare l’ubicazione, l’Oltrarno, oggi come un tempo zona ricca di quelle botteghe artigiane che hanno reso Firenze, culla del Rinascimento, città unica al mondo. E proprio in diverse parti della struttura, ma soprattutto nelle volumetrie, è leggibile l’appartenenza alla cultura tipica delle botteghe dei maestri della città. Negli anni 90, Claudio Nardi, proprietario, lo ristruttura destinandolo da subito a sede del suo studio di progettazione. Il complesso, come appare oggi, rappresen- 37 S-Riva Loft.indd 37 27-01-2011 12:35:27 R I S T R U T T U R A R E O LT R A R N O ta perfettamente quello che è il suo stile. Per l’architetto, le cui radici affondano nel razionalismo italiano e nella cultura mediterranea, l’approccio al progetto è ugualmente interessante che si tratti di architettura su grande scala, di uno spazio domestico o commerciale, di un’area espositiva o di un oggetto di design. Una forte attenzione all’innovazione tecnologica nei materiali e nelle tecniche costruttive sono da sempre sue Sopra, un disimpegno con alle pareti una fotografia di Luisa Raffaelli (www. luisaraffaelli.it) e la scala di accesso all’abitazione di Alice Nardi. A destra, il salottino di uno degli studio, affacciato sull’Arno. In primo piano, due poltroncine anni 50. Nell’altra pagina, in alto, due vedute degli spazi comuni a disposizione degli ospiti: a sinistra, la credenza-bar è stata caratteristiche. Più di qualsiasi altro è la luce l’elemento che cerca, e che traspare, primario, attraverso l’utilizzo di materiali sensibili e di sensibili combinazioni di superfici, di volumi, di pieni e di vuoti in reciproca relazione. Tutte specificità visibili in questa ristrutturazione che nasce come anello di congiunzione fra tradizione e modernità, avendo come regola di partenza e priorità assoluta la voglia di recupero e di restauro. Quello che emerge è un lessico contemporaneo che non ha intaccato le matrici storiche. Pavimenti e finiture sono tutti in materiali naturali, quercia sbiancata tinta di nero, pietra arenaria, cemento industriale e, in qualche caso, resina; per le pareti, totale è l’utilizzo di grassello di calce. In fase progettuale di ristrutturazione è stato fondamentale lo studio della luce, non solo quella naturale ma anche quella artificiale, pensata e poi applicata agli spazi e ai tagli architettonici quasi in modo teatrale. Il ruolo della luce e dei tagli delle aperture è sicuramente stato studiato anche per dare spazio alla vista che si gode da questo posto, che dalla riva dell’Arno arriva fino alla cupola del Brunelleschi. Questi squarci su una delle città più belle del mondo più che finestre sono pareti di luce, quelle di grandis- ricavata da un bancone da lavoro francese dei primi del ’900; le sedie sono anni 70 e i tavolini Tolix disegnati da Xavier Pauchard nel 1938; a destra, poltrone e tavolino anni 50 e una tela di Gianni Cacciarini. In basso, a destra, il living privato con un trittico di tavolini anni 70 e poltrone in pelle bianca; a sinistra, il bagno con lavabo in marmo bianco di Carrara. 38 S-Riva Loft.indd 38 28-01-2011 17:25:39 39 S-Riva Loft.indd 39 27-01-2011 12:37:03 R I S T R U T T U R A R E O LT R A R N O Sopra, in uno degli studio, il letto a baldacchino e il divano rivestito in velluto rigato sono realizzati su disegno del proprietario, l’architetto Claudio Nardi. In alto, a destra, un ritratto della figlia, Alice Nardi, che abita una porzione del complesso. A destra, i tavolini in ferro battuto disposti in giardino sono adibiti alla colazione all’aperto. sime dimensioni dotate di chiusure in acciaio inox, quelle più piccole, in legno laccato. L’architetto, rispettando il principio di dare spazio a epoche diverse senza omologarsi a uno stile unico, ha scelto per gli arredi pezzi di modernariato, più che di antiquariato, tra rigattieri e mercatini. Esternamente, racconta Nardi, l’intento è stato quello di lasciare il giardino com’era un tempo, ma facendo sì che murature in pietra a vista e intonaci in calce diventassero sottolineature e punteggiature che accarezzano il paesaggio senza ferirlo. Segue lo stesso principio l’inserimento della piscina, lineare e regolare, con un rivestimento realizzato in pietra arenaria bianca, in contrasto con la geometria delle pedane in teak poste intorno. Nella parte non privata ma destinata alla ricezione è evidente il messaggio che il progettista ha voluto dare all’ospite, il perfetto connubio tra l’essere a casa e l’essere altrove ma accolto con standard qualitativi altissimi, dalla cucina alla linea beauty realizzata appositamente per Riva Lofts, senza dimenticare tutto ciò che la tecnologia moderna può fornire in viaggio. tRiva Lofts Florence, telefono 055/7130272, www.rivalofts.com 40 S-Riva Loft.indd 40 27-01-2011 12:37:56