C.N. POSILLIPO

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Lunedì, 19 ottobre 2015
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19/10/2015 Il Mattino Pagina 51
Lucio C. Pomicino
Acquachiara e Canottieri fuori subito dall' Euro Cup
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Addio a Travaglio, eroe azzurro della Capri­Napoli
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Orsi è già super 21"30 nei 50 sl Scozzoli: 59"23
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Fioretto rosa: subito 3 podi La Volpi è 2 a
Marco Lobasso
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Pallanuoto Eliminate agli ottavi
Acquachiara e Canottieri fuori subito dall' Euro Cup
Si sono conclusi gli ottavi di finale di Euro Cup
con l' esclusione delle napoletane. A Spalato la
Canottieri ha lottato strenuamente nelle due
gare che erano alla sua portata (le due croate
Jadran e Mornar) ma non è andata oltre il
pareggio, poi nella terza ed ultima gara di ieri
la sconfitta ad opera degli ungheresi del
Szeged per 18­12. In conclusione, penultima in
classifica con due soli punti. Infortunio di
Brguljan alla spalla sinistra, il campione è
andato a Montenegro per sottoporsi a visita
dei medici della sua nazionale.
Ben più grave l' esclusione della Carpisa
Yamamay Acquachiara, organizzatrice del
raggruppamento di Napoli, è stata sconfitta
(12­8) anche nella terza partita che la vedeva
opposta ai russi del Sintez concludendo la
manifestazione ultima con 0 punti. Esclusa da
un girone che era alla sua portata e dopo
essere stata finalista la scorsa stagione contro
il Posillipo per il titolo europeo, conquistato dai
rossoverdi. La mancanza di un campione
come Petkovic (oggi allo Sport Menagement)
e di un mancino si fa sentire, la squadra è
decisamente sbilanciata.
Lucio C. Pomicino
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Il lutto Per cinque volte dal 1965 trionfò nella manifestazione allora organizzata dal Mattino
Addio a Travaglio, eroe azzurro della Capri­Napoli
Dopo una lunga malattia Giulio Travaglio si è
arreso. Il nuotatore di fondo italiano più forte di
sempre se ne è andato a 71 anni, a Padova,
dove viveva da anni con la moglie Maria Di
Marco, dalla quale aveva avuto due figlie,
Manuela e Giorgia. Napoletano di Baia, l'
uomo dei record, il campione capace di
vincere 5 volte la Capri­Napoli (dal 1965 al
1968 e nel 1970), unico italiano nell' albo d' oro
e unico al mondo a trionfare cinque volte,
quando la gara ideata dal Mattino valeva come
campionato del mondo in acque libere. Negli
anni '60 la sua forza, il suo talento lo avevano
condotto diritto nel cuore dei napoletani
innamorati del nuoto e del mare. Aveva
cancellato i miti dell' argentino Alfredo
Camarero, degli egiziani coccodrilli del Nilo. In
quegli anni esisteva solo lui, alto, bruno, bello
e imbattibile.
Era il perfetto "sarracino" della canzone di
Renato Carosone, sicuramente il "pirata"
napoletano, soprannome che Travaglio prese
dopo aver vinto una Capri­Napoli con in testa
una cuffietta nera e il tradizionale disegno del
teschio e delle due ossa, in polemica con la
Federazione italiana nuoto.
Se n' è andato a Padova ma, tra i suoi
desideri, c' è sempre stato quello di essere
cremato e le sue ceneri portate per sempre nella sua Baia, vicino al suo mare, a un passo da Napoli. Da
atleta era l' uomo dei record, il Pirata ma anche l' uomo­squalo. Nella sua seconda vita lontano dal
nuoto agonistico volò trent' anni con Alitalia come capo­cabina e visse tra l' Argentina e l' Italia, sei mesi
a Paranà, dove aveva acquistato terreno e casa nel suo buen retiro dove era famoso quanto un
giocatore di calcio, sei mesi a Padova, con puntate frequenti a Napoli. Dal 2003 aveva preso a tornare
più spesso, stimolato dal ritorno in calendario della sua Capri­Napoli e dalla passione di Elio e Luciano
Cotena che l' avevano riportata in vita. Era diventato presidente onorario dell' evento, qualche volta
aveva dato il via alla gara dal lido Le Ondine di Capri, insieme all' altro grande Camarero. Era tornato
alla Capri­Napoli l' ultima volta nel 2013, festeggiato come sempre e con gli onori che il campione del
suo livello meritava. Negli anni della malattia aveva avuto vicino tra gli amici più intimi anche Elio
Catena, ex campione europeo e organizzatore di pugilato, insieme alla mogie Maria. Erano stati da lui
anche qualche giorno fa, nei giorni più sofferti per Giulio.
Amava ricordare che per amore del nuoto in mare aveva rinunciato a una carriera di nuotatore in
piscina.
«Bubi Dennerlein mi voleva a tutti i costi alle Olimpiadi di Tokio nel 1964 ma dissi no»; e sempre in
quegli anni aveva avuto l' onore di entrare nella International Marathon Swimming Hall of Fame. In
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carriera aveva vinto tutto nelle prove in mare, soprattutto in Argentina dove le maratone Santa fè­
Coronda e quella nel fiume ­Hernandarias­Paranà rappresentano da sempre due autentiche gare­
monumento.
«Per me era come un secondo padre ­ racconta Luciano Cotena, patron della Capri­Napoli di Coppa
del mondo ­, quando veniva a Baia passava sempre da noi. Sarebbe bello poter ricordare il campione
che è stato. Napoli dovrebbe celebrarlo. Noi lo abbiamo fatto in un libro sui 50 anni della Capri­Napoli,
con la penna di Franco Esposito, edito da Guida. Giulio ne era orgoglioso. La sua storia avventurosa, il
suo carattere ribelle, le sue mille vittorie meriterebbero di essere raccontati anche in un film. Da giovane
era più bello di Riccardo Scamarcio, che oggi gli assomiglia tanto. Qualche volta ci abbiamo scherzato
su.
Quando era campione aveva mille donne ai suoi piedi. Ma è stato soprattutto un atleta serio, innamorato
del nuoto e del mare. Si allenava sei ore al giorno, altro che distrazioni. Per questo vinceva e nei suoi
anni è stato il migliore».
I funerali del campione di Baia domani a Padova.
Marco Lobasso
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Nuoto: vasca corta
Orsi è già super 21"30 nei 50 sl Scozzoli: 59"23
(al.f.) Al trofeo Meroni di Riva del Garda (Tn)
in vasca corta, Marco Orsi dopo il 47"12 nei
100 sl ed il 51"58" (a delfino) realizza una
tripletta vincendo i 50 sl in 21"30 (batterie
21"35), i 200 sl in 1'48"80 (Marciano 1'49"14,
Scozzoli 1'50"41) e il 50 farfalla (23"29).
Debutto stagionale per Fabio Scozzoli a segno
in 50­100 rana in 27"40 (Fossi 28"04, Pizzini
28"06) e 59"23 (Pizzini 1'00"77) e 200 misti
(2'00"46).
BELGA D' ITALIA A Fabriano, record belga in
vasca corta di Francois Heersbandt (che s'
allena in Adn a Caserta) nei 50 dorso in 24"14.
RIECCO RANOMI (al.f.) Ad Aquisgrana (Ger,
25 m), l' olandese Ranomi Kromowidjojo apre
la stagione olimpica nuotando 51"82 nei 100 sl
e 1'56"34 nei 200 sl.
ADDIO TRAVAGLIO E' morto a 71 anni a
Padova dove s' era trasferito, il fondista
napoletano Giulio Travaglio, 5 vittorie alla
Capri­Napoli (di cui era diventato presidente
onorario), e protagonista tra il 1960­70 delle
sfide nelle gran fondo argentine e con i
"Coccodrilli" del Nilo.
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Scherma: in messico
Fioretto rosa: subito 3 podi La Volpi è 2 a
Tre azzurre sul primo podio stagionale di
Coppa del Mondo di fioretto a Cancun, ma la
vittoria è francese, firmata da Ysaora Thibus,
che batte in finale la giovane senese Alice
Volpi e in semifinale la biolimpionica Elisa Di
Francisca. La senese vince il derby toscano
con Martina Batini, che nei quarti supera una
Valentina Vezzali da battaglia e sconfitta di
una una sola stoccata (14­15).
Finisce subito sulle pedane messicane l'
avventura di Arianna Errigo, testa di serie n.1,
battuta dall' americana Massialas 15­10. Per l'
Italia di Cipressa resta un ottimo bottino: in 4
tra le prime 8.
Fioretto D. Finale: Thibus (Fra) b. Volpi 15­13.
Semifinali: Volpi (ITA) b. Batini 15­13; Thibus
b. Di Francisca 15­7.
Quarti: Batini b. Vezzali 15­14; Volpi b. Guyart
(Fra) 15­12; Thibus (Fra) b. Deriglazova (Rus)
15­10; Di Francisca (ITA) b. Prescod (Usa) 15­
12. Ottavi : Batini b. Massialas (Usa) 15­5;
Vezzali b. Shanaeva (Rus) 15­6; Volpi b.
Zagidullina (Rus) 15­13; Deriglazova b. Erba
15­14; Di Francisca b. Gebet (Fra) 15­5.
1° t. : Massialas b. Errigo 15­10.
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