gennaio 2003
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gennaio 2003
ITINERARI 39 Il lago Gurrida Un sentiero per tutti, anche per chi ha problemi fisici, rende accessibile un’area incantevole dell’Etna urante l’era del Quaternario, circa 600.000 anni fa, l’Etna non era ancora nato. I fiumi provenienti dai Nebrodi sfociavano nell’ampia insenatura, larga circa 40 chilometri, che si apriva sul mare Ionio definita da alcuni autori come “golfo preetneo”. Con la genesi dell’Etna ed il mutato assetto orografico, i fiumi sono stati costretti a modificare i loro percorsi: i torrenti della Saracena, Cutò e Martello hanno dato vita, all’altezza di Maniace, al fiume Simeto che, aggirando il vulcano ad ovest, segue l’antico margine del golfo. L’Alcantara deviando invece ad est, nel corso dei millenni ha inciso le preistoriche lave creando le famose Gole. Un solo fiume non è riuscito a trovare la strada del mare: il Flascio. E’ stato per millenni, per i continui mutamenti dell’Etna, alternativamente emissario sia del Simeto che dell’Alcantara. Il fronte lavico dell’eruzione del 1536 lo imprigionò definitivamente costringendolo a formare un bacino: il lago Gurrida. Questo lago presenta delle caratteristiche, peculiari; è l’unico europeo originatosi da uno sbarramento lavico. Il livello del bacino dipende dall’apporto idrico del fiume Flascio che è massimo in inverno quando con il suo prezioso limo inonda la grande conca. Questa peculiarità è stata decritta dall’abate Giuseppe Recupero nella “Storia naturale e generale dell’Etna” del 1815 e venne sfruttata dai discendenti dell’ammiraglio Nelson proprietari dell’immensa tenuta di Maniace. Intorno al 1850 vi impiantarono un vigneto di uve d’Alicante trasportate, secondo la leggenda, dal bastimento “Victory”. Questi antichi ceppi, caso unico in Europa, non hanno mai conosciuto il flagello della fillossera. Il vigneto viene periodicamente inondato dal fiume Flascio che lo preserva da questa malattia, con la bella stagione risorge a nuova vita dando un ottimo vino. Il lago Gurrida è l’unica zona umida del parco dell’Etna e rappresenta una importante stazione di sosta per gli uccelli migratori. Da due anni uno spazio attorno al lago è diventato un D sentiero natura “speciale”. Un’area naturale attrezzata con le necessarie strutture che permette la fruibilità a tutti, anche a coloro che hanno impedimenti fisici: Gurrida – un sentiero per tutti, come recita il pieghevole che viene consegnato all’ingresso. Da Randazzo si percorre la SS 120, al Km 181 subito dopo la frazione di Murazzo Rotto, si incontra la segnaletica del sentiero, si devia per la strada in terra battuta che attraversa un cantiere per la lavorazione del pietrisco lavico e subito dopo si posteggia l’auto davanti al cancello dell’Azienda Agricola “ La Gurrida” Il sentiero inizia, superata la masseria, dal lungo pontile in legno che attraversa il vigneto (P.O. n° 1). Alla fine del pontile il panorama si apre sullo splendido panorama del versante nord dell’Etna e sulle lave del 1536 (P.O. n° 2). La vera attrazione è il lago che si raggiunge poco dopo (P.O. n° 3) dove è possibile osservare, senza disturbare, l’avifauna attraverso due capanni attrezzati per il birdwatching. Il lago è incorniciato da una lunga cortina di canne ed alberi idrofili come i Salici e Pioppo nero, è bene procedere in silenzio attrezzati di binocolo e teleobiettivo per ammirare gli uccelli. Un suggerimento: prendete per mano il vostro bambino o un anziano parente o semplicemente un amico che per motivi di età o salute ha difficoltà fisiche e conduceteli, per questa facile e rilassante passeggiata, in questo splendido angolo dell’Etna. Giovanni Musumeci