Motivazioni dei premi PRIMA SEZIONE: STORIA, LETTERATURA

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Motivazioni dei premi PRIMA SEZIONE: STORIA, LETTERATURA
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli
Associazione Scuola & Vita
in partenariato con
Comune di Maratea (Pz)
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Associazione Italiana di Sociologia - sezione di Sociologia del Diritto
Società Italiana di Pedagogia (SIPED)
Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa (CIRSE)
Società Napoletana di Storia Patria
Universidad Pablo de Olavide de Sevilla (Spagna)
Universidad de Malaga (Spagna)
Democritus University of Thrace (Grecia)
Universidade do Algarve (Portogallo)
I.I.S. "Francesco Saverio Nitti" - Napoli
Circolo Culturale Santavenere - Maratea (Pz)
Centro Culturale Josè Mario Cernicchiaro - Maratea (Pz)
Premio internazionale Francesco Saverio Nitti per il Mediterraneo
I Edizione 2016
Acquafredda di Maratea (Pz)
Motivazioni dei premi
PRIMA SEZIONE: STORIA, LETTERATURA:
Alberto Melloni, Reggio Emilia, (1959), professore ordinario di Storia del cristianesimo all’Università
di Modena e Reggio Emilia, dirige la Fondazione per le scienze religiose «Giovanni XXIII» ed è
titolare della Cattedra Unesco sul pluralismo religioso e la pace dell’Università di Bologna.
Blasfemia, diritti e libertà. Una discussione dopo le stragi di Parigi (a cura di, con F. Cadeddu e F.
Meloni) Il Mulino, Bologna 2015.
Motivazioni: il volume si configura come un originale ed innovativo confronto tra storici,
teologi, filosofi e giuristi sul tema della parola che offende il sacro; muovendo dalla convinzione che il
sapere possa e debba portare il proprio contributo al dibattito pubblico, ha il pregio di indagare da
prospettive differenti il rapporto fra blasfemia e Scritture, blasfemia e satira, blasfemia e diritto.
Il lavoro, inoltre, si presenta ricco di tesi ed antitesi rigorosamente formulate in grado di spingere il
lettore alla comprensione delle varie posizioni ed al rispetto degli eventuali contrasti, pur sempre
motivati da contesti disciplinari e culturali sempre legittimi nella loro diversità.
Fornendo conoscenze utili a comprendere il discusso fenomeno della blasfemia, il testo è quindi un
eccellente lavoro che ha l’indiscutibile capacità di presentare la tematica nella sua complessità
configurandosi come strumento critico, in grado di fornire un contributo innovativo ed originale alla
comprensione della complessa società multiculturale e multireligiosa in cui siamo immersi.
Leila El Houssi, (1970), professore a contratto di Storia dei paesi islamici presso l’Università degli
studi di Padova.
L'urlo contro il regime: gli antifascisti italiani in Tunisia tra le due guerre, Carocci, Roma 2014.
Motivazioni: l’autrice ha operato un’accurata e puntuale ricostruzione delle vicende del movimento
antifascista di Tunisia attraverso l’analisi della stampa, della memorialistica e di una vasta
documentazione minuziosamente reperita negli archivi tunisini, italiani e francesi. Il tema
dell’antifascismo italiano in Tunisia tra le due guerre mondiali rimette in discussione il luogo comune
secondo cui la numerosa collettività italiana presente nel paese nordafricano fosse totalmente
schierata con il regime fascista. Mentre, come emerge dal testo, fin dal 1924, due sono le
componenti che si oppongono al fascismo: quella liberale e quella comunista. El Houssi ricostruisce in
modo capillare le vicende che ruotano intorno a questi gruppi, non trascurando di studiarne la
composizione sociale e i mondi culturali di provenienza. Il testo, con rigore scientifico e originalità
d’impianto rappresenta un ottimo saggio, importante per la documentazione storica ma anche per le
scrupolose analisti interpretative fornite. In definitiva, l’autrice mostra tutte le sfaccettature politiche e
sociali degli italiani in Tunisia, leggendo le vicende antifasciste tenendo conto sia degli avvenimenti
più propriamente tunisini, sia dei contemporanei accadimenti internazionali.
Giuseppe Perta, (1979), Assegnista di Ricerca in Storia Economica del Mediterraneo presso
l’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria.
Mediterraneo della mobilità: il viaggio a Gerusalemme tra tarda antichità e prima crociata, Edizioni
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli 2015.
Motivazioni: il volume, attraverso una rigorosa metodologia, colloca l’oggetto della ricerca nel
periodo storico che va dalla tarda antichità alla prima crociata, identificando il suo focus nel
pellegrinaggio in Terra Santa che appare storicamente meno trattato delle “consorelle” crociate.
La ricerca, attraverso originali ricostruzioni, riesce nel difficile compito di colmare il gap fra questi
due fenomeni storici, conducendo l'intero percorso con puntuali ed articolati riferimenti bibliografici
che mostrano ad un tempo competenza scientifica e passione nella stesura del testo.
Rosa Maria Delli Quadri, (1967), professore a contratto di Storia del Mediterraneo moderno presso
l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.
Innocenti all'estero: Inglesi e Americani a Napoli e nel Mediterraneo 1800-1850, Edizioni
Scientifiche Italiane, Napoli 2012.
Motivazioni: il volume rappresenta un viaggio tra i viaggi, raccontati e tramandati grazie ai resoconti
e alle memorie di quanti hanno fissato sulla carta considerazioni, emozioni, descrizioni, stereotipie e
superamenti delle stesse, attraversando un mare armato e conteso, ma anche condiviso. Il viaggio nel
Mediterraneo è il filo conduttore che unisce le voci dei viaggiatori inglesi e americani della prima
metà dell'Ottocento. Un ulteriore intento dell’indagine è stato quello di ricostruire, attraverso l’esame
di ogni singola fonte le rotte ed i percorsi seguiti, per avere la possibilità di riflettere su aspetti e
questioni importanti relative ai mezzi e ai modi di viaggiare dell’ Atlantic Tour e alle differenze
rispetto a quelle del Gran Tour. Il testo caratterizzato da originalità e rigore di ricerca esplora quindi
problematiche nuove, ma che nello stesso tempo affondano e danno senso alla nostra storia.
Domenico Esposito, (1942), già Dirigente dell’ufficio infermieristico degli Ospedali Unificati del
lagonegrese.
Uno dei tanti. Raffaele Ginnari, patriota di Maratea, Guida Editore, Napoli 2014.
Motivazioni: il volume apre uno spaccato interessante su avvenimenti che hanno avuto come teatro il
territorio di Maratea, focalizzandosi sulla figura di Raffele Ginnari che prese parte ai moti cilentani
del 1848 con Costabile Carducci.
Raccogliendo una vasta gamma di documenti storici, libere ricostruzioni di fatti realmente accaduti ed
effettuando una minuziosa disamina di credenze religiose e superstizioni popolari che si innestano
nella cornice storica dei moti cilentani del 1848, il lavoro ha il particolare merito di raccontare una
pagina poco conosciuta della storia dell’Unità d’Italia facendo emergere il contributo fornito dal
territorio di Maratea.
Agnese Belardi, (1957), docente di ruolo di Materie letterarie presso le scuole superiori nel
lagonegrese.
Giacomo Racioppi. L'uomo e l'opera, Qulture Edizioni, Roma 2015
Motivazioni: attraverso un particolare stile di scrittura fatto di combinazioni di parole con una
personale costruzione delle frasi e utilizzo di aggettivi, verbi e sostantivi, l’autrice è riuscita a
ricostruire in maniera precisa e puntuale la figura di Giacomo Racioppi - storico lucano - in una
combinazione di eventi, personaggi, situazioni del particolare momento storico in cui è vissuto.
L’autrice ripercorre con semplicità vita e opera di un uomo di grande spessore politico e umano,
offrendo al lettore un’opera letteraria ben ricamata su un personaggio che ha saputo dare molto alla
sua terra per far germogliare il seme della cultura: è quindi la storia della piccola patria fatta di
passione civile, studiata con rigore metodologico nel suo passato, rivelata nel suo presente, proiettata
nel suo avvenire.
SECONDA SEZIONE: PEDAGOGIA, STORIA DELLA PEDAGOGIA, FILOSOFIA:
Maria Tomarchio (1959), professore ordinario di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento
di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Catania e presidente del Centro Studi
Ricerche e documentazione Sicilia Europa Paolo Borsellino.
Gabriella D'Aprile (1978), ricercatrice di Pedagogia generale e sociale e docente di pedagogia
interculturale e cooperativismo pedagogico presso il Dipartimento di Scienze della Formazione
dell'Università degli Studi di Catania.
La terra come luogo di cura educativa in Sicilia. Metafore e tracce nel tempo, Bonanno, Catania
2014.
Motivazioni: l’opera denota coerenza e rigore metodologico offrendo una accurata riflessione
educativa, sapientemente strutturata intorno alle innumerevoli e multiformi suggestioni mutuate dalla
metafora della coltura della terra quale pratica formativa di cura e accompagnamento nella crescita e
nell’apprendimento.
A partire da un forte impegno pedagogico e da un chiaro rigore scientifico, spaziando tra storia e
nuove progettualità emergenti, le autrici propongono una riflessione in ordine a modelli teorici, testi,
esperienze di riferimento, con particolare riguardo al contesto siciliano. Valorizzando anche fonti di
documentazione inedite, il volume si pone come eccellente contributo per un approfondimento sul
terreno della teoria dello studio dell’ambiente e delle pratiche educative, ponendo in dialogo modelli
ed esperienze di avanguardia pedagogica degli inizi del Novecento e sperimentazioni odierne.
Salvatore Agresta (1942) professore ordinario f.r. di Storia della Pedagogia nel Dipartimento di
Scienze cognitive, della Formazione e degli Studi culturali dell’Università degli Studi di Messina.
Caterina Sindoni (1969), professore associato di Storia della Pedagogia nel Dipartimento di Scienze
cognitive, della Formazione e degli Studi culturali dell’Università degli Studi di Messina.
Scuole, Maestri e Metodi nella Sicilia Borbonica (1817 - 1860), Pensa Multimedia, Lecce 2012.
Motivazioni: l’interessante studio di Salvatore Agresta e Caterina Sindoni, frutto di approfondite
ricerche bibliografiche e d’archivio - volte a reperire leggi, regolamenti e circolari emanati dagli
organi centrali periferici dell’Amministrazione- con rigore scientifico offre una originale “chiave di
lettura” per una più approfondita comprensione della complessa situazione scolastica della Sicilia
della seconda metà del XVIII secolo sino alla prima metà del secolo successivo, aprendo quindi uno
spaccato di sicuro interesse su un’area geografica caratterizzata da un sistema politico-economico del
tutto diverso da quello proprio degli stati pre-unitari dell’Italia settentrionale e che può essere altresì
considerata un vero e proprio unicum rispetto alla restante parte del Regno Borbonico.
OPERE PREMIATE - TERZA SEZIONE: SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE:
Sergio Marotta (1965), professore associato di sociologia giuridica della devianza e del mutamento
sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
di Napoli.
Corruzione politica e società napoletana. L'inchiesta Saredo, La Scuola di Pitagora, Napoli 2012.
Motivazioni: il saggio si configura come un’ottima prova di sociologia storica ed al tempo stesso
un’eccellente ricerca nel campo della sociologia del diritto. All’eleganza della scrittura si accompagna
una profonda conoscenza della società napoletana e meridionale, che viene da un’autorevole
tradizione di studi umanistici coltivata e attualizzata dall’autore nella sua esperienza accademica e di
ricerca prima nell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e poi nell’Università degli Studi Suor Orsola
Benincasa.
All’accurata ricostruzione delle fonti e allo studio del contesto giuridico e sociale della seconda metà
dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, l’autore aggiunge considerazioni originali
sull’attuale momento degli studi meridionalistici che impreziosiscono la ricerca rivelando
l’importanza fondamentale di quella fonte storica per gli studi sul concetto di legalità nel contesto
meridionale.
QUARTA SEZIONE: PERSONALITÀ PREMIATE PER IL LORO IMPEGNO A TUTTI I
LIVELLI NELLE ISTITUZIONI LOCALI, NAZIONALI ED EUROPEE PER IL
MEZZOGIORNO D'ITALIA:
On. Dott. Gianni Pittella (1958), Deputato al Parlamento europeo, Presidente del Gruppo S & D al
Parlamento europeo.
Motivazioni: l'onorevole dottor Gianni Pittella unisce ad una lunga e prestigiosa carriera politica che lo ha visto impegnato come eurodeputato, come presidente del gruppo Socialisti e democratici,
come vicepresidente del Parlamento europeo - una profonda conoscenza del Mezzogiorno d'Italia,
della sua storia e della sua cultura.
L'impegno dell’Onorevole Pittella è stato in questi anni continuo e costante per tenere alto e vivo il
sentimento dell'Europa sulla scia di tanti autorevoli uomini politici italiani. Ed è per questo che siamo
particolarmente lieti di poter accostare il suo nome a quello di un conterraneo illustre come Francesco
Saverio Nitti, che ha lottato per un’idea di Europa che non fosse solo economica ma che fosse
innanzitutto culturale, politica e di sentimenti oltre che di interessi comuni. Ci auguriamo che questo
Premio possa dunque essere un'altra tappa di una ancor più prestigiosa carriera politica nel nome
dell'Italia e dell'Europa.
Sen. Prof. Ortensio ZECCHINO (1943), Già Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica,
Presidente Biogem
Motivazioni: il senatore professor Ortensio Zecchino, carissimo collega e prestigioso docente di Storia
delle Istituzioni medievali, ha ricoperto ruoli di assoluto rilievo nel panorama politico italiano oltre
che in quello accademico. È stato Ministro in tre governi, Senatore della Repubblica, ha presieduto la
Commissione Giustizia, la Commissione Istruzione e Cultura, la Commissione per gli Affari Europei.
Ha fatto parte della Commissione Bicamerale per la Riforma Costituzionale ed è stato parlamentare
europeo dal 1979 al 1984.
Presidente del Centro europeo di studi Normanni, è uno dei massimi studiosi italiani ed europei della
figura e dell'opera di Federico II. Agli interessi umanistici unisce gli interessi per le scienze cosiddette
“dure”, e questo interesse lo ha portato a fondare un istituto di Ricerca, il Biogem che nella sua non
lunga esistenza ha già raggiunto traguardi di assoluto rilievo internazionale.
Questo interesse costante per le scienze umane e per la politica intesa nel suo senso più alto ci ha
portato a conferire al professor Ortensio Zecchino il Premio Francesco Saverio Nitti augurandoci che
egli possa continuare a dare un prezioso contributo alla cultura e alla politica italiana.