La Sagra dei Cuzzi rappresenta uno degli eventi più sentiti dalla

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La Sagra dei Cuzzi rappresenta uno degli eventi più sentiti dalla
La Sagra dei Cuzzi rappresenta uno degli eventi più sentiti dalla comunità rovianese la cui storia è sempre
stata legata indissolubilmente alla tradizione della cultura contadina, aspetto autentico e significativo
dell’identità di questo territorio.
I Cuzzi sono una pasta fresca della tradizione contadina rovianese. Simili agli strozzapreti, vengono
preparati con farine di grano tenero, grano duro, granturco, con aggiunta di acqua. Nella ricetta originale non
erano previste le uova, oggi se ne aggiunge una piccola quantità per amalgamare meglio l’impasto, che
viene poi lavorato a mano fino a raggiungere una certa consistenza ed aspetto omogeneo. La pasta ottenuta
viene lavorata con il mattarello (in rovianese stennaréjjo) per formare delle strisce di circa 50 cm di
lunghezza, 4-5 cm di larghezza e qualche millimetro di spessore.
Il termine Cuzzi potrebbe significare proprio "corto e cicciotto" (come in Abruzzo: cuzze, o a Montecelio:
cuzzotto) o derivare da 'nguzzunitu (sporco, pieno di cozze) per il fatto che la pasta, con l'aggiunta della
farina di granturco, assume un aspetto scuro ed è ruvida al tatto. Gli elementi di tradizionalità nella
preparazione dei Cuzzi di Roviano sono riconducibili alla modalità di preparazione a mano, all’uso dello
stennaréjjo (mattarello) e delle scifette (vaschette) in legno sulle quali spesso vengono serviti.
I Cuzzi rappresentavano il piatto tipico della domenica nella tradizione contadina e generalmente venivano
conditi con aglio, olio extra vergine di oliva, salsa di pomodoro, peperoncino ed un’abbondante grattata di
pecorino prodotto dagli allevatori del luogo. Dialettalmente detti “i Cuzzi co’ j’ajju”. Impegnate nella
manifattura dei Cuzzi da anni sono le signore più anziane, che tramandano la ricetta alle generazioni più
giovani, portando avanti questa lunga tradizione.
Durante la manifestazione, si rievocano le tradizioni di antichi mestieri e della cultura immateriale del paese
attraverso il rito della “Battitura dell’orzo”: uomini e donne abbigliati come contadini del secolo scorso
allietano il rito con danze e canti popolari.
Dopo cena, il gruppo etno-rock salentino “Artetika” allieterà la serata con musiche popolari. Una serata
all’insegna della pizzica, gli Artetika vantano un vasto curriculum, negli ultimi anni sono stati protagonisti in
molti eventi sia in Italia che all’estero. La caratteristica che li contraddistingue è l’energia e la grande carica
che esprimono negli eventi dal vivo, coinvolgendo il pubblico in danze e canti.
Cospicua risulta la presenza dei visitatori che ogni anno partecipano alla Sagra. Nel borgo storico, all’interno
del castello Brancaccio, la presenza del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene definisce al meglio
la memoria storica della civiltà contadina rovianese. Al suo interno sono conservati ogni tipo di strumenti,
manufatti e utensili artigianali legati ai rapporti di produzione e alla divisione della terra. Quest’anno, in
occasione della Sagra dei Cuzzi, il museo rimarrà aperto al pubblico con orario continuato fino alle 24.00,
per poter permettere ai visitatori di cogliere al meglio la giusta rilevanza della manifestazione.