Fotografia Digitale 1 Valerio Cellentani

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Fotografia Digitale 1 Valerio Cellentani
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Valerio Cellentani
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Scopo del documento
La fotografia digitale sta, piano piano, prendendo il posto della fotografia
tradizionale e questo libro copre tutti gli aspetti che possono interessare ad una
persona che vuole acquistare la sua prima fotocamera digitale o ad un amatore
che vuole passare dalla cara pellicola ai nuovi sistemi di fotografia: questo libro
è sconsigliato a professionisti, poiché io stesso me la cavo ma non sono un
professionista in questo campo.
Questo libro è destinato a chiunque voglia approfondire questo affascinante
argomento e, proprio per questo chiunque lo potrà scaricare da internet o
consultarlo On-Line. Quando avrete finito di leggere questo libro saprete usare
degnamene anche le fotocamere che vogliono una discreta competenza sul
campo della fotografia e cominciare a comporre ottime foto. Buona lettura e
non preoccupatevi che la fotografia digitale è facile da imparare e se qualcuno
vi dice il contrario non ascoltatelo, se poi volete fare i fotografi pazienza e
soldi.
Le fotocamere digitali offrono molti vantaggi rispetto a quelle tradizionali:
° Le foto possono essere subito viste e, se la foto non è di nostro gradimento si
può eliminare.
° Sono ottime per muovere i primi passi perché, una volta comprata la Memory
Card, essa si può riutilizzare senza spreco di soldi.
° Sarete solo voi a vedere le vostre foto.
° Potrete avere la soddisfazione di elaborarle da soli.
° non dovete più rivolgervi ad un fotografo.
Tutte le fotografie che vedrete nel libro sono state realizzate con una hp
photosmart 735 di medio livello e scattate per voi da me.
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Sommario
Capitolo 1: capire le fotocamere
Introduzione all’ Acquisto di una fotocamera…………………5
Lo Zoom e i Mega Pixels…………………..6
Il monitor LCD………………….8
La connessione al PC………9
I requisiti minimi……..10
Le schede di memoria……….11
Il software…………13
Capitolo 2: Le inquadrature
Introduzione.........14
Oggetti.......15
Persone e Statue........17
Edifici.........19
Foto Verticali......21
Diagonali.......
Capitolo 3: Le Macro
Le Macro.........22
Capitolo 4: I Paesaggi fotografici
I Paesaggi fotografici......24
Capitolo 5: I Ritratti
I ritratti........31
Capitolo 6: Arrivederci a Presto!
Fine......33
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Capitolo 1
Acquistare una fotocamera
La propria fotocamera digitale va scelta seguendo diversi criteri:
1) Cosa ci voglio fare?
2) A che livello sono?
3) Quanto posso spendere?
Adesso le fotocamere digitali non costano molto e, specialmente i modelli dai
2.0 MegaPixels in su offrono un ottima qualità sia nel solo salvataggio sul PC
che nella stampa. I produttori più famosi per le fotocamere sono Nikon, Canon,
Sony, hp, Konica, Pentax, FujiFilm, Samsung, Olympus, Kodak e Trust. Tra le
fotocamere prese in considerazioni ci sono anche le PC Cam (una via di mezzo
tra fotocamere e WebCam) di Logitech e Creative. Il produttore migliore è
risultato FujiFilm: le sue fotocamere sono fatte benissimo e sono in grado di
accontentare sia i principianti che gli esperti ad un prezzo accessibile a tutti i
portafogli. FujiFilm è seguito a ruota da Nikon, oramai una veterana per le
macchine fotografiche che sono di ottima qualità ma costano molto. Stesso
discorso per Pentax, Konica e Sony. Sony si rivela poi troppo legato alla facilità
d’uso e, nelle sue fotocamere, le impostazioni da impostare sono poche e si
limitano al bilanciamento del bianco. Samsung, Olympus e Kodak producono
buone fotocamere , che non sono in grado di competere però con le Konica o le
Nikon. hp è una via di mezzo: non è certo al top del mercato e le sue
fotocamere non sono dotate di un aggancio per un flash esterno (quasi tutte
hanno però questo problema) e la dotazione software a corredo è veramente
scarsa. Inoltre non è fornito u cavo TV per la connessione della fotocamera al
televisore. Nel complesso sono ottime fotocamere. Quelle della Trust sono
invece di qualità un pò scarsa e, infatti sono le meno care sul mercato. La
qualità delle foto e le ottiche penalizzano un pò queste fotocamere quindi io vi
consiglio di puntare un pò più in alto.
La classifica de migliori produttori in merito ai prodotti provati è:
1) FujiFilm
2) Nikon
3) Konica Yashica
4) Konica Minolta
5) Pentax
6) hp
7) Olypus
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8) Canon
9) Samsung
10) Sony
11)Kodak
12) Trust
Lo Zoom
Lo Zoom è una delle prime cose che bisogna valutare prima di acquistare una
fotocamera, dato che avrete sicuramente bisogno di avvicinare il soggetto di
uno scatto prima o poi.
Lo Zoom (nelle macchine fotografiche digitali) è di due tipi:
1) Zoom Ottico
2) Zoom Digitale
Questi tipi di zoom hanno caratteristiche differenti e sono entrambi utili. Lo
Zoom ottico è una di quelle cose che fa la differenza di prezzo tra una
fotocamera di pari Mega Pixels e una con più zoom ottico.
Lo Zoom (sia ottico che digitale) si misura con un numero e una X. Questa
sigla indica quante volte uno zoom ottico è in grado di ingrandire una
determinata scena: quindi se io dico che lo zoom di una fotocamera è di 3x
vuol dire che la scena può essere ingradita senza perdita di qualità (solo con lo
zoom ottico) tre volte. Nella maggioranza delle fotocamere lo zoom digitale
accompagna quello ottico e, in questo caso la potenza dei due zoom non si
somma ma si moltiplica. Quindi se una fotocamera ha uno zoom ottico di 3x e
uno digitale di 4x lo zoom totale non sarà 7x ma 12x. Sembra complicato ma
non è difficile: la suddetta fotocamera sarà in grado di ingrandire la scena di 3
volte senza perdere qualità e di 12 volte con qualche imperfezione. I pregi e i
difetti dei due zoom sono:
Zoom ottico
Pregi: mantiene alta la qualità della foto.
Difetti: costa molto ed è ingombrante.
Zoom digitale
Pregi: Non ingombrante. È in dotazione a tutte le fotocamere.
Difetti: Riduce la qualità della foto.
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Lo zoom ottico quindi è molto più efficace di quello digitale ma costa
infinitamente di più. Si può dire quindi che lo zoom nelle digitali si è triplicato
che nelle tradizionali compatte.
I tipi di zoom possono variare a seconda delle ottiche; ad esempio le migliori
sono le Nikon Nikkor, poi vengono le Pentax, le Olympus poi le Kodak Retinar e
molte altre. Quelle della FujiFilm sono ottime ottiche ma non possono essere
paragonate alle Nikon Nikkor sia per qualità che per resa visiva.
I Mega Pixels
Una delle cose fondamentali per una digicam sono i Mega Pixels. Essi si
riferiscono alla dimensione massima che una foto può raggiungere senza
perdere in qualità. Da qui le cose si fanno un pò più complicate ma non temete,
armatevi di pazienza e andate avanti che c’è ancora molto da imparare. Una
fotocamera da 3 MP (MP è l’abbreviazione di Mega Pixels) può creare foto con
ottima qualità fino alle dimensioni cm 20 x 15 cm mentre una da 3.2 potrà
arrivare massimo a cm 25 x 18 cm. Una da 2 MP può crearne fino a cm 13 x
10 e una da 4 MP fino a 40 x 30 cm. Vedete quindi che per stampare una foto
su carta con una buona nitidezza occorre una fotocamera da almeno 4 MP; se
tuttavia dovete solo salvarla sul vostro PC va bene anche una da 2 MP. La
macchina migliore di quelle provate , la FujiFilm FinePix S3000 arriva alla
massima risoluzione di 3.2 MP, dotata però di uno zoom ottico di ben 6x;
mentre la mia, una hp photosmart 735 arriva a 3.2 MP ma dispone di uno
zoom di 3x ottico. Le macchine per professionisti arrivano normalmente a 5 MP
e dispongono di uno zoom ottico di almeno 8x, quelle per amatoriali vanno dai
3 ai 4 MP e hanno uno zoom ottico variabile che parte da 2x fino a 6x. I MP
non determinano affatto la qualità di una digicam, ad esempio ci hanno
consigliato l’acquisto di una Trust da 4 MP al prezzo di 300 €, sicuramente
vantaggioso ma se successivamente ci si accorge che manca lo zoom ottico,
che ha un flash poco potente e che non può essere ampliata con schede di
memoria* il suo valore scende fino ai 100 €. Questo è un esempio di come un
negoziante può aggirarvi facendovi comprare un rifiuto di magazzino.
Un numero alto di MP possono servirvi solamente se siete professionisti o
volete stampare poster, altrimenti vi consiglio un modello da 3.2 MP e, però, di
puntare alto su altre caratteristiche.
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*vedi le schede di memoria nel capitolo 1.
Il monitor LCD
Nell’introduzione si è parlato di rivedere subito le foto e questo è possibile
grazie ad un piccolo monitor che può essere da 1 nelle fotocamere amatoriali a
5 pollici in quelle più professionali Nella figura vedete il monitor LCD di una
Olympus Camedia C-5000 Zoom da 5 MP e 12x di zoom (tra ottico e digitale).
Il monitor LCD della vostra digicam è collegato alle ottiche di quest’ultima ed è
quindi possibile utilizzarla come mirino alternativo a quello ottico; tuttavia
utilizzare il display come mirino è comunque sconveniente perché l’autonomia
delle batterie si riduce notevolmente. Per scattare buone foto è però
indispensabile nelle digicam perché mentre il mirino lascia invisibili al fotografo
alcune parti della scena il piccolo monitor normalmente la mostra tutta.
Il monitor serve però per compiere alcune azioni sulle foto e, nel caso della hp
photosmart 735 e della Nikon Coolpix 3100 si possono compiere elementari
ritocchi alla foto. Inoltre il monitor LCD serve per ipostare alla foto tutte le
opzioni necessarie alla sua ottima realizzazione (Compensazione;Bilanciamento
bianco; nitidezza…….) perché non sempre le impostazioni automatiche della
digicam funzionano come dovrebbero.
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La connessione al PC
Le fotocamere digitali possono (e devono in molti casi) interfacciarsi al vostro
PC o Macintosh con basi fornite dai produttori (le Docking Station) o con cavi
Seriali; Firewire (Macintosh) o USB (1.1 e 2.0) per i PC. Le interfacce seriali
sono ormai poco usate e spesso si trovano sulle digitali molto vecchie., mentre
anche le Firewire sono poco usate mentre le USB 1.1 sono le più comuni. Le
seriali sono cadute in disuso perché sono molto lente mentre le concorrenti
sono più sicure e più veloci; è preferibile quindi u una fotocamera con
connessione USB per puntare a più sicurezza e velocità nel trasferimento delle
vostre foto al vostro computer. Ora passiamo ai requisiti minimi per fare
fotografia senza intoppi.
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I Requisiti minimi
Per fotografare senza intoppi, oltre che una buona macchina fotografica ci
vuole anche un computer discretamente potente; la configurazione minima è:
- Processore Intel Pentium III a 400 Mhz o AMD Athlon XP 1800+ o
superiore.
- Almeno 128 MB di RAM (meglio 256 MB)
- Microsoft Windows Me, 2000 o Xp (è sconsigliato usare Linux per la
mancanza di supporto software).
I fotografi professionisti usano però il Macintosh: il computer prodotto da Apple
e basato su processori PowerMac di IBM. I vantaggi di questo PC sono molto
noti a chi lavora in questo campo, sono più facili da espandere e sono
altamente personalizzabili; i processori PowerMac sono più veloci e precisi di
quelli Intel o AMD e godono del supporto di produttori quali ATI (schede video),
Asus (schede madri) Pinnacle (schede di acquisizione video), hp (periferiche),
Nikon (fotocamere), Trust (accessori) e di Adobe e Microsoft che hanno
convertito i propri software come Adobe Photoshop CS e Microsoft Office 2003
per un uso con il Macintosh (abbreviato Mac). Inoltre il sistema operativo del
Mac, prodotto dalla stessa Apple, lo considero il migliore del mondo.
Commercializzato con il nome di Mac OS X è arrivato alla versione 10.3.
Questo sistema grazie all’interfaccia Aqua molto intuitiva ha soppiantato
Windows Xp che è legato ancora alla sua vecchia interfaccia; inoltre è più
sicuro, più stabile e viene fornito con molti software a corredo come IPhoto,
IMovie, ITunes, Garage Band e la suite per la produttività targata Apple Apple
Works 1.2 compatibile con i documenti Microsoft Office.
Vedete quindi che i Mac sono superiori ai PC Intel ma, non possedendo il Mac vi
farò vedere come effettuare stupendi ritocchi con il PC.
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Le schede di memoria
A differenza delle macchine fotografiche tradizionali le Digicam non
impressionano le fotografie scattate su una pellicola ma le memorizzano come
file su schede di memoria. Questi file vengono poi scaricati su un'altro
dispositivo o direttamente stampati su carta fotografica. Ogni produttore di
fotocamere ha un contratto con le aziende di schede di memoria e, in base a
vari accordi, decide quale tipo adottare. La memoria massima consentita da
queste schede mediamente è di 512 MB; questo vuol dire che è possibile
dentro questa scheda, trovare posto a 328 foto scattate ad una risoluzione di
3 MP. Le foto vengono denominate dalla fotocamera secondo un preciso criterio
che contraddistingue ogni scatto; nelle fotocamere hp, ad esempio, il nome
dell'immagine finale viene dato facendo precedere il numero dello scatto
effettuato dalle lettere HPIM che vuol dire immagine hp e dal numero dello
scatto totale delle foto che viene iniziato a contare da quando si scatta la prima
foto; le immagini avranno così un nome sempre diverso e non ci sarà il pericolo
che il sistema operativo scambi per identici due file e li cancelli. Le schede
esistono di diverso tipo e hanno caratteristiche differenti, ma servono tutte al
medesimo scopo: quello di portatrici di file. I tipi si chiamano in questo modo:
1) Compact Flash (o CF): usato dalle digicam Nikon e dalle Canon
2) Memory Stick: usato dalle vecchie Sony
3) Memory Stick Pro e Dual: usate dalle nuove Sony
4) Secure Digital (o SD): usate dalle hp, dalle Trust, dalle Pentax e dalle Minolta
5) xD Picture Card (o xD): usate dalle FujiFilm.
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Una Compact Flash
Una Secure Digital
Una Memory Stick Pro
Una Memory Stick
Una xD Picture Card
Tutte queste schede sono più o meno valide e ognuna è utilizzata da un tipo di
fotocamere. Tranne Nikon, che adotta la CF, tutti gli altri produttori per le loro
compatte preferiscono le altre (soprattutto la Memory Stick); mentre per le
Reflex si usano le Compact Flash, le xD o le Microdrive di Hitachi.
Esistevano altri tipi di schede oramai cadute in disuso come le Smart Media
ma oramai i lettori di schede stanno eliminando questo formato dalle loro
compatibilità. Le migliori schede, a mio parere, sono le Compact Flash; esse
hanno infatti il pregio di costare poco ed inoltre possono arrivare alla capacità
massima di 2 GB tuttavia sono lente a salvare i file. Dopo vengono le SD
perché hanno un buon prezzo e sono compatibili con quasi tutti i palmari ed i
cellulari (il nuovo NOKIA 3650 possiede uno slot per SD incorporato). Tuttavia
la scelta delle schede dipende anche dal materiale in proprio possesso; per
esempio se avete già un palmare che sfrutta le CF è inutile prendere una
digicam che sfrutti le xD: sarebbe da stupidi una cosa del genere. Ora invece vi
parlerò dei vari software per il Digital Imaginig.
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Il software
Anche di programmi per fare grafica ne esistono tanti; i più famosi sono Adobe
Photoshop e Image Ready che però hanno un costo che supera i 1000 €; un
prezzo che non tutti si possono perettere di spendere per qualcosa di
amatoriale. Esistono quindi varie alternative; e tra le tante una molto buona è
Jasc Paint Shop Pro 8, questo programma offre una potenza pari a Photoshop
pur costando solo 170 € insieme a vari extra e ad un suo Photo-Album molto
potente. Ora vi mostrerò i migliori:
ADOBE PHOTOSHOP CS
Un ottimo software con accurati filtri e potenti
effetti; in assoluto il più potente di tutti ma
anche il più costoso. La sua interfaccia è
abbastanza intuitiva e i suoi comandi molto
complessi per un amatore una totale assenza di
procedure rende difficile anche una sfocatura:
sconsigliato ai dilettanti.
Prezzo: 1.227 €
Voto: 7 su 10
Jasc Paint Shop Pro 8
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Il migliore per i principianti;
economico ma potente, divertente e
facile da usare. Prodotto dalla Jasc è
un vero gioiello. La gestione del testo
è però limitata e i filtri sono di lenta
applicazione. Offre potenza pari a
Photoshop ad un costo otto volte
inferiore. Inoltre viene fornito con
molti extra come Animation Shop o
Paint Shop Photo Album; molto utile
nella gestione delle foto.
Prezzo: 180 € (suite)
Voto: 8 su 10
Questi sono i due principali software diffusi fra i fotorafici; soprattutto su Adobe
Photoshop CS si sono realizzati molti trucchi per i grafici che possiedono questo
software per fare grafica; anche con Paint Shop Pro si può realizzare bella
grafica.
capitolo 2
Le inquadrature
Un oggetto oppure una persona non può essere ritratto senza seguire delle
precise regole che servono per scattare belle foto. Come gli artisti del
medioevo anche i moderni fotografi hanno diversi modi per ritrarre un qualcosa
come una natura morta o una persona. Quando si parla di inquadratura si parla
del modo in cui un fotografo compone le sue immagini, ogni fotografo in
genere ha una preferenza per alcuni tipi di inquadrature che, secondo le mie
opinioni, si possono distinguere in due principali gruppi:
1)Frontali
2)In prospettiva
In genere i principianti usano il primo tipo perchè è la prima cosa che viene in
mente ed è molto più facile da costruire; tuttavia rende la foto piatta e banale.
La qualità della macchina fotografica non incide molto sulle inquadrature e sta
al fotografo dimostrare quanto è bravo nel comporre foto; quindi non accusate
la vostra digicam di non fotografare bene perchè siete voi che dovete mettere
i vostri pensieri inogni singola foto che fate.
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Il secondo gruppo di inquadrature viene usato principalmente dai fotografi
professionisti e ci vuole molta immginazione e bravura per fare foto molto
particolari. Questo è un'esempio di inquadratura in prospettiva:
Questa foto ritrae il palazzo di Montecitorio; la
sede della Camera dei Deputati italiana.
Come vedete ho fatto in modo di inquadrare tutto il
palazzo con una sola foto ed inoltre la foto sembra
una figura 3D. Tutti questi aspetti sono posssibil
solamente utilizzando le inquadrature in
prospettiva. Vedete comunque che la foto trae
(come in una foto frontale) tutti i più piccoli
particolari del palazzo.
Esistono diverse regole di inquadrature per ogni singola figura
(oggetti,persone,panorami,tramonti) e nelle prossime pagine vi illustrerò le
fondamentali per rappresentar ogni tipo di oggetto sia frontalmente che in 3D.
Ricordate che questo è un libro dedicato ai principianti, per questo non vi
riempirò di termini tecnici che possono magari dar fastidio ma vi dirò
solamente le migliori tecniche e le condizioni in cui bisogna fare le foto
suggerite. Tenetevi forte perchè le cose cominciano a farsi molto complicate.
Tutte queste regole fotografiche sono applicabili sia a chi scatta con le digitali
sia per chi usa ancora la pellicola, che rimane counque un'ottimo strumento
espressivo e di buona qualità.
Gli oggetti
Una delle cose più facili da inquadrare sono i comuni oggetti; tuttavia ogni tipo
di oggetto va inquadrato in modo diverso. Ad esempio per un cellulare sarà
meglio collocarlo al centro della foto e inquadrarlo dal lato in modo da
prendere tutto il suo bordo mentre un paio di scarpe sarà meglio inquadrarle
dall'alto per fotografare la sua pianta interna. Ogni oggetto ha quindi una sua
inqadratura particolare; e deve essere ritratto in una posizione differente;
tuttavia ilio consiglio è ROMPETE LE REGOLE, perchè sicuramente quelli che
vi sto per dare sono buoni suggerimeti ma cercate di trovare dei metodi di
lavoro e delle inquadrature solamente vostre per accrescere l'originalità della
foto. Le inquadrature variano da fotogrado a fotografo proprio perchè ognuno
cerca di inventarsi qualcosa di particolare da non condividere con gli altri;
counque il mio principale metodo di lavoro consiste nel dare alla foto quella
tridimensionalità che rende particolare la foto, ad esempio ad un divano; come
vedete nella foto qui sotto:
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Divano
Vedete che nella foto vi sono tre diensioni
grazie ad un' inquadratura particolare (preso
da destra) e fa vedere come si presenta il
divano e anche quanto è profondo rispeto al
tappetto.
Questa tecnica fotografica non può essere
adottata per ogni tipo di foto. Ad esempio se
dovete fotografare una moneta interesserà
più la faccia che il bordo. Quindi un buon
metodo è fotogrfarla come nella foto di
seguito.
Questa è la foto di una moneta da 20 cent
e, come vedete, non è fotografata in
prosettiva 3D. Questo perchè interessa più
la faccia di una moneta mentre il bordo non
ha importanza essendo un comune pezzo di
metallo a forma di cerchio.
Moneta
Non provate a fare foto ad una moneta perchè c'è bisogno di una tecnica
particolare che siegherò nel terzo capitolo: Le Macro.
Per concludere, con gli oggetti tutto dipende dalla categoria a cui appartiene ed
una regola fondamentale è: scegliete bene le parti più importanti del soggetto
della foto. Una regola da non trascurare è quella di non escludere mai parte del
soggetto dalla foto (come bracci,bordi o portoni) altrimenti la foto finale sarà
brutta e innaturale.
Un ennesimo accorgimento è quello di non usare mai il flash su superfici
riflettenti come specchi o display; il risultato della mancata osservanza di
questa regola lo vedete di seguito accompagnato dal risultato di una corretta
impostazione della vostra Digicam.
Sbagliato
Giusto
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Vedete quindi che il risultato come è diverso; lasciate perdere gli errori di
inquadratura della seconda foto; ma l'output è completamente diverso.
Ovviamente la disattivazione del flash prevede tempi di esposizione lunghi (un
maggior ritardo nello scatto della macchinetta) e dovrete usare il cavalletto
perché il rischio di mosso è veramente alto.
La cosa più banale che ovviamente dovete rispettare è non muovere la
macchinetta mentre esegue lo scatto quindi per 2-3 secondi; non vi
demoralizzate se i primi scatti senza l'ausilio del flash vi vengono mossi perché
servono mesi di allenamento prima di allenare la mano a rimanere ferma
durante lo scatto; ricordate poi che il modo migliore per migliorare è scattare,
scattare, scattare e scattare.
Persone e Statue
Quando andate ai musei o dovete fotografare i vostri amici, se non è
un'occasione particolare (Comunione, Matrimonio, Battesimo, Laurea....), è
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inutile ricorrere alla tecnica del ritratto (che spiegherò nel capitolo 5) quindi
dovete usare una tecnica che inquadri l'intero soggetto dalla testa ai piedi. Per
le statue invece dovete far attenzione perchè il bianco è un colore
estremamente difficile da riprodurre in tutte le sue sfumature; difatti molte
volte le foto con una dominante di bianco sono nettamente chiare e
indistinguibili (anche se a volte può non essere un difetto). Qui sotto potete
vedere le foto di una statua e di una persona.
Come vedete sia l'una che l' altra foto inquadrano il soggetto frontalente e
dalla testa fino ai piedi questo perchè tagliare il busto ad una statua non la fa
ammirare in tutta la sua bellezza e amputare la mano di una persona fa
sembrare brutta la foto e l'errore prende il nome di inquadratura innaturale.
Questo argomento è abbastanza spinoso per i principianti perché fanno spesso
questo sbaglio e correggersi dopo averlo fatto per molto tempo è veramente
difficile. Ci sono inoltre altri problemi, primo fra tutti quello degli occhi rossi.
Questo è un problema che da tempo affligge i fotografi che si vedono
comparire nel viso del soggetto due occhi rosso vivo che sembrano quelli di un
drago. Questo succede perchè la luce del flash (sappiamo tutti cosa è) si trova
perpendicolare all'asse (obbiettivo) della nostra macchina fotografica e provoca
quello sgradevole effetto occhi rossi che dobbiamo ritoccare con Paint Shop Pro
o Adobe Photoshop. Molte fotocamere hanno una opzione apposita per
l'eliminazione degli occhi rossi (il Red Eye Removal) ma non sempre funziona
come dovrebbe, per questo il mio consiglio è: quando riprendete una persona
non usate mai il flash pena gli occhi rossi.
Tornando a parlare dell'inquadratura innaturale il più grave errore che si fa
consiste nello escludere da una foto i piedi la testa; ed il miglior modo per
evitare questo demenziale errore consiste nel lasciare tra i limite della foto e il
corpo del soggetto almeno 2-3 cm, misurati a occhio; anche se il corpo del
soggetto coincide con il limite della foto esiste l'iquadratura innaturale.
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Solamente in questo tipo di ripresa con le persone vale la regola di cercare
inquadrature particolari (nel ritratto la cosa più importante è il volto di una
persona) come quelle in 3D; tuttavia io preferisco effettuare questo tipo di
riprese con la classica inquadratura standard di frontespizio perchè lo considero
un ritratto esteso a tutto il corpo e quindi il viso ha una parte d'eccezione nella
composizione della foto; voi comunque fate come volete perchè se usiamo tutti
le stesse tecniche vengono tutte foto uguali quindi trasgredite le regole di
inquadratura meno importanti.
Nella composizione di questo tipo di foto una cosa importante è lo sfondo. Uno
sfondo particolare gioverà sicuramente alla foto finale ma non sempre si riesce
ad avere un buono sfondo tuttavia non preoccupatevi perchè potrete sempre
cambiarlo con quello di una vostra precedente foto usando un software di
ritocco fotografico; concetratevi sugli errori di inquadratura, non usate il flash e
tenete salda la digicam altrimenti verranno guai irreversibili che vi
costringeranno a scattare nuovamente la foto.
Lo sfondo comunque è di seconda importanza nella foto e non deve essere una
preoccupazione per un principiante.
L'ultima regola (che vale soprattutto nei ritratti ma che anche in questo tipo di
riprese è importante) è quella di non far fare la solita faccina da stupido
ordinando al soggetto di dire CHESE perchè è il peggior errore che si possa
fare; e la mancata osservanza di questa scemenza è una di quelle cose (come
l'inquadratura 3D) che distingue un vero esperto da un neofita che non sa
nemmeno perchè dà questo comando al soggetto.
Con l'avvento del digitale è sempre più frequente l'utilizzo del colore da quello
del bianco e nero. Queste sono due macro scattate da me diverse solamente
dalla modalità di colori utilizzata:
Vi dirò che quella a colori è molto bella ma quella in bianco e nero è veramente
molto particolare perchè accentua le ombre e rende la foto meno piatta e
irreale; inoltre il bianco e nero è la modalità preferita dai professionisti proprio
per la particolarità delle ombre e della sensibilità ai giochi di luce.
Edifici
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Quante volte vi è capitato di fotografare un edificio storico e di tagiare dalla
foto un pezzo della torre oppure di tralasciare una parte del muro per
mancanza di spazio; personalmente molte volte ma scattando e studiando ho
trovato il modo di fotografare palazzi in tutta la loro magnificenza. Anche in
questo caso l'errore è l'inquadratura innaturale tuttavia questa volta è un po'
più complicao da correggere, specie se avete sbagliato scattando foto ad edifici
senza la minima preoccupazione di includere tutto nella scena. Ora
esamineremo questa foto scattata da me al duomo di Siena; una stupenda
chiesa in stile gotico simbolo di Siena.
Come vedete la foto riproduce i minimi particolari della facciata del duomo ma
non taglia pezzi di muri e la facciata è riprodotta in tutta la sua altezza e
bellezza. Per riuscire in questa impresa dovete tenere la vostra Digicam in
verticale in modo da dare il senso dell'altezza all'oggetto e da far entrare il
palazzo in tutta la sua altezza. Poi è importante anche la Digicam in questo tipo
di riprese: la minima risoluzione per far venire dettagliata la foto è 2 MP ma un
numero elevato è sempre meglio. In secondo luogo dovete rinunciare
totalmente alle vostre zoomate tenere quindi l'obbiettivo in posizione
grandangolare (cioè con la totale assenza di ingrandimento) e, soprattutto, non
usate mai il flash altrimenti vi verrano i primi 4 m con una differenza troppo
alta di luminosità rispetto al resto della foto ed essa diventerà inguardabile.
I momenti migliori per scattare queste foto sono la mattina dalle 9:00 fino alle
11:15 con un cielo velato, in modo che la luce del sole non infastidisca
l'esposizione della foto ed essa non risulti sopraesposta, e il pomeriggio dalle
15:20 alle 17:00 con lo stesso tipo di cielo. Dovete stare ovviamente molto
attenti a non muovere la digicam e ad impostare la modalità Paesaggio o
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Panorama sulla vostra Digicam facendo in modo che l'intera scena sarà
riprodotta in tuti i suoi particolari ed avrà colori vivi e distinguibili. Per ottenere
risultati fantastici inoltre impostate il bilanciamento del bianco su Ombra ,
Nuvoloso o equivalente nel caso la vostra Digicam abbia un menù in inglese.
La modalità Panorama aumenta la Profondità di Campo e amplifica l'area di
messa a fuoco facendo in modo che la digicam consideri tutta l'area
dell'immagine. Per le digicam di medio livello bisogna regolare la
CompensazioneVE su 0 e l'EsposizioneAE su Media o infinita in modo che tutti
gli elementi abbiano la stessa importanza nel calcolo automatico
dell'esposizione.
Questi sono comunque solamente consigli, rompete le regole e scatenate la
vostra fantasia otterrete foto particolari che potrete rielaborare al computer
dando vita a veri capolavori; non trasgredite però alle regole più elementari
per comporre una foto.
Gli edifici inoltre vanno presi possibilmente senza tagliare parti del corpo di
persone o inquadrando anche una parte di un secondo edificio; questo perchè
altrimenti si avrà una inquadratura innaturale, tuttavia se ci sono edifici
impossibili da escludere sullo stesso piano dell'edificio che dovete ritrarre
lasciate stare questa regola.
Ovviamente anche qua bisogna inserire l'inquadratura 3D che ho spiegato
prima per fare delle foto veramente eccezionali; dovete però abbandonare la
idea di “Punta e Scatta” che danno le normali fotocamere compatte e passare
ad un bisogno di comporre bene la foto che si sente con le tradizionali Reflex a
pellicola; difatti vedrete che per scattare la foto di un bell'edificio utilizzando le
inquadrature 3D sarà molto più costoso in termini di tempo ma verrete
ricompensati dalle bellissime fotografie che usciranno fuori e potrete vantarvi
di aver fatto foto da professionisti; un esempio di foto con prospettiva 3D
può essere questa foto del Colosseo: Scattata con una posizione laterale alla
scena
Logicamente la macchina era difficile
evitarla perchè non è facile evitare un
oggetto che passa a 50 Kmh e poi la
macchina al centro della foto sarebbe
stata brutta e discostava dal soggetto
principale, il Colosseo. Questa foto che
ritrae l'elemento più caratteristico di
Roma chiamato così perchè a fianco vi
era una colossale statua di Nerone
andata distrutta. Come vedete il
Colosseo si vede in 3D.
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Foto Verticali
Quando mettete la fotocamera verticalmente per inquadrare una scena state
usando una particolare tecnica fotografica detta “Inquadratura Verticale”
proprio per la particolare posizione della fotocamera usata in questo tipo di
riprese. Le foto verticali non sono difficili da fare nella loro modalità più
semplice; bisogna solamente mettere la fotocamera allineata al pavimento per
fare foto verticali, questo con le normali compatte. La domanda che però ci
sorge spontanea è ha una qualche utilità questo tipo di ripresa? Oppure è
qualcosa che si fa senza motivo, ebbene il motivo c'è ed è più che valido.
Con le inquadrature verticali si dà risalto all'altezza e si usano tutta una serie di
posizioni particolari, facilissime da un punto di vista tecnico ma scomodissime e
inutili per un determinato fine, se non quello di pubblicarle su un sito Web.
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Le foto verticali sono utili quando si ha a disposizione poco spazio e bisogna
riprendere un alto edificio tuttavia una foto verticale presenta un difetto, si
dovrà poi ruotarla con un software di fotoritocco o con programmi come
ACDSee 6.0 PowerPack Suite.
Ci sono anche alcune particolari fotocamere che si dicono “verticali” proprio
perchè sono adatte a chi preferisce questo tipo di impugnatura.
E foto verticali infatti vanno fatte impugnando la digicam in un certo modo.
Precisamente va messa una mano a ridosso della fotocamera e l'altra
perpendicolare al pulsante di scatto e, premere con il pollice il pulsante di
scatto.
Un esempio di foto verticale può essere questa foto scattata da mia madre
(appassionata anche lei) a mia sorella quando aveva 6 anni e ritoccata al
computer da me con Adobe Photoshop.
Questa foto è talmente bella per me che la ho
inserita nel mio Portfolio personale di artista
Guest* dopo che mia madre me la ha
regalata.
È stata scattata con una Reflex PENTAX MX
Super e un obbiettivo 28-200 mm VIVITAR
f3.5.
Come vedete il bianco e nero accentua le
ombre ed il colore e da risalto al soggetto e
alle sfumature di colore. Il bianco e nero è un
genere di fotografia che personalmente mi
piace molto, soprattuto per le foto
drammaticità che acquistano le fotografie in
bianco e nero. La profondità di campo è
molto estesa per mettere a fuoco anche il
gatto in secondo piano
*grafica computerizzata legata alla fotografia
Fotografia Digitale
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Capitolo 3
Le Macro
La macro fotografia è forse uno dei tre generi più difficili della fotografia
(Naturalistica,Sportiva,Macro) e difficilmente otterrete buoni risultati alla prima
prova con le compatte, ma soprattutto con le Reflex a pellicola occorrono
decine di foto per allenarsi a fotografare macro.
Le fotografie macro si dividono in tre gruppi:
CLOSED UP: Quando le foto hanno un ingrandimento di ½:1 o 1:1 rispetto l'originale
Macro: Quando hanno un ingrandimento che va da 1:1 a 10:1
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Micro: Quando l'ingrandimento è più di 10:1
Questa è una delle mie migliori foto macro: analizziamola insieme
Intanto vediamo che ha un rapporto di ingrandimento di 2:1 rispetto ad una
rosa originale quindi è una macro. La cosa più comune per fare una macro è
quella di selezionare l'opzione indicata con l'icona di un fiore. Le inquadrature
che si possono usare sono varie, tutto sommato preferisco quella frontale per
far vedere meglio i particolari del soggetto, magari girandolo di qualche grado
verso destra o sinistra per aumentare la tridimensionalità della foto.
Un altro trucchetto molto in voga ma poco usato dai dilettanti è quello di
spruzzare su soggetto (solamente se si tratta di un fiore) un poco d'acqua,
come vedete in questa foto che fa parte del mio portfolio personale:
Il soggetto è molto più gradevole con una spruzzatina d'acqua.
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La tecnica macro si può adattare, oltre ai fiori, ai funghi e agli insetti. Le
difficoltà di ripresa per i tre soggetti sono:
1)Insetti
2)Fiori
3)Funghi
Per adesso non vi posso dire altro, dato che con una fotocamera compatta non
c'è altro da dire, poiché i valori di modifica dei parametri sono molto pochi; se
volete approfondire l' argomento dovrete aspettare il mio prossimo volume
Appunti di fotografia personali dove spiego come si fotografa con le Reflex a
pellicola e dove dedicherò un numero considerevole di pagine al fotoritocco con
Adobe Photoshop 7, il più potente strumento di fotoritocco.
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Capitolo 4
I Paesaggi fotografici
Questo è il genere di fotografia nel quale sono più bravo dopo le composizioni al
computer.
La fotografia di paesaggio è considerata la più facile in assoluto, ma non è così.
Chi si cimenta nelle riprese paesaggistiche dee fare i conti con il tempo
atmosferico, con tempi molto lunghi di esposizione e con una difficile profondità di
campo.
Fotografare paesaggi significa inoltre lavorare con sensibilità molto alte (50 o 100
ISO) perchè anche il minimo disturbo sarebbe un grandissimo difetto per le
immagini. Inoltre molte volte i paesaggi vengono usate da noi artisti GUEST per le
composizioni di foto come questa:
Questa immagine che si trova nel mio Portfolio personale è stata creata da me con
Adobe Photoshop 7 e, anche se non è perfetta mette in risalto il volto di mia
sorella su un bellissimo tramonto.
Immagini come queste sono molto difficili da creare perchè ci si trova a lavorare
con tre o più fotografie e farle coincidere perfettamente non è facile. Senza
Fotografia Digitale
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contare gli effetti particolari dell'eventuale testo che sono, ve lo assicuro, più
difficili dell'Algebra.
I paesaggi soprattutto vengono usati per esprimere la bellezza di un posto ne è un
esempio questo favoloso Paesaggio di Roma.
Questa foto è stata scattata da S. Sabina ed è molto comune, quindi non si può
dire che sia particolare, ma piuttosto è bella tecnicamente e illustrativamente
perchè mette in evidenzia tuti i monumenti di Roma come S. Pietro e La Bocca
della Verità.
Per fotografare i paesaggi bisogna settare la fotocamera sulla modalità Paesaggio
Se avete una Digicam di medio livello settate l'esposizione su Media e la
saturazione su normale.
Per chi avesse la fortuna di possedere una vecchia Reflex per la fotografia di
Paesaggio servono piccoli teleobiettivi come un 80 mm o un 100 mm. Uno Zoom
28-105 o 28-200 mm molto luminosi sono l'ideale per i Paesaggi.
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Una fotografia di Paesaggio particolare è quella legata ai tramonti; questi infatti
sono difficilissimi soggetti fotografici. Attualmente la miglior fotografia di tramonto
che mi sia riuscita è questa:
E' Stata scattata ad Ischia verso le 20 – 21 della sera.
Dirvi tutte le regolazioni che ho fatto alla mia Digicam sarebbe troppo lungo,
sappiate che i colori sono molto saturi e che la nitidezza dell'immagine è completa.
I Tramonti vogliono, purtroppo, lunghissimi tempi d'esposizione come 1/15 o 1/8
quindi è necessario portarsi il cavalletto o, se non disponete di quest'ultimo aprire
il più possibile il Diaframma per arrivare a tempi come 1/60 o 1/30, tempi ancora
possibili per una mano ben allenata. Non usate mai pellicole o sensori al di sopra
dei 200 ISO pena una netta grana nell'immagine; la sensibilità ideale sarebbe
comunque 100 ISO soprattutto per i sensori, che sono sensibili alla luce più delle
pellicole.
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Le fotografie possono nascere da soggetti totalmente comuni come una semplice
strada e qualche muro.
Questa è un bel Paesaggio, anche se molti la defilerebbero una composizione in
realtà non lo è, difatti si tratta dell'entrata di S. Gimignano: un paese in provincia
di Siena. In questa foto viene illustrata l'entrata e la strada ed è una fotografi
molto semplice nel suo contesto e risulta perfino banale.
Quando si sente parlare invece di Panorami la cosa diventa molto complicata.
Questi sono paesaggi normali che però hanno subito lievi modifiche; per farvi
vedere come dovrebbe essere fatto vi farò un Panorama partendo dalla foto
Panoramica di Roma.
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Come potete notare non si sviluppa in altezza ma l'intera foto è concentrata sulla
lunghezza per dare l'impressione di un Panorama.
Un buon Panorama deve includere le parti principali di un Paesaggio mentre
dovrebbe escludere tutto quello che distrae l'osservatore come gli alberi in primo
piano.
Nei Panorami bisogna tener conto della luminosità, se è troppo luminoso o troppo
scuro bisogna intervenire con Photoshop, inoltre, con l'eccezione dei tramonti, i
paesaggi dovrebbero essere poco saturi e lasciare spazio alle tonalità di Verde e
Cyan presenti nella foto.
È possibile usando Photoshop riunire parti dello stesso paesaggio in una sola foto.
Photoshop dispone inoltre di ottimi filtri per la sfocatura di soggetti.
I Panorami possono essere creati molto velocemente con ULEAD COOL 360, con
questo utilissimo software si possono creare immagini panoramiche e da 360°
partendo da più scatti .
Questo prodotto dell' ULEAD Systems costa circa 30 € come prodotto a parte ma è
compreso nei pacchetti ULEAD PhotoImpact XL e ULEAD Photo Explorer 8.0 ora vi
presenterò i vari pacchetti.
ULEAD PhotoImpact XL è l'ultima versione di un pacchetto per il fotoritocco e la
grafica Web abbastanza potente, lo ho provato e il mio giudizio non è positivo,
infatti nella grafica Web non lo eguaglia neanche Photoshop ma nel fotoritocco è
molto scarso per esperti e professionisti a causa della mancanza di molti essenziali
filtri e strumenti.
Se volete un software con cui divertirvi allora una buona scelta sono Adobe
Photoshop CS (1.270 €), The GIMP 2.0.3 (Gratuito) o
Jasc Paint Shop Pro 8 (170 € la suite).
ULEAD Photo Explorer 8 è un utilissimo software per la gestione di foto e video. È
fatto molto bene e, al contrario di PhotoImpact possiede tutte le funzioni per
gestire foto e qualche utile feature per i video. Si possono convertire i file immagini
in maniera avanzata. È il software che ho scelto per gestire i miei lavori, l'unica
cosa che gli manca è la gestione degli album; difatti lavora con le cartelle e i file.
Questo prodotto costa circa 50 €, le alternative sono ACDSee 6 (50 €), Photo
Meister 2 (20 $), Adobe Photoshop Album 2 (60 €),
Jasc Paint Shop Photo Album 4 (49 €) o Easy Imager (Gratuito).
Io, anche se ho installato sul PC anche COOL 360, preferisco nettamente cucirmi le
mie fotografie da solo.
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Capitolo 5
I Ritratti
Fotografare persone è, dopo i paesaggi, la cosa più interessante che ci sia.
Se chiedete ad un appassionato di nominarvi i più bravi fotografi moderni vi
parlerà di gente che lavora con la ritrattistica.
Effettivamente i ritratti sono qualcosa che rilassa l'animo e, se fatti bene sanno
veramente esprimere il massimo della bellezza fotografica.
Questo è un ritratto che ho scattato con la mia REFLEX PENTAX SPOTMATIC II, un
obiettivo TAKUMAR 50 mm un tempo di 1/1000 e un diaframma pari a f4.
Questa foto non è perfetta, perchè è stata scattata con una luce troppo intensa e
occorrerebbe una lunga sessione di fotoritocco per correggerla; comunque a voi
che dovete farne solo un' uso amatoriale o dovete immagazzinarla nell'album di
famiglia non ve ne deve importare.
In un ritratto il soggetto è solitamente a fuoco mentre lo sfondo viene sfocato;
questo per attirare l'attenzione dell'osservatore sul soggetto. Il ritratto segue delle
regole molto precise riguardo alla sua realizzazione ma codeste sono di facile
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apprendimento. Il modo migliore per fare un ritratto è metterlo in controluce e
regolare la Compensazione EV su +2 oppure intervenire con una piccola flashata.
I sarete chiesti sicuramente “ ma questo ci fa oppure c'è” perchè tutti sanno
(tranne i bravi fotografi) che la foto va fatta con il sole alle spalle, cosa
sbagliatissima, la luce difatti crea contrasti fortissimi sul soggetto e si vanno a
formare delle ombre sotto il viso molto sgradevoli. Il motivo per il quale le foto
controluce vengono scure è perchè l'esposimetro della macchina tende a calcolare
più luce di quanta effettivamente è presente nella scena e vengono foto con
sgradevoli sagome nere al posto delle persone.
Nelle digitali la Compensazione EV è quanto la macchina deve sotto o sovraesporre
rispetto le indicazioni dell'esposimetro. Per cui sovraesponendo di 2 stop (così si
indicano il tepo ed il diaframma in fotografia) la macchina esporrà giustamente la
fotografia. Gli stop che dovrete indicare alla fotocamera non sono sempre +2,
difatti se il sole è fuori dall'inquadratura possono bastare +0.5 o +1.
Ovviamente si può sempre rimediare al computer usando l'opzione Livelli di
Photoshop o GIMP 2: Difatti la luminosità può venire ristabilita usando uno
strumento chiamato ISTOGRAMMA che indica la luminosità ed il contrasto della
foto secondo quello che il fotografo vuole ottenere.
Nel ritratto è alquanto importante è la posa del soggetto: i famosi Cheese sono da
evitare perchè fanno del ritratto una foto rozza e piatta senza dare una emozione a
chi la vede. Normalmente lo sfondo del ritratto è sfocato per far concentrare la
mente di chi vede la foto sulla persona; difatti nella fotografia un ruolo
determinante lo gioca la mente del visionante: essa deve essere attratta infatti
solamente nei punti di interesse particolare che possono spaziare dalla totalità del
fotogramma (Paesaggi) a una piccola parte della foto (Macro).
Una cosa molto importante nel ritratto che conta è la luce. È ideale farli quando il
cielo è pieno di nuvole o sotto ad un albero la luce deve essere infatti diffusa e non
netta (come nel caso di un cielo sereno o di una potente flashata).
Ricordatevi sempre che Fotografia vuol dire “ Disegno con la luce “ quindi la
gestione della luce è qualcosa di fondamentale nella fotografia è quella di saper
domare questo elemento è una bravura che il fotografo deve avere: non sapere
come controllare la luce è il peggior difetto di un fotografo.
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COMPLIMENTI!!!!!!!!!
Ora che avete letto questo libro sapete fare piccole fotografie con la
vostra compatta.
Sto scrivendo un libro su come si fotografa con le Reflex e dovrò finirlo
tra 1–2 anni. intanto esercitatevi!!!!!
Per contattarmi: [email protected]
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