pr dal 1798

Transcript

pr dal 1798
L A R E G G E N Z A D A L 1798 A L 1805
Durante la dominazione napoleonica i 7 Comuni dovettero subire umiliazioni, violenze ed angherie di
ogni genere; l'Altopiano rimase sotto il controllo dette autorità francesi fino al Sfebbralo 1798, data in cui
comparve l'editto austriaco di annessione.
Il Governo federale, malgrado k tristi vicissitudini, contìnuo a funzionare abbastanza regolarmente..
Nell'imminenza del trattato di Campoformido (17 ottobre 1797), che doveva assegnare Venezia
all'Austria, la Reggenza inviò a Vienna due legati che dovevano trattare con l'Imperatore Francesco II k
questioni inerenti al trapasso di dominio. Essi, giunti a Innsbruck^ si recarono dal comandante della città
assicurandolo che la popolazione dei Sette Comuni avrebbe accolto con gioia i rappresentanti dell'Imperatore.
Nel mese di gennaio del 1798 un'armata austriaca, con al comando il generak Dolkr, venne salutata
festosamente dagli abitanti della vallata attorno a Cismon.
Il generak promise alla Reggenza di patrocinare la causa dei Sette Comuni presso l'Imperatore. Al suo
ritorno ad Asiago, il mese successivo, la Reggenza notificò a tutta la popolazione dei Sette Comuni e
Contrade annesse il Proclama dell'Imperatore Francesco II indirizzato a tutte k popolazioni del Veneto: era
sua intenzione riportare l'ordine e la tranquillità tra i suoi nuovi sudditi, difendere la loro religione e tutelare
la giustizia, promuovendo il benessere; si dichiarava, inoltre, di vokr rispettare l'antica costituzione federak
dei Sette Comuni. Le popolazioni dovevano comunque obbedire atte autorità locali, in attesa del nuovo assetto
politico.
In questo periodo ti furono disordini solo a Lusiana1, in quanto la popolazione era divisa tra progressisti
(filofrancesi) e conservatori. La calma si ristabilì solo quando i soldati della Milizia arrestarono gli agitatori.
Gli abitanti dell'Altopiano salutarono con gioia e soddisfazione il dominio austriaco: si tenne un triduo
di ringraziamento in tutte k cinese, come se fosse avvenuta una liberazione.
Un editto imperiale del 4 febbraio ordinò lo scioglimento di tutte k organizzazioni politiche francesi e il
riprìstino di quelk preesistenti.
1
I.
1797 Giugno 22. - Passata le pattuglie francesi in Lusiana sottomettono quella
riottosa villa, ritornando quindi al quartiere di Bassano facendo otto prigionieri. -G.NalliSunto storico cronologico da "Epitome di nozioni storiale economiche dei 7 Comuni vicentini" -1895 Arnaldo
Forni Editore - pag. 113 - rintracciabilepresso la Biblioteca civica di Asiago (945.35 - NÀL -13704)
Quattro rappresentanti del nuovo Governo si recarono a Vicenza il 24 febbraio 1798 e lì giurarono,
dinanzi al maresciallo Kray, fedeltà all'Imperatore e Re;
Francesco IL
I Sette Comuni continuarono a governarsi come avevano fatto fino alla venuta dei Francesi.
In questa fase storica, in Europa i rapporti internazionali erano assai instabili a causa della politica
napoleonica. Agli inizi del 1799, mentre Napoleone era in Egitto, la lì coalizione composta da Inghilterra,
Austria e Russia, riaccese la guerra dal Reno all'Italia; la pace arrivò nel febbraio del 1801 aitando i Francesi
e gli Austriaci firmarono il trattato di Lunévilk.
In questo periodo i Sette Comuni non furono molestati: non ci fu nessun mutamento nei loro
ordinamenti e nelle consuetudini in quanto un decreto imperiale del 7 maggio 1800 li dichiarava
inalterabili.2
I rapporti politici tra la Reggenza e l'Austria venivano trattati da due pknipotenziari a carattere
permanente (si ricordano il Cancelliere Domenico Rigoni e il Deputato Antonio Valente).
Nel 1804, anno dichiarato il più tranquillo del dominio austrìaco, l'arciduca Giovanni d'Austria visitò
l'Altopiano dei Sette Comuni; la visita assunse il carattere di un riconoscimento del loro Governo.3 La
2
" Altro Sovrano Decreto, che riconferma le Cose già disposte per li Sette
Gommimi
1800. 7. Maggio
A Conciliare le Cautele dovute alla regolare Amministrazione delle Finanze di
S. M. col Contentamento delle Popolazioni de' Sette Communi, che anche al
tempo della repubblica godevano di alcune Consuetudini molto favorevoli alla
loro Industria, ed a togliere così per l'avvenire qualunque motivo si ai
reclami dei Sette Communi, che alle Rappresentanze dell'Intendenza Generale
delle Finanze, dovranno le Signorie Vostre Illustrissime concertare colla
medesima il sistema il più idoneo ad impedire, che la Esecuzione delle
Disposizioni Sovrane già emanate a favore dei Sette Communi, le quali non
devono essere alterate, possa dar luogo per parte di quelle Popolazioni ad
arbitrj notevoli all'interesse della Finanza.
Vienna 7. Maggio 1800.
I. Cacciavillani - I privilegi detta Reggenza dei Sette Comuni 1339-1806 - Signum edizioni 1984 pag.219
3
( . . . ) il caro, buon fratello
dell'imperatore nostro signore (...)
A questo vostro grande fratello
di vostra corona e casa reale
abbiamo dato il nostro affetto
perché lontani da Venezia".
/• •'••••'- •';•?• ••• ;.-, •-, *..(,.«;• .•>••;».•:•:,; '
E, ringraziandolo per aver voluto visitare questo popolo solitario e ormai
misconosciuto, si confidava nel suo generoso aiuto e forse, addirittura; predilezione:
L'Austria, nel prendere l'iniziativa della guerra, pensa di mobilitare anche la Milizia dei Sette Comuni
(milizia formata da circa 2150 uomini). Per far fronte atta situazione, che vedeva k truppe francesi
avvicinarsi sempre più, la Reggenza nominò una Giunta permanente con pieni poteri.
Fortunatamente l'Austria non usò k truppe altopianesi, in quanto, mentre Napoleone stava per entrare
a Vienna, il generale Massena sgominò gli Austriaci a Caldiero sospingendoli verso il Tagliamento..
Quale grande boote
ti conduce da queste parti
sulle alte cime e monti
in terra povera e selvaggia)
Chi sa una grande tenerezza
per vedere la nostra povertà? (...)
Quando alla tua ricca dimora
tu presto ritornerai,
in braccio al tuo caro fratello
questa misera terra illustrerai,
vedi, egli e tu potete cacciare
i nemici che ci vogliono offendere.
Che ha essa ancora da temere,
o terra cimbra, che sospiri?
Il fratello dell'imperatore
come stella per nói brillerò.
Egli l'amerà cosi tanto
e mai con essa sarà avaro"
•
}-
. .,,..,
iv •
Heller, Asiago 1804 "Un benvenuto all'Arciduca" traduzione dal cimbro di G. Rebeschini
LA CADUTA DELLA REGGENZA
Le truppe di Masseria svilupparono un'azione ad ampio raggio e nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1805
salirono sull'Altopiano.
La popolazione altopianese non sapeva se opporre resistenza oppure rassegnarsi, tentando così di salvare
la vita e i beni.
La Reggenza esortò la popolazione atta calma ed inviò una deputazione ad incontrare le avanguardie
francesi.
Le truppe francesi, al comando del generale Seras, giunsero ad Asiago la sera del 6 novembre.4
Il giorno seguente, i francesi incendiarono nella piazza del paese munizioni requisite e trasportarono a
Bussano la maggior parte dei fucili sequestrati.
Le truppe austriache dovettero sgomberare il Veneto entro la fine del 1805 (Pace di Presburgo, 26
dicembre 1805). .
//1° gennaio 1806 i Sette Comuni furono de jure uniti al Regno d'Italia, anche se il Governo della
Reggenza rimase ancora in vita per più di un anno; la sua autonomia si ridusse Untamente: furono
progressivamente introdotte le Guardie di Finanza, istituiti i dazi, resa obbligatoria la coscrizione
militare5.
Finiva così, dopo cinque secoli di vita, la più piccola dette Federazioni politiche d'Europa6.
Asiago divenne il IV Distretto del Dipartimento del BacchigUone e sede di Viceprefettura, così pure sede
dell'unico giudice di pace ed ufficio distrettuale del registro e della cancelleria del censo.
4
1805 Novembre 6. - La colonna francese giunse verso sera in Asiago dove pernotta (2).
1805 Novembre 7. - La stessa prosegue il suo viaggio per Galiio e Valstagna, non senza aver
prima abbruciata sulla piazza di Asiago tutta la monizione dei depositi, e fatta trasportare
la Maggior parte dei fucili della Milizia in Bassano (3).
- G. Nalli - Sunto storico cronologico da "Epitome di nozioni storiche economiche dei 7 Comuni
vicentini" -1895 Arnaldo Forni Editore - pag. 121 - rintracciabile presso la Biblioteca civica di
Asiago (945.35 - NAL -13704)
5
La Confederazione Svizzera ebbe origine nel 1921 dall'alleanza tra i cantoni di Schwyz, Uri
e Unterwalden contro gli oppressori Asburgo. Come si vede, la Federazione dei sette Comuni,
sorta tra il 1310 e il 1312, è posteriore di venti anni soltanto.
Pro/. Dott. A.D. Sartori - "Storia detta Federazione dei Sette Comuni"
6
Idem
Nel 1861, quando l'Austria concesse l'autonomia agli Enti morali, i Sette Comuni chiesero che
l'amministrazione dei "Beni del Consorzio" divenisse autonoma.
Venne così elaborato il piano di una nuova gestione, simile a quella praticata all'antica Reggenza.. Fu
istituita in questo modo una commissione amministrativa composta da sette deputati e diretta da un
segretario con facoltà di rappresentare i Comuni presso io Stato.
Il Consorzio durò fino al 1926, anno in cui i Comuni si spartirono il territorio dell'Altopiano.