CARO DIARIO, HO SCOPERTO COS`È LA VERA FELICITÀ

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CARO DIARIO, HO SCOPERTO COS`È LA VERA FELICITÀ
CARO DIARIO, HO SCOPERTO COS'È LA VERA FELICITÀ
di Erica, Federica, Francesca, Manuel, Martina, Nicole, Riccardo
(LA2)
Caro Diario
In questo periodo la nostra famiglia sta affrontando dei problemi. Ci siamo trasferiti da poco nella
nuova casa, anche se quella prima era molto più grande, più bella, ma più costosa. La nuova casa
non mi piace, è scomoda, piccola e stiamo stretti, perché la nostra famiglia è numerosa. I miei
fratelli sono grandi e non si preoccupano di dare aiuto ai nostri genitori, preferiscono pensare ad
uscire con i loro amici, fidanzate e in casa non ci sono mai. L’unico aiuto su cui i miei genitori
possono contare sono io, che mi occupo di pulire, fare la spesa, giocare con il nostro vecchio
cane, ed accudire la nonna, ormai vedova e debole. Abbiamo venduto la vecchia casa perché
qualche mese fa nostro padre ha perso il lavoro; la ditta dove lavorava ha fallito e ormai l’affitto era
esageratamente costoso. Non è strano trovare famiglie che come me hanno avuto problemi
economici andando in crisi, in questi tempi molte fabbriche sono costrette a chiudere. Mi viene
malinconia a pensare agli amici che avevo nella nostra città, ma spero che un giorno potremo
ritornare per poter rivedere le vecchie conoscenze.
Ricordo ancora quando andavamo tutti insieme, amici, fratelli e mamme, al parco e giocavamo
divertendoci...purtroppo ora non ho più queste attenzioni da parte dei miei fratelli e sto tutto il
giorno da solo.
Molto presto inizierò la scuola e spero di trovare nuovi amici con cui passare le mie giornate, ho
molta voglia di imparare e cercherò di dare il massimo nello studio.
17-settembre 2008
Oggi ho iniziato la scuola e frequento la prima superiore, in classe siamo circa venti, ho fatto subito
amicizia con una ragazza di nome Giulia, è alta come me, ha gli occhi azzurri e i suoi capelli sono
lunghi e castani. E' molto solare e simpatica, mi diverte molto stare con lei. Nonostante ciò, ho
stretto amicizia anche con Luca, è simpatico, ma un po' presuntuoso.
19-dicembre 2008
Oggi ho litigato con il mio amico Luca ,a causa della presa in giro nei confronti di Giulia, dicendole:
"Sei ridicola." Ho preso subito le difese di Giulia perché il tono presuntuoso di Luca e la sua
maleducazione nel porsi verso di lei mi hanno stancato; abbiamo discusso per un po', ma alla fine
ragionandoci sopra con calma, dopo essercene dette di tutti i colori, abbiamo risolto la situazione,
diventando ancora più amici e alla fine ci siamo fatti tutte e tre una bella risata.
Il pomeriggio abbiamo deciso di uscire tutti e tre insieme, in fondo il tempo ce lo permetteva anche!
Siamo andati in centro paese, dove si trova la gelateria migliore dei dintorni; ci siamo seduti a un
tavolino e abbiamo ordinato un'enorme coppa di gelato multigusto che ci siamo divisi equamente.
Mentre stavamo gustando la nostra merenda, abbiamo discusso sulla nostra nuova classe e la
pensavamo allo stesso modo: ci sono persone molto simpatiche e divertenti, ma si sono formati
subito dei gruppetti! Questo non è un problema, in fondo sono sicuro che con il tempo ci
amalgameremo per bene, diventando una classe molto affiatata. Parlando poi dei professori, ci
siamo fatti molte risate imitando come si comportano in classe. La migliore però è stata quella del
professore di chimica, che quando è perplesso o sta ragionando, si gratta sempre la testa al centro
dove i capelli bianchi sono più radi, facendo strane e buffe smorfie senza rendersene conto, allora
ogni volta noi sogghigniamo sotto i baffi ed egli si gira verso di noi facendo un'espressione
perplessa ancora più divertente chiedendoci :"Ragazzi, perché state ridendo come delle pecore?"
Alla fine ce ne siamo tornati a casa.
25 dicembre 2008
Oggi è Natale... questo giorno per me è speciale perché lo passerò con la mia famiglia.
Normalmente i ragazzi pensano solo ai regali, ma per me l'importante è passarlo con la mia
famiglia. Durante il pranzo nostro padre ha annunciato di aver trovato lavoro in una fabbrica di
alimentari; certo, non è il massimo ma lo stipendio basta per aiutarci economicamente.
26 marzo 2009
Scusa se non ti ho più aggiornato molto, ma dopo le vacanze di Natale molte cose sono cambiate,
fortunatamente in meglio. La scuola sta andando a gonfie vele, i miei voti sono migliorati un sacco;
in famiglia qualcosa anche è migliorato, certo il lavoro di papà non è il migliore, ma di questi tempi
bisogna accontentarsi! Ma sai qual è la cosa migliore? Oltre ai miei soliti amici di scuola, l'altro
giorno al parco mentre passeggiavo con la nonna ho incontrato un ragazzino della mia età, si
chiama Cristian. E' un ragazzo molto solare e simpatico, e per sua fortuna, la sua famiglia è
benestante, si possono permettere ciò che vogliono, quando vogliono. Sai, ha quelle scarpe che
mi piacciono tanto, quelle che vanno di moda adesso.. ma io non le voglio, sono consapevole di
quello che stiamo passando, e mi vanno tanto bene quelle che ho.
15 aprile 2009
Oggi è un giorno importante, Cristian mi ha invitato alla sua festa di compleanno che si è tenuta
questo pomeriggio appena finita scuola. E' stata molto divertente, ricca di giochi e di scherzi...ma
ho notato una cosa oggi, non sempre essere ricchi dà la felicità. Al suo compleanno non c'era
molta gente, qualche amico, due o tre cugini.. nessun suo famigliare più stretto. So che sembra
una sciocchezza, ma lo scorso mese al mio compleanno la mia famiglia era presente, ed io ero
molto felice, più di lui che aveva ricevuto regali bellissimi. Domani vedrò di parlargliene quando
usciamo, mi piacerebbe sapere ciò che pensa..
17 aprile 2008
Ieri pomeriggio appena finita la scuola, io e Cris siamo andati ai giardinetti e siamo rimasti un po' lì.
Abbiamo mangiato un panino e poi abbiamo iniziato a camminare verso il campo sportivo dove
doveva andare poi ad allenarsi. Durante il tragitto, come al solito, abbiamo scherzato un sacco, poi
approfittando di un momento di silenzio iniziai a parlare più seriamente di quello che pensavo a
proposito della festa e di ciò che avevo notato. Presi parola raccontandogli un po' la mia
situazione, della mia tristezza e, allo stesso momento della mia felicità che provo nel veder tutti i
giorni la mia famiglia unita nel cercare una soluzione. Non lo guardavo in faccia, continuavamo a
camminare uno di fianco all'altro con il viso rivolto in avanti. Con la coda dell'occhio però notai che
in quel momento abbassò lo sguardo e iniziò a rallentare. "Aspetta! rallentiamo che ti devo dire
delle cose.."-mi disse-" ora tu mi parli di felicità, della tua famiglia unita anche se povera.. sei
fortunato, molto!". In quel momento capii di aver premuto su un punto dolente per lui; gli feci
qualche domanda e tutto quello che venne fuori fu che la sua felicità sta nel vedere la sua famiglia
andare avanti senza alcuna difficoltà. Allora cercai di spiegargli che la felicità, quella vera, non sta
nel denaro, ma nei rapporti. Mi raccontò delle sue feste passate a casa, del Natale trascorso con
gli zii più stretti con cui però non è mai stato in sintonia; dei suoi compleanni.. sempre feste
fantastiche e divertenti per tutti tranne che per lui, al quale non venivano mai fatti gli auguri dal
padre. La sua si che è una situazione difficile, può permettersi ciò che vuole, è vero.. ma a questo
punto preferisco la mia. Leonardo
PROGETTO EMERGENZA ITALIANO
Il racconto corre sul web. Dalla parola alla narrazione
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