20_fioriture di ortensie nel pinerolese

FIORITURE DI ORTENSIE NEI PARCHI DEL PINEROLESE
L’itinerario propone i parchi di tre preziose dimore storiche del pinerolese, alla ricerca delle
fioritura in particolar modo delle ortensie.
Si parte dal parco del Castello di Osasco, disegnato dall’architetto Benedetto Alfieri, parente del
più celebre poeta Benedetto Alfieri ( del casato dei conti di Cortemilia ). Alfieri si laureò in legge,
ma si interessò di architettura da autodidatta e succedette nel 1739 a Filippo Juvarra come “primo
architetto civile del re di Sardegna”. Il parco del Castello di Osasco si contraddistingue per un
monumentale arco di accesso che separa il giardino all’italiana, davanti all’ingresso principale,
dal parco vero e proprio.
Spostandosi a San Secondo di Pinerolo si entra nel parco del Castello di Miradolo che ancora oggi
esprime il gusto di fine Settecento. Nella seconda metà dell’Ottocento cambia il suo assetto e
assume sembianze paesaggistiche di carattere romantico, ispirato al giardino informale di gusto
inglese.
Il patrimonio arboreo presente è rappresentato da oltre 1740 alberi di diversa dimensione e
pregio: si ritrovano in gruppi più o meno densi, piccoli boschetti e singoli alberi isolati che
delimitano ampie radure a prato. L’intero parco è attraversato da un sistema di canali irrigui e, in
una planimetria del 1834, si riconosce addirittura un laghetto, di forma irregolare, sotto gli alberi
del lato sud. La presenza nell’area di numerosi corsi d’acqua, la vicinanza stessa del torrente
Chisone e la posizione particolarmente felice da un punto di vista climatico, al crocevia fra valli,
pianura e montagna, rendono il parco habitat ideale anche per molte specie animali. Il microclima
adatto permette, tra le altre cose, l’esistenza di un piccolo boschetto di bambù giganti che hanno
trovato
il
loro
ambiente
ideale.
Nel 1950, alla morte della Contessa Sofia, tutta la proprietà venne lasciata a se stessa con
progressivo degrado dell’intera area. Dal 2007 sono in corso numerosi interventi di recupero e
valorizzazione. Oggi, allo sguardo dei visitatori, il parco si offre con i suoi alberi, il suo spontaneo
boschetto di bambù, i suoi giochi di luce e acqua e la suggestione di una natura libera di
esprimersi.
Le specie floreali maggiormente presenti sono le storiche camelie e le variopinte ortensie.
Nell’agosto del 2007 il parco del castello di Miradolo è stato inserito nell’elenco ufficiale dei
giardini storici sottoposti a tutela della Regione Piemonte.
Infine, il parco de Il Torrione è un grande giardino italiano e si estende a sud del palazzo. Il
disegno del parco è dell’ architetto Xavier Kurten ed è improntato al modello romantico di
derivazione inglese, dove la natura è “ricreata” per esaltare i valori dell’ambiente, con coni visuali
che si sviluppano tra i boschetti creati 180 anni fa, attorno al grande prato antistante il palazzo,
in cui pascola un bel gregge di pecore Texel.
I boschetti al contorno, percorsi dai vialetti, ospitano molti alberi antichi: oltre alle grandi querce,
tigli, ippocastani nani, platani, pini d’Austria, frassini, tuie, Gingko biloba, cipressi calvi, magnolie,
pioppi, carpini, liriodendri, cedri del Libano; quindi Diospyros virginiana (kaki americani alti oltre
20 m), pini, cedri, abeti, criptomerie; e più recenti impianti di “restauro, come agrifogli e bambù e
– per dirla con Paolo Pejrone - le “leggere pennellate di bianchi gruppi di ortensie ” Hydrangea
arborescens ‘Annabelle’ che vivacizzano le zone ombreggiate.
A nord della dimora il disegno del parco si fa più formale, con l’ampio prato ellittico in asse con il
lungo antico viale di carpini, preservato nel disegno del Kurten e, all’arrivo, sull’ingresso principale
del vestibolo della dimora, affiancato – all’angolo – alla cappella gentilizia che ha ospitato nei
secoli gli eventi rilevanti della famiglia.
A cura di G.I.A. PIEMONTE – Associazione Guide Interpreti Accompagnatori Turistici, affiliata Ascom
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