san godenzo - 1001 miglia

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san godenzo - 1001 miglia
Comune di San Godenzo
Provincia di Firenze
Regione Toscana
SAN GODENZO
San Godenzo è un comune di 1.264 abitanti della provincia di Firenze in Toscana, a circa 50 chilometri dal
capoluogo, lungo la strada che porta a Forlì.
Appartiene alla Comunità Montana Montagna Fiorentina.
San Godenzo - Tra ieri e oggi
Dopo aver percorso per 45 Km la strada statale ToscoRomagnola si arriva al paese di San Godenzo, situato a 430
metri sul livello del mare.
Ma se si volesse andare dietro nella storia e riscoprire le origini
di questo paese scopriremmo che tutto è avvolto in un alone tra
leggenda e realtà.
Il nome deriva da San Gaudenzio, un eremita che si era ritirato
in queste montagne per condurre una vita di preghiera.
In suo nome venne costruita un'Abbazia Benedettina verso la
fine del secolo XI e poi, come accade molto spesso nei secoli
del Medioevo, intorno all'edificio religioso fioriscono le prime case.
San Godenzo con la sua montagna era sotto il dominio dei Conti Guidi e vi rimase fino al 1344 quando venne ceduto
alla Repubblica fiorentina.
Diventava così parte del contado fiorentino che in quel momento si allargava con sempre nuove conquiste.
Tra la fine del secolo XIV e gli inizi del secolo XV venne redatto anche il suo Statuto con il quale Firenze dette le
proprie normative soprattutto garantendosi il prelievo delle risorse del bosco e dell'allevamento.
All'incirca dal 1500 al 1700 San Godenzo così come tutto il Mugello continuò a subire le vessazioni del principato
fiorentino.
Poi con l'avvento dei Lorena (1737) furono portate avanti delle riforme anche a protezione dei boschi e dell'agricoltura.
Con il Regno Napoleonico (1801-1814) le migliorie subirono un freno.
Alla caduta di Napoleone la Toscana passò agli Asburgo-Lorena e Leopoldo II portò a termine la strada forlivese
iniziata in precedenza e fece costruire il "Muraglione", per consentire il cambio dei cavalli al riparo dai venti che
spazzano con violenza il Passo.
In questo periodo ci fu un forte incremento della popolazione di San Godenzo che nel 1844 toccò i 3304 abitanti.
La prima guerra mondiale ebbe effetti tragici per il paese dal punto di vista umano ed economico.
Poi il 1944 quando San Godenzo con tutto il suo territorio si trovò investito dalla famosa Linea Gotica dove l'esercito
tedesco si attestò per lungo tempo di fronte agli eserciti alleati che avanzavano.
La maggior parte delle case del paese furono rase al suolo e la popolazione fu costretta a rifugiarsi lontano, anche
oltre l'appennino.
Nel 1945 iniziò poi la Ricostruzione e San Godenzo vide risollevare le sue sorti.
Oggi il paese con i suoi 519 abitanti ha tra le sue attività economiche prevalenti l'artigianato del legno, del ferro battuto
e della pietra; un settore altrettanto importante e in notevole incremento è quello del turismo.
Onorificenze
Medaglia d'argento al merito civile
«Centro strategicamente importante, situato sulla linea gotica, fu oggetto di atroci rappresaglie e rastrellamenti da
parte delle truppe tedesche che, in ritirata verso il Nord, misero in pratica la strategia della "terra bruciata",
distruggendo l'intero abitato con cannoneggiamenti, mine ed incendi. La popolazione, costretta all'evacuazione,
dovette trovare rifugio nelle regioni vicine, tra stenti e dure sofferenze. Partecipava generosamente alla guerra
partigiana e con dignità e coraggio affrontava, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale
del paese.»
Monumenti e luoghi di interesse
Chiesa di Santa Maria all'Eremo, le prime notizie risalgono al 1021. Nel 1028 il vescovo di Fiesole Jacopo il Bavaro
la concedeva ai monaci benedettini dell'abbazia di San Gaudenzio in Alpe.
Chiesa di San Martino a Castagno d'Andrea, la primitiva chiesa sorgeva in località San Martino nei pressi
dell'antico cimitero. Nel 1840 fu spostata ed edificata nel luogo su cui attualmente sorge.
La chiesa di San Niccolò a Casale ha una semplice facciata a capanna ed un'unica navata absidata coperta con
capriate a vista.
Abbazia di San Gaudenzio, nel 1028 il vescovo fiesolano Jacopo il Bavaro fondò presso la pieve un monastero
benedettino. La chiesa fu ricostruita e nuovamente consacrata nel 1070.
La pieve di San Babila a San Bavello, che la tradizione popolare vuole edificata dalla contessa Matilde, è
menzionata per la prima volta in una bolla papale nel 1103, con la quale viene confermata la sua appartenenza alla
diocesi di Fiesole.
La chiesa di San Giorgio a Petrognano faceva parte della Montagna di San Gaudenzio, donata dal vescovo di
Fiesole Jacopo il Bavaro al monastero di San Gaudenzio in Alpe, da lui fondato nel 1028.
Persone legate a San Godenzo
Carlo Scorza (1897 - 1988), politico e giornalista.
Duilio Susmel (1919 - 1984), giornalista e storico.
Passo del Muraglione
Storico valico fra Romagna e Toscana, attraversato dalla statale
che collega Firenze a Forlì, dove i tedeschi realizzarono
numerose fortificazioni, rendendolo uno dei capisaldi della Linea
Gotica.
Il 13 settembre 1944, mentre l'8a divisione indiana puntava
sull'Alpe di Vitigliano e, a occidente, infuriavano i combattimenti
per la conquista del Giogo di Scarperia, la 6a divisione corazzata
inglese puntò verso il passo trovando la strada interrotta dalle
demolizioni tedesche.
I tank riuscirono a risalire i tornanti solo dopo le riparazioni dei
genieri.
Oggi, salendo da San Godenzo verso il Muraglione, si trovano
ancora numerose tracce della Linea Gotica: dalla strada per
Premilcuore, attraverso una via forestale si raggiunge un sistema
di trincee alla Calla dei Tre Faggi, mentre, a poche centinaia di metri dal passo, sulla statale si può vedere un rifugio
tedesco scavato in una parete di roccia; anche lungo il sentiero segnalato che sale nel bosco si trovano altre opere
difensive tedesche.