Rassegna del 16/12/2014 - Azienda Ospedaliero

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Rassegna del 16/12/2014 - Azienda Ospedaliero
Rassegna del 16/12/2014
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 16/12/2014
SANITÀ PISA E PROVINCIA
Nazione Pisa
16/12/14 P. 6
«Volontari dell'arte»,tutto tace
Nazione Pisa
16/12/14 P. 8
Sesto corso di dermatologia Stagisti e professionisti da tutta Italia
Guglelmo Vezzosi
1
Nazione Pisa
16/12/14 P. 8
Apnee notturne «Aspetto la maschera da oltre tre mesi»
Antonia Casini
4
Nazione Pisa
16/12/14 P. 10
«Città di Cascina» fra danza, eventi e tanta solidarietà
Chiara Bellucci
5
Nazione Pontedera Valdera 16/12/14 P. 21
«Ci stai lasciando. Ti amo» Casciana in lutto per Irene La morte sul web in diretta
Carlo Baroni
6
Tirreno Pontedera Empoli
16/12/14 P. I
Irene, con la moto solca le vie del cielo
Andrea Lanini
8
Tirreno Pontedera Empoli
16/12/14 P. I
Contributi ai nati e alle famiglie numerose
Tirreno Pontedera Empoli
16/12/14 P. II
L'addio a Bruno Fornai
3
10
Sabrina Chiellini
11
SANITÀ FIORENTINA E TOSCANA
Corriere Arezzo
16/12/14 P. 9
Abusi in ospedale: 4 donne denunciano medico
12
Corriere Arezzo
16/12/14 P. 11
Conferenza dei servizi della Asl 8 per definire le migliori pratiche di buona sanità
13
Nazione Arezzo
16/12/14 P. 3
«Violentata in un centro sanitario» Stupratore seriale: ci sarebbero altri 3 casi
Nazione Arezzo
16/12/14 P. 6
Combattere il dolore: il pronto soccorso tra i migliori in Toscana
Nazione Arezzo
16/12/14 P. 7
Il governatore Enrico Rossi oggi al palaffari: focus sui servizi
Nazione Arezzo
16/12/14 P. 9
Ivan Cipriani Buffoni è il nuovo presidente della Lilt aretina
Nazione Empoli
16/12/14 P. 7
Presidio regionale per la celiachia
19
Nazione Empoli
16/12/14 P. 7
«Mammografia fissata al 2016»
20
Nazione Empoli
16/12/14 P. 7
Ritardo per campo visivo «Oct»
Nazione Empoli
16/12/14 P. 7
Questo è un reparto all'avanguardia Diagnosi, prevenzione e cura
Nazione Empoli
16/12/14 P. 7
La Asl rassicura «Tempi in netto calo»
23
Nazione Firenze
16/12/14 P. 9
La giornata della trasparenza e l'inchiesta per corruzione
24
Nazione Firenze
16/12/14 P. 9
L'occhio bionico le ridarà la vista A 64 anni, cieca da quando ne aveva 15
Nazione Firenze
16/12/14 P. 9
Partito il procedimento disciplinare
27
Nazione Lucca
16/12/14 P. 9
Campo di Marte, altri 200 posti'
28
Nazione Montecatini
16/12/14 P. 22
Maxi-Casa della Salute sorgerà a Monsummano: si cerca il «gestore»
29
Nazione Montecatini
16/12/14 P. 24
«Pediatria resti aperta 24 ore su 24»
30
Nazione Prato
16/12/14 P. 7
Prevenzione corruzione,ecco il responsabile
31
Nazione Prato
16/12/14 P. 7
Letti donati a Livorno
32
Nazione Prato
16/12/14 P. 7
Esperti di oncologia
33
Nazione Prato
16/12/14 P. 7
Lingua dei segni, corso
Nazione Prato
16/12/14 P. 7
«Pronto soccorso pediatrico Infermieri dimezzati»
Sara Bessi
35
Tirreno Livorno
16/12/14 P. I
Morì a 39anni, indagati cinque medici
Alessandro
Guarducci
36
Tirreno Livorno
16/12/14 P. III
Sottratti i timbri dei medici al Sais
38
Tirreno Livorno
16/12/14 P. V
L'Asl al Comune: il Triage non era inattivo
39
Tirreno Lucca
16/12/14 P. V
I comitati all'attacco «Servono 200 letti nell'ex ospedale»
40
Tirreno Piombino Elba
16/12/14 P. I
Pochi bebè, punto nascita a rischio
Qn
16/12/14 P. 17
Esuberi e Asl la stagione delle correzioni
Tirreno Pontedera Empoli
16/12/14 P. IX
L'Asl 11 assume radiologi ma non si presenta nessuno
Tirreno Pontedera Empoli
16/12/14 P. IX
Controlli all'intestino grazie a una micro-capsula
Dory D'Anzeo,
Salvatore Mannino
14
16
17
Massimo Benigni
18
21
Irene Puccioni
22
Ilaria Ulivelli
25
34
Valeria Parrini
41
43
Francesco Turchi
44
45
SERVIZI SOCIALI
Indice Rassegna Stampa
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 16/12/2014
Nazione Pisa
16/12/14 P. 8
Guida per le persone diversamente abili
Michele Bulzomì
46
Tirreno Pisa
16/12/14 P. IV
"A ruota libera", una guida pensata per turisti disabili
Renata Viola
47
Tirreno Pisa
16/12/14 P. X
Disabili ed escursioni c'è una speciale carrozzella
Indice Rassegna Stampa
48
Pagina II
TU .
_
I.
Sei a conoscenza di opere d'arte
o monumenti in abbandono nel
tuo quartiere? Fai la tua
segnalazione, scrivi a:
cronaca .pisardtanazione.net
«Volontari dell'arte», tutto tace
Si è arenato in Comune il progetto di lavoro firmato in Prefettura
di GUGLE LMO VEZZOSI
DA un capo all'altro d'Italia, senza
distinzione di colore politico e di
ideologia, un numero crescente di
sindaci promuove accordi con associazioni di privati cittadini che, a titolo gratuito, mettono a disposizione un po' del loro tempo per prendersi cura, in forme e modi diversi,
di strade, piazze, monumenti, ma
anche di periferie degradate e, più
in generale, di beni che il Pubblico
- cioè le amministrazioni alle quali
paghiamo fior di tasse - non riesce
più a custodire da solo.
PROMUOVERE alleanze di questo tipo non è, per gli amministratori, alzare bandiera bianca, anzi è un
modo condiviso e apprezzato per
coinvolgere i cittadini, responsabilizzarli, consentire loro di rendersi
e sentirsi utili per un obiettivo condiviso. Anche a Pisa, città d'arte
per storia e vocazione, si era tentato di fare qualcosa di simile, anzi
probabilmente qualcosa di meglio
quando a febbraio venne sottoscritto in Prefettura un protocollo d'intenti per promuovere «iniziative di
supporto alla salvaguardia del patrimonio monumentale e artistico».
La cosa aveva l'appoggio del sindaco Filippeschi e furono presenti, oltre al prefetto, i rappresentanti di
Soprintendenza, Provincia, Direzione del Lavoro, Usi 5, vigili del
fuoco, Inail, ateneo, Scuola Normale, arcidiocesi e Associazione degli
Amici dei Musei e Monumenti. La
quale, con i suoi oltre 600 soci, si
era detta disponibile a mettere a disposizione volontari per dare so-
stanza a questo patto in nome della
prevenzione, per assicurare un monitoraggio a monumenti e luoghi
di interesse pubblico. Ma a quel
verbale non è seguito nessun ulteriore passo concreto: dopo la prematura scomparsa, in giugno, del
presidente degli Amici dei Musei,
Sanità Pisa e provincia
Mauro Del Corso e la partenza del di beni pubblici. Non abbiamo
prefetto Tagliente non è stato più scritto questo, ma è un fatto inopstipulato il regolamento attuativo. pugnabile che, allo stato attuale, il
Cioé lo strumento concreto grazie publico non riesce a conservare e
al quale i volontari potranno orga- mantenere tutto il suo patriomonizzarsi, monitorare chiese e monu- nio e i beni artistici che possiede. E
menti e segnalare alle autorità la ne- anche quando lo fa e lo fa bene - ad
cessità di interventi, come una esempio il superbo recupero del teagrondaia ostruita da terra o erbacce tro di Calambrone realizzato nel
o un'infiltrazione d'acqua pericolo- Ventennio - rischia di aver speso
sa che, in assenza di interventi, po- invano perché poi non sa come affitrebbe causare danni ben più gravi. darne la gestione (e proprio quella
struttura, ben restaurata ma inutiMA tutto è bloccato. Ci sarebbero lizzata, rischia di tornare ben preopposizioni anche in giunta. Pare sto sommersa dalle ortiche).
per non urtare la sensibilità di restauratori, storici dell'arte ed esper- NESSUNO propugna la vendita
ti titolati che hanno percepito l'ac- del patrimonio pubblico a tutti i cocordo come un'indebita invasione sti (non è comunque una bestemdi campo e uno scippo di prerogati- mia specie per quei beni non strateve e competenze professionali. An- gici alle attività istituzionali di un
zi, all'indomani dell'intesa, gli stes- ente), ma di certo la collaborazione
si non esitarono a parlare di nasci- con i «volontari dell'arte» non poturo «esercito della salvezza per trebbe peggiorare le cose. Ma semchiese, palazzi, musei» e a parago- mai migliorarle perché dalla segnanare i «volontari dell'arte alle Guar- lazione di una difficoltà il Pubblico
die Padane nel campo della sicurez- potrebbe attivare lavori, restauri,
za». L'argomento è tornato di attua- bandi di gara affidati, questi sì, a
lità in questi giorni dopo il deva- ditte e professionisti del settore. Alstante crollo di una porzione del tet- cuni esempi: a Gela - dice il sindato della chiesa di via della Qualquo- co - grazie ai singoli cittadini «un
nia. Forse, abbiamo scritto, se i vo- edificio confiscato e vandalizzato è
lontari dell'arte fossero stati attivi, diventato una casa dei cittadini
ci si sarebbe accorti prima dell'im- con laboratori per sordomuti, un
mimente pericolo e si sarebbe potu- centro antipedofilia e un'aula inforti intervenire prima che il seicente- matica per anziani». A Milano il
sco soffitto dorato e intagliato, rea- Comune si dice «interessato «a un
regolamento che trasformi i cittadini in partner del pubblico». A Bolo"
. .__
gna l'associazione Avvocati in cantiere, d'accordo la Soprintendenza,
Creare una squadra di
ha ripulito in 48 ore i portici di S.
cittadini per monitorare
Stefano riverniciandoli con una pitiazze e monumenti
tura anti-graffito. E sempre qui è
p
stato messo a punto, approvato dagli
enti pubblici, il primo «Regolalïzzato dall'Ordine dei Cavalieri di
Santo Stefano, precipitasse travol- mento sull'amministrazione comuto da calcinacci e coppi del tetto ne» che disciplina come i cittadini
sventrato diventando, ora sì, più possono interagire con il governo
difficile da recuperare. Stavolta a locale. Con ottimi risultati. Il testo
storcere il naso è stata la lista Una è su www.labsus.org.
città in Comune (vedi articolo a
fianco) dicendo, in sostanza, che in
questo modo si finisce per sostenere l'esternalizzazione e la vendita
Pagina 1
ELLA F_ET
La protezione messa sotto le
volte del chiostro di San
Francesco, altro bene pubblico in
pericolo. ma i soldi non ci sono
Sanità Pisa e provincia
Pagina 2
Sesto corso di dermatologia
Stagisti e professionisti da tutta Italia
APPUNTAMENTO annuale detta dermatologia a Pisa. Organizzato dai medici pisani Roberto e Serena
Gianfatdoni e Andrea Nannipieri, si è tenuto nel Palazzo dei Dodici il sesto corso di dermatologia, patrocinato dalla Società italiana di Dermatotogia e dal
Rotary Gatitei. Biologi, farmacisti, infermieri, dermatotogi, ginecotogi, chirughi plastici e medici generati, tegati, andrologi, ematotogi, circa centocinquanta
figure di professionisti medici a convegno per confrontarsi su temi tegati att'approccio paziente-dottore e atta responsabilità Legate detta professione.
Nella foto, da destra Leonardo Longa (Laser Firenze), Umberto Ascani, Roberto Gianfatdoni, Silvia
Moretti (Direttore Spec. ne Dermatologia Firenze),
Toretto Lotti (presidente Wortd Heatth Academy,
ecc.), Mauro Giratdi (Direzione AOUP), Andrea Nannipieri.
Sanità Pisa e provincia
Pagina 3
Apnee notturne
«Aspetto maschera
da oltre tre mesí»
NEL '98 la scoperta, le sue notti
tormentate, hanno trovato un po ' di pace
grazie a una speciale maschera che lo fa
respirare (foto d'archivio). Passano gli anni
e la tecnologia avanza. La mascherina ha
ormai fatto il suo corso e lui ha bisogno di
una versione aggiornata . Controlli e
promesse, ma, dopo tre mesi, ancora
niente. E' la storia di un noto
commerciante pisano che da 16 anni
deve combattere con apnee nott urne, in
forma così grave, da causargli danni. Il
racconto . «Nel 1998 fui ricoverato a
Cisanello per questo problema . Da allora,
dormo con un apparecchio che serve per
la ventilazione . Sono passati tanti anni e
il dispositivo (CPAP) è diventato
vecchio». I primi di settembre il controllo
in Pneumologia per provare il nuovo
apparecchio (BPAP). Dopo una
settimana di adattamento , la sentenza, la
nuova maschera funziona regolarmente».
I tempi. «La prescrizione è avvenuta i
primi di settembre, a ottobre e novembre
non ho avuto notizie. Gli ultimi giorni di
novembre mi sono rivolto all'Urp
dell'ospedale dove mi avevano promesso
che entro quindici giorni l 'apparecchio
sarebbe stato disponibile. E invece...».
UN'ODISSEA. «Non riesco a dormire di
seguito più di due ore - afferma il
commerciante - gran parte della notte la
devo passare a sedere sul divano e il mio
cuore ne soffre. A ottobre ho proposto di
comprare io il dispositivo per accelerare i
tempi, ma mi sono sentito rispondere che
doveva essere il sistema sanitario a
passarmelo. Sono, oltretutto, un invalido
di guerra. Sono tre mese che aspetto
questa maschera che, oltre a rendermi la
vita vivibile, mi eviterebbe molti danni
che la mancanza di ossigenazione
adeguata comporta».
antonia casini
Sanità Pisa e provincia
Pagina 4
LO SPETTACOLO AL CENTRO RESIDENZIALE REMAGGI A VISIGNANO
«Città di Cascina» fra d
DOMENICA gli allievi dell'associazione culturale danza Città di
Cascina hanno dato vita a "Natale
con i nonni", uno spettacolo per e
con gli anziani del centro residenziale Matteo Remaggi a Visignano.
Città di Cascina, nata nel 1982 come scuola di danza classica a San
Frediano a Settimo e poi trasferitasi a Cascina nel 1988 diventando associazione culturale, è una scuola
di danza che tratta molteplici discipline. «Città di Cascina nasce per
creare ballerini e corpi di ballo spiega la presidentessa Antonella
Simoncini - ma è sempre stata molto impegnata nel sociale. Ogni allievo è come fosse mio figlio, lo cresco
con valori e gli insegno il rispetto
per gli altri». "Natale con i nonni"
a eventi e tanta sol darietà
9
è solo l'ultima iniziativa dell'associazione, che collabora con la Pubblica Assistenza cascinese e che per
circa 15 anni ha organizzato uno
spettacolo natalizio per i bambini
malati terminali all'ospedale di Pisa con l'aiuto del professor Macchia, ora in pensione.
COLLABORAZIONI e risultati
importanti sono in primo piano:
«Alcune ex allieve, ora professioniste al Sistina a Roma, tornano nella
loro vecchia scuola per insegnare
danza alle bambine e il nostro insegnante di teatro-danza ha fatto parte della compagnia di Micha van
Hoecke - racconta Antonella Inoltre due allieve, di nove e dieci
anni, la scorsa estate hanno vinto
i
una borsa di studio per partecipare
gratuitamente a uno stage all'Accademia Ucraina di Balletto a Milano». Città di Cascina si esibisce
ovunque, nei teatri come sulle strade, e chi ha dai tre anni in su può
trovare posto nell'associazione. «Io
sono l'insegnante di danza classica
- precisa Antonella - Poi ci sono altre discipline, ad esempio hip hop
e zumba, in mano ad altri insegnanti, e c'è anche il ballo liscio con il
gruppo degli affezionati». Una
grande famiglia: «I genitori sono attivi in tanti modi - dice - Un babbo ha insegnato alle bambine una
canzone, altre mamme ci aiutano
con le pulizie o in segreteria e quelle che fanno zumba organizzano
spettacoli insieme alle figlie».
Chiara Bellucci
FESTA Un momento al Remaggi
Sanità Pisa e provincia
Pagina 5
l
f
.'
0 IN CIELO
IRENE PAUMGARDHEN SCOPRÌ DI ESSERE MALATA
ALL'ETA DI SEI ANNI: DA ALLORA UNA INFINITASERIE
DI INTERVENTI, AFFRONTATI SEMPRE CON CORAGGIO
% ;
.
mor i
Si espenta
sul wel
diretta
ann i dopo a ve r lottato contro il mal,
di CARLO BARONI
UNA CORSA disperata, avventurosa e dolorosa, costata lacrime e
sorrisi. Una corsa che quand'è finita ha travolto i cuori di centina
ia di persone, perché Irene Paum
gardhen (nelle foto), 33 anni, di
Casciana Terme, ha saputo guardare negli occhi la vita e la morte,
lasciando a tutti un grande esempio di coraggio, amore e dignità.
Chi ha avuto il dono di conoscere
Irene e la sua mamma, mamma
Donella, può dire di aver incontrato due leonesse dolcissime, alleate e complici, straordinariamente innamorate, che hanno lottato insieme contro un male tremendo e oscuro che si affaccia nelle loro casa e nel corpicino della
piccola a soli sei anni. Iniziò venti
sette anni fa un lungo calvario fatto di diagnosi terribili, di operazioni e trapianti, di lunghi periodi di convalescenza e di una voglia di vivere e una forza di volontà fuori dal comune. Una vita
drammatica, breve, ma a suo modo
anche intensa e carica di emozioni,
quella di Irene, vissuta un sorso dopo l'altro, sempre per mano a que-
Sanità Pisa e provincia
r rene
sta mamma speciale che ha venduto libri alle feste, sfidando il freddo, la pioggia o il sole terribile, per
raccogliere i fondi necessari alle cure, e che con grande umiltà ha chiesto aiuto alle istituzioni, alle associazioni, alle persone sensibili perché si organizzassero iniziative per
sostenere la loro battaglia.
ALLA FINE era arrivato anche il
camper, frutto di mille fatiche e di
generosità, che avrebbe potuto consentire a Irene di viaggiare in sicurezza, di raggiungere più comodamente Marsiglia dov'era stata operata più volte - anche un trapianto
di rene e di cuore - e che era il suo
riferimento. Un'ultima ricaduta,
stavolta, sulla sua fibra provata da
un nuovo tumore e dalle chemio,
ha fermato Irene per sempre: si è
spenta nel cuore della notte scorsa
nel reparto di rianimazione
dell'ospedale «Lotti» di Pontedera.
È stata mamma Donella, che in
questi giorni, su Facebook, ha gridato, sperato, che il suo angelo ancora una volta uscisse vittorioso, a
toccare il cuore di tutti annunciando:«Mia guerriera... ci stai lasciando. Ti amo». Lei che due ore prima
aveva tranquillizzato la mamma,
La giovane donna ha salutato
l'adorata mamma DoneLLa
prima di essere intubata:
è deceduta La scorsa notte
aLL'ospedaLe i Pontedera
prima di essere intubata. Però, una
manciata di minuti dopo quel «Ti
amo» stupendo e disperato Irene
non c'era più.
LA SUA corsa per la vita - titolo
anche del libro in cui ha raccontato
il suo dramma e le sue passioni - è
proseguita altrove, dove non c'è
più dolore e dove chissà forse può
anche correre spensierata e felice.
Come iniziò a farlo, quando la salute glielo consentiva, sulla piccola
moto da cross che il padre le regalò.
In sella, quando l'accarezzava il
vento forte della vita, poteva di menticare le tante rinunce e difficoltà sconosciute alla maggior parte dei suoi coetanei. Ora in quel
vento c'è anche lei, e per trovarla
basterà chiudere gli occhi e cercarla col cuore. Ci sfreccerà davanti.
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Oggi i funerali con tanti amici
I FUNERALI di Irene si terranno oggi. Le esequie sono fissate alle
11.30 nella chiesa di Casciana Terme. Fino alle 11 la sama della 33enne sarà nella camera ardente dell'ospedale Lotti di Pontedera dove per
tutta la giornata di ieri ha ricevuto visite. I profili Facebook, sia di
mamma Donella che di Irene, sono stati letteralmente invasi da centinai di messaggi di vicinanza e di ricordo di questi oltre venticinque
anni di battaglie ed emozioni. Irene amava le sfide. Aveva vissuto, tempo fa una splendida giornarta alla festa di Livorno, insieme ai suoi amici paracadutisti che le hanno regalato alcuni momenti di gioia e spensieratezza. Oggi in chiesa sarà letta la preghiera del paracadutista, per
sottolineare il coraggio e la tenacia dimostrati da Irene in questi anni.
Sanità Pisa e provincia
Pagina 7
A db m
Irene, con la moto solca le vie din el cielo
Dopo la lunga battaglia contro un tumore sono statele complicanze delle terapie a fermare Irene Paumgardhen
di Andrea Lanini
1 PONTEDERA
Messaggi che si susseguono
senza sosta sui profili Facebook di Irene e mamma Donella. Parole di dolore, d'affetto, di commozione, di puro
amore, di calda amicizia. E
d'incredulità, di sbigottimento, anche. Perché Irene Paumgardhen, 33 anni, di Casciana
Terme Lari, ci aveva contagiato col suo coraggioso ottimismo, abituandoci a guardare
coi suoi occhi i tanti ostacoli
di una lunga lotta, a considerarli transitori, per niente definitivi, in qualche modo affrontabili, aggirabili: curve difficili
che con la giusta piega, e dopo
qualche brivido e una bella
botta d'adrenalina, alla fine si
sbirciano con sollievo dagli
specchietti retrovisori. Questa
volta è andata in modo diverso.
Nella notte tra domenica e
lunedì, alle 2 circa, su Facebook, diventato da mesi il diario di bordo della difficile traversata di una famiglia speciale, l'annuncio di Donella:
"Irene, l'amore di mamma e
di babbo, non è più su questa
terra". I suoi post precedenti
descrivevano una situazione
clinica particolarmente difficile. Ma Irene aveva superato
tante gravi prove. Solo poche
ore prima, Donella Re Paumgardhen aveva scritto: "Forza
Irene, mio amore infinito... lo
so che sei stata te a convincere
il prof ad addormentarti per
non soffrire più. Mi hai detto:
tranquilla, mamma, dormo e
quando mi sveglio tomo a casa. Non è la prima volta che
vengo intubata".
Il destino ha deciso altrimenti. Anche se la sua ultima
battaglia contro il cancro Irene l'ha vinta (gli esami dimostrano che, ancora una volta,
era stata lei ad avere la meglio), quel fisico indebolito da
decenni di operazioni e terapie devastanti ha detto basta.
Irene, trentatré anni, in corsa
perla sopravvivenza da quan-
Sanità Pisa e provincia
do ne aveva solo sei , si è spenta nel reparto di rianimazione
dell'ospedale "Lotti " di Pontedera.
Stamani, alle 11 . 30, a Casciana Terme , il paese dove
Irene, Donella e Piero Paumgardhen risiedono da tempo
assieme ai loro adorati amici a
quattro zampe, le esequie.
Ragazza e poi donna tosta,
decisa, tanto forte da riuscire
a ricorrere a una spiazzante
ironia anche di fronte all'ennesima ricaduta , a verdetti medici che suonavano come condanne.
Del resto lei era la prima a
non crederci: anzi si prodigava a rincuorare chi si preoccupava per lei, e a tutti quelli che
le volevano bene non rimaneva che abbarbicarsi a quella
sua luminosa capacità di infondere fiducia , serenità, ottimisrno, tanto che, standole accanto, ascoltando le sue battute salaci , guardandola sorridere con gli occhi , prima ancora
che con la bocca, era impossibile aver dubbi sul fatto che, in
un modo o nell'altro, sarebbe
saltata di nuovo in sella, reiterando il miracolo di un'esistenza che da tanto , da troppo, era diventata un fulgido
esempio di quanto si può essere attaccati alla vita, sempre,
in ogni caso, a ogni condizione, perché guai a non sperare
di potersi rimettere in piedi, di
poter stare un po' meglio domani.
Pur costretta ai box della terapia intensiva, anche oppres-
sa dai tubi, dai macchinari,
dalle flebo, il suo ultimo messaggio è stato, ancora una volta, un inno alla vita: "La vita è
bella, e vale la pena di difenderla e lottare per lei". Irene
l'ha detto nel pomeriggio di
venerdì a sua madre.
Si presentava, nell'atrio del
"Lotti", nell'ambito del progetto "Lettori pazienti", il suo libro, "High-Side", l'autobiografia di una donna straordinaria. Non potendo presenziare
direttamente, Irene ha affidato le sue parole a Donella,
mamma tenace, indispensabile alleata.
«Al pubblico presente devi
dire questo... che vale sempre
la pena lottare.., sempre... ».
Donella ha lasciato la terapia
intensiva per partecipare alla
presentazione e comunicare
agli altri, a tutti, il nuovo capitolo di una lezione preziosa.
Cresciuta alla scuola di Irene «Niente musi lunghi, mai. Solo di fronte a occhi che mi
guardano con pietà mi sento
una malata» - Donella, anche
in quelle ore dolorose, cruciali, aveva trovato la forza di sorridere a chi era venuto ad
ascoltarla.
«Chi ci crederebbe? t lei che
sta facendo coraggio a tutti
noi. Ha perfino fatto ridere il
professore che la segue con
una delle sue battute...».
Ci piace immaginarla così,
Irene: sorridente dietro la visiera di un casco, a cavallo di
una moto potente, libera di girare su tutti i circuiti che preferisce, di correre a manetta senza temere più cadute, di confrontarsi col destino finalmente ad anni pari. Consapevole e
lieta di sapere che è con un
sorriso che tutti la ricorderanno per sempre.
E così nel suo ultimo viaggio da questa terra Irene indossa la sua tuta da motociclista e nelle mani stringe il suo
libro, al quale era molto legata. Ora Irene potrà viaggiare
con la sua moto nelle rotte del
cielo.
Pagina 8
Irene Paumgardhen
Le esequie
questa mattina
nella chiesa
di Casciana Terme
con inizio alle 11.30
Irene allaguidadella moto e con Valentino Rossi, suo idolo
Sanità Pisa e provincia
Pagina 9
Contributi ai nati e alle f
glie numerose
Già erogati a seicento richiedenti, partito un nuovo bando per dare una mano ad altri cittadini
1 PONTEDERA
Dopo la sperimentazione dello
scorso anno, quando in Valdera si raccolsero oltre 500 domande, gli interventi a favore
delle famiglie, varati dalla Regione Toscana, hanno raggiunto nel 2014 le seicento richieste. Il valore dei contributi erogati supera i quattrocentomila
curo.
I benefici, lo ricordiamo riguardano i nuovi nati nell'anno, adottati o collocati in affidamento preadottivo, le famiglie numerose con almeno
quattro figli e le famiglie con
un figlio con disabilità grave.
I contributi ammontano a
700 euro annui e a 175 euro per
ciascun figlio oltre il quarto.
Le domande vanno presentate al proprio Comune, i contributi sono concessi dall'Unione Valdera mentre l'erogazione del contributo viene effettuato dalla Regione.
La Regione mette a disposizione del cittadino anche una
specifica applicazione web per
la compilazione della domanda in forma elettronica, alla
quale si accede mediante Tessera Sanitaria e lettore già abilitati .
Requisiti dei richiedenti: assere cittadini italiani o di altro
stato appartenente all'Unione
europea oppure, se stranieri,
essere in possesso dei requisiti
previsti dall'articolo 41 del decreto legislativo 25 luglio 1998,
n. 286 (compresi gli stranieri titolari della carta di soggiorno o
del permesso di soggiorno di
durata non inferiore ad un anno).
dell'indicatore della situazione economica equivalente
(ISEE) non superiore ad euro
24.000 curo.
Non avere riportato condan ne con sentenza definitiva per
reati di associazione di tipo
mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità
di provenienza illecita di cui
agli articoli 416 bis, 648 bis e
648 ter del codice penale.
Essere residenti in Toscana
alla data del l" gennaio dell'anno solare cui si riferisce il contributo finanziario da almeno
un
anno
(quindi
dal
01/01/2013). Avere un valore
Per onformazioni oltre al sito internet dell'Unione, è possibile rivolgersi agli Uffici relazione con il pubblico ed agli uffici socio-educativi dei Comuni di residenza.
Secondo i calcoli dell'Unione in Valdera mancherebbero
ancora almeno circa 150 persone che potrebbero rientrare
nei requisiti per l'annualità
2014.
Un reparto di nursery (Foto d 'archivio)
Sanità Pisa e provincia
Pagina 10
L'addio a B
o Fornai
oggi il funerale del barista d'altri tempi. La salma nella cappella della Misericordia
di Sabrina Chiellini
/ PONTEDERA
Dietro il bancone del bar, alla
macchina del caffè, Bruno accoglieva sempre i clienti con un
sorriso e tanta ironia. Poteva
sembrare quello che dei tre fratelli Fornai era il più riservato
ma se entravi in confidenza con
lui poteva scapparci pure il racconto di una barzelletta. Così
farcito di battute che alla fine
non sapevi più dove finiva la
barzelletta e cosa Bruno ci aveva messo di suo in quel racconto. Conosceva per filo e per segno le abitudini e i gusti di tutti i
suoi clienti. Entravi nel bar, ti
salutava e sapeva già cosa gli
avresti chiesto. Così con il tempo i clienti, anche quelli che lo
vedevano solo per una breve
pausa-caffè, finivano per considerarlo un amico. Insomma sapeva come farti sentire a casa
anche se eri al bar,tra tante persone.
Davanti a una tazzina di caffè
era facile scambiare con lui due
parole sui fatti e i protagonisti
della vita della città. Indimenticabili per i pontederesi la domeniche in cui il Pontedera calcio
giocava fuori casa e lui ascoltava la diretta della partita alla radio, pronto a rispondere alle telefonate dei tifosi che chiedevano il risultato finale. In quei momenti, se tirava una brutta aria,
era meglio tagliare corto. Qualche cinquantenne non può fare
a meno di pensarlo la domenica mattina all'alba: al rientro da
una notte in discoteca la sosta
dal Fornai era obbligatoria. E
Bruno sapeva come fare a rendersi "complice" di quell'ultima bevuta "camuffando" in
una tazza da cappuccino lo spumantino finale. E poi a voce alta, per non farsi scoprire, ironiz-
zava con i clienti: «Mi è venuto
un po' chiaro questo tè, rna tanto ti va bene uguale». Altri tempi.
Questo era Bruno Fornai, 69
anni. Lo storico barista è morto
ieri mattina all'ospedale Lotti di
Pontedera, dove era ricoverato.
I tre fratelli Fornai per tanti hanno gestito a lungo l'omonimo
bar pasticceria (oggi Caffè
d'oro) in piazza Martiri della Libertà, in centro a Pontedera e
per questo sono una famiglia
molto conosciuta. Bruno era
malato da tempo, anche se pochi sapevano della battaglia che
stava combattendo. I familiari
speravano di evitare il peggio
ma nelle ultime settimane la situazione si era aggravata, fino a
fare temere il peggio. Con Bruno, che molti ricordano con
simpatia, scompare uno dei
commercianti più conosciuti in
Valdera. Sempre insieme ai fra-
telli, uno dei quali, Luciano, è
morto cinque anni fa, aveva gestito Villa Magnolia, a Pontedera, uno spazio usato per cerimonie e per l'organizzazione di numerose manifestazioni legate
alla promozione dei prodotti
del territorio.
La storica villa, allora affidata
ai Fornai, ha ospitato nel tempo
anche alcune iniziative sostenute dal Comune di Pontedera per
la promozione dei ristoranti cittadini, gare di cucina, presentazioni di vini del territorio. Sempre con la "ciliegina" finale fatta con i dolci dei fratelli Fornai
(Luciano, Silvano e Bruno), pasticceri e accoglienti padroni di
casa. La notizia della morte del
barista ha commosso la città e
immancabilmente il pensiero è
andato al fratello unito a lui dallo stesso destino. Ieri mattina la
salma è stata composta nelle
cappelle della Misericordia a
Pontedera e qui ha ricevuto il
saluto di molte persone, oltre a
quello dei familiari più stretti
che gli sono stati sempre vicini
nei momenti della grave malattia. Il funerale si svolgerà questo pomeriggio con inizio alle
15, nella chiesa del Duomo. Alla
famiglia condoglianze anche
dalla nostra redazione con la
quale Bruno aveva collaborato
in diverse iniziative enogastronomiche.
'ORI PRODUZIONE RISERVATA
Bruno Fornai
Sanità Pisa e provincia
Pagina 11
"pro essionista, né la struttura sono r _+ini, rrta cl r!r, "ittime sì. I carabinieri stanno indagando per scoprire nuovi casi
Abusi in ospedale: 4 donne
denunciano medico
l fatti si sarebbero
protratti per diverso
tempo
l militari
indagano anche
per trovare
eventuali
complici
Medico denunciato
Quattro persone
hanno sporto
denuncia contro un
professionista per abusi
---------------------------AREZZO
L'sms di una donna vittima di violenza
scoperchia il pentolone su una brutta storia di abusi in ospedale sulla quale sono
in corso serrate indagini da parte dei carabinieri che sulla, questione mantengono il
più stretto riserbo. Pare però che siano
state sporte quattro denunce per violenza
sessuale nei confonti di un medico impie-
Sanità fiorentina e toscana
-------gato presso una struttura ospedaliera
pubblica attigua all'Aretino. I militari
parlano di un professionista operante
in regime di intramoenia (ovvero un
medico del SSN che offre a pagamento prestazioni oltre il proprio orario di
lavoro). E' stato l'sms di una paziente
aretina, inviato ad un numero del Protocollo Rosa con referenti dedicati al
raccoglimento di denunce di violenze
subite, a far scattare le indagini. "Da
questo sms - spiega il Comandante
Cieri - abbiamo cominciato ad indagare e abbiamo scoperto almeno quattro
casi che sono tutti sfociati in denuncia,
ma l'attività è ancora in corso e siamo
praticamente certi che ci siano tante
altre persone che hanno subito abusi
ma che non ne hanno parlato per paura". Molto difficile, infatti, lavorare sul
campo della violenza. Le persone coinvolte non avrebbero mai denunciato il
fatto in questo caso: "Siamo dovuti
andare noi a cercarle - conferma il comandante Cieri - per questo è molto
importante che anche l'Arma si sia
adeguata con protocolli appositi e referenti donne dedicate a questo tipo di
cose, con le quali è più facile parlare e
aprirsi". Per quanto riguarda il caso
del medico in questionem invece, il
pentolone è ormai stato scoperchiato.
E di certo questa storia è destinata ad
esplodere.
Fede.Gue.
Pagina 12
Per 1'interagiornaia di oggi ad Arëc o Fiere tutti i scgçetti portatori di interessi: lrresent il governatore Lsnrrco I{ossi e l'c.rssessore regionale Alarroni
Conferenza dei servii della Asl 8 per definire le igliori pratiche di buona sanità
AREZZO
"Think big, start small, move fast". Cosi risponde alla crisi l'Azienda sanitaria Us18 di
Arezzo, che oggi ha organizzato ad Arezzo
Fiere e Congressi una Conferenza dei servizi
con tutti gli stakeholders del territorio, radunando tutto il capitale umano su pochi ma
centrali obiettivi. "Solo tenendo alta la visione, valorizzando le buone pratiche, contando
sulla sinergia di tutti (Istituzioni, Sindacati,
Sanità fiorentina e toscana
Scuola, Medici di Famiglia, Farmacisti, Pediatri, Sindacati, cittadini e associazioni) possiamo continuare a garantire quel Sistema
universalistico di cui ancora l'Italia può vantarsi - afferma il direttore Enrico Desideri ma è essenziale che tutti accettino alcune chiavi che rendono sostenibile oggi il Sistema Sanitario". Autorevoli voci accompagneranno
questa giornata: dal professor Aldo Bonomi,
al Governatore Enrico Rossi, dalla coordina-
trice nazionale dei Difensori civici Lucia
Franchini, al professor Mario del Vecchio,
dall'Assessore Luigi Marroni al professor Gavino Maciocco. Ma i veri protagonisti saranno gli operatori del Sistema sanitario che con
senso di responsabilità, senza paura del confronto, mettendo in campo tutta la loro professionalità, cercheranno insieme di far fronte alla grande sfida della salute per tutti. E
dopo la parte generale del mattino, nel pomeriggio l'evento si concentrerà su sei diverse
tematiche, dalle quali nasceranno idee nuove
per migliorare l'attività di questa azienda che
conta quasi 4.000 dipendenti con cento sedi e
350.000 cittadini come utenti. Uno dei temi
più attesi è quello della prevenzione della corruzione e le nonne sulla trasparenza, per capire se si tratta di un adempimento burocratico
o di una occasione di responsabilizzazione
nel quotidiano lavoro di tutti.
Pagina 13
LA NOTIZIAA MARGINE DELLA
CONFERENZA STAMPA DI FINE
ANNO , «MA ANCORA PRESTO»
IL Si CHIUDE SUBITOA RICCIO
«IL MIO ERA SOLO UN ESEMPIO
NE RIPARLEREMO IN SEGUITO»
Vi olentata in un centro san itario»
Stupratore1 seriale: ci sarebbero altri 3 casi
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di DORY D'ANZEO
e SALVATORE AAANNINO
L'HANNO VIOLENTATA in
una struttura sanitaria. L'ha violentata un medico, che pare anche essere uno stupratore seriale.
Perché nelle indagini condotte
dai carabinieri di casi più o meno
analoghi ne sarebbero saltati fuori quattro. Uno scandalo di dimensioni enormi, se le notizie,
per adesso ancora assai vaghe, saranno confermate nella loro vera
dimensione. Una delle vittime è
aretina, ma sarebbe successo tutto
fuori provincia, anche se la prima
denuncia è stata presentata qui, al
comando provinciale dell'Arma
di via Carlo Alberto Della Chiesa.
La notizia è emersa in maniera
quasi casuale a margine della conferenza stampa di fine anno del colonnello Luigi Arnando Cieri, da
poco più di due mesi al vertice dei
carabinieri aretini.
Doveva essere l'occasione per fare
il punto sulla criminalità e sull'andamento dei reati, ma i dati sono
quasi subito oscurati dall'esempio che il comandante provinciale porta a sostegno della parte dedicata ai reati contro le donne, in
particolare le violenze sessuali e
gli stalking . Le parole sono vaghe
(e Cieri dice di averlo fatto di proposito proprio perché non era questa la notizia al centro dell'incontro con i giornalisti) ma i fatti cui
fa riferimento sono di gravità assoluta. «Abbiamo ricevuto - spiega
- la denuncia di una giovane aretina che ci ha raccontato di aver subito una violenza sessuale in una
struttura sanitaria per mano di un
operatore». E quando poi i carabinieri sono andati ad approfondi-
Sanità fiorentina e toscana
l
ei e
J1,
. .1C1A
partita da una g iovane
Poì la scoperta che
non era il solo episodio
re, dice il comandante, la realtà si
è rivelata ancora più amara, perché di episodi analoghi, tutti opera dello stesso protagonista ne sono emersi altri tre».
A QUESTO PUNTO, le antenne dei cronisti si drizzano e il colonnello viene tempestato di domande. Ma lui si chiude a riccio:
a t a
re in
i,, f
,1
«Non posso dire di più, i
fatti sono ancora al vaglio
dell'autorità
giudiziaria».
Tutto quello che si riesce a cavare al comandante è che si tratta
di casi non avvenuti qui, ma in
una «provincia limitrofa». Quale?
Inutile insistere, Cieri si è ormai
chiuso nel riserbo: «Quando sarà
il momento convocheremo una
conferenza stampa ad hoc, adesso
è ancora prematura, vi ho raccontato di questa inchiesta solo perchè volevo rendere esemplificare
in modo più concreto i numeri
astratti sulla violenza contro le
donne».
Pagina 14
IL RESTO PER Oè affidato
all'immaginazione dei giornalisti
e dei lettori. Di sicuro, quando i
carabinieri saranno nelle condizioni di raccontare la storia in tutti i suoi particolari, ci troveremo
di fronte a un'indagine destinata
a fare scalpore. Perché già la violenza sessuale è un reato orribile,
pensare che sia stata consumata
in una struttura sanitaria, dove i
pazienti (in questo caso le pazienti) dovrebbero essere al sicuro, e
per mano di uno degli operatori
cui dovrebbe essere affidato il benessere di chi vi ricorre, mette
paura. Un brivido freddo dinanzi
al quale passano in secondo piano
persino i particolari di cronaca
che pure sono fondamentali: dove è successo, quando, se siamo di
fronte a un centro sanitario pubblico o privato, un ospedale oppure una clinica o addirittura una
struttura diurna. Lo scandalo c'è
comunque e i carabinieri lo hanno scoperchiato. Come si fa come
un verminaio.
Tr
Sonoi
carabinieri di
Arezzo a
condurre le
indagini sul
presunto
stupratore
seriale in
ambito
sanitario
Sanità fiorentina e toscana
IL QUADRO
E' il racconto della
giovane aretina che si
presenta al comando
provinciale dei
carabinieri : sono stata
violentata
l carabinieri hanno
pressochè concluso le
loro indagini e le loro
conclusioni sono al vaglio
della procura di una
provincia vicina
Pagina 15
DOMANI TAVOLA ROTONDA SUL TEMA DELL'EMERGEN ZA SANITARIA ALL'OSPEDALE
.
soccorso
uombaltere dolore : il
FRA IL DIRE ed il fare c'è di
mezzo il "dolore". Un titolo che
racchiude il sentimento con cui
gli operatori sanitari si approcciano al tema del dolore da parte dei
pazienti. Un tempo la medicina
imponeva di non lenire il dolore,
considerato la migliore sentinella
e la migliore spia per individuare
la malattia. Oggi le cose per fortuna sono cambiare. Ci sono regole
nazionali e internazionali, linee
guida scientifiche precise sui modi di affrontare il dolore dei pazienti. Temi che saranno affrontati domani all'Auditoriuln Pieraccini del San Donato, in una giornata che vedrà la partecipazione
di esperti, ma soprattutto il confronto diretto di quanti si trovano
a dover affrontare quotidianamente questo problema. In particolare
si discuterà del dolore nel Deu (il
dipartimento dell'emergenza urgenza), cioè nei pronto soccorso
della nostra provincia e nel precedente approccio con il 118. Il
Pronto soccorso di Arezzo (secondo la rilevazione del Mes regionale) è fra i migliori in Toscana per
la sua capacità di combattere il do r
y
p
Al San Donato si parla
i nuove pratiche e di
confronto fra le strutture
lore nei pazienti, ma ci sono ancora molte azioni da compiere e molti percorsi da aggiustare. Il confronto avrà proprio lo scopo di
condividere le strategie e migliorare le cure e la partecipazione oltre
i
migliori . Toscana
che degli operatori, anche dei pazienti che sono protagonisti principali sia passivi che attivi.
Prima di entrare negli aspetti
scientifici, organizzativi e operativi, il professor Stefano Brogi, docente di filosofia e autore di pubblicazioni che affrontano le diverse facce del dolore nella storia e
nel pensiero filosofico, terrà una
lezione magistrale su aIl dolore e
la sofferenza: uno sguardo storico-filosofico». Quindi i professionisti della Asl affronteranno
una serie di temi dal trattamento
della persona con dolore al trattamento pre-ospedaliero, dai farmaci antidolorifici, ai dolori da colica renale, da frattura ossea, di natura nevritica, da cefalea ed emicrania, da lombalgia e lombo-sciatalgia, del dolore del paziente oncologico.
OSPEDALE Si parla di come
combattere il dolore
oo!n111i 1,ML P,
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 16
A.
ALLA CONFERENZA DEI SINDACI PARTECIPA ANCHE L'ASSESSORE LUIGI MARRONI
TI governatore Enrico Rossi oggi al palaffari: focus sui servizi
RISPONDE alla crisi l'Azienda sanitaria Us18 di
Arezzo, che oggi ha organizzato ad Arezzo Fiere e
Congressi una Conferenza dei servizi con tutti gli
stakeholders del territorio, radunando tutto il capitale umano su pochi ma centrali obiettivi. «Solo
tenendo alta la visione, valorizzando le buone pratiche, contando sulla sinergia di tutti: istituzioni,
sindacati, scuola, medici di famiglia, farmacisti,
pediatri, cittadini e associazioni, possiamo continuare a garantire quel sistema universalistico di
cui ancora l'Italia può vantarsi - afferma il Direttore Enrico Desideri - ma è essenziale che tutti accettino alcune chiavi che rendono sostenibile oggi il Sistema Sanitario». Autorevoli voci accompagneranno questa giornata: dal professor Aldo Bonomi, al Governatore Enrico Rossi, dalla coordinatrice nazionale dei Difensori civici Lucia Franchini, al professor Mario del Vecchio, dall'Assessore Luigi Marroni al professor Gavino Maciocco. Ma i veri protagonisti saranno gli operatori
del Sistema sanitario che con senso di responsabi-
Sanità fiorentina e toscana
lità, senza paura del confronto, mettendo in campo tutta la loro professionalità, cercheranno insieme di far fronte alla grande sfida della salute per
tutti. E dopo la parte generale del mattino, nel pomeriggio l'evento si concentrerà su sei diverse tematiche, dalle quali nasceranno idee nuove per
migliorare l'attività di questa azienda che conta
quasi 4.000 dipendenti con cento sedi e 350.000
cittadini come utenti. Sulle modifiche delle leggi
40/41, si discuterà dei ruoli, delle opportunità, degli ostacoli e degli strumenti con un faccia a faccia tra politica, enti locali, Azienda Sanitaria, Terzo settore, Sindaci e Sindacati. Ospite Bruno Benigni del Centro Basaglia al quale sarà consegnato un riconoscimento alla carriera "Per la salute
della comunità». Poi della promozione della salute, dalla base della piramide: incontro con le scuole e con la comunità, con l'intervento di Gavino
Maciocco dell'Università di Firenze. Una sezione
sarà dedicata al nuovo strumento di governo della
qualità e sicurezza delle cure.
Pagina 17
RESTERA IN CARICA PERI PROSSIMI CINQUE ANNI ALLA GUIDA DELLA DELEGAZIONE LOCALE DELLA LEGA ITALI ANA LOTTA Al TUMORI
Ivan i ri ' Buffoni e il nuovo presidente della 51t arettna
'
di MASSIMO BENIGNI
PASSAGGIO del testimone
nella Lilt aretina, la Lega Italiana per la lotta contro i tumori, Ivan Cipriani Buffoni
è il nuovo presidente che ha
raccolto la pesante eredità di
Francesca Buffoni alla guida
del sodalizio per dieci anni.
Ivan Cipriani Buffoni, commerciante nel settore auto,
sposato con la dietista Barbara Lapini e padre di due figli,
è sempre stato un socio attivo della Lilt, resterà in carica
per i prossimi cinque anni.
«Si tratta di un impegno importante - afferma il neo presidente - che cercherò di
svolgere sempre con il massimo senso di responsabilità.
Con il nuovo direttivo ci siamo subito messi al lavoro e
abbiamo costituito il comitato giovanile, presieduto da
Andrea Agnolucci, quello
scientifico, presidente Angiolo Agnolucci, mentre il comitato femminile sarà guidato
da Fiorella Di Meco, quello
etico è stato affidato a Pier
Luigi Rossi».
Ivan Cipriani Buffoni ha già
in programma una serie di
iniziative: «Quattro nuovi
progetti ovviamente tutti dedicati alla prevenzione, al disagio, che verranno realizzati
in parte con le scuole cittadine. E' necessario fin da piccoli infatti capire l'importanza
della prevenzione per combattere i tumori, iniziando so-
Il futuro vedrà trai primi
obiettivi La prevenzione
e La divulgazione a scuola
prattutto da un corretto stile
di vita, con una sana alimentazione e un'attività fisica costante nel tempo, due elementi importanti per prevenire
questo tipo di patologie. In
programma anche un convegno nazionale nei prossimi
mesi al quale parteciperanno
i vertici nazionali dell'associazione». Il sodalizio aretino
conta oltre 600 soci: «La nostra è sempre stata - ricorda
Ivan Cipriani Buffoni - una
Sanità fiorentina e toscana
ÌVIA3,4 C Pli1,,AAI , l
EECS , 1 E ïi nuovo
presidente della Lift di Arezzo
sezione tra le più attive in Italia, dove c'è molto entusiasmo e tanta voglia di fare, un
sodalizio che guarda al futuro con tantissimi preziosi collaboratori che sono al servizio degli aretini. Lavoreremo come abbiamo sempre
fatto per sviluppare maggiormente la prevenzione oncologica attraverso numerose iniziative rivolte a persone di
tutte le età e attraverso una
maggior presenza su tutte le
vallate della provincia, a breve anche una campagna di informazione e di sensibilizzazione, oltre a rafforzare la collaborazione con l' Asl 8 e incontrare i sindaci della provincia per avviare delle sinergie».
Pagina 18
Presifflo
reffionale
per la celíachía
LA GASTROENTEROLOGIA è anche presidio reonale per la diagnosi e il
f ollow up della celiachia. In
poco più di dieci anni, dal
2001 al 2012, nell'Asl 11 il
numero dei celiaci è passato
da 168 a 778 con un numero
di nuove diagnosi di 50-70
all'anno. «Dal 2008 - spiega
la dottoressa Francesca Calella - è stato avviato un percorso che coinvolge più unità operative. Al momento
della diagnosi al paziente
viene offerta la possibilità
di accedere gratuitamente
all'unità di igiene degli alimenti e nutrizione per avviare un percorso di educazione all'alimentazione senza glutine e, a seconda
dell'età, alle unità di gastroenterologia o pediatria
per il follow up ambulatoriale». A gennaio partirà una
sperimentazione clinica insieme alla gastroenterologia
di Gareggi che potrebbe rivoluzionare il percorso diagnostico del paziente con sospetta intolleranza al glutine. Lo studio (durata 3 anni) ha l'obiettivo di dimostrare che una piccola biopsia cutanea di 3 millimetri
di diametro può essere sufficiente per fare diagnosi di
celiachia senza ricorrere alla gastroscopia.
Sanità fiorentina e toscana
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.._y' iTA
(« M :,, mmog rafl a
fi ssata a l 2016 »
HA UNA triste eredità
familiare: madre e nonna
entrambe morte per
tumore al seno . Mina S.,
50 anni di Empoli, sotto
preciso consiglio del
medico, deve quindi
effettuare ogni anno la
mammografia bilaterale.
Peccato però che all'Asl
11 abbia trovato posto
non prima del 4 agosto
2016. «Eppure - spiega la
signora - ho portato tutta
la docum entazione che
attesta il fatto che devo
sottopormi a questo
controllo con cadenza
annuale. Purtroppo però
al cup mi è stato dato un
apputamento che va ben
oltre i tempi consigliati
dal medico. Se voglio
eseguire il controllo dovrò
rivolgermi ad una
struttura privata con costi
molto più elevati».
Sanità fiorentina e toscana
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Ritardo per campo
visivo «Oct»
SI precisa che la prenotazione richiesta all'Asl 11 da
Renzo Tani era per un
«campo visivo computerizzato ed OCT nervo ottico» e
non una visita oculistica.
Per questo accertamento la
prima data utile era febbraio 2016. Al cup di Siena ha
preso appuntamento per il
15 gennaio 2015.
Sanità fiorentina e toscana
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DO' ,
VENTUNO STRUMENTI A DISPOSIZIONE
TRA CUI ALCUNI INNOVATIVI
E ALL'AVANGUARDIA
cesto è un reparto all'avanguardia
agnosi, prevenzione e cura
gastro enterologia sl pone a i Ve nícl de lla san ità e
VENTUNO strumenti a disposizion, tra cui due nuove colonne
complete per videoendoscopici di
ultima generazione; un percorso
di screening del cancro al colon
retto che vanta l'83,2 di adesione;
presidio regionale autorizzato per
la diagnosi e controllo di malattie
rare (acalasia, gastroenterite eosinofila, malattia di Wilson...); ma
anche centro sperimentale di ricerca dove si sta sviluppando il
progetto europeo «Supcam».
L'unità complessa di gastroenterologia del'Asl 11, diretta dal dottor Ottaviano Tarantino, è uno
dei reparti più all'avanguardia del
«San Giuseppe» di Empoli.
«L'ATTIVITÀ della nostra unità operativa - spiega Tarantino è articolata e copre numerosi ambiti che vanno dall'attività ambulatoriale, al ricovero, alla gestione
della emergenza-urgenza, alla prevensione. Il tutto è possibile perché vantiamo di un'équipe dedicata di grandi professionisti».
Fiore all'occhiello del reparto è il
suo parco tecnologico. Le due
nuove colonne per videoendoscopici permetteno di avere immagini in alta risoluzione, consentono
di eseguire biopsia mirate su aree
sospette e grazie ad una recente innovazione è possibile anche acquisire immagini e filmati sullo stes-
so server che poi possono essere richiesti dall'utente.
Per quanto riguarda la diagnostica da settembre è possibile ricorrere alla videocapsula endoscopica
per lo studio dell'intestino tenue.
«E' un esame fondamentale - spiega Tarantino - per ricercare fonti
oscure di sanguinamento di questa parte del tubo digerente, per
lo studio dei pazienti affetti da poliposi familiari e per approfondimenti particolari. Inoltre è stata
messa a punto anche una tecnica
con cui siamo in grado di asportare lesioni anche molto estese che
fino a pochi anni fa richiedevano
la chirurgia».
Altra novità è la sedazione cosciente con il protossido d'azoto
miscelato all'ossigeno. «Viene
somministrato attraverso una mascherina - spiega il direttore - E'
già stata sperimentata su 50 pazienti con ottimi risultati in termini di soddisfazione dell'utente
che non deve essere sottoposto ad
anestesia e vantaggi economici
perché non è necessario tenere il
paziente in osservazione».
Se
NEL REPARTO di gastroenterologia di Empoli si fa anche ricerca. «Con il progetto Supcam spiega il responsabile Alessandro
Tozzi - stiamo sviluppando una
videocapsula per lo studio del colon. La particolarità di questo dispositivo consiste nella possibilità di guidarlo con un magnete
LASUPCAM
Un'innovativa
videocapsula
per lo studio del colon
dall'esterno. I vantaggi rispetto alla colonscopia: indolore, meno invasivo, meno rischioso e imbarazzante. La prima parte del progetto si concluderà a febbrario 2015.
La seconda parte, se approvata
dalla commissione europea, inizierà nel 2016. Contiamo di poter
mettere a disposizione la capsula
per uso clinico entro 4,15 anni».
Irene Puccioni
EQUIPE Medici e infermieri della gastroenterologia
Sanità fiorentina e toscana
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sl ssïcu
«Tem pi in netto calo»
IN RIFERIMENTO all'articolo
pubblicato il 13 dicembre scorso
sulle nostre colonne riguardo ai
tempi di attesa per alcune prestazioni ambulatoriali, la direzione
dell'Asl 11 fornisce alcuni dati
«in modo - spiega in una nota da comporre un quadro più dinamico del progetto ` L'attesa ha i
giorni contati'».
«I giorni di attesa per una visita
oculista, all'11 dicembre scorso, risultano di 55 giorni per il codice
breve e di 77 giorni per quello differito . Per la risonanza magnetica
al ginocchio, alla stessa data, risulta un'attesa di 248 giorni per la
prestazione con codice differito.
Pur rilevando l'entità dell'attesa
si deve tenere in considerazione
che l'attesa era di 334 giorni due
mesi fa e di 285 giorni un mese fa,
con un trend di riduzione rispettivamente del 26% e del 13%. Inoltre, sempre per la prestazione di risonanza magnetica, l'Asl aveva
previsto l'assunzione di più medici radiologi, proprio per la riduzione dei tempi di attesa, ma i due
bandi di incarico emessi a tal scopo sono andati deserti: non è stata ricevuta alcuna domanda di
partecipazione».
Sanità fiorentina e toscana
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91iornata
della trasparenza
e l 'i nch i esta
per corruzione
CI che più fa scalpore è
legato ai regali. Il codice
etico di Gareggi è esplicito
in materia: i dipendenti
non posso accettare doni di
valore superiore ai 150 euro
(su base annua). Non solo,
l'azienda sollecita a
condividere i regali in
reparto, a devolbverli a fini
istituzionali o benefici. Un
punto chiaro, in materia
anticorruzione, che però
non sembra aver avuto
grande efficacia, visti i
recenti trascorsi e
l'inchiesta aperta dalla
procura un mese fa che
coinvolge dieci cardiologi
toscani, con tre indagati
per corruzione proprio a
Gareggi. L'anno della
trasparenza, a Gareggi, è
stato punteggiato dalla
formazione anti corruzione
di tutto il personale
dipendente, un anno di
impegno macchiato
dall'inchiesta, che si è
concluso ieri con la
Giornata della
Trasparenza, aperta a tutti,
a cui hanno preso parte
circa 300 persone.
Sono intevenuti, dopo
l'introduzione del direttore
generale Monica Calamai
che ha illustrato proprio il
programma di formazione,
e del rettore dell'Università
Alberto Tesi, il consigliere
del Tar del Lazio Stefano
Toschei, la vicepresidente
Garante della Privacy
Augusta Iannini, il
professore di diritto
amministrativo Alfredo
Corpaci, il vicepresidente
dell'Ordine dei giornalisti
Michele Taddei, il
manager pubblico,
testimone di giustizia e
membro dell'Associazione
`Signori Rossi', Raphael
Rossi. Gli interventi e il
dibattito sono stati
moderati dall'avvocato
Gaetano Viciconte.
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RIZZO HA GIÀ IMPIANTATO
13 CHIP (RECORD MONDIALE)
NEL 2015 NE FARÀ ALTRI 10
IL NUOVO REPARTO F STATO
REALIZZATO IN TEMPI RECORD
AL CTO SU MISURA PER RIZZO
L'occhio bïonïco le ridarà l a vista
A 64 anni, cieca da quando ne aveva 15
Sabato a Careggi il pìmn impianto de l luminare Rizzo
di ILARIA ULIVELLI
NON è stato semplice, ma alla fine ce l'hanno fatta. C'è stato qualche problema all'Estav per reperire il chip retinico ad alta tecnologia che sabato sarà impiantato per
la prima volta a Careggi nel nuovissimo reparto costruito su misura per il luminare dell'oculistica
Stanislao Rizzo, arrivato a Firenze da Pisa il primo novembre.
E' sua l'invenzione dell'occhio
bionico, l'impianto della retina artificiale che ridà la vista a pazienti
non vedenti affetti da retinite pigmentosa, una malattia genetica
Il chip retinico è stato ideato
daRizzo e da lui i m piantato,
pri mo al mondo,Pisa
a
dell'occhio che porta a una perdita della vista graduale e progressiva.
L'occhio bionico è un impianto
ad altissima specializzazione che
Rizzo ha realizzato, primo al mondo, insieme alla sua équipe a Pisa,
dopo una fase di sperimentazione
durata un decennio e portata
avanti anche in altri ospedali.
FINO A OGGI sono stati 13 i
`chip' retinici impiantati da Rizzo
- il record mondiale -, ma il primario dell'Oculistica di Careggi
ha già in programma dieci interventi per il prossimo anno.
«Il primo lo farò entro la fine del
2014», aveva promesso al suo arrivo un mese e mezzo fa. E' stato di
parola. Perché sabato, incrociando le dita, restituirà la vista a una
donna di 64 anni che arriva da un
paese del Nord Italia. Cieca da entrambi gli occhi dall'età di 15 anni, la donna sarà sottoposta all'impianto retinico all'occhio destro
Sanità fiorentina e toscana
che dovrebbe restituirle la vista.
Pur essendo morti i suoi fotorecettori, grazie al chip possono essere
inviati segnali visivi al nervo ottico. Si tratta di una soluzione sperimentale che i ridà una vista in
bianco e nero e per flash successivi, per ora piuttosto rudimentale.
Ma eccezionale e straordinaria.
Anche perché la scienza fa passi
da giganti e in pochi anni la visione potrebbe essere migliorata moltissimo.
I pazienti che si sottopongono
all'impianto hanno bisogno di
una specifica riabilitazione subito
dopo l'intervento per abituarsi a
vedere in modo elettronico.
Dopo cinquant'anni di buio totale tornare a vedere gli oggetti
grandi anche se non in modo perfetto è il più grande regalo che si
possa desiderare. E arriverà sotto
l'albero di Natale.
i pia nto si può fare
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Stanislao Rizzo, 5 8 anni, nuovo primario dell'Oculistica di Careggi
Sanità fiorentina e toscana
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CAREGGI: CONTESTAZIONI PER VIO LAZIONE AL CODICE ETICO
Partito il procedi tinto disciplinare
PER I PRIMARI di Gareggi indagati nell'ambito dell'inchiesta 'Cuore d'oro ', David Antoniucci (accusato di corruzione e turbativa
d'asta) e Gennaro Santoro (accusato di corruzione), la contestazione
dell'ufficio disciplinare con gli addebiti per violazione del codice etico, sarebbe dovuta partire il primo
dicembre, come scritto da `La Nazione'. Ma l'ufficio ha dovuto ritardare l'invio in attesa di ricevere la
Sanità fiorentina e toscana
Venti giorni di tempo
per rispondere agli addebiti
dizioni a gennaio
documentazione completa di ordinanza e avvisi di garanzia . Arrivati
anche per il terzo indagato di Gareggi, il professor Luigi Padeletti,
per cui il materiale è stato inoltrato
alla commissione dei garanti
dell'Università che deciderà. Antoniucci e Santoro sono stati convocati a gennaio (devono passare 20
giorni dal ricevimento della raccomandata, avvenuto 1'11 dicembre)
per un'audizione a loro difesa. Nel
frattempo, i tre primari sono regolarmente al lavoro . I due cardiologi
dell'Asl indagati, Giovanni Maria
Santoro e Tania Chechi si sono presentati spontaneamente alla commissione disciplinare.
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ELI CHIEDONO I COMITATI E LA CONSIGLIERA LAURA GIORGI (M5S)
`Campo di Marte, altri 200 posti'
Contestato il rapporto tra popolazione e disponibilità di letti
CONTRO l'ipotesi di costruire un nuovo padiglione al
Campo di Marte si schierano
cinque comitati: Lucca per
una Sanità Migliore, Lucca
Sanità, comitato Per Non Morire, comitato Lucca Est-Sergio Ghiselli, e associazione
Lucca Bene Comune. Hanno
preparato un documento che
sarà letto oggi in consiglio comunale quando verrà discusso l'ordine del giorno presentato dalla consigliera comunale del Movimento Cinque
Stelle, Laura Giorgi. Secondo
i comitati l'Asl dovrebbe utilizzare i 200 posti disponibili
negli edifici realizzati nel
2005 nell'area del Campo di
Marte, dove potrebbe trovare
spazio la degenza per i post
acuti. «Rapportando la legge
alla popolazione della Piana
di Lucca di circa 170.000 abitanti, la Asl 2 - si legge nel documento congiunto dei comitati - è obbligata a garantire
una struttura ospedaliera di
630 posti letto totali di cui
120 da destinare a riabilitazione e post-acuto. In violazione
di questa legge la Regione To-
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((STOP AL CEMENTO» Movimento 5 Stelle e comitati contro
l'ipotesi di un nuovo padiglione: oggi se ne parla in consiglio
E stamani Baccelli spiega
il suo progetto di spostare
qui la sede della Questura
scana e la Asl 2 hanno costruito un nuovo ospedale solo per
acuti, con degenza media prevista di 5 giorni, con un indice di posti letto del 2,5 per
mille abitanti, pari a 420 posti
letto».
E PROPRIO la consigliera
comunale
Laura
Giorgi
(M5S) oggi presenterà un ordine del giorno per «impegnare sindaco e giunta ad attivarsi con Asl, Conferenza sindaci, Provincia, Regione, Ministero, per ottenere il rispetto
del rapporto posti letto/abitanti stabilito dalla legge nazionale nella piana di Lucca.
A cercare la collaborazione degli altri Comuni della piana
in modo da presentare un
fronte unito di richieste. A
prevedere nei piani di destinazione del "Campo di Marte"
gli opportuni spazi per accogliere i circa 200 posti letto
mancanti alla sanità della piana di Lucca». «Il Campo di
Marte - aggiunge la Giorgi per la legge 67/88 deve rimanere a destinazione pubblica
e non può essere venduto a
privati come ha già fatto la
Asl 2 con la vendita di Carignano a un magnate russo, in
violazione della stessa legge.
Mentre invochiamo gli interventi di Procura e Corte dei
Conti,vogliamo
ribadire
quanto più volte abbiamo sostenuto: no alla cementificazione e si alla riqualificazione».
INTANTO stamani a Palazzo Ducale il presidente della
Provincia Stefano Baccelli illustrerà le proposte per l'utilizzo di una parte dell'area del
Campo di Marte, in relazione, in particolare, al futuro
dell'immobile di via Cavour,
di proprietà della Provincia,
che attualmente ospita la Questura.
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LA PROPOSTA È RIVOLTA ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO. L'EDIFICIO DOVRA ESSERE DI ALMENO 640 METRI QUADRI
Maxi-Casa della ,-)
A MONSUMMANO sorgerà la Casa della Salute su una
superficie di almeno 640 metri quadrati. Lo annuncia
l'Asl 3 di Pistoia nel suo «avviso di ricerca di immobile a
destinazione sanitaria per stipula di contratto di locazione passiva di 6 anni».
La ricerca - precisa l'ente - si
rivolge esclusivamente alle
associazioni di volontariato
che dovranno farsi carico degli oneri della guardiania [astruso vocabolo che la stessa
Treccani definisce come non comune, ndr], attività di segreteria, centralino, gestione delle
pulizie, manutenzione ordinaria della sede e degli arredi».
s orgerà a
Monsu
L'aggiudicazione avverrà a
favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa in base a parametri economici e
tecnici. L'edificio dovrà appunto essere di 640 mq netti,
ma l'Asl si riserva la possibilità di richiedere ulteriori spazi contigui da adibire a uffici
(circa 70 mq) e a magazzino
(60 mq). L'immobile - si legge ancora sul bando - dovrà
essere collocato in zona con
facilità di parcheggio (spazi
pubblici o privati nel raggio
di 50 metri), con facilità di accesso alle principali arterie
stradali e centrale rispetto al
comune di Monsummano e
privo di barriere architettoni-
® si cerca fl «gestore»
I
Questo il canone annuo
massi m o. Ci saranno
quattordiciambulatori
che. La destinazione d'uso è
centro socio-sanitario per attività sociali, sanitarie e amministrative, oltre che archivio. Per la locazione si prevede un importo massimo di
35mila euro annui.
Il bando illustra anche come
sarà strutturata la Casa della
Salute: 14 ambulatori per medicina generale, pediatria e
per altri specialisti, medicina
d'iniziativa ed expanded chronic care model, ambulatorio in-
fermieristico, di piccola diagnostica, spazio per il Cup e
altre attività amministrative,
segreteria delle attività ambulatoriali, Punto Insieme, punto prelievi, assistenza infermieristica territoriale, assistenza sociale, valutazione
multidimensionale, spogliatoi, depositi di materiale, due
sale di attesa per almeno 10
persone, servizi igienici separati, quattro posti-auto esclusivi.
La presentazione delle offerte dovrà avvenire entro le 13
del 21 gennaio all'Usl 3 di Pistoia. La prima seduta pubblica di gara è fissata per il 28
gennaio alle 9.30.
Mai
PARCHEGGI NELLE VICINANZE E' quanto
chiede l'Usi per la nuova struttura sanitaria
Sanità fiorentina e toscana
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« Ped íatría
resti aperta
24 ore 24»
IL REPARTO di pediatria
deve riaprire, anche ridimensionato, ma con personale presente 24 ore su 24.
Lo auspica Francesco Conforti, ex assessore alla Sanità. «La recente protesta del
Crest, il Comitato regionale
emergenze sanitarie, deve
far riflettere -ha detto Conforti- . Il nuovo ospedale di
Pistoia continua a sottrarre
risorse e servizi dalla periferia. Così è successo a San
Marcello e sta succedendo a
Pescia, dove l'ospedale rischia di trasformarsi in un
grande pronto soccorso di
prima stabilizzazione e smistamento». A sollevare la
questione è stata nei giorni
scorsi Eva Giuliani, referente del Crest, in seguito ad un
incontro avuto con l'assessore regionale alla Salute Luigi Marroni e il sindaco di Pescia Oreste Giurlani.
«Facciano chiarezza sulle regole dell'assistenza pediatrica in Valdinievole -aveva
detto Giuliani- e se i bambini che vivono nelle aree più
periferiche e montane hanno la stessa probabilità di
salvarsi rispetto a quelli che
vivono a Pistoia». Ma per
Conforti è tutto il Patto territoriale a scricchiolare. «Deve essere ridiscusso perché
non garantisce pari dignità
fra i vari territori. A Pescia,
da tempo, non si fanno investimenti nel personale e in
tecnologie, che sono invece
l'unico mezzo certo per far
funzionare i servizi e dare risposte concrete ai bisogni
delle persone che vi fanno riferimento». «Così, l'assistenza sanitaria va evrso strutture private ed è sempre più
povera coi poveri», ha concluso.
L. Sil.
Sanità fiorentina e toscana
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PATRIZIA ROMOLI è stata confermata responsabile per la prevenzione
della corruzione per l'azienda sanitaria pratese. La Romoli riveste anche
il ruolo di responsabile dell'Area amministrativa del dipartimento di
prevenzione ed è direttore dell'Uo supporto amministrativo.
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L'ASL 4 dona arredi sanitari all'azienda sanitaria
Usl 6 di Livorno a seguito della chiusura
dell'ospedale Misericordia e Dolce. Così dal
presidio sanitario dismesso di via Cavour e chiuso
ormai da un anno partiranno alla volta della città
labronica dodici posti letto non elettrici.
Le spese di trasporto sono a carico dell'Asl 6 di
Livorno che ha fatto richiesto di questi posti letto.
Se una parte degli arredi del vecchio ospedale non
sono finiti al «Santo Stefano» e non sono stati
riutilizzati nel nosocomio di Galciana, almeno
possono essere impiegati in altre realtà sanitarie.
Sanità fiorentina e toscana
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Esperti di oncologia
SI CHIUDE oggi all'Ars Hotel Museo il I corso annuale «Carcinoma del colon retto avanzato e carcinoma gastrico avanzato: dalla pratica clinica alla biologia» organizzato dall'Unità operativa Oncologia
dell'Asl 4. Il corso si pone l'obiettivo di analizzare i
risultati clinici raggiunti fino ad oggi e le maggiori
novità emerse nell'ambito della ricerca su queste due
importanti patologie . Hanno partecipato i massimi
esperti a livello nazionale che illustreranno le più importanti novità in questo ambito sia dal punto di vista clinico che biologico.
Sanità fiorentina e toscana
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Lingua dei segni, corso
ALLA sezione ENS di via Enrico Fermi, a gennaio
parte il corso di 1° livello per imparare la Lis, la lingua visivo - gestuale utilizzata dalle persone sorde
per comunicare. Il corso LIS è rivolto a tutte le persone interessate all'apprendimento della LIS: operatori pubblici, insegnanti curricolari o di sostegno, operatori socio-sanitari, ricercatori, aspiranti operatori
all'assistenza alla comunicazione, aspiranti interpreti LIS, familiari o conoscenti di persone sorde, curiosi. Chi è interessato può contattare la sezione provinciale di Prato all'indirizzo email [email protected] oppure telefonare allo 0574571050.
Sanità fiorentina e toscana
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«SIAMO alle solite tanto che dobiamo prendere atto della riduzione del personale nell'ambulatorio
pediatrico del pronto soccorso».
La denuncia arriva da Roberto Cesario, segretario provinciale di
Nursind Prato, all'inizio della settimana che porta dritta alle festività natalizie.
«Abbiamo appena avuto notizia,
da parte dei colleghi indignati e
con i nervi a fior di pelle, di quest'ultima " sforbiciata" aziendale
- prosegue il segretario Cesario E di mezzo ci sono ancora gli infermieri. E in questo caso specifico di conseguenza ci vanno di
mezzo i piccoli pazienti e i familiari». Cosa succede a partire da ieri
SERVIZIO PENALIZZATO
«Una sforbiciata che arriva
mentre ci siavvicina
alle festività natalizie»
e su cosa si appunta l'attacco di
Nursind? «In pratica si passa da
due a un solo infermiere per turno e ciò comporterà di lavorare il
doppio - spiega Cesario - Una situazione che giunge in un momento delicato e va ad incidere su
un ambulatorio che, vista la contingenza del periodo (influenze e
malattie di stagione) e le festività
oltre alla minore presenza dei pediatri sul territorio, sarà sempre
Sanità fiorentina e toscana
più ingorgato». Cesario punta il
dito contro quelli che potranno essere gli effetti e le consgeuenze di
una «riduzione di personale che è
dovuta al mancato rinnovo del
contratto degli infermieri interinali. L'azienda deve assumere».
Secondo Cesario l'Asl 4 avrebbe
l'opportunità di farlo: «Esiste una
graduatoria Estav da far scorrere,
ricorrere alle soluzioni `extemporanee' è improducente. Quale qualità si può garantire lavorando
con questo sistema?».
INTANTO anche i sindacati
Cgil e Cisl stanno seguendo il caso. «Dai contatti avuti, abbiamo
la promessa dall'azienda che 5 per-
sone saranno riprese con l'inizio
dell'anno e che cercherà soluzioni
per sopperire a queste carenze di
personale. Siamo consapevoli che
questa scelta aziendale arrecherà
disagio alla popolazione e ci stiamo muovendo per far sì che questi disagi, se proprio ci devono essere, siano limitati nella durata».
«Proprio oggi (ieri, ndr) - aggiunge Sandro Malucchi della Cgil sono stati confermati 6 infermieri
e 5 Oss con agenzia interinale. Altri 5 infermieri, sempre via interinale, entreranno in servizio il 2
gennaio. Non sappiamo quale sarà la dislocazione di tali forze lavoro».
Sara Bessi
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Morì a 39
,indagati cinque medici
Dura la valutazione della pm Marrara: «Quella vita poteva essere salvata, ma le terapie sono state insufficienti o dannose»
di Alessandro Guarducci
1 LIVORNO
Elisa Paggini, una mamma di
39 anni, morì improvvisamente per arresto cardiocircolatorio all'alba del 19 luglio 2013,
nel quinto reparto dell'ospedale livornese, dove era entrata la sera del 17 luglio accusando dolori addominali e vomito. In quel giorno e mezzo
di degenza (più un altro giorno trascorso in precedenza al
pronto soccorso in osservazione), risulta che ai i familiari
non fu comunicata alcuna situazione di emergenza né tantomeno fu indicato un eventuale pericolo di vita.
II decesso avvenne
all'alba del 19 luglio
2013 nel reparto di
Medicinal in seguito a un
gravissimo danno renale
causato da un livello
eccessivo di calcio
per un adenoma benigno
Perla Procura, la
patologia di cui
soffriva la donna fu
accertata chiaramente
ma sarebbe stata curata
Dunque una morte tanto in- solo con la reidratazione
spiegabile e assolutamente
inattesa, al punto che era sta- quando invece «servivano
ta la stessa azienda sanitaria
livornese a segnalare il caso alla Procura, anche a seguito
delle risultanze di una valutazione interna sui fatti accadu-
ti.
Oggi, a conclusione delle indagini (articolo 415 bis), sono
cinque i medici dell'ospedale
di Livorno indagati dalla sosti tuto procuratore Fiorenza
Marrara con l'accusa di cooperazione in omicidio colposo: oltre al primario dell'Unità
Organizzativa Medicina I,
Marco Cei, risultano coinvolti
nel procedimento Maria Cristina Mandolesi e Ornella Marino, in servizio nello stesso
reparto, e poi Filomena Marrelli e Luigino Rizzello, intervenuti in turno in qualità di
guardia interdivisionale.
Come è evidenziato nell'avviso di conclusione delle indagini, la colpa è consistita non
solo «in negligenza, imprudenza e imperizia» ma anche
«per non aver adottato adeguate iniziative diagnostico
terapeutiche a fronte di una
gravissima crisi ipercalcemica che presentava la paziente».
Addirittura, nell'atto redatto e sottoscritto dal pubblico
ministero è specificato che i
medici avrebbero «adottato
Sanità fiorentina e toscana
misure d'emergenza»
un protocollo terapeutico assolutamente insufficiente, se
non addirittura dannoso", anche una volta individuata la
patologia di cui soffriva la Paggini e successivamente non
avrebbero monitorato le funzioni vitali (renali e cardiaca)
della paziente. Secondo l'accusa, infatti, i medici «in presenza di un danno renale» si
sarebbero limitati «ad una reidratazione forzata», fino al decesso della donna per una crisi cardio-respiratoria.
Sposata con un spedizioniere marittimo molto conosciuto in città, Antonio Bonsignori e madre di Giorgio, un bambino che all'epoca aveva 8 anni, con i quali viveva in una
palazzina bifamiliare ad Antignano, Elisa era andata al
pronto soccorso nel pomeriggio del16luglio, appunto presentando forte nausea e vomito insistente.
Le venne diagnosticata una
calcolosi renale, con una forte
carenza di potassio; le fu prescritta idratazione, reinfusione di potassio e eventuale terapia antibiotica e an tidolorifica e fu deciso di tenerla in osservazione.
Dopo un giorno e mezzo di
ricovero al pronto soccorso
(Osservazione breve intensiva), effettuati una serie di esami, la donna venne trasferita,
nella serata del 17 luglio (alle
22,40 risulta dagli atti) nel reparto di Medicina generale I,
dove poi fu trovata morta la
mattina del 19 luglio alle 6 in
punto.
Morta a causa (come stabilito in seguito dall'autopsia richiesta dai familiari di Elisa)
di un arresto cardiaco causato
da una fortissima ipercalcemia dovuta a un adenoma benigno delle ghiandole paratiroidee : patologia curabile, se
riconosciuta e adeguatamente trattata.
E qui parla l'avviso di conclusione delle indagini, che
spiega brevemente ma in maniera incisiva che cosa è successo - almeno secondo le risultanze dell'inchiesta - in
quelle
drammatiche
ore
all'ospedale livornese: "Dopo
che la paziente fu trasferita a
Medicina generale, i medici
dapprima ritardavano nel rilevare il livello di calcio eccezionalmente alterato, come era
già stato riscontrato al pronto
soccorso (due esami erano stati effettuati nella mattinata
del 17luglio, ndr). Ma soprattutto , una volta riconosciuto
il quadro (puntualmente riportato in cartella clinica, dove le analisi di laboratorio evidenziavano un valore del calcio molto elevato e in aumento
ndr), pur essendo ancora al
momento possibile intervenire per salvare la vita della paziente, approntavano un pro tocollo terapeutico assolutamente insufficiente, se non
addirittura dannoso nel caso
specifico, limitandosi alla sola reidratazione, quando invece andava seguito un protocollo comprendente multiple
misure di emergenza, quali oltre alla reidratazione - la
diuresi forzata, terapia con
calcitonina e, in presenza di
danno renale, come nel caso
in oggetto, emodialisi", il tutto da associare a farmaci mirati (anti-assorbitivi) e somministrazione di calciomimetici».
«Al contrario i sanitari - si
legge ancora nell'avviso di
conclusione delle indagini
della Procura di Livorno -"li-
mitandosi a una reidratazione forzata, peraltro in una paziente con blocco renale, senza somministrare alcun farmaco tale da indurre alla diuresi forzata e senza prendere
in considerazione la possibilità di una terapia dialitica, non
programmando l'impiego di
alcun presidio terapeutico, né
peraltro monitorando le funzioni renali e cardiaca, causavano la morte della paziente,
preceduta da un rilevantissimo edema polmonare, cui
conseguiva una crisi terminale cardio-respiratoria».
La sostituto procuratore
Fiorenza Marrara, ricevute la
segnalazione dall'Asl e la consulenza del medico legale nominato dai familiari di Elisa
Paggini, si è avvalsa della consulenza tecnica d'ufficio dei
clinici Marco di Paolo e Paolo
Miccoli, sulla cui base ha deciso di indagare i cinque medici
dell'ospedale livornese per il
"delitto di cui agli articoli 113
e 589" del Codice Penale, ovvero concorso omicidio colposo.
L'atto di conclusioni delle
indagini è stato depositato l'8
dicembre nella segreteria della Procura.
La morte di Elisa ha lasciato
un bambino piccolo senza
madre, un marito e i genitori
(Anna Melani, insegnante in
pensione, e Paolo Paggini,
che gestisce un'impresa di pulizia in porto) con la vita distrutta da un dolore reso ancora più forte dal dubbio avallato per il momento dalle
consulenze mediche - che la
giovane donna si potesse salvare.
VRIPRODIIZIONE RISERV ATA
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e,,,ci- ,,,,dm
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Sopra la sostituto procuratore
Fiorenza Marrara che ha condotto
l'inchiesta. A sinistra e sotto due
belle immagini di Lisa Paggini,
scomparsa nell'estate dell'anno
scorso a soli 39 anni.
Sanità fiorentina e toscana
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IN COREA
Sottratti i tl
il
1 LIVORNO
Rubano timbri medici e soldi
dagli ambulatori Sais (Servizio
assistenza e informazione sanitaria) di via La Pira in Corea, gli
studi medici che accolgono i
pazienti meno abbienti che
hanno difficoltà economiche.
Il colpo è stato messo a segno
a ri dei medici al Sais
nello scorso weekend, molto
probabilmente tra sabato e domenica. Ma i medici si sono resi conto della situazione ieri pomeriggio, quando hanno aperto gli studi.
I malviventi, come ricostruito dal presidente del Sais Alberto Rossi, hanno spaccato una finestra e poi hanno rovistato in
tutti gli uffici, nei cassetti e negli armadi, portando via alcune
centinaia di euro del fondo cassa. Intorno alle 15.30 sul posto
sono intervenuti gli agenti delle volanti della polizia per il sopralluogo. Ma non sono state
trovate tracce importanti. Si teme soprattutto per i timbri, che
potrebbero essere usati dai la-
dri anche per ricette di sostanze legate al consumo di stupefacenti (per esempio il metadone
e così via). Dispiaciuto il presidente Rossi: «Nei nostri ambulatori non c'è un granché da rubare, facciamo un servizio per
la gente. Siamo amareggiati».
Il Sais, che ha iniziato la sua
attività nel 1987 grazie al lavoro
di tre suore, Paola Lubino, Tarcisia Gallazzi e Beatrice Antonelli, mette a disposizione sei
ambulatori. Dal 1990 è un'associazione di volontariato, di ispirazione cristiana, riconosciuta
dalla Regione Toscana.
iI vetro della finestra rotto dai ladri
Sanità fiorentina e toscana
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L'Asi al Comune:
il Triage
non era inattivo
L'AsI risponde alla nota del
Com une sulla visita del sindaco Nogarin e dell'assessore
Dhimgjini al pronto soccorso
dell'ospedale. il direttore sanitario Carlo Giustarini tiene
in primo luogo a chiarire che,
diversamente da quanto denunciato alla fine del sopralluogo, la funzione "Triage"
della struttura, «nel momento
della visita, era assolutamente attiva come di norma e non
ha subito alcuna interruzione»: è la funzione «strategica
operativa sulle 24 ore » svolta
all'ingresso del pronto soccorso da due operatori sanitari».
La mattina in questione, dalle
8 alle 14, il "Triage" si è «occupato di ben 67 nuovi pazienti
che sono giunti consecutivamente, senza che si verificassero problemi particolari elo
attese fuori controllo».
L'AsI spiega a sindaco e assessore che «la postazione segnalata come "sprovvista di
operatore" non era il "Triage",
bensì quella della cosiddetta
Informazionee Accoglienza»:
è stata istituita di recente dall'attuale direzione aziendale e
che «si occupa di tenere i parenti aggiornati sul percorso
sanitario intrapreso dal proprio congiunto» all'interno del
pronto soccorso. Per questo
ruolo di raccordo , l'addetto viene spiegato - si deve «muovere sistematicamente tra la
propria postazione ed i locali
interni al pronto soccorso al
fine di ricevere informazioni
aggiornate » e trasmetterle ai
parenti in attesa.
Il funzionamento del pronto
soccorso è «tema cruciale per
ogni struttura ospedaliera»,
Sanità fiorentina e toscana
viene spiegato dall'Asl sottolineando lo sforzo di riorganizzazione anche attraverso
strutture legate alla medicina
generale (Aft, Case della
Salute, Uccp). L'Asl segnala
che «manca un 'educazione
all'utilizzo appropriato del
ricorso al pronto soccorso, in
modo da evitare la pressione
della domanda impropria». Si
tratta di problematiche sulle
quali «i risultati concreti non
si manifesteranno in tempi
brevi». Dunque n- viene
ribadito - le criticità ricorrenti
dei pronto soccorso in Toscana, compreso il nostro di Livorno, «continueranno a manifestarsi malgrado tutti i
correttivi già posti in essere e
gli altri che potranno seguire». Tuttavia, i dati prelimina•
ri raccolti dal MeS della Scuola
Sant'Anna sui pronto soccorso
toscani relativi al 2013 e 2014
«descrivono una situazione
sostanzialmente omogenea»
fra le varie Asl e Livorno «non
rappresenta una situazione
fuori controllo» in Toscana.
Anzi, il direttore sanitario
ribadendo l'impegno al
miglioramento del servizio,
esprime «l'apprezzamento
doveroso e sincero» dei vertici
As) «nei confronti di tutto il
personale» impegnato «in
questo lavoro molto difficile e
prezioso di vera e propria
"trincea"».
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Pagina 39
I comitati all'attacco
«Servono 200 letti
nell'ex osp edale»
Secco no all'ipotesi di realizzare un nuovo edificio nell'area
Chiesti spazi perla riabilitazione e per assistere i post acuti
II LUCCA
I comitati "Lucca per una sanità
migliore", "Lucca Sanità", "Associazione per non morire",
"Lucca Est Sergio Ghiselli", "Associazione Lucca Bene Comune" si dicono contrari alla realizzazione di un nuovo edificio
al Campo di Marte e chiedono
di utilizzare i 200 posti letto disponibili nei due padiglioni costruiti dopo il 2005 , necessari
per fornire l'assistenza necessaria.
Ecco la posizione dei comitati:
«Il decreto -legge Balduzzi
convertito in legge n135 del
7-8-2012 stabilisce, all'art. 15,
comma 13 , punto c, che i posti-letto ospedalieri totali siano
pari al 3, 7 per mille abitanti della zona di competenza, di cui lo
0,7 per mille da destinare alla
riabilitazione e fase post - acuta.
Rapportando la legge alla popolazione della Piana di Lucca di
circa 170,000 abitanti, la As 2 è
obbligata a garantire una struttura ospedaliera di 630 posti letto totali di cui 120 da destinare
a riabilitazione e post-acuto. In
violazione di questa legge la Regione Toscana e la Asl 2 hanno
costruito un nuovo ospedale solo per acuti (degenza media prevista di 5 giorni) con un indice
di letti del 2,5 per mille abitanti,
pari a 420. Ai cittadini lucchesi
mancano quindi 210 letti rispetto allo standard nazionale.
«Invitiamo con forza il sindaco di questa città , quale prima
autorità della Usl e garante del
diritto alla salute dei suoi cittadini, a prenderne atto e agire di
conseguenza. Recentemente la
As12 ha integrato il nuovo ospedale per acuti con un modulo di
14 pl per riabilitazione e
post-acuto, ricavati al Campo
di Marte, nei quali però non è
garantita un 'assistenza in condizioni di degenza ospedaliera
con presenza del medico 24/24
ore, ma strutturato a tipo di
ospedale di comunità, in cui
l'assistenza medica è fornita solo su chiamata e assicurata dal
medico di base che è di regola
impegnato in altre attività assistenziali.
«In questa prospettiva la proposta lanciata dal direttore generale dellaAsl 2 di costruire un
nuovo padiglione, sempre con
il sistema del project financing,
per ospitare la cittadella della
salute, il centro direzionale e altri sevizi connessi, invece di utilizzare i 200 posti-letto disponibili al Campo di Marte nei due
padiglioni costruiti dal 2005 in
poi, già pronti e perfettamente
a norma o adattabili con minima spesa, ci sembra una provocazione e un'offesa al buon senso dei cittadini, nonché un altro
tentativo di cementificazione
selvaggia e speculazione edilizia a poca distanza dalle Mura
di Lucca che si aggiunge a quello operato con la costruzione
del S. Luca in zona dichiarata
agricola e inedificabile sul piano strutturale»
1, -ù,,li ANI-
il padiglione c del Campo di Marte (Vip)
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 40
Pochi bebè, p
to nascita a rischio
Dal primo gennaio la soglia minima è 1000 e Piombino è lontana. L'assessore: «Contiamo in una deroga»
di Valerla Parrini
1 PIOMBINO
Nel 2013 i fiocchi rosa e azzurri appesi alla nursery di Villamarina furono 311. Quest'anno saranno più o meno gli
stessi.
La teoria legislativa dice che
il punto nascita è a rischio
chiusura. Perché la soglia dei
500 è lontana. E, in base alle
direttive del piano sanitario
nazionale, dal primo gennaio
serviranno addirittura mille
parti per scongiurare la soppressione.
«La pratica, invece dice
un'altra cosa», tranquillizza
l'assessore Margherita Di
Giorgi. Per Piombino e Portoferraio la Regione è pronta a
confermare l'introduzione di
una deroga che salverebbe entrambe le maternità. Già organizzate in una unità operativa
che tocca sì e no quota 500.
Il dato finale che si delinea
per Villarnarina è letto in maniera sostanzialmente positiva dal primari o, il dottor Ambrogio De Nardo. «Non era
scontata la conferma del numero dello scorso anno, in un
quadro reso così complicato
dalla depressione economica», afferma il medico, sottolineando subito dopo il calo delle nascite generalizzato in tutto il Paese.
Bimbi al punto nascita (foto d'archivio)
tutto.
«Un'eventuale riorganizzazione dei punti nascita dovrebbe basarsi proprio su questi elementi che ormai appaiono consolidati», commenta
De Nardo.
E' chiaro che un forte elemento di attrazione può essere rappresentato dall'introduzione del parto indolore. Do-
po svariati annunci, stavolta
parrebbe quella buona.
«Il nostro personale è già in
fase di formazione. Contiamo
di iniziare nei primi mesi
dell'anno. Ed è evidente che,
oltre a consentire l'erogazione
di un servizio così importante,
la novità avrà un effetto positivo sul numero delle donne
che sceglieranno Villamarina
per dare alla luce i propri figli».
Il giudizio dell'assessore Di
Giorgi percorre gli stessi binari: «Il parto indolore sarà un
fiore all'occhiello della sanità
piombinese. Quanto al rischio
di soppressione del punto nascita, credo proprio si possa affermare che sia scongiurato».
CRIPRODUZION E RISERVATA
La diminuzione investe an-
che l'immigrazione. Persiste
uno zoccolo duro che oscilla
tra i120 e il 25% del totale delle
nascite. Fino a qualche tempo
fa la percentuale sfiorava il 30.
In attesa di un esame completo delle statistiche 2014 (a
inizio anno) è possibile già ricavare qualche elemento di ri flessione. Intanto, Villamarina continua ad essere la meta
di donne provenienti dalla zona nord della provincia grossetana. Follonica e dintorni,
dunque. Essendo l'ospedale
di Massa Marittima cancellato
dalle direttive sui piccoli ospedali, le partorienti dovrebbero
optare per Grosseto. E questo
finisce col favorire Piombino.
Di contro, in diversi casi, a
San Vincenzo si preferisce far
nascere il proprio bambino a
Cecina piuttosto che qua.
Questione di viabilità, soprat-
Sanità fiorentina e toscana
P,r61
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Pagina 41
LEGGE 194
Sono state un 'ottant
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d
inte rruzioni
PIOMBINO
A Villamarina la percentuale
delle interruzioni di gravidanza
sfiora il 30% dei nati vivi. Ed è
un dato consolidato che non accenna a scendere.
A fornirlo è il primario del reparto di ostetricia e ginecologia
di Villamarina, il dottor Ambrogio De Nardo.
«Complessivamente nel 2014
arriveremo ad un'ottantina di
interruzioni. Non parliamo solo
di donne piombinesi», spiega il
medico.
In larga parte si tratta di aborti farmacologici per i quali, grazie ad un protocollo snello, i
tempi di attesa risultano ridotti.
Sanità fiorentina e toscana
Ambrogio De Nardo
AVillamarina, su un organico
di 7 medici, 4 sono gli obiettori.
Atre, primario incluso, è delegata l'applicazione della legge 194
circoscritta all'interruzione. Perchè in realtà la normativa prevede anche politiche di educazione alla sessualità e alla procreazione consapevoli.
pre garantito il rispetto dei contenuti della legge. Ma è chiaro
che non è piacevole per nessuno procedere ad un aborto. Si, chiude il medico - mi piacerebbe che quel 30% diminuisse almeno fino a toccare la soglia fisiologica del 20. Di sicuro, però,
la situazione economica non
aiuta».
(v.p.)
«Come ginecologo ho sem-
ORI PRODJZ10NE RIS ERVA A
Pagina 42
Esuberî e Asl
la stagione
delle correzioni
FIRENZE
UN A parte il tentativo
dell'assessore al personale
Vittorio Bugli, di dare una
risposta ai 4.458 dipendenti
delle 10 Province toscane,
preoccupati di ritrovarsi in
mobilità, dopo «l'emendamento mannaia» del Governo. Dall'altra le riunioni tecniche, coordinate dal presidente Rossi, per cercare la
strada alternativa alla riforma delle aziende sanitarie,
dopo la bocciatura degli
emendamenti alle leggi 517
e 502, che obbligano a tenere distinte le Asl dalle aziende universitarie -ospedaliere. Nel mezzo l'idea di affrontare i pensionamenti
nella sanità, con i 700 dirigenti e 1.200 dipendenti individuati nelle tre aree vaste, a quando il quadro sarà
più calmo. Ieri è stata la
giornata delle «correzioni»
in Regione, dei ritocchi alle
riforme. Con la Toscana in
prima fila per evitare una
«strage» di dipendenti delle
Province (la metà delle
piante organiche, quindi
più di 2mila dipendenti, rischia la mobilità), indicando al Governo la strada del
progetto di «preFornero» e
di competenze riassorbite a
Sanità fiorentina e toscana
livello regionale.
Ma è sulla sanità che Rossi
gioca la partita più importante. Dovrà accettare il
«3 + 3», ovvero le tre aziende sanitarie di area vasta,
prodotto dell'accorpamento tra le 12 attuali, assieme
alle tre aziende universitarie di Firenze, Pisa e Siena
più il Meyer. La sua «exit
strategy» è puntare sui dipartimenti interaziendali:
le asl non si fonderanno
con le altre aziende, rispettando la legge, ma i dipartimenti creeranno dei ponti
ed eviteranno duplicazioni
e sprechi. Chiaro che le tre
aziende di area vasta dovrebbero stare vicino alle
aziende ospedaliero -universitarie, per dipartimenti più
efficaci e per sinergie concrete. Ma siamo ai primi
passi della riforma corretta,
a gennaio si cercherà la condivisione massima sulla
nuova idea.
Pagina 43
)3
L'Asl ll assume radiologi
ma non si presenta nessuno
II progetto prevedeva il potenziamento del personale per abbattere i tempi
Due bandi vanno deserti, le ore redistribuite tra i 24 professionisti in organico
di Francesco Turchi
1 EMPOLI
I tempi d'attesa per alcune prestazioni specialistiche sono oggettivamente troppo lunghi.
L'Asl 11 di Empoli ne è consapevole e proprio nell'ottica di
darci un taglio aveva messo a
punto un piano di potenziamento del personale. Che prevedeva anche l'assunzione di
almeno tre medici radiologi.
Ma i due bandi pubblicati
dall'azienda sanitaria sono andati deserti: negli uffici di via
Cappuccini non è arrivata alcuna candidatura. E così, per
cercare di migliorare il servizio, lavoreranno più ore i professionisti che già ci sono. Una
situazione che fa a pugni con
le storie di tutti i giorni nell'era
della crisi, dove ogni opportunità di lavoro viene accolta da
una montagna di curricula.
Ma non sempre - evidentemente - è co sì.
La spiegazione dell'Asl 11 arriva dopo l'ennesima protesta,
che abbiamo pubblicato sabato scorso. Giuliana Sani di Martignana aveva chiesto un appuntamento per il figlio, che
doveva sottoporsi a una risonanza magnetica al ginocchio.
E si era sentita rispondere che
il primo appuntamento disponibile era per marzo 2016.
Quindici mesi: «Alla fine - ha
spiegato la donna - mio figlio
ha deciso di affidarsi ad una
clinica privata dove trovato posto nel giro di pochi giorni.
«Così ci costringono a rivolgerci alle strutture private».
All'azienda - tuttavia - «risulta un'attesa di 248 giorni per la
prestazione con codice "differito"», dunque nell'ordine degli otto mesi. Ma al di là di questo «pur rilevando l'entità fanno sapere dall'Asl l l - si de-
Sanità fiorentina e toscana
ve tenere in considerazione
che l'attesa per la stessa prestazione era di 334 giorni due mesi fa e di 285 giorni un mese fa,
con un trend quindi di riduzione rispettivamente del 26% e
del 13%».
Inoltre, «sempre in riferimento alla prestazione di risonanza magnetica, è necessario
specificare che, nell'ambito
del progetto "L'attesa ha i giorni contati ", l Asl 11 aveva previsto l'assunzione di più medici
radiologi, che si sarebbero tradotte in un aumento dell'organico per la riduzione dei tempi
di attesa: ma non sono state
possibili in quanto i due bandi
di incarico emessi a tal scopo.
Non è stata ricevuta alcuna domanda di partecipazione».
Attualmente i radiologi in
servizio sono 24, non più sufficienti - per ammissione
dell'azienda- a garantire l'erogazione dei servizi in tempi ragionevoli. Per questo il direttore generale Monica Piovi aveva pensato di fare assunzioni
«per un numero di ore equivalente a tre professionisti»: in
pratica, potevano essere tre
full-dine, oppure - tanto per
fare un esempio - 4 o 5 part-time. E così è stato pubblicato
un primo bando per l'affidamento degli incarichi, ma è andato deserto. Allora - a distanza di un po' di tempo - l'azienda ci ha riprovato. Ma anche
stavolta nessuna traccia di candidature. A questo punto si è
deciso di percorrere un'altra
strada, anche perché sembra
inutile, alla luce dei risultati
continuare a cercare figure
che, probabilmente , in questo
momento non ci sono . L'AsI 11
- per cercare comunque di andare incontro alle esigenze dei
cittadini - ha optato per una
riorganizzazione interna per
la riduzione dei tempi d'attesa. E così il "pacchetto di ore"
stato redistribuito tra i 24 radiologi attuali che, di fatto, lavoreranno di più: «Per vedere i
risultati della nuova organizzazione - spiegano da via dei
Cappuccini - bisognerà però
avere un po ' di pazienza. I primi effetti positivi ci sono, ma
saranno pienamente tangibili
nel lungo periodo».
ORIPROD'JZIONE RISERVATA
Un radiologo al lavoro mentre effettua un esame di risonanza magnetica (foto di repertorio)
V1d I I aesmn.uliolaci
uw oo .,ip-rn1z uc'mnn
Pagina 44
NOVITÁ AL SAN GIUSEPPE
Controlli allIntestffio
grazie a una cro-cap sula
vizio erogato, ha portato anche
alla messa a punto della inucoLa gastroenterologia dell'As111
sectonia vale a dire una maniedi Empoli svela le carte dei prora per asportare lesioni e polipi
getti e innovazioni che andran- intestinali anche molto estesi
no a caratterizzare quest'imsenza dover ricorrere all'uso
portante settore della medicidella chirurgia, e la dissezione
na che da sempre rappresenta
sottomucosa la quale, a diffeper l'azienda sanitaria di via dei renza della prima tecnica, conCappuccini il fiore all'occhiello
sente di asportare in blocco e
a livello regionale in materia.
non più frammentate lesioni
«Siamo onorati di poter dispormolto voluminose.
re di strumenti tecnologicaUn occhio di riguardo è stato
mente molto innovativi - compoi riservato ai pazienti celiaci
menta il diret(in progressitore dell'Asl,
vo aumento
Gastroenterologia
Monica Piovi
nella nostra
potenziata
- abbiamo a
zona) i quali
disposizione
vengono secon nuovi macchinari
non solo ottiguiti ed aiutaMessa a punto
mi macchinati dal momenri ma anche e
anche una tecnica
to della diasoprattutto
gnosi in poi.
per asportare
una equipe di
Per quanto rilesioni e polipi
specialisti
guarda le coche vanno ad
lonscopie,
senza la chi rugia
aumentare il
poi, si sta ragnostro progetgiungendo
to legato alla qualità».
traguardi davvero considerevoPer gli esami attinenti a queli e anche l'Asll I di Empoli ha
sto settore, infatti, l'Asl ha diin serbo un progetto che posposizione una serie di strutrebbe rappresentare la svolta
menti
tecnologicamente per molti pazienti: la Supcam.
all'avanguardia: dagli endosco«Si tratta di una video capsula a
pi alle 2 nuovissime colonne
controllo magnetico - comper video endoscopi tutti i macmenta il dottor Alessandro Tozchinari in uso rendono possibi- zi - la quale ha la particolarità
le la visione ad alta risoluzione di poter essere guidata
e a quasi 180 gradi per un'an ali dall'esterno del corpo mediansi ancora più dettagliata ed ap- te un magnete in modo che il
profondita. Il progredire della medico possa andare ad indascienza e la volontà da parte gare sull'area precisa dell'intedell'azienda di incrementare stino tenue che intende consempre di più la qualità del sertrollare».
(c. C.)
1 EMPOLI
II reparto di endoscopia
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 45
CONOSCEREI LUOGHI DOVE TUTTI POSSONO MUOVERSI IN TOTALE AUTONOMIA
Guida per le persone divers
UNA GUIDA turistica a prova di disabilità. Arriva nelle librerie «Lucca-Pila, le
città d'arte in sedia a rotelle». Già disponibile nelle librerie, su amazon.it e per i formati kindle, la guida si propone come la
proposta migliore per conoscere i luoghi
pisani e lucchesi dove i diversamente abili possono muoversi in totale autonomia.
Edito da «Polaris» e promosso e finanziato dalla fondazione «Cesare Serono», il volume è stato curato da Enrica Rabacchi e
Pierluca Rossi, impeganti ad abbattere le
barriere che impediscono la piena libertà
di movimento dei disabili. Con la collana
«A ruota libera-itinerari accessibili: istruzioni per l'uso» si dà uno strumento utile
a chi riscontra nelle barriere architettoniche un ostacolo alla quotidianità. «Con il
nostro progetto iniziato sei anni fa e denominato "Centralità" abbiamo pensato alle reali esigenze della disabilità e a rendere delle risposte concrete - afferma Gianfranco Conti, direttore della fondazione
Serono - per far questo i nostri principali
ente abili
obiettivi sono sensibilizzare l'opinione
pubblica e le istituzioni, fare cultura sulla
problematica e fornire una serie di strumentazioni per rendere possibile una
completa autonomia».
LA GUIDA ha visto il supporto strumentale della «Village for all», per le misurazioni delle aree, della Fiat, per il trasporto
dei disabili, e della Toshiba e Canon per i
supporti grafici. «Questa iniziativa ci mostra che le città italiane sono ancora indie-
tro rispetto all'accoglienza - afferma Sandra Capuzzi, assessore al sociale del comune di Pisa (foto) - dobbiamo sviluppare
al meglio il concetto di autonomia e contenere il banale assistenzialismo».
Michele Bulzomi
Servizi sociali
Pagina 46
"A ruota lib era", una guida
pensata per turisti disabili
Frutto della collaborazione tra il Comune e la Fondazione Cesare Serono
il vademecum descrive un itinerario che tocca i luoghi accessibili a tutti
1 PISA
La città si arricchisce di una
nuova guida turistica, un prezioso compagno di viaggio a
misura di portatori di disabilità, in grado di affiancare agli
itinerari storici tradizionali tutte le indicazioni per raggiungerli agevolmente anche in sedia a rotelle. Si tratta di "A ruota libera", un progetto editoriale finanziato dalla Fondazione
Cesare Serono e dalle amministrazioni comunali delle città
d'arte toscane. Il volume su Pisa e Lucca, presentato ieri a Palazzo Gambacorti dall'assessore al sociale Sandra Capuzzi e
dal direttore della Fondazione, Gianfranco Conti, si aggiunge alla guida di Firenze e
anticipa di qualche mese
l'uscita della guida su Milano,
pronta per l'Expò 2015. A Pisa
sono otto i punti di interesse
collegati in modo ottimale per
consentire la fruizione della
bellezze artistiche superando
gli ostacoli architettonici. Nel
percorso vengono anche segnalati tutti i servizi di prima
necessità, bar, ristoranti, bancomat, toilette e farmacie, fa-
Disabile sulla sedia a rotelle
cilmente raggiungibili anche
in carrozzella. La guida, edita
da Polaris, si trova nelle librerie e su Amazon.
«L'idea del progetto è nata
dalla considerazione che le città italiane non possono essere
considerate per tutti - ha spiegato Conti - perché ci sono
scale e marciapiedi sconnessi,
mezzi pubblici non sempre dotati degli ausili idonei. La guida rappresenta uno strumento per diffondere la cultura del
turismo per tutti».
Sandra Capuzzi ha riconosciuto che se qualcosa è stato
fatto in merito, non è ancora
sufficiente: «Per essere parte
della comunità europea dobbiamo sforzarci di accogliere
persone disabili, ma anche
mamme con carrozzine e anziani con problemi di mobilità. La seria politica è quella
che guarda oltre le scadenze
elettorali e tiene conto dei problemi di tutti. Inoltre non sempre una disabilità è così grave
da rendere necessario un accompagnamento: molti trasporti sociali potrebbero essere eliminati se ci fossero supporti adeguati nel trasporto
pubblico. Occorre un cambio
culturale, abbattere le barriere
architettoniche serve a tutti».
Il progetto "A ruota libera è
realizzato grazie a Pierluca
Rossi, che ha girato documentari in 123 paesi del mondo per
varie produzioni, prima che la
sclerosi multipla cambiasse la
sua vita. Oggi continua a girare
il mondo e a filmarlo dalla carrozzella, per consentire a quelli come lui di viaggiare nelle
città d'arte, ma in tutta sicurezza.
Renata Viola
©RIPRORUZIONE RISERVATA
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Servizi sociali
Pagina 47
* il
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C' e, una spec iale carro zzella
V-L
/ VICOPISANO
L'Associazione
Spazzavento
Onlus di Uliveto Terme ha presentato Joëlette, acquistata anche con il contributo dell'amministrazione comunale di Vicopisano, alla presenza dell'assessore alle politiche sociali, ValentinaBertini, e del Sindaco Juri Taglioli. Si tratta di una speciale
carrozzella da fuori strada che
Servizi sociali
consente a persone con disabilità, cui gli ambienti montani e le
escursioni sono purtroppo normalmente preclusi, di percorrere sentieri anche scoscesi e inclinati e partecipare a uscite e percorsi di educazione ambientale.
Gli operatori dell'Associazione
sono disponibili in qualsiasi momento a offrire informazioni e
dettagli Joëlette. Info ww w.associazion e sp azzavento. it.
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