Fecondazione eterologa [pdf - 22,48 KB]
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Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 5 “Friuli Occidentale” Via della Vecchia Ceramica, 1 – 33170 Pordenone C.F. e P.I. 01772890933 – PEC [email protected] Presidio Ospedaliero di Pordenone - Sacile Via Montereale 24 - Pordenone S.S.D. di Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Banca del Seme e degli Ovociti Responsabile: Dott. Francesco Tomei FECONDAZIONE ETEROLOGA: DI COSA SI TRATTA: La fecondazione eterologa è una forma di procreazione medicalmente assistita in cui il seme maschile o l’ovulo femminile non appartiene a uno dei genitori ma ad un donatore esterno alla coppia. Finora questa tecnica era vietata in Italia, ma il 9 Aprile del 2014 la Corte Costituzionale, con una sentenza che riconosce il “diritto incoercibile delle coppie ad avere figli”, ha dato il via libera alla pratica, dichiarando incostituzionale il divieto al ricorso alla fecondazione eterologa previsto dall’articolo 4, comma 3, della Legge 40. Per chi è indicata: I medici suggeriscono il ricorso alla fecondazione eterologa nei casi in cui venga riscontrata l’infertilità assoluta di almeno uno dei due partner o nei casi in cui la procreazione con gameti omologhi venga considerata estremamente remota. Perciò le tecniche così si suddividono: 1.di I livello: inseminazione intrauterina di seme donato 2.di II livello: FIVET/ICSI con impiego di ovociti e/o seme donati 3.III livello: fertilizzazione di ovociti da TESE (estrazione testicolare di spermatozoi). Le procedure di Donazione di Gameti si applicano alle “coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi” (possesso dei requisiti soggettivi previsti dall’Art. 5 Legge 40/2004). Per le procedure a carico del SSN, si applicano i requisiti previsti dal Documento della Conferenza delle Regioni del 04/09/2014 (entro i 42 anni compiuti e per massimo 3 procedure di 2/3 livello). ♂ ♀ Il ricorso alla donazione del seme è prevista nei casi in cui il partner maschile presenti azoospermia, criptozoospermia severa, oligozoospermia, disfunzioni eiaculatorie o altre anomalie degli spermatozoi o del liquido seminale, infertilità da fattore maschile severo responsabile di fallimenti delle tecniche di fecondazione omologa (oligoastenoteratozoospemia severa, mancata fertlizzazione o mancato sviluppo embrionale dopo iniezione intracitoplasmatica di sperma ICSI), malattie geneticamente trasmesse o prole affetta da patologie il cui stato di portatore non può essere determinato, una infezione sessualmente trasmissibile che non può essere eliminata, fattore iatrogeno, partner femminile Rh negativa e gravemente immunizzata con partner maschile Rh positivo. Il ricorso alla donazione di ovociti è prevista nei casi in cui il partner femminile presenti ipogonadismo ipergonadotropo, età riproduttiva avanzata ma comunque in età potenzialmente fertile come indicato dalla Legge 40/2004, ridotta riserva ovarica, malattie geneticamente trasmesse o prole affetta da patologie il cui stato di portatore non può essere determinato, ovociti o embrioni di scarsa qualità o ripetuti tentativi di concepimento falliti tramite tecniche di PMA, fattore iatrogeno. Caratteristiche dei donatori/donatrici: Può donare i propri gameti chi decide in modo spontaneo e altruistico di compiere questo gesto, non avendo alcun legame genetico e/o affettivo con la ricevente, chi si sta sottoponendo ad un trattamento di fecondazione assistita a sua volta e quelli che hanno congelato gameti in passato e non volendo utilizzarli decidano di donarli. N.B. I gameti dei candidati donatori potranno essere utilizzati qualora gli stessi rientrino nei criteri generali di selezione dei donatori, inclusi i risultati delle indagini infettivologiche, genetiche e psicologiche. I donatori devono essere informati circa l’uso dei gameti, il limite massimo di bambini che potranno nascere dall’utilizzo dei loro gameti (al massimo 10 nascite per donatore) e l’esclusività della loro donazione presso un’ unica Banca PMA. I donatori non hanno diritto di conoscere l’identità del soggetto nato, né il nato potrà conoscere l’identità del donatore. Il donatore di gameti non acquisisce alcuna relazione giuridico parentale con il nato e non può far valere nei Suoi confronti alcun diritto, né esser titolare di obblighi. Requisiti nella selezione del/la donatore/donatrice, eseguita da un team multidisciplinare specifico, verrà fornita dall’equipe della Struttura. Le analisi di laboratorio a cui sottoporre il donatore/donatrice verranno indicate dall’Equipe della Struttura in base a quanto previsto dal Documento della Conferenza delle Regioni del 04/09/2014. Iter per le coppie che necessitano di donazione: È prevista una consulenza psicologica. Per la donazione del seme, si richiede una valutazione clinica appropriata con test infettivologici specifici, capaci di risolvere eventuali problemi medico-legali che potrebbero insorgere qualora il partner sieroconverta durante o dopo la tecnica; una valutazione anche della ricevente con una adeguata anamnesi personale e riproduttiva secondo le norme che vengono applicate alle donne in fase preconcezionale per valutare lo stato di idoneità ad affrontare la gravidanza. Dovrebbe essere eseguito un esame pelvico ed una valutazione della riserva ovarica (per il I e II livello) e della pervietà tubarica (per il I livello) e test infettivologici preconcezionali. Per donazione di ovociti, la ricevente deve eseguire una ecografia pelvica, integrata da una valutazione della cavità uterina per mezzo di una ecografia in 3D o un esame isteroscopio. Deve essere valutato lo stato endocrino della paziente (TSH, fT3, fT4, PRL, glicemia ed insulinemia) ed eseguito lo screening infettivologico preconcezionale, come anche la valutazione del partner maschile, con l’esecuzione dello spermiogramma e test di capacitazione, del gruppo sanguigno e fattore Rh e dei Test infettivologici suddetti.