ApRiLe 2005 - Bazarweb.info
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n.13 aprile 2005 mensile di intrattenimento intelligente 2 EDITORIALE bazar 03 2005 MAra Codalli Direttore arTistico RoBerta FABrizi REsponsaBile Servizi WEB www.bazarweb.info Eugenia ROmanelli Direttore responsabile Vera RIsi conDirettore CRIstiana SCoppA REsponsaBile Comunicazione www.bazarweb.info bazar 03 2005 laboratori studenti la sapienza 3 Fotografie di Maurizio Morrone C R IT IC A L rVIEWS Piccolo viaggio in alcuni luoghi CONTAMINATI che con sempre maggior forza reclamano il loro diritto a criticare e crea re. Non desi dera no un altro mondo possibile: LO SONO. A cura di Mariantonietta Cortese e degli studenti dell’Università di Roma “La Sapienza” Sono una rete globale di artisti, militanti, ambientalisti, economi sti, investitori etici, docenti di comunicazione, emarginati, ribelli, sinistroidi… soggetti attivi, irrequieti e scalpitanti. O semplice creativi, urbanisti, ecofemministi, redivivimente soggetti che necessitano sopravvivenza. E per non soccomb globale, INVENTANO l’alternativa, disegnano strategie. E, tanto ere di fronte alle logiche spietate del mercato per cominciare, trovano dei punti di leva.. Evviva la velorution!!! di Elisa Cesarini e Mariantonietta Cortese In sella a una bici e via! Si incontrano in piazzali, si contano, si scambiano volantini d’informazione. Vivere una vita sana, senza anime costrette a muoversi con un mezzo di trasporto che consuma smog, senza clacson, prende il cuore di molte da un sentiero in movimento. Si bardano di coraggio e sfacciata fluido economico. Reclamano il loro essere TRaFFICo. Uno strumento di lotta! Forse il più sano. Anime unite ggine: “Dobbiamo essere tanti, rumorosi e convincenti!” dicono. ma anche spazio dove conoscersi. La metropoli non è solo luogo di transizione, 26 Settembre 1992 San Francisco (California) Ore 17.30 nasce la Critical Mass. Pedalavano al grido di “Abbasso le auto!” e, il doppio, poi il triplo: una “coincidenza organizzata” di ciclisti sorpresa , negli appuntamenti successivi erano che vive per non continuare a uccidere la terra, per divertirsi creare un nuovo spazio pubblico dove si può interagire in mezzo lottando insieme, per utilizzare mezzi alternativi, per alla strada. Critical mass è più di una manifestazione: è una possibile. dimostrazione pratica di come un’altra città sia In pochissimi anni questo “modo di essere” ha raggiunto tutto il mondo espandendosi a macchia d’olio. Oggi tutti i partecipa www.inventati.org/criticalmass/where.htm nti si tengono informati tramite una mailing list : 4 studenti la sapienza laboratori bazar 03 2005 Intervista a 3 ragazzi del “CSOA Macchia rossa” in via Pieve Fosciana 56-82, Roma tel. 55260306. Centro sociale Che aria si respira nella ciclofficina? quella creativa, Il sabato mattina siamo chiusi nella sala degli attrezzi e l’atmosfera èrotte. creiamo nuove bici, o dipingiamo quelle vecchie, o aggiustiamo quelle Create bici? li a quelle bici in Si perché a volte abbiamo dei pezzi sfusi e cerchiamo di aggiunger costruzione, così pezzo per pezzo ne creiamo delle nuove. Ma dove trovate i pezzi? li portano i Spesso nell’immondizia, a volte sono bici rotte che ci regalano, oppure MEZZO! partecipanti nella C.M., si mettono a testa bassa e compongono il SACRO dalle cene Oppure compriamo i pezzi che non troviamo. Si comprano finanziati aprire la potuta è si quale alla grazie sociali magari come quella del 3 maggio del 2003 ciclofficina!! In quanti siete la mattina? o quante bici A volte 2 a volte 10. Secondo quanti pezzi abbiamo recuperato la settimana si sono rotte alla manifestazione! E se io volessi venire a riparare la mia bici? dove si sono Puoi! Anzi ci fa piacere, gli attrezzi sono a disposizione di tutti, basta lasciarli , puoi far da trovati! Puoi venire ogni sabato mattina, tranne qualche evento particolare fatto abbiamo sito, nel tutto trovare sola o chiedi e ti aiutiamo volentieri! Comunque puoi un apposito link proprio per la ciclo E’ importante per il centro la ciclo? pensato Si grazie alla critical mass abbiamo anche una ciclo, altrimenti non ci avremmo a fare un luogo comune per aggiustare bici! e per i nostri La bici rappresenta per noi un mezzo alternativo, quello sano. Per noi tale! Noi diciamo principi il benessere, il paesaggio, la comunione di oggetti è fondamen “poeti si nasce, ciclisti si diventa” U. Grioni “il ciclista” 1910. a month Once ripete un evento Ogni ultimo venerdì del mese (in alcune città italiane di giovedì), si spontaneamente internazionale in più di 200 città del mondo: i ciclisti percorrono . I ciclisti in massa le strade delle metropoli normalmente occupate dalle automobili degli autosauri tirannia la che vita della puntano l’attenzione sul deteriorarsi della qualità alla città. Il ha comportato. La massa si assembra e pedala per 3-4 chilometri intorno una mappa sul percorso in genere è deciso al momento. La ciemmona romana abbozza il movimento è sito pochi giorni prima. L’andatura classica non è in fila indiana, perché passare. deciso nel suo intento: la strada bisogna occuparla, le macchine non devono www.bazarweb.info + bici,+ kaos,+ libertà: anch e in Italia! Milano è stata la prima con raduni regolari ogni settimana. Per partecipare, ogni giovedì, ore 21.30 in piazza dei Mercanti Roma, giugno 2002: rumore incontenibile, smog sopra ogni limite, mascherine tra i piloti degli scooter. Nella prima CIEMMONA i ciclisti romani hanno pedalato a 9 km/h occupando l’intera carreggiata stradale, rispondendo col campanel lo al suono del clacson degli automobilisti arrabbiati. Da allora ogni secondo e ultimo venerdì del mese ore 18.00 / 21.00 si incontrano a piazzale Ostiense/Piramide. next events! 26-27-28 maggio :CIEMMONA INTERPLANETARIA - Roma pedala Ciclo frontiere: Tutti nudi? Giustizia nelle strade: questo reclamano pedalanti. Ma se oltre protesta diventa esemplare. Succede da 4 anni a Zaragoza, nello tutto si è nudi la stato spagnolo di Argon. E si è ripetuto a Milano il 26 giugno 2003. I ciclonudisti irrompon sulle scene urbane di ogni dove. Nudi di fronte alla ferocia del traffico o irriverenti esibiscono la fragilità della propria carrozzeria, sfidando i tabù imposti motorizzato ai corpi dalla moda. Prossimo appuntamento ciclonudisti: 11 giugno, ore 15 ritrovo ad Avegno (al parcheggio spiaggia per truccarsi e mascherarsi). Ore 17 partenza ciclonudista per Locarno. L’invito parla chiaro: La città teme il corpo. Comprime oscura nasconde i corpi motorizzate. Faglielo/a vedere. Fai del tuo corpo un’opera nelle scatole d’arte: dipinto, travestito, mascherato, evidenziato, danzante, musicato, teatrato, glitterato, alato o semplicemente … nudo. CICLO-BIBLIO “Critical Mass:L’uso sovversivo della bicicletta” di Chris Carlsson (ed. Feltrinelli). “Return of the Scorcher” (1992) documentario di Ted White. Video cult di Ted White “noi siamo il traffico” con libretto informativo Intervista a Eugenio Galli, vicepresidente di Ciclobby Fiab (Federazio(ed. Shake). ne italiana amici della bicicletta) attivo nella Critical mass. www.area7.ch/area7/www.criticalmass.it www.area7.ch/area7/www.inventati.org/criticalmass www.tmcrew.org/eco/bike/criticalmassroma www.ciclonudista.net do l’arte è critica ironica Quan di Alessandro Giudizioso collocarsi in una zona di i, è legata a un filo sottile in tensione, pronto a spezzarsi, viziato dal suo La conoscenza del post-moderno, dettata da ritmi cangianti e proteiform e le più note strategie di comunicazione tra cui il brand By Life, ma c’è una profonda differenza: posizionat troviamo elastica linea frontiera tra realtà e finzione. Lungo questa secondo una strategia di By Life è ironico. di un’organizzazione non governativa vicina alle Nazioni Unite, agisce di elaborazione estetica” “Azienda sovranazionale con finalità politiche, costituita nel ’97 a opera i medesimi sistemi utilizzando pur ione, comunicaz della ali multinazion dalle effettuata si è poi auto-assunto come destabilizzazione del consenso inversa negli obiettivi a quella per questo è un’azienda virtuale ideata dall’artista Ciriaco Campus, che (Campus). La finzione di By Life si realizza nella sua messa in scena, interventi. di numero gran un essa per o realizzand eventi di curatore dipendente, designer, nel tranello e giudicarle “Delitto perfetto” dei contenuti del frame. Osservando le opere di Campus è facile cadere le strategie La critica mossa da By Life è ironica e ludica, poiché si prende gioco deve saper leggere tra le righe e scovare i meccanismi che si celano dietro però, critico, lettore Un ali. internazion marchi grandi più dei del brand “By Life” simili alle campagne - Roma, Luglio 2001) sembrano tipiche strategie di sponsorizzazione testuali. Le vetrine, le affissioni, le campagne umanitarie (By Life Camppreesistente senza abbatterlo ma giocando con i suoi elementi, mescolandoli in modo caotico , interpellativi) ma si caricano di profondi contenuti artistici. Si adattano a un sistema e alle tradizionali strategie comunicative (effetti cromatici, emotivi, passionali dei canoni come carte di un mazzo. I frame vengono scossi dall’interno, dove in sostituzion ti. Una rivincita degli spazi, dello sguardo e della mente che si libera globalizza modelli nei piano secondo in solito di elementi altri vengono resi pertinenti . della critico l’agire perfetto” preconfezionati per l’uso per esplorare la realtà in modo critico e autonomo criminologo e presidente (nella finzione) di By Life ha definito “delitto Alberto Abruzzese, docente universitario alla Sapienza di Roma, nonché sua azienda. crede che By Life sia Lettori ingenui critico il lettore ingenuo (che non riconosce le opere di un’artista) che L’argomentare ironico di By Life rischia però di tagliar fuori dal ragionare case) fu sponsorizzata da realmente un’azienda. realizzato sulla città di Gallarate, con i relativi nomi delle vie e prezzi delle L’opera “Monopolys” (gioco da tavolo simile a quello noto a tutti noi, ma domandare l’acquisto di un prodotto che in realtà non c’era. Tuttavia anche questa lettura acritica a ingenuo target un spinse e affissioni attraverso aprire nuove finestre sul Campus nella finzione nte verifica della correttezza del lavoro svolto, della capacità dell’arte di guida la produzione di By Life in quanto si rivela x l’azienda un‘importaper una giusta lettura del mondo. Ma allora è un’azienda o una pseudo azienda? Sicuramente è via la oci mondo. By Life dunque insegna a pensare critico mostrand che provoca al lettore, ma nel processo produttivo è una pseudo azienda. un’azienda poiché produce conoscenza e sapere attraverso l’incertezza ista a Leonardo Romei Interv Segretario Ufficio Comunicazione e Propaganda By Life Foundation ivi, manifesti pubblicitari e Quali sono i prodotti “By Life”? di moda, dai giochi da tavolo ai cibi naturali. Ma anche eventi comunicat Si va dalle soluzioni di arredo per campi umanitari, alle vetrine e linee . strutturate ive comunicat campagne in dispiega le e visive politici; crea identità li dei fili che li legano. Chi prende le decisioni? Chi comanda? Chi sono i dipendenti? diversificati e complementari. Non tutti i nodi della nostra rete sono consapevo By Life conta su una vasta rete di contatti e collaboratori con know how By Life Games e By Life Communication Agency. come pubblici, altri segreti alcuni ti, più alto del piano By Life è suddivisa in vari dipartimen onorario di By Life Foundation è Alberto Abruzzese. Questo è il livello trasversali. Amministratore Delegato di By Life Foundation è Ciriaco Campus, Presidente le scelte strategiche di By Life rispondono a livelli ancora più alti e a interessi decisionale che sono autorizzato a rendere pubblico. Ma le decisioni e umanitari. Ma il vostro marchio rievoca la Porta di Brandeburgo con forti richiami di stampo Nei comunicati appare la definizione di By Life come azienda a scopi io, inquietudini militaristico: come mai? e non comunica significati preesistenti; offre al suo pubblico contatti di immaginar C’è una strategia di oscillamento percettivo. By Life non esprime posizioni percorsi di senso. Benetton. La of Colors visive e comunicative che raccogliamo come cartine di tornasole. Offriamo United nelle soluzioni visive con le campagne di altri noti brand come Nelle vostre prime apparizioni (1997), si rilevano delle somiglianze un significato? c’è basso: in anziché destra a alto in appare che marchio del forma di espressione differenza è nel posizionamento della soggettività inscritta nel testo. By Life rifugge anche da questa o è canonico nel Lo spazio in basso a destra è tradizionalmente adibito a firma, è lo spazio interrotto e ambiguo che proponiamo, quello di Benetton seppure trasgressiv soggettiva. Ma le differenze stanno soprattutto nel percorso patemico consumo. il risolvere le tensioni con l’identificazione nel brand e con a quella dell’ONU. E’ la stessa strategia di marketing operata da Benetton?nale. Non Sin dall’inizio By Life ha inseguito un accostamento della propria immagine e ha legato la sua immagine a valori positivi, al bene assoluto e transnazio creativo potenziale suo il ne disposizio a messo ha nessuno, ” “inseguito By Life non ha ONU appaltati? posso dire altro al riguardo. Shops” sono negozi di By Life o semplicemente il nome di negozi Via via il legame ONU - By Life si è fatto sempre più stretto. I “By Life Ripeto che non posso dire altro. www.bazarweb.info bazar 03 2005 laboratori studenti la sapienza 5 Criticare da fermi: Hack the change di Elisa Barbini Cosa significa “hacktivism”? Il termine deriva dalla fusione tra “hacking” (modo creativo di usare il computer) e “activism” (movimento di chi cerca di migliorare il mondo “dal basso”). Dunque “hacktivism” è un movimento (socio-politico, culturale, artistico) animato da coloro che fanno un uso non convenzionale delle tecnologie informatiche x creare nuove forme di azione e partecipazione politica. Il terreno più fertile per la crescita dell’hacktivism è quello dei centri sociali e dei movimenti sociali, culturali e contro-culturali, underground e artistici che agiscono in vista del mutamento e della crescita sociale di TUTTI. Hacker? Brava gente! “La conoscenza appartiene a tutti e quindi deve essere libera”. E’ questa l’etica hacker. Come dite? Il vostro PC ha avuto un sussulto alla parola “hacker”? Allora bisogna chiarire. “Hacker” non vuol dire “pirata informatico” che si insinua tra le maglie della rete per mandare in tilt siti o per distruggere hard disk: questo è lo scopo del “cracker”. Piuttosto l’hacker maneggia software a scopi sociali, partecipativi, costruttivi. Secondo l’accezione purista dell’hacking, il vero hacker è quello che, individuata una falla nel funzionamento o nella protezione di un sistema, ne avverte i responsabili affinché nessun utente del sistema ne sia danneggiato. Non è un caso che alcuni hacker siano diventati esperti di sicurezza informatica. Hacktivist goal fare comunità: creare comunità virtuali per una comunicazione interpersonale libera, orizzontale, paritaria, senza una gerarchia che ne indirizzi e controlli gli scambi, senza filtri; garantire la privacy: contrastare gli usi impropri e non autorizzati dei dati personali degli utenti (spesso, per mettere a punto efficaci strategie di marketing, le aziende usano i dati personali rintracciabili in rete senza autorizzazione); distribuire le risorse: distribuire le informazioni di interesse pubblico senza censura; distribuire saperi, competenze e strumenti (hardware e software) attraverso la creazione di media indipendenti, e attraverso corsi, laboratori e workshop in aula; difendere e organizzare i diritti: diritto alla cooperazione (una comunicazione libera e aperta consente la crescita delle conoscenze e della cultura, collettiva e individuale); diritto alla privacy e all’anonimato; diritto alla libertà d’informazione e d’espressione (lotta alla censura); diritto di accesso alle tecnologie (attenzione ai costi dei materiali informatici e della connessione); diritto alla formazione (alfabetizzazione informatica). Fine ultimo è la riduzione del digital divide, quel divario tra fasce di popolazione che possono fruire al meglio delle tecnologie informatiche e fasce che invece non possono farlo. Quali sono le pratiche hacktiviste? Ciclo-glossario: • Massa critica: In una sequenza girata in Cina del documentario, Return of the Scorcher (1992) di Ted White, regista impegnato in un’opera didattica a favore del trasporto urbano ecologicamente responsabile, la massa critica era il numero di ciclisti necessario per attraversare una colonna di automezzi in un incrocio senza semaforo, in una strada trafficata di una città cinese, senza che la faccenda si risolvesse in una catastrofe umanitaria. • Xerocracy: Ovvero fotocopiocrazia. Privo di leader, Critical mass rimane diffidente rispetto all’utilizzo dei mass media, affidando la propria promozione a volantini, fanzine artigianali e stickering. • Sicurezza! “Fai quello che vuoi ma sii gentile!” . Non c’è acrimonia verso gli automobilisti (non sempre è vero il contrario) e sono rari gli episodi di disordine nelle strade invase da ciclisti. La polizia arriva con volanti ed elicotteri ma mai con casco e manganello da celerino! • Biciobarbarie: L’invadenza dell’auto nei nostri spazi è vissuta come “normalità”. Ma gli assurdi cartelli che regolamentano le nostre strade, troppo spesso estromettendone i ciclisti, sono figli della dittatura del tubo di scarico. La massa critica raccoglie testimonianze di soprusi e ne sovverte la logica creando segnali, sticker, volantini ironici e provocatori. Ridisegna lo spazio per riaffermare il diritto a occuparlo. • Dispensa del bullone: Manuale minimo per una corretta manutenzione della bici. Nelle ciclofficine circola un gergo con neologismi e parole con una traslazione del significato. Per esempio: le bici abbandonate diventano cadaveri o carcasse da cannibalizzare. Non ti preoccupare ci sono le Ciclofficine! Non credi di poter affrontare colonne di automobilisti esauriti e clacsonanti su asfalto noncuranti del tuo velocipede? nella tua periferia neanche il miraggio di una pista ciclabile? Pochi soldi per comprare una bici? Cane al seguito? Sono solo alcuni dei problemi a cui risponde la tua ciclofficina di fiducia. Se qualche mezzo non inquinante si rompe o si vuole cambiare colore o sellino, o serva riattivare una bici vecchia e stanca, in ogni città sono a disposizione spazi dove gli attrezzi sono di tutti, funzionali ed essenziali. Le ciclofficine della capitale sono 2: - “Macchia Rossa” - Magliana www.inventati.org/macchiarossa; - “Don Chishotte” presso l’ex Snia Viscosa in via Prenestina: www.zingarelli.biz/ciclofficina/. Le campagne d’informazione Mirano a sensibilizzare, organizzare e mobilitare l’opinione pubblica intorno a determinati problemi, situazioni di malgoverno, soprusi… che il circuito mediatico ufficiale tende a occultare o distorcere. Esemplari sono le agenzie d’informazione indipendenti e i motori di ricerca/portali no-profit (www.censurati.it). I virus Bisogna distinguere tra virus cattivi (alcuni distruggono i file dell’avversario, altri bloccano il sistemabersaglio replicando all’infinito il virus, altri ancora servono a sottrarre informazioni importanti dai computer nemici; sono molto usati dalle aziende in concorrenza tra loro) e virus buoni (è il caso di Lovebug che consentiva a chiunque di collegarsi alla rete senza pagare la tariffa telefonica: è stata l’idea di un ragazzo delle Filippine, dove un’ora di connessione vale circa la metà di uno stipendio medio). Il netstrike (corteo telematico) Un vero e proprio sit-in virtuale che mira a rallentare la funzionalità di un sito-bersaglio inondandolo di richieste di collegamento; obiettivo della protesta non è tanto il blocco del sito, quanto far conoscere alle persone presenti in rete un problema trascurato dalle comunicazioni ufficiali e manifestare il proprio dissenso con l’intasamento del sito. Lo straniamento Consiste nell’alterare i contenuti delle notizie diffuse dal circuito mediatico; attraverso la diffusione di notizie false o “camuffate”, si porta il bersaglio e l’opinione pubblica a riflettere su aspetti ignorati del fenomeno oggetto della notizia. Scopo è far capire che le informazioni non sono mai di per sé obiettive, ma sempre portatrici di una certa ideologia. Espressione tipica di questa forma di protesta è l’ANSiA (Agenzia Nazionale inopinatamente Alternativa – www.ansia.splinder.com) un sito dove le notizie sui fatti d’attualità vengono manipolate, per far ridere ma soprattutto riflettere. Da visitare anche il sito www.pennarossa.it. Software liberi Software esenti da copyright: sono creati in modo che chiunque possa usarli, copiarli e ridistribuirli; si acquistano su internet. Sono la “linfa tecnica” di cui vivono gli hacktivisti. Gli Hacklab Qui si incontrano gli hacker italiani a livello locale. Le loro attività promuovono un uso sociale e consapevole delle tecnologie. Al Loa Hacklab Milano (www.ecn.org/loa) si tengono corsi e laboratori che, col supporto di una rete telematica autoprodotta e fatta di computer riciclati, insegnano l’uso di Linux (il sistema operativo libero, alternativo a quello proprietario di Microsoft Windows), i linguaggi di programmazione e come si creano siti web. Nel 2000 il Loa ha organizzato il netstrike che ha decretato definitivamente il successo di questo strumento di dissenso telematico: il Loa convinse migliaia di utenti a intasare il sito del Comune di Milano per 3 ore come segno di protesta contro gli sgomberi dei Csa milanesi, col merito di denunciare la pubblicazione sul sito del Comune dei dati privati di molti milanesi. Nell’associazione culturale Strano Network (www.strano.net), un gruppo di lavoro sulla comunicazione si distingue per l’insegnamento all’autodifesa digitale (conoscere e difendere il diritto alla privacy); inoltre ha pubblicato una guida on line alla realizzazione di siti web fruibili anche da disabili. Hackmeeting: evento annuale totalmente autogestito e autofinanziato; non è sponsorizzato e l’accesso è pubblico. Sono previsti seminari, workshop, feste e altri momenti di apprendimento collettivo. Attraverso il sito www.hackmeetimg.org, chiunque può proporre e organizzare un workshop. L’hackIT del 2005 si terrà a Napoli il 10-11-12 Giugno. Filo conduttore il tema della difesa della privacy. SITOGRAFIA • • • • • www.hackerart.org www.hackmeeting.org www.censurati.it www.ansia.splinder.com www.forteprenestino.net 6 studenti la sapienza laboratori bazar 03 2005 www.bazarweb.info pink Tattiche di Diana Corati PS: la @ indica il maschile e il femminile singolare e plurale e tutti gli altri transgeneri che in italiano non esistono Pink: un colore. Pink: un circolo culturale di Verona. Pink: un modo tutto nuovo di manifestare il proprio essere donna, uomo, gay o trans, ma anche una diversa via per esprimere le proprie idee tra tante obsolete che ormai non ci rispecchiano più. Dolce ma forte “il rosa cattura il nervo ottico come un fascio di luce nella penombra”, porta su di sé l’attenzione senza infastidire, anzi quasi ammaliando i sensi. Il pensiero Pink non vuole essere un’ideologia, ma uno spunto da cui trarre ispirazione. E’ forse per questo che troviamo partecipi al movimento Pink le persone + diverse, per i motivi più diversi; per i diritti delle prostitute, per la fecondazione assistita, per i diritti di gay, lesbiche e trans, per riacquistare una sessualità più creativa e stimolante, libera da antichi pregiudizi. Il filo rosa che collega tutto è il rapporto con il sesso, il proprio o quello dell’altr@. Pink è senza capi nè cape, ma pieno di protagonisti. Pink vuole esprimere i propri pensieri attraverso l’uso di armi “improprie”, sensuali e prorompenti; fiorellini profumati, vestitini improbabili, sculture di gommapiuma morbide e leggere, danze e spettacoli improvvisati e improvvisi, strade pitturate di rosa, decontestualizzati passamontagna pink-shoking sulla faccia. Questi sono i modi altri con i quali Pink manifesta e fa sentire la sua voce. I luoghi? Manifestazioni, convegni, centri culturali vari, ma anche ogni momento di richiamo alla coscienza. Restando fedeli al principio di “agire localmente pensando globalmente”. www.circolopink.it Cre-attività al femminile Su chiama sexy-shock ed è il primo sexy shop in Italia pensato per le donne. Si trova a Bologna, all’interno del TPO (n.d.r. teatro polivalente occupato), spazio ad alta intensità creativa, etichettato come centro sociale. Al sexy shock si vendono giochi per fare sesso e più o meno gli stessi oggetti in vendita in un classico sexy shop, ma con una sensibilità tutta femminile. Un iper-luogo dove si può anche bere una tisana o una cioccolata tra pareti colorate, divertenti divani, video, libri e vibratori di ogni genere. L’idea e molti oggetti in vendita provengono da Londra, da SH!, altro sexy shop rosa all’angolo di Coronet street, a Soho, quartiere a luci rosse della città. Grazie al sexy-shock Betty ha già organizzato workshop e incontri su prostituzione, sicurezza e lavoro atipico. Sexy-shock è un vero e proprio progetto, laboratorio politico aperto alle donne e spazio di discussione magari mentre ci si dedica alla soddisfazione oltre che della nostra coscienza, anche della nostra corporeità. La riflessione intorno agli spazi, alle relazioni e ai progetti, ha portato le shockine, nel settembre 2004, a cercare nuove ambiti per le proprie azioni. Ambiti che preferiscono chiamare Città, non più centri sociali. Betty di ragazz@, tutte più Betty è il nome collettivo delle donne che hanno pensato e creato il sexy-shock. L@ Betty sono una trentina o meno impegnate in un ambito creativo. perchè love tutt@, Betty non ha colore perchè ama il melange Betty dice di sè: “Betty ha tante identità e nessuna, e per questo non può essere rappresentata, non ha genere di soggiorno perchè ha avuto la fortuna (finora) di essere (anche se ha qualche preferenza per il rosa) Betty è poliglotta, Betty è nomade, Betty non ha bisogno di alcun permesso cittadina”. Macho Free Zone campagna lanciata da Women Lobby, portale web di associazioni Macho free zone è un innovativo progetto portato avanti dall@ Betty del sexy shock a Bologna basandosi su una free zone mira a porre le donne in un ruolo attivo nei confronti del di donne. Considerando i rischi che una città può nascondere per una donna, violenze + o meno fisiche, macho corsi di formazione e di autodifesa, e una street investigation problema, prendendone coscienza e attivandosi. Il progetto include una campagna grafica, seminari di riflessione, per costruire una mappa dei luoghi a rischio della città. Roma pink organizzato per la manifestazione per la pace del 04 giugno La solare capitale non manca di ospitare e custodire degli spazi rosa. Sicuramente d’impatto è stato il Pink block colorato le strade, suonato tamburi, danzando e coinvolgendo la scorso. Un flusso rosa-pink-shocking ha inondato le strade. Ragazz@ variopinti che con pittura rosa hanno moltitudine in pensieri aperti e positivi. Convint@ che un’altro mondo è possibile, anzi, un gaio mondo è possibile. occupato Strike, in via U. Partini, 21. L@ She strikes organizzano Un’importante punto d’incontro per i pink della capitale è il collettivo SHE STRIKE, all’interno del centro sociale o gli incontri di mid fight. spesso fantasiose serate d’incontro Pink, come il “pink paint party” o la serata “dove andrà a finire bocca di rosa?” Puttanopoly: e probabilità. Creato dal comitato per i diritti delle prostitute Gioco da tavola per simulare un giorno sul marciapiede: sopravvivi alla Bossi- Fini- Prestigiacomo tra sfighe live dal collettivo She strike. E’ possibile acquistarlo on line su di Pordenone. E’ stato inscenato per la prima volta a Milano dalle shockine. Ne è stata fatta una versione www.puttanopoly.com. Intervista a She Strike: Cos’è She Strike? dopo gli eventi di Praga e Genova, hanno deciso di adottare la She Strike sono una serie di person@, facenti parte dello Strike; sulla spinta del movimento pink europeo,se non machista, almeno antiquato. frivolezza tattica in alternativa alle tecniche utilizzate dai disobbedienti ancora appartenenti a un immaginario, Quali sono stati i primi eventi del movimento pink a Roma? i centri sociali Strike, la Torre e Forte Prenestino, hanno cominciato Il 4 giugno, in vista della manifestazione contro Bush, essendosi aperta una crisi rispetto alle modalità d’azione,non è nato un collettivo e non ci si incontra sistematicamente. Pink a pensare a modi differenti di manifestazione creativa. Ma da quell’esperienza non si è creata una rete unitaria, è rimasto un approccio,una pratika. Quindi non esiste una realtà di riferimento a Roma? frammentazioni regionali ed è proprio questa mancanza di identità No, non è un problema di appartenenza né di identità. Dopo Genova le identità sono finite - è finita l’epoca delle che ci ha portato a usare i modi pink. In questo i pink italiani sono in linea con l’esperienza europea? a livello sessuale. No, all’estero si è sviluppato molto prima e più che in Italia, dove purtroppo sono presenti ancora troppi retaggi Cosa pensi per il futuro del pink a Roma? di mobilitazione. momenti nei modo come utilizzato verrà Sicuramente Ci sono piccole cose, ma non so se possano dare frutti tangibili. altri gruppi? Voi avete organizzato una versione live di “puttanopoly”.Cosa rispondi alle accese critiche sollevate da e della mercificazione. Poi ognuno è libero di scegliere il Da queste critiche è emersa una visione diversa della prostituzione. Il problema per noi è quello dello sfruttamento a loro avviso inopportuna. Per noi invece è stato un modo di mestiere che preferisce se tutelato. Chi ci criticava invece non ha accettato l’ironia usata per trattare l’argomento, comunicare in maniera diversa e meglio fruibile. Pink Link: www.ecn.org/sexyshock www.pinkabbestia.org www.strike-spa.net Sei uno studente, liceale o universitario? Vuoi scrivere e collaborare con noi? Hai dubbi, critiche o complimenti da farci, delle novità da segnalarci? SCRIVI A: [email protected] bazar 03 2005 www.bazarweb.info Studenti la Sapienza Roma - LABORATORI – Critical views Roberto Pisoni VISIONI – Nel ventre molle di Mcdonald’s Alessandro Benvenuti – VISIONI (IN PILLOLE) – Nato sotto il segno dell’Acquario Giuseppe Mottola – VIDEOGIOCANDO – L’ultima crociata Caterina Gonnelli ONDE – Tra gnocchi e occhi a mandorla Giulia Baldi - SINTONIE – Appassionati e appassionanti Serusi Gabriella SCENE – Scemi di guerra e cieli rotti Enrico Lo Verso – SCENE (SALMONI) – Eros et Thanatos Pietro D’Ottavio – SUONI – Go forward! Marcello Amoruso - SUONI – Eclettismi sonori Fabrizio Gianuario - SUONI – Cover, somiglianza o plagio? Fabio Murru - SUONI – (RECENSIONI) – Libera-mente Johnson Righeira – SUONI (CONTROCANTO) – Suoni minimal x ricordare qualcosa di grande Ciro Bertini - LEGGERE – (RECENSIONI) – Un incubo infernale Marco Begani – LEGGERE (FUMETTI) – Acrobazie linguistiche e densi balloon Nancy Brilli – LEGGERE (BRILLETTURE) – Andrea Lisi - NOTTE – Notte gay ‘e bello? Phag off e’ meglio Marcello Amoruso – NOTTE – Sfide coraggiose Alberto Traversi NOTTE – Revival à go go! Claudio Coccoluto – NOTTE (NOTTETEMPO) – Dance or die! Antonio Incorvaia – TRASH CULT – Un enigma alla Dan Brown Chiara Spegni – GUSTI – Porco! Chiara Tacconi – GUSTI – Porco a tavola (ma senza offesa) Eva Buiatti– GUSTI (MANGIA COME LEGGI) – Katsudon!! Lorella Scacco - ARTI – Arte per tutti Luca Beatrice – ARTI – Il nuovo che avanza Marzia di Mento – ARTI – I musei? Tutto un gioco! Vladimir Luxuria – ARTI – CONTROPIEDE – I marocchini? Gentili e raffinati Luca Carboni – ARTI – (SKIZZI) – Andrea Mugnaini – VIAGGI – Fado de Portugal! Agnese Ananasso – ESSERE – Fumare… un po’ SOMMARIO 7 Laura Tricoli – AVERE – Customized things Agnese Ananasso – HITECH – Dtt Si! Dtt No! Oliva Muratore – ARCHITETTURE – Il grado zero della scrittura Matteo Bianchini – PICCOLI – Giovani esploratori in viaggio Valerio Cammarano – SPORT – Floorball, meltin’pot di sport Angelita Peyretti – SCIOCCHINA – Bici in cortile Serena Cama – CORSI – Stimola il medico che è in te! Cangiano Giuliano – FENOMENI – Sound and songs for freedom and respect Giuliano Cangiano – NET – Web no limits Guido Dolara – NOI – A scuola d’Europa Franco Andreucci – LORO – Barbecue oh yeah! Tommaso Zanaica – MIGRAZIONI – Cambiare il mondo? Con un documentario! Giulia Premilli – GENDER – Vuoi fare l’amore? Sniffa! Eva Robin’s – CONTAMINAZIONI – No word Mario Morcellini – CORTEI – Media e immigrazione 10 di roberto pisoni visioni bazar 03 2005 www.bazarweb.info Nel ventre molle di Mcdonald’s . Mangiare hamburger e patatine per un mese far to, fega il re ugge Vomitare. Stare male, distr schizzare il colesterolo. Tutto per fare un filmdenuncia dagli Stati Uniti. Ancora la non fiction a farsi carico di testimoniare Ancora un documentario militante regista di base a Manhattan, per il suo e rivelare quello che stampa e tv non dicono. Morgan Spurlock, verificare se le affermazioni che Super Size Me imbastisce un’inchiesta paradossale e provocatoria: un processo intentatogli da due i legali della catena di fast-food McDonald’s hanno asserito durante ragazze obese, siano vere o false. Per provarlo, Spurlock decide di Il cibo di McDonald’s può costituire una dieta sana e nutriente? delle regole per l’esperimento: ogni mangiare per un mese soltanto nei fast food della catena e elaboraaltre delizie almeno una volta e, per giorno consumerà un menu super-size, dovrà assaggiare tutte le passeggiata. concludere, limiterà il suo esercizio fisico quotidiano a una breve subito dopo il primo pasto superPieno di salute, Spurlock comincia a mangiare McDonald’s e vomita a desistere, così come il suo medico. size. La sua fidanzata Alex, una cuoca vegan, tenta di persuaderlo che avverte dei pericoli del cibo da Spurlock intervista i fan appassionati di McDonald’s, un chirurgoe lobbisti dell’industria alimentare fast-food, nutrizionisti, sostenitori delle campagne anti fast-food à diffusa nel paese) e parte della che affermano allegramente: “Siamo parte del problema (l’obesitdel gruppo McDonald’s accetta di soluzione”. Comunque, malgrado le ripetute richieste, nessuno parlare con Spurlock. i Chicken McNuggets, quanto la Dopo aver mostrato quante batterie di galline servano a produrredalle droghe e quanto sia aggressivo il dipendenza da fast-food possa essere paragonata alla dipendenza il suo esperimento con il fisico marketing di McDonald’s nei confronti dei bambini, Spurlock chiude schizzati oltre i livelli di guardia e il devastato: è ingrassato a dismisura, i valori del suo colesterolo sono fegato si è trasformato in una sorta di fois gras. di citare in giudizio McDonald’s I titoli di coda ci informano che le due teenager che avevano tentatonegli Stati Uniti, la società ha ritirato hanno perso la loro causa ma, a partire dalla distribuzione del film dai menu l’opzione Super Size. “guerrilla” di Michael Moore Benché la tecnica documentaristica di Spurlock debba molto al metodo Truth), il suo film rivela una (in particolare a quello delle striscie televisive Nation e The Awful disciplina e un rigore di ricerca tali da superare il maestro. rabbiosa e melò di Moore contro Realizzato negli Stati Uniti prima di Fahrenheit 9/11, l’invettiva mo investigativo che colpisce Bush jr., Super Size Me offre squarci attentamente ragionati di giornalis o e, almeno sembra, meno nel segno, sostenuto dal sorriso di Spurlock – di gran lunga più simpatic trenta giorni soltanto del cibo di egocentrico di Moore. Sottoponendosi al supplizio di nutrirsi per per dimostrare quanto l’obesità e McDonald’s, Spurlock ricorre a uno stile masochistico alla Jackass altri problemi di salute siano legati all’avidità delle corporation. del vomito e il footage di un Super Size Me non offre sempre uno spettacolo gradevole: la scena nauseanti. In più Spurlock ha un uomo sottoposto a un’operazione allo stomaco sono abbastanza da poter competere con una sonda cameraman, Scott Ambrosy, che gli sta così vicino mentre mangia endoscopica. food (che non ha portato in Il risultato però è più di un’entusiastica denuncia al gigante dei fast aggressivamente rifiutato il giudizio Spurlock, nonostante i suoi dipartimenti di marketing abbiano che trangugiano carboidrati sono film). I potenti lobbisti, i pigri governi che lasciano fare, i cittadini tutti complici del suicidio nutrizionale mondiale. adepti di McDonald’s, che scelgono Ma le vittime non sono soltanto adulti, come Spurlock e i devoti Spurlock condanna soprattutto di mangiare valanghe di hamburger pur sapendo quali siano i pericoli. are i bambini. Inquadrando la i sinistri metodi di marketing usati dai mercanti del panino per conquist ente nella colonna sonora le note faccia della mascotte della compagnia, Spurlock fa scivolare scaltramma l’approccio onesto del film e di Pusher Man di Curtis Mayfield. Bassamente moralistico? Forse, del suo eroe rendono il tutto assai convincente. Resnais o della memoria Muriel o il tempo di un ritorno (1963) è il terzo lungometraggio di Alain Resnais dopo Hiroshima mon amour (1959) e L’anno scorso a Marienbad (1961). Il regista francese prosegue la sua stretta collaborazione con gli scrittori: dopo Marguerite Duras e Alain Robbe-Grillet in Muriel è la volta di Jean Cayrol, scrittore sopravvissuto al campo di Mathausen. Il film registra, in modo scabro, la malattia di una civiltà che si crede risorta e che in realtà è ancora traumatizzata dalle atrocità della seconda guerra mondiale e da quelle, più recenti, della guerra d’Algeria. Un argomento tabù per la Francia del 1963 in cui venivano censurati Godard per Le petit soldat (1963) e lo stesso Resnais per Les statues meurent aussi (1953), benché trattasse più genericamente del colonialismo. In Muriel la storia si riveste allora di accenti banali e pretende, nascondendosi dietro il velo dell’intellettualismo, di descrivere la “fecondazione del mondo” da parte di una generazione. Dal punto di vista stilistico, Resnais tesse un dispositivo complesso e molto moderno per l’epoca, ispirato da una parte alla Pop Art e dall’altra al teatro tradizionale: il lavoro sui contrasti gli consente di operare una distanziazione e di evitare l’evocazione frontale dei fatti d’Algeria che gli sarebbe costata delle sanzioni immediate. Resnais con Cayrol costruisce la vicenda con una serie di piccole scene che formano un mosaico di cose, alcune insignificanti, altre più singolarmente traumatiche. In un certo senso Muriel testimonia un vuoto di parola straordinario nella Francia degli anni sessanta e perpetua la necessarietà del lavoro sulla memoria di Alan Resnais. Nella bella edizione Rhv, da non perdere gli extra con i cortometraggi Toute la mémoire du monde (1956) e Le chant du Styrène (1958). Muriel il tempo di un ritorno, RHV, 22 euro t , i www.bazarweb.info bazar 03 2005 visioni di roberto pisoni 11 mente la del io bu Il Kahn ic Cédr a Intervista Per la prima volta Cédric Kahn si confronta con un film di genere e con degli attori celebri. Ma Le luci della notte, thriller oppressivo tratto da un romanzo di Simenon e interpretato da Jean-Pierre Daroussin e Carole Bouquet, non intacca affatto il percorso di uno dei cineasti più dotati e singolari del cinema francese. Dopo I bar dei binari (1991), Trop de bonheur (1994), La noia (1998) e Roberto Succo (2001), Kahn ci catapulta dentro un incubo a occhi aperti in cui, come è solito fare, la realtà è trasfigurata dai fantasmi della psiche in un’esplorazione mentale. Le luci della notte sembra oscillare continuamente tra realismo quotidiano dei gesti e la stilizzazione astratta dei sentimenti… Non ho mai pensato al film in termini di realismo. E’ strano perché, fin dal mio esordio, molti tirano in ballo questa definizione. A proposito de I bar dei binari si era detto che ero l’unico giovane regista che poteva essere assimilato a Pialat. Eppure già in quel film ero molto intimista, rivolto più al rimosso e alla realtà mentale dei miei personaggi. Forse sono io che non capisco bene cosa si intenda per realismo. Credo che abbia a che fare con la realtà e l’incarnazione dei personaggi. Gli attori con cui lavoro, siano professionisti oppure no, recitano ben poco. C’è una prossimità quasi totale tra loro e il personaggio. Forse si dovrebbe parlare di percezione di realtà piuttosto che di realismo. Perché hai deciso di misurarti con un genere così strutturato come il noir? E’ la prima volta che mi affido rigidamente a una sceneggiatura, in senso drammaturgico voglio dire. In Le luci della notte c’è un confronto con il genere che avevo già intrapreso con Roberto Succo, ma senza andare fino in fondo. C’era una buona mezz’ora di thriller, con la fuga di Succo, ed è la parte del film che registicamente mi ha dato maggiore soddisfazione. Ma c’era poi l’aspetto documentario, molto più ingrato per me: ero legato dalla realtà del fatto di cronaca. Per rispettare le vittime mi sono limitato nell’invenzione, ma il genere ha bisogno di fiction. La suspense, la paura o il comico sono delle emozioni base per gli spettatori e necessitano di una drammaturgia forte. Quando ho letto il romanzo di Simenon, che è suspense allo stato puro, mi sono detto che era la storia che poteva tenere insieme tutto: recitazione, personaggi e ambienti. Uno dei punti in comune con Roberto Succo è la presenza della strada, della notte, dei criminali in fuga… E’ per questo che il romanzo di Simenon mi è sembrato così familiare. Ho scritto la sceneggiatura con grande facilità. Ma poteva trasformarsi in una trappola, ecco perchè mi sono allontanato dal realismo. Per non ripetere delle cose che già avevo fatto ho dovuto introdurre un tocco surrealista. L’atmosfera tra sogno e realtà è volontaria. Mi eccitava spingermi a poco a poco nel territorio del fantastico. E credo che lo farò sempre di più. Perché anche la morte è lasciata nell’incertezza? Si può leggere il film come se fosse una collezione di fatti. Le cose sono accadute come vengono mostrate e descritte. E’ il piacere dell’istante della visione. Poi, a posteriori, possono sorgere altre interpretazioni, credere che tutto sia fantasmatico e anche la morte sia puramente mentale. r fallita Ballata per una rocke titolo. Dopo il Clean, un film a cui ben si adatta il naufragio della sua opera precedente, l’irrecuperabile e malvisto Demonlover (2002), Olivier Assayas, prima critico e poi regista francese, sposa la causa della sua eroina: dall’orlo del baratro risale verso rive più sicure, senza cadere nel noioso accademismo di Destineés sentimentales (2000), e proprio come Emily/ Meggie Cheung compie un viaggio rigenerante verso una melodia più sobria ed elegante, come quella che conclude con grazia il film. Figlio del rock, Assayas firma, con Clean, un’opera inconsueta sulla musica che gli ha salvato la vita. Attraverso il percorso di una cantante velleitaria che ha perso il treno della gloria, junkie in disintossicazione, giovane vedova e madre che cerca di recuperare suo figlio, il regista mette in atto una demistificazione e un acuto ribaltamento del vecchio adagio “sesso, droga & rock’n’roll”, spogliando Maggie Cheung delle paillette e del rimmel da star. La sua deriva riassume i sogni di gloria e le illusioni di una generazione che si sono fracassate sul terreno granitico del reale. L’attrice è abbagliante in un ruolo niente affatto semplice, che ben si attanaglierebbe a Courtney Love, ma che il cineasta ha invece scritto appositamente per lei. Impeccabile anche Nick Nolte, che non avevamo più visto così intenso da almeno un lustro e che interpreta superbamente il ruolo di un nonno combattuto tra l’amore per il nipote e il dolore di toglierlo alla madre. Ecco cos’è principalmente Clean, un bel melodramma, in cui le sequenze della riunione e della separazione tra una madre e il suo bambino sono ciò che il film ha di più semplice e prezioso. Assayas probabilmente non è quell’immenso autore che una certa stampa alla moda francese si è ingegnata a vedere in lui, ma Clean, che a Cannes 2004 ha vinto il premio per la migliore interpretazione femminile, avrebbe legittimamente meritato anche il premio alla regia. Per aver resuscitato, nel cinema francese, l’alleanza tra una storia accessibile a tutti e l’audacia della messa in scena. www.bazarweb.info bazar 03 2005 videogiocando di giuseppe mottola 13 Povero Cristo Sempre più dura la vita per i giocatori miscredenti. Non basta più staccare il telefono e seminare il viale di tagliole per tener lontani zeloti e predicatori, ora che l’Armada evangelizzatrice arremba la Rete. I vostri MMORPG preferiti sono la Terra Santa online; se incontrate un orchetto che parla di Cristo, quindi, non correte dallo psichiatra. Con la trasformazione di Everquest & co. in zona di caccia evangelica, il solo vantaggio per voi è l’appagante possibilità - preclusa nel mondo reale - di far tacere l’invadente profeta a colpi di spada. Ma per grazia di Dio il mission@rio ha frecce meno irritanti al suo arco, e molto più antiche: i “christian computer games”, nati negli anni 80, che diffondono insegnamenti e raccontano episodi della Bibbia (www.christi angaming.com). La loro popolarità è massima nel paese cristiano per eccellenza, gli Stati Uniti, che ospita 40 milioni di fondamentalisti. E se siete già credenti? Cristo online ha qualcosa anche per voi: gilde crociate e siti che vagliano i giochi da un’ottica cristiana - dove scoprite che Doom III è una vera sentina di deboscia. In hoc mitra vinces L’ultima crociata La reconquista cristiana dei giovani per i loro pc. Che lo vogliano o no passa The Way, the Truth, the Dice La Christian Gamers Guild (CGG) é l’associazione dei giocatori di ruolo cristiani. Tutto iniziò nel dicembre del 1996, quando James W. Aubuchon cercò altri giocatori cristiani interessati come lui ai gdr. Le prime discussioni avvennero attraverso un’informale newsgroup, la comunità crebbe oltre le aspettative e nel 1997 ecco comparire il sito ufficiale (www.geocities.com/ TimesSquare/Arcade/2964). Nel 1998 fu istituito “The Board”, il team che ha tuttora il compito di gestire le attività di cui la gilda, ormai affollatissima, si occupa. Lo spirito dell’associazione non è quello di giudicare il contenuto dei giochi, ma di vederli da una prospettiva cristiana, discutendone i pro e i contro. L’obiettivo ideale é usare il roleplay per svolgere con gli altri giocatori una sorta di “catechesi” - fine mai raggiunto. E’ più semplice divertire senza far credere a chi gioca di star pregando. Chissà che cosa penserebbe la CGG del nostro detto: scherza con i fanti, ma lascia stare i santi… Da decenni gli sparatutto suscitano polemiche riguardanti la violenza e gli effetti di questa sugli adolescenti. In tempi recenti ha destato ulteriore preoccupazione l’uscita (e il grande successo commerciale) di giochi di strategia divina (come Black & white, bw2.lionhead.com/ bw/index.html) in cui il giocatore impersona un dio che con le buone (manna dal cielo e miracoli benefici) o con le cattive (palle di fuoco, terremoti) compete con altri divini colleghi per conquistare il maggior numero di fedeli. Lo sdegno crescente di milioni di cristiani negli Stati Uniti ha attirato l’attenzione di case produttrici minori, che hanno subito fiutato l’affare. Negli ultimi anni sono usciti prodotti che, malgrado i numerosi (ossessivi) richiami ai testi sacri e il nobile intento di contrastare l’immoralità dilagante, ricalcano la grafica, le modalità di gioco e la logica aggressiva degli shooter classici: è il caso di Catechumen (in cui si “convertono” a mazzate gli infedeli nella Roma antica) e di Ominous Horizons, in cui con la corazza del Signore e il bastone di Mosè si combattono i servitori di Satana. Non c’è più religione... Dio non gioca a dadi. E nemmeno al pc Se vi tremano i polsi al pensiero che i vostri occhi di videogiocatori possano riempirsi d’immagini scandalose o truculente, o che i vostri orecchi finiscano staffilati dal linguaggio esplicito di babbioni 3D, è ora di visitare http://christiananswers.net/ spotlight/games/home.html sito specializzato nella recensione di videogiochi per numerose piattaforme (pc, ps2, xbox e compagni) con una particolarità: diversamente dalla norma, il voto finale è influenzato da aspetti etici e dalla conformità alla parola del dio cristiano (quindi alla Bibbia). I criteri di valutazione usati dai (re)censori sono quattro: Christian rating (il punteggio in “cristianità”), Gameplay, Violenza e Contenuti adulti. Ognuno riceve un punteggio da 1 a 5. Un gioco per pc che ha ricevuto il massimo in tutte le categorie, il titolo più innocuo per il cristiano credente, è Charlie Church Mouse Bible Adventures, mentre l’etichetta di anticristo digitale é spartita fra Doom III e Max Payne, alla gogna per l’estrema violenza, il linguaggio esplicito e i contenuti fortemente offensivi per i fedeli (sebbene ci siano storture nell’interpretare gli eventi - i sogni di Max indotti dalla droga sono considerati erroneamente dal recensore viaggi del protagonista all’inferno). Il target di questi articoli é il “vero” cristiano, che non deve toccare titoli come Doom nemmeno con un bastone, perchè contrari al codice d’un Dio considerato molto permaloso. Ma nei nostri tempi cupi, fra teste che rotolano e bombardamenti in Suo nome, forse la divinità ha altro per cui strapparsi i santi capelli. 14 di caterina gonnelli onde bazar 03 2005 www.bazarweb.info Vecchio cartoon… che fine hai fatto? Vecchi cartoons cercasi. Brutte notizie per i nostalgici dei tradizionali cartoni animati, quelli dai movimenti lenti e dolci, tanto per intenderci, quelli dalle linee semplici, infantili, in poche parole naif. Anche il mondo dei cartoons si rinnova e si adegua ai tempi, sparisce Fox Kids e diventa Jetix, in seguito all’acquisizione del canale tv da parte del potente Gruppo Disney. Il nuovo marchio presenta un carattere più dinamico, punta sull’interattività con il video, è più futuristico, aggressivo e presenta un’immagine sempre meno infantile benché sia rivolto a un target che va dai 4 ai 14 anni. I nuovi cartoons danno più spazio all’avventura e all’azione e forse carenti di fantasia traggono ispirazione anche dai personaggi in carne e ossa della tv e del cinema come il britannico Mr Bean, uno dei comici più amati degli ultimi anni. L’era del “c’era una volta...” sembra essere davvero terminata. Info: www.jetix.it La tv si colora di giallo Dopo l’ondata di gialli tv, fenomeno degli anni novanta, gli anni del duemila su piccolo e grande schermo sembrano essere conquistati sempre più dalla cultura gialla, o meglio orientale. Cibo, musica, sport, bellezze ma soprattutto film, parlano sempre di più cinese, coreano, giapponese, tailandese, vietnamita, insomma una vera e propria febbre che sta contagiando soprattutto i giovani. Se siete tra questi non potete rinunciare alla nuova striscia quotidiana Full Metal Otaku in onda su Jimmy dal lunedì al venerdì alle 18.00 che dedica particolare attenzione a trailer, anticipazioni, videoclip, news sui film di prossima uscita che vedono protagonisti attori, registi, manga e anime, videogiochi e cult people dagli occhi a mandorla. Un trionfo di immagini artistiche, colori ed emozioni mostrano sguardi profondi, intimi, insomma colpiscono dritti al cuore. O li ami o li odi, prendere o lasciare, non esistono vie di mezzo per i cultori del made in Oriente, gli otaku, appunto, ovvero i fanatici di questa cultura. Occhio alle indigestioni perchè come direbbe “il saggio”, il troppo stroppia. Tra gnocchi e occhi a mandorla Il buon Gene ne ha inventata una che ci piace… su Rai Sat Extra. E mentre Jimmy sforna una nuova striscia per “japan-addicted”, nasce il primo canale tutto dedicato al biliardo Per chi ha le palle..... una biliardo Social life a suon di “gnocchi”: tv dedicata al Vi ricordate il fumoso personaggio dello “Scuro” su Rai Sat Extra nel noto film di e con Francesco Nuti “Io, Chiara Per Dire la parola giusta al momento giusto. Mica facile. fortuna c’è Gene Gnocchi che con il suo humour, il suo acuto spirito d’osservazione e la sua sagacia ha sfornato un format tv che promette successo: si chiama “Buono a sapersi”, è dedicato a chi non vuole essere tagliato fuori dalla cosiddetta social life e viene trasmesso su Rai Sat Extra ogni mercoledì e giovedì alle ore 20.00. Si tratta di un magazine cultural-satirico che insegna i dieci comandamenti per saper stare in un salotto, conversare a un party, evitando brutte figure o pecche d’ignoranza. Finalmente un modo soft e snello per parlare di letteratura, poesia, cinema , con il sorriso sulle labbra, evitando di cadere nel solito gossip, sfatando le classifiche, gli opinionisti e agendo con libertà. Chissà se discutere di tv on sat possa essere uno spunto per i salotti di Gnocchi. Viva gli ignoti, purché non soliti. e lo Scuro”? Un uomo dalle profonde occhiaie, di poche parole, con la sigaretta in bocca, che passa le sue giornate (e nottate) sui tavoli da biliardo, gioco dalle mille sfaccettature, che nasconde un mondo sommerso. A scoprire questo mondo ci ha pensato MBM Television , il primo canale interamente dedicato al biliardo, un gioco che può diventare un vizio, ricco di regole, segreti e colpi di scena. Visibile in chiaro sul canale 841 dello Skybox o sull’emittente SET per gli altri ricevitori, va in onda tutti i giorni dalle 7 alle 8 la mattina e dalle 19.00 alle 20.00 la sera. L’idea è senza dubbio originale e offre un’opportunità unica, e no cost, di seguire le diverse specialità del panno verde che spaziano dalle boccette ai cinque birilli, dalla carambola al Pool insegnate dal fior fiore del biliardo: i campioni italiani, che per la prima volta svelano alle telecamere i trucchi del mestiere. That’s incredible. www.bazarweb.info bazar 03 2005 sintonie di giulia baldi 15 Alla scoperta dei tesori nascosti di Radio RAI con Radioscrigno Era il 1964, e...il resto lo trovate in FM, ascoltando Radioscrigno, La prima intervista dei Beatles alla RAI? io.rai.it/radioscrigno/restauri/ o sul sito della trasmissione, nella sezione ‘restauri’, all’indirizzo www.rad ri nell’archivio dell’Audioteca restauri.cfm. Introdurre e accompagnare ogni settimana i fedeli ascoltato sonoro di ogni genere o epoca, Rai alla ricerca dei tesori nascosti della storia della radio, materialestorie ritrovate e raccontate da è l’idea di Radioscrigno. L’appuntamento radiofonico prende vita dalle ono con curiosità, divertimento e Dario Salvatori, Timisoara Pinto e Maria Cristina Zoppa, che le ripropong 23.33 su Radio1, è poi anche passione contagiosi. La trasmissione, che va in onda ogni domenica alle ten dei singoli e degli album più ricca di rubriche di approfondimento, come la “old parade”, ovvero la top e il “borsino dei dischi”, con la venduti nella hit parade della stessa settimana di 10, 20, 30, 40 anni prima, notizie d’attualità sul mondo della quotazione dei dischi più rari e ricercati dai collezionisti. E non mancanoRadioscrigno lavora anche per i discografia, dello spettacolo e della radio di oggi. Infine, la redazione di oni RAI... come quando lo scorso colleghi: fa ricerca e scova contributi che arricchiscono le altre trasmissi rendendo imperdibili le autunno ha raccolto per Isoradio alcuni dei migliori sketch comici del passatore il patrimonio che gli archivi notizie di viabilità delle 13.30. Da un’idea importante, quella di non dimentica è davvero una buona notizia! RAI nascondono, è nata una trasmissione ricca e un servizio utile: questa Radioscrigno, RAI Radio Uno Ogni domenica alle 23.33 In studio: Dario Salvatori, Timisoara Pinto, Maria Cristina Zoppa Regia di Nella Ottolenghi. co, Emilia Morelli, Stefano In redazione: Marina Falcinelli, Annalina Ferrante, Pino Itri, Elisabetta Malantruc Pogelli. Torna “DEEJAY ti vuole!” “Se il tuo sogno è Radio DEEJAY… questo è il momento!” E’ lo slogan di DEEJAY TI VUOLE! il concorso per partecipare allo show dell’estate di Radio DEEJAY. Aspiranti dj, speaker, animatori radiofonici (maggiorenni) possono partecipare inviando entro il 17 aprile un provino su CD indirizzato a: DEEJAY TI VUOLE! c/o Radio DEEJAY Via Massena, 2 - 20145 Milano, o su file audio MP3 all’indirizzo e-mail: [email protected], allegando una scheda con informazioni personali. Info www.deejay.it la prima internet art radio station WPS1, world’s first Una programmazione dedicate all’arte (a tutte le arti) 24 ore al giorno. E’ quella di WPS1 (www.wps1.org), ‘the il MOMA, internet art radio station’, ideata e prodotta dal P.S.1 Contemporary Art Center di New York in collaborazione con esperti il Museo di Arte Contemporanea della città, forse il più famoso del mondo. Le trasmissioni sono condotte da super visivi, che artisti musicisti, scrittori, appassionati e appasionanti, e hanno come ospiti personaggi e personalità dell’arte a 360°, vivere a torna che storia, la con dell’attualità combinazione la raccontano e si raccontano. La vera particolarità però è la pratica del attraverso il raro materiale audio dell’archivio del MOMA (come un intervista a Marcel Duchamp sul concetto e La radio ready made fatta nel 1962) messo completamente a disposizione della redazione e degli ascoltatori ‘net surfer’. Nella momento. ogni in internet su così diventa una library digitale unica e preziosissima, ma completamente disponibile di visual mission della radio si legge che WPS1 diventerà un ‘live audio museum in cyberspace’ che espande il programma all-the-time radio art, book, music, film, video e performance della radio e del museo. ‘Here, at www.wps1.org, is the first all-art, station, where expression of all kinds remains truly free…’ classics: tanta musica e poche chiacchiere 105 anni ’70 e C’è una radio che, senza troppo clamore ma con tanto amore, da qualche anno trasmette solo successi degli ’80... ma senza speaker né deejay a interrompere il flusso di note e sensazioni. Solo due, infatti, sono gli appuntamenti di approfondimento, e ruotano sempre e solo intorno alla musica. E’ 105 Classics, radio del Gruppo 105 che può contare su un archivio di 10.000 titoli di grandi hit anni ’70 e ’80. Tanti i suoni e ritmi: soul, rock, pop, funk, disco, dance e musica italiana doc, mandate in onda senza interruzioni, appunto. Solo due le eccezioni, per appuntamenti che sono di culto per tanti appassionati: dal lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 14.00, quando c’è “100%”, la trasmissione monografica presentate da Mr. Seventies, che esplora e racconta i diversi generi musicali; e il lunedì dalle 21.00 alle 22.00, con “I mostri del rock”, presentata da Black Dog e dedicata alla storia e al costume degli anni Settanta ricostruiti attraverso la musica. Tutta la musica, anche quella considerata meno radiofonica, anche quella introvabile. La radio esiste dal 1998 e, come ci ha raccontato Edoardo Hazan, suo ideatore e direttore, “è nata solo dalla passione e dalla competenza, ed è diventata la prima radio di Milano e una delle più scaricate in rete: negli ultimi 12 mesi ha conquistato il 76.3% di ascoltatori in più”. Una radio per nostalgici? Anche, ma non solo: i 18-24enni rappresentato il 12,6% degli ascoltatori e sono in continua crescita, mentre il 30,9% degli ascoltatori ha tra i 25 e i 34 anni, il 34,3% tra i 35 e i 44 e il 22,3% tra i 45 e i 54. Si tratta in realtà della prima e unica radio tematica italiana (come dice anche il portale Microsoft: “the only radio that plays 70s’ music”), probabilmente la prima d’Europa, e il suo successo dimostra che, se si riesce a credere nelle proprie passioni e si riesce a trasmetterle agli ascoltatori, la formula per la radio ideale è presto svelata! 105 classics si ascolta a Milano sui 98.7 e a Torino sui 94.7, oppure in streaming audio su internet, all’indirizzo www.105classics.net appassionanti Appassionati e Quando la passione non viene frenata dal business, ma anzi viene lasciata libera di esprimersi… allora possono nascere trasmissioni e programmi capaci di contagiare gli ascoltatori. E quando crescono i numeri… arriva anche il business! 16 di gabriella serusi scene bazar 03 2005 www.bazarweb.info Scemi di guerra e cieli rotti Il teatro di Ascanio Celestini e la danza di Julie Ann Anzilotti per raccontare con voci diverse il non-sense della guerra. E poi atmo sfere on the road dell’animo umano e il peso della vita che schiaccia corpi nudi e , esplorazioni striscianti… Scemo di guerra Roma, 4 giugno 1944 Scemo di guerra, spettacolo affabulatorio del sempre più bravo Ascanio Celestini, consente una riflessione che prescinde o supera – fate voi – l’ordine narrativo del testo teatrale per entrare nelle ambiguità del palinsesto morale della nostra società. Tanto per capirci: è “scemo” chi fa la guerra o chi la subisce passivamente? Bisogna essere scemi per fare la guerra o si diventa scemi a causa della guerra? Che succede quando in guerra scemano le forze e cede l’intelletto che fino a poco prima le aveva governate? Tutto questo e molto altro in questo racconto costruito con una libera e coinvolgente sintassi dove la memoria individuale, tramandata oralmente di generazione in generazione, incontra le drammatiche condizioni di un presente ancora non liberato dalle guerre. Celestini si dimostra per quello che è: uno degli autori-registi più raffinati e intelligenti della nuova avangua teatrale italiana. Lo spettacolo è completamente dominato dalla suardia presenza. Giacca nera, pantaloni un po’ fanè , pizzetto mefistofelico, occhi attenti, bocca aperta per lasciare uscire un fiume di parole che riportano lo spettatore indietro nel tempo, indietro a quel lontano 4 giugno 1944, pagina della storia italiana ma anche scrittura personal dell’autore intrisa di melanconia, di ricordo, di dolore. C’è in questo e profluvio di parole verità e fantasia, orrore e sentimento; ci sono corpi straziati ma mai sulla scena. Celestini evoca con la voce ciò che il padre e il nonno gli dicevano e noi spettatori assenti di nuove tragedie mediatiche vediamo con gli occhi della mente, capiamo con il cuore ciò che le nostre orecchie non vorrebbero ascoltare. Poi fine, buio, sipario, lo scemo di guerra non c’è più. A casa si capirà il senso di questo teatro. Vi rimbalzeranno in testa le parole di Celestini: “mio padre diceva… mio nonno diceva… mio padre andava…” . forse era anche il nostro padre, il nostro nonno, il nostro avo. La storia è di tutti, la memoria è di tutti. SCEMO DI GUERRA - Roma, 4 giugno 1944 Spettacolo di e con Ascanio Celestini Teatro Vittoria, via Gramsci 4 -Torino Info e prenotazioni: 0115176246; www.teatrostabiletorino.it Dal 5 al 10 aprile 2005 Biglietti: da 13,00 a 10 Euro The Busker’s Opera neanche lontanamente quando Bertolt Brecht non immaginò la scrisse, che la sua Opera da tre soldi ispirata alla Begger’s Opera di John Gay (1728) sarebbe valsa nel tempo molto più di pochi spiccioli. Questa grandiosa epopea di poveracci e di “sfigate”, di disperati e delinquenti – modelli oggi tornati di gran moda anche in Italia grazie a un restyling letterario di natura un po’ esterofila che li definisce beautiful oltre che loosers (belli e perdenti, per chi non sapesse l’inglese) – è uno dei testi più saccheggiati della storia del teatro. Ce la ripropone – e ve la consigliamo alla grande – il canadese Robert Lepage, cogliendone l’aspetto più interessante, cioè la vita di strada. Vi chiederete perché è interessante? Semplice: la strada è la radice della cultura letteraria angloamericana degli ultimi cinquant’anni ed è anche una delle matrici fondamentali del teatro. Tutte e due sono ottime ragioni per vedere questo spettacolo, senza contare che on the road sono nati i generi musicali più sorprendenti della storia della canzone: dal jazz al blues, dallo ska al rap. Magnifico ritrovarli a teatro in questa produzione, che oltre all’indagine antropologica offre anche un bello spaccato di vita da mainstream. Si ironizza sullo star system tritatutto e sul potere dell’immagine mediatica. Quanto vale l’operato di un artista quando viene svenduto sullo schermo televisivo? Non me ne intendo, ma credo più di tre soldi! The Busker’s Opera ispirato a The Beggar’s Opera di John Gay ideato e diretto da Robert Lepage direttore musicale Martin Bélanger drammaturgo Kevin McCoy Produzione Ex Machina, in coproduzione con Festival Montréal en Lumière, La Filature, Scène Nationale de Mulhouse, Maison des Arts, Créteil, UCLA Live, University of California, Los Angeles, Robert and Margrit Mondavi Center for Performing Arts, UC Davis, spielzeiteuropa I Berliner Festspiele, Berlin, Théâtre de Caen, Théâtre Royal de la Monnaie, Brussels, Change Performing Arts, Milano Teatro Strehler, Milano 6–10 aprile 2005 bliglietti platea: da 35,00 a 20,00 Euro; balconata: da 27,00 a 17,00 Euro Per informazioni e prenotazioni, tel. 02/72333222 www.bazarweb.info bazar 03 2005 scene di gabriella serusi 17 Camus, lo straniero Quando uscì nel 1942 in piena guerra, il premio Nobel di origine algerina Albert Camus, ebbe a scrivere in una prefazione a un’edizione americana del suo celeberrimo e duro Lo straniero: “è una verità ancora negativa senza la quale però nessuna conquista di sé e del mondo sarà mai possibile”. Tradotto in soldoni e attualizzato: guarda che se non accettiamo il marcio che abita nelle nostrete schifiltose e un po’ snob coscienze occidentali non si va da nessuna parte. Tanto nel testo originario che questa pièce teatrale ben interpretata da Valeriano Gialliin dai suoi compagni di scena, il protagonista è Meursa e ult, un modesto e apatico impiegato che vive ad Algeri in uno di indifferenza e di estraneità a se stesso e al mondo stato . Un giorno senza sapere perché e per come l’uomo uccide un arabo. Viene arrestato e spontaneamente confessa, affronta il processo e viene condannato a morte. Il punctum del testo e anche dello spettacolo è la sua reazione. Meursa è un eroe dell’assurdo; non cerca giustificazioni, difese ult menzogne; la sua lucida coscienza del reale gli consen o giungere attraverso una logica esasperata alla verità te di di essere e di sentire. Nello spettacolo anche noi spettatori prendia lentamente coscienza di quell’aspetto terribile e disuma mo che abita talora in noi, sentiamo che in fondo dovrem no accettare l’altro, il diverso, il fratello di un altro colore mo o di un’altra bandiera ma non riusciamo perché il vero alieno l’ego, il nostro corpo. È allora soffriamo, come è giusto è l’io, che sia, insieme a Meursault, sperando di evolvere e di trovare finalmente un po’ di pace. CAMUS, LO STRANIERO Da Lo Straniero di A. Camus Con Valeriano Gialli, Rosalba Piras, Giovanni Loi Marcello Enardu, Tiziano Polese, Elisabetta Podda. Regia: Lelio Lecis Musiche: Simone Pilai In Progetto Rettilario Teatro juvarra, via Juvarra, 15 – Torino 1 – 3 aprile 2005 biglietti: da 10 a 8 Euro info e prenotazioni: 011540675 NDT! Dalla splendida compagnia del Nede rlands Dans Theater di Jirí Kylián sono nate tempo due ulteriori compagnie - NDTnel 2 e NDT 3 - che ne costituiscono una di sezione junior e sezione senior. sorta ormai chiaro che questo tipo di definMa è sta davvero stretto ai due compizione Mentre NDT 3 vede impegnati danzlessi. ultraquarantenni impegnati in coreo atori grafie create per loro da autori quali lo stess Kylian, Van Manen, Béjart, Ek, Forsy o NDT 2 è composto da dodici danzatori the, tra i 16 e i 21 anni, tutti dotati di qualità davve ro notevoli. Ne è un esempio il programm a che la compagnia presenta a Ferrara in esclu per l’Italia, costituito da tre coreografie siva , che mettono in luce l’energia e il virtuosismo di tutti gli interpreti. Nederlands Dans Theater II giovedì 7, venerdì 8 aprile Teatro comunale di Ferrara, c.so Marti ri della libertà, 5 Info e prenotazioni: 0532202677 27’52” coreografia Jiri Kylian musiche Dirk Haubrich, Gustav Mahler Shutters shut coreografia Paul Lightfoot/Sol Leon testi Gertrude Stein Minus 16 coreografia Ohad Naharin musiche cha cha cha, mambo, e musiche tradizionali israeliane prima nazionale Next. In tutti i sensi… Next è la prima coreografia approntata dalla compagnia Arteballetto sotto la guida sapiente di Fabrizio Monteverde. Partendo da un testo di Franz Wedekind, il risveglio di primavera, il coreografo romano ne ha sfruttato il potenziale drammatico e turbolento condendolo con l’onnipresente musica di Bach che magnificamente segna, passo dopo passo, il crescendo di inquietudine, incertezza, sperpero della vita. Corpi nudi, striscianti, inscatolati, vertiginosamente in equilibrio, schiacciati dal peso della vita, atleticamente arrampicati nello spazio, si muovono sul palcoscenico dando vita a una danza a tratti svagata, ricca di pause quasi cinematografiche, di virtuosismi sperimentali ai limiti dell’arte circense. L’immagine finale, un cerchio di luce rosso sangue in cui annega una ballerina, chiarisce il senso sacrificale del lavoro e della sua messa in scena. È il rito del passaggio sessuale alla maturità di una fanciulla che scopre la pericolosità e i tremori di un’età di cui non riesce ad arginare le pericolosità e i tumulti. Da vedere. NEXT Di Arteballetto Coreografia di Fabrizio Monteverde Teatro Ponchielli, c.so Vittorio Emanuele,52 - Cremona 3 aprile info e prenotazioni: 0372 022001/02 www.teatroponchielli.it teatro Alighieri, Ravenna 8 aprile Cieli sgangherati Cieli sgangherati sono i soffitti azzurri sospesi su tutti noi e trafitti dalle guerre: cieli forati dalle urla, dai lamenti e dai vagiti di adulti e bambini che non saranno più. “Tutto è vanità” dice una scritta installata sul fondo del palcoscenico montato per questa essenziale e scarna coreografia della danzatrice tosco-americana Julie Ann Anzilotti. Il non- sense della guerra irrompe sulla scena trafiggendola di vetri rotti, brocche e altri oggetti che evocano per volontà dell’artista una quotidianità frantumata dall’odio. Infagottata e goffa sta lei, la danzatrice, al centro della sofferenza, e si dimena senza posa, arretrando appena quando viene interrotta da atroci proclami di morte che risuonano in sala come il gong sul ring. Scorre il dramma tra immagini di pace infranta e di guerra senza un contesto e come proiettili mortali partono nella scena-clou sorrisi gelidi e immotivati, resti cancerogeni di un’ipocrisia diffusa. È li che punta Julie Ann Anzilotti con la sua danza, a generare quel senso di disagio e di orrore che ogni conflitto porta endemicamente con sé. Senso totale di circolarità e vanità per questa pièce che si apre e si chiude con un’immagine di morte. CIELI SGANGHERATI Compagnia XE Coreografia di Julie Ann Anzilotti Teatro Petrella, Longiano 15 e 16 aprile info e prenotazioni: www.teatropetrella.it 0547665113 bazar 03 2005 www.bazarweb.info suoni di pietro d,ottavio 21 Go forward! Essere innovativi e trascinanti. E rompere con gli schemi. L’han no fatto i Queen negli anni Settanta (e ora ci riprovano…). E lo fa conti nuam Giovanni Lindo Ferretti dei PGR. Anti-rockstar italiana per eccellenzente a! NEGRITA 01 MESTRE – Palasport; 02 BRESCIA – Pala San Filippo; 05 FIRENZE – Saschall; 07 MILANO –Alcatraz; 08 ROMA – Villaggio Globale; 14 MODENA – Vox; 15 GENOVA – Mazdapalace. info: www.negrita.com HIRAM BULLOCK TRIO 01 ROMA – Big Mama, info: 065812551 The Queen KRISMA 01 MILANO – Marmaja Arci Live Club, info: 026133302 La Regina del rock è una fenice che torna affrontando la più radicale delle trasformazioni: il cambio della testa, della voce, del front-man carismatic o Freddie Mercury, scomparso 14 anni fa. Oggi The Queen – ovvero Roger Taylor, Brian May, Paul Deacon – fanno la scommessa più azzardata che potevano ritornano con un nuovo cantante, Paul Rodgers, in un tour di concerti e che tocca anche l’Italia. Se la scommessa sarà vincente si saprà soltanto dopo i concerti, ma è forte il fascino di provare a far rivivere la Regina con La musica dei Queen è infatti un fondamentale capitolo della storia un nuovo Re. capitolo che Brian May & Co. iniziano a scrivere tra la fine degli annidel rock, un e l’inizio dei Settanta. Nel 1973 arriva l’album d’esordio della band, Sessanta Queen: il successo non arriva immediatamente, il gruppo dovrà faticare per ricevere la consacrazione ed entrare nella “corte” delle rock-band che hanno fatto storia. Ma quando i Queen sfornano capolavori come Bohemian Rapsody, We are the champions, We will rock you o Bicycle Race, la band entra nell’olimp mitologia rock. Il suono dei Queen era innovativo e dirompente, o della originalissima via tra il glam, il progressive e l’hard e l’art-rock, una nuova, i filoni più in voga all’alba degli anni Settanta. Pur avendo robuste dosi o almeno di queste radici, il dna sonoro dei Queen era totalmente mutato rispetto tracce agli ingredienti base, tanto che il pubblico rock ci ha mise un po’ prima di tributare il giusto riconoscimento al gruppo. Al di là della musica, gran parte del successo è arrivato grazie al carisma e alla straordinaria voce di Mercury, che duettato con un mostro sacro della lirica come Monserrat Caballè e ha persino non c’è più. Basterà oggi ai tre Queen orfani di Re Freddie quell’impiche dal ’91 grandissimo impatto e spessore artistico per vincere la scommessa?anto sonoro di Lo sapremo tra poche settimane. LE DATE: 04 ROMA – Palalottomatica, info 068740602 05 MILANO – Forum, info 0248047501 07 FIRENZE – Palazzetto dello Sport, info 057121674 08 PESARO – Bpa Palace, info 0721404159 STEFANO BOLLANI 02, 03 FIRENZE – Teatro Puccini, info 051365825 30 FIRENZE – Teatro Comunale Regina Margherita, info 0552074348 JORMA KAUKONEN HOT TUNA 03 Torino – Maison Musique, info: 0119561782 PATRIZIA LAQUIDARA 04 RUSSI (Ravenna) – Teatro Comunale 13 ROMA – The Place info: www.patrizialaquidara.it PAOLI - RAVA - REA - GATTO 04 ROMA – Auditorium, info 0680241281 URI CAINE 07 CAGLIARI – Teatro Lirico info: 0704082232 11 PALERMO – Teatro Metropolitan, info: 0916887513 PHILIP GLASS 13 Roma – Auditorium, info: 0680241281 MARLENE KUNTZ 15 PORDENONE – Deposito Gordiani 16 SENIGALLIA (AN) - Mamamia 22 ROMA – Villaggio Globale 23 CESENA – Vidia 25 PIACENZA – Piazza Cavalli 28 TORINO – Hiroshima 29 BOLOGNA – Estragon info: 0637518551 INTERPOL 15 RONCADE (Treviso) – New Age Club 16 FIRENZE – Sashall 17 MODENA – Vox Club info: 0434-208631 AFTERHOURS 08, 09 BOLOGNA – Estragon, info: 051365825 PORCUPINE TREE 24 MILANO – Transilvania Live info: 0240095472 25 ROMA – Qube, info: 06/4385445 BO DIDDLEY - JOHN HAMMOND - BLIND BOYS OF ALABAMA 22, 23, 24 ROMA BLUES FESTIVAL – Auditorium, info: 0680241281 ALANIS MORISSETTE 28 Milano – Forum, info 02/48047501 RICHARD GALLIANO 28 TORINO – Maison Musique, info 011/ 9561782 29 CAGLIARI –Teatro Lirico, info 070/4082232 MARINA REI 15 CESENA - Vidia Club 17 FIRENZE - Saschall 18 MILANO - Rolling Stone 19 ROMA - La Palma info: www.barleyarts.com PGR Giovanni Lindo Ferretti è l’anti-rockstar italiana per eccellenza: dal vivo propone il suo suono senza concessioni alla “cerimonia del palco” e soprattutto in un quarto di secolo ha cambiato “insegna” ben tre volte. Prima di approdare all’attuale PGR (acronimo di Per Grazia Ricevuta) Ferretti ha scosso il torpore musicale italiano inizio anni Ottanta con i CCCP, per poi cambiare progetto con musica di alta qualità, se non capolavori assoluti inseriti in un percorso i CSI. Tre sigle che hanno sempre prodotto artistico che non ha mai incontrato ripetizioni, autocelebrazioni e tentazioni autoreferenziali. Eppure i CSI hanno raggiunto con “Tabula Rasa Elettrificata” il primo posto nella classifica di vendita dei dischi, i CCCP hanno cambiato l’anello di congiunzione tra gli anni Settanta degli Area e il futuro il rock italiano e concettualmente sono prossimo venturo della musica italiana. Ad aprile Ferretti è in tour con i PGR per una serie di concerti che si preannun ciano da non perdere, in cui presenterà gran parte dei brani pubblicati sul recente “D’anime e d’animali”, sulla ulteriormente ri-aggiornato [in PG³R dove il 3 al fianco della G sta a copertina del quale il nome della band compare ovvero “Però Gianni (Maroccolo) Giorgio (Canali) Giovanni (Ferretti)significare una alternativa lettura dell’acronimo, Resistono”, che gioca sull’ulteriore cambio di formazione del gruppo]. E, come racconta Ferretti, “d’anime e d’animali” è stato scritto di getto, dormendo poco e male, mangiando pane, formaggio, olive, sempre la zuppa sulla stufa fermo, sempre aperta e presto svuotata. Fuori l’inverno, i primi giorni a ribollire e una bottiglia di vino buono, rosso dell’anno. Un fervore di pensieri ritmati dallo scrivere continuo, cervello braccia mano, le pause per rileggere, a voce delle parole o toni di voce per farle fiorire…” E’ solo l’inizio della storia, alta, cercando melodie minimali a sostegno che vale la pena di farsi raccontare, dal vivo, da Giovanni Lindo, il più geniale dei poeti rock italiani. Maphia Flaminio “Ma che idea” è il nostro omaggio al primo vero rap italiano, perché escludendo Prisincolinansinanciusol di Celentano base per (che rap non era), il pezzo di Pino D’Angiò è stato una pietra miliare, con un ritmo funk che mai aveva fatto da una raffica di parole: insomma, quello era hip-hop”. Così parlò G-Max, che con Rude Mc forma i Flaminio Maphia, nata romana crew della album dell’ultimo brani altri gli e ad aprile in tour per proporre dal vivo il nuovo singolo dieci anni fa, ormai arrivata al successo grazie a un originale via all’hip-hop con brani come Ragazze acidelle (che tutto sommato contiene nel dna una bella dose di Ma che idea). “Quando ascoltavo il pezzo di D’Angiò avevo in cui 10 anni e per la prima volta ascoltavo qualcosa di italiano con una grande energia e che raccontava una storia si potevano riconoscere milioni di ragazzi e ragazze. Ed è la stessa cosa che facciamo noi, parlando in prima persona di quello che ci succede o che vivono amici e persone che conosciamo direttamente”. Nei live, oltre ai due Flaminio Maphia saliranno un disc-jockey e Daniele Vit, vocalist r’n’b con al spalle diversi anni di esperienza e di notevole impatto. LE DATE 01 PARMA – Roxy Bar , 16 TORINO - Hiroshima , 23 GABICCE MARE - Baia Imperiale info: www.virgin.it 22 di marcello amoruso suoni bazar 03 2005 www.bazarweb.info Eclettismi sonori Gusto eclettico e appassionate liriche quotidiano. I due siciliani non sbagliano un colpo, da quando hanno deciso di dal voltare pagina e andare a Bologna. Tutt oè È proprio così. E’ stata Marta il filo di unione tra i due siciliani di Marsala, Giovanni Gulino, voce, e Carmelo Pipitone, chitarra e seconda voce. Si, perché Marta era l’avvenente ragazza di entrambi e quando se ne sono accorti, si sono sfidati in una discarica, concludendo, su un mucchio di tubi, che l’avrebbero lasciata a Marsala mentre loro sarebbero partiti a breve per Bologna, portandosi quell’episodio dietro: Marta sui Tubi, così si chiamano. Un sound che in alcune parti si sviluppa caoticamente, che recupera la tradizione della canzone d’autore ma lo fa con immediatezza e irriverenza. Una verve espressiva che non dà spazio alcuno alla timidezza, al contrario concedendosi melodie sghembe e giocose sulla scia di Bugo. A Bologna vivono nella leggendaria via del Pratello, “dove se dormi troppo rischi di diventare punkabbestia”, e tra “vino, chitarra, peperoncino, patate, carta e penna” trovano la giusta dimensione creativa che in poco tempo gli permette di comporre una trentina di brani inediti e qualche cover di J. Buckley, Violent Femmes, Nick Drake, Gomez e lo stesso Bugo. Agli inizi 2003 i tempi sono maturi, i due registrano 11 brani low fi con un microfono e contattano Fabio Magistrali, produttore di Bugo. A marzo 2003 il lavoro è pronto, a luglio firmano per l’Eclectic Circus Records di Stefano Clessi e Paolo Barbagallo. Si accorgono della mancanza di una sezione ritmica che sostenga la presenza scenica dei live, così chiamano Ivan Paolini, amico di vecchia data, quando ancora i due suonavano nei garage. Il Mei sembra essere un contenitore ideale che dà al gruppo la giusta spinta verso mete più alte e una maggiore risonanza mediatica. L’album presentato al Meeting di Faenza si chiama Muscoli e Dei, il videoclip contenuto all’interno è “Stitichezza cronica”, realizzato da Fabio Luongo. Vengono contattati da Brand New, programma Mtv aperto alle nuove emergenze musicali, da qui il riscontro nazionale è immediato e, senza perdere tempo, avviano una tournée di altrettanta portata. Dopo un po’ anche Bologna diventa stretta: “sono le cover band a ottenere i maggiori incassi”, è il loro disappunto. E decidono di spostarsi ancora, questa volta per Milano, dove al momento stanno lavorando al secondo album di cui preferiscono non parlare. Accontentiamoci pertanto dei prossimi live di questo mese: il 2 al Csa Zona Bandita di Venezia, il 8 al Calamita di Cavriago (Re), quindi all’Emporio Malkovich di Lugagnano. Info: www.martasuitubi.it Aspettando la finalissima della Rock Champions League, l’Associazione Black Out di Prato si apre al baratto musicale di band eme rgenti Si disputa il 28 aprile la finalissima del concorso Rock dall’Associazione Black Out (www.blackout.fasturl.it). Il contestChampions League, promosso ha già visto esibirsi sul palco dei cantieri culturali di Officina Giovani le band locali: Le Linee Morbide, Splyff, P.U.M.A., Ciaulapatica, Baby blue, Neif, Angel Last Breath, Splyff, Schizophrenia, Ciaulapa tica. Nata come realtà devota alla musica emergente, Black Out da circa 4 anni si è distinta per una totale devozione alla musica emergente. A oggi “siamo sempre gli stessi 4 ma ciò che è cambiato è che adesso quel che fantastichiamo cerchiamo La missione non si concede limiti, impegnata su diversidi renderlo realtà!”. dal rock all’hip hop, passando per show-case e il Po fronti con rassegne che spaziano seconda edizione di questa estate un programma molto più Rock festival: “che prevede nella è quello di attuare uno scambio di band con altre realtà articolato”. Ultimo progetto in cantiere affini: “noi presentiamo i nostri gruppi ad altre realtà locali, chiedendo di farli esibire in un live, viceversa diamo la possibilità alle band appartenenti ad altre realtà territoriali di esibirsi dalle nostre parti”. Bella idea, no? Matilde Davoli e Populous insieme, in un intreccio di elettronic a, chitarra e voce Gli Studio Davoli, il cui disco di esordio Megalopolis è appena stato ripubblicato in Germania dalla Just Record Babelsberg, etichetta indipendente di Postdam , ritornano in studio per la lavorazione del nuovo album previsto in uscita per la Record Kicks a inizi 2006. Tra gli ospiti del disco è prevista la partecipazione di Populous). L’italiano Andrea Mangia, dj della scena elettro dub europea per la prestigiosa Morr Music (Lali Puna, Tarwater per vari club d’Italia affiancato dalla voce e chitarra di Matilde, The book), è in giro questo mese de Rubertis (Studio Davoli). La cantante ha anche scritto e interpretato il brano “Clap Like Breeze” contenuto nel nuovo disco, Queue for love, di Populous in uscita su il 2 maggio. Info: www.ca blecorp.it. Splendore terrore 2005, il nuovo tour di Moltheni Uscito lo scorso gennaio per l’etichett a Tempesta Dischi, Venus, Splendore terrore è al momento in giro per l’Italia. distribuzione Il cantautore marchigiano giunge così alla sua terza tappa, dopo Natura (1999) e Fiducia nel nulla migliore (2001). Lente, minimal in Replay i, ipnotiche, le 11 tracce dell’album si concentrano su sonorità cupe, introspettive, leggere: un lavoro autenticamente dolce e Armonie tenui che si infiltrano discretamente nel silenzio intimista. sospese. Sempre chiara, tuttavia, la presenza di un artista di immagini maturo, fuori tempo e all’avanguardia. I concerti live prevedono la partecipazione di Pietro Canali, Gianluca Schiavon e Sara Nina Brugnolo. A maggio Moltheni partecipa a un omaggio a Lucio Battisti nella Compilation del Mucchio perdetela! Da non perdere neanche i concerti: www.mo extra. Non ltheni.it. Ballate per piccole iene, questo mese il nuovo disco degli Afterhours Esce questo mese, il 15, il nuovo disco degli Afterhours, “Ballate per piccole iene”. Il tour di presentazione, partito a marzo, prosegu e… 1 Hiroshima Mon Amour (Torino) 2 Velvet (Rimini) 8 Estragon (Bologna) 9 Estragon (Bologna) 16 Spazio Boario (Roma) 21 Alcatraz (Milano) 22 Fuori Orario (Taneto di Gattatico, Re) 24 Deposito Giordani (Pordenone) 28 Auditorium Flog (Firenze) 29 La Gabbia (Bassano del Grappa, Vi) 30 La Gabbia (Bassano del Grappa, Vi) www.bazarweb.info bazar 03 2005 suoni di fabrizio gianuario 23 Michele Bovi ha pubblicato per l’Auditorium Edizioni Milano il volume Anche Mozart copiava. Un testo che affronta il problema del sottile confine che passa tra cover, somiglianze, plagi e cloni in musica. Le cause giudiziarie riguardanti il plagio musicale intasano quotidianamente la macchina, notoriamente lenta, della giustizia italiana. Anche perché la competenza musicale in senso stretto – quel sistema di conoscenze che rendono possibile la lettura, l’interpretazione e il confronto critico di uno spartito musicale – è spesso demandata da parte dei giudici a periti. La SIAE prevede l’esistenza di un esperto super-partes al quale gli iscritti possono ricorrere in caso di controversia, ma solo se accusatore e accusato si dimostrano entrambi consenzienti. E così, l’accusato difficilmente accetta di ricorrere a tale esperto, dal momento che avrebbe soltanto da perderci. Per dirla tutta, questa stessa pratica di risoluzione delle controversie giace nascosta nell’oblio dello statuto della SIAE, dal momento che non solo non vi si ricorre, ma neanche lontanamente qualcuno pensa di potervi ricorrere. E così il processo rimane l’unica formula per intentare una causa di plagio. C’è poi il fatto che l’accusa di plagio viene rivolta per nessun altro motivo che per ragioni legate alle questioni economiche vincolate al diritto di autore. Nessuno farebbe mai causa a un gruppetto sconosciuto e scannato, e in primo luogo perché non avrebbe niente da guadagnarci. Il plagio esiste infatti quasi esclusivamente in quella che, per semplicità, viene definita musica pop. Quel genere di musica, cioè, intorno al quale ruotano quantità notevoli di denaro e che Morricone definisce come “musica orecchiabile”, come quella musica la cui essenza risiede nel ‘già sentito’. Ma che cos’è il plagio musicale? E’ questa infatti la domanda più controversa da porsi. Da più parti, infatti, si ritiene che si speculi intorno a questo tipo di reato, dal momento che il plagio è concettualmente difficile da definire. Questo dovrebbe essere tale in virtù di un’indebita appropriazione, a scopo di lucro, di un’opera realizzata da un altro artista. Ma l’appropriazione spesso può confondersi con il debito artistico, e la questione va a configgere con l’inevitabile fatto che tutti noi siamo immersi in un universo culturale che continuamente assimiliamo e modifichiamo. E a giudicare da questa prospettiva, il plagio potrebbe anche non esistere. Ma ci sono casi, circostanze, fatti, che possono portare a stabilire che effettivamente si è perpetrata una cosciente, volontaria e indebita appropriazione dell’arte altrui. Fatti che devono essere dimostrati, e nel cui gioco la SIAE non è che uno dei testimoni, dal momento che il suo impegno risiede in primo luogo nel tutelare economicamente l’artista le cui opere vengono trasmesse o utilizzate da parte di terzi. Spedirsi a casa un disco con sopra incise delle proprie musiche, in una busta sigillata, mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, ha infatti lo stesso valore legale del deposito di un brano in SIAE. E’ una prova che testimonia dell’esistenza di un rapporto tra l’artista e l’opera. C’è poi da dire che, a livello giudiziario, per risolvere ogni problema l’accusato deve solo trovare (la cosa più difficile) la carta del jolly. Se infatti riesce a dimostrare che il suo pezzo, accusato di essere un plagio, è simile a un brano antecedente al brano che si ritiene rubato, è fatta. Perché un brano possa essere copiato deve infatti godere dello statuto artistico dell’assoluta originalità, in mancanza del quale, per definizione, non è suscettibile di copiatura. E ad affrontare il problema del plagio in musica è stato Michele Bovi con la pubblicazione del libro Anche Mozart copiava. Con l’aiuto di commenti esperti, Bovi affronta il problema delle controversie giudiziarie legate al diritto d’autore, e ricostruisce una breve storia del plagio musicale con particolare attenzione alla situazione italiana. Dalla fine degli anni Venti, quando la Ricordi denunciò Cesare Andrea Bixio di aver plagiato una celebre aria della Turandot di Puccini, e passando attraverso gli anni Sessanta, un periodo in cui il confine tra cover e plagio si fa labile, Bovi giunge a commentare vicende più recenti e maggiormente note come quella che ha visto protagonisti Al Bano Carrisi e Michael Jackson. Insomma, Bovi attraversa la musica leggera italiana ponendo al centro della questione il problema del plagio, ma soprattutto andando alla ricerca di quelle canzoni che, più o meno volutamente, mostrano delle forti somiglianze con altri brani. Quella di scovare il già sentito è infatti una sua grande passione. Proprio lo scorso mese, insieme al maestro Vince Tempera, Michele Bovi ha proposto dietro le quinte del festival di Sanremo un incontro in cui ogni brano in competizione è stato suonato appaiato ad un altro a cui era fortemente somigliante. Del resto, come ricorda ironicamente nel libro, era soltanto il 1963 quando Tony Renis, accusato di plagio con il brano Uno per tutte, affermò che “le note sono soltanto sette, le canzoni per piacere al pubblico devono essere orecchiabili e per essere tali vanno costruite su una serie di accordi limitata. Ebbene, le combinazioni sono finite” somiglianza o plagio? ver, Co se c’è Tra cloni, plagi, cover e somiglianze… Chi è in grado di decidere ci di più. davvero un’appropriazione di arte altrui? Michela Bovi cerca di capir In fondo… anche Mozart copiava che ha recentemente Ludovico Einaudi: continua il tour del pianista e compositore torinese il 17 ad Alba e il 18 a pubblicato il suo ultimo album I giorni. Il 1 aprile a Udine, il 3 a Pesaro, Torino - www.ludovicoeinaudi.com a rivoluzionare il Autechre: torna in Italia uno dei gruppi che ha maggiormente contribuito Warp, gli Autechre si mondo musicale dell’elettronica. Tra i nomi di punta della label inglese dell’uscita del esibiscono il 28 al Brancaleone di Roma e il 29 al Link di Bologna in occasione loro nuovo lavoro Untitled - www.warprecords.com Universitaria dei Christian Fennesz-Mika Vainio-Christian Zanési: il 5 aprile l’Istituzioneche vede protagonisti concerti ospita presso l’Aula Magna de La Sapienza di Roma un live setI tre sono impegnati il musicista austriaco Fennesz, Vainio dei Pan Sonic e Christian Zanési. di mettere a nella realizzazione di una particolare installazione sonora che darà modo confronto i loro diversi stili di manipolazione elettronica della materia sonora. età, ha già raccolto Micah P.Hinson: ventitreenne di Memphis, Hinson, nonostante la giovane Micah P. Hinson un notevole consenso da parte della critica con il suo album d’esordio come singer& The Gospel Of Progress. Ora gli manca di farsi conoscere al pubblico un folk d’autore dai songwriter, come interprete delle proprie esperienze cantate attraverso Bologna, il 22 allo Zero toni profondamente poetici. In Italia in concerto il 21 aprile al Covo di al Circolo degli Artisti di di Bergamo, il 23 al Free Muzik di Brescia, il 24 al Velvet di Rimini, il 25 Roma e il 26 all’Hiroshima di Torino - www.sketchbookrecords.com 24 di fabio murru suoni.recensioni bazar 03 2005 www.bazarweb.info te en a-m er Lib hid, che spazia tra rock e arab-sound mischiando Rac di i liber I percorsi ’s, suoni reggae sprigionati da un francese e algerino. Le note libere dei, Giop fanno canzoni sito web. Le scelte libere dei Marlene poesie che si Rachid Taha Tékitoi Universal o Per chi alla musica chiede di più il nuov disco del franco-algerino Rachid Taha è una pregiata chicca. Rachid è quasi sconosciuto in Italia ma in Francia, paese che ormai lo ospita da anni dopo la sua partenza dalla natia Algeria, ha raggiunto una discreta fama. Il musicista algerino giunge al suo quinto lavoro nel pieno della maturità artistica. Tékitoi è un lavoro bellissimo in cui Rachid parla nella sua lingua delle sofferenze del ro mondo e dell’anima su un tappeto sono straordinario fatto di contaminazione musicale di grande modernità. Ritmi in travolgenti, sonorità arabeggianti diluite e, un rock corposo. La musica è trascinant senza un attimo di sosta, arricchita anche da Rock El Casbah, una versione meravigliosa e sorprendente del classico dei Clash. Un grande lavoro che farà innamorare tutti quelli che sono stanchi della solita pappa musicale. Giop’s Face the Music t www.giops.ne lodigiani innamorati del Un gruppo di musicisti scelta di vita. Giop’s reggae al punto da farne una la musica da dere difen per è un progetto nato ica o commerciale. ogni contaminazione tecnolog scelto di fare Andrea Gioacchini & co. hannolla chiamata “roots” della vera musica reggae, quea influenze. Dopo ovvero grezza, semplice, senz italiano in band aver suonato su tutto il territorioAfrica Unite e note come Bandaloska, Neffa, prodotto questo Reggae National Ticket, hanno ile gratuitamente loro primo album, tutto scaricab ta di libertà dal sito www.giops.net. Una scel la musica, un dettata da un grande amore per di felici intuizioni prodotto musicale puro, ricco testi intelligenti. e voci belle i, sonore, ritmi cald difendere con Un’operazione coraggiosa da imbrigliare l’arte. passione perchè aspira a non Michael Bublé It’s time Wea Fabio Volo Vintage – 16 perle del passato italiano Virgin amano recuperare e Per quelli che come me portare a nuova vita oggetti e valori del passato l’operazione musicale della Virgin condotta con grande sensibilità da Fabio Volo non può che fare piacere. Volo riesce con l’amore di ricordi lontani a portarci indietro nel tempo senza propinarci il solito effetto nostalgia, raccogliendo in un disco una serie di canzoni praticamente introvabili e in molti casi, per i più giovani, sconosciute. Una scelta molto ragionata, in cui ciascun brano ha suo modo segnato la storia della musica popolare italiana. Scorrendo l’elenco degli interpreti vengono alla luce artisti immensi come Domenico Modugno, Nicola Arigliano, Beniamino Gigli o artisti di altri mondi prestati alla musica come la Lollobrigida o Nino Manfredi in una divertente versione di Tanto pe’ cantà. Una bella idea che si farà amare da chi ha vissuto quegli anni ma che offre una opportunità importante a quei giovani che desiderano scoprire in un percorso musicale l’Italia di ieri. Ultima nota, la più intensa: il disco si conclude con una gemma preziosa, A’ livella interpretata da uno struggente Totò. Un documento storico che dovrebbe essere presente per intensità e importanza nelle case di tutti noi. Il canadese di origini italiane cavalca l’onda della moda crooner e si propone come nuova voce calda del panorama internazionale. Ma non è tutta una mera operazione commerciale. Interessante l’arrangiamento di Feeling Good curato da Don Sebesky e David Foster. Da apprezzare la scelta di autori come Gershwin (A Fogg Day), o Stevie Wonder di cui canta You andy I in un elegante arrangiamento di piano e archi. You don’t Know Me è un delicato omaggio a Ray Charles, anche se preferiamo di gran lunga la versione autentica del grande Ray. Più originale l’interpretazione di Can’t Buy me Love dei Beatles. Tutto sommato un cd raffinato dall’approccio swing che può avere la funzione propedeutica di avvicinare orecchie anco ra “vergini” alla tradizione jazz. Ma se una voce come questa avrà il coraggio di esporsi terreni più impervi, potremo aspettarci disu più. Marlene Kuntz Bianco Sporco Virgin dal gruppo di Dan Solo, sostituito L’uscita versi degnamente, in maniera per certi o sembra ccol Mara ni Gian da , ente rend sorp la capacità non aver scalfito in nessun modo ica di mus urre prod di z Kunt ene Marl dei i già altissimo livello. Godano e compagn icali mus ni terre o scelt o hann po’ un da strazianti differenti: la rabbia giovanile, le urlaci sono più. non hi disc i prim loro dei rte e soffe è fatto di Il pianeta sonoro dei Marlene ora di suoni solo ta egna impr atta, raref più ica mus tra le belle apparentemente più dolci dato che un sound di cela si po grup dal te scrit die melo musica grande modernità ed emotività. Unattamente perfe a gnat mpa acco ra, matu , colta emozionante dalla voce di Godano sempre piùte di alto men vera sono testi I . pleta e com da e Gozzano livello, tra le citazioni colte di Gad li al tipo di enia cong tutte o bran sem le le paro cioè molto scrittura che i Marlene ricercano, Un grande ia. poes pura di etto conc al e vicin vette altissime lavoro che porta i Marlene verso iungere. ragg a ono riesc Italia in i poch che 26 di ciro bertini leggere.recensioni bazar 03 2005 www.bazarweb.info ale ern inf ubo inc Un o romanzo di Richard l’ultim o leggend Quello che possiamo vivere Matheson sulle paure dell’uomo contemporaneo. E c’è tanto da pensare anche tra le pagine di Marco Archetti sulla precarietà esistenziale e l’ironia istruttiva di Claudio Morici sulle velleità artistiche di gente come noi… BAZAR SEGNALA 256 TRE MILLIMETRI AL GIORNO – Richard Matheson (Fanucci Editore. pp., 13 euro) Un incubo. Inesorabile, martellante, senza fine. Immaginate di scoprire ente, improvvisamente che la vostra statura sta diminuendo. Sensibilm tre millimetri al giorno. In pratica di dovervi mettere a calcolare quanto tempo vi resti prima di assottigliarvi al punto da non potervi più definire uomini. dopo E’ quel che succede a Scott Carey - un pezzo d’uomo alto 190 cm. –barca. essere stato investito da una nube radioattiva durante una gita in di Attoniti, assistiamo alla sua progressiva dissoluzione, restando ammirati ndoci fronte alla tenacia quasi ridicola con cui si aggrappa alla vita e identifica nei numerosi momenti di disperazione sconfinata. o Se il nostro coinvolgimento è totale è grazie alla perfezione del congegn Scott narrativo messo in piedi dall’autore. Infatti c’è un tempo presente, in cui a. Rimasto prigioniero nello scantinato è ormai ridotto all’altezza di un’unghi Documento1 25-10-2004 16:20 Pagina 1 per di casa, per il resto della famiglia non esiste più. Braccato da un ragno ditale lui enorme, che affronta con uno spillo, è costretto a bere acqua da un un’arrampicata per raggiungere dei cracker rinsecchiti. tentare e struggenti, che E poi ci sono i flashback registrano gli stati emotivi di Scott in funzione delle varie dimensioni che il suo corpo va via via assumendo. Fino a un interessantissimo finale. Insomma, Richard Matheson ������� ha saputo rappresentare medio la paura dell’uomo contemporaneo di essere annullato dal progresso tecnologico come pochi altri - Dick, Lansdale e King tutti superficialmente bollati scrittori di genere. sonora: Colonna BROTHERS CHEMICAL Push the button ������������������������ ���������������� PENSARE LEGGENDO ���������� TALENT SCOUTING VENT’ANNI CHE NON DORMO – Marco Archetti (Feltrinelli. 202 pp., 13,50 euro) Una volta gli uomini senza qualità - quelli che non riuscivano a smettere di fumare o ad alzarsi dal letto la mattina perché il sonno li aveva trasformati in scarafaggi - avevano in comune una condanna a vita: praticare la grigia professione del travet. Oggi, da custodi di pisciatoi in un autogrill diventano camerieri di pizzeria. E’ quanto capita al giovane Marco, che vittima oltretutto di un olfatto ipertrofico, è come se cadesse dalla padella nella brace: “avevamo nel naso l’atomica delle fritture, esalazioni ittiche, la porosità dell’unto.Nelle mani una cronaca nera le scottature e nei piedi storie di fallimento. Ma cercavamo di tenerci di Lui, per tenersi su, frequenta un transessuale di nome Samanthsu”. arrotonda procurando clienti alla sua coinquilina Chiara. Ma è a e pappone incauto, che passa le nottate a raccontarle la storia dei un fallimenti. Marco è uno che è scappato da tutto, dall’univesuoi rsità come dall’amore da cui è nata una figlia. Meno male che pian piano emerge a fargli da guida la voce fuoricampo del nonno scomparso, rude e sincera espressione di una filosofia umana troppo umana. Attenzione gente, perché questo è un romanzo importante. Di formazione rispetto alla precarietà esistenziale che si sta impadronendo di tutti quanti. Da non scambiarsi per un semplice fotogramma generazionale, come la copertina giovanilistica autorizzerebbe a pensare. Piuttosto una scaltra moviola della vita che scorre sotto i ponti ai giorni nostri. Colonna sonora: TETES DE BOIS Pace e male ���� ����������� (Valter Casini Editore. 160 TEORIA E TECNICA DELL’ARTISTA DI MERDA – a cura di Claudio Morici pp., 16 euro) non sono ancora diventati Chi sono gli Artisti di merda? Tutti coloro che avendo velleità artistiche opera non è sufficiente a un prodotto dell’industria culturale. O detto altrimenti, artisti cui la propria di essere un genio in soddisfarne le esigenze economiche. Gente che, pur covando il sospetto si in lavori degradanti allo attesa dell’occasione giusta per manifestarsi, è costretta a cimentar capito. Siamo un po’ tutti l’avrete ormai , Insomma mese. del fine alla scopo meschino di arrivare le sorti della letteratura. Che noi, artisti di merda. Noi che teniamo nel cassetto il romanzo che muterà e quelle che pubblicano compres italiane, editrici case le tutte a poetica inviamo la nostra ultima silloge un business. Che avviare e folgorate e rimanern ro potrebbe mai, sa si non solo libri di cucina. Che scene di vita filmato avendo Che e. vernissag o sognand birra di boccali i intingiamo pennelli in casalingh Venezia. di cinema del mostra dalla esclusi abbiano ci perché sottocasa, non capiamo di merda. Sprizza autoironia Questo libro è divertente e istruttivo nel raccontare esperienze di artistiprese con convivenze forzate e mostra punti di vista diversi l’uno dall’altro: pizzaioli a domicilio, alle di seriosità davvero irritante: e incidenti di percorso quali la nascita di un figlio. Tranne un paio di casi incidenti di percorso che capitano, anche agli artisti di merda. Colonna sonora: DANIELE LUTTAZZI Money for dope www.bazarweb.info bazar 03 2005 leggere.recensioni di ciro bertini 27 OLD FASHION UPPER READERS IL GRANDE SOGNO – Sam Shepard (Feltrinelli. 158 pp., 13,50 euro) Fino a qualche anno fa, Sam Shepard era conosciuto in Italia solo per avere sposato l’attrice Jessica Lange. In realtà, è uno dei massimi drammaturghi viventi americani. Non solo, ma una certa irrequietudine e il talento poliedrico lo hanno spinto a cimentarsi nel ruolo di regista, attore e pittore. Sempre con successo. Confermato anche in qualità di scrittore di racconti brevi. L’America narrata nelle storie de “Il grande sogno” è quella rurale. La meno conosciuta qui da noi. E per questo presente nel nostro immaginario come animata dallo spirito rozzo del cowboy, concentrato esclusivamente nella ricerca del proprio eden. Per carità, c’è anche questo. Come nel racconto in cui un figlio, dovendo fare una ricerca sulla caduta del muro di Berlino, ottiene dal padre che “l’economia tirava” e “che la cosa più significativa degli anni ‘80 è che ha conosciuto mia madre e che siamo nati io e mia sorella”. Ma ci sono soprattutto vicende di individui che emergono con tutta la loro carica di verità umana. Desideri, delusioni, traumi e speranze – esemplarmente rappresentate - nelle quali ognuno di noi può facilmente riconoscersi. Personaggi che vedono se stessi “come dal di fuori, dall’alto: un piccolo uomo in uno spazio sterminato”e che, pur commettendo errori, hanno “l’impressione di essere un brav’uomo”. Diversi da noi semmai, perché diversa è la natura circostante: “restammo in silenzio ad ascoltare i coyote e il grido dei gufi”. Perché in fondo, come recita il cartello appeso in una friggitoria, “la vita è quello che ti succede mentre pensi ad altro.” Colonna Sonora: DAVID BYRNE Sounds from “True stories” ONDE – Eduard von Keyserling (Marcos y Marcos. 208 Brutta bestia l’amore. Per chi ci si butta a corpo morto pp., 10 euro) di tutta la faccenda è proprio quello in cui mi accorg (“il momento più eccitante razionale”). Ma soprattutto per chi sia convinto che “nono di perdere ogni controllo questo sentimento”. Oggi, come un secolo fa. Anzi, un possiamo fare nulla contro secolo fa era peggio. C’era il rispetto delle convenzioni. E istituzioni radicate (“Un pranzo di sacro. Finché ci sono questi pranzi, è la famiglia stessa di famiglia ha qualcosa che è salva”). Doralice - giovane donna d’una bellezza irresistibile - ha lasciato l’anziano marito conte per un giovane pittore. La presenza della coppia in una località balneare del Mar Baltico è causa di scandalo e provoca turbamenti a catena tra i membri della famiglia dei von Buttlar. La società cerca di arginare la forza scardinatrice e sovversiva dei sentimenti appellandosi alle ferree regole morali su cui poggia da sempre. Con conseguenze ovviamente nefaste. Nel raffigurare il vincolo d’amore come forza che si rinsalda ogni giorno grazie a una libera scelta, “Onde” è di una modernità impressionante. Scritto nel 1911 dal tedesco Eduard von Keyserling, subito dopo essere diventato cieco, il romanzo ha le caratteristiche d’un classico - oltre che per la perfetta impalcatura drammaturgica – per la multiforme rappresentazione d’un personaggio indomabile, che ne è il vero protagonista: il mare. Colonna sonora: PAT METHENY GROUP The way up BAZAR COLLECTION GUIDA RAGIONEVOLE AL FRASTUONO PIU’ ATROCE – Lester Bangs (Minimum fax. 443 pp., 16,50 euro) “Tutto ciò che potreste essere ora se la moglie di Iggy Pop fosse miei amici sono eremiti”. “Si può vivere da miliardari senza avere vostra madre”. “Tutti i un soldo: io lo faccio sempre e questo libro spiega come”. Sono alcuni titoli dei testi che Lester Bangs intendeva pubblicare. Se solo si fosse convinto che farlo avesse un senso. Se non avesse fatto abuso di droghe e alcool. Se per questo non fosse morto nel 1982, a 34 anni. Giovanissimo si innamorò di Kerouac e della musica rock. Prese a scriverne in stile beatnik. Un’abile miscela di ironia e sincerità esasperata. “Edizione straordin aria! Tragedia nel mondo del rock! Superstar sbudellata da un critico rock impazzito !! ‘Ce l’abbiamo fatta’, ha boccheggiato Lester Bangs mentre la polizia lo trascinava via dalla scena del crimine. ‘Abbiamo vinto’”, dice a proposito del melenso James Taylor. Ciò che non sopportava proprio erano le pose da icona dei divi parte di loro, se si beccassero una torta sul muso o si trovassero del rock: “la maggior di fronte un pubblico composto da gente sana di mente che gli chiede: ‘Che cazzo credi di fare? Cos’è ‘sta roba?’ […] non farebbero altro che crollare attoniti e sconfitti, incapaci per natura di affrontare faccia a faccia la loro base di sostenitori truffati che hanno mangiato la foglia”. Sorretto da una passione dilagante, che gli faceva paragonare un disco “che dopo averlo ascoltato non sarai mai più lo stesso” al primo orgasmo, Bangs pensava che “più il fragore e il rumore erano grezzi, più il disco sarebbe stato divertente e più a lungo l’avrei ascoltato”. E se avesse avuto ragione? Colonna sonora: YARBIRDS Five live 28 di marco begani leggere.fumetti bazar 03 2005 www.bazarweb.info Acrobazie linguistiche e densi balloon Raffinata ironia e discorsi strampalati. Un fum etto di acrobatica complessità e sapori intensi Non avventuratevi sulle pagine di questo viaggio senza sono tante le protuberanze, i crocevia, i salti temporali prima massaggiarvi le meningi: che il contenitore deve essere ampio, elastico e adulto.e i personaggi di questa commedia, Ben Katchor, raffinato genio del fumetto americano, vive compagnia di una elite culturale di prestigio: cresciuto una carriera sfolgorante in nella comunità ebraica newyorchese da genitori fervidamente comunisti, ha debuttato negli Art Spiegelman, ha pubblicato e pubblica su giornali anni ’80 in Raw, rivista cult diretta da come New York Press (secondo il quale Katchor è ‘l’artista più poetico e profondamente stratific o Miami New Times, ha creato personaggi e strisce di ato che abbia mai disegnato fumetti’) grande successo come Julius Knipl, Real Estate Photographer e Cheap Novelties, The Cardbo ard Valise e molte altre. L’Ebreo di New York è stato pubblicato nel 1998, ovviam ente a New York, e nel 2004 in Italia. Si tratta di un fumetto di acrobatica complessità e raffinati e finemente amalgamati che sovente ci siricchezza, è un frutto dai sapori così perde, assecondando il desiderio nostalgico del suo autore. La storia è ambientata intorno fallimento della visione utopistica di Mordecai Noah (il al 1830, ovvero cinque anni dopo il nelle vicinanze di Buffalo uno stato Ebraico e di riunirvidato è storico) di fondare su un’isola uno dei più arditi sogni americani in un’America che tutte le tribù perdute d’Israele, che andava a caccia di indiani e di castori nativi. È nasceva, che allora si arricchiva e terra promessa (spesso fatta di dollari), che prende l’immagine di questo sogno, di una vita nelle vignette fittissime di questo fumetto. E prende vita nei personaggi – otto i princip continuazione si sfiorano, si parlano alle prese con il ali, presentati come in una commedia teatrale – che in paradosso: il Sig. Marah, commerciante di articoli religios cerca di vendere una partita di pellicce, l’antisemita Prof. Solidus scrive commedie sugli ebrei, Yosl Feinbroyt i, cade in preda a visioni cabalistiche e studia il suono dei rutti come una sorta di linguaggio perduto, Francis Oriole vuole rendere frizzante il Lago Erie per portare mentre un uomo vestito di caucciù, passeggiando a nelle case americane l’acqua gassata dal rubinetto, frattempo misteriosamente alcuni pellirosse scopronomollo nei canali, legge saggi sulle radici semitiche (nel e un uomo avvolto in un lenzuolo - un macellaio kosherche parlano ebraico e rendono ricchi i loro agenti teatrali) personaggi, sognatori o imprenditori, si muovono radiato dalla comunità - dorme all’addiaccio. Questi in modo disordinato e imprevedibile, e così il loro linguaggio pieno di balzi e di curve. Un dato salta immediatamente all’occhio: la sovranità della parola, espressa attraverso balloon densissimi. racconto è infatti articolato più attraverso la scrittura che Il una sorta di sfiducia per l’immagine, a fronte del libero attraverso il disegno: pare esserci una paura arcaica, scorrer e di discors i dalle bocche dei personaggi, che come attori si muovono, senza apparente paura o dubbio , in un mondo di cartapesta. I contenuti di questi discorsi sono sovente strampalati, ma impregnati di un’iron ia raffinat a e tagliente, e altrettanto sovente non esiste una reale comunicazione fra i personaggi (tutti uomini, a parte l’attrice Miss Patella, segretamente menomata e pubblicamente desiderata). È bene lasciars i prende re dal potere affabulatorio di Ben Katchor, è bene ridere, anche se il rischio è quello di smarrirsi – andando alla ricerca di un senso – fra gli strati della sua cultura. Ben Katchor, L’EBREO DI NEW YORK, Mondadori, 2004 I primi tre giorni di aprile a Torino si tiene l’undicesima edizione di Torino Comics, Salone e Mostra Mercato appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti, del Fumetto. Si tratta di un nella magnifica struttura di Lingotto Fiere. Ricchissimo di ospiti, che quest’anno – il secondo – viene ospitato l’artista argentino Juan Gimenez e l’italiano Vittorio Giardino. Fradi mostre e di eventi il programma: pesi massimi le firme esposte, oltre a una sontuosa monografica dedicata a Gimenez (più di sessanta tavole originali), anche Massim iliano Frezzato con I custodi del Maser e la fantascienza vista con gli occhi e le opere di autori diversi: e Termite Bianca di Bianchini, Santucci, Evangelisti, a cura dellaEgo Sum di Simone Bianchi, Mayapan di Troisi e Vig originali del numero 1 di Brad Barron – firmate da Bruno Brindisi Fantasy Factory Pavesio. In scena anche le tavole – la cui uscita in edicola (Sergio Bonelli Editore) è imminente, e il fumetto africano della mostra Africartoon. Info: www.torinocomics.com. Il 16 e 17 aprile si anima al Palanord di Bologna la mostra mercato culturale Kolosseo, (www.kolosseobologna.com) mentre interessBologna Comics, organizzato dall’associazione ante appuntamento per l’animazione è la nona edizione di Cartoons on the Bay, Positano 27 aprile – 1 maggio . (www.cartoonsbay.com). MOSTRE www.bazarweb.info bazar 03 2005 notte di ANDREA LISI 31 Notte gay ‘e bello? Phag off e’ meglio La notte è ormai terra di conquista del gusto gay. Raffinati, eccentrici, colti… giusti! Gli etero li trovano così. E le notti gay diventano le più ambite Le feste Phag off di Roma allestite estemporaneamente, in media una volta al mese, nell’intimo Metaverso di via monte Testaccio o, più di rado, in centri sociali cittadini come lo Tutte da provare. Una delle fondamentali consapevolezze deiStrike? club-ma niac è che tutto ciò che dà carattere, forma e suono alle preferite contemporanee, i gay lo hanno fatto prima e/o“notti” lo sanno fare meglio. Nel sistema delle feste l’emancipazione gay soltanto si è realizzata ma costituisce ormai una vera e proprianon egemonia culturale. I cosiddetti etero e la gente media adorano l’atmosf era di certe serate e di certi locali, i posti più di tendenza, quelli dove si ritrovano le persone “giuste”, sono programmaticam ente neutrali in quanto a gusti sessuali dei frequentatori, o, addirittura omoero comportamento sociale prevalente. Questa conquista della tici come notte è un processo interessantissimo da approfondire, metafor a di una dimensione oscura o privata che improvvisamente diventa modello di vita proteso a colonizzare il giorno, di una necessità di coltivare la gioia, malgrado le discriminazioni, che si fa addestra mento allo svago, dittatura del gusto, sino a rispecchiare meravigliosamente l’edonis mo dei nostri tempi. Bisognerebbe partire almeno seconda metà degli anni ‘70, età d’oro delle affermazioni d’identi dalla delle “minoranze”, per capire in che modo attraverso le scene disco, tà new romanti c, house e persino techno, il format gay del divertimento e della socializz azione sia risultato vincente. Forse perchè l’identificazione tra il soggetto e il suo desiderio che è sempre stato croce e delizia degli omoses una condizione oggi che accomuna tutti?? E la sua capacità disuali è venire rappresentata nelle notti “diverse” ci fa sentire liberi difficoltà di mantenere dei valori in una società votata al consumdalle o?! Di fatto il modus gay di produrre party è la più comple ssa intersezione di significati culturali della nostra epoca. C’è la storia dell’evoluzione della politica libertaria intorno al corpo, approda alla riduzione della persona al corpo non come esso che è, ma come si desidera che sia, ovvero alla sconfitta del corpo reale; c’è l’attacco alle convenzioni, risolto in un esercizio convenz ionale della trasgressione scisso dai bisogni effettivi, subìto solo per un senso di appartenenza al gruppo, come in unaspesso dimensione adolescenziale; c’è la fluttuazione delle identitàeterna simile a un gioco di apparenze dove il soggetto si nasconde o confond e a se stesso oltre che agli altri. Con buona pace degli slogan neo sessantottini Il Queer Jubilee è il primo festival nostrano di arti dei rave audiovisive queer, “dedicato di una decina di anni fa, e di Michel Foucault, uno al tema della diversità sessuale ma non solo” dei padri putativi con l’obiettivo di promuovere modi di della politica di “genere”, il nightclubbing omoerotico di oggi concep ire la sessua lità non ortodo società virtuale delle apparenze e dell’arruolamento del corporiflette la gay/etero. Quindi musica, vjing, ssi anche rispetto alla convenzionale dicotomia performance, dibattiti, spoken words, film, mostre a scopi commerciali. Atteggiamenti e fisici si plasmano transess tutto “a tematica” e preferibilmente di proven te per ienza indipendente. Il programma si , adattarsi allo sguardo altrui, cercano un riconoscimentoualmen svolge rà durant e il week end al a di cavallo fuori fra il 15 il 17 in varie location a Roma con di se stessi, lì dove la libido politicamente “liberata”, può piegarsi (come evento clou della rassegna) il live domeneica , a La Palma dei La Tigre, uno senza opporre resistenza, ai voleri del marketing. Anche dei gruppi postpunk electro lesbo più popola il camp, ri a livello internazionali già soci dei l’esagerazione dei comportamenti che aiutava a sorridere protagonisti della scena electroclash, i cui remix delle sono stati suonati nei migliori club di proprie frustrazioni distaccandosene, nella sistematica messa tendenza del mondo. I dj coinvolti per la serata di in sabato alla Locanda Atlantide di scena omoerotica attuale, è la neutralizzazion San Lorenz o, sono dj e Lips/no del tragico, isy pig da Berlino e la newyorkese Tara De Long, celebr un diktat di superficialità: il sorriso strumento di fierezza l’essere letteralm e ente queer hip pop. “gaio”, trasformato in una maschera obbligata di, imperm Info www.vidalocarecords.com/booking/phagoff.ht eabilità alla m critica, secondo una raffinatissima estetica del cinismo che ha precursori nell’arte contemporanea e che però ora è utilizzat illustri a come fattore normalizzante. Riflettori puntati su The beach, associazione cultura le di punta della scena dance dei Esistono due tempi nella vita post moderna: mentre durante “murazzi” a Torino che quando fa caldo si trasfor in vero e proprio stabilimento giorno i “diversi” devono ancora combattere per il riconos il balnea re con tanto di sedie a sdraio e ombrelloni.ma In uno spazio da loft di diritti fondamentali, di notte, come gli eunuchi alla cortecimento ese ricava to nei murag lioni che costeg di giano il Po, suonano come residentilondin Costantinopoli, sono i gran cerimonieri del gioco sociale alcuni dei nomi più in vista del circuito locale, dal sempr domina nte, everde mister privi però di reale potere, evirati, destinati a scomparire senza camos alaplaya Johnson Righeira ai Krakatoa, appendice eredi; dei Motel Connection con signori del desiderio incondizionato, dell’immaginario, del consum vocazione per selezioni dance-rock, a Roger o Rama aka Minimal Funk. Dopo aver dell’assoluto presente. Un cul de sac della realizza ospitat o la scorsa stagione estiva, tanto per fare zione identita “qualc he” nome, Damian Lazarus e forse la inevitabile realizzazione di una certa politica identita ria o Felix da Housecat, è in arrivo l’8 il grande padre di Entrambi queste possibilità sono esibite senza mistificazioni inria?! rock degli ultimi 15 anni, Andrew Weatherall, già tutte le contaminazioni technoprodut tore di Screamadelica dei un’area della notte gay più direttamente legata filoni maestri Primal Scream, già membro dei Sabres of paradise, della e ora dei Two Lone Swordsmen, controcultura e dei queer studies che afferma ail’irriduc duo che dalle vette electro-arty è precip ibile alterità itato, nell’ul timo disco, in un sanguigno e degli omosessuali. Le feste Phag off di Roma no vischioso rock’n roll sintetico. Si può prevedere un hanno il merito di set coltissimo ed eclettico che mostrare la faccia più vera del divertissement spazia da un genere all’altro con l’abilit contem poraneo : à dei grandi maestr i. l’assenza di dress code e di professionalismo, il punk come The Beach, arcate 18-20-22 Murazzi. Torino. Tel. libero 011888777. accesso all’espressione dei propri modi di divertir si al di là delle competenze e autorità, il situazionismo come accettaz ione integrale dell’effimero e del caotico, il trash e l’anarchia svelamento dello specchio reale dei tempi, di solito tenuto nascosto come quello di Dorian Gray. L’eccesso è coltivato nelle performance Ricchissimo è nell’insieme la programmazione di aprile. Sembra che la primavera che aprono set del Phag off come ghigno dissacratore che riporta con brutalitài dj risvegli le energie nottambule sopite in questo lungo infinito e rigido inverno. E allora, le questioni ai suoi limiti invalicabili, alla loro squallid il “giorno del pesce” al Totem di Vicenza Richard Fearless dei Death in Vegas, il 9 a povertà umana. Anche le dinamiche del desiderio sono derise dissacra all’Autobahn di Padova Justin Berkovi, il 16 Peter Hook dei New Order, la mente te depotenziate come modelli. Si tenta di essere felicemente “brutti ritmico-digitale della mitica band, al Maffia di Reggio Emilia, il 23 di nuovo a Torino, sporchi e cattivi”, gai nichilisti seguaci consapevoli di quel nichilismo gay che può questa volta al The plug del Centralino, Play Paul della Gigolo con la consueta letto tanto come dimostrazione di un “cul de sac della realizzaz essere divertente e robusta miscela techno e pop insieme che è un po’ il marchio di fabbrica ione identitaria” che come “realizzazione di una certa politica identitar dell’etichetta. Occhio alle tournee di Dj hell e Steve Bug sulla solita italy-gig-list, e ia”. E la sincerità paga sia in termini di atmosfera, elettrica alle occasioni di movimentate serate sul dancefloor nelle kermesse itineranti Sintesi euforica energeticamente pazzesca, che in termini artistici, è l’unica electronic arts festival di Napoli dal 4 al 9 aprile, e la Dance Marathon di Milano del festa gay di cui ho conoscenza in cui si faccia sperimentazion 14, 15 e 16 tra i Magazzini Generali e il Museo della Scienza. e video e si balli musica al passo con i tempi o comunque selezion Totem, Vicenza in via Vecchia Ferriera 135 – www.totemclub.it ata con gusto “radical”. Autobahn, via Bernina 18 Padova. Nel mese di aprile le notti Phag off costituiranno il momento Maffia, Illecit Music Club, via Bernardino Ramazzini, 33. Tel. 0522.922280 del Queer Jubilee, un’ iniziativa della stessa brigata capitanatatopico – www.maffia.it dal famigerato “Chikitone” e composta da Manuela, Simone The Plug – Centralino Plug via delle Rosine 16/A Torino. Massimiliano...giunto alla seconda edizione quest’anno. , Valeria, Sintesi Electronic Arts Festival, Napoli varie sedi. Dal 4 al 9 aprile. www.sintesi.na.it Metaverso, via Di Monte Testaccio 38. Tel. 065744712 – TDK Dance Marathon – Milano varie sedi dal 14 al 16 aprile. www.metaverso.com www.tdkdancemarathon.it Phag off al Queer jubilee La spiaggia di Torino Aprile tutt’altro che dolce dormire 32 di marcello amoruso notte bazar 03 2005 www.bazarweb.info Sfide coraggiose Dalla sfida audio-video di Diesel alla ricerca di nuove frontiere artistiche, fino all’occupazione di uno spazio da part e di un coll ettiv o universitario per dare vita a festanti notti cyborg AudioVideo Challenge 2005, la nuova sfida di Diesel-U-Music Award punta alla fusione tra video e suoni Scade il 30 aprile il bando di concorso per partecipare al Diesel-UMusic Award 2005, concorso internazionale dedicato alla cultura del clubbing. Per questa quarta edizione verrà inserita la categoria AudioVideo, promossa in collaborazione con Mini International e Digicult, che andrà a implementare il già vasto ventaglio di categorie presenti: Dance, Rock, Elettronica, Urban, Scratch 1°, Scratch 2°, mp3. La categoria è dedicata alla produzione di materiale audio visivo tenendo in considerazione tutte le componenti tecniche ed estetiche che caratterizzano oggi il mondo della creatività audiovisiva digitale: quindi vjing – integrazione live tra visual set e dj set, live media – performance live audio-video, prodotti audiovisivi – componenti elettronici audiovisivi di varia natura. I vincitori di AV Challenge 2005 riceveranno come premio il lettore Pioneer DVJ-XI e avranno la possibilità di esibirsi dal vivo in occasione della serata finale del concorso Diesel-U-Music Award e un ingaggio per una produzione video per MINI International. A scegliere il vincitore saranno gli Hexstatic (Ninja Tune), uno dei gruppi pionieri del vjing, presenti fin dai primi anni ’90. L’idea di un contest rivolto a giovani produttori debuttanti nasce nel 2001 in Inghilterra, poi allargandosi ad altri paesi quali Italia, Olanda, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Stati Uniti e Giappone. L’AudioVideo Challange rappresenta certamente un punto di contatto di svariate realtà provenienti dalla scena musicale indipendente come indie label, partner tecnici, promoter, agenzie di booking e festival. Info: www.diesel-u-music.com, www.digicult.it. Ai Mercati Generali di Catan ia 3 serate targate Hom e Il 2 apri le: Massimo Napoli dj Cleopatra (Radio popolare il Funk della special guest Il 16: Jamie Lidell ( warp rece milano). Il 23: Massimo Napoli dj set. ) e Massimo Napoli. Mercati Generali, Contrad www.mercatigenerali.org a Jungetto, Catania. Info Rasho-mon, tra riviste d’arte, vini doc e rassegne audiovisuali, un contenitore eclettico nel cuore della Garbatella di Roma Situato nel quartiere Garbatella, uno dei più accreditati night district della capitale, Rasho-mon è una zona di contam inazione creativa in cui sfogliare riviste d’arte contemporane a e libri spesso introvabili, sempre accompagnati da un ottimo bicchie re di vino e da un sottofondo musicale. Il tutto trasmesso in stream ing dalla webtv interna al locale. Prosegue anche questo mese audiovisuale Sussurri e grida, ogni secondo gioved la rassegna realizzata in collaborazione con ArtFest (www.artfest.iì del mese, a una riflessione sulla tendenza degli artisti contemt): “un invito esprimersi attraverso l’uso di ogni mezzo, ogni linguag poranei ad disposizione dalle arti e dalla tecnologia multimediale,gio messo a in un ansia crescente di coinvolgimento dello spettatore nel fare Via degli Argonauti 16 Roma Info: 0697602477 artistico”. Esc (eccedi sottrai crea), l’atelier occupato del quartiere San Lorenzo di Roma Esc: si chiama così il locale di recentissima apertur margini del quartiere San Lorenzo di Roma, a ridosso a, situato ai monumentale del Verano. Apertura non è certo il terminedel cimitero tratta, infatti, di occupazione, e come tutte le occupazioni corretto, si non hanno vita facile. Più volte, in tre mesi dall’apertura, il collettiv che anima il posto ha subito violente intimidazioni o di universitari dai cosiddetti “tutori dell’ordine”. Forse un tassello e aggressioni mancante nel panorama notturno sanlorenzino, in una posizione specul termini fisici che di vissuti, con la sorella Locanda Atlantidare, sia in e, a darsi man forte. Da poco sono stati terminati buona parte dei lavori di avviati pure i progetti in cantiere: “libera università,ristrutturazione, internet point gratuito, osservatorio sul lavoro precario”. Per sparpagliate divani e sedie, queste ultime lasciateil locale sono salotti estemporanei e mobili. Una grande piazza a alla mercé di tetto alto, che deve fare i conti con la strategica atrofia burocratica concedere regolarmente e agevolmente festanti notti per potersi cyborg come quelle già consumate di rado. Esc, Via dei Reti 15, Roma. Info 3478915605 www.bazarweb.info bazar 03 2005 notte di alberto traversi 33 Revival à go go! ri con la sua volontà Si dice che il tasso di decadenza di una civiltà si misu lounge, exotica, post, unge pre-lo e, di autocelebrazione. E allora tra loung o di Detroit… techn na, -italia disco e, anni ’70, anni ’80, primi ’90, roots-hous che decadenza sia! Il revival è di moda e non c’è locale, nel prossimo futuro, che non dedicherà parte della sua programmazione a sonorità, one night e restyling di gusto vintage. Erano i tempi della grande Inter di Herrera quando i “cumenda” in doppio petto, tra un gin fizz, fatto ancora con la chiara d’uovo, e un Martini, rigorosamente agitato, ma non shakerato, tiravano tardi al night in compagnia di belle signore impellicciate. Allora i cocktail che andavano di moda si chiamavano Gin fizz, Martini e Screwdriver. Cocktail classici che tornano a essere protagonisti, oggi, in uno dei locali più eleganti in zona Sempione a Milano: lo Chatulle. La one night “Vintage Aperitivo”, in onda tutti i martedì propone una lista di cocktail degni dei migliori James Bond o Austin Powers che dir si voglia. Qualche esempio? Il Martini agitato e non mescolato, come lo pretendeva il vecchio 007, il Gin Fizz con vero succo di limone, i Bellini, i Rossigni, i Negroni sbagliati e i long drinks blu al Curacao: davvero roba d’altri tempi. Il tutto sarà affiancato da una colonna sonora lounge impreziosita dalla presenza di dj specializzati e dell’arpista classica Federica Sainaghi. Dai cocktail agli hamburger, dagli anni ’50 agli Ottanta inoltrati: le radio passavano Duran Duran e Spandau Ballet e in un locale di piazzetta Liberty chiamato Il Panino, solevano ritrovarsi un manipolo di ragazzi la cui attività principale era quella di avere il look giusto per il cucco serale. Nacque così, nonostante la vacuità dell’argomento, uno dei fenomeni di costume più “devastanti” degli ultimi vent’anni, uno dei pochi a superare i confini nazionali ed essere celebrato da testate di culto dell’area londinese e da hit-maker di alto livello come gli inglesi Pet Shop Boys, disco d’oro, appunto, con il pezzo “Paninaro”. Oggi che il revival è di moda, torna anche il “mito” paninaro con una serie di feste dedicate. L’appuntamento è per tutti i venerdì della stagione al C-Side (Via Castelbarco, 11. Info: 02 58300765).In consolle Max Cassani, guru del sound anni ’80. Look richiesto: Timberland, giacconi Monclair, calze Burlington, Borse Naj Oleari, tutto datato non oltre il 1990. A un vintage sofisticato, che non prescinde da uno stretto rapporto con l’antico, è dedicato il nuovissimo Paradise Connection di Cusago. La sua storia parte dal lontano 1600, quando un manipolo di porporati sconsacrò la chiesa degli Eremitani di Sant’Agostino pur di non consegnarla in mani francesi. Da quel giorno l’abbazia, eretta nel 1300, ne ha viste di tutti i colori, abbandono compreso. Nessuno però, eccetto il suo nuovo proprietario Roberto, avrebbe potuto immaginarne un futuro fatto di dj set, esposizioni di oggetti di modernariato chic e live jazz. Così, oggi, entrando in un luogo che un tempo fu sacro, fa specie, ma anche meraviglia, vedere mattoni a vista, affreschi e arcate decorate, affiancati a una serie di complementi space-age, poltrone di Aarnio, sedie di Panton e qualche oggetto cult “rubato” ai set cinematografici di Ultimo Tango, Starsky & Hutch e Derrick. Questa scenografia, davvero evocativa, fa da sfondo anche a una programmazione importante che coinvolgerà mostri sacri della club culture come Dzihan & Kamien, Richard Dorfmeister, Ursula Rucker e Montefiori Cocktail. Insieme a Giamaica e Magenta, Il Tombôn De San Marc rappresentava quella triade di locali storici milanesi, amati dalle fazioni più radical chic di una giovane Milano bene. Aperto nel 1963, fu tra i primi bar a ottenere il permesso di mantenere l’apertura fin dopo le ore 20.00, ma fu solo nei primi anni ’80 che il suo successo, fatto di code al bancone e resse sul marciapiede antistante, lo proiettò tra i must della notte meneghina. Da qualche settimana, dopo un anno di chiusura, il Tombôn ha riaperto al pubblico con un look decisamente vintage. “Il locale è stato completamente ristrutturato” spiega il gestore, l’ex Shu Alessio Banfi, “ma il suo spirito è rimasto intatto grazie ad una ricostruzione storica ispirata al suo vecchio arredamento e a un mix di stili, dal Decò al Liberty, cari alla Milano di una volta”. Nei due ambienti, la sala bar e il ristorante sotterraneo con soffitto a volte e mattoni a vista, spiccano repliche di Gallé, Tiffany e un bancone, quello sì originale, “rubato” a un antico lavatoio lombardo. Aperto dalle 7.00 per colazioni, lunch veloci, aperitivi, cene e dopocena. Provare per credere la trota salmonata, il roast-beef all’anglais e l’immancabile risotto Chatulle via Pier della Francesca, 68 Milano. Tel. 02 342008 allo zafferano. C-Side Via Castelbarco, 11 Milano. Tel. 0258300765 Insomma, a prescindere dal locale, il “vecchio di classe” torna Paradise Connection via De Gasperi, 2 Cusago Milano. Tel. 02 8464202 prepotentemente di moda: e allora fuori i vecchi Chanel della nonna, le Il Tombôn De San Marc via San Marco, 20 Milano. Tel. 02 2900978 borse “Kelly” un po’ consumate, gli occhialoni alla Jackie O’: l’Italia di una 1 volta torna a far parlare di sé. www.bazarweb.info bazar 03 2005 TRASH CULT di antonio incorvaia 35 potrà più resistere alle momento di ammainare le vele e gettare l’ancora: d’ora in avanti nessuno Zecchino d’Oro, fatti da parte! Per il Coro dell’Antoniano è arrivato il Altro che “Le Tagliatelle di Nonna Pina”, “Il Cuoco Pasticcione”, “Tippy Coniglietto Hippie” e a Mena” e altre scorribande sonore dei Piccoli Capitani, «i bimbi che cantano i grandi»... esibirsi sono “Dragostea Din Tei”, “Sere Nere”, “La Mia Ragazz consimili stornelli 0-12! Oggi le canzoni nelle quali i bambini amano mente colpiscono (e affondano!) le rispettive versioni originali. comunemente succede, il secondo cannonate da hit parade, trasformate in cover-bomba che puntual Capitani attualmente reperibili in commercio, e, al contrario di quanto Due sono i volumi - o meglio: gli “Arrembaggi” - dell’epopea dei Piccolie dai credits del booklet senza nemmeno dover inserire il cd nel lettore. La cover, infatti, sembra salpata è perfino più cult del primo già a cominciare dall’immagine di copertina celebre passatempo ‘Aguzzate La Vista’, con le sue 5 piccole differenze rispetto a quella del primo capitolo. direttamente dal porto della “Settimana Enigmistica” come variante del Cioè: la posizione dei protagonisti; 1. è scomparsa la benda della bimba col bandana giallo; 2. del Giappone sulla polo; sono scomparse la benda e la bandana rossa del bimbo con la bandieraa stelle; 3. ma è anche la bimba con la calzamaglia a strisce si è messa un gilet e una bandana 4. adorabilmente posticcio: non solo è circondato da un sospetto alone bianco, è comparso un bimbo con la benda e il cappello blu da pirata ed è, ahi-lui, 5. nitido. ente grossolanamente sgranato laddove il resto del gruppo è perfettam Livello Zero, oltre che un grafici, è un autentico, spettacolare capolavoro di Digital Art L’effetto, nel suo insieme, valutando anche lettering e dettaglidi Photoshop. campionario completo da incorniciare di scontorni ed effetti prêt-à-porter a pagina del booklet, in un messaggio (tutto in maiuscolo) che rievoca alla mente grandi imprese di impavidi Ma non basta, perché aprendo il prezioso scrigno ci si imbatte, nell’ultim eroi... PORTATO ALL’USCITA DI NE DOVE GRINTA, ENTUSIASMO E IMPEGNI HANNO DA GAIETTO GIULIO, UN’ALTRO (sic, ndA) ANNO, UN’ALTRA SODDISFAZIO ZATE REALIZ STATE SONO BASI LE NI!!!! CAPITA I MATTEO E QUESTA NUOVA RACCOLTA INTERPRETATA DAI PICCOL CORI E’ STATA DIRETTA DA ED INTEPRETATA DA MERLIPARTECIPATO: HANNO MATTEO CASSINI, DE VENUTO MARCO. LA DIREZIONE O. VENUT DE MARCO DA ITA ESEGU STATA E’ VOCI NAPOLI SILVIA. PRODUZIONE, MISSAGGIO, EDITING PIANO, DAIANA TAMBA, MELISSA ZINGRE, FEDERICO MERLO, LEONE DAGOBERTO CONGERA, THOMAS CICALA, MATILDEENTO AI GENITORI PER LA DISPONIBILITA’ E AGLI ISTITUTI SCOLASTICI: GNI ED AMICI. E I MOMIGLIANO E THOMAS CIBELLI. UN RINGRAZIAM PARTICOLARE DA PARTE DEI BAMBINI AI LORO COMPA DORIA, BARABINO, DELEDDA, BARRILI. UN SALUTO GENITORI??? UN ABBRACCIO!!! decifrare il codice di tale enigmatico troveremmo l’abile Robert Langdon, esperto di simbologia, impegnato a Se fossimo in un romanzo di Dan Brown, parafrasando Carlo Lucarelli, ti preceduti dal cognome ed altri no? Cosa significa che una «direzione cori» è «diretta ed ile «è stata eseguita»? manoscritto: perché solo alcuni nomi, per esempio, sono segnala io, editing voci» si accompagna al predicato singolare femmin to? E chi tra Dagoberto comunica interpretata»? Perché il soggetto plurale misto «Produzione, missagg questo concepito ha chi righe, le tra capire, farci voluto avrà Cosa trovano? in una qualche prossima Gli istituti scolastici Doria, Barabino, Deledda e Barrili in quale città si Federico Merlo, Leone Momigliano e Thomas Cibelli ritroveremo presto Congera, Thomas Cicala, Matilde Piano, Daiana Tamba, Melissa Zingre, probabilmente, senza l’aiuto di edizione di “Amici di Maria de Filippi”? re Carlo Lucarelli), qui siamo nella realtà, e a molti di questi interrogativi, Ma qui non siamo in un romanzo di Dan Brown (sempre per parafrasa epicamente memorabili per filtraggio Robert Langdon non riusciremo mai a dare una risposta. 4 inediti e 1 in versione karaoke - dei Piccoli Capitani, alcuni dei quali Per fortuna, a stemperare la tensione ci pensano i 32 festosi brani - di cui che fanno di queste 2 compilation un must da suonare e risuonare a tutte le feste per tenere alto il tasso ’ dei migliori negozi di dei vocals, audioritocco e gamma di stonature pressoché introvabili altrove, Consigliamo vivamente, quindi, di mettere a ferro e fuoco il reparto ‘bambini in tema!)... alcolico dei partecipanti (pur servendo da bere solamente aranciata e gazzosa). rimanere per (tanto eria anti-pirat speciale prezzo a vendita in e, meravigli dischi e non lasciarsi assolutamente scappare l’occasione di possedere simili Un enigma alla Dan Brown Se siete appassionati dei misteri e delle simbologie dei romanzi di Dan Brown, qui c’è pane per i vostri dent i…! bazar 03 2005 www.bazarweb.info gusti di chiara spegni 37 Vietato agli ebrei, bandito tra i musulmani, il maiale è stato protagonista in cucina soprattutto in Occidente, tra cristiani e pagani. Macellato durante l’inverno e conservato sotto sale, del suino non si butta nulla. I romani per primi lo usarono tutto: carne, testa, “piedini”, pelo, ossa, grasso, interiora, sangue... Porco! arsi Per documentanimale è la storia raccontata da Flavio Birri Un simbolo di ricchezza Prima animale puro, sacrificale, poi demonizzato nel Medioevo cristiano, il maiale è stato da sempre considerato una fonte inestimabile di cibo. Anthony Bourdain, nella tappa in Portogallo del suo “Il viaggio di un cuoco”, racconta come ancora oggi l’uccisione del maiale sia un rito presente nelle campagne, rimasto immutato negli anni. Simbolo di ricchezza (basti pensare ai banchetti di greci, etruschi e romani) in Cina rappresenta coraggio, prosperità e nobiltà ed è il dodicesimo animale dell’oroscopo. Avere un maiale è un investimento sicuro, non a caso molti salvadanai sono a forma di porcellino! Passioni italiane Una miniera sul prezioso e Carla Coco in “Sua maestà il maiale. Viaggio storico-letterario tra razze reliquie e ricette antiche e moderne”, Marsilio, 12,50 euro; curioso il titolo “Processo al maiale. Inchiesta semiseria su vita, morte e miracoli “dal nimal”. Bene o male fattore dell’umanità?, Morboso, 18 euro; storia e aspetti nutrizionali di un centinaio di salumi vengono descritti da Davide Di Corato in “Guida ai salumi italiani. Alla scoperta dei prodotti e delle ricette della nostra tradizione”, Idealibri, 14 euro; non può mancare la guida del Touring club italiano “L’Italia dei salumi”, di Giovanni Ballarini e Fabrizio Malerba, 18 euro; e per ritrovare ricette genuine, c’è anche il simpatico “A tavola con Don Camillo e Peppone”, Idealibri, 18,50 euro. Su www.amazon.co.uk altri suggerimenti: “Bruce Aidells’s complete book ok pork: a guide to buying, storing and cooking the world’s favourite meat”; “Pigs&Pork: History, folklore, ancient recipes”; per chi ha fretta “pork and ham menus (great meals in minutes)” e per finire, il decalogo della famosa Delia Smith “The delia collection: Pork”. Ricetta yin e yang Questa carne ha un sapore dolce (yang) e salato (yin) insieme. Per il filetto di maiale in salsa Satay gli ingredienti sono: 600g di filetto di maiale; 1 cipolla novella; 3 cucchiai di spezie miste (zenzero fresco grattugiato, peperoncino, cumino in polvere, grani di coriandolo tritati, zucchero); 10 cl di latte di cocco; 1 cucchiaio di soia; per la salsa Satay: 150g di noccioline saltate; 5 cucchiai di latte di cocco; 1 arancia; 2 limoni verdi; 1 cucchiaio di salsa di soia; 1 cucchiaio di curcuma; 1 cucchiaio di coriandolo tritato. Tagliare il filetto di maiale a fettine, poi sminuzzare la cipolla e mescolare le spezie con il latte di cocco e la salsa di soia. Aggiungere i pezzi di filetto e farli marinare per 30 Morbido, da sciogliersi in bocca: il lardo di Colonnata è una minuti a temperatura ambiente. Preparare la salsa triturando bene le noccioline, alle delle prelibatezze riscoperte negli ultimi anni (www.lardodic quali aggiungere il latte di cocco, il succo d’arancia e quello dei due limoni, la salsa olonnata.org). Semplice e povero, nasce come alimento dei di soia e il curcuma. Ottenuto un composto omogeneo nel frullatore, cospargere con cavatori di marmo della zona di Colonnata. La stagionatura del coriandolo. Grigliare le fettine di maiale per venti minuti e poi servirle assieme alla del grasso della schiena del maiale avviene infatti in conche salsa. Dal sito http://www.alfemminile.com/world/cuisine/boitearecettes/search__ scavate in un blocco di marmo e strofinate di aromi: uno motscles=maiale&page=2.html strato di sale marino naturale in grani, pepe nero, aglio fresco sbucciato, rosmarino e salvia. Tra gli estimatori del lardo pare ci sia stato anche Michelangelo, che dovendo scegliere i blocchi di marmo per le sue opere, faceva anche incetta di lardo. Un’altra passione italiana, oltre ai ben noti prosciutti, Parma e San Daniele in testa, o salsicce, come la luganega lucana, cibo dei poveri molto amato è la porchetta. Da provare la prima domenica di settembre ad Ariccia, vicino Roma: l’animale, cucinato alo In Sardegna regna incontrastato nei menu: è il porceddu. spiedo, viene aromatizzato con sale, pepe, aglio e finocchio selvatico. Nel Nell’azienda agrituristica Bolteti, all’ingresso di Padru, parmense invece, ha riaperto il 19 marzo il museo del salame del Felino vicino al campo sportivo, non manca mai. Estate e inverno, (che non è un gatto!), dedicato a lavorazione, storia e curiosità di questo nel ristorante dell’azienda agricola è meglio prenotare. La prelibato salume. signora Mariella cura il menu, che comprende antipasto, primo, secondo, dolce, acqua, vino, caffè e “ammazzacafè” come mirto o limoncello. Insaccati di produzione propria per aprire, con verdure e sebamele (palline di ricotta fritte); di Elencare tutte le meraviglie create con il suino è impossibile, ma vale la primo zuppa gallurese, gnocchetti sardi o ravioli di ricotta; pena accennare ad alcune specialità. Si passa dal nord della Francia, di secondo il porceddu, fatto al forno o allo spiedo, oppure dove si può assaggiare la choucroute garnie, a base di crauti, patate e altri tipi di carne; dolci secchi e seadas per chiudere in bellezza. salsicce di tutti i tipi, fresche e affumicate, per gustare poi il chorizo, la Per 25 euro il menu completo. salsiccia piccante delle province basche della Spagna e del Portogallo, spesso presente in molti piatti. In Sud Africa invece tipico è il solatie, Azienda agrituristica Boltei, località Boltei (Padru), tel. a base di carne di maiale, tagliata a cubetti e fatta allo spiedo con 3386637179. albicocche secche. A Cuba non manca mai il congrì, con riso, fagioli Per un piatto di bucatini all’amatriciana e uno di porchetta, scuri e ciccioli di maiale. Piatto nazionale russo è il Borsh, classica l’indirizzo invece è La selvotta, via della selvotta 43, tra Ariccia minestra con barbabietole e cavoli, arricchita da dadini di maiale. e Albano, dietro Parco Chigi. Aperto da marzo a novembre Anche nella cucina orientale il maiale è sempre presente, soprattutto in dalle 19 alle 22, d’estate anche a pranzo. Tel. del sig. Armando: quella cinese. 069324521. Da assaggiare nel mondo 38 di chiara tacconi gusti bazar 03 2005 www.bazarweb.info Osteria Ardenga (Parma). Tel. 0524599337 Via Maestra 6, Diolo – Soragna Chiuso martedì sera e mercoledì Spesa media 25 euro Tanto per cominciare: culatello (siamo nella sua terra d’origine), coppa, pancetta, spalla cotta. Per proseguire su un menu in tema... suino, si consigliano i ravioli al ragù di maiale, per secondo i guancialini di maiale in umido o lo stracotto di culatello con i funghi, oppure l’oca ripiena di pasta di salame. Il resto delle proposte, resta inteso, non è da meno. Il tutto da accompagnare con i vini scelti da una carta dei vini non vastissima ma ragionata. Lo Sfizio Via Ricasoli 44/46, Gaiole in Chianti (Siena). Tel. 0577749501 Chiuso il martedì Spesa media 30 euro Siamo nel cuore del Chianti, che fra le tante meraviglie vinicole-gastronom iche offre anche la cinta senese, una pregiata razza suina così chiamata per la fascia (“cinta”) bianca che spicca sul colore nero del manto. Gli affettati misti di cinta senese per cominciare, e poi (sempre per restare sui piatti a base di maiale) i tagliatini e rigatino agli aromi; come secondo piatto è ottimo il maialino in porchett di zucchine a, oppure un piatto di fegatelli e salsicce con cipolle al forno. Insieme al pane fatto in casa. Porco a tavola (ma senza offesa) Del maiale non si butta via nulla. Ma qualcuno fa di più e lo propone in mille versioni deliziose Fattoria delle Torri Vico Napolitano 14, Mòdica (Ragusa). Tel. 0932751286 Chiuso il lunedì Spesa media 45 euro La cucina di questo ottimo locale che unisce tradizione e modernità si rifà al territorio ma con una vena creativa. In mezzo a proposte affascinanti come i ravioli di lumache o il coniglio al cioccolato, merita un posto d’onore il cous cous di maiale all’orientale. Il salame di Brolo e quello del luogo completano l’offerta... suina. Una cantina ben fornita alza ulteriormente il livello di questo ristorante. Etnico Bla Kongo Via Ofanto 6, Roma. Tel. 068546705 Chiuso il lunedì, domenica aperto solo a cena Tipo di cucina italiana, svedese e orientale (India e Tailandia) Specialità del locale polpette svedesi Spesa media 20 euro Dolci della casa Vino piccola carta dei vini; della casa, rosso e bianco Pitigliano Piatti dietetici per vegetariani e celiaci Numero coperti 50 Carte di credito tutte tranne diners Musica no Servizi per disabili no Illuminazione soffusa, candele Sala per fumatori no Gentilezza del personale ottima Particolarità il nome del locale è quello di una patata svedese blu-viola Natural La Fonte via Lucignano 15, Montespertoli (Firenze). Tel. 0571609514 Chiuso lunedì e martedì, aperto solo a cena (domenica anche a pranzo) Tipo di cucina vegan, solo materie prime bio (anche auto-prodotte) Specialità del locale riso basmati agli anacardi Spesa media 20 euro Dolci della casa Vino sfuso della casa (prodotto nell’azienda) oltre alla carta di birre e vini bio Piatti dietetici vegetariani, vegani, per celiaci Numero coperti 50 + terrazza Carte di credito solo bancomat Musica sottofondo Servizi per disabili no Illuminazione soffusa Sala per fumatori no Gentilezza del personale ottima Particolarità in una casa colonica, è anche piccola azienda agricola bio Eat&Go Caffè Poliziano Via Voltaia del Corso 27/29, Montepulciano (Siena). Tel. 0578758615 Sempre aperto (ore 7-24) Tipo di cucina spuntini toscani dolci e salati con degustazione vini; cucina tradizionale regionale nel ristorante del caffè Specialità del locale spuntino: selezione formaggi con pane di produzione propria; a cena: fettuccine al sottobosco e pecorino toscano Spesa media 10 euro (cena 28 euro) Dolci della casa Vino degustazione Vino Nobile di Montepulciano Piatti dietetici no Numero coperti al caffè 60 (al ristorante 30) Carte di credito tutte Musica piano bar Servizi per disabili no Illuminazione soffusa Sala per fumatori no Gentilezza del personale ottima Particolarità caffè ottocentesco in stile liberty, frequentato da Carducci, Pirandello, Fellini… bazar 03 2005 www.bazarweb.info gusti di chiara tacconi 39 TENDENZE Le ricette delle nonne nel menu di classe Quando si dice tradizione e tipicità del territorio: il ristorante Marennà a Sorbo Serpico, in provincia di Avellino, nasce da una paziente ricerca di alcuni studiosi che hanno scandagliato le cucine dell’Irpinia intrufolandosi fra i fornelli delle nonne e raccogliendo le loro ricette. Ricette che sono poi state interpretate da quattro giovani chef, in collaborazione con il celebre Heinz Beck del ristorante La Pergola (Hotel Hilton di Roma). Il risultato è da provare. Il ristorante nasce nel cuore dei Feudi di San Gregorio, e così è possibile trovare l’intera gamma dei vini della tenuta oltre a prodotti tipici coltivati in loco. Marennà è aperto da mercoledì a domenica, su prenotazione (tel. 0825986666). La spesa media è sui 40 euro escluse bevande. Dopo Sideways, al cinema arriva Mondovino Si vede che è proprio il momento dei film sul vino. Prima il viaggio eno-sentimentale di due amici fra i vigneti della Sideways, in un improbabile addio al celibato. Oscar alla sceneg California un’ubriacatura di critiche favorevoli (anche troppo…). giatura e I luoghi comuni sui parallelismi tra vino e sentimenti, vino e amicizi conquiste restano abbastanza alla larga da questo diverte a, vino e po’ malinconico viaggio. E se qui il vino è solo un pretest nte e un protagonista assoluto in Mondovino, quasi un docum o, diventa realizzato in cinque anni: tre di riprese a giro per entario e due di montaggio. Incontri con i potenti signori il mondo ma anche con i piccoli vignaioli. Il regista Jonathandel vino Nossiter fa domande anche scomode e cerca risposte, non sempre gradevoli. E si delinea un panorama (presente e futuro) vinicolo ricche famiglie del bicchiere e cocciuti contadini quasidiviso tra no global. Dal 9 aprile al cinema. New Entry Beef Tradizionale La Caveja Via Santissima Annunziata 10, Pietravairano (Caserta) Tel. 0823 984824 Chiuso la domenica sera e lunedì Tipo di cucina regionale Specialità del locale agnello del Matese insaporito con pecorino Spesa media 35 euro Dolci della casa Vino buona lista con etichette regionali, nazionali ed estere Piatti dietetici no Numero coperti 70 Carte di credito tutte Musica no Servizi per disabili no Illuminazione soffusa Sala per fumatori no Gentilezza del personale ottima Particolarità ortaggi, polli, maiali arrivano direttamente dalla tenuta del patron Berardino Lombardo Design Cubico Via Saluzzo 86 bis Torino Tel. 011 19714546 Chiuso la domenica Tipo di cucina creativa con attenzione alla tradizione Specialità del locale pesce spada gratinato con pomodori ciliegia e origano Spesa media 35 euro Dolci della casa (anche la piccola pasticceria) Vino cantina ben fornita Piatti dietetici no Numero coperti 40 Carte di credito tutte Musica no Servizi per disabili no Illuminazione soffusa Sala per fumatori no Gentilezza del personale ottima Particolarità arredo minimalista; su prenotazione visita alla cucina per vedere lo chef al lavoro Via Basento 54/56, Roma Tel. 0685305130 garage gratuito per i clienti in via Adda 109 Sempre aperto, solo a cena Tipo di cucina specializzato in carne (ma esteticamente sembra un sushi bar!) Specialità del locale prosciutto di manzo kosher Spesa media 28 euro Dolci della casa Vino un centinaio di etichette nazionali anche al bicchiere; vino della casa Cesanese (N.B. wine bag!) Piatti dietetici vegetariani, su richiesta per celiaci Numero coperti 110 Carte di credito tutte Musica sottofondo soft Servizi per disabili no Illuminazione rilassante, regolabile Sala per fumatori no (fuori) Gentilezza del personale ottima Particolarità da un anno la “nostra” Nancy Brilli è socia del locale e qui espone alcune delle sue tele 40 di eva buiatti gusti.mangia come leggi bazar 03 2005 Libri da mangiare e piatti da leggere da tutti i Paesi del mondo per occasioni www.bazarweb.info diverse udon!! Kats “Così a qualcuno può capitare di trovarsi, come se fosse la cosa più era su un normale del mondo, in pieno inverno dentro una pozzanghinsieme a tetto in un paese sconosciuto, a guardare il cielo notturno luna!” la bella com’è Ah, . un katsudon B. Yoshimoto, Kitchen, ed. Universale Economica Feltrinelli. Purtroppo dovrete cercare alcuni ingredienti in uno dei tanti mercatini orientali. Procuratevi (per 4 persone): 4 bistecchine di maiale, 5 uova, pangrattato, un porro (e fino qui è facile), salsa di soia, riso a grani corti possibilmente giapponese (e fin qui ci sono pochi problemi), vino da cucina “mirin” e brodo Dashi (e qui vi ci voglio). Se non trovate il mirin, che è un vino dolce, provate a sostituirlo col vinsanto, se non trovate il Dashi in scatola potete farlo voi. Dovete procurarvi il kombu o kelp, un’ alga marina secca, e dei germogli di soia freschi. Bollite per 15 minuti una manciata di kombu in mezzo litro d’acqua, e 3 etti di germogli di soia che farete bollire per altri 10 minuti. Scartate tutte le erbe e tenete il brodo. Se siete alle perse, bollite i germogli di soia in un brodo di dado. Adesso lavate a lungo il riso in acqua corrente e lasciatelo scolare. Mettetelo in un tegame non troppo alto, copritelo di acqua per tre volte il suo volume e alzate un fuoco vivace. Appena bolle, abbassate il fuoco e coprite il recipiente. Il riso sarà pronto in circa 20 minuti e avrà assorbito tutta l’acqua. Tenetelo coperto e al caldo. Preparate adesso il maiale: passate le bistecchine nell’uovo sbattuto, salato e pepato, impanatele e friggetele in olio bollente finché croccanti. Scolate sulla carta da cucina e tenete in caldo. Adesso è la volta della salsa: aggiungete al brodo un bicchiere di mirin, mezzo bicchiere di salsa di soia e il porro tagliato a fettine e bollite per 5-6 minuti. Nel frattempo sbattete, salate e pepate le altre quattro uova e buttatele nel brodo bollente per fare una stracciatella. Spegnete subito il fuoco. Tagliate adesso il maiale in strisce. Preparate i piatti: una base di riso, una bistecchina di maiale ricomposta, un quarto della stracciatella con qualche cucchiaio di brodo. Servite immediatamente. Mikage si affida al katsudon per riavvicinarsi al suo amore, Yuichi, e ci riesce. Anche voi potete provare a usarlo con il vostro, magari senza arrampicarvi sul suo tetto di notte. Ma se volete seguire la ricetta fino in fondo, compreso il finale acrobatico, ricordatevi che dovete precipitarvi da casa vostra a casa sua per evitare che il piatto si freddi del tutto, o almeno procurarvi una borsa termica. Altrimenti, chiamate l’amore in questione a gustarsi il katsudon a casa vostra, giustificando la mancanza di spettacolarità con il mal di schiena, il tempo piovoso o la promessa di condividere la curiosità di un piatto nuovo in una serata sociale. Banana Yoshimoto cuoca e buongustaia, e Kitchen un inno alla cucina giapponese pi amata. Il dolore, la paura e la solitudine si sciolgono con grazia nell’offrire o farsi offrire, gustare insieme, donare un piatto bello e buono, e proprio cos dovrebbe essere anche per noi. E’ un libro di giovani per giovani di qualunque et, un suggerimento lieve a toccarsi anche cos, attraverso il gusto. Se c’ è un libro che vi piace, con un personaggio che mangia con gusto, e vi siete sempre domandati che sapore avrebbe il suo piatto, scrivete a: [email protected] Troverete prossimo la ricetta sul numero di Bazar! 42 di lorella scacco arti bazar 03 2005 www.bazarweb.info ti rt & George, ma anche la pittura-linguaggio di r atut pe te Ar Gilbe di cratic demo E’ l’arte tessere mosaico di Miki Gastone Novelli, il nero ossessivo di Franco Rasma, lespecc hio del mondo Vero Carone. E le fotografie di Caio Mario Garrubba. Gilbert & George e Net Web Art L’obiettivo della ricerca artistica di Gilbert & George è sempre stato quello di creare “un’arte per tutti”, un’arte democratica che vada a rompere le barriere tra arte e vita. La per la prima volta tutti i disegni di Gilbert & George che fanno parte mostra al MAXXI presenta in Italia dell’opera “The General Jungle or Carrying on Sculpting” (1971). Solitamente i due artisti britannici preferisc e la performance, ma in quest’occasione espongono 23 disegni a carbonciono lavorare con la fotografia no su carta intelata di grandi dimensioni ideati dal duo come sculture. I contenuti delle opere sono accompagnati da frasi che si riferiscono alla condizione umana, mentreespressamente edonistici e la loro grafica rievoca la pittura paesaggistica inglese del Romanticismo. Vediamo così rappresentati foresta o di un parco londinese ipotetici. In contemporanea il museogli stessi artisti in posa all¹interno di una ospita anche una mostra dei pionieri del net, ovvero di quegli artisti che hanno utilizzato Internet come strument Francis Alÿs, Natalie Bookchin, Heath Bunting, Vuc Cosic, Antoni Muntada o creativo. Gli artisti invitati sono: s, Alexei Shulgin. MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Via Guido Reni 2, Roma, Tel. 063202300, www.darc.beniculturali.it - orari: 11 19, lunedì chiuso, fino all’8 maggio Gastone Novellidei Miki Carone La città di Bari inaugura una nuova galleria con le opere di Miki Carone. La serie di opere “Il venditore di sogni” racconta l’incontro tra tradizione e modernità, tra Oriente e Occidente, attraverso l’utilizzo dell’antica tecnica del mosaico associata ad un objet trouvè o a un ready-made. Le tessere del mosaico, come pixel tecnologici, formano una superficie che diventa una sorta di monitor o di schermo televisivo dove Miki Carone racconta le sue fiabe. “Il venditore di sogni” è infatti lo stesso artista che in questo periodo di orrori, umani e ambientali, di assopimento dell’immaginazione e di omologazione consumistica, cerca “di volare e di farci volare alto, desiderando e disegnando un mondo diverso, più libero, più luminoso, più ‘bello’. Non dobbiamo più avere paura di questa parola: la bellezza è l’unico antidoto all’orrore circostante che ci può far desiderare un mondo migliore”. ROUGE, in via Cognetti 36, Bari, info: [email protected], tel: 0804242463, Rouge tel: 0805289597, orari: tutti i giorni ore 10/13 e17-20 (domenica chiuso), dal 2 aprile al 7 maggio Franco Rasmaaa raccontare con la pittura. Racconta Franco Rasma continu se storie minime, ossessioni quotidiane, icone solitarie e misterio dove la cromia del nero è protagonista. Quando nelle sue opere appare il colore è sempre con intenti simbolici e non narrativi. Come con il rosso, che rappresenta il sangue ma soprattutto simboleggia l’urlo, la ferita, il dolore. Nella sua pittura vi è che quasi un terrore per il bianco, colore che acceca e assorbe, “riduce tutto a pazzia, come in Sartre o in Camus”. Mimmoscognamiglio arte contemporanea, via Mariano d’Ayala 29 6, Napoli, orari: lun-ven 10.30-13.30/15.30-19.00, fino al aprile 2005 Una mostra dedicata a uno protagonisti dell’arte italiana degli anni Cinquanta e Sessanta. Ben 23 opere ci faranno conoscere il percorso artistico di Gastone Novelli, che dall’evocazione dell’antico passerà più tardi alla rappresentazione dei conflitti della modernità, alle ideologie e alla cronaca del proprio periodo. Una pittura indagatrice, insistente, che vuole raccontare ogni frammento dell’esistenza. Vi è poi una sezione dedicata al jazz, una musica che appassionava l’artista e che viene qui documentata da quadri e disegni in parte inediti. La mostra è curata da PiaVivarelli e Claudia Terenzi. Foyer dell’Auditorium Parco della Musica, Viale Pietro de Coubertin 30, Roma, orari: tutti i giorni 11 18, fino al 15 maggio. Info: tel. 0680241281, www.auditoriumroma.com bba Caio Mario Garru per raccontare 50 anni di attività di uno dei maestri Più di cento fotografie della fotografia contemporanea. Caio Mario Garrubba, nato a Napoli nel 1923, è conosciuto probabilmente molto di più all’estero che in Italia, dove ea viene considerato uno dei migliori nel reportage insieme a Robert Capa della Henri Cartier-Bresson. A Cinecittàdue sono esposti i nuclei fondamentali sua produzione realizzata tra il 1953 e il 1990 a Napoli e Roma, in Calabria, in Spagna e in Germania, nell’est europeo e in Cina, e a Parigi, Beirut, New “è York, Istanbul, ecc. Come ha scritto Diego Mormorio, il fotografo Garrubbain cui riuscito a raccogliere nella sua fotografia un modo di essere tutto italiano, razionalità e sentimento si fondono nella prospettiva cattolica della “pietas”, generando un equilibrio formale che rende evidenti le ingiustizie del mondo senso, ma che, al tempo stesso, apre un varco alla loro sopportabilità. In questo le immagini di Garrubba sono la visualizzazione di un dramma che tende ad uscire da se stesso, per divenire una storia che aspira a un esito migliore. Proprio per questo, esse sono un vero specchio del mondo”. Cinecittàdue Arte Contemporanea, Centro Commerciale Cinecittàdue, Viale Palmiro Togliatti 2, Roma, orario: dal lunedì alla domenica dalle 10,30 alle 19,30, informazioni: 067220910/email: [email protected], dal 17 aprile al 26 giugno bazar 03 2005 www.bazarweb.info arti di luca beatrice 43 Il nuovo che avanza Da un nuovo modo di “fare magazine”, a nuov strategie artis tiche. Dalla sperimentazione di nuove tecniche a un e mod o per ridar e nuova vita a vecchie cose d’infanzia. Tutto partendo da zero Zero Non vorrei sbagliarmi ma il numero 1 di Zero segna una in campo editoriale. Se gli anni ’90 hanno visto il trionfo (neanche tanto) piccola rivoluzione del visual, con riviste patinate fitte di immagini trasversali e i pochi testi ridotti a mera didasc Da Empoli e Francesco Bonami inaugura un nuovo modoalia, la nuova creatura di Giuliano di “fare magazine”: tante idee per sollecitare il dibattito incrociato, tra politica sociologia. Destinataria una generazione finalmente , spettacolo, letteratura, arte e deideo logizzata, né di destra né di sinistra e nemmeno di centro, ma soprattutto pensan te. Significativo che questa novità venga dall’Italia, da quella parte del Paese che non vuole trasformarsi in un parco a tema. Un grande plauso. Zero 1/2005. L’Italia di plastica. Perché ci stiamo trasfor mando in un parco a tema, Marsilio Editore, 9 . Da zero in poi Concetta Modica, ex allieva dell’Accademia di Brera, è una delle giovani artiste italiane più promettenti il cui lavoro, carico di ironia ma anche di pensiero, si distingue sia per leggerezza sia per intensità. Punto di partenza è la cultura arcaica della Sicilia, la sua terra d’origine, rielaborata senza retorica. Filo conduttore, il tempo dell’infanzia che si protrae nella vita di ciascuno di noi come desiderio di innocenza. Ad esempio nella Fontana da tavolo, una vecchia vasca in alluminio dove i genitori le facevano il bagno da piccola, o in Excoperta, una vecchia coperta cucita dalla nonna che Concetta ha ritessuto durante la propria gravidanza creando così una nuova immagine. Una sorpresa, vale un giretto a Varese. Concetta Modica, Duetart Gallery, via San Martino 5, Varese, tel. 0332231003, www.duetart.com. fino al 20 aprile, orario: martedì-sabato 15.30-19.30, ingresso libero. Interessi Zero Da quando Fabio Cavallucci ha preso la direzione della Galleria Civica, a Trento si sono viste mostre originali e significative, incentrate su temi e questioni condivisibili da un pubblico ben più ampio di quello dell’arte. Si inserisce in tale progetto Interessi Zero!, curata dal filosofo Marco Senaldi e dall’economista Pierluigi Sacco. Strategie artistiche per un’economia in crisi, suggerisce il sottotitolo: nell’attuale fase storica, in cui spesso le teorie economiche appaiono fragili e contraddittorie, l’arte può suggerire riflessioni e pratiche innovative rispetto alle logiche dominanti. Da una sezione “storica” (con opere di Yves Klein, Marcel Duchamp, Joseph Beuys, Pinot Gallizio e altri) si arriva al contemporaneo più recente, a dimostrazione delle reciproche relazioni tra due universi spesso ritenuti, erroneamente, distanti. Interessi Zero!, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, via Bellenzani 46, Trento, tel. 0461985511, www.workartonline.net, fino al 29 maggio, orario martedì-domenica 10-18 Partire da zero Steve McQueen è uno dei più bravi, anche se difficili, artisti britannici dell’ultima generazione, ipercelebrato nonostante la giovane età e già insignito del Turner Prize nel 1999. L’arte di Steve McQueen (Londra 1969) prende spunto dal cinema e in particolare dal linguaggio tra finzione e realtà del cinema-verité, ovvero un approccio più libero al mezzo che lo conduce verso la casualità e la sperimentazione di nuove tecniche. La Fondazione Prada presenta la prima antologica italiana delle sue opere filmiche più celebri, come Deadpan, omaggio alle comiche di Buster Keaton, e Drumroll, sequenza effettuata con tre cineprese poste all’interno di fusti di petrolio e fatte rotolare per le strade di New York. Steve McQueen, Fondazione Prada, via Fogazzaro 36, Milano,12 aprile – 12 giugno, tel. 0254670515, www.Fondazioneprada.org, orario martedìdomenica 10-20, ingresso libero a dieci Da zero Ratti di Como ria fucina di talenti, la Fondazione Vera e prop di un’attività dedicata ai festeggia quest’anno il decennale ula: un visiting professor form la è a suet giovani talenti. Con creatività di artisti, di fama internazionale sollecita la olando il confronto. italiani e stranieri, dialogando e stim battezzata da Jimmie Particolarmente felice la nidiata 2004i: tra i 25 tutti interessanti, Durham e presentata ora in via Farindi Martino, Linda Fregni, da segnalare Alessia Chiappino, Ra Nico Vascellari e Sophie Franza. via Farini 35, tel. 02Tracce di un seminario, viafarini, al 9 aprile, orario: 66804473, www.viafarini.org, fino libero. martedì-sabato 15-19, ingresso 44 di marzia di mento arti bazar 03 2005 www.bazarweb.info co! gio un to Tut ? sei mu IQuan ipermediale il passato. E diventa forma in one do la tecnologia riprop un’amica trasparente in grado di farci vivere emozioni uniche Museo virtuale o videogioco? E’ ormai prossima l’apertura a Ercolano del più grande museo virtuale del mondo. Circondato da palme e fontane, vicino alla zona archeologica e al Parco Vesuvio, il complesso, oltre a ospitare il museo, comprende un auditoriu del m di 400 posti, una sala di proiezione, e all’ultimo piano una galleria commerciale con ristorante e roof garden. Grazie all’impiego di laser, realtà virtuale, ologrammi e schermi tridimensionali verranno ricreati paesaggi antichi sempre nuovi, si avrà la sensazione di passeggiare per le strade e i giardini delle città campane , l’emozione di visitarne le ville, i teatri, i templi e le terme. Una sorta di macchina del tempo, un’esposizione che si rinnova a ogni passaggio, capace di ricrearsi, plasmandosi in base ai desideri del visitatore. Mosaici che si ricompongono sotto i piedi, affreschi che riacquistano originari. Si potrà rivivere l’eruzione del Vesuvio, come se accadesi colori oggi, in diretta, vedendo le immagini di Pompei, Ercolano, Oplontis se i centri colpiti, sentendo le tristi notizie di morti e feriti. Da graffiti sul, Stabia, sarà poi possibile ascoltare le voci degli antichi abitanti, oppure muro operai che lavorarono agli scavi archeologici e dei primi visitatori. degli Di fronte a un progetto così all’avanguardia, aperto a ogni genere di visitatore, viene da chiedersi quale sia il limite tra intenzioni divulgativ e e un accattivante videogame sull’antico. MAV, Museo Archeologico Virtuale, via IV Novembre Ercolano. Info: Ricostruzioni virtuali e editing Capware, Tecnologie per la Cultura. Via Augusto 65, Ottaviano (NA) tel 0815288605 vera!! Finalmente prima te ristrutturato all’interno della Riserva In un casale interamen naturale Monte Rufeno, ad Acquapendente (VT), è allestito il Museo Naturalistico del Fiore. La collezione è divisa in diverse sezioni tematiche ed è incentrata sui rapporti che legano il mondo animale e vegetale; con l’aiuto di videoproiettori, strumenti multimediali e giochi, vengono presi in esame gli aspetti evolutivi ed ecologici, il rapporto con gli insetti e con l’uomo. Interessante la sezione esterna, il Sentiero Natura del Fiore, con stazioni didattiche sul fiore e sul territorio. Tre i possibili percorsi: percorso museale della scienza, della curiosità e del gioco. Poi sentieri escursionistici all’interno della riserva e la possibilità di visitare una foresta secolare, il Bosco Monumentale del Sasseto. i Nel museo hanno luogo attività di educazione ambientale e programm di archeologia sperimentale. A disposizione visite guidate o mappe che illustrano il percorso di visita. Museo Naturalistico del Fiore, Località Casale Giardino, riserva Naturale Monte Rumeno Acquapendente (VT). Tel. 800411834 – 0763733642 www.museodelfiore.it; [email protected] Ingresso: da venerdì a domenica, festivi e prefestivi, in estate dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, in inverno dalle 10.00 alle 17.00. Chiuso a Natale e Capodanno. Biglietto: 3,10 , 2,07 per gruppi di 20 persone, studenti e maggiori di 60 anni; 1,55 per i residenti nel Comune. Servizi: Caffetteria, shop e accesso disabili. Biblioteca, archivio fotografico, laboratorio, sala proiezioni, ludoteca. dine! Ma che disor mai chiesto se l’obelisco della Fontana dei Nessuno forse si è Fiumi di piazza Navona sia sempre stato lì: in realtà in origine si trovava nel Circo di Massenzio sulla via Appia ed è molto più antico della fontana del Bernini. E cosa dire dell’obelisco di piazza Montecitorio? Fu innalzato dall’imperatore Augusto in Campo Marzio (tra le moderne piazze del Parlamento e di S. Lorenzo in Lucina) come braccio indicatore di un enorme orologio solare di marmo. Lo stesso vale per gli obelischi a piazza del Quirinale e a piazza Esquilino, che si trovavano ai lati della porta del Mausoleo di Augusto a piazza Augusto Imperatore e per quello di piazza del Popolo posto in origine sulla spina del Circo Massimo. 7 cose da ricordare per vedere “La Leggenda della Vera Croce” di Arezzo Conside rata una delle più alte espressioni artistiche dell’umanità, torna alla vista dei comuni mortali la Leggenda della Vera Croce, dopo lunghi restauri nati da un progetto del 1985. I restauri hanno coinvolto tutto il ciclo di affreschi realizzati tra il 1452 e il 1459 da Piero della Francesca nel coro della chiesa di San Francesco ad Arezzo. Ma per ammirare in tutto il suo misterioso fascino la Leggenda della Vera Croce, ecco le nuove regole da tenere presenti: 1. Le visite hanno luogo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 (ora legale), dalle 9.00 alle 18.00 (ora solare), sabato dalle 9.00 alle 17.30, domenica dalle 13.00 alle 17.30. Chiuso il 4 Ottobre (San Francesco) e il 25 Dicembre; 2. è obbligatorio prenotare la visita al numero 0575352727 oppure 0575302001; 3. il biglietto intero costa 6 (compresi 2 di prenotazione), il ridotto 4 per ragazzi tra i 18 e i 25 anni e insegnanti di ruolo, il gratuito 2 per i minori di 18 e maggiori di 65 anni, studenti e docenti Facoltà di Architettura e Lettere (Storia dell’Arte), dipendenti del Ministero Beni e Attività Culturali, guide turistiche, iscritti all’ICOM e gruppi scolastici; 4. i biglietti vanno ritirati almeno mezz’ora prima dell’inizio del turno di visita; 5. la biglietteria chiude un’ora prima dell’ultima visita; 6. i turni di visita sono di 30 minuti per gruppi di massimo 25 persone; 7. uscita obbligatoria a fine turno. Basilica di San Francesco, Piazza S. Francesco 4, Arezzo 46 di luca carboni arti.skizzi bazar 03 2005 www.bazarweb.info www.bazarweb.info bazar 03 2005 viaggi di andrea mugnaini 47 Fado de Portugal! Terra di nostalgie e colori, terra di rimpianti e slanci creativi. Terra di contrasti, a part dalla capitale Lisbona. Per conoscerla… ire biso gna cominciare dalla periferia! Cosa vedere Il fado, dal latino fatum (destino) per i portoghesi significa nostalgia, amore, desiderio, rimpianto. La melodia del fado, genere triste e appassionato, incarna lo spirito di una nazione e rappresenta la colonna sonora del viaggio a Lisbona regione a nord della capitale che custodisce i capolavori architett e nell’Estremadura, onici più interessanti del paese. Per conoscere Lisbona il modo migliore è partire dalla periferia. A ovest con il quartiere di Belem che conserva le maggiori testimonianze dell’arte manuelina della città (il monastero dos Jerónimos e la torre di Belem), uno stile tipico fortemente portoghese. A est con il Parco das Nações, sede dell’Expo ‘98 dove sono presenti alcuni meravigliosi esempi di architettura moderna. Il cuore di Lisbona inizia in Praça do Comércio, piazza chiusa portici mentre il quarto si affaccia sul fiume Tago. Da qui inizia su tre lati da palazzi con antica della città lusitana: i quartieri del Barrio Alto e l’Alfamala scoperta della parte più , il primo fulcro della vita notturna, il secondo dedalo di vicoli medievali, si fronteggiano colline. Nel mezzo, in basso c’è il cuore commerciale e pulsante su lati opposti delle della città con la Baixa e il Rossio. A nord di Lisbona si raggiunge facilmente con poche ore dell’Estremadura, piccola area dove sono concentrati città e di macchina la regione monumenti dalla bellezza sorprendente. Il Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça, monaste secolo e il Mosteiro de Santa Maria da Vitoria a Batalha, entramb ro cistercense del XII i dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. A Óbidos, villaggio medieva le fortificato, è possibile percorrere la cinta muraria e osservare le casette bianche decorat e con strisce di colore giallo o blu. Tomar fa parte del Ribatejo ma è molto vicina ai luoghi appena menzionati. Da vedere il Convento di Cristo, ex quartiere generale dei visitare tutte queste località è meglio usare come base il minuscoCavalieri Templari. Per de Muel: si affaccia sul mare, ha una splendida spiaggia ed è lo villaggio di São Pedro luogo ideale per rilassarsi e riposarsi. foto di andrea mugnaini Libri Non è una guida, non è un romanzo, non è un saggio. Non è niente di tutto questo ma Viaggio in Portogallo (Einaudi, 1999) del premio Nobel Josè Saramago è il migliore libro per scoprire questa terra, capirla e gustarla. Lo scrittore invita al viaggio come percorso conoscitivo e spirituale, e lo fa narrando in modo magistrale luoghi, paesaggi, arte, storia e leggende della terra portoghese., Fernando Pessoa è stato riconosciuto come uno dei maggiori poeti di questo secolo solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1935. La sua fama in Italia è legata al nome di Antonio Tabucchi, che ha curato l’edizione italiana di molte sue opere. Di Pessoa segnaliamo Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares (Feltrinelli, 2000), mentre molti dei romanzi di Tabucchi si svolgono in Portogallo, come Sostiene Pereira (Feltrinelli, 2000) e Requiem (Feltrinelli, 2001). Compras! I fanatici dello shopping troveranno nella Lisboa Shopping Card una fedele alleata, tessera valida 24 o 72 ore (al costo rispettivamente di 3 e 5 ) che da diritto a sconti fino al 20% in oltre 200 negozi convenzionati. Un ottimo acquisto sono gli azulejos, piccole piastrelle colorate che ricoprono molte superfici: pareti, negozi, chiese. A Lisbona potete comprarli nel negozio del Museo Nacional do Azulejo (Rua Madre de Deus 4, tel. 00351 218147747). Per gli oggetti di artigianato locale il posto giusto è il Centro de Artesanato (Mercado da Ribeira, Cais do Sodrè). Infine il liquore Porto, il prodotto portoghese più conosciuto, si può degustare e acquistare al Solar do Vinho do Porto (Rua de São Pedro de Alcantara 45, tel. 00351.213475707) Alojamento L’hotel Tivoli (Avenida da Libertdade 185, tel.00351 213198900) è uno degli alberghi più belli di Lisbona. Cinque stelle per un soggiorno fantastico con piscina riscaldata e colazioni indimenticabili. Per spendere meno ma avere una vista mozzafiato sulla città scegliete il Pensão Ninho das Aguias nel quartiere dell’Alfama (Costa do Castelo 74, tel. 00351 218854070). A São Pedro de Muel consigliamo la Pensão Miramar in Rua dos Serviços Florestais (tel. 00351 244599141) Mangiare Cenare e ascoltare un concerto di fado? Si può, da O Forcado, in Rua da Rosa 221 nel Barrio Alto (tel.00351 213468579). La Casa do Alentejo (Rua das Portas de Santo Antão 58, tel. 00351 213469231) è un locale straordinario, che merita una visita anche solo per l’arredamento più che per il cibo. Ad Alcobaça, vicino al monastero, si può mangiare al Celeiro dos Frades (Arco de Cister, tel. 00351 262582281), mentre a Tomar un buon indirizzo è il Restaurante Bela Vista (Rua Fonte do Choupo 6, tel. 00351 249312870). www.atl-turismolisboa.pt sito dell’Ufficio del Turismo di Lisbona www.parquedasnacoes.pt informazioni ed eventi sull’area che ha ospitato l’Expo ‘98 www.casafernandopessoa.com spazio culturale dedicato a Fernando Pessoa http://amalia.no.sapo.pt sito dedicato ad Amalia Rodrigues, una delle più famose cantanti di fado portoghesi essere bazar 03 2005 Fumare… un po’ 48 di agnese ananasso In vigore dal 10 gennaio 2005, con un ritardo di 2 settimane sulla tabella di marcia, la legge di attuazione di un decreto legislativo che risale al 2003: STOP al fumo nei locali pubblici. Ma il fumo fa solo male? www.bazarweb.info e) bene! Fumare fa (anch e adrenalina, riducendo i livelli di insulina nel La nicotina produce dopamina sangue. Ecco perché il fumatore abituale ha sempre un metabolismo accelerato e di lieve iperglicemia: è come se fosse sempre pronto ad affrontare una “prestazione psicofisica”. Il che spiega anche perché in momenti di maggiore stress il fumatore ricorre alla sigaretta. Chi fuma infatti trova nella ritualità della sigaretta e nelle sostanze che si liberano dal tabacco stesso, una valvola di sfogo allo stress, perché è come dare al “poppante” la tettarella del biberon: il neonato si calma sia perché compie un gesto rassicurante e abituale sia perché placa il bisogno di nutrirsi. Il fumo può anche evitare, e in alcuni casi viene anche consigliato in dosi ridotte da alcuni psicoterapeuti, altre forme di dipendenza, come, ad esempio, quella da cibo o droghe. Serve, in poche parole, a superare l’attimo di crisi. Se fumiamo è meglio… …scegliere una marca in cui sia basso il contenuto in nicotina e condensato (valori intorno agli 0,4 mg) …abituarsi a fumare sempre la stessa marca perché ogni fisico reagisce diversamente ai vari tipi di tabacco e di filtri, e cambiare spesso marca crea maggiori scompensi e disturbi all’organismo …se tollerato, bere almeno un paio di bicchieri di latte al giorno …fare spesso esercizi di respirazione profonda perché lo stress porta a ridurre al minimo gli atti respiratori Scegliere la miscela giusta Se vi piace farvi sigarette da soli, scegliete almeno la miscela giusta. Su www.mpcmail.it, trovate i consigli di un esperto che propone varie combinazioni ma quelle “meritevoli di citazione” sono: 1. Virginia n°1 - Red Virginia, Perique 2. Virginia n°2 - Red Virginia, Kentuky (wrapper) 3. Oriental n°1 - Turkish Blended, Virginia Bright Flake, Syrian Latakia 4. Kentuky n°1 - Kentuky (filler), Turkish Blended Ribbon 5. Kentuky n°2 - Kentuky (filler), Turkish Blended Ribbon, Cyprian Latakia 6. Cavendish n°1 - Black Cavendish, Burley Cavendish, Turkish Mild Cavendish smettere? Che fare per infatti il 90% dei tentativi si infrange entro i primi Smettere non è facile, sette giorni, spesso già dopo poche ore dall’ultima sigaretta. La sindrome da astinenza normalmente va avanti per circa un mese e si manifesta con irritabilità, deficit cognitivi e dell’attenzione, disturbi del sonno e aumento dell’appetito. Il craving, invece è la ricerca spasmodica della sigaretta, un comportamento che viene considerato un fenomeno indotto più da ragioni psicologiche che non un effetto della dipendenza fisica. Ecco allora alcuni consigli alternativi, oltre ai classici sistemi come cerotti (Nicorette, NiQuitin CQ), gomme da masticare e la famigerata pillola al buprupione (accusata di addurre crisi depressive) e, ovviamente, a una forte motivazione personale: L’agopuntura è uno dei metodi più efficaci. L’Acudetox è uno di • quelli che ha maggior successo, tanto da essere utilizzato anche nella cura delle tossicodipendenze: cinque aghi infissi in entrambe le orecchie che vengono lasciati in posa per 40 minuti. Per una vita migliore. Combina varie tecniche di provata efficacia • (auricoloterapia, ipnosi, rilassamento) in un percorso ben preciso scandito da esami e visite specialistiche. Si eseguono anche sedute di auricoloterapia con elettrostimolazione. Per Informazioni: Sandonato medica, Centro Medico Diagnostico Polispecialistico, San Donato Milanese. • • i positive e visualizzazioni, per combattere Metodo NEI. Combina il le antiche medicine orientali con le tecniche moderne di affermazion con l’automassaggio quotidiano di dieci abitudini malsane che ci portano inconsciamente all’autodistruzione. Si lavora vitamine e rimedi omeopatici. 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O siete cene dal menu insolito curate nei minim re gli amici allora Amate sorpr che che esaltino la vostra originalità? Ecco ata sempre alla ricerca di novità enogastronomi introvabile, e farsi personalizzare la ricerc ri maga vino, o ottim un iere scegl a: un’idea nuov to al costo iniziale del vino vi offrirà rispet più in 10/15 soli a che club, are bottiglia da Eno ? Ne crea una diversa ex novo, da applic la possibilità di reinventare l’etichetta. Comeazioni essenziali relative all’origine del prodotto. inform le solo li visibi ndo lascia sull’originale 2421 Eno club: via Friuli 15 Milano. Tel:02 5518 il suo lt, a cui è possibile attaccare alla base preziosi ciascunosi chiam Anelli:loaperso a Kidu nalizzabile, o Arriva l‘anel enti. Il sistema è semplice grazie all’innovativ ciondoli di forme, colori e materiali differ cerchi, uniti da un perno che permette il movimento tre da to forma ttato, breve llo sistema/ane i ciondoli. 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E anche se da occhiali disegnati apposta per i comp riescono a compensare la carenza cani i che strato dimo stato è alcuni studi , non importa: i nuovi occhiali da vista visiva con un eccezionale olfatto e udito ni più esigenti su salute ed estetica. padro dei zioni cupa preoc le tutte soddisfano minare di quale tipo di occhiali il deter di grado in sono ti alizza speci Veterinari procedura simile a quella portata ia, scop retino una erso attrav no bisog cane ha la lettura sul tabellone, metodo per li picco o tropp ini bamb su ti oculis aventi dagli vista. alla i esam gli per ato utilizz nte comuneme vista vengono prodotti in diverse Al prezzo di $24,95 i nuovi occhiali da che si legano sotto il muso e dietro lacci di leti comp i, color e n desig taglie, apprezzasse più di tanto la vista ritrovata la nuca del cane, qualora l’animale non nibili sul mercato italiano. Ma per chi dispo non ra Anco rseli. toglie di sse e cerca più il proprio amico a quattro zampe: non volesse far attendere un secondo di om les.c www.dogg Joe la nuova hirt di izzato Le T-scomm re, è ercial Si chiama figura di imprenditore-stilista-venditore. Joe Rivetto propone nella sua collezione unane se serie di articoli che poco hanno in comu lici non il nome di chi li “genera”. Sono sempt, cappelli con visiera, borse/buste, t-shir , occhiali anni ‘70, insieme a energy drink tazze, libri e dvd. Vengono marchiati daibili Joe che abilmente riesce a renderli vend imprimendogli la sua personalità. 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Tutti i pro e i contro di un’innovazione che sta dividendo il popolo dell’h itech Dal 22 gennaio le partite di calcio di serie A si possono veder sulla Tv digitale terrestre, pagando 2-3 euro a partita. E’ un servizio che viene offerto per ora da Mediaset e La7 (Gruppo Telecom). Si acquistano schede (le cosiddette SmartCard da 18 e 10 euro, attenzio perché prepagate quella di Mediaset va consumata entro una certa scadenza), ne si attivano chiamando un numero a pagamento (tipo 199) e si installano all’inter per il segnale del digitale terrestre. Si paga solo quello nosidel decoder vede, è la cosiddetta pay-per-view (quella su satellite è la pay-tv). che Vediamo cosa cambia e soprattutto come sfruttare al meglio le potenzialità del digitale terrestre, visto che entro il 2006 lo Stato prevede che la migrazione dall’anal ogico al digitale sarà completa. I vantaggi • • • • La multicanalità. Si moltiplica il numero di canali che possono essere trasmessi attraverso le frequenze già utilizzat perché le informazioni possono essere compresse in un formatoe,l’Mpeg2 (Movie Picture Export Group) che permette di moltiplic,are il numero di canali trasmessi su un’unica frequenza. Si dovrebbe passare dai 59 attuali ai 220 futuri L’interattività. Si potranno compiere azioni semplici anche dal telecomando e interagire con giochi a quiz, televotare, esprime re il gradimento di un programma televisivo e si potrann o mandare e ricevere Sms alle trasmissioni. La comunicazione diventer à bidirezionale. In alcuni Paesi, come Regno Unito e Francia questo già esiste, per esempio in Uk sul telecomando c’è il cosidde tto “red button” che consente di vedere contenuti aggiuntivi rispetto a quelli principali (approfondimenti, programmazione futura, replay di filmati già andati in onda) e di avviare servizi di interattività pura, tipo gaming, voting, setting (scommesse), commerce. Per saperne di più: www.redfig.com, www.interaction www.freeview.co.uk. Esistono anche canali digitali tipotv.com, price drop tv e sit up tv che si occupano esclusivamente di aste interatt ive. Servizi. Anche il Televideo dovrebbe cambiare, diventeìando più ampio, dettagliato, con informazioni su treni e viabilità e si potrà anche consultare l’estratto conto del proprio conto postale o bancario ed effettuare operazioni bancarie.corrente Qualità superiore delle immagini e del suono. Le immagini sembra no nettamente più nitide rispetto all’analogico, anche se il satellita re è ancora il migliore. Anche il suono, in formato Dolby Digital 5.1, migliora notevolmente. La televisione sempre in tasca In Corea e Giappone esiste dal 1998, in Europa e in Italia sta arrivando: è la tv digitale terrestre sul telefonino. E sarà la grande concorrente dell’Umts, almeno per ciò che riguarda la possibilità di vedere clip e filmati sul telefonino, perché costerà circa un decimo rispetto allo streaming via Umts. I Coreani già vedono clip e programmi “tagliati su misura” per il mobile su Dmb, l’emittente digitale terrestre per il mini-schermo. Per il 2005 dovrebbe arrivare anche in Europa: lo standard (Dvb-h) è già in fase di sperimentazione. Nel Regno Unito intanto il broadcaster NTL e l’operatore mobile mmO2 stanno per lanciare un progetto pilota con 500 clienti e 14 canali Tv. La Samsung già vende sia in Giappone sia negli Stati Uniti un telefonino che support questo tipo di servizio, l’Sch-B100, un cameraphone a di terza generazione, con schermo ad alta definizione fotocamera integrata a 2 Megapixel, che fa registra e anche 4 ore di clips, ascoltare musica e visualizzare re su televisore, collegandolo con un cavo, filmati e foto archiviati sul cellulare. E se me la voglio salvare? Se decidete di voler registrare una partita da digitale terrestre su Dvd, occorre uno strumento in più da collegare al decoder e al Pc. Si tratta di un convertitore di segnale e permette di acquisire e codificare il segnale televisivo in formato Mpeg1, Mpeg2, Mpeg4 (vedi sopra), salvare le immagini sul computer e farne un Dvd da elaborare e rivedere come un normale film. Una buon convertitore è il ConvertX PVR PX-TV402U della Plextor, che si aggira sui 200 euro, cavi inclusi. www.artec.it Ma non è tutto oro quello che luccica… Questo Dtt non è proprio tutto rose e fiori, tanto che maggiori associazioni dei consumatori come Adiconsumle e Movimento Difesa del Cittadino hanno inviato una diffida sia a Mediaset sia a La7. Ecco tutte le “ombre” del digitale terrestre: 1. l’acquisto delle carte prepagate implica l’accettazione di un contratto che contiene clausole vessatorie in contrasto con il Codice Civile. 2. Non tutti decoder, anche omologati, riconoscono le carte e lo standard del Dtt, quindi hanno bisogno di essere aggiornati. 3. Solo il 65% del territorio italiano è coperto dalla rete del Dtt. Per verificare se la propria zona è coperta si può cliccare su www.dgtvi.it - www.mediasetpremium.it o www.digitaleterr estre.telecomitaliamedia.it. 4. Infine per ciò che riguarda la ricezione se l’antenna non è ben orientata è meglio chiamare un antennista altrimenti non si vede nulla (vedi sopra). A proposito di decoder E’ l’unica spesa da sostenere perché per il digitale terrestre non serve la parabola come per il satellitare (vedi Sky) né l’abbona mento, almeno per ora, basta l’antenna che c’è già e la scheda prepagata. Rispett o all’analogico il guaio è che il canale o si vede benissimo o non si vede affatto. Rispetto al satellitare lo svantaggio è che con il digitale non si possono scegliere le telecamere puntate sui giocatori, col satellitare sì. Per ricevere il segnale digitale o si acquista uno dei nuovissimi televisori predisposti o si compra un decoder che costa dai 100 ai 190 euro, da scontare del contributo statale di 70 euro, ottenibile present momento dell’acquisto, il pagamento del canone Rai. Il decoderando, al deve essere un Mhp (Multimedia Home Platform), come l’IT.BOX Media che si collega anche al Pc per veder in Tv video, filmati e filedi Access Media, musical sul computer. Si può usare anche per la Pay-tv. Si tratta comunq i salvati ue di un tipo di decoder di base, ci sono poi decoder di livello superior e, dall’1 al 3 a secondo del livello di interattività supportata, dalla possibili tà di scaricare giochi a quella di ricevere/inviare posta elettron ed SMS, fare videochiamate e memorizzare dati. Costano dal 20 all’80 ica per cento in più di quelli di base. E poi si dice in giro che… Non è verde (ha lo stesso impatto ambientale dell’analogico) - non è europeo (escluderebbe un gran numero di canali europei) - Non è democratico (ha costi esosi e alte barriere all’entrata che escluderebbero le piccole televisioni private) – non è davvero interattivo (non puoi condivid niente di tuo o comunicare con altri teleutenti, ma ere solo votare o esprimere giudizi. In pratica quello chepuoi già oggi si fa con il televoto). www.bazarweb.info bazar 03 2005 architetture di oliva muratore 51 INIZI, è il titolo di una nuova serie di disegni, elabor ata appositamente per l’occasione espositiva (in corso presso la Galleri a A.A.M. Architettura Arte Moderna di Roma, fino al 30 Franco Purini, che festeggia i suoi primi quaranaprile) dell’architetto t’anni di lavoro sul “progetto attraverso disegni” che, senza alluder di immediata progettualità, si pongono come veri e a una promessa teorici di riflessione sull’architettura. Vengono e propri paesaggi presentati una serie di 16 disegni a china che per l’architetto si pongo importante occasione per indagare sulla “costr no come nuova tramite il segno grafico. Ciò che ne risulta è unauzione della superficie” stratificazione di linee e punti tale da assegnare ai disegni una compa e una corporeità che rendono queste opere molto ttezza materica suggerire in chi le osserva un senso di durevolezza,“romane” nel loro L’elemento uniformante dei disegni è il prorompente solidità, gravità. visiva di forme geometriche elementari e di eleme porsi alla ribalta nti primari che con grande energia fuoriescono da un fondo magmatico. Questa “materia oscura e metamorfica”, in cui si condensa l’esse serie e si nasconde il “custode” del significato nza germinale della appare però mai tenebrosa né luttuosa, perchéprimo dell’opera, non dove il nero si fa più impenetrabile, tagli di luce intervengono a interro mpere questa profonda oscurità e a dare ulteriore risalto alla forza con cui sono tracciati i segni e ribadite le geometrie. Nonostante i titoli caratterizzino in senso architettonico tutta la sequenza, questi non fanno che accentuare l’ambiguità dell’intera serie rendendone difficile l’esegesi proprio perché tutta impostata sulla ripetizione di pochi elementi primari, sottoposti a variazioni minime ma necessarie. Si comprende come, nonostante i disegni non ricerchino alcun riferimento esplicito con l’universo architettonico, evocato in maniera diretta soltanto dai loro titoli, un pensiero architettonico sia pur sempre alla base di questo nuovo processo creativo che ancora una volta vede Purini intento a sondare il degré zero de l’écriture. Ed è proprio attraverso queste analisi ricorrenti sulle infinite potenzialità degli archetipi e delle geometrie elementari che le sue opere raggiungono un alto livello di complessità, che è tanto più compiuta quanto meno manifesta. Convinto della fondatezza della sentenza mieisana del less is more, che però egli interpreta non come la necessità di elidere gli elementi ma di nasconderli trasformandoli in assenze virtualmente presenti, l’architetto rifiuta l’autoreferenzialità e la subitaneità mediatica per tendere piuttosto a un’enigmatica implosione dei segni. Così l’addensarsi e il sovrapporsi delle linee e dei punti nella materia oscura non implica un loro annullarsi, al contrario sancisce il raggiungimento di un tale livello di astrazione da rasentare l’assoluto, in una dimensione in cui il prima dell’architettura e il dopo coincidono. (Galleria A.A.M., Via Dei Banchi Vecchi, 61, Roma, informazioni: tel. 06 68307537) Il grado zero della scrittura Quando il segno grafico aiuta ad indagare sulla costruzione della superficie Gaetano Pesce: un allestimento rumoroso La Triennale di Milano dedica a Gaetano Pesce, uno dei personaggi più all’avanguardia nel panorama della progettazione a livello mondiale, una mostra che scopre pienamente il particolare modo di operare di questo artista-architetto. L’esposizione, a cura di Silvana Annicchiarico, nasce da un’idea di Gaetano Pesce, con la progettazione di Franca Bertagnolli e Yamina Naili; immagine coordinata di Elio Carmi/Communication Design. Il presupposto dell’esposizione, a detta dello stesso Pesce, è quello di sovvertire l’usuale modo di esporre, superando il concetto di semplice mostra antologica. È l’opportunità di immergersi in un ambiente denso, una atmosfera che pur essendo antitesi di un modo di concepire una messa in mostra “teatrale”, riesce attraverso la maestria del protagonista, a confezionare un capolavoro allestitivo in cui appieno si percepisce la passione, la gioia, ma anche la problematicità e la complessità delle sue opere. Lo spazio delle varie sale è occupato da una serie di recinti illuminotecnicamente corretti e strutturati, all’interno dei quali Pesce si è letteralmente scatenato con il suo particolarissimo modo di rappresentare, fatto di dettagliati plastici a scale inconsuetamente giganti, modelli dai materiali plastico-resinosi più imprevedibili, rappresentazioni che, anche quando bidimensionali, possiedono un senso materico ricchissimo. (Info. 02724341). Triennale di Milano Fino al 18 aprile 2005 Wild Silk Alberto Levi Gallery presenta in mostra una collezione di tappeti in seta naturale del Fort Street Studio (Brad Davis e Jenis Provisor), presentati per la prima volta in Italia. I due artisti nascono come pittori e si evolvono poi trasferendo le conoscenze acquisite nella pittura alla lavorazione dei tappeti. Salone Internazionale del Mobile 2005, circuito Fuori Salone, via San Maurilio , 24 Milano Da mercoledì 13 a lunedì 18 aprile 2005. Orari 10.00 - 21.00 Cocktail giovedì 14.04 dalle ore 18.00 Design che emoziona Il libro tratta il tema dell’ “Emozione”, oggi parola chiave per tutto il mondo del design. Norman riconosce che le sue concezioni precedenti, tutte impostate su funzionalità e usabilità, erano limitate e limitative: “non si può non tenere conto del piacere che ci procurano o meno gli oggetti che usiamo quotidianamente”. Il libro è destinato a tutti quelli che si occupano di design, progettazione, ergonomia e marketing, in primo luogo, ma anche a psicologi, sociologi e filosofi che si interessano alle emozioni. Emotional Design di Donald Norman, Milano 2004. Edizioni Apogeo. 18. 52 di matteo bianchini piccoli bazar 03 2005 www.bazarweb.info foto: www.oltremara.com A scuola di magia Per chi vuol seguire le orme di Harry Potter l’entroterra del Ponente ligure sembra essere proprio il posto più adatto. Ecco un itinerario tra borghi medievali e valli boscose sulle tracce di maghi e streghe. Si può partire da Apricale a 13 Km da Bordighera, dove Paola Bergamini, illustratrice di fiabe, ha creato il bed & breakfast casa del ghirosveglio (tel. 0184208243). Si comincia con i nomi delle stanze: Mirta, Alice, Hansel & Gretel, l’arredamento naturalmente è in linea con ogni fiaba; non mancano libri, giochi e, soprattutto, i custodi dei boschi: gli gnomi. Si può proseguire per valle Argentina finché si arriva a Triora (tel. 018494477 – www.comunetriora.im.it). Qui, nel 1558 si tenne un processo contro 13 donne accusate di magia nera. Nelle carceri in cui vennero rinchiuse è sorto il museo della stregoneria, dove è stato ricostruito un antro della strega con tanto di pentolone. Da Triora si passa in valle Arroscia, a Pieve di Teco (tel. 018336453 http:// comunitamontanaarroscia.imperia.it), dove una sezione del museo del territorio è dedicata alle maschere di Ubaga, reinterpretazioni contemporanee di antiche leggende locali a sfondo magico. Altro valico e siamo nel comprensorio di Tirano (tel. 0182989938 – www.toirano.it), dove si possono visitare le grotte della bàsura (parola dialettale che significa strega) e di S. Lucia (tel. 018298062 – www.toiranogrotte.it) Infine, nella vicina val Maremola, a Bringhiera di Tovo San Giacomo (tel. 019637901), c’è un enorme masso sul fiume dove si dice che le numerose streghe del posto si radunassero per i loro riti. Giovani esploratori in viaggio Per chi ama l’avventura a metà tra favola e realtà Siete amanti della natura e i vostri figli sono appassionati di animali e d’avventura? Tra la Toscana e le Marche ci sono tre bellissimi parchi faunistici da visitare, munitevi di macchina fotografica e scarpe da trekking e andate al Parco Faunistico del Monte Amiata, in provincia di Grosseto, dove potrete ammirare in piena libertà cervi, daini, mufloni e, se baciati dalla fortuna, perfino il lupo appenninico. Se invece non avete voglia di camminare potete andare al Parco Zoo della Fauna Europea, un parco di 50 ettari situato a Poppi, in provincia di Arezzo, in cui vivono lupi, orsi, cervi e daini. Si visita a bordo di un trenino e si possono compiere anche escursioni sui pony. Nelle marche si trova invece il Parco Zoo Falconara, popolato da animali molto più esotici come tigri siberiane, leoni, zebre e pantere. All’interno del parco vi è un laboratorio didattico che offre nozioni base di scienze naturali con percorsi divisi per età e argomenti Parco Faunistico del Monte Amiata, podere dei Nobili, Arcidosso (Gr), tel. 0564966867 www.parcofaunistico.it Parco Zoo della Fauna Europea, Poppi (Ar), tel. 0575504541-2 - www.parcozoopoppi.it Parco Zoo Falconara (An), tel. 071911312 - www.p arcozoofalconara.com Il sorriso della strega Una strega per un sorriso è il nome di un progetto che riguarda i bambini meno fortunati. L’idea nasce un anno fa dal gallerista e scrittore milanese Ippolito Edmondo Ferrario, con l’appoggio di Simona Pastor, proprietaria dell’albergo Colomba d’oro a Triora, il paese delle streghe nell’entroterra ligure. In questo splendido posto vengono offerti una settimana a piccoli malati segnalati dal servizio di assistenza pediatric soggiorni gratuiti di a della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. La speranza è di poter allargare questa iniziativa anche ad altre strutture alberghiere della zona. Per saperne di più: www.triora.org - www.legatumori.it Centenario da favola La Sirenetta, la piccola fiammiferaia, il soldatino di stagno hanno tutti qualcosa in comune, il loro autore: Hans Christian Andersen; se avete voglia di farvi un viaggio un po’ più lungo con i vostri figli non c’è momento migliore di questo per visitare la 2005 è il bicentenario della nascita del celebre scrittore di fiabe. Danimarca visto che il A Copenaghen proprio ad aprile si apre un nuovo museo a tema e lo splendido parco di Tivoli sarà allestito come un grande scenario di tutte le favole di Andersen. E’ stato predispo sto anche un percorso guidato nei luoghi della città legati allo scrittore e ai suoi personag gi. Senza contare le iniziative spontanee che non mancheranno lungo lo Strøget, la grande dove si esibiranno artisti di strada e giocolieri. Per muoversi rincorren arteria pedonale celebrano Andersen consigliamo a tutti la bici (tra l’altro il noleggio do le iniziative che invece vi viene fame cercate uno dei tanti ristoranti con Bornebuffet, è gratuito). Quando lo specialissimo menu per bambini. Anche Odense, nell’isola di Fyn, città dove Andersen è nato, promuov soprattutto teatrali, e ha restaurato di recente il museo ricavato nellae numerose iniziative, visitarlo è compiere un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo della casa dello scrittore: Danimarca di inizio Ottocento. Per i programmi del centenario: www.hca2005.com visitDenmark – tel. 02874803 - www.visitdenmark.com sport bazar 03 2005 di valerio cammarano 53 Floorball, meltin’pot di sport www.bazarweb.info nasce uno sport che in Finlandia chiamano Salibandy… Ruba qualcosa all’hockey su prato, qualcos’altro all’hockey su ghiaccio… E’ così che storia alle spalle, altri di fondazione relativamente lunghissima una con parte maggior La milioni. di milioni sono sport gli pubblicità, della stelle le Come È il caso del floorball (letteralmente “pallanascente. stato allo – verità la per pochi – alcuni , consolidata ormai tradizione dalla ma recente più pavimento”), disciplina di cui si è parlato molto in questi ultimi tempi. altre discipline e li ha mischiati in una nuova formula. Gli Lo si può definire uno sport “derivato”, nel senso che ha preso regole e strumenti di gioco da e l’hockey ghiaccio. Motivo per il quale è detto indoor) versione sua nella nte (specialme prato l’hockey sono floorball il deriva cui da sport unihockey. anche hockeysti, che lo praticavano per affinare la tecnica e Nasce negli Stati Uniti negli anni ’50. All’inizio era un semplice metodo di allenamento per gli infatti, il floorball o unihockey (o floorhockey, come fu ghiaccio, su omologo suo del differenza A male. farsi di rischiare senza fisicamente prepararsi vieta in maniera categorica il contatto fisico (regola chiamato nei primi tempi, o Innebandy come lo chiamano in Svezia, o Salibandy per i finlandesi) nte pericolose per i giocatori. In breve, visto che il gioco potenzialme situazioni le tutte a esteso è divieto il generale, in più Anzi, prato). dall’hockey presa da fratello sfigato di hockey prato e hockey ghiaccio era divertente, da brutto anatroccolo la disciplina si trasformò in cigno o, per uscir di metafora, autonomo. sport un divenne scandinavi, Svezia in testa. Bisogna però attendere il 1981 Sbarcato in Europa verso la fine degli anni ’60, ottenne un grandissimo successo nei paesi la fondazione della International Floorball Federation mentre svedese, quella appunto, fu, che nazionale, federazione prima della nascita la vedere per Internazionale, sono affiliate 32 nazioni, i club sono circa Olimpico Comitato dal riconosciuto organismo IFF, alla mondo, nel Oggi, 1986. al risale (IFF) 3500, i praticanti 200 mila. www.fiuf.it) è stata fondata poco più di 4 anni fa, per In Italia si è andati molto più per le lunghe: la FIUF (Federazione Italiana Unihockey Floorball, colmato abbastanza in fretta. Basti pensare che ai stato è tradizioni maggiori con paesi ai rispetto ritardo il Ma 2000. del dicembre nel precisione la posto, guadagnando la promozione nel primo gruppo primo al piazzata è si maschile nazionale nostra la Division) (B anno scorso dello Mondiali disciplina. della giovinezza la o considerand , eccezionale traguardo Un merito. di Ingredienti per giocare Nel primo si gioca in quattro (tre unihockeysti di movimento Il floorball si divide in due categorie: campo piccolo (24x14 metri) e campo grande (20x40). sono consentiti i cambi volanti. Le regole, come basket, nel e cinque a calcio nel Come portiere). il più (cinque sei in più il portiere), nel secondo sport esistono più somiglianze, a partire dal citato quest’ultimo con se anche prato, dell’hockey e ghiaccio dell’hockey quelle detto, sono un misto tra nte con fondo liscio). Per quanto riguarda (preferibilme pallavolo da o tro pallacanes da campo un basta giocare Per divieto del contatto fisico. che necessita di alcune protezioni speciali). portiere del l’eccezione (con ginnastica da scarpe e i pantaloncin maglietta, l’abbigliamento sono sufficienti Alla pallina, che è fatta con un materiale euro. di centinaio un anche costare a arrivare può che bastone, il per quella è L’unica vera spesa da affrontare società. le invece pensano sintetico molto leggero, Sport a scuola: l’Italia fanalino di coda Non si può dire che il Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti sia il membro più amato del governo Berlusconi. Fra le tante iniziative che portano la sua firma e che hanno provocato le ire di studenti, professori e genitori, ce n’è però una che sulla stampa nazionale (esclusi i giornali sportivi) non ha avuto lo spazio che meritava: la riduzione del tempo dedicato allo sport nelle scuole pubbliche. La Moratti ha proposto che le ore di educazione fisica passino da due a una sola ora settimanale. Al momento non si sa ancora se il Ministro porterà fino in fondo il suo intendimento, anche perché l’idea ha provocato reazioni negative anche nella stessa maggioranza. Da parte nostra, ci limitiamo a dire che l’iniziativa nasce da un preconcetto purtroppo fortemente radicato in Italia nei confronti dello sport, che per molti costituisce solo una distrazione dall’unica attività veramente importante, vale a dire quella intellettuale. Lungi da noi l’idea di sminuire l’importanza dello studio. Ma dà fastidio constatare come decenni di ricerche sui benefici dell’attività fisica ai fini della formazione dei giovani non sembrino aver lasciato la minima traccia in larghe fasce della cosiddetta intellighentia. E in questo caso dà ancora più fastidio perché questa prevenzione nei confronti dello sport viene da persone che sono chiamate a scelte fondamentali proprio nel campo della formazione dei giovani. APPUNTAMENTI FLOORBALL APRILE 3 APRILE 6° RADUNO CAMPIONATO CAMPO GRANDE DIAMANTE BOLZANO-FBK BOZEN UHC LAJEN-WILD BOARS VARESE UHC LAJEN-FBK BOZEN WILD BOARS VARESE-DIAMANTE BOLZANO FC MILANO-VIKING ROMA GLS L’AQUILA-QT8 MILANO VIKING ROMA-QT8 MILANO FC MILANO-GLS L’AQUILA 17 APRILE PLAY OFF CAMPO PICCOLO QUARTI DI FINALE Partite di Andata e Ritorno con differenza reti Raduno a DOLO (VE) E OLD BLACK NOVARA Vincente incontro A F UHC DOLO “A” Vincente incontro B G SSV DIAMANTE BOLZANO Vincente incontro C H VIKING ROMA Vincente incontro D 54 di angelita peyretti sciocchina bazar 03 2005 www.bazarweb.info “i vicini” di marco begani BICI IN CORTILE Auto o bici? L’eterno dilemma. Perché se in auto rischiamo di passare ore e ore incolonnati nel traffico, o peggio trascorriamo la serata a cercare parcheggio mentre gli amici si gustano il film… In bici si corre il rischio di essere sbattuti per l’aria da uno sportello che si apre all’improvviso. O di essere minacciati dal portiere perché in cortile! la bici … dà fastidioparcheggio. E tutto un pieno è andato per cercare Ti credo che la gente non va più al cinema, sono tutti in coda dal benzinaio a riempirsi i serbatoi per fare infiniti giri dell’isolato, mentre le mogli li aspettano all’entrata coi biglietti fatti: “Vado a parcheggiare amore, tu intanto fai i biglietti”. “Sì caro, ti aspetto”! E poi i loro uomini spariscono, incolonnati per settimane dentro auto metallizzate, quanti ne ho visti di matrimoni crollare per una serata al cinema! Beh, comunque io ho trovato un bel posticino a un solo chilometro e mezzo da casa. Mi sono accaparrata l’ambitissimo posto sul passaggio pedonale della Clinica cardiologica Sant’Eusebio, dove le strisce sono leggermente cancellate… non prima di una quarantina di Ma guarda sto cornuto dove va a girare, un’ottantina di Mo’ te stiro minchione, e una dozzina di E levati frocio. Ti viene l’accento romano anche se sei nato a Courmayeur. Mi sa che domani mi compro la bici. “Signorina? Signorina?, Scusi signorina?” “Oh, buongiorno signor Gramucci, come va?” “Bene grazie, senta, volevo dirle, cortesemente, di non mettere la bicicletta qui in cortile.” E ti pareva. “Veda, Gramucci, esiste un’ordinanza del Comune che dice che le biciclette si possono mettere in tutti cortili di questa città.” “Sarà sicuramente come dice lei signorina, ma non le conviene comunque lasciarla qui, sa, una così bella bicicletta…” Venti euro compresa la catena al mercato dell’usato, ehm, usato e poi, come dire, smarrito, non più trovato. “E perché mai non mi converrebbe?” “Eh, qui, si sa, magari finisce che le bucano una gomma…” Razza di delinquente, mi sta minacciando ‘sto schifoso, ma io questo me lo mangio! “Ma lei lo sa, Gramucci, che un po’ di bicicletta non farebbe male a quel suo pancione molle!?” “Scusi?” Eh sì, scusi, scusi, ha sentito benissimo il fetente! “Ma si levi di lì e mi faccia passare!” Dimmi se devo permettere a ‘sto ciccione che sta sempre in cortile a far segatura di farmi queste intimidazioni… Siamo a posto! Arriva pure il figlio scemo della lattaia. “Buongiorno Gramucci! Come sta?” Tzs, lo vedrai come sta, porta dentro la motoretta, coraggio. “Oh, anche tu qui, ma che bel rendez vous!» «Già, già, proprio un bel ritrovino…» Avanti pirla, vieni, vieni pure… “metti giù quel lucchetto, questa grondaia è mia!” “E perché non ci hai ancora attaccato la bici? Vuoi che ti aiuti?” “Diii, secondo te non sono capace?” Dai, levati quel casco e fai vedere a tutti il tuo grugno da ottuso. “E perché aspetti allora?” Lo vedrai perché, te lo faccio passare subito il buonumore, ti metto su una scenata in cortile che neanche alle riunioni di condominio... “Mi scusi Dottore” fa il Gramucci. Perché poi lui lo chiama dottore e io sono solo signorina? “Ce l’ha con te, dottorino…” Seee, dottore in coglioneria. “Dica geometra!” Ecco, ci siamo, quello che non volevo sentire, l’idillio tra l’ingegnere e il geometra. “No, volevo solo dirle… per quella moto…” Ecco, ci siamo, adesso ti facciamo vedere noi razza di grassone inutile! “Sì, mi dica Gramucci, sono tutt’orecchi!” “… beh, a vederlo da qui mi sembra un modello del ‘75, è del ‘75 non è vero?” “Indovinato Gramucci, ha un bell’occhio lei!” Non è possibile, dev’essere una Candid Camera… “Beh, arrivederci ingegnere, e stia attento con quella moto che il traffico non perdona!” “Eh, sa com’è, non mi è restata che la moto, con questa seccatura delle targhe alterne…” “Ah, non me ne parli, il giorno delle targhe alterne noi negozianti non lavoriamo proprio!” Che scienziati ‘sti bottegai. “Non gli bastava avere fatto tutte queste vie pedonali?” “Oh, non lo dica a me! Proprio qui dovevano fare la zona pedonale? Con tutta la città a disposizione! Beh, la saluto geometra!” Non credo alle mie orecchie. “Ma dica! E a ‘sto qui non gliele buca nessuno le gomme?” “Come signorina?” “Dottoressa, prego.” “Non la capisco…” “Com’è questa storia che all’ingegnere non dice niente della motoretta?” “Quale motoretta scusi?” Sì, sì, va bene, faccia pure il furbo, tanto io non glielo affitto quel box auto, non c’è speranza. “Quella moto, quella lì!” “Ah quella dice! Beh, non vorrà mica che rubino una così bella motocicletta al nostro lattaio!” “A parte che io non ci vado a comprare il latte da loro perché sono dei ladri, e poi non capisco perché lui può lasciare la moto in cortile, e a me fa tante storie per una piccola bici!” “Eh, non è mica tanto bella da vedere!” “Ah, perché invece il suo cortile pieno di macerie lo è?” “Ma perché non si prende la macchina come fanno tutti i cristiani signorina?” “A parte che a lei non gliene deve fregare nulla, e poi non c’è mai parcheggio!” “Ma le ho già detto che le affitto volentieri il mio box, è libero!” Adesso gli infilo il sellino su per il naso e ci balzo sopra e vado a fare il giro d’Italia. “Lei dovrebbe essere contento che almeno io non inquino!” “Oh, non sarà certo lei a fare la differenza…” Mi sorride il Gramucci. E allora io sento finalmente la mia rabbia scemare, e sento la pietà, e il lontano sollievo del suo cancro ai polmoni. www.bazarweb.info bazar 03 2005 corsi di SERENA CAMA 55 Stimola il medico che è in te! Il potere curativo delle piante, i benefic di un mas saggio e la magia dei profumi: un breve itinerario alla scoperta delle tecniiche natu rali, per coccolare mente e corpo e sentirsi in forma Scuola europea di massaggi e terapie naturali “Il massaggio antistress è il risultato di una sapiente manipolazione corporea…mira a stimolare il medicofusione di varie tecniche di latente che è in ciascuno di noi e a stimolare la capacità di autoguarigione attrave rso la rivitalizzazione di cellule, tessuti e organi del nostro organismo”, così si legge sul sito della Scuola di massaggi e terapie naturali. La scuola propone vari corsi, tra cui quello base per “principianti”. In 48 ore potrete imparare i movimenti che eliminano lo stress e procurano distensione muscolare, per il benessere psico-f isico del massaggiato e del massaggiatore. Le ore di lezione sono ripartite in 6 giorni; due le soluzioni proposte: 3+3 (due fine settimana, sabato-domenica-lu nedi) 2+2+2 (tre fine settimana, sabato-domenica). Chi intende proseguire può frequentare il corso terapeutico di massima efficacia, 168 ore tra teoria avanzato in massaggio e pratica per imparare a valutare il grado di stress del paziente ed applica appropriate: dal massaggio antidepressivo a quello viscera rvi le tecniche più le, dall’antiipertensivo al neuro-rigenerante. Il corso per insegnanti è rivolto a chi vuol fare della medicina naturale e olistica la propria professione. Tra le materie di studio: tecniche di marketing, comunicazione efficace e conduzione di gruppi. Per accedervi è necessario aver frequentato gli altri corsi. Massaggio antistress+antistress office massage 9/10/11 aprile o 23/24/25 aprile Per iscrizioni e ulteriori informazioni 02711379. Scuola Europea di Massaggi e Terapie Naturali, via www.scuolamassaggi.it - [email protected] Inama 19 Milano Curarsi con i fiori di bach La floriterapia: la scelta, l’assunzione e la composizione Cinque lezioni per apprendere i principi di questa terapia dei farmaci naturali. . Prezzo: 112 euro Da giovedì 14 aprile Centro Culturale e di Espressione Ossidiana, strada di Saviabona 356 (Vicenza). Tel 0444301167 - [email protected] - www.ossidian a-time.net La bellezza secondo l’Ayurveda Soundriam, ovvero bellezza ayurvedica. Il maestr insegna trucchi e segreti dell’antica disciplina orientao Rajam Joythmayananda proprio corpo. Durante i due incontri si sperimentanole per curare e coccolare il di bellezza per il viso a base di erbe) il massaggio dei il Sundari Podi (maschera cinque sensi, il Patu Podi (peeling, maschera e massaggio depurativo per il corpo) il Siro Dhara (colata di olio sulla fronte per proteggere e tonificare i tessuti). 16 aprile MACERATA - 25 maggio GENOVA Centro Joytinat – International College of Ayurveda. Il Centro ha sedi in tutta Italia per indirizzi e recapiti www.joytinat.it/centri.htm - www.joytinat.it Aromaterapia a “Le Crete” Circondato dal Monte Velino, la serra di Celano, i Monti del Parco Nazionale d’Abruzzo e i Simbruini, il casale Le Crete è un’oasi di tranquillità, cornice ideale per un breve soggiorno di relax. Il corso di aromaterapia è articolato in tre lezioni teoriche e tre pratiche. Alle nozioni su oli essenziali e sistema olfattivo seguono consigli per un uso pratico degli oli e delle essenze: massaggi, inalazioni, cucina. Per un numero massimo di dieci partecipanti. Per maggiori informazioni sul corso e per le iscrizioni visitare il sito www.abbruzzonaturale.it/casale Da venerdì 15 a domenica 17 aprile Costo: 100euro/180euro (vitto e alloggio)/130euro (solo cena) Casale Le Crete via Delle Crete di Sorbo 67069 Tagliacozzo (AQ) Tel 0863678311 - [email protected] Marketing olfattivo Pare che i profumi abbiano degli effetti sul sistem a nervoso e su quello endocrino, attivando una serie di reazioni sul soggetto. E’ quanto affermano i ricercatori della psicoaromaterapia, scienza che si sta pienamente sviluppando dando vita a nuove discipline di studio: la psicologia dell’olfatto e la psicolo gia del profumo. Le capacità suggestive degli odori possono influenzare le ad acquistare un prodotto piuttosto che un altro,scelte del consumatore, indurlo diventa sinonimo di migliore qualità. Così gli esperti perché, spesso, un buon odore del marketing iniziano ad avvalersi di questo potente strumento di suggestione e di comun icazione, non più solo la vista o il tatto ma anche l’olfatto. La via del profumo, attiva da anni per promuovere e diffondere la conoscenza dell’aromaterapia e delle sue applicazioni pratiche, organizza brevi corsi di marketing olfattivo: durante la lezione introduttiva verranno espost la successiva, invece, verterà sul marketing del punto i i principi del marketing olfattivo, di vendita. Maggiori informazioni su modalità di partecipazion e alla pagina www.profumo.it/ aromaterapia/corsi/modalità_partecipazione_marketin g_olfattivo.htm 24-25 aprile Prezzo: 250euro + iva (300euro) La Via del Profumo, via Valbruna in Conca, 28 Monte colombo (RN) Tel 0541863013 - [email protected] - www.profumo .it 56 di GIULIANO CANGIANO fenomeni bazar 03 2005 www.bazarweb.info s ng so d an d un So for freedom and respect vostra Amici underground-boxeur, preparate una bella pagina bianca della tazioni manifes e i agendina perché aprile si prospetta tanto ricco di eventi, concert da farla straripare. E c’è da esserne contenti… Europe-wide day of action for freedom of movement and universal rights ) si fa promotore, insieme a decine di altri gruppi europei impegnati Melting Pot Europa (http://www.meltingpot.org della libertà nella difesa dei diritti dei migranti, della Seconda giornata europea di azione e mobilitazione in favore in tutta di movimento, dei diritti universali e della lotta contro tutti i centri di detenzione per migranti. Laddove per cercar Europa le condizioni di vita di chi è o è stato costretto ad abbandonare il proprio paese per sopravvivere (e non– e razzismi fortuna), si fanno di giorno in giorno più drammatiche (tra le cause, precarizzazione del lavoro – quando c’è rendere un estremi o malcelati), in Italia ci pensano i ben noti e inospitali CPT (centri di permanenza temporanea) a cosiddetti inferno la (forzatamente breve) permanenza di questi fratelli meno fortunati. La realtà all’interno di questi centri, delle carceri, “d’accoglienza”, come testimoniano i numerosi “ospiti” e non pochi impiegati, è per nulla dissimile da quella quella di con il non indifferente dettaglio, però, che chi vi si trova recluso non si è macchiato di nessuna colpa se non spesso sperare in un futuro migliore. Nei locali (o, forse meglio, loculi) adibiti all’accoglienza di una o due persone vengono stipate decine di migranti ai quali vengono negate cure mediche e contatti con l’esterno. realtà, a Il prossimo 2 aprile sarà dunque dedicato a ricordare al nostro continente l’esistenza imperdonabile di questela “libertà propugnare il mantenimento di una serie di diritti (quelli umani) troppo spesso violati e dimenticati e a rivendicare di movimento” e il “diritto di restare”. dislocati un Alla giornata aderisce un corposo elenco di associazioni e network (www.meltingpot.org/articolo4795.html) po’ ovunque sul territorio: sta a voi tenere d’occhio le iniziative geograficamente più vicine a casa. Tre giorni di musiche da Cantaintegrazione(www.bloomnet.org) di bere in Mezzago (“Adesso Diventa maggiorenne il Bloom possiamo votare” capeggia ironicamente sul sito) e, per iniziare, spegne le candeline nel corso di tre intriganti serate all’insegna della bella musica. Si parte giorno 8 con la serata in sostegno dei lavoratori dell’Alfa Romeo di Arese, intitolata Cantaintegrati Alfa Romeo, che vedrà esibirsi assieme ai Mercanti di Liquore (www.mercantidiliquore.it), già noto “power folk trio” monzese dalla carriera decennale, l’interessante cantautore, nonché fumettista “pentito”, come si definisce, Alessio Lega (www.alessiolega.it), le cui sonorità anarco-pacifiste promettono di far lungamente riflettere oltre che intrattenere. Se riuscite vi consiglio di chiedere almeno un bis di “Rachel Corrie”, un bel pezzo, davvero. Il giorno successivo (il 9) il menù si fa ancora più appetitoso con l’esibizione dei celeberrimi franco-italiani Ulan Bator (http://ulanbator.free.fr), accompagnati per l’occasione da Emidio Clementi (very special guest, tengono a precisare). La band, divenuta da poco mamma per la sesta volta, dell’ennesimo imperdibile CD (“Rodeo Massacre”) è quanto di meglio attualmente in circolazione nel panorama indy-rock europeo: sciorina puntualmente atmosfere avvolgenti. Con la erre moscia. Last but not least calcano il palco del Bloom domenica 10 i teutonici Liquid Laughter Lounge Quartet (http://www.lllq.de). I quattro gentlemen (traduco direttamente dalla bio ufficiale) “suonano una cocktail music, in una liquida mistura dolce-amara che rimane nella gola lasciando un retrogusto tra il piacevole e il piacevolmente brutto”. Chissà. Se può confortare sappiate che sono stati definiti “David Lynch soundalike”, tanto vale cercare di spiegarsi il perché… Bloom via Curiel 39 Mezzago (MI) AAA Meccanici visionari cercasi Per smorzare l’elitaria irrealtà dei laccati lustrini del Salone del Mobile di Milano l’Associazione +bc (www.piubici.org) organizza un’esposizione di macchine a pedali meccanici a trazione umana con una, due o più ruote. A tal fine lancia una chiamata alle mostri ibride, ), armi (o piuttosto ai saldatori) per dar vita a un futuribile Bike Nouveau Fabrik (o Salone del ciclomobile d’avanguardia affidandone la farcitura a meccanici visionari, taroccatori provetti, designer surrealisti, cannibali, inventori, artisti. libera e Dal 13 al 18 aprile verrà dunque messo in piedi un controsalone a pedali, la cui partecipazione è totalmente a. Tra aperta a chiunque voglia impegnarsi nella progettazione o semplicemente nel collaudo di mezzi d’avanguardi i più curiosi: si vocifera di bici shopper, bici a due piani, bici attrezzate per la spillatura della birra… Info: 025560 3730 - [email protected] Insiste il KaosTourne abbiamo parlato in maniera approfondita il mese scorso a proposito della sua prima Sicuramente ve ne ricorderete: tappa (quella milanese). Bene, se vi ha soddisfatto, questo mese potete seguire addirittura tre nuove tappe dell’insaziabile Intifada di Kaostour (http://kaostour.autistici.org). Dal 6 al 9 a Roma (con modalità tutte da definire), dal 16 al C.S.A. mentre Empoli (www.ecn.org/csaintifada) e dal 29 a Pisa (anche qui con scarse certezze): e mezza Italia è accontentata noi isolani aspettiamo speranzosi!! Auf Wiedersehen! www.bazarweb.info bazar 03 2005 net di GIULIANO CANGIANO 57 Web no limits C’è chi sceglie di specializzarsi sulle guerre e raccontarle “per davvero”, o chi invece punta sul giornalismo part ecip ato, in cui anche gli spettatori contribuiscono. A modo loro. Ma se state già pen sando al post-mortem… c’è chi vi sistema per le Warnews Il solito orco cattivo del mainstream e del monopolio dell’informazione fa tristemente capolino ogni giorno dalle notizie filtrate, da tv e testate giornalistiche di varia natura, ad uso dell’utente m e d i o , scarsamente interessato a conoscenze approfondite e oggettive e facilmente affabulato da un info-tainment da rotocalco. In tempi di guerra, come quello attuale, è ancor più difficile accedere a fatti credibili e a posizioni super partes. Per fortuna c’è ancora, specialmente sul web, chi si dedica anima e cuore e per amor di verità a un’informazione non mediata e spesso scomoda. Parliamo di conflitti, quelli non coinvolgono “occidenti”, petrolieri o sedicenti detti perché non crociati. Sentiamo la redazione di WarNews. Cos’è warnews? Warnews (www.warnews.it) è un sito d’informazion e sui conflitti che troppo spesso non interessano al mains Al momento sulla terra ci sono 33 conflitti in tream mediatico. all’Asia, tutti di eguale gravità ed atrocità. La corso, dall’Africa crede che informare sugli orrori delle guerre redazione di WN sia una parte del cammino verso la pace. Quali sono le fonti? Le fonti principali sono le agenzie stampa internaziona provenienza geografica e culturale. Wn si basa li, di variegata sulla collaborazione di “inviati virtuali” e di reportprincipalmente age diretti da parte di freelance inviati sugli scenari di guerra . Perché esistono “conflitti dimenticati”? Sarebbe bello rispondere: da un punto di vista etico è impossibile classificare le guerre in “importanti” o “meno import “fanno notizia” per il diretto interessamento dell’es anti”. Alcune ercito italiano o per la geopolitica mondiale. La guerra civile in ad esempio, pur essendo tra le più cruente, nonDarfur (Somalia), nei telegiornali, magari impegnati a impartire trova mai spazio lezioni di cucina o sciorinare cronaca rosa. È capitato che materiale da voi prodotto trovas se spazio sui mezzi d’informazione “ufficiale”? Si. Il lavoro di WN continua dal 2001, diventando strumento importante per chi segue i conflitti dimennel tempo uno gli articoli di WN hanno echeggiato in televisione ticati. Spesso (Rainews24, Rai Educational), in radio e sulla carta stampata. La vostra sopravvivenza? L’associazione culturale WN viene sostenuta da parte di lettori e utenti del sito. Abbiam tramite donazioni o pure stampato un calendario – non “il solito calendario” – con reporter di guerre di serie B, che regaliamo a chi le foto di vari superiore ai 10 , necessari per continuare in dona una somma maniera libera il nostro lavoro. Date un’occhiata se pensate di vivere in un’era pacificata. Tvb.net Dai curatori di Carbonara Sushi Station (http: //zoro.blog.excite.it), web radio divenuta ormai un cult tra i blogger, nasce T-V-B, acronimo di TeleVisioneBlog (www.t-vb.net), oppure TiVoglioBene (non a caso la tv è stata ufficializzata il 14 febbraio di quest’anno), che ospiterà, tra le sue rubriche, i filmati e i corti prodotti da redattori e utenti. Il palinsesto si contraddistingue per un’accurata scelta dei video e per la facile interfaccia di visualizzazione con la versatile opportunità di interazione data dai commenti (che ogni “spettatore” può postare) in calce ai filmati. Bodyworlds – preservation by plastination Se a un’altra vita dopo la morte non ci credete o se siete esibizionisti spasmodici e indefessi, o semplicemente vi accontentate di fare da silente tappezzeria ai rendez-vous mondani del pianeta, tra vip e vippari, ecco la soluzione che fa al caso vostro. Per soddisfare il vostro desiderio di immortalità, fatevi plastinare. Basta poco. Compilate un modulo tramite il sito web di BodyWorld (www.koerperwelten.de) (con la firma di mamma e papà se siete minorenni) e aspettate impazienti di passare a miglior vita per entrare a far parte di questa bella galleria degli orrori itinerante. Le vostre carni verranno scuoiate e le vostre membra modellate in base all’estro creativo del momento dell’équipe medico-artistica di “plastinatori”, con risultati tra il surreale e il ributtante. La lista d’attesa è immensa, alcune centinaia di migliaia di aspiranti “modelli” si accingono a un trapasso d’atelier. Tra le alternative quella di diventare, se non ci siete riusciti in vita, calciatori o ballerine post-mortem. Una sola cosa è certa: questi novelli “Michelangeli” non avranno mai a che fare con l’incremento dei prezzi dei materiali artistici o con il divenir desueti di marmo e scalpelli. Hate TV Magazine – Underground Music Per chi ne ha le tasche piene di Sanremo e Sanremati e ama remare contro, dedito ad ascolti alternativi e musicalità sotterranee, Hate TV (www.hatetv.it) è una specie di manna dal cielo. Questo magazine ospita a bizzeffe eventi e recensioni musicali, nonché possiede un enorme database di band talentuose, anche se ignote ai più. E non se ne parla soltanto: infatti il quid che vi farà amare questo sito è la bella idea di mettere online ogni TOT un’intera compilation, in MP3 scaricabili liberamente, con tanto di cover stampabile. L’ultima, in ordine di tempo, si chiama Uncut, niente male, anche se, per intensità e nobiltà di intenti vi consiglio Kufia/Moving for Palestine Vol I e II. D’altronde ascoltare non comporta fatica… 58 di guido dolara noi bazar 03 2005 A scuola d’Europa www.bazarweb.info Scegliere di andare a studiare in un liceo internazionale. Ma quale? Tra gli antichi college inglesi e le moderne strutture europee la decisione è difficile. Ecco qualche dritta per orientarsi… Si avvicina la fine dell’anno scolastico e chi ha la fortuna di avere ancora pensa al proprio futuro e alla miriade di scelte possibili. Chi vuole davvero15 anni le lingue, o assicurarsi un posto in una università prestigiosa, o ricevere imparare una istruzione davvero europea, può già considerare di finire il liceo in una scuola internazionale. Si consiglia in particolare il baccalaureato internazionale, un diploma che unisce la specializzazione del sistema scolastico anglosassone con la profondità del sistema latino. Licei tecnologici Copyright Sevenoaks School Per non allontanarsi troppo dall’Italia, si può iscriversi al Centre International de Valbonne (CIV- www.civfrance.com ) o alla International School Antipolis (civissa.org/issaonline). Due istituzioni sorelle che si trovanoof Sophia Azzurra a pochi chilometri da Antibes, nel parco tecnologico di Sophiain Costa Antipolis (www.sophia-antipolis.net), un centro di sviluppo, educazione e di aziende immerso nel verde della macchia mediterranea. Ispirati a un campus americano, i due licei sono ospitati in edifici moderni accesso a strutture sportive, un cinema e anche una propria emittente ssimi, con sia il baccalureato internazionale in inglese sia il corso liceale francese radio. Offrono taglio internazionale, con la possibilità di seguire corsi sull’Italia. Lo , seppure con spirito della scuola è di insegnare apertura alla diversità e, ovviamente, di dare accesso alle migliori università sia francesi che anglofone. Vecchia Inghilterra Chi agli edifici moderni preferisce atmosfere romantiche da “Attimo Fuggente” (mattoni rossi e prati verdi per intenderci) può scegliere una delle scuole-c ollegio inglesi. Le scuole inglesi sono consigliate soprattutto a chi vuole seguire corsi universitari nelle più prestigiose università britanniche, come Oxford, Cambridge o la London School of Economics. Alcune offrono il baccaluareato internazionale, come per esempio la di Sevenoaks alle porte di Londra (www.sevenoaksschool.org), scuola immersa nel verde, che offre posto in collegio a oltre 300 ragazzi e ragazze ogni Oppure, seguendo il curriculum scolastico inglese, la prestigiosissimaanno. Eton (www.etoncollege.com), la scuola solo per ragazzi frequentata dai reali inglesi, fondata nel 1440 nella cittadina di Windsor, a ovest di Londra. Entrare è difficilissimo (accettano poco più di 200 ragazzi all’anno) e i prezzi sono alti. Di poco la St Paul’s School, (www.stpaulsschool.org.uk), fondata nel 1509, più recente con sede a Londra, sempre solo per ragazzi. La più antica? Sicuramente la Westmin ster School (www.westminster.org.uk), fondata nel 1179 nel cuore di Londra a due passi dal Parlamento e Bukingham Palace. Dal 1973 questa scuola ha ammess o le ragazze. Europei del futuro La scuola Europea per eccellenza è proprio la Schola Europaea (www.eursc.org), fondata dalla Comunità europea per offrire una multiculturale ai figli dei funzionari delle istituzioni europee, che educazione nelle iscrizioni. Per i posti avanzati, le iscrizioni sono aperte a tutti. Lahanno la priorità scuola offre un Baccalaureato europeo noto soprattutto per l’insegnamento delle lingue e propone una educazione “multiculturale, multilingue e multidenominazionale”. dodici sedi sono in Belgio (Bruxelles e Mol), Germania (Francof Le sue orte, Monaco, Karlsruhe) , Gran Bretagna (Culham), Italia (Varese), Lussemburgo, Olanda (Bergen) e Spagna (Alicante). Scuola di Pace Per gli alunni più politicizzati, si consiglia il Collegio del Mondo World College (www.uwc.net). Network di scuole mondiale fondatoUnito o United dall’ebreo tedesco Kurt Hahn, per promuovere ideali di pace dopo gli nel 1962 orrori della seconda guerra mondiale. Ha le sue sedi europee in Italia (a Duino, provincia di Trieste), in Galles e in Norvegia. Altre sedi sono a Singapore, Hong Kong, in Canada, Swazilan Stati Uniti, Venezuela e India. Ogni paese ha diritto a un numero limitato d, negli le selezioni italiane si suggerisce di consultare il sito della Commissione di posti, per www.it.uwc.org. Se si vuole frequentare la sede italiana, si consigli italiana, richiesta velocemente perchè la scuola è a rischio di chiusura a a di fare causa di mancanza di fondi dallo stato italiano! La scuola, che offre due anni di baccalaureato internazionale a come presidenti la Regina Noor di Giordania e Nelson Mandela fine liceo, ha di permettere “ai giovani di diventare cittadini responsabili, sensibili . Obbiettivo è all’ambiente, con un impegno reale verso gli ideali di pace, giustizia,alla politica e comprensione e cooperazione, dediti a mettere in pratica questi ideali per mezzo dell’azion dell’esempio personale”. Oltre a studio, sport e attività culturali, gli studenti e e svolgono anche attività sociali sul territorio. 60 di tommaso zanaica migrazioni bazar 03 2005 Cambiare il mondo? Con un ! ario documentnicar e con le Imparare a comu immagini in maniera efficace, per stare su mercato senza perdere l’anima e la passione per un mondo diverso. È la sfida del progetto EsoDoc, European Social Documentary, coordinato dalla scuola di cinema e tv Zelig di Bolzano. Una sfida che si può vincere Tra le conseguenze derivate dagli ultimi travagliati anni di rapporti internazionali c’è un evidente mutamento interno al mercato dei media, che ha portato a una re-distribuzione di competenze e opportunità comunicative, chiamando in causa soggetti nuovi all’interno della produzione di flussi mediatici. Tra questi troviamo innanzitutto le organizzazioni non governative (ONG) e noprofit (ONP), nel loro fitto e delicato lavoro di tessitrici, laddove spesso politiche istituzionali finiscono per procurare degli strappi. In questo contesto si muove EsoDoc, ovvero European Social Documentary, progetto formativo promosso e coordinato dalla Zelig, scuola di cinema e televisione di Bolzano, tra le poche in Europa specializzate in documentari, in collaborazione con altre 9 associazioni di 6 differenti nazioni provenienti tanto dal mondo dell’audiovisivo quanto dall’universo delle ONG e delle ONP. La particolare offerta della serie di workshop che Esodoc propone consiste nel tentativo di fornire competenze professionali in grado di riunire le esigenze dei diversi soggetti coinvolti nella produzione di documentari con tematiche radicate nel sociale: registi e produttori indipendenti, associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro, emittenti televisive e operatori dei nuovi media. Inoltre, con il sostegno dell’European Media Plus Programme, EsoDoc vuole promuovere uno scambio proficuo, di esperienze e opportunità, tra Est e Ovest europeo, facilitando la partecipazione attiva di persone provenienti dai 10 paesi che da un anno fanno formalmente parte dell’Unione. Il workshop Il piano di lavoro prevede tre cicli di una settimana di workshop face to face con insegnanti e tutor qualificati provenienti da tutta Europa, che si svolgono nell’arco di sei mesi in location differenti: la settimana d’apertura (dall’11 al 17 giugno 2005) vede i partecipanti ospitati nello storico Monastero di Novacella a Bressanone (BZ); la seconda (4-10 settembre), ha come sede Budapest, presso la Civil Film Foundation; mentre per la terza si torna in Italia, a Lucca presso l’Associazione Campus – Studi del Mediterraneo, uno dei partner del progetto (6-12 novembre). Alla base del percorso formativo c’è lo sviluppo di progetti finalizzati alla produzione di documentari con tematiche sociali, sia individuali sia di gruppo, e coordinati grazie a una piattaforma elettronica che funziona da forum telematico e connettore tra partecipanti e tutor, fino alla presentazione pubblica dei lavori di fine corso. Heidi Gronauer, coordinatrice di EsoDoc oltre che direttrice della Zelig, spiega che “il progetto nasce da un’esigenza reale manifestata dalle ONG di poter disporre di nuovi canali di comunicazione per veicolare i propri messaggi, siano essi mirati alla promozione del proprio operato, campagne di sensibilizzazione o raccolta fondi. Il buon riscontro ottenuto da EsoDoc nella sua prima edizione del 2004, inaugurata simbolicamente il giorno dopo l’allargamento a Est dell’Europa (il 2 maggio, n.d.r.) lo abbiamo constatato, oltre che dalle reazioni entusiaste di partecipanti e insegnanti, anche dall’interessamento da parte di alcune importanti organizzazioni, come Greenpeace, che quest’anno si è offerta di intervenire direttamente attraverso l’offerta di un riconoscimento per uno dei progetti che verranno sviluppati nell’ambito delle politiche per la salvaguardia dell’ambiente”. www.bazarweb.info Focus sui nuovi media Sebbene il programma dei corsi prenda in considerazione tutti gli aspetti della filiera produttiva del documentario, dall’ipotesi progettuale allo sviluppo narrativo, dalle competenze tecniche dei mezzi agli aspetti legali e finanziari, l’aspetto su cui EsoDoc punta maggiormente in questa prossima edizione è la centralità dei “nuovi media” nell’attuale configurazione dei mezzi di comunicazione: “Oggi TV e cinema hanno perso l’esclusiva rispetto alla distribuzione di documentari”, spiega Gronauer: “il web e la multimedialità stanno rendendo possibile un coinvolgimento sempre maggiore di soggetti attivi socialmente nella rete produttiva mediatica. Per questo EsoDoc cercherà di traghettare le competenze tradizionali del filmaking verso le attuali forme di comunicazione promosse dallo sviluppo della banda larga: web TV, video partecipativi, community, in un contesto dove interazione e partecipazione diventano parole chiave. Per questo ad esempio quest’anno abbiamo deciso di invitare nuove e importanti realtà come quella di Indymedia per portare la propria esperienza”. C’è quindi la convinzione che in un settore per certi aspetti trasversale, dove emerge la necessità di saper comunicare attraverso le culture per cercare di colmare i gap, culturali, economici e politici, di cui il mondo contemporaneo vive e soffre, vi sia spazio per persone che abbiano conoscenza dei meccanismi del mercato dei media, ma filtrati attraverso competenze “sociali”, quali una cultura tollerante e flessibile, forti di una sensibilità umanitaria: “Il potenziale creativo che abbiamo visto scaturire dal primo gruppo che ha partecipato a Esodoc è stato veramente impressionante: io lo vedo come un segno meravigliosamente positivo per la Nuova Europa, una prova che, con questo progetto, ci stiamo muovendo nella direzione giusta” conclude Gronauer. Per partecipare EsoDoc si rivolge a chi lavora in ambito documentaristico, produttori indipendenti, autori e giornalisti, professionisti di comunicazione e immagine che collaborano con istituzioni e ONG operanti con paesi in via di sviluppo, professionisti impiegati in politiche sociali, della sanità e ambientali. Tutti i workshop saranno tenuti in lingua inglese. Il bando per partecipare è scaricabile dal sito: www.esodoc.com e scade il 15 aprile 2005. Tutte le informazioni a riguardo sono disponibili sul sito. www.bazarweb.info bazar 03 2005 gender di giulia premilli 61 Vuoi fare l’amore? Sniffa! Non è un invito a fare uso di stupefacenti. Ma sniffando le molecole giuste è possibile stimolare la voglia di sesso. Vi pare poco? Gli appuntamenti GBLT Il 3 aprile a Milano si presenta: “Cocktail d’amore” 700 modi per essere lesbica. E’ la prima grande inchiesta in Italia sulla vita delle lesbiche, frutto dell’elaborazione di oltre 700 questionari. Non un’indagine statistica, non una teoria sul lesbism ma un libro per tutti coloro che vogliono entrare in o, relazione con le vite, i sogni, i pensieri delle donne che vivono accanto a loro. Il libro è disponibile già da ora presso la Libera Università delle Donne e, da fine marzo, nelle librerie Le curatrici sono disponibili a presentare il loro lavoro . nelle diverse città. Chi è interessato può contattarle: [email protected] La serata si apre alle ore 18.30, di seguito musica e aperitivi presso Cicip&Ciciap - Via Gorani, 9 Milano Il 3 e 10 aprile nel Veneto “In moto è più bello”. Il CoMoG, Coordinamento Moto GayLesbico, promuove incontri in moto di uno o più giorni, raduni in Italia o all’estero, partecipa ai Pride nazionali e alla vita della comunità gay e lesbica italiana. Il 3 aprile, in moto nella costiera veneto-friulana: la costa da Jesolo a Grado Il 10 aprile, in moto alle foci del Po: giro domenicale per le foci del Po Info: [email protected] - 3471959335. Dal 6 al 9 aprile a Bologna Studi Gender - XIX Biennal Symposium Harry Benjamin International Gender association Conferenza di approfondimento delle tematiche gender dal punto di vista medico, sociologico, etico e politico Presso la chiesa di Santa Lucia. Info: Emilia Viaggi allo. 051235993 10 aprile a Torino “Incontri sulla letteratura gaylesbian alla Fnac” Alle ore 18.00 presso il Forum Fnac di Via Roma 56 si svolge il primo appuntamento del ciclo di presentazioni dedicate alla letteratura Gay-lesbian, organizzate in collaborazione con l’associazione Maurice di Torino. occasione dell’evento si presenta il libro “Dove sorgeIn l’arcobaleno. L’omosessualità nella storia e nelle religion i del mondo” di Roberta Padovano. Interviene Enzo Peretta in presenza dell’autrice. Una sniffatina e vai Per chi ha perso la voglia di “farlo ” ci sentiamo in dovere di segnalare assoluta: lo stimolatore di dopamina una novità soffrono di “letargia sessuale”. Graz , indicato per lei ma soprattutto per coloro che ie a un ricercatore dell’universit stato appena messo in commerc io il cerotto che lo annusi e … loà di Warwick è Scentuelle il cerotto miracoloso inve fai. Si chia ntato da Gorge Dodd capace di aumentarema libido anche ai più sonnacchiosi. L’ad esivo , frutto di centinaia di molecole, funz la imitando gli effetti della dopamina iona avviene grazie a una leggera “snif nel cervello. La cosa simpatica è che l’effetto fata”. Applicato sul polso consente ricorrenti ogni volta lo si ritenga nece annusatine ssario. Costa 19,95 sterline per una di 30 pezzi. confezione Presèrvati con il preservativo co ntro il nuovo virus Un nuovo allarme viene reso noto e dei centri di controllo di prevenzi da Thomas Frieden direttore dei servizi sanitari stata individuata su due pazienti one delle malattie di Atlanta in Georgia. E’ (Lgv) Linfogranuloma venereo. Laomosessuali una rara infezione sessuale, il Bretagna, si trasmette per via sessmalattia, riscontrata anche su due casi in Gran clamidia. Gli effetti clinici sono: costuale ed è causata da una famiglia di batteri della C’è chi già parla dei primi effetti di ipazione, sanguinamento e dolori intestinali. Comunque la diffusione avviene un’epidemia, ma si tende a minimizzare il caso. L’infezione è stata diagnosticata, soprattutto per effetto di rapporti non protetti. del virus dell’Aids. L’infezione se per la maggior parte dei casi, a pazienti portatori presa in tempo può essere curata altrimenti può causare lesioni irrev con antibiotici ersibili al retto. Il 16 e 17 aprile a Bologna “Soggetti in corso” Laboratorio creativo per sperimentare le proprie capaci tà espressive nella relazione con gli altri Al Cassero, groundfloor: 12 ore (alle ore 11 alle ore 17, sabato e domenica). Iscrizioni: entro il 10 aprile 2005 a [email protected] oppure 051555661 LU-VE dalle 17.30 alle 19.30. Costo: 50 euro a persona. Conduce l’attore Antonio Vulpio Dal 21 al 28 aprile a Torino XX festival internazionale film con tematiche omosessuali di Torino “da Sodomdi a a hollywood” Il Festival Internazionale di Film con Tematiche Omosessuali di Torino è alla sua XX edizione; 20 anni all’insegna della comunicazione sulle tematic omosessuali e sul coming out con una scelta qualific he di film e registi che hanno fatto conoscere al pubblic ata o italiano il meglio del panorama cinematografico internazionale. Merito del Festival è la scoperta da parte del pubblico italiano di registi come François Ozon, Gus Van Sant, Derek Jarman e Todd Haynes, o la riscoperta di autori e personaggi quasi dimenticati. Info: C.so Principe Oddone, 3 Torino, tel. 011534.888