Risvolto di copertina «Se siete stati forestieri
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Risvolto di copertina «Se siete stati forestieri
Risvolto di copertina «Se siete stati forestieri potete in qualche modo capire, perché il cambiamento di genere è molto simile a un viaggio in un paese straniero. Il mio passaggio – cambiamento, migrazione, crescita, scoperta di me stessa – è avvenuto dal 1994 al 1997, cominciando a casa mia in Iowa, successivamente un anno in Olanda, poi di nuovo in Iowa, con vari viaggi in mezzo. Ho visitato la femminilità e ci sono rimasto. Benché abbia scoperto molti piaceri nell’essere donna che non mi sarei mai immaginato, e anche molti dolori, non è per questi che l’ho fatto: il punto non era fare il calcolo dei piaceri e dei dolori, il punto era chi io ero. E qui decade l’analogia con la migrazione. La “decisione” non aveva un fine di utilità. «Oggigiorno, se sei gay, le persone evitano di chiederti “perché”, nel 1960 non lo avrebbero evitato affatto, e pertanto sarebbero stati impazienti di farti qualcosa, a volte anche cose tremende. Io voglio che anche a chi cambia sesso venga esteso un trattamento di cortesia e sicurezza che non includa i “perché?”. «Per questa età di apertura ringrazio Dio. Ho iniziato a vedere la Cristianità come lo stoicismo secolare degli anni ’30 con il quale sono cresciuto. E lentamente, mentre la storia terminava, ho cominciato a sentire la buona novella del perdono, il dovere di offrirlo e la grazia di riceverlo.» Dall’introduzione della McCloskey al volume La nuova collana La collana “Persone” intende proporre una serie di testi che traggano la propria forza dalla dispensa ricchissima dell’autobiografia, intesa come genere letterario. La verità autobiografica è in questo senso un tutt’uno con la (ri)costruzione romanzesca, dove l’unicità dello stile e della prospettiva singolare si coniuga alla sensibilità collettiva per il tramite del doppiofondo, mitico e simbolico, che sta alla base di ogni narrazione. Raccontare una storia, per quanto personale sia, significa infatti “mettere ordine” nella realtà secondo una sequenza studiata dal narratore, significa, come scrive la stessa McCloskey, «posizionare pietre in un giardino per tracciare un sentiero: bisogna scegliere quali parti lasciare scoperte per mostrare la strada». Proprio questo è il terreno più adatto per una ricerca stilistica ed esistenziale capace di scoprire, attraverso l’esercizio della memoria, nuove tracce di significati. Quarta di copertina Un’autobiografia che si legge come un romanzo: ironica e divertente, ma anche pensosa e ricca di spunti, la storia vera di un professore di economia dell’Università dell’Iowa che attraversa, lanciando una sfida a natura, religione e cultura, il passaggio più ambizioso: il cambiamento di genere. «Il libro di McCloskey ha un valore esemplare; nel senso che l’autore, a parte le difficoltà “familiari” che hanno però solo un peso relativo, vive in un modo quasi del tutto “normale” la propria esperienza di transessuale. Memorabili ci sembrano certe pagine in cui, con fine spirito di analisi, riconosce (nella nostra specifica condizione storica, crediamo) la maggiore ricchezza umana della femminilità. Che, almeno in termini generali, vuol dire che la sua ricerca di una identità sessuale diversa non nasce tanto, o soltanto, dal disagio che prova ad essere un maschio, ma anche almeno da un certo punto in poi, dal libero riconoscimento del maggior significato che la condizione femminile promette alla sua stessa umanità. La sua autobiografia, insomma, non è la storia di una lotta per la vita o la sopravvivenza, come spesso sono le vicende di chi deve affrontare ogni genere di difficoltà per realizzare il cambiamento di sesso. Pur partendo da una “inclinazione” che lo mette in conflitto con la propria identità socialmente riconosciuta, McCloskey fa del proprio crossing un atto di profonda libertà. Il tono lamentoso che spesso caratterizza i racconti di vicende analoghe, anche solo quelle di chi ha cercato una migliore salute interiore con l’outing omosessuale, qui non si avverte quasi affatto. Anzi, fino a un certo punto la vicenda sembra tanto significativa e densa di valori che ci si domanda perché nel nostro futuro non ci potrebbe essere anche la scelta del sesso come possibilità universalmente riconosciuta. Il Marx che preconizzava una società libera dove ciascuno può essere operaio al mattino, musicista al pomeriggio, filosofo in altre ore del giorno o in altre fasi della vita e così via, potrebbe forse oggi aggiungere a questi aspetti della disalienazione anche la possibilità di cambiare liberamente sesso.» Dalla prefazione di Gianni Vattimo al volume Risvolto di quarta Rinomato economista e storico, marito e padre, Donald McCloskey (ora Deirdre) si è travestito per anni senza desiderare di più. Ma all’età di 52 anni la sensazione di negare la sua vera identità è diventata tanto forte da fargli decidere di diventare una donna. Passaggi è la commovente storia della realizzazione di questo sogno, e delle sue conseguenze. «Una donna da conoscere. Ha fornito a tutti noi un drammatico resoconto del suo passaggio in un libro che si legge in un fiato.» Maxine Kumin, The New York Times Book Review «Un libro di memorie, sul passaggio da Don McCloskey, economista conservatore di Chicago, a Deirdre McColskey, regina degli acquisti, casalinga brillante e leader carismatica del femminismo per i transgender.» Ruth Shalit, Lingua Franca «Una storia affascinante e toccante… Illuminante, divertente e provocatoria.» Library Journal «Questa storia non è il delirio di un pazzo, ma piuttosto la storia coraggiosa di qualcuno che ha cercato di vivere una vita onesta, qualunque fossero le conseguenze.» Jeannie Marshall, National Post «Che una distinta persona alto-borghese riesca a mostrare una tale forza contro una burocrazia della salute mentale, pur ammettendo ufficialmente che la transessualità è un “disturbo dell’identità sessuale”, fa in modo che il libro catturi immediatamente l’attenzione del lettore.» Booklist 1999 New York Times Book Review, Notable Book of the Year Deirdre McCloskey è docente di Scienze Umane all’Università dell’Illinois, Chicago. È autrice di nove libri, incluso The Vices of Economists e If You’re So Smart, pubblicati dalla divisione editoriale dell’Università di Chicago.