Testamento digitale, se il padre non può lasciare la musica scaricata

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Testamento digitale, se il padre non può lasciare la musica scaricata
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Testamento digitale, se il padre non può
lasciare la musica scaricata in eredità ai figli
L'attore Bruce Willis avrebbe voluto lasciare in eredità alle figlie la sua copiosa collezione di canzoni di iTunes, ma Apple non cede: le licenze d'uso non lo
prevedono. Il testamento digitale si scontra con le licenze d'uso
Lo leggo dopo
NON è come il caro vecchio disco di vinile che veniva tramandato di padre in figlio.
Quando si parla di parla di canzoni scaricate da iTunes tutto si complica. Anche se
sembrerebbe facile lasciare agli eredi le amate melodie sul Pc, tutto cambia. Questa
volta il divo americano Bruce Willis, secondo alcuni quotidiani inglesi, protagonista di
Die Hard ed ex marito di Demi Moore, non è impegnato in un nuovo film d'azione, ma di
una battaglia digitale. Secondo quanto riportano il Daily Mail e The Guardian, avrebbe
voluto lasciare in eredità alle figlie la sua vasta collezione di canzoni di iTunes, ma
Apple non vuole. Le licenze d'uso non prevedono il passaggio di testimone. Chi compra
un Dvd oggi sa che può tenerlo per sempre, ma anche lasciarlo a amici o parenti.
Mentre chi scarica un brano musicale o un video dal jukebox di Apple, sfrutta un
licenza d'uso personale, ma niente di più. Insomma se il pezzo non è stato acquistato,
non è di proprietà e dunque non può essere lasciato in eredità.
APPROFONDIMENTI
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Bruce Willis contro Apple: ''La
musica scaricata è mia''
Ma Willis non si sarebbe arrende. Anche se siamo abituati a vederlo combattere per
salvare il mondo o fuggire da criminali o terroristi, ora avrebbe deciso di avviare una
battaglia digitale sulla questione. Secondo i giornali inglesi, Bruce Willis è pronto a
portare Apple in tribunale per rispondere a questi interrogativi.
"Molta gente sarà molto stupita nello scoprire che tutti quei pezzi, quei film o libri che
hanno comprato negli anni, non sono di loro proprietà - ha detto l'avvocato dell'attore
ARTICOLO
Le tredici stelle presentate all'Ifa di Berlino
Chris Walton, intervistato dal giornale Daily Mail - . E' chiaro che si vorrebbe
trasmettere tutto questo patrimonio alle persone che si amano. La legge deve
recuperare il ritardo in questa materia e Apple dovrebbe aggiornare le sue regole e trovare le migliori soluzioni per i suoi clienti"
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Anche se la moglie di Willis ha scritto in un Tweet che quanto riportato dal Daily Mail non è vero, definando la storia una "falsa
notizia", la querelle su che fine faranno le collezioni musicali dopo la morte di un utente, rimane una questione aperta. Anche
Forbes ricorda che il tema del "testamento digitale", nell'era di e-book, musica, film e beni digitali, non è affatto banale. Le
persone acquistano beni digitali, anche per figli e familiari. Ma la verità è che oggi il contratto fra l'utente e il servizio di Apple
termina quando la persona muore. A quel punto, se Apple sospetta che una persona sia deceduta, può congelare il suo
accaount e impedire che le canzoni vengano ascoltate.
Il rapporto si basa infatti su un account personale che non può essere trasferito a nessun altro. C'è dunque una differenza non
trascurabile fra supporto fisico e digitale: uno si tramanda di generazioe in generazione, l'altro no. Infatti l'Electronic frontier
foundation (Eff) spiega che Cd e Dvd possono essere prestati, venduti o regalati senza il permesso del detentore del copyright:
"Lo hai comprato, lo possiedi" e ne fai quel che vuoi. I download di musica digitale invece non funzionano così.
La sezione B dell'accordo sui termini di servizio di iTunes è chiara: tutti i paletti sono esplicitati da Apple. Cosa succede invece
nel caso di altre società che forniscono servizi simili come Amazon e Google? Infatti problemi analoghi si pongono anche, ad
esempio, per i numerosi libri che si scaricano con Amazon. La pratica delle restrizioni è standard, perché Apple ha fatto scuola.
Ai tempi del Digital rights management (DRM) la pratica delle restrizioni era nota a tutti. Da quando Steve Jobs aprì ai file
DRM-free, le altre restrizioni sono rimaste, anche se in modo implicito. Forzare i termini di licenza, non è possibile: è un furto,
secondo The Guardian. Apple e i music store sono solo intermediari fra l'artista e l'utente, e i termini di licenza rimangono totem
intoccabili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(04 settembre 2012)
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