avvocato Rete Lenford trieste -lgbti lesbiche gay bisessuali
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Copia di d9c1d5e015c06e8939ce289f9d2de353 Trieste cronaca GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO 2016 IL PICCOLO brevi POLIZIALOCALE L’ufficiomobile invia Veronese ■■ L'Ufficio mobile della PoliziaLocale sarà oggi invia Veronese davantialle scuole (dalle 7.30 alle 8.10), campo SanGiacomo (8.30 -10.30), piazzaVerdi (11 -12.30), Roiano (13.30- 14.30), piazza Unità(15 16.30)e piazza dellaBorsa (17 18.30). QUESTURA COMUNE POLIZIASTRADALE tribunale Uova diPasquabenefiche prenotabili Domandeper irevisori Scadeiltermine Alterailcronotachigrafo, maximulta Nessunaminaccia AssoltoDeganutti ■■ È giunta alla sua 23.a edizione l’iniziativa pasquale “Cerca un uovo amico”, indetta dall’Associazione Italiana per la lotta al neuroblastoma, che si avvale del patrocinio di tutte le Forze Armate e dell’Ordine, Polizia di Stato compresa. Uova al latte o fondenti, di puro cioccolato, con sorpresa, prodotte senza Ogm ed esclusivamente con burro di cacao, potranno esser acquistate previa prenotazione entro il 26 febbraio 2016, presso l’Urp della Questura a fronte di un’offerta libera non inferiore a 10 euro per ciascun uovo. ■■ IlComunedi Trieste informachescade alle 12.30di oggiil termineultimo per la presentazionedelle candidatureper il rinnovodel Collegiodeirevisori dei conti, triennio2016-2018. La domanda dovràessere firmata ecorredatadallafotocopia di un documentod’identitàvalido, oltrechedelcurriculum formativoe professionale. ■■ - Un telecomando per modificare i dati del cronotachigrafo. Lo hanno scoperto gli agenti della Polizia Stradale durante un controllo a un tir effettuato lungo il Raccordo Autostradale 13 all’altezza di Trebiciano. È stato trovato un telecomando dotato di due tasti di accensione e spegnimento, che serviva all’autista per attivare e disattivare il dispositivo a suo piacimento, così falsandone le registrazioni. È stata contestata la violazione punita dall’articolo 179 del Codice della Strada, che prevede una sanzione di 1.696 euro, la decurtazione di 10 punti e la sospensione della patente da 15 giorni a 3 mesi. 25 ■■ Assolto dalgiudice di PadovaGerardoDeganutti, leaderdelPot(Prima organizzazionetriestina), per nonavercommesso ilfatto dall’accusadi minacce a due giornalistedi Telepadova. Deganuttièattualmente detenutoal Coroneo.La sentenzahafatto riferimentoa unepisodio avvenutonel luglio del2007. «Picchiato perché gay». Cestista nei guai Un giovane denuncia l’ex ala dell’Alma: «Mi ha aggredito al Molo Quarto». Il difensore: «Macché omofobia. Ha solo reagito» di Corrado Barbacini Come una bomba. Un devastante pugno sferrato nella notte di Capodanno alla discoteca del Molo Quarto motivato solo dal fatto che la vittima è un ragazzo che, quella notte, se ne stava lì mano nella mano con suo fidanzato. A sparare quel pugno che ha fratturato l’orbita di Simone V., 19 anni, è stato un ex cestista di primo piano dell’Alma, la squadra di pallacanestro di Trieste, secondo la denuncia depositata ieri tramite l’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano: Hristo Zahariev, 26 anni, bulgaro, che ha lasciato la società biancorossa solo un paio di settimane fa, «per ragioni puramente tecnico-sportive», ha sottolineato ieri il suo procuratore Matteo Comellini. La versione del giocatore, però, è ben diversa. E la rende nota Michele Facci, il suo avvocato di Bologna, annunciando una querela nei confronti di Simone: «Hristo Zahariev ha solo reagito. È stato l’altro ragazzo ad aggredirlo per primo. Tant’è che il cestista ha subìto anche un taglio al cuoio cappelluto». E, subito dopo, aggiunge: «Per lo sportivo la questione sembrava essere risolta. Solo un pugno preso e un pugno dato. Un deprecabile episodio tra due ragazzi. Ma senza questioni di omofobia». Di parere ovviamente contrario l’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano: «Sarà il Tribunale a valutare le responsabilità. Certo è che la lesione subita dal mio cliente non trova giustificazione». Simone V, nella denuncia, racconta quanto è successo: «La notte del primo gennaio, attorno alle 3 del mattino, mi trovavo insieme al mio compagno Federico all’interno della discoteca Hristo Zahariev durante un’azione contro due giocatori del Treviglio (Foto Bruni) ‘‘ ‘‘ LE ACCUSE PESANTI La replica Del giocatore Simone, triestino di 19 anni, è stato colpito da un pugno che gli ha spaccato l’osso orbitale Era con il fidanzato Zahariev, bulgaro di 26 anni, sostiene di essere stato aggredito per primo e di aver subito un taglio al cuoio capelluto Molo Quarto. Eravamo in atteggiamenti intimi ma discreti, tali da non lasciar dubbi circa la mia omosessualità». Il diciannovenne prosegue spiegando che «all’improvviso si è avvicinata a noi una coppia composta da un uomo molto alto e una donna. A un certo punto sono stato spinto. Mi sono girato e ho capito che quel gesto era stato fatto da un uomo in segno di disprezzo della mia persona». E ancora: «Il mio moroso ha protestato. Ma, per placare gli animi, prima che succedesse il peggio, mi sono rivolto alla morosa dell’uomo che mi aveva spinto dicendole di portarlo via». Inutile. «A quel punto, all’improvviso, mi viene sferrato un pugno all’occhio sinistro. Ven- Merce sequestrata donata ai bisognosi Ombrelli, borsette, guanti, tutine per neonati. Migliaia di pezzi. Di cui molti con i marchi contraffatti. Tutti oggetti e capi d’abbigliamento nuovi. È la merce che la Polizia locale ha posto sotto sequestro in varie operazioni. Che ora come già successo negli anni passati, ha deciso di donare alla Casa di accoglienza “La Madre” che offre rifugio a giovani donne, con i loro figli piccoli, provenienti spesso da situazioni di violenza familiare e costrette a fuggire senza la possibilità di portare con sé nulla più dei vestiti che indossano. Sono stati emessi due provvedimenti diversi. Perché alcuni oggetti provengono da sequestri per furti ed altri derivano da episodi relativi a vendite senza autorizzazione scoperte da parte degli agenti. In questo senso nei giorni scorsi la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste ha svincolato tutti gli oggetti sequestrati (per i quali ovviamente non è stato possibile rintracciare il proprietario) e allo stesso tempo il Comune ha disposto un provvedimento di confisca degli altri beni (da vendita abusiva) affinché venissero donati. ©RIPRODUZIONERISERVATA Il ritorno di Botteri tra le sue montagne Il giornalista è stato sepolto ieri pomeriggio nel cimitero di Strembo accanto alla tomba di famiglia di Walter Facchinelli ◗ STREMBO Guido Botteri è stato sepolto nel piccolo cimitero della natia Strembo Guido Botteri “gambin”, all’indomani della toccante cerimonia funebre nella chiesetta di Aurisina dove il violoncello del maestro Severino Zannerini ha commosso tutti con le note di Tartini che più piacevano al giornalista e scrittore scomparso pochi giorni fa, è tornato nella sua Strembo. E lì, nel suo paese natale, è stato sepolto all’ombra del campanile di San Tommaso, circondato dall’affetto dei paesani che tanto l’hanno apprezzato, go colpito anche al naso e sento l’osso nasale che si spezza. Mi accascio a terra. Il sangue mi esce dal naso» prosegue Simone spiegando che il suo compagno «ha chiamato gli addetti alla sicurezza che mi hanno prestato assistenza e hanno fatto uscire dal locale l’aggressore. Il quale, mi hanno poi riferito, mi ha aspettato fuori dalla discoteca con alcuni amici». Simone V. si è reso conto della gravità delle lesioni riportate solo il giorno seguente, il 2 gennaio, quando è andato al pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara: «Quando sono tornato a casa mi sono buttato a letto e mi sono svegliato solo al mattino seguente, quando ho sentito una forte nausea. Sono andato in ospedale e dopo qualche ora i medici mi hanno operato». L’intervento è servito a inserire una placca di titanio a sostegno dell’osso fratturato. Ma facciamo un passo indietro, ai minuti successivi all’aggressione. «Alcune delle persone presenti - scrive Simone V. nella denuncia - mi hanno riferito che l’uomo del pugno è tale Hristo Zahariev, un importante giocatore di pallacanestro. L’ho riconosciuto guardando la sua foto in internet». Le reazioni. «Di questa faccenda non voglio assolutamente parlare», dichiara il presidente della squadra di basket Mario Ghiacci. E aggiunge laconico: «Posso solo dire “no comment”». «Nessun collegamento con la cessazione del rapporto con la squadra» assicura, invece, il procuratore Matteo Comellini. Era stato lui a gestire l’«assunzione» del giocatore bulgaro nella squadra triestina. Ufficialmente l’era Zahariev si è chiusa attorno al 20 gennaio scorso con l’arrivo dell’americano Roberto Nelson. quando saltuariamente tornava da Trieste, la sua seconda patria. A Strembo parlare di Guido Botteri e di sua figlia Giovanna, corrispondente dagli Usa per la Rai, crea uno scatto d’orgoglio. Ieri pomeriggio, nella parrocchiale di Strembo, accanto ai figli Marco e Giovanna e alla nipote Sarah, il sindaco Guido Botteri ha presenziato a nome della comunità alla cerimonia officiata dal padre francescano Marco. Il sacerdote nell’omelia ha invitato i familiari e presenti «a portare con gioia Guido nel cuore, a sentir- lo vicino e felice». Padre Marco ha ricordato Francesco d’Assisi «che ha chiamato la morte “sorella”, per non guardarla come nemica, ma come mezzo per arrivare all’abbraccio con Dio e assaporare in pienezza il suo amore». Un invito, ha aggiunto padre Marco, «alla classe contemporanea a vivere bene il proprio mestiere di uomini, di viverlo alla luce dei valori». Poi, rivolgendosi ai presenti, il francescano ha aggiunto che «la perdita di una persona cara è un momento per riflettere sulla nostra vita, sul senso che diamo alle no- stre scelte, al nostro futuro e alla nostra vocazione cristiana» e guardando ai familiari ha aggiunto «a voi che vivete questo momento di lutto e di prova, vi invito a sentire la presenza di questa persona, che vi è stata accanto, nei momenti di gioia e di sofferenza, di sorriso e dolore. Lasciate che nei vostri cuori prevalga la gioia, non la sofferenza, il dolore e il pianto, perché lui è nella gioia e nella pace, perché Dio è pace». La breve cerimonia si è conclusa con la sepoltura nel cimitero di Strembo accanto alla tomba di famiglia. All’uscita, secondo un’antica tradizione, a ognuno dei presenti è stato consegnato un sacchetto di pane, nutrimento e simbolo di rinascita per Guido Botteri “gambin”. ©RIPRODUZIONERISERVATA