IN CINA formazione professionale

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IN CINA formazione professionale
SENZA FRONTIERE
formazione professionale
IN CINA
FP trentina guarda al futuro
Dal 10 al 20 novembre 2007 una delegazione di
rappresentanti di enti della formazione professionale trentina si è recata a Pechino, con l’obiettivo di attivare dei contatti per un progetto di gemellaggio con scuole professionali cinesi al fine di
internazionalizzare le scuole, sulla scia dei migliori esempi delle scuole del centro-nord Europa, di
fare benchmarking formativo, andando a confrontarsi con le eccellenze mondiali e confrontando
buone prassi, potenziare il modello dell’alternanza
formativa nei Quarti anni di Diploma Professionale, preparare risorse umane per le aziende globali di oggi e di domani, oltre che permettere ai
ragazzi di esercitare la lingua inglese.
Istituto Pavoniano Artigianelli, CFP per le Arti
Grafiche: il vicedirettore Bruno Daves
CFP “G. Veronesi”, il dirigente Vittorio Meneghini
e Giuliano Cagol - coordinatore Quarto anno Meccatronica.
Fasi del progetto
Sono state progettate quattro fasi: una prima visita della delegazione italiana (direttori e coordinatori
della didattica) a Pechino, in seguito la visita in Trentino della delegazione cinese, lo scambio fra studenti e la prosecuzione annuale degli scambi, anche tra
docenti.
I rapporti interculturali tra le due parti hanno visto la mediazione della docente Ebe Cecinelli, vicepresidente Associazione E.I.P. – scuola strumento di
pace, docente all’ Università di Lingua e Cultura di
Beijing, che con la collega Zhao Xiuying, vicepresidente Associazione nazionale per la didattica della
lingua italiana, docente Università di Lingua e Cultura di Beijing, si sono occupate di trovare l’alloggio,
individuare l’agenzia di intermediazione, definire il
programma e fornire l’indispensabile servizio di traduzione, attraverso loro ex-studenti.
Visita a cinque istituti
F.P.G.
Formazione Professionale Globale
La complessità del progetto ha previsto una pluralità
di soggetti coinvolti, in un’ottica di rete.
Istituto di formazione professionale Servizi alla
Persona e del Legno: il dirigente Andrea Schelfi capofila e gestore del progetto, e Graziella Petretto coordinatrice alla didattica;
Istituto Canossiano CFP “Centromoda Canossa”:
il direttore Alberto Garniga e Patrizia Cheluci - docente responsabile progetti estero;
Università Popolare Trentina: Franco Cordin - direttore sede di Trento, e Claudio Luchini - direttore
sede di Tione;
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Nelle giornate di visita sono stati organizzati incontri con presidi e staff di direzione di cinque scuole
professionali di Pechino, abbiamo visitato la Beijing
Electrical Implement Engeneering School (www.
dqgc.com), collocata nella cosiddetta Electrical City
(zona delle aziende multinazionali del settore, tra cui
Ericsson, Siemens, Nokia, ecc.), ha tre dipartimenti:
informatica, elettronica, economia; la Beijing Auto
Engeneering School: il settore automobilistico in
Cina è in forte espansione, la scuola è passata da 60
a 3.000 allievi in meno di dieci anni. L’istituto è dotato di un’ officina di autoriparazioni aperta al pubblico come luogo di apprendimento.
Scuola di primaria importanza in Cina con 1600 studenti, la Beijing Shi Mei Vocational High School,
vi sono corsi nell’area artistica (grafica, design d’immagine, estetica e acconciatura, danza, post-produzione filmica) e nei settori dell’informatica, economia, marketing e finanza.
La Beijing Second Light Industry School – Vocational College of Electronic Science – Design and
Kraft Faculty (www.dky.edu.cn, preside Zhu Jinijing) è un centro di eccellenza nell’automazione
industriale, in particolare per la produzione di stampi per materie plastiche ed il successivo stampaggio
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questo nel settore della formazione professionale è primo in Italia.
Un primo bilancio
con presse ad iniezione, per le scienze informatiche,
il marketing internazionale, arti grafiche, moda e tessile.
L’ultima scuola visitata è stata la Beijing HuaYuan
Vocational School: fondata nel 1980, oggi è frequentata da 3000 studenti. Dal punto di vista metodologico si ispira al modello tedesco, fortemente
proiettato al mercato.
Incontri con i referenti
Il programma della visita ha previsto anche due incontri con i referenti istituzionali che governano il
sistema degli scambi internazionali della municipalità di Pechino.
Un primo incontro con il Beijing Municipal Education Commission – BIEE (Beijing International Education Exchange, www.biee.bjedu.cn): il
Centro, rappresentato dal direttore Gu TianGang,
promuove iniziative di internazionalizzazione delle scuole pechinesi e organizza, tra l’altro, progetti
di cooperazione internazionale tra istituti scolastici
e universitari.
Il direttore ha sottolineato come il governo cinese
veda con favore il confronto e gli scambi di esperienze in ambito formativo, con l’Europa in generale e
con l’Italia e il Trentino in particolare, cui riconosce
il ruolo di primo piano nel settore della formazione
professionale. In particolare ha sottolineato l’interesse di potere avere scambi con istituzioni e/o istituti
professionali, particolarmente vocati alla ricerca di
nuovi profili professionali o a nuove didattiche.
Il sistema scolastico cinese ha una strutturazione educativa ideologica e meritocratica, di stampo militare, sia nel senso dell’attenzione ai valori dell’ideologia
del partito comunista e alla disciplina che nel senso
di attenzione al merito. La meritocrazia non è infatti
effetto della recente modernizzazione secondo canoni
più occidentali, ma è una dimensione intrinseca alla
millenaria cultura cinese. Scritte che esaltano virtù e
impegno, concorsi e gare, premi ai migliori, risalto
dato alle eccellenze nei momenti simbolici e di rappresentanza (es. l’alzabandiera, lo spettacolo di fine
anno ecc.), sottolineano questo spirito che tiene insieme competizione e senso del gruppo. Ogni scuola
ha una propria mission, che viene esplicitamente dichiarata nel mission-statement.
Tutti valutati periodicamente
Il sistema scolastico di Pechino è composto da scuole di vastissime dimensioni (spesso 4.000 allievi e 300
tra docenti e staff), suddivise in vari dipartimenti e
spesso in varie sedi. Il modello è quello del grande
Campus, dove in uno stesso ambiente coesistono docenti e allievi di diversi indirizzi, sia per concentrare
gli investimenti, sia per agevolare gli aspetti organizzativi e logistici. Le scuole sono in competizione fra
loro, visto che viene effettuata una valutazione annuale e stilata una vera e propria graduatoria (una
sorta di rating), in base alla quale vengono erogati i
finanziamenti. Questo testimonia che la meritocrazia
è culturale e non di facciata, poiché tutti, dagli allie-
Collaborazioni non facili
Presso l’Istituto Italiano di Cultura (www.iicpechino.esteri.it), la direttrice Maria Weber e la collega Patrizia Liberati, già a conoscenza del progetto, ne hanno approfondito i vari aspetti assieme ai componenti
della delegazione e alle coordinatrici; hanno fatto presente le difficoltà di attivare collaborazioni con la
Cina, soprattutto per gli aspetti burocratici, sono comunque già attivi gemellaggi con licei e università italiane (www.scuoleilmilione.it), ma un progetto come
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cei che per formazione tecnica e poi accesso, possibile
per entrambe previo superamento di esame molto selettivo, a università di impronta liceale o tecnica per
ulteriori 3 anni, eventuali master e corsi di alta specializzazione successivi. Da un punto di vista organizzativo il modello è quello dei Campus, lavorando sui
grandi numeri ed economie di scala, i cinesi possono razionalizzare, concentrare gli investimenti, creare
poli di eccellenza.
In aprile 20 studenti a Pechino
vi ai docenti ed ai dirigenti sono sottoposti a valutazione periodica.
Ogni scuola professionale ha profonde relazioni con
il mondo economico reale, non solo nel senso dell’inserimento in stage aziendali, ma anche grazie a veri e
propri laboratori che lavorano come piccole aziende
verso l’esterno (es. centro per acconciatura e benessere, laboratori di progettazione e confezione abbigliamento, officine di autoriparazione, laboratori meccanici, ecc.).
Le scuole professionali sono anche centri per la riqualificazione dei lavoratori adulti, testing-center, aperti già da tempo pertanto alla dimensione del life-long
learning.
Punti di forza cinesi
Osservando la struttura e la presentazione delle metodologie didattiche delle scuole visitate sicuramente
risultano essere punti di forza la meritocrazia, il forte accento su impegno e merito; l’apertura al mercato e laboratori di impresa reale, la volontà è quella
di “portare il mercato dentro la scuola”; la forte vicinanza alle imprese, i percorsi di studio vengono
modellati flessibilmente sulle richieste del mercato; il
benchmarking, da alcuni anni è costante l’osservazione e la collaborazione con scuole estere; la ricerca
di nuovi profili professionali, capaci di rispondere
alle esigenze delle diverse attività di mercato. Rispetto all’aggiornamento e valutazione docenti, ogni
anno i docenti sono tenuti a svolgere una formazione, anche in azienda, la cui valutazione viene certificata con il sistema dei crediti; valida anche la filiera
formativa, la struttura dei possibili percorsi di studio dopo le scuole medie è semplice: 3 anni sia per li16
Considerando gli aspetti anzitutto didattici (coerenza dei profili professionali e dotazioni strumentali di
prima qualità) nonché quelli di tutoraggio e logistici
(possibilmente non disperdere i ragazzi in centri molteplici e distanti) e grazie al fatto che gli istituti cinesi accorpano in sé molte e diverse specializzazioni, si è
concordato che i CFP Servizi alla Persona, UPT e Alberghiero saranno gemellati con la Beijing HuaYuan
Vocational School, il CFP Centromoda Canossa, Artigianelli e Veronesi con Beijing Second Light Industry
School – Vocational College of Electronic Science.
Nel mese di aprile sarà a Trento una delegazione cinese, dal 20 aprile saranno invece 16 nostri studenti,
due per ogni qualifica coinvolta, a recarsi a Pechino
per quattro settimane, il loro percorso rientra all’interno dei tirocini obbligatori previsti nei quarti anni
della formazione professionale.
Per loro a Pechino percorsi individualizzati in base
al loro indirizzo di studio, lezioni in lingua inglese,
ospitalità in famiglia. Nel mese di settembre saranno
gli studenti cinesi ad arrivare nella nostra provincia,
studenti della terza classe che si fermeranno per l’intero anno scolastico.
Alberto Garniga
Direttore CFP “Centromoda Canossa” Trento
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la scheda
LA PIRAMIDE
Il sistema scolastico cinese
Riportiamo in una breve sintesi l’organizzazione del sistema scolastico cinese, in relazione ai gradi di scuola, all’università ed alla formazione professionale. Premesso che il sistema è in forte evoluzione (per esempio, si
avverte troppa enfasi sull’internazionalizzazione, sulla priorità alla formazione tecnico-professionale, ecc. ecc.), risulta comunque così suddiviso.
di durata triennale, con una ripartizione oraria delle due aree come
segue:
anni
I
II
III
Area
culturale
40 %
50 %
20 %
Area
professionale
60 %
50 %
80 %
Durante il terzo anno l’intero secondo semestre (compresa parte
del periodo estivo) viene svolto in
azienda. Le ore totali annue della
F.P. sono 1.080. L’orario settimanale è di 30 ore (per 36 settimane annue), cui vanno aggiunte le ore di
studio personale obbligatorio. La
prima ora o mezz’ora del giorno,
dalle 7,30 in poi, viene effettuata
lettura e studio personali; generalmente 1 ora al dì viene svolta attività fisica.
…per i docenti
40 h settimanali
Scuola primaria
6 anni (da 6 a 12 anni): con i contenuti centrati su materie essenziali,
ovvero principalmente sulla lingua
cinese e sulla matematica;
Scuola media
3 anni (da 12 a 15 anni):
prosecuzione della formazione di
base in lingua cinese e logica matematica, con integrazione della lingua straniera (inglese) e discipline
sia tecniche che umanistiche;
Scuola superiore
3 anni (da 15 a 17-18 anni), articolata e divisa in due percorsi
a)Licei
b)Formazione tecnico-professionale: con due aree di contenutiabilità:
- area culturale (cinese, inglese,
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matematica)
- area professionale (competenze
di base di settore)
Da segnalare che il terzo anno gli
allievi realizzano solo attività pratiche (stage in azienda).
Università
Una durata di 2 o 3 anni e due aree,
una Umanistica ed una Tecnica.
L’accesso all’Università è garantito
a tutti, previo superamento di un
concorso nazionale (molto difficile soprattutto per gli studenti della
formazione professionale).
La Formazione
professionale triennale
e…
La Formazione professionale prevede come per i licei un percorso
I docenti hanno un orario di 40
ore settimanali, di cui 14 di docenza frontale e 26 (con presenza obbligatoria a scuola) di preparazione,
correzione, ricerca, organizzazione
e coordinamento attività. Durante
il periodo estivo sono coinvolti in
attività di aggiornamento (i docenti
della formazione professionale trascorrono periodi significativi di formazione presso aziende del settore),
che vengono riconosciute con un
sistema di crediti (ogni anno il docente deve acquisire almeno 12 crediti formativi). La valutazione dei
docenti viene effettuata a 360 gradi, ovvero dagli studenti, dai dirigenti e da valutatori esterni (spesso
dirigenti di aziende).
La vita scolastica è scandita abbastanza rigidamente, con importanti momenti simbolici (es. l’alzabandiera settimanale, effettuato dagli
studenti più meritevoli).
(A.G.)
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