pdf - Gruppo Italiano Vini

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“Albergaccio” Toscana IGT
L’Albergaccio è l’antica locanda di S. Andrea in
Percussina, presso San Casciano Val di Pesa, alle
porte di Firenze, dove Niccolò Machiavelli consumava i
pasti e giocava a carte durante il suo esilio. Qui
l’autore de “Il Principe” era solito bere il “vino
vermiglio” dell’ultima vendemmia, prodotto con le uve
delle sue terre, passate poi in proprietà, per
matrimonio, ai Conti Serristori. Il rosso che prende il
nome dall’Albergaccio è la versione moderna del
tradizionale vino toscano di pronta beva.
Le uve:
80% sangiovese, 20% vitigni complementari.
Il vigneto:
vigne selezionate nel circondario di Sant’Andrea in Percussina, su colline bene
esposte a 300 metri di altitudine. La vite è allevata a spalliera (Guyot e cordone
speronato) su terreni di composizione varia (alberese, galestro, marne calcaree, scisti
argillosi), con una produzione di 80 quintali d’uva per ettaro, e una resa in vino del
70%.
La vinificazione: le uve vengono vinificate “in rosso” (una piccola parte di queste surmature a buccia
intatta), con 10 giorni di macerazione controllata e con frequenti rimontaggi; il vino
nuovo si affina in acciaio inox fino all’imbottigliamento.
Il vino:
colore rosso rubino con sfumature porpora; profumo vinoso, fragrante con suadenti
sentori di frutti di bosco macerati e con ricordi di giaggiolo e di mammola; sapore
morbido, garbato, molto armonico e fruttato, con piacevole fondo di mora e lampone
a lungo persistente.
Dati analitici:
alcol 11,80 %; acidità totale 5,07 g/l; pH 3,59; zuccheri 3,00 g/l; estratto 25 g/l.
Conservazione ottimale: 1-2 anni in bottiglie coricate al fresco e al buio.
Abbinamenti gastronomici: salumi, primi piatti saporosi (ribollita), carni bianche, cacio pecorino
giovane.
Temperatura di servizio: 16°