attività didattiche per scuola secondaria di primo grado

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attività didattiche per scuola secondaria di primo grado
MUSEO DELL’AGRICOLTURA E DEL MONDO RURALE
PERCORSI DIDATTICI E ATTIVITÀ
PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A.S. 2013-2014
INCONTRI SULLA CULTUTA CONTADINA ( per conoscere chi siamo e da dove veniamo)
Il Museo propone una serie di incontri sulla cultura contadina a cura di Sara Prati e Giorgio Rinaldi
entrambi insegnanti di lettere e impegnati da più di trent’anni in studi e ricerche sulla storia e le
tradizioni locali. Durante ciascun incontro verranno anche letti dei brani e ,ogni volta che sarà
possibile, saranno proiettate diapositive.
TEMI PROPOSTI
1) La famiglia contadina (articolato su uno o due incontri).
L’arzdôr, l’arzdôra e i tanti componenti grandi e piccoli della famiglia contadina ed il
loro modo di vivere.
2) Il ciclo della vita ( un incontro).
Usanze, tradizioni e riti che accompagnano l’uomo in tutte le tappe fondamentali
dell’esistenza, dalla nascita in poi
3)“L’orto è un mezzo porco”/ l’alimentazione di una volta (un incontro).
Per la famiglia contadina l’importanza dell’orto era enorme, pari a quella della carne più
usata, cioè quella di maiale. L’alimentazione dei poveri, e quella dei signori.
4) I grandi prodotti tipici della nostra regione (un incontro).
Salumi, vini, formaggi, aceto balsamico ecc. Curiosità fra storia e leggenda su questi prodotti,
senza dimenticare l’abilità delle nostre rezdore.
5) I mestieri del passato (uno o due incontri).
Mestieri itineranti o stanziali che accompagnavano la Cultura contadina e che sono oggi
tramontati o mutati.
6) Non c’era una volta (un incontro).
Quando non c’era la tecnologia e la tv. Con cenni su alcune importanti invenzioni, tra Otto e
Novecento.
7) Il Calendario (due incontri).
Storia del nostro calendario e i principali calendari del mondo. L’importanza del calendario
per un mondo di agricoltori. Feste e ricorrenze nell’arco dell’anno.
8) Credenze e superstizioni nel mondo contadino di una volta. (un incontro). Il retaggio delle
religioni pre-cristiane. Streghe, diavoli, ecc. Leggende, proverbi.
9) Le feste della tradizione
In tutte le case contadine, nelle cucine dalle pareti annerite dal fumo del
focolare, non mancava mai il lunario che riportava, segnati in rosso, tutti i
giorni di festa e le domeniche, oltre all’indicazione delle fasi lunari e del
periodo adatto per le varie semine. Allora pochi contadini sapevano leggere e
scrivere, ma tutti conoscevano bene il valore dei giorni segnati in rosso. La
parola festa significava soprattutto avere un po’ di tempo per sé, senza dover
lavorare sotto il sole cocente o al freddo per ore ed ore nei campi e voleva dire
poter stare in compagnia, meglio ancora se davanti a una tavola apparecchiata
con buon cibo a disposizione. Le giornate di festa erano molto più attese e
desiderate di oggi. La più importante e la più amata dai grandi e dai bambini
era la festività del Natale ricca di tradizioni e di riti; l’altra festa più sentita era
la Pasqua che coincideva con l’inizio della bella stagione tanto attesa dai
contadini dopo il lungo inverno. Molto importante era la festa del santo
patrono, spesso accompagnata da fiere e divertimenti; un’altra festa diffusa in
tutto il mondo contadino era quella di Sant’Antonio Abate, protettore degli
animali della stalla, che sovrintendeva alla salute e alla vita dei buoi, mucche,
cavalli, animali da cortile, preziosi per i contadini di allora. Vi erano poi feste molto sentite soprattutto dai giovani
come il Carnevale, o particolarmente piacevoli per i bambini come quella della Befana o degli auguri di Capodanno.
Molto amate da tutti erano le feste legate al lavoro dei campi come la festa della mietitura, della vendemmia o legate
a certe giornate dell’anno come la festa di San Giovanni all’inizio dell’estate. Non mancavano poi, se le famiglie
potevano permetterselo, la festa per il matrimonio e per il battesimo.
Questa è una breve introduzione al tema della festa nel mondo contadino, trattato da Sara Prati e Giorgio
Rinaldi nella loro ultima pubblicazione “L’Almanacco delle feste tradizionali” che può essere approfondito
con gli stessi autori durante i seguenti incontri che verranno realizzati in museo:

Il Natale di una volta. (un incontro) Quando Babbo Natale non c’era. Storia della festa più
importante dell’anno fra religiosità, tradizione e superstizione.

Pasqua, festa della Rinascita. (un incontro) Usanze e tradizioni.

Le grandi feste del mondo contadino. (un incontro) Le feste religiose e quelle legate al lavoro dei
campi.

La festa del Carnevale nella tradizione popolare. (un incontro) Storia, folclore e mito (un incontro).
Modalità di partecipazione: gli incontri, della durata di 1 ora circa, sono su prenotazione. Il costo è di €
100,00 a mattina durante la quale sono possibili 2 turni con al massimo 4 classi.