Martin Luther King - Two Queens Holiday

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Martin Luther King - Two Queens Holiday
Martin Luther King
(pastore evangelico)
dal suo libro “La Forza di Amare”:
per essere un bravo cristiano non basta il cuore,
ma serve anche intelligenza…
“…Da tutto quello che ho tentato di dirvi dovrebbe ormai essere evidente che
sincerità e coscienziosità di per sé non sono sufficienti: la storia ha dimostrato che
queste nobili virtù possono degenerare in tragici vizi. Niente al mondo è più
pericoloso della sincera ignoranza e della coscienziosa stupidità. Shakespeare
scrisse: <<Perché le cose più dolci diventano le più acide con le loro azioni. I gigli
che marciscono odorano molto peggio delle erbacce>>.
Come suprema custode morale della comunità, la Chiesa deve implorare gli
uomini di essere buoni e bene intenzionati e deve esaltare le virtù della gentilezza di
cuore e della coscienziosità; ma in qualche luogo, di passaggio, essa deve ricordare
agli uomini che bontà e coscienziosità, prive di intelligenza, divengono forze brutali
che portano a vergognose crocifissioni. Mai la Chiesa deve stancarsi di
ricordare agli uomini che essi hanno la responsabilità morale di essere
intelligenti.
…Ma se dobbiamo chiamarci cristiani, noi faremmo meglio ad evitare la cecità
intellettuale e morale. Nel Nuovo Testamento siamo ammoniti della necessità
dell’illuminazione: ci viene comandato di amare Dio non solo col nostro cuore e con
la nostra anima, ma anche con la nostra mente. Quando l’apostolo Paolo osservò la
cecità di molti dei suoi oppositori, disse: <<Do loro testimonianza che essi hanno
zelo per il Signore, ma non conforme alla conoscenza>>. Continuamente la Bibbia ci
ammonisce del pericolo dello zelo senza conoscenza e della sincerità senza
intelligenza.
…Un giorno noi impareremo che il cuore non può mai avere completamente
ragione se la testa ha completamente torto. Ciò non vuol dire che la testa possa aver
ragione se il cuore ha torto: solo mettendo d’accordo testa e cuore, intelligenza e
bontà, l’uomo potrà sollevarsi alla pienezza della sua vera natura. Né con questo
si vuol dire che uno debba essere filosofo o possedere una vasta cultura accademica
prima di poter realizzare una vita buona: io conosco molte persone di cultura limitata
che possiedono sorprendente intelligenza e previdenza. L’invito all’intelligenza è un
invito all’apertura mentale, al giudizio sano e all’amore alla verità: è un invito agli
uomini a sollevarsi al di sopra del ristagno dell’angustia mentale e della paralisi della
credulità. Non è necessario essere uno studioso profondo per avere la mente aperta,
né possedere una brillante cultura universitaria per impegnarsi in un’assidua ricerca
della verità.
La luce è venuta nel mondo. Una voce che grida attraverso la prospettiva del
tempo invita gli uomini a camminare nella luce… Gesù aveva ragione riguardo agli
uomini che lo crocifissero: essi non sapevano quello che facevano, erano afflitti da
una terribile cecità”.