Tesina di Michela Valmori
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Tesina di Michela Valmori
La pallavolo La pallavolo nasce da William Morgan nel 1895 in America, in un'accademia dell'YMCA a Sprinfield, questo nuovo sport si diffuse tra gli anni '30 e '40 in tutto il mondo. Nel 1964 la pallavolo entrò come sport olimpionico, non è come molti sport da contatto fisico, ma è basato su tecnica e precisione. Il gioco, si disputa in un campo di 18 m. per 9 m., diviso in due settori da una rete centrale, la cui altezza varia a seconda della categoria a cui appartieni; per un massimo di 2,43 m. e per un minimo di 2,15 m. ( under 16, la mia categoria è di 2,24 m.) La palla usata è in cuoio, di circonferenza 65-67 cm. e un peso di 260-280 g. Una squadra è composta da 6 giocatori in campo e massimo sei in panchina, per un totale di dodici atlete. Queste sono suddivise nei seguenti ruoli: ricevitore, alzatore, martello, libero e centrale. Una partita è divisa in set, che si conclude con il raggiungimento di 25 punti. Per vincere una partita, bisogna vincere tre set, oppure, se si è in una situazione di parità, viene effettuato un quinto set,detto tie break di 15 punti. Un punto viene assegnato quando la palla cade all'interno del campo avversario. Mentre si concede un punto alla squadra avversaria facendo più di tre passaggi o invasione nel campo avversario, oppure quando la palla viene fermata dalla rete. Le olimpiadi greche L' ottavo secolo per la Grecia, fu un periodo di grande rinascita, il declino era stato provocato dai Dori, un paese fortemente arretrato. Sempre in quel secolo, prese vita la figura dell'eroe, che oltre che forte e muscoloso, aveva anche altre doti, come l'amore per la patria. Questi eroi infatti, dovevano ispirare i giovani e proteggere la città. Proprio nel 776 a.C. nella città dell'Elide a Olimpia, nacquero le prime Olimpiadi, consacrate dal dio Zeus. I giochi venivano organizzati in onore dei defunti, o delle divinità il quale gli atleti si sacrificavano per loro, e questo portava a un privilegio nell'Oltretomba. Erano 5 giorni dedicati alla corsa,pugilato, lotta, pancrazio (misto di lotta e pugilato), ippica e pentathlon, alle quali potevano partecipare gli uomini di tutta la Grecia. Gli atleti gareggiavano nudi perché così le vesti, non erano di intralcio durante le gare, poi dovevano essere figli liberi, avere genitori greci, e di ceppo aristocratico, quindi godere di una posizione economica privilegiata. Era il minimo essere ricchi, perché bisognava pagare allenamenti, le spese per partecipare ai Giochi, pagarsi il soggiorno, l'insegnante privato.. etc. I giochi Olimpici, portavano molti spettatori e persone, così gli uomini facoltosi potevano discutere sui commerci e fare strategie politiche. Fuori dal recinto di Olimpia, c'erano un sacco di venditori con bancarelle, per non sfuggire all'occasione. Le migliaia di persone che raccoglieva Olimpia, erano anche modo di presentare poesie, e opere migliori di artisti che si mettevano in mostra per farsi conoscere. Le Olimpiadi, a partire da Olimpia, si diffusero in tutto il mondo. Il vincitore riceveva come premio una corona di foglie d'alloro, che simboleggiava il trionfo. In seguito la vittoria, non fu solo la corona d'alloro, ma divenne una sorta di assicurazione che dava la possibilità di avere un incarico pubblico, occupare posti d'onore negli spettacoli pubblici ed il mantenimento a vita. Il vincitore delle Olimpiadi era anche effigiato dai più famosi artisti dell'epoca in opere d'arte e a lui si ispiravano come modello ideale di forza e bellezza. Addirittura, si riteneva prezioso il sudore di chi vinceva, quindi veniva venduto in piccole ampolle. Le sculture rappresentavano le abilità fisiche dell'atleta, era ritratto nudo e con l'attrezzo ginnico che lui usava. Anche oggi molti artisti fanno opere basate sullo sport e come negli anni delle prime Olimpiadi, esprimono la forza fisica di una determinata specialità, o quella di un singolo atleta. Molti artisti fanno opere basate sulla cattura della velocità del movimento, ad esempio il modo in cui immortala la palla in azione. Molte opere sono futuriste, in cui le forme vengono scomposte e il movimento parte dal centro. Come il Dinamismo di un footballer, di Umberto Boccioni(Reggio Calabria, 1882 – Verona 1916). Dello stesso artista è anche la scultura del 1913 in bronzo,”Forme uniche nella continuità dello spazio”. In questa opera lo scultore vuole rappresentare le scie d'aria che si formano dietro ad un uomo o ad un atleta mentre corre. Con questo concetto si anticipa il principio dell'aerodinamicità, utilizzato con estrema importanza anche nell'ambiente sportivo, per aumentare le prestazioni dell'atleta o del mezzo che utilizza. (Il futurismo è una corrente artistica letteraria, che vuole rompere con la tradizione, impiegando tecniche e usi di colore e forme diversi. In Francia si distinguevano come I Fauves, cioè come delle “Belve”, li avevano chiamati così perché secondo la gente il loro modo di dipingere era troppo violento. Invece in Germania, troviamo il gruppo soprannominato Brucke cioè ponte in Tedesco, al contrario dei Francesi che erano ottimisti, i tedeschi, volevano opere dissacranti.) Le olimpiadi moderne e Londra I Giochi olimpici sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti. Essi, pur essendo comunemente chiamati anche Olimpiadi, non sono da confondere con l'Olimpiade. Quest'ultima indica l'intervallo di tempo di quattro anni che intercorre tra un'edizione dei Giochi Olimpici e la successiva. Per questo, anche se i Giochi del 1916, del 1940 e 1944 non sono stati disputati, si è continuato a conteggiare le Olimpiadi, cosicché i Giochi di Pechino 2008 sono stati quelli della ventinovesima Olimpiade. Il nome Giochi olimpici è stato scelto per ricordare gli antichi Giochi olimpici che si svolgevano nella Grecia antica presso la città di Olimpia, nei quali si confrontavano i migliori atleti greci. Le prime Olimpiadi dell'era moderna si svolsero ad Atene nel 1896, ideate dal barone Pierre de Coubertin, che a differenza di quelle dell'Antica Grecia in cui era importante solo vincere,lui coniò il motto ancora attuale che “L'importante è partecipare”. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. In più, esistono anche le Paralimpiadi, competizioni fra persone diversamente abili. A partire dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello stesso anno dell'edizione estiva, ma sfasata di due anni. La bandiera olimpica è stata creata nel 1913, su proposta del barone de Coubertin ed utilizzata per la prima volta ai Giochi di Anversa nel 1920. Sul campo bianco di questa bandiera sono raffigurati cinque anelli concatenati di diversi colori ognuno rappresentante un continente (l'azzurro l'Europa, il giallo L'Asia, il nero l'Africa, il verde L'Australia e il rosso l'America), uniti dall'universalità dello spirito olimpico. Il motto dei giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più forte". Quest'anno, i Giochi olimpici si svolgono a Londra che è una città tecnologicamente molto avanzata, e ha moltissime strutture importanti costruite o ristrutturate per questo evento mondiale. (This year, the Olympic Games held in London a city that is technologically very advanced, and has many important structures built or renovated for this global event.) Le varie discipline olimpiche, hanno bisogno di strutture adeguate oltre allo stadio, palazzetti dello sport, piscine, fiumi, mare aperto etc.. (The various Olympic disciplines, they need adequate facilities in addition to the stadium, sports halls, swimming pools, rivers, seas etc..) I monumenti più importanti di questa città sono: Tower Bridge,Trafalgar Square,London Eye, il palazzo di Westminster e tanti altri. Con questa tesina, ho voluto mettere in evidenza, che la mia passione sportiva non è solo un passatempo per divertirsi, ma è anche una scuola di vita perché mi ha insegnato che ognuno ha un ruolo ben preciso, e se lo svolge al meglio, ne ha vantaggio tutta la squadra, così come nella quotidianità se uno da il meglio di se stesso, ne beneficia tutta la comunità.