Test FAMIGLIA – CIFRIC – Master in Psicodiagnostica – III Modulo
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Test FAMIGLIA – CIFRIC – Master in Psicodiagnostica – III Modulo
di Porot - Corman dott.ssa Mariangela Ferro dott.ssa Claudia Giampieri La famiglia è il primo ambito sociale e affettivo con cui viene a contatto il bambino; I rapporti affettivi con i familiari sono fondamentali per la formazione della sua personalità; Il TF indaga sulle modalità messe in atto dal bambino nell ’ interagire con le persone significative del suo ambiente, e i suoi investimenti emotivi ; Il bambino proietta senza rendersene conto sentimenti, desideri, conflitti, atteggiamenti; Attraverso la convergenza degli indici, con il TF possiamo ottenere una valutazione del soggetto sufficientemente valida e attendibile. Il TF è stato introdotto in Europa da Porot. Il quale chiedeva al soggetto di disegnare la Famiglia Reale (TFR) In seguito fu ripreso da Corman che, al fine di favorire e agevolare il processo proiettivo, propose di ricorrere ad uno stimolo più ambiguo chiedendo al soggetto di disegnare una Famiglia Inventata o Immaginaria (TFI); Oggi è opportuno effettuare entrambe le modalità partendo dalla Famiglia Inventata per poi proseguire con quella Reale in modo da lasciare la massima libertà proiettiva a chi disegna, bambino o adulto che sia, e acquisendo, così, informazioni maggiori anche dal loro confronto; ; Può essere somministrato ai bambini già a partire da 5 anni, ed anche agli adulti. È importante conoscere la composizione familiare reale! Ambiente: neutro, no poster o quadri di figure umane, foto familiari, tavolo adeguato all ’ altezza del bambino e dell’adulto; Posizione: bambini è preferibile quella ad L in base alla mano utilizzata; Materiale : fogli A4, due matite 2HB senza gomma Non c’è limite di tempo; Verificare se il soggetto porta occhiali; Segnare la mano utilizzata (destrimane, mancino); Si consegna un foglio al soggetto (Passi T.) o si spargono i fogli sulla scrivania lasciando il soggetto libero nella scelta della sua direzione (Castellazzi) Prima consegna di Corman: “Disegna una famiglia”, oppure “ Disegna una famiglia di tua invenzione, di tua immaginazione”; Seconda famiglia” consegna di Porot: “Disegna la tua Dopo che ha effettuato il primo disegno e poi dopo il secondo; Annotare qual è il primo e il secondo disegno; Si chiede di attribuire sia per il DFI che per il TFR: Nome Età Ruolo (all’interno della famiglia, se è un padre, una sorella, ecc.) Far segnare l’ordine di esecuzione dei personaggi. “Chi è il più felice?” “Chi è il meno felice?” “Chi è il più buono ?” “Chi è il meno buono?” “Tu di questa famiglia chi preferisci?” “Tu di questa famiglia chi vorresti essere?” “Quale altra persona vorresti essere?” (solo se disegna la propria famiglia) Dopo ognuna di queste domande si chiede Come mai? Perché? Si chiede se la prima famiglia è di fantasia o ricorda qualche famiglia in particolare (Quale? E come mai proprio quella!) Domanda della Gita: “Se dovessi andare in gita in macchina ma non ci fosse posto per tutti chi lasceresti a casa?” Se il soggetto fa domande; Se il soggetto adulto (in genere) protesta perché non sa disegnare; Se disegna solo teste nel primo disegno, oppure solo nel secondo disegno, oppure in entrambe i disegni della famiglia; Se notate esitazioni, non verbale o altro che possa emergere durante l’esecuzione; Se disegna la Famiglia Reale invece di quella Inventata; Se disegna una famiglia di animali o in movimento (cinetica). Livello grafico Livello delle strutture formali → analogo → analogo al DFU al DFU Livello del contenuto: analitico e sintetico Tale livello si presta ad una valutazione globale del disegno Qual è l’atmosfera emotiva dominante? E’ presente aggressività, dipendenza, felicità ecc. Fam. Buffa → svalutare e ironizzare il gruppo familiare Fam. Reale disegnata al posto dell ’ Inventata → eccessiva adesione alla realtà a scapito del soddisfacimento del piacere, mancanza di creatività, dipendenza emotiva, difficoltà ad entrare in contatto con la propria famiglia interna Fam. In Contenitore → regressione, isolamento dal mondo esterno, dipendenza Fam. Che fa Girotondo → infantilismo, dipendenza Fam. Disegnata all’aperto → vivacità pulsionale; Fam. In un Cuore → affettività idealizzata, regressione, immaturità; Fam. Che fa Foto → distanziamento dalla famiglia interna Tutti per mano → dipendenza; Tutti mani in tasca → difficoltà nelle relazioni familiari e interpersonali in generale; Tutti hanno qualcosa in mano → dipendenza, passività. Tutti solo con testa: inibizione pulsionale, difficoltà relazionale, regressione; Tutti senza volto: scarsa differenziazione della propria identità, psicosi; Tutti senza braccia e mani: angoscia relazionale, inibizione della comunicazione; Tutti senza gambe e piedi: insicurezza, difficoltà di contatto con la realtà; Assenza personaggi: grave angoscia relazionale; Fam. Di altra razza o epoca: distanziamento dalla famiglia interna in quanto angosciante; Fam. Di animali: mascherare il proprio mondo affettivo; Fam. Fantastica (robots, fumetti, pupazzi, fiabe ecc.): mascheramento di situazione familiare penosa, distanziamento emotivo dalla famiglia interna, fuga dalla realtà ritenuta spiacevole. Composizione della famiglia … la FI corrisponde alla FR? FR numerosa, FI con un figlio: ricerca di affetto esclusivo; FR pochi figli, FI con più figli: infantilismo, dipendenza, ricerca d’affetto; Personaggio Aggiunto: possono essere nonni, baby sitter, zii, estranei, animali esistenti in casa. Se non presenti può essere una ulteriore identificazione; Disegnare il proprio doppio: tipico dei figli unici con bisogno di avere un fratello/sorella, ricerca di un Io ausiliario per far fronte a situazioni conflittuali Personaggio Omesso: evidenzia la svalorizzazione di quel personaggio indicativo di vissuti conflittuali con esso; “Non sono capace di disegnarlo”, “Non c’entra!”, “Non l’ho disegnato perché non è mai a casa!”ecc. (verificare se tale personaggio non fa parte più della famiglia da tempo!) Omettere un genitore: conflitto affettivo nei suoi confronti; Omettere un fratello: gelosia o rivalità fraterna; Cancellare un personaggio: conflittualità con esso; Disegnare coppia senza figli: difficoltà ad assumere il ruolo genitoriale; Omettere se stessi: depressione, svalutazione, isolamento, non sentirsi adatto nella propria famiglia Disegnare i nonni: ricerca di genitori sostitutivi; Figli di età più piccola rispetto alla FR: tendenza alla regressione; Disegnare madre incinta o con bambino in braccio (se non è presente realmente): ricerca di protezione materna, infantilismo, rivalità fraterna; Bambino in culla (se non è presente realmente): rivalità fraterna, protezione materna; Su due file: quella superiore è dominante; Il personaggio più elevato con cui si identifica: personaggio percepito dominante, o senso di inferiorità nei suoi confronti; Bambino tra genitori: bisogno di protezione; Due sottogruppi: percepire barriere gerarchiche all’interno della propria famiglia (da un lato i genitori e dall’altro i figli); Soggetto scostato dal gruppo familiare: ricerca di indipendenza, o percepirsi isolati da esso; Oggetto frapposto tra un personaggio e il gruppo familiare: distanziamento, difficoltà relazionali, isolamento; Elementi Paesaggistici: è possibile trovarli. In generale i maschi valorizzano il padre e le femmine la madre, i bambini piccoli i fratelli maggiori Se non corrisponde come età o ruolo al soggetto, rappresenta la figura verso cui si sente più legato affettivamente e la figura con cui vorrebbe identificarsi Il PV è disegnato per primo (in genere) e occupa il primo posto a sinistra; Ha dimensioni superiori agli altri ed è più ricco di particolari Se disegnato al centro ha gli sguardi degli altri su di se Lo si evince dalle domande dell’inchiesta Il PV può essere l’autore stesso denotando una buona identificazione, o altro personaggio con cui può identificarsi per ammirazione o invidia Un personaggio assente; Il PS può essere l’autore stesso: disadattamento, inadeguatezza, scarsa autostima, depressione Se è un personaggio familiare: gelosia, rivalità, rifiuto, aggressività, odio; Processo psichico con cui l’individuo assimila un aspetto, un attributo di un’altra persona e si trasforma, in parte o in tutto, nel modello di quest’ultima. Si evince dall’inchiesta “tu di questa famiglia chi vorresti essere?”; Di Realtà: il soggetto disegna una persona che rimanda a se stesso per età, sesso, ruolo, o dice “Questo sono Io”, generalmente occupa la stessa posizione nel TFI e TFR; Di Desiderio: identificazione cosciente di voler possedere delle qualità di quel personaggio per soddisfare i propri desideri; Progressiva: il soggetto si assimila a personaggi dello stesso sesso ed età più grandi, come desiderio di crescere, o per rivalità fraterna; Regressiva: si identifica con personaggio più giovane per rifiuto di crescere o per rivalità fraterna; Con Aggressore: identificarsi col più forte Con Oggetto: forte angoscia di fronte a situazioni emotivamente coinvolgenti utilizzazione del foglio nella parte superiore sinistra (distacco dalla realtà e regressione) scotomizzazione del personaggio che rappresenta l’abusante (anche se su richiesta il bambino si rifiuta di disegnarlo); tratto leggero, spezzettato e/o ricalcato (insicurezza dell’Io); il disegno esce fuori dal foglio attribuzione di un’età inferiore al personaggio che rappresenta il bambino (età dell’oro in cui l’abuso non era ancora avvenuto) Figure umane di enormi dimensioni o di piccole dimensioni (fino alla miniaturizzazione) e di solito disegnate in modo molto schematico; sproporzione tra le varie parti del corpo distanza spaziale tra abusato ed abusante, quando quest’ultimo è rappresentato, dove tra le due figure è spesso disegnato un personaggio rassicurante; trasparenze mancanza delle braccia, delle mani o di un dito, di un personaggio significativo (abusante o abusato) posture rigide e/o schematizzazione dei personaggi che risultano immobili e poveri di particolari; tratteggio o copertura della zona genitale (grembiule, asse del tavolo da stiro, ecc.); personaggi disegnati di spalle, soprattutto se in contrapposizione con altri disegnati di faccia. disegna la testa con le braccia e le gambe legate alla testa e ad una dimensione (ritardo menale o psicosi); disegna la testa senza il corpo o non la disegna affatto; integrazione povera delle parti o mancanza di una loro congiunzione: disarmonie, povertà dei tratti del corpo rispetto alla testa, disarmonia tra la grandezza del corpo e quella della testa, testa disegnata lateralmente e corpo frontale (ritardo mentale o psicosi); perseverazione (test dell’albero); grossolana asimmetria destra-sinistra; trasparenze (deficit intellettivi e psicosi); personaggi meccanici o di altra cultura (psicosi); omini lillipuziani (psicosi); omissione braccia e gambe (psicosi); ombreggiatura su tutto il disegno; sovrapposizione delle parti del corpo; disegno di schiena (psicosi); figura gigante (psicosi); occhi eccessivamente grandi e terrorizzati (psicosi); trasparenza dei denti e della lingua (psicosi).