Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Patrimonio UNESCO

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Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Patrimonio UNESCO
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Patrimonio UNESCO), HOTEL BELVEDERE Polla (SA)
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Parco Nazionale
del Cilento
e Vallo di Diano
Patrimonio Mondiale
dell'UNESCO Il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano è stato istituito nel 1991, corrispondendo a
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36.000 ettari interamente compresi nella provincia di Salerno.
Successivi ampliamenti ne hanno portato la superficie a circa 180.000. Corrisponde oggi alla
parte meridionale della provincia, compresa tra la piana del Sele a Nord, la Basilicata a Est e a
Sud, e il mar Tirreno ad Ovest. Comprende, in tutto o in parte, i territori di 8
Comunità Montane
e 80 Comuni. Dal 1998 è Patrimonio dell'umanità dell'
Unesco
(con i templi di Paestum e la Certosa di Padula), e dal 1997 è Riserva della biosfera.
Storia
Della necessità di tutelare il Cilento dalle speculazioni edilizie e da un distruttivo turismo di
massa se ne parlava già dal 1973 (convegno internazionale sui parchi costieri mediterranei,
Castellabate). Un primo risultato si ebbe con l'istituzione da parte del
Ministero dell'Ambiente
di due riserve naturali, rispettivamente sul monte Cervati e sul fiume Calore, per un totale di
36.000 ettari.
Il parco è stato creato nel 1991 con la legge quadro del 6 dicembre n. 394 (Legge Quadro sulle
aree protette, GU n.292 del 13/12/1991). Successivamente sono stati approvati provvedimenti
per la perimetrazione e zonizzazione con Ordinanza del Ministero dell'Ambiente 4 dicembre
1992 (GU n.300 del 22/12/1992) e del 22 aprile 1993 (GU n.103 del 05/05/1993), oltre che con
Decreto Ministro dell'Ambiente 5 agosto 1993 (GU 199 del 25/08/1993).
Con decreto Ministro per l'Ambiente 22 dicembre 1998 (GU n.127 del 2/6/1999) ne è stato
approvato lo Statuto unitamente alla attuale perimetrazione e zonizzazione che investono una
superficie di 181.048 ettari.
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Fauna
Il vasto territorio del parco offre alle specie animali una grande pluralità di ambienti. Non deve
dunque stupire la ricchezza e varietà degli esemplari presenti: le sole indagini sulle specie di
interesse comunitario ne hanno individuate 63. Alcune di queste sono considerate di interesse
prioritario: sono Osmoderma eremita e Rosalia alpina, invertebrati, e, tra i Vertebrati, Lupo.
Più in generale, si hanno al 2003 circa 600 segnalazioni di specie.
Tra i Mammiferi le più interessanti sono il Molosso di Cestoni, il lupo e la Lontra, poi la
Coturnice e la Lepre appenninica, il Savi, un piccolo roditore preda
della Volpe e della Martora come l'Arvicola rossastra, o il Topo selvatico e il Topo dal collo
giallo
, o ancora
come il
Topo
quercino
. Queste sono anche le prede del Gatto selvatico, la cui presenza rappresenta un'altra
emergenza naturalistica di grande interesse. Non raro è il Ghiro.
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Oltre
Vespertilio
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Infine,
tra
gli
invertebrati
Oxygastra
curtisii,
Cucujus
cinnaberinus,
eremita
Osmoderma
.
Flora
Nel parco sono state censite circa 1.800 specie vegetali, di cui una di interesse comunitario, la
Primula di Palinuro, e 25 habitat. Essendo al centro del Mediterraneo, tra areali diversi per
climi e temeperature, anche la presenza di certe specie altrove comuni è in questo caso degna
di menzione. Nel Parco convivono infatti: Betulle, Abete bianco e Bosso.
Di particolare interesse è la vegetazione delle rupi costiere. Essa comprende tra l'altro il raro Gi
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glio marino
; a diretto contatto col mare vive l'endemica
Statice salernitana
, mentre sulle rupi vivono la Primula di Palinuro, il Garofano delle rupi, la
Centaurea
, l'
Iberide florida
, la
Campanula napoletana
.
La gariga ad ampelodesma è il popolamento più diffuso nella fascia costiera, fino a 700 metri di
quota. Presenti Ginestra, Ginepro fenicio, Cisto di
Montpellier, Ginestra del Cilento (specie di recente classificazione), con l'onnipresente Lentisco
arbustivo e sparzio villoso. Sempre nella macchia, presenza di Corbezzolo arbustivo, Erica,
Mirto, Terebinto, Cisto di Montpellier. Dove è sopravvissuta all'antropizzazione, anche foreste di
quercia spinosa, Carrubo e
Olivo selvatico, e qua e là,
raramente, palme nane. Infine, si segnala il sito di interesse comunitario della pineta di S.Iconio,
relitto di boschi certamente più estesi di Pino d'Aleppo (oggi di nuovo in espansione perché
spesso usato nei rimboschimenti).
Nelle aree interne predominano i boschi di latifoglie decidue, leccete, Cerri, Roverelle, Aceri, il
Platanus orientalis
originario di Velia, Carpini Neri, Ornielli e Castagni. Al di sopra dei 1.000 m in genere preceduto
da una fascia di Ontano napoletano, domina incontrastato il Faggio, con il raro
Crespino dell'Etna
, e le
Sassifraghe
.
Geografia
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La geologia del parco è marcata dalla compresenza di due tipi di roccia predominanti: il "Flysch
del Cilento
", ricco di colori e stratificazioni, che si ritrova
n corrispondenza del bacino idrogeografico dell'Alento e sulla costa nord, e il calcare, ricco di
cavità carsiche, proprio dei complessi montuosi interni (Alburno-Cervati) e della parte
meridionale del territorio interssato dal Parco.
Il profilo orografico è ovunque marcato, spesso aspro. Poche e povere in estensione sono le
zone pianeggianti, per lo più in corrispondenza dei fiumi principali, l'Alento sulla costa e il
Tanagro nel Vallo di Diano. Altri fiumi del Parco hanno carattere torrentizio e corso nervoso,
come il Mingardo, il Bussento e lo stesso Calore, affluente nel Sele a Nord del Parco, che ne
ospita solo il tormentato corso superiore (Gole del Calore). Le cime più importanti sono: Cervati
(1898 m,
Alburni (1742 m), Gelbison, detto
Sacro Monte (1705 m),
Motola
(1700 m),
Monte Centaurino
(1433 m),
Cocuzzo
(1411 m), Bulgheria (1224 m). La costa è bassa dal Sele ad Agropoli, e poi sul litorale tra Casal
Velino ed Ascea; altrove, è alta, spesso crivellata di grotte e insenature.
Siti archeologici
- Area archeologica di Marina di Camerota
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- Area archeologica Monte Pruno - Roscigno
- Area archeologica di Paestum - Capaccio-Paestum
- Area archeologica di Elea-Velia - Ascea
Luoghi turistici da visitare
-
Costiera Cilentana
Centro storico Teggiano nel comune di Teggiano
Paestum nel comune di Capaccio-Paestum
Castel San Lorenzo a 26 km da Paestum
Roscigno Vecchia nel comune di Roscigno
Grotte di Castelcivita nel comune di Castelcivita
Grotta dell'Angelo nel comune di Sant'Angelo a Fasanella
-
Certosa di Padula nel comune di Padula
Monte Cervati nei comuni di Monte San Giacomo e Sanza
biblioteca marone nel comune di Monte San Giacomo
museo vallicelli nel comune di Monte San Giacomo
Madonna della Neve nel comune di Sanza e Monte San Giacomo
Cascate Capelli di Venere nel comune di Casaletto Spartano
Sorgenti del torrente "Sammaro" tra i comuni di Roscigno e Sacco (Italia)
Musei presenti
- Museo Vallicelli a Monte San Giacomo (SA)
- Museo Vivo del Mare a Pioppi frazione del Comune di Pollica
- Museo della "Civiltà Contadina" in Roscigno Vecchia
- Antiquarium e Laboratorio di archeologia sugli scavi di Monte Pruno ubicato in Piazza
Silvio Resciniti in Roscigno Nuovo.
- Museo d'Arte Sacra in Piazza Europa in Roscigno Nuovo
- Museo Naturalistico nel comune di Corleto Monforte
- Museo Archeologico della Lucania Occidentale nel comune di Padula
- Museo Archeologico Nazionale di Paestum nel comune di Capaccio-Paestum
- Museo della Civiltà Contadina e dell'Artigianato Locale, presso la scuola media inferiore di
Castel San Lorenzo
- Museo della Civiltà Contadina, Vatolla
- Museo Vichiano, Vatolla
- Museo Diocesano di Arte Sacra di Vallo della Lucania
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Accessi
Il parco è facilmente raggiungibile dai maggiori comuni finitimi, Capaccio-Paestum o Sapri per il
Cilento,
Polla
,
Sal
a Consilina e Monte San Giacomo per il Vallo di Diano. Data la sua vastità, tuttavia, è preferibile
accedervi da punti diversi, in funzione della meta prescelta. Inoltre, c'è carenza di strutture
ricettive e di collegamenti infrastrutturali a lungo raggio, dunque non vi sono veri e propri punti
di accesso al Parco.
Comuni
Agropoli, Aquara, Ascea, Auletta, Bellosguardo, Buonabitacolo, Camerota, Campora, Cannalonga, Capac
cio-Paestum
, Casalbuono, Casal Velino, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castel San Lorenzo, Castelcivita,
Castellabate, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cicerale, Controne, Corleto
Monforte, Cuccaro Vetere, Felitto, Futani, Gioi, Giungano, Laureana Cilento, Laurino, Laurito, Lustra,
Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Montecorice, Monteforte Cilento, Monte San
Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Novi Velia, Omignano, Orria, Ottati, Perdifumo, Perito,
Petina, Piaggine, Pisciotta,
Polla
, Pollica, Postiglione, Roccadaspide, Roccagloriosa, Rofrano, Roscigno, Sacco, Salento, San Giovanni a
Piro, San Mauro Cilento, San Mauro la Bruca, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Santa Marina, Sant'Angelo a
Fasanella, Sant'Arsenio, Sanza, Sassano, Serramezzana, Sessa Cilento, Sicignano degli Alburni, Stella
Cilento, Stio, Teggiano, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Vallo della Lucania, Valle dell'Angelo.
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