Isabella Ice, il primo spumante analcolico

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Isabella Ice, il primo spumante analcolico
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Isabella Ice, il primo spumante analcolico
Nasce il primo vino spumante analcolico: bambini, musulmani, astemi, finalmente potete brindare con le
bollicine anche voi!
Isabella ha conquistato Dubai. Dolce, piacevole, spumeggiante, bionda naturale, come potevano ignorarla? Non
stiamo descrivendo una bella donna in cerca di un trampolino di lancio per approdare nel jet set internazionale, ma di
una bevanda che sposa l'uva all'innovazione, generando una dolce soluzione analcolica. Una bevanda interessante,
soprattutto per quei mercati dove l'alcol è bandito. Si tratta della prima bevanda spumante che, pur non avendo nulla a
che fare con il vino, è ricavata dall'uva. Una declinazione nell'ambito vitivinicolo opportunamente battezzata con il
nome della sua inventrice, nonchè produttrice, Isabella Spagnolo, titolare con il marito, enologo, Loris Casonato,
dell'azienda agricola Iris vigneti di Mareno di Piave ( www.collezioneisabellaspagnolo. com). In verità, l'idea di
chiamare Isabella questo spumante, totalmente analcolico e dolce è dell'assessore all'agricoltura del Veneto Franco
Manzato che ha partecipato all'incontro con la produttrice, in previsione del suo lancio ufficiale a Dubai, negli Emirati
Arabi. Il battesimo, svoltosi lo scorso 21 giugno in occasione di un evento internazionale nel Creek Golf & Yatch
Club, ha sancito un bel ruolo all’Italia che reinterpreta il più classico spumante in una bevanda alcolica pensata
soprattutto, ma non solo, per coloro che seguono i precetti della religione islamica, perché la possano rispettare in
pieno senza rinunciare al piacere che può derivare da una pianta biblica e patriarcale come la vite. Certamente tra i
puristi del vino alcolico questa bevanda può causare costernazione, ma si tratta comunque di una innovazione
creativa nel settore beverage, che si ispira al vino; uno "spumante" che non è vino, frutto della creatività tutta made in
Italy e che auspica a un mercato pronto ad accoglierlo. Questa bevanda nasce da un'idea singolare, generata dall'uva
Glera. "Qualcuno potrebbe domandarsi che c'entra una bevanda a base d'uva con il vino - spiega la produttrice
Isabella spagnolo -, ma per noi che produciamo prosecco è stato un percorso naturale.
Ci piace esplorare attraverso una bottiglia di vino altre realtà, proprio ascoltando le richieste del mercato e vedendo come nel mondo l'innovazione si appresti a creare nuove opportunità di reddito in mercati a noi prima chiusi. Così abbiamo pensato: perché non utilizzare la nostra esperienza e la nostra materia prima con tecnologie moderne per fare nascere un prodotto nuovo e analcolico?". Allora si potrebbe pensare che questo prodotto va contro chi produce spumante. “No, assolutamente, stiamo parlando di un prodotto fatto con l’uva Glera, ma che non vuole certo sostituirsi allo spumante. Non stiamo parlando di una spremuta d'uva, i succhi sono altra cosa, tant'è che vengono pastorizzati. L’uva Glera è inconfondibile anche all'assaggio e ha caratteristiche tutte sue, regala allo spumante un profumo fresco, e al nostro analcolico conferisce un sapore dolce, una fragranza di mela verde che con la pastorizzazione si perderebbe. Per questo ripeto che non ha nulla a che fare con il succo d’uva ma che è alla lontana un cugino dello spumante italiano, quello a metodo Charmat". Difatti è servito molto tempo, quasi tre anni di prove e di sperimentazioni, per arrivare alla prima
produzione, il 2010. Il prodotto verrà inserito nei mercati a breve. Non è facile fare Isabella Ice, serve molta cura. L'uva necessaria per produrre questo analcolico deve essere perfetta: c'è un'accurata selezione. Ad esempio, le uva non possono scaldarsi al sole, altrimenti si avvierebbe la fermentazione naturale e quindi la raccolta delle uve deve essere fatta a mano e di notte. Devono essere scartate tutte le uve con muffe. L'uomo deve essere accorto e non rovinare le caratteristiche che la natura stessa offre, la tecnologia che si adopera per fare questo prodotto è in funzione proprio di questo: vuole lasciare il più immutato possibile il frutto e le sue caratteristiche. Una volta raccolta, portata in cantina e pigiata, il prodotto viene addizionato con CO2: un'abilità quella di produrre Isabella Ice, fatta dalla tanta esperienza che l'azienda ha maturato producendo spumante con metodo Charmat da sempre. Isabella Icel è pronto subito, non deve fermentare, viene fatto e bevuto. È l'interpretazione dello stile italiano e del metodo made in Italy in vesti inusuali, che non vuole competere con lo spumante analcolico in quanto è un'altra cosa. In azienda si producono 250.000 bottiglie di
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spumante e Isabella Ice nasce come prodotto di alta gamma e non deve e non può togliere mercato allo spumante prosecco millesimato. Continua la produttrice: "Abbiamo due diversi spumanti: il prosecco millesimato, il rosè millesimato e lo spumante Isabella Ice, alcol free. In questa prima produzione, un paio di centinaia di migliaia di bottiglie, che saranno veicolate soprattutto nei mercati musulmani , abbiamo notato interesse per questo prodotto anche nei mercati italiani familiari: donne, bambini, ecc. Non tutti vogliono brindare con succhi o coca-cola. Chi ama la tradizione e non vuole rinunciare allo stile, preferisce in certi occasioni brindare con le bollicine... ed ecco qui servita la rivoluzione con il non analcolico figlio d'uva". E il sapore? "Dolce, simile al moscato. E forse questo è piaciuto molto agli arabi che consumano succo d'uva confezionato in tetrapack, a cui aggiungono mela, menta, un mix che chiamano "soft champagne". Servono questo cocktail negli incontri di affari e nelle occasioni importanti. Questo prodotto punta sulla italianità e sul mercato Charmat. Così utilizzando il sistema di produzione del prosecco abbiamo sperimentato questa nuova produzione". Si è
citato più di una volta il “made in Italy”, ma questo non alcolico potrebbe essere copiato e, perché no, fatto anche da un'azienda cinese? “Impossibile- replica- un enologo cinese non potrebbe mai farlo. Alla base di tutto il procedimento produttivo c'è l'esperienza, il territorio, la conoscenza del prosecco. Per fare questo prodotto il prosecco deve essere parte della tua formazione, della storia, della tradizione.
Un paese competitor non ha la nostra cultura, la nostra storia, il nostro microclima, la nostra esperienza, la nostra biodiversità. Isabella Ice è una bevanda che è sinonimo di ricerca di uno stile di vita, fatto anche di qualità, senza turbare i precetti coranici. Si è pensato, perciò, di far degustare il sapore dell'uva anche nei paesi musulmani, senza offendere la loro religione. È ideale per gli osservanti dell'Islam, è buono per i bimbi, che finalmente potrebbero dissetarsi con una bevanda tutto naturale, anziché con miscele dagli ingredienti brevettati, ottenuti da acqua e concentrato”. Il colore di Isabella è giallo paglierino, chiaro, si caratterizza con un fresco profumo, ricco di sali minerali (va servito a 5 - 6°) è dolce e inconfondibile, si sposa bene con i dessert. In questo modo si apre la strada verso un mercato ricco e nuovo, che ama la qualità dei prodotti, occupando uno spazio che prima o poi vi avrebbero occupato altri che magari non vantano la tradizione nella coltivazione della vite. Approdare nel mercato del Dubai non è stato facile. Al suo primo arrivo i doganieri dell'Emirato hanno storto il naso nel vedere arrivare tutte quelle bottiglie di spumante dal Veneto e non hanno esitato
a bloccare la merce, nonostante la documentazione comprovasse che non c'era alcol. C'è voluto l'intervento di uno sceicco per liberare il carico e farlo arrivare a destinazione.
Autore: Tommaso Aniballi (Tratto dalla rivista "Devinis", di Annalisa Raduano)
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