Come la spendono i molfettesi

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Come la spendono i molfettesi
Molfetta
Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.
Politica
Il Partito
Democratico
incontra la
città. In attesa
delle primarie.
Cronaca
Sesso in cambio
delle lezioni
private. Storia
di una studentessa.
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n° 1
mercoledì 19 dicembre 2007
Cultura
Anmig e Videomolfetta: un archivio
sul web per non
dimenticare la
nostra storia.
Sport
La tela del
Ragno sul
campionato
italiano di
Serie B2.
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Inchiesta
Benedetta tredicesima!
Come la spendono i molfettesi
La città delle strutture sportive
Lo scandalo corre sul web
Cresce il numero delle società sportive, dei praticanti e dei tifosi. Sullo
sfondo il cronico problema degli impianti sportivi. Spesso male utilizzati e
poco produttivi. Le convenzioni in scadenza. La necessità di trovare nuove
soluzioni per ottenere il massimo dalle numerose strutture presenti in città.
Una calda giornata d’estate. Un amore giovanile. Un momento di trasgressione a pochi passi dal mare. Un attimo che si trasforma in un’eternità e che
fa il giro del mondo. La storia di un filmato “osè” finito sul web. Le indagini
dei carabinieri ed ora il processo per cinque minorenni.
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Politica
Chi si aspettava un nuovo dinamismo
e maggiore “fantasia” perlomeno nel
primo incontro pubblico ufficiale
forse sarà rimasto deluso: il Partito
Democratico a Molfetta incontra la
città e lo fa mantenendo un “basso
profilo”. Certamente una strategia
scelta, studiata e programmata. Quasi
una sorta di contrapposizione
allʼesplosività coreografica del “cavaliere”. Quasi a voler far capire ai
presenti, specie ai numerosi occhi
“indiscreti” presenti in sala che il
nuovo corso della politica del centrosinistra, anche a livello locale, è
contrassegnato da meno parole e più
fatti. Per ora però si pensa a chiudere
i cerchi, coprire le poltrone e darsi
una identità che non sia solo quella
dettata dalle necessità comunicative
ma soprattutto quella legata alla
voglia di fare un partito nuovo in un
mondo in cui il corso della politica sta
cambiando giorno dopo giorno.
Nellʼincontro tenutosi lo scorso 11
dicembre i temi di riflessione, a dire
la verità, non sono stati tantissimi:
dobbiamo essere uniti, dobbiamo
avere i cittadini accanto, dobbiamo
sostenere le nostre forme di “partecipazione”. E poi ancora, in riferimento
alla situazione politica locale, il
porto, lʼisolamento del sindaco.
Insomma
nulla
di
nuovo
allʼorizzonte.
E se non fosse per la voglia di metter-
Il PD strumento di cambiamento
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)NATTESADELLEhPRIMARIEvPERDESIGNAREIMEMBRIDEL
COORDINAMENTOCITTADINOLACITTÜHAINCONTRATOLANUOVA
FORZAPOLITICADICENTROSINISTRA
si in gioco del neo portavoce cittadino
del PD (e probabile futuro coordinatore) Giovanni Abbattista, più dʼuno
si chiederebbe se questa nuova entità
sia soltanto un nuovo carrozzone
mediatico o la vera svolta della politica nel centrosinistra.
Insomma, almeno stando alle prime
impressioni,
nulla
di
nuovo
allʼorizzonte. Ma è anche vero che il
nuovo Partito Democratico una
identità “amministrativa” ancora non
se la è data. Tutti attendono con ansia
Conto alla rovescia per la Brattoli
le primarie che dovranno designare i
membri del locale coordinamento. Un
coordinamento che certamente vedrà
protagonisti volti noti della politica
locale e che, a detta di Giovanni
Abbattista, dovrà rimboccarsi immediatamente le maniche per dare risposte concrete ai cittadini. Come già
detto quindi, meno parole e più fatti.
Con il valore aggiunto di una “democrazia partecipata” che dovrebbe
continuare a vedere protagonisti della
scena politica i tanti che hanno
espresso le loro preferenze attraverso
le primarie.
E di democrazia partecipata ha parlato anche lʼassessore regionale
Guglielmo Minervini, allargando
lʼorizzonte di partecipazione al di là
dei confini cittadini e chiarendo che il
nuovo Partito Democratico saprà
mettere in connessione, costante e
produttiva, il territorio locale con i
luoghi della politica e del governo
nazionale. Un rilancio di quel “governo a rete” che in tanti, da una parte e
dallʼaltra, hanno sbandierato ai
quattro venti ma che in pochi alla fine
sono riusciti a rendere operativo. Il
Partito Democratico sarà quindi lo
strumento per superare il “torpore” in
cui versa Molfetta, di questo è
convinto lʼassessore ed ex sindaco,
che ha anche sottolineato come la
nuova forza politica è stata la risposta
più adeguata alla crisi della politica.
Insomma un modo nuovo di intendere
la partecipazione e lʼimpegno di
coloro che sono chiamati ad amministrare e governare. Un modello unitario che, almeno nelle intenzioni di
ispiratori e cittadini “partecipanti”,
non dovrà partorire un “mostro” figlio
dellʼunione di due partiti, ma una
storia nuova fatta di impegno e voglia
di cambiare. Anche mantenendo bassi
i toni ed in attesa di una operatività
reale più che formale. Come sta avvenendo a Molfetta.
Un meraviglioso primo appuntamento
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033
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LETTORI/RAILLAVOROCONTINUAPERMIGLIORARCI)N
ARRIVOULTERIORIINTERESSANTINOVITÜ)LNOSTROhGRAZIEv
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LASCIARELINCARICO&ORSE
ILPOSTOAD!RMENIO
Ancora pochi giorni ed Annamaria Brattoli
potrebbe dover lasciare la carica di assessore alla socialità affidatale oltre un anno fa dal
sindaco Azzollini.
Voci bene informate indicano nel 7 gennaio
la data del saluto. Un saluto imposto dopo le
vicende che negli ultimi mesi hanno creato
una profonda frattura allʼinterno di Alleanza
Nazionale, partito che aveva indicato la
Brattoli, e che oggi invece non la sostiene
più. Annamaria Brattoli, infatti, assieme
allʼassessore Magarelli ed al consigliere
Gadaleta, ha pubblicamente dichiarato di
non condividere le scelte politiche del
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presidente del circolo locale Francesco
Armenio, abbandonando difatto il partito. E
proprio Armenio dovrebbe essere il successore alla guida dellʼassessorato. A chiedere
la sostituzione, attraverso un documento
ufficiale, i consiglieri Amato, Sgherza e
Lanza. Adesso si apre la questione “Magarelli”: se non dovesse dichiarare la sua
appartenenza ad AN anche la sua poltrona
potrebbe essere a rischio.
Come si suol dire: “abbiamo rotto il
ghiaccio”. E stando a sentire le prime
reazioni ed i primi commenti, abbiamo
colpito lʼattenzione dei molfettesi.
Il primo numero de “Il Fatto” è entrato
nelle case di tutti i cittadini, nei negozi,
negli studi professionali, nei luoghi di
ritrovo e nelle scuole. Ed è piaciuto.
I lettori hanno apprezzato la grafica, la
rapidità di consultazione ed il formato.
E non da ultimo la gratuità del prodotto.
A tutto ciò si vada ad aggiungere
lʼinnovativo metodo di distribuzione
che ha consentito a tutti di ricevere “Il
Fatto” direttamente a casa. E chi per
vari motivi non lo ha trovato nella
cassetta della posta ne ha ricevuto
copia nel corso del mercatino di San
Nicola, presso il Pala Poli o nel bar
preferito. Oppure mentre era fermo al
semaforo, come quel lettore che per
questo ci ha detto di essersi sentito
“abitante di una grande città”. A tutti
voi il nostro “grazie” per questo primo,
meraviglioso, appuntamento. In attesa
di altre novità…
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Politica
Esternalizzare: la nuova parola dʼordine del mondo sportivo cittadino
Si moltiplicano quotidianamente i successi sportivi
molfettesi ed in città lo sport sembra essere diventato
non solo il momento di riscatto e di divertimento per
centinaia di appassionati tifosi e praticanti, ma anche
uno dei temi "amministrativamente" più delicati.
Specie quando si parla di strutture sportive e della loro
gestione. "Lo sport nella nostra città gode ottima salute
spinto anche dalla forte partecipazione attiva dei
giovani e, soprattutto, dei più piccoli" ci ha detto il
consigliere comunale Angelo Marzano, tifoso appassionato di qualsiasi compagine si chiami Molfetta e
presidente della commissione consiliare sport, cultura
e turismo. "Questa prorompente vitalità -ha ricordatova amministrata con saggezza senza alterare
dallʼesterno equilibri e peculiarità proprie del settore",
in sintesi una amministrazione comunale ha il dovere
di supportare lo sport ma senza oltrepassare certi limiti.
Ed uno dei supporti che le società sportive si attendono
è quello legato alla gestione degli impianti cittadini:
"La questione delle esternalizzazioni degli impianti è
argomento su cui si è intervenuti in passato. Il processo
non si è completato, quindi, si dovrà proseguire su
035
-ARZANOhCONDIZIONIOMOGENEE
NELLUTILIZZAZIONEDEGLIIMPIANTIPER
OFFRIREPIÂPOSSIBILITÜALLESOCIETÜv
quellʼindirizzo per non vanificare i risultati sin qui
ottenuti".
In città gli esempi di gestione "esterna" ci sono già,
"val la pena ricordare -ha continuato il consigliere- che
lʼesperienza più significativa è stata quella del “Palapoli” la cui gestione è tuttora affidata ad un consorzio
di società sportive. Giudico quella scelta positiva in
termini economici e di operatività e certamente
unʼesperienza esportabile ad altre situazioni".
Una scelta che tra qualche mese dovrà necessariamente confrontarsi con la naturale scadenza della convenzione e con la possibilità di allargare l'esperimento
Palapoli ad altre realtà cittadine.
"Sicuramente in prossimità della scadenza delle
convenzioni, si dovranno perfezionare alcuni aspetti;
sussistono, infatti, questioni non risolte ed alcune
evidenti incongruenze. Un esempio per tutti: attualmente, il Palapoli appare decisamente sovrautilizzato,
esattamente lʼopposto di quanto accade negli altri due
palazzetti cittadini. Eʼ necessario quindi intervenire in
modo deciso per creare condizioni più omogenee
nellʼutilizzazione degli impianti e offrire più possibilità alle società di programmare seriamente".
"I fatti ci dicono anche che si può e si deve risparmiare di
più, che ci si deve sforzare di trovare nuove e moderne
forme di finanziamento che permettano lʼalleggerimento
dei costi di gestione e manutenzione. Si deve procedere
al riordino del settore in termini logistici coinvolgendo
tutte quante le strutture cittadine".
E proprio "esternalizzare" sembra essere la parola
d'ordine che frulla oramai da parecchio tempo nelle
menti di politici e dirigenti sportivi. Un modo per
esentare l'amministrazione da spese extra e permettere
di far "produrre" strutture che attualmente costituiscono voci di spesa incisive. E la corsa ad "accaparrarsi"
gli impianti sportivi cittadini sembrerebbe oramai
iniziata. Almeno stando a sentire i discorsi di più di un
dirigente sportivo.
Impianti sportivi per tutti i gusti
PERLAPUBBLICITASUQUESTOGIORNALECHIAMA
036
-OLFETTAáTRALECITTÜINREGIONEPIÂRICCHEDISTRUTTURE
SPORTIVEDAIPALAZZETTIAICAMPIDACALCIODALLEPISTE
DIPATTINAGGIOALLAPISCINA5NPATRIMONIONOTEVOLE
Molfetta è certamente tra le città della
regione che possono vantare il maggior
numero di strutture sportive. Un
patrimonio pubblico di notevole
rilevanza e che, nella maggior parte dei
casi, risale ad un periodo compreso tra
la metà degli anni Settanta e la fine degli
anni Novanta.
Cominciamo dai palazzetti: i più datati
sono quello di piazza don Sturzo dotato
di una tribunetta ed anche di una pista
per il pattinaggio esterna e quello di via
Giovinazzo, da qualche tempo affidato
alla Federazione Tennistavolo ed oggetto di un imponente intervento di
restyling alcuni anni fa che portò alla
realizzazione di una tribuna in muratura
ed al recupero strutturale dellʼintero
edificio. Progettato per i Giochi del
Mediterraneo del 1997, il “Pala Poli”
della zona 167 è la struttura più moderna. Eʼ dotato di una palestra centrale
fornita di circa 1000 posti a sedere, e di
due palestre minori una delle quali è
stata affidata ad una società sportiva che
lʼha trasformata in una palestra ad uso
dei soli soci. La struttura è anche dotata
di numerosi locali che ospitano associazioni sportive e di volontariato. Chiude
il cerchio delle strutture coperte
lʼimpianto natatorio gestito attualmente
dal Coni Puglia. A queste strutture si
aggiungono le palestre di alcune scuole.
La città può inoltre contare sullo stadio
“Poli” dotato di campo da calcio in
manto erboso e di pista dʼatletica, sul
campo di calcio “Petrone”, che ha da
poco un manto in “sintetico”, dei campi
da calcio a 5 in via Salvemini e via del
Gesù (entrambi bisognosi di urgenti
interventi di recupero) oltre a quelli
“privatizzati” di piazza Gramsci. La
dotazione si completa con la struttura
allʼaperto realizzata a due passi dalla
parrocchia Santa Famiglia e che nelle
intenzioni doveva essere un'altra pista di
pattinaggio ma che attualmente versa in
stato di totale abbandono.
Politica
Scopa e paletta: ex detenuti al lavoro
Petizione contro la centrale elettrica
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038
4UTTOQUESTOáPOSSIBILEPERCH£L!SMDI-OLFETTAHAADERITO
ALLINIZIATIVAFINANZIATADAL0ARLAMENTOCONLALEGGEDEL
CHEMIRAAPROMUOVEREILREINSERIMENTOLAVORATIVOPER
EXDETENUTIBENEFICIARIDELLINDULTO
A gennaio ne arriveranno altri due, nelle
settimane successive arriveranno tutti gli
altri fino a raggiungere un massimo di
nove unità. Intanto in cinque, due di loro
da quasi un mese, sono al lavoro tra le fila
degli operatori ecologici dellʼAsm,
lʼazienda servizi municipalizzati. Si tratta
di due ex detenuti, due uomini che hanno
beneficiato dellʼindulto, ai quali è stata
concessa lʼopportunità concreta di
rimettersi in gioco cambiando pagina e
modo di vivere. Cinque uomini, quattro di
Molfetta lʼaltro di Giovinazzo, che lavorano per sei ore al giorno e che per il loro
lavoro percepiranno circa settecento euro
al mese. Lʼesperienza lavorativa per loro
durerà solo quattro mesi. Ma è pur sempre
un inizio. In cinque, assicurano i responsabili dellʼazienda, ce la stanno mettendo
tutta. Nelle loro mansioni mettono un
impegno anche superiore a quello richiesto. Non protestano mai. Eʼ come se
volessero dimostrare di meritare la chance
che gli è stata data.
Tutto questo è possibile perché Molfetta
come Torino, Milano, Venezia, Genova,
Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Napoli,
Bari, Cagliari, Catania, Messina, Palermo
ha aderito allʼiniziativa finanziata dal
Parlamento con la legge 241 del 2006, che
mira a promuovere il re-inserimento
lavorativo per ex detenuti beneficiari
dellʼindulto. Le nove unità interessate dal
progetto, oltre ad essere state selezionate
da un tutor di Italia Lavoro, attraverso gli
elenchi in dotazione ai Centri per
lʼImpiego,
saranno continuamente
monitorati.
Ma perché solo in nove potranno accedere
al progetto? La risposta è affidata ad una
nota diramata dal presidente dellʼAsm,
Francesco Nappi. “La nostra azienda – ha
detto - ha diritto, in base alla legge,
allʼutilizzo di massimo nove indultati. Il
numero di nove scaturisce in rapporto al
numero dei dipendenti a tempo indeterminato di forza lavoro Asm. Saranno
utilizzati come operatori ecologici e
nessun costo grava sulle casse del
Comune di Molfetta oppure sullʼAsm”.
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)L,IBERATORIO0OLITICOSI
SCHIERASULFRONTECONIL
#OMITATOh.O#ENTRALEv
La PoweFlor, società del gruppo
"Ciccolella" ha da qualche mese avviato i lavori di realizzazione di una
centrale elettrica sulla strada provinciale Molfetta-Bitonto, a pochi chilometri
dal confine con il comune di Giovinazzo. La costruzione della centrale (che
dovrà produrre energia grazie alla
combustione di oli vegetali) ha destato
preoccupazione tra numerosi cittadini
molfettesi che vogliono evitare che i
lavori di realizzazione procedano
preoccupati dagli eventuali problemi di
inquinamento
legati
all'attività
industriale. A fare da "megafono" al
fronte del no, è stato il Liberatorio
Politico (nella foto il coordinatore
Matteo dʼIngeo) che ha anche oraganizzato un dibattito alla presenza di Tonino
D'Angelo di Medicina Democratica,
Mauro de Ruvo e Felice Pasculli del
Comitato "No Centrale". Avviata anche
una raccolta firme per chiedere che il
consiglio comunale di Molfetta approfondisca la vicenda e chiarisca i dubbi
sollevati dai cittadini relativi alla
concessione
delle
autorizzazioni
rilasciate dalla Regione Puglia e che nel
frattempo si proceda con la sospensione
dei lavori di costruzione della centrale.
La “Power Flor” dal canto suo ha
sempre sostenuto la non pericolosità
della centrale, ritenendola necessaria
per lo sviluppo degli impianti floristici
“Ciccolella” che usufruiranno della
produzione della nuova struttura.
Politica & dintorni
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Rispettato il Patto di Stabilità
I cittadini e la loro qualità di vita
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040
)LSINDACO!NTONIO!ZZOLLINIhNELNESSUNAUMENTO
DELLEIMPOSTECOMUNALIPERICITTADINIMOLFETTESIv
Finalmente una buona notizia per i
cittadini molfettesi. Nel 2008 non ci
saranno aumenti per ciò che riguarda
le imposte comunali. Ad annunciarlo
è stato il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini che lo ha dichiarato
dopo aver fatto sapere che il Comune
di Molfetta rispetterà il Patto di
Stabilità Interno imposto dalla legge.
Secondo quanto evidenziato dall'assessore al bilancio, Mimmo Corrieri,
l'amministrazione comunale è riuscita a recuperare lo sforamento della
spesa corrente ereditata nel 2006 e a
rispettare le soglie di spesa fissate
per il 2007, risanando completamente i conti del comune.
Con il rispetto del Patto di Stabilità
si eviteranno sanzioni pesanti quali
la possibile dichiarazione formale di
illegittimità
del
bilancio
e
lʼautomatico aumento delle imposte
locali al livello massimo possibile.
Corrieri ha definito il risultato
raggiunto "straordinario considerando che nel corso dellʼultimo anno e
mezzo ci siamo ritrovati, nostro
malgrado, a dover coprire oltre 5
milioni di euro di debiti fuori bilancio, cioè debiti rivenienti da esercizi
amministrativi precedenti e mai
accertati prima".
La riduzione delle spese si è avuta
azzerando tutte le sacche di privilegio nellʼambito della spesa per il
personale: cioè eliminando importanti esborsi di fondi sostenuti in
passato per iniziative e progetti del
tutto improduttivi e, in taluni casi,
addirittura al limite della legittimità.
E' stata ridotta sensibilmente la spesa
per i telefoni cellulari così come per
lʼenergia elettrica. Recuperate le
entrate derivanti da concessioni
comunali e da fitti di immobili
comunali. Nel contempo il comune
fa sapere di avere avviato importanti
opere di riqualificazione urbana
(quali il recupero di alcune piazze
cittadine e la rimozione dei tralicci) e
aumentato di 400mila euro la spesa
per i servizi in favore dei giovani,
degli anziani e delle famiglie più
deboli.
Da oggi risparmiare lʼacqua si può
3OTTOSCRITTOUNPATTOOPERA
TIVOPERILh0ROGETTOCITTA
DINO#ITTÜ3ANEn/MSv
Un patto è stato sottoscritto fra i comuni
di Molfetta e Giovinazzo, l'Ausl Bari e
l'Università di Bari con l'obiettivo di
migliorare la qualità della vita dei
cittadini. Lʼaccordo servirà per rendere
operativo il "Progetto cittadino Città
Sane - Oms" cui da anni aderisce la
nostra amministrazione comunale.
Alla firma dell'atto hanno preso parte il
direttore generale della Ausl Cosentino
(nella foto), il sindaco Azzollini, l'asses-
sore alla solidarietà sociale e sanità di
Giovinazzo, Stufano ed il professor
Palasciano dell'Università di Bari.
Con il protocollo sono state poste le basi
per creare una rete istituzionale capace
di varare progetti di educazione e
promozione della salute.
I prossimi passi saranno la realizzazione
del "II° Profilo Salute della Città", un
progetto per la lotta all'obesità in età
scolare, l'istituzione di uno "Sportello
Salute", un corso per smettere di
fumare, corsi di rianimazione rivolti a
particolari categorie professionali,
azioni di sensibilizzazione alla donazione del sangue.
Il coordinamento scientifico sarà affidato all'Università di Bari; l'Ausl si
occuperà di garantire le competenze in
termini di documentazione, formazione
e professionalità degli operatori
coinvolti. Il comune di Molfetta metterà
a disposizione i propri consulenti scientifici e la struttura dell'Ufficio Città
Sane.
Tra due anni la nuova chiesa di SantʼAchille
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041
,ATTUALEEDIFICIOLITURGICOFORSEDIVENTERÜUNAUDITORIUM
ALSERVIZIODELLINTERACITTÜ#ONTINUALARACCOLTAFONDI
'RAZIEADUNINIZIATIVADI
#OMUNEE!CQUEDOTTO0UGLIESE
Risparmiare acqua e soldi sarà più facile a
Molfetta grazie all'accordo siglato tra il
comune e l'Acquedotto Pugliese e che
consentirà ai cittadini di ridurre i loro
consumi.
A partire dai prossimi giorni comincerà la
distribuzione gratuita dei cosiddetti
riduttori di flusso da applicare alla
rubinetteria.
I riduttori, più conosciuti come "frangigetto", aggiungono aria allʼacqua che
esce dal rubinetto in modo tale da mantenere inalterata lʼintensità apparente del
flusso, ma allo stesso tempo riducendo la
quantità effettiva di liquido erogato.
I cittadini potranno ritirare il frangi getto,
assieme ad uno speciale “kit risparmio”.
direttamente recandosi presso gli uffici
comunali.
LʼAcquedotto Pugliese, che coordinerà le
operazioni di distribuzione, si occuperà
anche di pubblicizzare lʼiniziativa.
Fra due anni, poco più di 700 giorni
oltre 15mila molfettesi potranno entrare nella loro nuova chiesa.
Domenica 23 dicembre, alle ore 11.30,
con la presenza del vescovo mons.
Luigi Martella, delle massime autorità
comunali, dei progettisti e di tutti i
fedeli, si terrà la cerimonia della posa
della prima pietra della nuova chiesa di
SantʼAchille.
Lʼopera, alla cui realizzazione si stava
pensando oramai da alcuni anni, è stata
fortemente voluta dagli abitanti dei
quartieri Pardiso, Lotto 2 e 167 che,
guidati dal parroco don Raffaele Tatulli
e dai sei membri del comitato costituito
per lʼoccasione, adesso vedono il
“traguardo” oramai vicino.
Il nuovo edificio liturgico, con pianta a
forma di croce, conterà 650 posti a
sedere, sorgerà nellʼarea immediatamente adiacente allʼattuale chiesta,
nella zona in prossimità del liceo scientifico. Progettata dallʼarchitetto Antonio Grasso e dallʼingegner Enzo
Balducci, sarà realizzata dallʼimpresa
Marcotriggiano Costruzioni di Giovinazzo.
Lʼintera opera avrà un costo di
3.300.000 euro, la metà dei quali finanziati dalla CEI attraverso lʼotto per
mille e la restante parte da un contributo della Diocesi e attraverso le offerte
raccolte tra i fedeli (donazioni sul
conto corrente IT69 T 05040 41563
010338 A).
Cronaca
Pacco bomba a Giovanni De Bari.
Faida interna alla famiglia
da sistemare col tritolo?
043
Gli inquirenti si stanno preparando a
chiudere il cerchio. Per questo sembra
ormai certo che presto saranno emessi
provvedimenti a carico dei responsbaili
dellʼattentato del 29 novembre scorso
messo a segno ai danni di Giovanni De
Bari. Le attenzioni degli investigatori si
stanno concentrando negli ambienti
familiari del quarantottenne destinatario
dellʼordigno, esploso poco prima delle
21, sistemato proprio sotto la porta di
casa mentre lui si trovava allʼinterno.
ci sarebbe alcuna guerra tra i gruppi e
le famiglie che compongono il tessuto
della microcriminalità locale. Quella
esplosione è legata ad una questione di
famiglia o comunque a persone legate
alla sua famiglia, ai suoi affetti.
Dʼaltra parte non è un segreto che
Giovanni, negli anni, ha provato a
rifarsi una vita lontano dal mondo
criminale che lo aveva visto tra i protagonisti del narcotraffico negli anni ʼ90.
Ed è anche cosa nota che lui, con le sue
7
Scippatore fermato da un passante,
diciottenne in manette
044
Ha scippato una donna in pieno centro
abitato, ma è stato subito dopo rincorso e bloccato da un passante che lo ha
consegnato ai Carabinieri. Eʼ accaduto
dove i militari della locale Compagnia
hanno arrestato Mario Lagrasta,
18enne, già noto alle forze dellʼordine,
con lʼaccusa di rapina.
A seguito di una richiesta dʼintervento
urgente giunta sul “112” per uno scippo
appena compiuto in via Capitano De
Candia, una “gazzella” dei Carabinieri
si è recata immediatamente sul posto
ove ha trovato un capannello di persone attorno ad un uomo che tratteneva
un ragazzo resosi responsabile poco
prima di uno scippo ai danni di una
signora.
Preso
in
consegna
lʼindividuo, immediatamente identificato nel 18enne, gli operanti hanno
accertato che il giovane poco prima
aveva asportato la borsa che la donna,
sessantenne, portava a tracollo, scaraventando per terra la malcapitata per
vincere la resistenza oppostagli. Tuttavia le grida della vittima avevano
attirato lʼattenzione di un passante, il
quale, notando il ladro correre con la
borsa tra le mani, senza esitazioni si era
posto al suo inseguimento e dopo
averlo bloccato ha chiamato il 112. La
vittima, tornata in possesso della borsa
che il giovane aveva lanciato via
durante la fuga, a seguito della caduta
ha riportato una contusione ad una
spalla guaribile in dieci giorni. Inevitabile lʼarresto per lo scippatore, associato subito dopo presso il carcere di Bari.
Il Gip del Tribunale di Trani ha convalidato lʼarresto del giovane ed ha
emesso a suo carico una ordinanza di
custodia cautelare in carcere.
In semilibertà Vito Diniddio:
uno dei fruttivendoli mancati
da Massimiliano De Bari
045
Per strada, vico II Madonna degli
Angeli, una delle traverse di via
Margherita di Savoia, non cʼera anima
viva. Almeno nessuno ha visto niente.
Nessuno è stato in grado di fornire
elementi utili alle indagini Lo stesso
Giovanni de Bari, il quarantottenne
destinatario della bomba, ha dichiarato
di non avere idea di chi potesse odiarlo a
tal punto da spaventarlo in quel modo.
Anche perché allʼinterno dellʼordigno è
probabile ci fosse tritolo, un tipo di
esplosivo che, in zona, si reperisce con
estrema facilità, considerata la consistente presenza di residuati bellici, e che
viene impiegato anche dai pescatori di
frodo.
In ogni caso, secondo indiscrezioni, non
dichiarazioni, abbia consentito agli
inquirenti di accertare i ruoli e le
responsabilità delle persone che
facevano parte organizzazione che
controllava il traffico di sostanze stupefacenti, decapitata con lʼoperazione
Reset Bancomat. Per questo nelle ore
successive allʼagguato esplosivo gli
investigatori avevano concentrato le
loro attenzioni anche sui personaggi
usciti di galera con lʼindulto o per
sconti di pena, senza mai escludere
anche i familiari dellʼuomo, in suoi
conoscenti, le sue amicizie di sempre,
le persone che con lui hanno condiviso
esperienze e che lui, in qualche modo,
avrebbe danneggiato per trarne un
beneficio diretto.
Fino al 29 aprile del 2008 Vito Diniddio, uno dei fruttivendoli scampati
allʼaggressione del 10 ottobre del 2006
in cui Massimiliano De Bari, poi
arrestato dai carabinieri, esplose alcune
decine di colpi di arma da fuoco, potrà
godere dei benefici della semilibertà.
Lʼordinanza di custodia cautelare a
carico dellʼuomo è stata eseguita dai
carabinieri. Diniddio, che sconta la
pena per detenzione illegale e ricettazione di arma da fuoco, si era consegnato ai carabinieri nei giorni successivi
allʼagguato.
Diniddio girava armato perché temeva
una seconda aggressione da parte di De
Bari che, per alcuni giorni, si era dato
alla latitanza. Diniddio e gli altri due
fruttivendoli, tutti imparentati tra loro,
erano finiti nel mirino di De Bari perché
secondo lui avevano usato violenza ad
una delle sue sorelle, allʼepoca dei fatti,
minorenne. Una circostanza questa che
non è mai stata accertata e che la stessa
vittima non è stata in grado di confermare. Lʼagguato avvenne in pieno
giorno mentre cʼerano clienti ad acquistare frutta. In seguito allʼagguato uno
dei tre fruttivendoli rimase gravemente
ferito ed in seguito ha perso lʼuso delle
gambe. Gli altri due uscirono miracolosamente illesi.
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Cronaca
Ripresa mentre fa sesso e sbattuta sul web: storia di una sedicenne
046
I protagonisti di questa storia sono tutti
minorenni. Sono sette in tutto. La legge
impone la tutela delle loro identità anche
se basta chiedere in giro e i loro nomi,
specie tra i più giovani, non sono un
mistero, non lo sono mai stato. Si tratta
di sette studenti. Tutti liceali, dicono.
Giovani rampolli di famiglie in vista.
Tutti sono protagonisti di una vicenda a
tinte forti. Di uno scherzo cattivo. Di una
storia che diventa la denuncia implicita
del disagio vissuto da alcuni adolescenti
(per fortuna non tutti) convinti che sia
possa commettere qualsiasi bassezza e
che dopo, per farla franca, sia sufficiente
negare. Sbagliato.
Questa è la storia di una sedicenne finita
su internet mentre fa sesso con il suo
ragazzo. I due, appartatati nella cabina di
un lido, ritengono di essere al sicuro.
Non è così. Qualcuno, unʼamica della
coppia, li riprende con un videofonino.
A partire da quel momento, chiunque
può assistere allo spettacolo. Le sequenze video viaggiano in web e sui telefonini. Ora i cinque studenti rischiano
grosso. Tra qualche giorno sul loro
destino si esprimerà la Procura per i
minori di Bari. Intanto tutti sono stati
indagati per detenzione finalizzata alla
0ERGLIAUTORIDELhFATTACCIOváPROBABILELARICHIESTA
DIRINVIOAGIUDIZIO.EIPROSSIMIGIORNIáATTESALA
DECISIONEDELLA0ROCURADEIMINORENNIh)L&ATTOv
RIPERCORRELETAPPEDELLAVICENDA
diffusione di materiale pedopornografico. Intanto i genitori degli indagati fanno
muro e sono pronti a difendere i loro
ragazzi a qualsiasi costo dimostrando
estraneità ai fatti, buona fede, pentimento. Quelli dei protagonisti inconsapevoli
della vicenda sono distrutti e, in alcuni
momenti, sono stati costretti a ricorrere a
cure mediche.
Lo scandalo esplode a novembre del
2006. I carabinieri vengono a conoscenza dei video (ce ne sono almeno due in
web) e aprono un fascicolo. Individuano
la ragazza (sul web viene indicato il suo
nome e la scuola di provenienza oltre
alla città di origine) e il suo ragazzo Li
interrogano. Partono le denunce. Vengono ascoltati decine di studenti. Interviene
anche la polizia postale. Pochi giorni e il
quadro è chiaro. Lʼautore materiale del
filmato è una ragazza, nel video si vede
il suo polso e si intravede il suo pareo,
unʼamica della protagonista. Gli altri
amici della coppia, tutti ragazzi, hanno
fatto il resto, la conferma arriva dai
computer e dai telefoni cellulari sequestrati. Ora siamo alla resa dei conti.
Davvero difficile pensare che i cinque
possano uscirne puliti: lʼhanno fatto
davvero grossa.
Cronaca
9
Finisce in tribunale lʼuomo che si era inventato la vita di un altro
Eʼ possibile che negli anni in molti si
siano imbattuti in lui inconsapevolmente.
Media statura, stempiato, robusto, occhi
scuri e faccia da bravo ragazzo Giacomo,
sulla menzogna, forse addirittura su un
equivoco, si era costruito lʼidentità di un
altro. Della persona che forse avrebbe
voluto essere per accedere ai salotti buoni
e per sedere sempre in prima fila. Sicuramente intelligente, a tratti brillante, non
aveva messo in conto il fatto che prima o
poi qualcuno gli avrebbe presentato il
conto. Anche perché lui si è preso gioco
di magistrati ad ogni livello, rappresentanti delle forze dellʼordine, ufficiali e alti
ufficiali inclusi, ministri, parlamentari,
sindaci, esponenti politici di ogni colore,
liberi professionisti, avvocati in testa,
commercianti, esponenti del mondo
dellʼassociazionismo, studenti, amici e
conoscenti, e, cosa per certi versi anche
più grave, di vittime del racket e
dellʼusura.
tata dallʼavvocato Maurizio Altomare, si
è costituita parte civile. Giacomo, conquistando la fiducia del presidente, aveva
compiuto una vera e propria scalata
allʼinterno dellʼassociazione e questo gli
aveva consentito di accedere ad uffici e a
frequentazioni eccellenti. Con i “colleghi” magistrati amava discutere di
sentenze e di procedimenti; con gli
ufficiali commentava provvedimenti,
partecipava ad incontri e cene importanti;
con lʼassociazione dava ascolto alle
vittime del racket e dellʼusura, partecipava ad incontri pubblici, a riunioni a porte
chiuse, ad incontri segretissimi. Per
questo il danno di “immagine” per
lʼassociazione, minata alla base della sua
credibilità, è notevole.
047
Giacomo è difeso dagli avvocati
Marcello Porcelli e Maria Rosaria
,UOMOáACCUSATODISOSTITUZIONEDIPERSONAAPPROPRIA
Basile, chiamati ad assolvere un compiZIONEINDEBITATRUFFACONTINUATATENTATATRUFFAEFURTO
to davvero arduo; e alle udienze in corso
AGGRAVATO)LPROCESSOASUOCARICOáTUTTORAINCORSO
presenzia anche lʼavvocato Tullio
Bertolino in rappresentanza di un
offrendo il suo tempo sarebbe riuscito a sottrarre dalle
Le conseguenze di una vicenda cominciata per
avvocato “vittima” delle bugie del trentaquattrenne
casse di unʼassociazione di volontariato quasi ottomila
gioco
che giocando su un equivoco (tutto sarebbe nato
euro. E non è tutto. Presentandosi come Gip del tribunale
Il processo a carico di Giacomo è cominciato il 19
dalla cattiva interpretazione di prossimo dottore in
di Benevento e come docente dellʼuniversità La Sapiengiugno scorso ed è tuttora in corso a Molfetta presso la
magistero) si era fatto prendere la mano inventandoza di Roma, dopo aver indotto in errore i vertici
sezione distaccata del Tribunale di Trani. A lui, che ha
si unʼaltra vita. E adesso resta da chiedersi come
dellʼassociazione provinciale Antiracket, avrebbe preso
circa trentaquattro anni, vengono contestati i reati di
trascorre i giorni lʼuomo che sulla menzogna aveva
parte ad incontri istituzionali, anche a porte chiuse, e
sostituzione di persona, appropriazione indebita, truffa
costruito rapporti sociali e personali. Giacomo
avrebbe sottratto documentazione dallʼinterno di uno
continuata, tentata truffa e furto aggravato. Secondo
continua a rappresentare un mistero anche per chi lo
studio legale.
quanto è stato accertato nel corso delle indagini
ha conosciuto. Cʼè chi sostiene abbia cambiato look,
coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica,
sta di fatto che non partecipa alle udienze del
Le vittime del raggiro
Carla Spagnuolo, il trentaquattrenne, facendosi passaprocesso a suo carico, chi dice stia continuando a
Nellʼambito del procedimento a carico di Giacomo
re per quello che non era (a tutti diceva di essere un
recitare la sua parte in altra sede. Ma questa forse è
proprio lʼAssociazione provinciale antiracket, rappresenmagistrato in servizio al tribunale di Benevento),
una menzogna. Chissà.
Sesso in cambio delle lezioni private: il racconto.
di Matteo Diamante
048
5NARAGAZZARACCONTAADISTANZADIMESIDALLOSCANDALOALL5NIVERSITÜDI"ARI.ELLESUEPAROLEIMBARAZZOEVERGOGNA
Prestazioni sessuali in cambio del
superamento delle prove per lʼaccesso
alla facoltà di Medicina di Bari. A
distanza di alcuni mesi dai primi
scandali e dallʼinizio delle indagini
della magistratura continuano ad
affiorare storie di “ordinaria follia” dai
racconti degli aspiranti studenti della
facoltà di medicina dellʼuniversità di
Bari.
Lucia (il nome è inventato) ha 19 anni
ed il sogno nel cassetto di diventare
medico. “Nonostante avessi ricevuto
unʼottima preparazione scientifica, in
quanto fresca di esami di maturità
–ricorda Lucia– alla fine di agosto
decisi di frequentare presso il Policlinico di Bari uno di quei precorsi per la
preparazione ai test di Medicina. Corsi
completamente gratuiti e della durata
di una settimana”.
“Proprio lʼultimo giorno del corso è
arrivata lʼamara sorpresa: sono stata
avvicinata da due studenti di Medicina
del sesto anno, almeno stando a quanto
mi hanno detto. Hanno iniziato a fare
degli apprezzamenti, allʼinizio piacevoli e si sono offerti di aiutarmi nel
superamento delle prove. Parlavano di
lezioni private che loro stessi potevano
darmi. Ricordo che dissi che al
momento non potevo permettermi
ulteriori spese per le ripetizioni. In
quellʼoccasione mi sono state proposte
prestazioni sessuali complete in
cambio di una preparazione ottimale”.
“Allʼinizio ho pensato ad uno scherzo
di cattivo gusto. Poi mi hanno detto che
altre ragazze avevano accettato negli
anni scorsi la stessa proposta, ottenendo alla fine un buon risultato, anche
perché i due studenti dicevano di essere
in contatto con alcuni docenti”.
La ragazza ha rifiutato lʼofferta ma non
ha denunciato nulla: “Non ha avuto
nemmeno il coraggio di parlarne in
famiglia. Lʼimbarazzo e la vergogna
hanno preso il sopravvento. Ho raccontato tutto per la prima volta, soltanto
dopo che lo scandalo dei test era
venuto fuori, a mia sorella. Eʼ vero
avrei dovuto denunciare tutto ma chi
avrebbe creduto a questo racconto? In
fondo non ho nulla in mano, nessuna
prova, solo la mia parola”. E la rabbia
di essersi imbattuta in degli sciacalli.
Inchiesta
11
Una tredicesima più povera e meno regali sotto lʼalbero.
di Corrado Germinario
049
)MOLFETTESISPENDONODIMENOINOCCASIONEDELLEFESTIVITÜMANONRINUNCIANOALLETRADIZIONINATALIZIE3ALVADANAIOPERMETTENDO
Molfettesi spendaccioni o più attenti
al portafoglio? Un Natale allʼinsegna
delle spese folli o con la voglia di
risparmiare quel poʼ che la tredicesima ha portato nelle tasche dei lavoratori.
Su questi argomenti ci siamo interrogati ed abbiamo interrogato chi, i
commercianti, quotidianamente può
tracciare un bilancio di spese, acquisti
e capricci vari.
Abbiamo quindi indagato in quelli che
sono gli spazi, tradizionali o meno, del
commercio molfettese, per offrirvi
uno spaccato di economia spicciola su
come e dove spendono, quando
spendono, i nostri concittadini.
Secondo
le
ultime
indagini
dellʼAssociazione
Conumatori,
questʼanno il Natale sarà un poʼ più
povero per tutti gli italiani a causa di
una tredicesima che si sgonfia e delle
spese ordinarie che aumentano costantemente.
I nuclei familiari con reddito annuo
superiore a ventimila euro vedranno
scendere la loro “gratifica natalizia”
per somme che variano tra i quindici
ed i settantaquattro euro rispetto a
quanto percepito nel 2006. Un calo
che da qualche tempo a questa parte si
è trasformato in tendenza con intuibili
ripercussioni sulle possibilità di spesa
delle famiglie italiane.
E se fino a qualche anno fa i lavoratori
attendevano la tredicesima con ansia
per potersi concedere qualche spesa
fuori dallʼordinario, oggi non è più
così.
Sempre secondo lʼassociazione consumatori, su una tredicesima di millecinquecento euro, gli italiani ne utilizzano lʼ85% per fare fronte a spese del
tutto ordinarie come il pagamento
delle bollette, delle rate del mutuo, di
assicurazioni varie. Cui poi si aggiungono le spese fisse di carburante e
quelle in aumento destinate a cene e
pranzi delle festività in ossequio a
tradizioni che, specie al sud, sono dure
a morire.
Alla fine dei conti, quando sono stati
saldati debiti e conti vari, ogni nucleo
familiare destina in media ai regali
natalizi somme che variano tra i
centocinquanta ed i duecentocinquanta euro, circa il 10% in meno rispetto
allʼanno scorso.
Un risparmio che rende tristi i consumatori, spesso costretti a privarsi della
gioia di ricevere o acquistare il dono
tanto desiderato, ma anche e soprattutto commercianti e produttori che,
come vedremo nelle prossime pagine,
non vedono più nel mese di dicembre
il periodo del boom degli acquisti.
Per ovviare allʼaumento delle spese
ordinarie ed alla conseguente diminuzione delle uscite per acquisti “straordinari”, da più parti è anche giunto
lʼinvito ad anticipare il periodo dei
saldi a prima della fine dellʼanno. Una
soluzione che potrebbe garantire
maggiori possibilità di spesa per i
consumatori e crescita degli affari per
i commercianti.
Nel frattempo i molfettesi, seppur
limitandosi, non rinunciano affatto
alle loro abitudini: regalini sotto
lʼalbero di Natale, lauti pranzi e cene
e, perché no un gesto di solidarietà,
restano in cima alla lista delle cose da
fare in questi ultimi giorni dellʼanno.
12
Natale a tavola a
Molfetta
050
Cioccolato, mandorle, fichi secchi e vin
cotto. I profumi e i colori che caratterizzano le tavole nei giorni di festa sono
sempre gli stessi almeno da queste parti.
Anche se, a sentire gli esperti, qualcosa
comincia a cambiare pur nel solco della
tradizione.
Il regalo “dolce” continua a tirare ma,
entrando in pasticceria, si acquista in
maniera diversa a seconda che si tratti di
dolci da consumare a casa con parenti e
amici o di dolci con cui presentarsi a casa
di amici quasi fosse un biglietto da visita.
“Il cliente che acquista un dolce da portare a casa – spiega il maestro pasticcere
Franco Lanza - ai dolci tipici della nostra
tradizione abbina quasi sempre un dessert
più fresco e morbido, una mousse, una
spuma. Quando invece sta acquistando un
dolce da regalare punta su qualcosa di
innovativo senza però staccarsi troppo
dalla nostra tradizione. In pratica sceglie
dolci che comunque sono preparati con i
fichi secchi piuttosto che con il vin cotto
o con le mandorle”. A proposito di “innovazione controllata”, in pasticceria per
questo Natale, e per tutte le festività di
fine anno in genere, da non perdere sono
le mousse al mandarino, i panettoni che al
posto dellʼuvetta e dei canditi sono pieni
di pezzi di fichi secchi e magari sono
ricoperti di cioccolato, e tutti quei dolcetti
che, senza allontanarsi troppo dalle ricette
della nonna, fanno riscoprire il gusto dei
sapori autentici. Lʼalternativa è poi la
confezione gioiello per i cioccolatini
artigianali di ogni forma e di ogni tipo da
quelli classici a quelli speziati, a quelli
allʼolio di oliva. Per trovarli? Basta girare
un poʼ.
Passando al salato. “Da tempo – dice il
professor Giacomo Giancaspro, presidente dellʼAssociazione Cuochi baresi e
vice presidente nazionale della Federazione italiana cuochi - rinnoviamo
lʼinvito a riscoprire i piatti del territorio
magari rivisitati per rispondere alle
esigenze nutrizionali di cui ha bisogno il
nostro organismo. I nostri prodotti hanno
bisogno di essere riscoperti e valorizzati
e qualcuno comincia ad ascoltare i nostri
consigli”. E se volessimo proporre un
menu per il pranzo di Natale? Eʼ presto
detto. “Come antipasto proporrei anelli
di calamari pastellati accompagnati da
una insalatina di arance, sedano e olive
nere; come primi piatti, orecchiette con
funghi carboncelli e croccante di ciocia,
e un risotto con il pesce San Pietro, come
secondo piatto, costolette dʼagnello con
purea di patate schiacciate; e poi verdure
crude, frutta secca e i dolci della
tradizione”.
Inchiesta
Regali “Fashion” a prezzi dʼo
051
,ACORSAALREGALOSTAPERCOMINCIARE
SOLOADESSOTUTTISONOACACCIADI
AFFARI0ERIREGALIALPRIMOPOSTO
CáLATECNOLOGIADICONSUMO
Lʼidea regalo che tira di più è quella che fa riferimento alla tecnologia di consumo. Insomma Hi-pod, telefonini, videocamere e annessi
funzionano ancora. Molfetta si allinea a tutte le altre città dʼItalia.
Questo è quanto emerge allʼinterno dei negozi di Molfetta Outlet. A
seguire si piazza lʼabbigliamento di qualità. Funziona un poʼ meno
lʼoggetto prezioso, ma è colpa degli stipendi stretti. Costante, rispetto alla scorso anno, la pelletteria e le calzature. Vanno bene anche gli
accessori moda e gli articoli sportivi. In salita anche la biancheria.
In realtà la corsa al regalo sta per cominciare solo adesso e, per fare
un bilancio bisognerà aspettare la fine dellʼanno. Anche perché un
poʼ tutti si decideranno a fare acquisti soltanto a partire dai prossimi
giorni, magari con la tredicesima in tasca. Un fatto è certo: tutti sono
a caccia di affari.
Molfetta Outlet, ad una vasta gamma di offerte commerciali che sin
andrà ad ampliare il prossimo anno con lʼapertura di altri settanta
negozi, abbina, come di consueto, manifestazioni di carattere prettamente natalizio legate alle tradizioni del territorio a momenti di
solidarietà.
Nei giorni scorsi Fashion District ha ospitato, per il secondo anno, la
manifestazione “Novello in vetrina” a cui hanno preso parte le
maggiori aziende vinicole pugliesi e lucane; la Pro Loco con le
iniziative legate alla festività dio San Nicola, uno spettacolo di
burattini, uno musicale con Daniele Stefani, e una serie di appuntamenti con la solidarietà a favore dellʼAil, dellʼAnt e della Fondazione “Aiutiamo i bambini”. Sabato 22 dicembre prossimo ci sarà “Il
mercatino della solidarietà” a cura dellʼassociazione San Paolo
Italia; domenica 23 dicembre ci sarà lʼanimazione per i più piccoli
con Babbo Natale.
Molfetta Outlet rimarrà chiuso il 25 e il 26 dicembre 2007, e il
giorno di Capodanno. Il 24 e il 31 dicembre sarà aperto dalle ore
10:00 alle ore 18:00 per andare incontro alle esigenze dei ritardatari.
Un felice Natale
anche per loro
052
,APPELLODI3AIDv6OGLIA
MOLAVORAREEPAGARELE
TASSEONESTAMENTENONCI
CACCIATEv
Cʼè chi a Natale al negozio grandi firme
o allʼipermercato preferisce le più
economiche bancarelle dei venditori
ambulanti. In città da oltre ventʼanni
punto di riferimento per questo tipo di
acquisti è una famiglia di immigrati
marocchini: Ghany Thami, suo figlio
Said ed i cugini Rafiki Mustafà e Amed
oltre a Kaloti Abdlilan. Sono loro che
dalla metà degli anni 80 offrono le loro
mercanzie nella zona del porto, nei
pressi del mercato del pesce. La gente li
conosce, si fida di loro e da loro acquista. Ma questo Natale per loro potrebbe
non essere felice. “Il comune ci ha detto
che dobbiamo spostarci o vicino la
Madonna dei Martiri o in piazza Gramsci, ma lì non cʼè tanta gente e noi non
guadagnamo più nulla”. Il problema è
serio perché coinvolge cinque famiglie
in cui vivono anche dei minori. “Non
guadagnamo abbastanza: abbiamo
affitti e bollette da pagare e non ci
riusciamo più”. Chissà che Natale non
porti loro qualche bel regalo: magari un
posto sul porto!
13
occasione
Il Natale buono
davvero
054
Lʼalternativa al solito dono sotto lʼalbero,
anche a Molfetta, è rappresentato dai
prodotti che provengono dal cosiddetto
fair trade, il commercio equo e solidale,
che, dopo una tiepida accoglienza, ora
suscitando un interesse sempre maggiore.
Chi acquista un prodotto in una delle
botteghe del mondo, anche a Molfetta ce
nʼè una, sa di regalare un oggetto che non
è stato realizzato da un bambino, i cui
proventi serviranno anche per finanziare
lʼapertura di scuole nelle zone di produzione, contribuiranno a raggiungimento
dellʼautosufficienza economica per i
paesi poveri.
Il commercio equo e solidale contribuisce, nei fatti, allo sviluppo sostenibile
attraverso l'offerta di migliori condizioni
economiche e assicurando i diritti per i
piccoli produttori che operano nel Sud del
mondo e che sono tagliati dal mercato
controllato dalle multinazionali.
E di idee originali per un regalo decisamente unico ce ne sono davvero molte. Si
va dai prodotti alimentari, caffè e cioccolato innanzitutto, a piccoli oggetti per
lʼarredamento, cosmetici. I prezzi? Equi e
solidali. Dʼaltra parte spendere qualche
centesimo in più per contribuire ad una
grande battaglia fa davvero il Natale più
buono.
Vie del centro invase dalla gente. Ma pochi quelli che spendono.
053
Festività natalizie non fa più rima con maggiori
guadagni. Almeno stando a sentire i commercianti
del centro cittadino. Sono in molti a sostenerlo,
quasi tutti. Se fino a qualche anno fa il mese di
dicembre era tradizionalmente considerato quello
in cui ottenere i maggiori ricavi, oggi non è più
così. Le persone affollano le vie commerciali, si
accalcano davanti le vetrine, a volte fanno un giro
tra scaffali ed espositori. Ma quelli che acquistano
sono sempre di meno. O, per essere precisi, quelli
che acquistano soprattutto in occasione delle feste
natalizie sembra abbiano stretto la cinghia. Colpa
certamente delle contingenze economiche e della
difficoltà per molte famiglie di arrivare a fine mese
garantendosi le spese di prima necessità, figuriamoci il superfluo.
“Già perché è di superfluo che spesso parliamo” ci
ha detto Felice Visaggio, da anni protagonista del
commercio locale e da qualche tempo presidente
dellʼassociazione di commercianti Molfetta Shopping.
“Le spese di Natale, così come quelle che si
effettuano in gran parte dellʼanno, spesso sono
orientate verso prodotti non strettamente necessari.
Del resto nelle nostre case oramai manca davvero
poco e sotto Natale ci si orienta verso il piacere
dellʼacquisto o la voglia di far felici gli altri”.
Ma spendere non significa più fare spese folli: “Nel
mese di dicembre registriamo certamente un
maggiore afflusso di clienti nei nostri esercizi
commerciali ma le vendite non hanno una crescita
direttamente proporzionale. Diciamo che i clienti
abituali comprano indipendentemente dal periodo
$AQUALCHEANNONESSUNPICCONELLE
VENDITEDIDICEMBRE1UALCHEAFFARE
INPIÂNEIGIORNIIMMEDIATAMENTE
PRECEDENTI.ATALE
dellʼanno, i nuovi clienti invece sono certamente
meno delle persone che affollano i negozi”.
Qualche picco di vendita si registra nelle attività
che si occupano di elettronica, soprattutto telefonia
cellulare e piccola oggettistica: nulla che possa
scoinvolgere i bilanci degli esercizi commerciali
però. Insomma si spende ma non si esagera:
lʼocchio è sempre rivolto al portafogli e lasciarlo
vuoto di questi tempi non è certo la cosa migliore
per chi si è oramai abituato a difficili espedienti per
far quadrare i bilanci familiari.
Per poter tracciare un bilancio più veritiero
dellʼandamento degli affari nei negozi cittadini
bisognerà attendere i primi giorni del nuovo anno
”sappiamo già –ha detto il presidente di Molfetta
Shopping- che il vero picco delle vendite lo
registreremo solo nei tre quattro giorni prima di
Natale. Oramai è un andamento costante, da
qualche anno a questa parte la gente si riduce ad
acquistare i regali negli ultimi giorni disponibili.
Prima si pensa a spese più urgenti ed in cui viene
investita gran parte della tredicesima. Per chi ne ha
una ovviamente!”. Nel frattempo però le vide del
centro si affollano di “guardoni”. Ed i commercianti attendono, con poco ottimismo, il loro Natale.
14
Inchiesta
Cʼè chi per i regali di Natale ha scelto il Centro Storico
055
3ONONUMEROSELEATTIVITÜCOMMERCIALIPRESENTINELQUARTIEREANTICOECHEOFFRONOPRODOTTIPERTUTTIIGUSTI
Se nelle consuete zone del commercio
cittadino lʼarrivo delle festività natalizie non porta come diretta conseguenza
lʼaumento significativo delle vendite,
una zona della città che negli ultimi
anni ha scoperto lʼimportanza di
mettersi in mostra nel mese di dicembre è senza dubbio il Centro Storico
dove molti artigiani e commercianti
hanno messo radici ed offrono i loro
splendidi prodotti.
“Questa è una parte della città che pian
piano sta tornando a vivere” racconta
Giuseppe Paparella, restauratore con
unʼattività commerciale in via Piazza,
“i molfettesi ed anche i turisti stanno
imparando ad apprezzare il piacere di
passeggiare tra i vicoli del centro
storico e sono sempre di più le persone
che entrano nelle botteghe artigianali
per fare acquisti”.
Nel periodo pre natalizio i molfettesi si
rivolgono alle botteghe artigiane che
producono manufatti spesso strettamente legati alle tradizioni molfettesi.
Ma cʼè anche chi nel centro storico ha
aperto un negozio di abbigliamento,
una libreria, attività ristorative. “A
dicembre gli affari aumentano e noi
non possiamo che esserne felici”
aggiunge Giuseppe. “Certo sino
allʼanno scorso siamo riusciti anche ad
organizzare delle manifestazioni che
hanno attirato i visitatori, purtroppo
questʼanno la situazione è diversa ma
cercheremo di offrire qualcosa di bello
a chi verrà a passeggiare da queste
parti”.
E tra chi si impegnerà per accogliere i
cittadini ci saranno anche attori e
registi de “Il Carro dei Cominci”.
“Proporremo
anche
questʼanno
Comete in Scena” ci ha detto Francesco Tammacco, “si tratta di una rassegna di teatro per bambini che fa bene
anche agli adulti”. Forse lʼunica opportunità per far si che Natale arrivi anche
a “Molfetta Vecchia”. E che porti tanta
gente pronta ad acquistare. Sempre che
tutte le botteghe siano aperte nei
consueti orari e giorni di vendita. Poter
ammirare le vetrine, aver voglia di
acquistare e trovarsi davanti ad una
porta chiusa non è mai bello. Né per chi
compra, né per chi vende. Ma questa è
unʼaltra storia…
Cultura & Spettacoli
15
Un progetto per ipotecare il passato guardando al futuro
056
,OBIETTIVOáEVITARECHELAMEMORIASTORICADELLEGUERREPASSATE
DALLUNITÜD)TALIAALSECONDOCONFLITTOMONDIALEVADAPERDUTA
Il progetto è semplice ma davvero ambizioso. Activa,
società editrice de “Il fatto” e di videomolfetta.tv, si
propone di “archiviare” in web tutta la documentazione raccolta negli anni dai componenti dellʼAnmig,
associazione nazionale dei mutilati e degli invalidi di
guerra, della Fondazione omonima, e dellʼassociazione
Eredi della Storia. Lʼobiettivo è evitare che la memoria
storica delle guerre passate (dallʼunità dʼItalia al secondo conflitto mondiale) vada perduta; che i ricordi
ingialliti dal tempo, come le foto, gli epistolari, i
documenti storici, possano scomparire per sempre. Per
riuscire nellʼimpresa la redazione de “Il Fatto” e la
società editrice, già a partire dai prossimi giorni,
cominceranno a raccogliere le testimonianze audio e
video degli ultimi reduci di guerra e dei loro diretti
discendenti per renderle poi fruibili a tutti. Verranno
così realizzati una serie di documentari che consentiranno di accedere a notizie altrimenti destinate a
perdersi. Quando il lavoro sarà ultimato ci si troverà di
fronte ad una vera e propria enciclopedia, un modo
diverso per onorare la memoria e il sacrificio di quanti,
in nome della patria, hanno perso la vita, e di quanti,
per servirla, sono tornati a casa portandone per sempre
i segni sul corpo o nella mente, nel cuore.
I protagonisti del progetto
057
$AQUASIUNSECOLOTESTIMONICREDIBILI
DELLASTORIAEDELLACRUDELTÜDITUTTE
LEGUERRE
LʼANMIG, associazione nazionale mutilati e invalidi di
guerra, che questʼanno compie novantʼanni, è nata per
onorare i mutilati, gli invalidi e tutti i caduti per mantenere vivo il ricordo del loro sacrificio e del loro contributo
alla configurazione dellʼattuale società.
Per assicurare continuità allʼazione dellʼAnmig, i cui soci
per motivi anagrafici continuano a diminuire, nel 2000 è
stata costituita la Fondazione Anmig alla quale è stato
affidato il compito di preservare e tramandare il patrimonio morale, materiale e spirituale maturato negli ultimi
novantʼanni.Alla Fondazione possono aderire gratuitamente i discendenti dei mutilati e degli invalidi, anche
deceduti, di qualunque guerra. Fa parte della Consulta
nazionale della Fondazione il dottor Guido Spaccamento. Lʼavvocato Nicola Bufi è stato invece nominato
componente nella Consulta regionale. Entrambi sono ai
vertici della Fondazione a Molfetta. Domenica scorsa
alle 10.30, nella sala Finocchiaro della Fabbrica di san
Domenico, in occasione del novantesimo anniversario
dalla costituzione dellʼassociazione Anmig, la Fondazione ha organizzato un incontro nel corso del quale eʼ stata
consegnata una medaglia ai superstiti dellʼultimo conflitto mondiale. (Eʼ possibile seguire le fasi della manifestazione seguendo le indicazioni fornite a pagina 17 di
questo numero de “Il Fatto”).
Lʼassociazione Amnig ha la sua sede a Molfetta, al civico
42 di Corso Dante.
Insieme per consentire di non disperdere un patrimonio
storico che appartiene a tutti
LʼAssociazione Eredi della Storia è nata nel 2000. Il
presidente dellʼassociazione è il dottor Michele Spadavecchia. La memoria storica è il presidente uscente
Sergio Ragno, diretto discendente del tenente Ragno a
cui Molfetta ha anche dedicato una strada.
Lʼassociazione, sin dalla sua costituzione, si è distinta per
aver organizzato convegni, mostre e iniziative di alto
interesse storico, e per condotto ricerche minuziose che
hanno portato alla scoperta di documenti unici. Già per il
prossimo anno lʼassociazione, che svolge un lavoro
egregio e che è custode di verità anche scomode, ha in
programma eventi storico-culturali di grossa portata.
Lʼassociazione coabita con lʼAnmig e da sempre
collabora attivamente con la Fondazione. Per aderire
allʼassociazione non cʼè bisogno di essere discendenti di
mutilati ed invalidi di guerra.
PERLAPUBBLICITASUQUESTO
GIORNALECHIAMA
Curiositaʼ
17
La programmazione di
'LIAVVENIMENTIDELLATUACITTÜRACCONTATIDAIPROTAGONISTI
Attualità
Il nostro Vescovo, monsignor
Luigi Martella, il primo in
Italia, ha fatto ascoltare la sua
voce, carica di paterno
affetto, per la Pasqua 2007, in
ogni angolo del pianeta,
grazie a Videomolfetta.tv. Per
Natale si vuole ripetere
l'esperienza. Ma cʼè di più.
Monsignor Giuseppe de
Candia, direttore regionale
Migrantes, ha preparato un
CD di brani di musica d'organo, eseguiti da lui stesso su
uno degli strumenti della sua
parrocchia, che è a disposizione sul sito. Chi vuole, può
scaricarlo liberamente.
Cronaca
In unʼintervista rilasciata in
esclusiva al direttore de “Il
Fatto”, Sergio, il protagonista del pestaggio e della
rapina avvenuta a gennaio
del 2005 ad opera di due
poliziotti (poi sospesi dal
servizio) si racconta senza
filtri. Nelle sue parole
lʼorrore di quella notte.
Sport
Politica
I protagonisti dello sport
locale si raccontano in una
serie di interviste da non
perdere realizzate al termine degli incontri che stanno
caratterizzando la stagione
in corso.
Cultura
Spazio al Pd, nuovo
soggetto politico, con una
intervista al coordinatore
cittadino Giovanni Abbattista. E poi l'attacco del
senatore Enzo de Cosmo ai
consiglieri Mezzina e
Roselli.
Comincia il viaggio nella
storia. In un video tutte le
emozioni e i ricordi dei
protagonisti nella cerimonia che, domenica 16
dicembre
scorso,
nellʼambito dei festeggiamenti per il novantesimo
anniversario dalla fondazione dellʼAnmig, associazione nazionale mutilati e
invalidi di guerra, ha
conferito i riconoscimenti
ai reduci di guerra e alla
loro memoria.
Software libero, tecnologia ubuntu, sistema operativo Linux
!PPUNTAMENTOILGENNAIONELLACRIPTADELLA0ARROCCHIADI3AN'ENNARO
058
Il progetto, per sommi capi, era stato
presentato nello scorso numero, adesso
si entra nel vivo. Il 19 gennaio prossimo,
alle 18.30, nella cripta della parrocchia
di San Gennaro, a Molfetta, sarà ufficialmente presentata lʼiniziativa che punta a
far conoscere il cosiddetto software
libero. Quanti vorranno accostarsi a
questo universo parallelo al monopolio
di microsoft e delle multinazionali,
potranno farlo liberamente. La conferenza di presentazione è propedeutica ad un
vero e proprio corso, un ciclo di dieci
lezioni tenute da esperti del
settore, a cui si potrà partecipare
gratuitamente. Non cʼè da acquistare nulla. Non ci sono spese di
alcun genere. Si tratta solo di
entrare nel modo giusto in un
mondo per i più assolutamente nuovo che ruota
attorno a software liberi,
legali, che si basano su
t e c n o l o g i a
"UBUNTU",
un
sistema
operativo
(GNU/Linux) libero e gratuito,
che unisce stabilità, sicurezza e
facilità di utilizzo. Questi software, in tutto e per tutto uguali a
quelli super pubblicizzati,
possono “girare” anche su
computer di vecchia
generazione e con processori non velocissimi. In
pratica grazie a questa
tecnologia, per poter
lavorare su computer,
non è necessario investire
capitali in piattaforme sempre più
allʼavanguardia.
Tutte le lezioni saranno filmate e
trasmesse in web su videomolfetta.tv:
Questo consentirà anche a chi non
riesce, per impegni ed imprevisti, a
rispettare gli orari del corso, di seguire le
lezioni anche da casa.
Lʼiniziativa è realizzata dal quindicinale
free press “Il Fatto”, da videomolfetta.tv,
con la collaborazione e la disponibi lità
di don Giuseppe De Candia, parroco
della Chiesa di San Giuseppe.
18
In Cittaʼ
La cambusa. Storia dʼamore e di altre malattie
059
0RESENTATOAL,ICEO3OCIOPEDAGOGICO&ORNARIDI-OLFETTAILLIBROSCRITTO
DA&ABIO$I#REDICOE4OMMYDI"ARIDUEGIOVANIAUTORIBARESI
Per raccontare un amore, per gridare al mondo la
forza di un sentimento cʼè chi ha scelto un lucchetto. Altri hanno pensato ad un lenzuolo. E, andando
indietro nel tempo, qualcuno lo ha fatto con una
dedica affidata allo speaker radiofonico di turno,
e, in poʼ più in là, cʼè chi ha affidati ad una tragedia lʼamore infausto di due giovani innamorati. I
sentimenti comunque e sempre hanno qualcosa da
dire.
Qualcuno ha invece pensato di fare cambusa come
fanno le barche che, prima di affrontare le lunghe
traversate, stipano una grande quantità di viveri.
Ebbene ci sono momenti nella vita in cui si deve
fare la stessa cosa con le emozioni perché poi
possano tenere compagnia nei momenti più tristi.
Niente di nuovo con i sentimenti, con le emozioni
è così da sempre. Lo sanno benne i “cambusieri”,
migliaia di persone che, come gli studenti del
Liceo Socio-pedagogico "Fornari" di Molfetta
hanno avuto il merito e la fortuna di imbattersi nel
libro "La Cambusa. Storia dʼamore e di altre
malattie" scritto da Fabio Di Credico e Tommy di
Bari, due autori baresi, Tommy in realtà è di
Barletta, che hanno voluto racchiudere in un testo
tutto lʼamore che hanno dentro; tutte le storie che
indirettamente hanno vissuto; tutte le emozioni
stipate nel tempo in una operazione quasi catartica. Il libro è stato scelto dai responsabili scolastici
(docenti “illuminati” che hanno ancora la capacità
di vivere le emozioni) per il progetto “A scuola di
benessere”, che ha coinvolto decine di ragazzi in
tre laboratori, uno di lettura, uno di teatro, lʼaltro
multimediale. Eʼ stato “riletto” dagli studenti alla
presenza dei due autori, dei docenti referenti del
progetto, del dirigente scolastico, professor
Rodolfo Azzollini, del vice sindaco Carmela
Minuto, e di decine di studenti e ospiti, nel corso
di un incontro introdotto da Corrado Germinario,
direttore de "Il Fatto".
“La cambusa” racconta della storia dʼamore, contrastata fino alle estreme conseguenze, di due giovani,
Omar e Giulia, due personalità agli antipodi, due
educazioni diverse, un sentimento forte in comune.
Un libro che i ragazzi dovrebbero rileggere tra dieci,
quindici anni, per ricordare a se stessi quali sono gli
errori più comuni che spesso per amore si commettono in età adulta Perché, a guardare bene, La Cambusa,
è qualcosa di più del racconto di una storia dʼamore.
Eʼ uno schiaffo violento, in pieno viso. Anzi di più.
Sport
Questa volta tocca allʼIndeco Ragno
Volley Molfetta il posto dʼonore nella
carrellata sullo sport molfettese de “Il
Fatto”.
La compagine rossoblu del presidente Paolo Grofoli continua a vincere
ed a convincere nel campionato
italiano di Serie B2 di pallavolo
maschile. Dopo dieci giornate
dallʼinizio del campionato i molfettesi guidano saldamente la classifica
grazie alle altrettante vittorie collezionate ed ai 30 punti messi in
saccoccia logico risultato di 30 set
vinti a fronte dei soli 6 lasciati agli
avversari.
Quindici giorni fa ci eravamo lasciati
con la vittoria esterna sul campo del
Messina per 3 a 1. Nelle due settimane successive i ragazzi allenati da
Vito Avellis, un nome una garanzia
per il volley pugliese, hanno centrato
altre due belle vittorie.
Ma andiamo con ordine.
Nellʼincontro casalingo dellʼ8 dicembre ospite dei molfettesi la Tonno
Callipo Vibo Valentia, seconda squadra della società calabrese che schiera la sua formazione maggiore in
serie A. I calabresi si presentavano a
Molfetta con il pedigree di squadra
giovane ma già ben quadrata. Una
premessa rispettata a pieno a dispetto
dei parziali dei set: 25-16, 25-18,
23-25 e 25-18. I giovani in maglia
giallorossa hanno fatto capire di
La tela del “Ragno” sulla B2
Photo Press Italia
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avere un futuro di spessore nella
pallavolo che conta ed hanno pienamente meritato gli applausi del Pala
Poli ed i complimenti a fine gara di
mister Vito Avellis.
Messa da parte la vittoria interna,
sabato 15, mentre Molfetta era stretta
nella morsa della neve e del gelo, i
“ragni” tessevano la loro tela in quel
di Gels dove collezionavano la
decima vittoria consecutiva, lasciando agli avversari un solo set. Risultato finale di 3 a 1 con parziali che
raccontano di uno sbandamento nella
prima frazione (25-22) e di una
immediata ripresa sino alla vittoria
finale (17-25, 19-25, 23-25).
Questa squadra, a dispetto di quanto
qualche maligno diceva prima
dellʼinizio della stagione, ha qualità
da vendere e può anche concedersi
qualche attimo di rilassamento. Certo
lʼobiettivo finale resta sempre bene
in vista: quel primo posto finale che
vale la promozione diretta in serie B1
non deve essere mollato. Un traguardo importante per una società nata
appena tre anni fa e che, grazie
19
allʼimpegno di dirigenti e tecnici, è
diventata una grande realtà del volley
pugliese. Una squadra che scende in
campo, ogni settimana, con la voglia
di divertirsi e di godersi una prima
posizione ampiamente meritata.
E, al di là dei risultati conseguiti sul
campo dalla formazione di B2, sono
altri i successi della Ragno: un settore giovanile in grande sviluppo,
grande attenzione verso i tifosi ed i
partner commerciali e tanta voglia di
essere protagonisti anche grazie ad
importanti operazioni di marketing e
comunicazione. Insomma, il giusto
mix per tentare di diventare grandi.
Sabato 22 dicembre, alle 18, ingresso
gratuito, lʼIndeco Ragno chiuderà in
casa lʼanno 2007: sul parquet del Pala
Poli arriverà il Manfredonia, una
delle principali contendenti alla
vittoria finale. Subito dopo ci sarà
spazio per la meritata pausa natalizia,
in attesa della ripresa dellʼattività
agonistica fissata per il 12 gennaio.
In quella data i rossoblu molfettesi
dovranno scendere in campo in
Sicilia per affrontare il Catania.
Ma nel frattempo godiamoci queste
dieci vittorie dieci che significano
primo posto in solitario. Un primo
posto attorno al quale il “Ragno” ha
già cominciato a tessere la sua tela.
Per difenderlo da non graditi attacchi
e per spiccare il volo verso nuovi e
più importanti lidi.
Real: due vittorie che portano in alto Molfetta Calcio: due pareggi per sperare
061
.ELCAMPIONATODI3ERIE#DICALCIOAIMOLFETTESI
CONTINUANOARECITAREDAPROTAGONISTI3ABATOPROSSIMO
ULTIMOINCONTRODEL3ITORNAINCASAILGENNAIO
Il duo presidenziale Mela-Mette aveva
chiesto alla squadra di dare continuità
ai risultati positivi. In poche parole di
continuare a guardare verso la testa
della classifica. E capitan Nico
Allegretta e soci non se lo sono certo
fatto ripetere due volte.
Dopo lʼimportante pareggio per 3 a 3
conseguito sul campo del Brindisi, i
biancorossi del Real Molfetta hanno
centrato due belle vittorie che hanno
consentito di guardare con rinnovata
fiducia al prosieguo del campionato.
Tutto facile nella trasferta dellʼ8
dicembre in quel di Noci: un 8 a 0
finale senza storia con tripletta di
capitan Allegretta, doppietta di Colangelo e marcature di Di Chiano, Casaburi e Cirillo. Sette giorni dopo nuova
vittoria, sul campo amico, contro
lʼAltamura. I murgiani sono tornati a
casa con 5 reti sul groppone e segnandone solo una. Marcature per il Real
di Colangelo (3) e Di Chiano (2).
Prossimi appuntamenti il 22 dicembre a Castellana ed il 5 gennaio, dopo
la pausa natalizia, in casa con la
Virtus Mola.
062
.ESSUNRINFORZOPERMISTER
DI'IOVANNI,ASITUAZIONE
RESTADIFFICILE
Dopo sette sconfitte consecutive, il
Molfetta ha centrato due pareggi che,
se non lʼhanno tirata fuori dai guai,
quantomeno sono serviti per smuovere la classifica. Nella gara interna
del 9 dicembre contro un Liberty
Bari “molfettese” che schierava gli
ex Tridente, Carlucci e Uva, il
Molfetta ha impattato con il risultato
di 0 a 0. Sette giorni dopo nuovo
segno X a Massafra. Finale di 2 a 2
con reti di Fanfulla e Paparella (nella
foto). Sul fronte acquisti la società si
segnala per lʼimmobilismo: nessun
volto nuovo e probabile partenza di
qualche altro elemento della rosa.
Prossimi incontri il 23 dicembre con
il Locorotondo in casa ed il 6
gennaio a Copertino.
Sport
20
Virtus Basket: stop e poi vittoria
Hockey Club capolista: il sogno continua
064
063
#ONTROIL#ORATOLAPRIMASCONFITTASTAGIONALE!-ASSAFRA
TORNALAVITTORIA2ACCOLTAFONDIAFAVOREDI4ELETHON
Che la Nuova Virtus Basket Molfetta
dovesse piegare la testa per la prima
volta alla nona giornata del campionato, sul parquet amico del “Pala
Poli” e per giunta nel derby contro gli
storici rivali del Corato, nessuno lo
avrebbe immaginato né tantomeno
sognato nei peggiori incubi. Ed
invece, ironia della sorte, è andata
proprio così.
Nellʼincontro del 9 dicembre, di
fronte ad oltre duemila spettatori e
con una buona rappresentanza ospite,
capitan Francesco Teofilo e soci non
hanno opposto alcuna resistenza ad
un Corato giunto a Molfetta col
chiaro intento d fare male. Riuscendoci dopo quaranta minuti di gioco
durante i quali i molfettesi hanno
fatto ben poco per evitare il passivo
di 62 a 69. Una gara nata male e finita
peggio per i biancoazzurri, traditi
forse dalla troppa emozione e dalla
voglia di fare ancora gioire il meraviglioso pubblico locale che, comunque, a fine gara ha applaudito la squadra nonostante la sconfitta.
Uniche note liete della serata lʼottimo
comportamento tenuto dalle due
tifoserie e la raccolta fondi in favore
di Telethon promossa dalla società
molfettese e cui hanno contribuito
tutti i tifosi che hanno acquistato il
biglietto per assistere alla gara.
Dopo una settimana di riflessione e
duro lavoro in palestra, gli uomini di
Carolillo sono tornati a recitare il
ruolo da protagonisti.
In calendario vi era la dura trasferta a
Massafra. Un campo “caldo” e che
portava alla mente dei tifosi “scontri”
ravvicinati vissuti negli ultimi anni.
Ma la voglia di rifarsi e di confermarsi squadra da battere hanno fatto la
loro parte sino in fondo: vittoria
doveva essere e vittoria è stata. Risultato finale di 83 a 67 per i molfettesi
e primo posto in solitaria messo al
sicuro. Venerdì 21 dicembre,
nellʼanticipo di campionato, la Virtus
chiuderà in casa il 2007 ospitando il
Bernalda mentre, dopo le festività, il
6 gennaio, big match in quel di
Catanzaro.
-OLFETTACONTINUAAVINCERE
ESOGNAILRITORNOIN3ERIE
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A poche ore dal match disputato sabato
scorso contro il Modena, il presidente
Massimo De Palma con un sorriso sibillino ci diceva “se i risultati dagli altri campi
ci sono favorevoli, sabato sera potremmo
ritrovarci in testa alla classifica”. Ed ha
avuto ragione.
La truppa guidata da Oscar Vianna (nella
foto) ora può guardare tutti dallʼalto verso
il basso.
Ci eravamo lasciati con la vittoria esterna,
la prima, in quel di Correggio. Subito
dopo centrati altri due importantissimi
successi che hanno consentito di raggiungere la vetta della classifica. Nonostante
lʼaddio, apparentemente inspigabile, di
Luigi Lezoche, il forte bomber molfettese
trasferitosi in A1 a Giovinazzo.
Nel turno esterno dellʼ8 dicembre
vittoria meritata contro il Matera. Nella
città dei sassi sono andati a segno due
volte Cirilli e poi David Vianna, Spadavecchia e Azzollini. Risultato finale
fissato sul 5 a 3.
Sabato 15 a Molfetta è arrivato il
Modena. Emiliani liquidati con un
sonoro 6 a 2. Partita cominciata in salita,
Molfetta sotto per 2 a 0, e poi riacciuffata grazie alle 4 reti di Cirilli ed alla
doppietta del rientrante De Robertis.
Contemporaneamente
Novara
e
Seregno impattavano sul 4 a 4 consegnando la prima posizione al Molfetta.
Prossimi appuntamenti il 22 dicembre
fuori casa col Sandrigo ed il 5 gennaio
in casa con il Montebello.
Sport
21
Poca felicità nel volley di B1 e C
Il doping nello sport molfettese
65
066
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"RILLANTECAMPAGNADICOMUNICAZIONESOCIALEPENSATAEVARATA
DALL)NDECO2AGNO6OLLEYEDATREAZIENDEPARTNER
Cʼè stato poco di cui essere felici negli
ultimi quindici giorni nel mondo della
pallavolo molfettese. Fatta eccezione
per lʼIndeco Ragno Volley, le altre
compagini non hanno raccolto tutto il
possibile nella prima metà del mese di
dicembre.
LʼASD Pallavolo Molfetta-Modugno
che avevamo lasciato vittoriosa nello
scontro interno contro il Galatina, ha
collezionato una vittoria ed una
sconfitta che non consentono ancora di
poter individuare con precisione quale
sarà il suo ruolo nel campionato di B1.
Domenica 9 dicembre Bonati e soci
sono scesi nel profondo Salento per
fare visita ad un Ugento che non
poteva rappresentare per i nostri un
ostacolo proibitivo. Ed infatti ben poca
cosa hanno potuto fare i leccesi di
fronte allʼASD che in poco tempo e
senza dover soffrire più di tanto ha
archiviato la pratica con un rotondo 3 a
0 conquistato con parziali che danno il
senso della superiorità dei molfettesi:
17-25, 19-25, 15-25.
Sulle ali dellʼeuforia, dettata dal
buon momento, la compagine
molfettese attendeva di affrontare
lʼultimo incontro casalingo del 2007.
Domenica 16 dicembre a Molfetta
arrivava il Brolo, squadra che sulla
carata appariva certamente meno
quotata dei locali. Ed invece, come la
storia dello sport insegna, mai dire
mai e così i siciliani erano capaci di
raccogliere a Molfetta lʼintera posta
in palio, concedendo ai padroni di
casa un solo set e facendo annotare
sui taccuini i seguenti parziali:
20-25, 20-25, 25-16 e 22-25. Un
brutto stop che costringeva lʼASD a
cedere la terza posizione in classifica
a sette giorni dallʼincontro con la
capolista Gioia del Colle in programma domenica 23 dicembre, prima
della pausa natalizia e della seconda
trasferta consecutiva in casa della
neopromossa Fasano il 13 gennaio.
Per quanto riguarda la Serie C di
pallavolo femminile, campionato in
cui sono impegnate due compagini
molfettesi, cʼè da offrirvi una cronaca parziale.
Nel turno dellʼ8 dicembre doppia
sconfitta: al tie-break per la Molfetta
Volley a San Severo e con un duro 3 a
0 in casa nel big-match contro il Ruvo
per lʼAzzurra Volley che doveva così
abbandonare il primo posto in classifica. Domenica 16, invece, niente derby
fra le due squadre locali a causa della
sospensione del campionato decretato
dalla Federazione che ha disposto il
recupero per il 29 dicembre. Prima
però (il 22 dicembre) lʼAzzurra
ospiterà il Barletta mentre la Molfetta
Volley sarà di scena a Terlizzi.
CLASSIFICHE
CALCIO
CALCIO A 5
Eccellenza
Serie C1
Corato
Lucera
Copertino
Casarano
Bisceglie
Francavilla
Locorotondo
Nardò
Ostuni
Noci
Liberty Bari
Massafra
Real Altamura
Maglie
Molfetta
Cerignola
Mesagne
Leonessa
34
32
32
31
30
29
27
27
25
24
23
23
18
15
13
12
11
0
Monopoli
Fasano
Met. Bari
Real Molfetta
V. Mola
Altamura
Ruvo
Castellana
Cassano
Noci
Brindisi
R. Mola
Sava
Adelfia
HOCKEY
24
24
21
20
19
16
14
14
13
12
11
11
3
1
BASKET
Serie A2
Serie B2
Molfetta
Novara
Seregno
Sarzana
Montebello
Correggio
Matera
Sandrigo
Thiene
Modena
18
18
17
13
12
9
8
7
4
3
Molfetta
Catanzaro
Ostuni
Ruvo
Corato
Marigliano
Palermo
Pozzuoli
Bernalda
Canicattì
Salerno
Maddaloni
Massafra
Bisceglie
18
16
14
14
14
10
10
8
8
8
6
6
4
2
PALLAVOLO
Serie B1
Gioia del Colle
Terlizzi
Squinzano
Lamezia
Molfetta
Fasano
Brolo
Galatina
Bari
Foggia
Gela
Modica
Ugento
Nicosia
Serie B2
27
24
22
21
19
16
15
15
14
14
12
5
4
2
Ragno Molfetta
Manfredonia
Turi
Putignano
Lucera
Gela
Vibo V.
Martina Franca
Catania
Messina
Acicastello
Catanzaro
Pizzo Calabro
Palermo
Serie C Femminile
30
23
20
17
17
17
14
12
12
12
9
8
7
6
Turi
Azzurra Molfetta
Ruvo
Noicattaro
Acquaviva
Santeramo
San Severo
Volley Bari
Molfetta Volley
Terlizzi
Altamura
Barletta
Triggiano
Lynx Bari
26
23
22
19
19
18
14
10
9
8
7
7
7
0
Stando a notizie diffuse da persone
bene informate, il doping sta per fare il
suo ingresso anche nello sport molfettese. Una vera e propria epidemia che
dovrebbe coinvolgere non solo gli
atleti, ma anche i tifosi e decine di
studenti delle scuole cittadine. Epicentro dellʼepidemia sarà il “Pala Poli” ed a
capo dellʼorganizzazione che darà vita
a questo giro di “aiuti esterni” dovrebbe
esserci un noto professionista e dirigente sportivo molfettese: Paolo Garofoli,
ingegnere nella vita di tutti i giorni e
presidente dellʼIndeco Ragno Volley
per hobby.
Saranno tre le sostanze usate per
“dopare” atleti e spettatori: si comincerà con la focaccia pugliese, proseguendo con lʼolio dʼoliva e terminando con i
tarallini.
Insomma, lʼavrete capito, se di doping
si tratterà, sarà solo quello legale,
garantito ed altamente performante
offerto dalla sana cucina pugliese.
Il progetto è nato qualche mese fa nelle
menti dei componenti del settore
marketing e comunicazione dellʼIndeco
Ragno Volley che non hanno avuto
difficoltà a coinvolgere nel progetto
aziende sponsor, dirigenti ed atleti.
Lʼidea di fondo è che solo curando la
propria salute, prestando attenzione
allʼalimentazione,
ed
allenandosi
costantemente e con professionalità è
possibile raggiungere grandi risultati
nello sport, senza aiuti esterni e per di
più illegali.
La società rossoblu ha così varato la
campagna di sensibilizzazione sociale
denominata “Questo è il nostro
doping”.
Gli atleti della Ragno hanno prestato i
loro volti per promuovere, assieme ai
prodotti
delle
aziende
partner,
lʼeducazione alla salute ed al rispetto
delle regole.
Del resto, cosa può essere meglio di una
bella fetta di focaccia per rivitalizzare i
muscoli e dare carica? Oltretutto garantendo la salute?
Per diffondere il messaggio la società
molfettese ha fatto realizzare migliaia
di
cartoline
che
promuovono
lʼiniziativa e che verranno distribuite
non solo nel palazzetto ma anche in
tutte le scuole molfettesi. Gli studenti
saranno inviati a scrivere un loro
pensiero sullo sport “pulito”. I migliori
scritti pervenuti verranno premiati in
occasione della prima gara interna del
2008 disputata dallʼIndeco Ragno
Volley.
Ed in attesa di sapere cosa pensano gli
studenti molfettesi dello sport “pulito”,
tifosi e simpatizzanti potranno doparsi
in occasione della gara del 22 dicembre
contro il Manfredonia: per tutti loro a
disposizione focaccia e taralli a volontà.
22
Rubriche
SUDOKU
FACILE
DIFFICILE
HARD
SOLUZIONI n° 0
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni
kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta
una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1
a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove
colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 "sottogriglie", chiamate
regioni, di 3×3 celle contigue.
Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un
numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri
da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte
le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte: (it.wikipedia.org)
Rubriche
23
$ALRICETTARIODELLANONNAINQUESTONUMEROABBIAMO
SCELTOPERVOIUNIDEAGOLOSAPERUNAMERENDAGENUINA
CIAMBELLINE DOLCI
Ingredienti
400 gr. di patate
due uova
400 gr. di farina
una bustina di polvere lievitante
100 gr. di zucchero semolato
scorza di mezzo limone
In una pentola fate lessare le patate in abbondante acqua. A fine cottura pelatele e schiacciatele. In una terrina ampia ponete le patate schiacciate, le uova, la
farina, la scorza grattugiata di mezzo limone e la polvere lievitante (facendo attenzione che non faccia grumo). Impastate tutto fino a rendere lʼimpasto morbido
e compatto. A questo punto fate la “pasta” a tocchetti e stendetela con le mani infarinate fino a creare cilindri di pasta che poi andrete a chiudere a forma di
tarallo. Lasciate riposare le ciambelline per dieci minuti circa e poi friggetele nellʼolio a temperatura moderata facendo attenzione a rigirarle di tanto in tanto.
Quando le ciambelline appaiono dorate da entrambi i lati toglietele dalla padella e adagiatele su un piatto per far assorbire lʼolio in eccesso. Infine immergete
le ciambelline, una per una, nello zucchero semolato. E buon appetito.
HOT SPOT LIBERO
067
Il progetto è di quelli che faranno notizia. Per il momento però è solo alla fase preliminare. Già a partire dai prossimi mesi (ogni cosa sarà più chiara sul prossimo numero de “il Fatto”), grazie alla collaborazione degli operatori
del commercio a Molfetta potrebbe approdare una rete Hot Spot libera, alternativa a quella comunale denominata
“marinai del web”, a cui è ormai impossibile iscriversi per scelte che non si è ancora riusciti a capire. Proprio la
disponibilità dei commercianti, in questo senso sono in corso incontri, potrebbe consentire la realizzazione di una
rete cittadina davvero libera in grado di garantire connettività a costo zero per chiunque abbia un portatile. Con i
commercianti Molfetta entrerebbe nellʼesiguo numero delle città italiane in cui esiste davvero lʼinternet sociale.
Attenti ai piaceri della tavola. State
cominciando a vivere giorni sereni ma
questo non deve spingervi agli eccessi.
Buona la vita di coppia. Novità piacevoli
per i single. Qualche screzio con i
colleghi di lavoro potrà incupire i giorni
precedenti il Natale.
Siete alla vigilia di avvenimenti che in
un modo o nell’altro segneranno i
prossimi quindici giorni. Valutate ogni
situazione prima di prendere decisioni.
Discreta la salute. Copritevi la sera
prima di uscire di casa, le spacconerie
non portano a nulla.
Quello che vi ci vuole è un viaggio.
In alternativa cambiate ambiente e
trovate il tempo per uscire anche
solo per il fine settimana. Avete
bisogno di ricaricarvi. Fate attenzione alle false lusinghe di un amico
invidioso.
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1UINDICINALEGRATUITODIINFORMA
ZIONE
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!CTIVA3RL
CONUNICOSOCIO
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'IULIO#OSENTINO
Provate a chiudere gli occhi per un
istante e a pensare da quanto non vi
occupate di voi, delle vostre esigenze.
Bene. E’ arrivato il momento.
Staccate con la routine e tuffatevi
nello shopping, incontrare amici,
insomma ricominciate a volervi bene.
Lasciatevi trascinare dall’entusiasmo di
chi vi vuole bene. Qualche momento di
svago potrà solo giovarvi. I pensieri
cattivi che vi attraversano la mente
sono solo frutto di un lungo periodo di
stress che, per fortuna, vi state
lasciando alle spalle.
Vi aspettano giorni sereni in
compagnia dei vostri cari. Cercate
in ogni caso di contenere la vostra
aggressività. Fermatevi un attimo a
pensare prima di parlare.Le parole
dette troppo in fretta a volte
possono ferire.
Il vostro cuore batte sempre più
forte per la persona che ha
conquistato la vostra stima. Fate
attenzione ai colpi di testa. Avete
bisogno di un periodo di riposto,
approfittate dei giorni di festa per
provare a rilassarvi un po’.
Attenti ai mali di stagione. Buona la vita
di coppia ma forse è arrivato il momento
di essere sinceri fino in fondo. Confidate
al vostro partner le vostre debolezze e
insieme provate a trovare una
soluzione. Il silenzio a lungo andare
potrebbe allontanarvi.
Finalmente buone notizie. Un
progetto a cui tenevate molto comincia a prendere corpo. Ora è il
momento di impegnarsi per non
lasciarsi sfuggire le occasioni che
verranno. Non esagerate a tavola, il
vostro organismo potrebbe risentirne.
Continua il vostro momento positivo.
Le stelle vi sono accanto ma non
approfittate della situazione. Le
persone che vi amano hanno bisogno
di voi e forse bisognerebbe mettere
da parte le vostre esigenze per
andare incontro alle loro.
Abbandonatevi ai sentimenti e
provate a riscoprire il piacere di un
abbraccio. Trascorrete qualche ora in
più in famiglia e con le persone care.
Negli ultimi tempi vi siete isolati e
avete chiuso fuori dal vostro cuore gli
affetti veri.
E’ tempo di bilanci. Nel corso
dell’ultimo anno ne avete combinate
di tutti i colori. Ora datevi tregua e
soprattutto date tregua a chi vi sta
accanto. Novità piacevoli attendono
chi è alla ricerca dell’anima gemella.
Buoni anche i rapporti con gli amici.
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