Comunicato di scioglimento del CCCPSRI - Informa

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Comunicato di scioglimento del CCCPSRI - Informa
Sullo scioglimento del CCCPSRI
L’organismo Compagne e Compagni per la costruzione del Soccorso Rosso in Italia (CCCPSRI) è stato costituito agli inizi del 2006
da un gruppo di compagne e compagni di varie città italiane, già impegnati in passato in attività contro la repressione e il carcere.
Questo, per promuovere nel proprio paese la solidarietà di classe, la lotta contro la repressione e la controrivoluzione, la lotta contro
il carcere, la solidarietà nei confronti dei rivoluzionari prigionieri e favorire in questo campo il dibattito e soprattutto una pratica
conseguente, per contribuire a costruire il Soccorso Rosso in Italia.
La scelta di creare un organismo simile derivava anche dal fatto che una serie di organismi in Europa, rispondendo a una proposta
nata dalla “Piattaforma del 19 giugno 1999”, da alcuni anni aveva avviato un lavoro per la costruzione di un Soccorso Rosso
Internazionale, allo scopo di lottare contro tutte le forme di repressione di classe e di controrivoluzione e di sostenere materialmente e
politicamente i prigionieri/e rivoluzionari/e, quali esperienze dirette e concrete di un antagonismo con una finalità rivoluzionaria,
nell’assoluta consapevolezza che su queste tematiche occorrevano un coordinamento e un’organizzazione anche oltre i confini
nazionali.
Il CCCPSRI ha iniziato la sua attività volta a sviluppare la solidarietà di classe nei confronti dei compagni colpiti dalla repressione e
dei prigionieri politici detenuti nelle carceri sia in Italia che all’estero. Ha organizzato momenti di confronto e di analisi, ha
partecipato ad assemblee e manifestazioni, ha prodotto diversi materiali informativi e di controinformazione, opuscoli, volantini e
manifesti, e ha sempre partecipato attivamente alle Conferenze di Lavoro organizzate regolarmente dal Soccorso Rosso
Internazionale (SRI).
Una delle prime iniziative concrete realizzate dal SRI è stata una campagna di controinformazione, iniziata nel 2005, contro
l’applicazione del regime di 41 bis nei confronti di alcuni rivoluzionari prigionieri delle BR-PCC, alla quale il CCCPSRI ha aderito,
affiggendo un manifesto redatto dal SRI.
Il CCCPSRI, al fine di rendere più ampia e incisiva la propria attività, ha considerato che lo strumento più idoneo per fornire un
importante e regolare contributo nel contesto dell’organizzazione della solidarietà di classe e internazionale fosse la pubblicazione di
un bollettino con scadenza periodica chiamato Solidarietà; lungi dall’essere un organo di propaganda politica, la rivista Solidarietà, il
cui primo numero è uscito nel 2007, ha voluto essere principalmente un ambito per dare voce al movimento di classe contro la
repressione e il carcere e per favorire la solidarietà verso i rivoluzionari prigionieri.
A seguito dell’arresto di compagni/e nell’ambito dell’operazione “Tramonto”, avvenuta il 12 febbraio 2007, il lavoro del CCCPSRI
si è incentrato principalmente sull’impegno a costruire nel modo più esteso ed efficace possibile la solidarietà a questi compagni/e,
rivendicandone l’internità al movimento di classe, diffondendo le loro posizioni politiche e cercando nel contempo di contrastare il
tentativo fatto dallo Stato e dagli apparati repressivi di isolare i compagni dalla Classe e di rompere il legame fra chi sta dietro le
sbarre delle carceri imperialiste e chi lotta fuori.
Sono state organizzate e promosse iniziative in ambiti lavorativi, studenteschi e territoriali, sono stati prodotti materiali informativi e
un video sulla vicenda repressiva. Inoltre, il CCCPSRI è stato invitato da organismi del SRI, in Germania (Stoccarda e Berlino), in
Belgio (Bruxelles) e in Svizzera (Zurigo), a intervenire a conferenze e dibattiti incentrati sull’operazione “Tramonto” e sulla
necessità di promuovere e attuare la solidarietà di classe ai compagni arrestati il 12/02/2007. Nel corso del processo riguardante
l’operazione “Tramonto” il CCCPSRI, unitamente all’“Associazione Parenti Amici degli arrestati il 12/2/2007”, ha organizzato dei
presidi all’esterno del tribunale con presenza militante in aula, con la partecipazione diretta di delegazioni internazionali del SRI.
Un'altra tappa importante dell’attività del CCCPSRI è stata l’organizzazione di una conferenza-dibattito sul “processo politico”,
tenutasi a Milano il 26/27 giugno 2010, alla quale hanno partecipato attivamente diverse delegazioni del SRI. Lo scopo della
conferenza è stato quello di promuovere un momento di confronto sul tema della repressione e del carcere, per valorizzare e
attualizzare l’esperienza del Soccorso Rosso, ambito fondamentale per lo sviluppo del lavoro e dell’organizzazione della solidarietà
di classe e del sostegno dei rivoluzionari prigionieri, e per affrontare e analizzare il comportamento da assumere di fronte ai tribunali
borghesi, ancor più in una fase di grave crisi del capitalismo, che produce inevitabilmente sempre più repressione di classe.
Il lavoro del CCCPSRI si è sviluppato anche riguardo alla lotta specifica contro il carcere e le condizioni di detenzione di tutti i
prigionieri. Il CCCPSRI ha partecipato e contribuito a varie iniziative effettuate dal movimento anticarcerario a sostegno delle lotte
dei detenuti. È stato determinante il lavoro contro il regime di 41 bis e per promuovere la solidarietà nei confronti dei rivoluzionari
prigionieri, con le due mobilitazioni del 3/6/2007 e del 18/6/2011 a L’Aquila, nella città e sotto il carcere. Al corteo del 18/6/2011 ha
partecipato anche una delegazione internazionale del SRI.
A seguito del bilancio della manifestazione del 18/6/2011 è nata l’esigenza di costituire, a livello nazionale, un organismo stabile teso
a dare un contributo, sia in termini di analisi che sul piano pratico, allo sviluppo e all’organizzazione della lotta contro la repressione,
il carcere, la differenziazione e il 41 bis. L’organismo, denominato “Assemblea di Lotta - Uniti contro la Repressione”, ha promosso
la solidarietà ai compagni processati nell’ambito della lotta contro il TAV, partecipando il 25/02/2012 con un proprio spezzone al
corteo di 80.000 persone in Val di Susa e ha sviluppato una campagna contro il regime di 41 bis a sostegno dei detenuti,
organizzando diversi dibattiti, producendo materiale di controinformazione e promuovendo una manifestazione a Parma nella città e
sotto il carcere, il 25 maggio 2013, anche in solidarietà con un rivoluzionario prigioniero, lì detenuto in regime di 41 bis. L’
“Assemblea” attualmente prosegue il suo lavoro approfondendo le tematiche succitate e con l’intenzione di estendere la propria
azione anche ad altri ambiti colpiti dalla repressione, come quelli dei lavoratori in lotta.
Nel quadro dell’attività decisa dalle Conferenze di Lavoro per la costruzione di un SRI, il CCCPSRI ha organizzato varie iniziative di
solidarietà, a sostegno di Georges I. Abdallah nel 2007, dei rivoluzionari prigionieri turchi, ha inviato delle delegazioni ai processi
contro i militanti inquisiti del SRI, in Svizzera e in Germania, e ha partecipato a Bruxelles alle manifestazioni indette a sostegno dei
militanti del Soccorso Rosso belga colpiti dalla repressione. Il CCCPSRI ha aderito alle mobilitazioni indette dal SRI in solidarietà ai
compagni anarchici Silvia, Billy e Costa, arrestati nel 2010, partecipando alla delegazione internazionale in occasione del loro
processo, a Bellinzona. Inoltre, da fine 2012, il CCCPSRI ha aderito alle iniziative del SRI, concordate con alcuni organismi di
solidarietà greci, che hanno visto come momenti principali l’invio di una delegazione internazionale al processo ad Atene contro
l’organizzazione “Lotta Rivoluzionaria” e un ciclo di dibattiti con la partecipazione dei compagni greci dell’organismo “Assemblea
per il caso di Lotta Rivoluzionaria”. Nel febbraio 2013, in seguito all’appello lanciato dal SRI, il CCCPSRI ha organizzato un
presidio di fronte al Consolato di Francia a Milano, in solidarietà con il rivoluzionario prigioniero Georges I. Abdallah e con i
prigionieri politici palestinesi.
Negli ultimi tempi, all’interno del CCCPSRI si è sviluppato un dibattito per fare un bilancio generale sull’attività, il ruolo e
l’orientamento di un organismo come il Soccorso Rosso e sugli obiettivi che intende conseguire. In estrema sintesi, nel corso di
questo dibattito sono emerse due posizioni differenti, in particolare rispetto alla permanenza all’interno del SRI.
Una posizione ha sostenuto la fuoriuscita dal SRI in quanto ha effettuato un bilancio negativo dell’attività del SRI e ha dato una
valutazione complessivamente negativa del ruolo e della funzione che il SRI ha nell’ambito della lotta contro il carcere, la
repressione e in solidarietà ai rivoluzionari prigionieri.
L’altra posizione, quella da noi sostenuta, oltre a rivendicare la validità del lavoro svolto sul piano nazionale, considera che la
dimensione internazionale di un Soccorso Rosso sia imprescindibile per contrastare le politiche repressive promosse e attuate in
maniera coordinata dagli stati imperialisti. Noi valutiamo, nel complesso, positivamente quanto finora realizzato dal SRI, ribadendo
la necessità di continuare a partecipare al progetto per la costruzione del Soccorso Rosso Internazionale, per contribuire attraverso il
dibattito e la pratica al suo sviluppo e alle sue prospettive. A tale proposito valorizziamo il lavoro svolto, ad esempio quello verso i
rivoluzionari prigionieri di tutto il mondo, e pensiamo che vada proseguito, esteso e migliorato, al fine di sviluppare la solidarietà di
classe e la crescita della coscienza di classe nella prospettiva rivoluzionaria. È fondamentale continuare il lavoro svolto dal SRI su
alcuni punti:
far conoscere la storia delle organizzazioni rivoluzionarie dei vari paesi, la loro esperienza e pratica;
analizzare la strategia di controrivoluzione preventiva attuata dagli stati imperialisti e approfondire lo studio delle legislazioni in tema
di repressione dei vari paesi, facendo conoscere le iniziative di lotta organizzate per contrastarle;
controinformare sulle operazioni repressive nei vari paesi e divulgare i percorsi di lotta che si contrappongono a esse;
rafforzare i legami fra i vari organismi del Soccorso Rosso Internazionale, approfondire il dibattito e dare impulso a iniziative
comuni;
instaurare nuovi rapporti con altri organismi che operano nello stesso campo.
Rispetto al 2006, periodo in cui si è costituito l’organismo CCCPSRI, la situazione internazionale è caratterizzata da un ulteriore
acuirsi della crisi del capitalismo, dalla tendenza alla guerra, cui fa seguito l’intensificarsi di una dura repressione che colpisce sia chi
si organizza contro il sistema, sia i settori più combattivi delle masse popolari. In tal senso vogliamo porre l’accento sulla necessità e
sull’attualità di un lavoro specifico nel campo della solidarietà di classe che non sia solo locale, ma che assuma una collocazione
internazionale per contribuire maggiormente allo sviluppo della lotta del movimento di classe.
Purtroppo durante il serrato dibattito sviluppatosi all’interno del CCCPSRI, nonostante i vari tentativi fatti per giungere a una linea
comune, non si è riusciti a pervenire a una sintesi collettiva che potesse definire una posizione unitaria sulla permanenza o meno nel
SRI. Collettivamente, quindi, valutata l’impossibilità di continuare l’attività come CCCPSRI, si è deciso di sciogliere l’organismo.
Quanto successo costituisce sicuramente un segnale d’indebolimento al nostro interno, come parte del movimento di classe
impegnato nel campo della solidarietà di classe e della lotta contro la repressione e il carcere, tanto più in una fase dove la
repressione è sempre più pesante e dispiegata.
Comunque è nostra intenzione rimanere attivi all’interno del movimento di classe, sul terreno della lotta contro la repressione, contro
il carcere e sul fronte della solidarietà di classe verso i rivoluzionari prigionieri, tutti campi d’intervento necessari per sostenere e
favorire lo sviluppo di una coscienza di classe in un’ottica rivoluzionaria.
Ottobre 2013
Collettivo contro la repressione per un Soccorso Rosso Internazionale
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