CSO: la filosofia produttiva come strategia vincente

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CSO: la filosofia produttiva come strategia vincente
Acciaiolo, il castello della moda
Continua il percorso di eccellenza nel settore del Polo di Scandicci, in un’ottica di sistema
prire al Castello dell’Acciaiolo un
centro di eccellenza per la creatività e l’alta formazione nel settore moda. Questo l’obiettivo che l’amministrazione comunale di Scandicci si
era prefissata di raggiungere. E che è
stato centrato.
A
Il Sindaco di Scandicci Simone Gheri
Dallo scorso ottobre, infatti, Polimoda e
l’Alta Scuola di Pelletteria Italiana hanno trovato una nuova prestigiosa sede
proprio all’interno del Castello. Un progetto nato dalla collaborazione con il
Comune, da anni socio dell’istituto fiorentino, che è proprietario dell’immobile e lo ha restaurato e recuperato - grazie ai fondi europei ed al contributo di
sponsor privati quali Gucci ed Ente
Cassa di Risparmio di Firenze - proprio
per farlo diventare un punto di forza del
sistema moda, di cui Scandicci è uno
degli snodi più importanti.
La conferma che la presenza di Polimoda a Scandicci sia un fatto davvero rilevante viene dalle parole del suo sindaco, Simone Gheri: “Per le sfide della
competizione e i cambiamenti tecnologici le imprese del settore necessitano
di costante innovazione e rigenerazione
delle competenze; la collaborazione tra
noi e il Polimoda è il punto di partenza
per un obiettivo fissato da tempo: fare
del Castello dell’Acciaiolo il centro del
sistema moda, che ospiterà anche la
sede dell’Alta Scuola di Pelletteria, in
un sistema che vede anche la presenza
dell’Università”. In sintonia con il sindaco anche Ferruccio Ferragamo, che di
Polimoda è il presidente: “Questa nuova sede ci offre l’opportunità di confermarci quale un polo d’eccellenza estremamente competitivo nel cuore di un
territorio che raggruppa un elevato
numero di imprese moda e pellettiere di
piccola e media dimensione, che con la
loro artigianalità, unita alla professionalità e alla continua volontà di ricerca e
sperimentazione, hanno contribuito a
portare nel mondo l’elevato e unico
valore aggiunto del made in Italy”.
Dal gennaio 2007 Polimoda ha affidato
il proprio progetto di sviluppo al diretto-
re Linda Loppa, che - con il proprio
bagaglio professionale e le note capacità creative e progettuali - ha rilanciato
l’immagine dell’Istituto e rielaborato
l’offerta didattica per valorizzare sempre più qualità, ricerca e creatività. “In
uno scenario competitivo - afferma Linda Loppa - caratterizzato da cambiamenti tecnologici sempre più rapidi che
richiedono un aggiornamento continuo,
vogliamo offrire attraverso i nostri corsi
e master figure professionali nuove e
sempre più qualificate che possano
dare un contribuito essenziale, attraverso la loro creatività e la loro professionalità, al sistema moda a tutto tondo”.
Affermazioni confortate anche dai risultati: più del 90 per cento degli studenti
(oltre 950) riescono a trovare lavoro
entro sei mesi dalla fine degli studi.
L’Alta Scuola di Pelletteria - presieduta
oggi da Gianfranco Lotti - è invece nata
nel 2005 da un progetto dell’Associazione “San Colombano” fra i comuni di
Scandicci e Pontassieve, Centopercento Italiano, CNA, Confartigianato, Confindustria, Polimoda, Gucci, a cui si
sono aggiunti di recente Prada e il
Comune di Bagno a Ripoli. Dotata di
tecnologie d’avanguardia, è una scuola
in grado non solo di formare figure professionali altamente specializzate nel
settore del ‘luxury’, oggi quello con le
maggiori prospettive di sviluppo, ma di
assecondare in tempo reale la domanda di innovazione e la crescente necessità di formazione dettata dalla costante evoluzione tecnologica. Grazie a un
accordo stipulato con un pool di
costruttori di macchinari per la pelletteria, la scuola usufruisce delle attrezzature più moderne presenti sul mercato.
Nei suoi primi tre anni di vita, dopo la
fase di start up, la Scuola ha segnato
una crescita graduale delle attività,
accompagnata dall’acquisizione della
certificazione ISO 9001 e dell’accreditamento regionale quale centro di formazione professionale.
www.comune.scandicci.it
Speciale Scandicci è visibile
sul sito www.ilsole24ore.com
progetto e realizzazione a cura di:
iniziative editoriali per la comunicazione
www.comunicazionediretta.it
Frigel: tecnologie ed innovazione per ottimizzare il risparmio di energia ed acqua nei processi industriali
orte di una lunga esperienza nel raffreddamento di processi industriali e
di una consolidata presenza su tutti
i principali mercati del mondo (80%
export), Frigel rappresenta una delle realtà più dinamiche e all’avanguardia nel
contesto economico scandiccese.
L’azienda ha fatto del rispetto dell’ambiente e dei risparmi nei consumi la chiave del proprio successo. Reduce da un
quinquennio di crescita ininterrotta con
tassi del 20-30% all’anno, che hanno
portato il fatturato di gruppo a contare
oltre 20 milioni di euro per il 2008, anche
in questa difficile situazione congiunturale Frigel non ha interrotto il suo programma di sviluppo.
La costante attenzione ad un uso efficiente delle risorse ha guidato l’azienda
anche nella realizzazione della nuova
sede. È passato poco più di un anno,
infatti, da quando sono stati completati i
lavori del nuovo stabilimento in via Pisana a Scandicci: un edificio di 10mila mq
coperti, il triplo della spazio occupato
precedentemente. In linea con la filosofia
delle tecnologie proposte - capaci di
F
comportare benefici per l’ambiente, legati ad una maggiore efficienza rispetto a
sistemi tradizionali - nella nuova sede
sono state adottate tutte le possibili soluzioni per risparmi di acqua ed energia: dai
sensori che regolano la luce artificiale nei
locali in funzione della luce naturale e della presenza di persone nel locale al sistema di riscaldamento radiante, fino ad un
sistema di raccolta dell’acqua piovana
per usi industriali e sanitari. A questo si
aggiunge un impianto fotovoltaico da 180
kW installato sul tetto, che ha reso Frigel
un produttore netto d’energia e permesso
un risparmio nell’emissione di CO2 nell’ambiente stimato in oltre 160 ton/anno.
Proponendo soluzioni tali da consentire
al tempo stesso forti risparmi di acqua ed
energia e prestazioni ottimali, le tecnologie proposte da Frigel attraggono sempre
più l’attenzione degli operatori in tutti i
principali mercati del mondo. Nel suo
rapido processo di espansione internazionale, Frigel ha recentemente realizzato
un’altra unità produttiva ad East Dundee,
nei dintorni di Chicago (USA), per servire
Frigel North America Inc. - sede produttiva in Illinois, USA
la crescente domanda dei propri prodotti
in Nord America. Con la nuova sede produttiva di oltre 4mila mq, Frigel è pronta a
competere con aziende americane consolidate sul mercato da molti anni. Il
mese scorso un importante riconoscimento e’ stato ottenuto proprio negli
USA: lo Stato dell’Illinois ha premiato la
Frigel con il “P-2-Award”, un premio che
viene assegnato solo a quelle imprese
che abbiano ottenuto importanti risultati
nella protezione ambientale abbinata allo
sviluppo economico. Nella fattispecie,
l’azienda è stata premiata per il suo “Ecodry System”: un raffreddatore di liquido,
brevettato in tutto il mondo, in grado di
ridurre fino al 95% rispetto ai sistemi tradizionali i consumi di acqua e di energia.
Grazie ad un continuo confronto con le
più disparate realtà industriali ed i loro
particolari fabbisogni, Frigel si propone
non come un semplice fornitore di
impianti di raffreddamento, ma come un
vero e proprio consulente tecnico a cui
rivolgersi per una efficiente soluzione dei
propri problemi di raffreddamento e termoregolazione.
Frigel Firenze SpA - sede centrale in Via Pisana, Scandicci
Frigel SpA
Via Pisana, 316 - 50018 Scandicci (FI) - Tel. 055.722091 - Fax 055.7311271
[email protected] - www.frigel.it
CSO: la filosofia produttiva come strategia vincente
opo le prime esperienze nel settore della strumentazione per la
marina militare, Sergio Mura e
Giuseppe Matteuzzi costituirono nei
primi anni ’60 una società in nome collettivo dedita alla realizzazione di una
serie di oftalmometri per conto di
Silvano Magonio, proprietario di un
negozio di ottica in P.zza S.Maria
Novella.
La nuova società prese sede in via San
Zanobi, in una stanza piccola e poco
accogliente, e lì furono messi in produzione i primi oftalmometri fino al 1970.
Nel frattempo, OPTIKON di Roma offrì
alla neonata CSO (Costruzione
Strumenti Oftalmici) un contratto di
assistenza tecnica per strumenti della
Rodenstock: un'eccezionale occasione
D
di crescita professionale per Mura e
Matteuzzi, che - oltre a proseguire la
collaborazione con Magonio - poterono
seguire un corso di formazione nel
campo dei sistemi ottici in Germania e
iniziare a produrre anche lampade a
fessura e strumenti per conto di altre
ditte.
Iniziò così la vera espansione della
CSO, che in pochi anni cambiò diverse
sedi, sempre più ampie e adatte per la
produzione che raccoglieva consensi
sempre maggiori.
Allo stesso tempo si avviavano ricerche
nel campo dell’elettronica per l’integrazione dei sistemi di scansione video
nelle lampade a fessura. Allo scopo di
offrire ai clienti una dotazione più completa vennero realizzati i primi prototipi
dell’unità di refrazione “RIUNITO”.
Col successivo trasferimento nella
nuova sede di Via degli Stagnacci, di
oltre 4.600 mq, e col definitivo consolidamento della leadership europea,
CSO iniziò l’esportazione oltreoceano,
arricchendo il proprio patrimonio tecnologico nella collaborazione con le più
importanti aziende del settore a livello
internazionale.
In seguito alla crescente espansione
commerciale, col conseguente incremento della produzione, CSO ha
impiantato nuove linee dedicate alla
produzione stessa. L’officina meccanica della ditta consente la produzione di
quasi tutti i componenti degli strumenti,
grazie a 6 torni a controllo numerico e
ad altrettanti centri di lavoro, alcuni dei
quali a 5 assi. Incrementato il personale
fino alle attuali 150 persone è stato infine acquisito un altro locale di 800 mq,
collegato con un passaggio aereo alla
sede attuale. In esso si trovano il laboratorio di controllo ottico, l’ufficio tecnico, l’ ufficio controllo qualità, il laboratorio di sviluppo del software, una sala
per corsi ECM, una sala meeting, tutti
gli uffici amministrativi ed un museo
dedicato a strumenti oftalmici antichi.
La fine del millennio trova l’azienda
ancora all’avanguardia nell’applicazione delle nuove tecnologie. La ricerca
sviluppa software dedicati alla gestione
completa delle indagini diagnostiche,
gli strumenti sono rinnovati, si producono i nuovi topografi corneali. La struttura R&D viene potenziata con l'assunzio-
ne di ingegneri e programmatori, al fine
di disporre di un team di sviluppo software interno. Viene sperimentato anche
il servizio di assistenza on line tramite
internet, e prosegue la politica brevettuale.
La propensione alla ricerca tecnologica,
l’affidabilità ed efficienza del sistema
produttivo sottoposto alle certificazioni
ISO9001 e ISO13485, i prodotti costruiti in ottemperanza alle norme generali
per la sicurezza degli apparecchi elettromedicali, la sensibilità all’evoluzione
del mercato e la massima soddisfazione
del cliente sono alla base della leadership internazionale di CSO. Presente
nelle fiere più importanti, l’azienda promuove i nuovi prodotti grazie ad una
rete capillare di distributori ed addetti
commerciali, rivolgendosi anche a
nuovi mercati come il Sud America,
l'India, la Cina e l'Est Europeo.
Attualmente la quota di mercato estero
è di circa l' 80%: un contributo eccellente per affermare il “made in Italy” in
tutto il mondo.
In tempi recenti CSO ha sviluppato
nuovi strumenti divenuti presto i fiori
all’occhiello del proprio catalogo. Il
nuovo Topografo corneale MODì, realizzato con tecnologia Firewire, la lampada a fessura digitale ELITE con prestazioni da avanguardia, il sistema per
elettrofisiologia Retimax, unico nel suo
genere, il Microscopio Endoteliale
SP02, completamente automatico e
senza contatto, sono alcune delle ultime novità presentate nelle esposizioni
internazionali più recenti. Il nuovo apparecchio VEGA CBM X-Linker per il trattamento del cheratocono con metodologia cross-linking, sviluppato in collaborazione con autorevoli istituti universitari toscani, rappresenta oggi un’ulteriore sfida nel panorama degli apparecchi per chirurgia, ricevendo il marchio
CE con abbondante anticipo rispetto ai
concorrenti internazionali. In tempi più
recenti è stato ultimato l’innovativo
ottotipo interattivo VisionChart, per la
misura delle performance visive in
accordo con i più autorevoli standard.
CSO ha infine recentemente acquisito il
marchio SBISA’, prestigiosa firma
toscana nel panorama della diagnostica
oftalmica.
Ottimo il rapporto instaurato dall'azienda con il territorio che la ospita anche
per quanto riguarda i posti di lavoro
creati per la manodopera specializzata:
degli attuali addetti, ad esempio, ben 15
provengono da MATEC, recentemente
dismessa.
Nel 2006, forte di un incremento di fatturato del 30% rispetto al 2005, l’azienda è stata insignita da Confindustria di
un importante riconoscimento per l’innovazione tecnologica nell’ambito di
“Confindustria Awards for Excellence”,
venendo annoverata tra le dodici aziende più innovative sul territorio toscano.
Nel 2007, in occasione del 40° anniversario, il Gruppo Fabiano Editore ha inoltre conferito ai proprietari Mura e
Matteuzzi un prestigioso tributo alla
carriera. Con l'attenzione alla funzionalità, al design, alle rifiniture, all'ergonomia e alla sicurezza che contraddistinguono da sempre i propri strumenti,
CSO ha ultimato recentemente alcuni
strumenti ad alta tecnologia. Il Sirius
integra le funzioni di una camera di tipo
Scheimpflug con quelle di un topografo
corneale, dando così vita ad uno strumento del tutto innovativo per gli utilizzatori che operano nel campo della chirurgia refrattiva e per gli impiantatori di
IOL; dal microscopio endoteliale SP02 è
stato creato un dispositivo denominato
CAPTURE, che permette di effettuare,
come accessorio per lampade a fessura, l’analisi delle cellule endoteliali.
Una filosofia aziendale estremamente
vincente consente a CSO di essere da
oltre 40 anni all’avanguardia nella produzione di strumentazione per la diagnostica oftalmica, a garanzia della
salute degli occhi di tutti.
CSO Costruzione Strumenti
Oftalmici S.r.l.
Via degli Stagnacci 12E
50018 Scandicci (FI)
Tel 055.722191 - Fax 055.721557
[email protected]
www.csophthalmic.com
Nasce con l’avvento di Sol Energes una grande opportunità di sviluppo per l’intero territorio
Un investimento sul Futuro
isiede nel settore delle energie rinnovabili la chiave per il salvataggio di ben 370
fra i 430 posti di lavoro messi in discussione nell’area di Scandicci dalla grave crisi del
comparto del bianco. Sarà infatti Sol Energes
Srl, società start-up nata per la produzione di
prodotti destinati alla generazione di energia da
impianti fotovoltaici, a riconvertire l’area produttiva dello stabilimento dismesso da
Electrolux in seguito alla decisione della multinazionale svedese di cessare la produzione di
frigoriferi nell’area fiorentina. Non poteva concludersi in modo migliore la spinosa vicenda,
assurta durante l’intero scorso anno agli onori
della cronaca locale e nazionale. Anche per
merito della stessa Electrolux, che - sensibilizzata dalle istituzioni locali, dai sindacati e dell’intera società civile in merito al grave vuoto
occupazionale che si sarebbe creato sul territorio - si è attivata per arrivare ad un’intesa per la
reindustrializzazione dello stabilimento, siglata
alfine lo scorso ottobre davanti al ministro del
lavoro Maurizio Sacconi. Tra i circa 200 aspiranti interessati alla riconversione dell’area produttiva, sulla base di una soluzione concordata a
basso impatto sociale e di appositi incentivi
previsti dalla stessa Electrolux, è stata infine
scelta l’azienda umbra Energia Futura, operante nel settore delle fonti energetiche rinnovabili.
R
Massimo Fojanesi
Amm. Delegato Energia Futura e Sol Energes
“L’accordo” - ci spiega l’Amministratore
Delegato di Energia Futura, Massimo Fojanesi “prevede il progressivo riassorbimento in Sol
Energes di 370 dei 430 lavoratori della precedente realtà entro il 2010, a parità di stipendio e
con la garanzia di mantenere il posto di lavoro
per almeno 3 anni, oltre ad un piano di dimissioni incentivate e scivoli di accompagnamento
alla pensione per gli altri. In questo siamo stati
decisamente aiutati da una eccellente risposta
dei soggetti coinvolti: dalle istituzioni Governo, Regione e Comune di Scandicci - che
hanno fin da subito mantenuto ad ogni livello un
atteggiamento di concreto realismo e di forte
propulsione al raggiungimento di una rapida
soluzione positiva, fino ai sindacati, alle maestranze, all’Associazione Industriali della
Toscana ed agli stessi vertici di Electrolux.
Grazie alla grande disponibilità di tutti abbiamo
potuto individuare in breve tempo gli strumenti
necessari e sufficienti per una riqualificazione
dello stabilimento che offra sicurezza al territorio e alle istituzioni in termini di continuità dell’occupazione e di ricaduta positiva sull’economia locale.
Uno degli elementi che, a mio avviso, hanno
influito sulla scelta delle istituzioni di individuarci come soggetto ideale per questa operazione
è stata certamente la notevole riqualificazione
che le nuove mansioni apporteranno alle professionalità delle risorse umane coinvolte. La
ininterrotta e continua formazione che i lavoratori dovranno necessariamente affrontare per
aggiornare le proprie competenze permetterà
infatti alle stesse di imparare un “mestiere”
completamente nuovo, decisamente all’avanguardia rispetto al panorama nazionale”. Il progetto di Energia Futura per lo stabilimento di
Scandicci prevede la realizzazione di una filiera
produttiva completa nel settore dei pannelli
fotovoltaici, sino all’ottenimento del pannello
finito. Oltre a questo, verrà dato avvio alla produzione di generatori eolici e della carpenteria
necessaria per l’assemblaggio dei vari componenti relativi al montaggio dei pannelli, su tetto
come su terreno. L’operazione industriale del
progetto per Scandicci verrà affidata, come
detto, alla Società partecipata Sol Energes Srl,
che si occuperà della produzione di prodotti
destinati alla generazione di energia da impianti fotovoltaici.
“Il sito” - prosegue Fojanesi - “produrrà inizialmente in prevalenza pannelli fotovoltaici.
Presto, però, diverrà struttura di eccellenza per
tutto quanto possa riguardare ogni tipologia di
impianto di energia alternativa da fonti rinnovabili. L’obiettivo sarà quello di ottimizzare ed utilizzare al massimo l’intera capacità produttiva
dello stabilimento, in assoluta sintonia ed in
totale feedback con la struttura di Ricerca e
Sviluppo. L’Italia sarà certamente baricentrica
nel bacino del Mediterraneo, ragion per cui la
rapidissima crescita del segmento ci permetterà presto di affiancare al mercato domestico
quello dell’intera area, a partire da Grecia e
Turchia. Oltre a generare una benefica ricaduta
sull’indotto di installatori e piccoli artigiani locali, la nostra iniziativa doterà dunque Scandicci
di due direttrici di sviluppo: la prima legata alle
iniziative domestiche di Energia Futura, che
sarà il primo cliente di questa nuova realtà; la
seconda generata dagli accordi commerciali
indipendenti della struttura, diretti a nuovi mercati sulla base di una prospettiva quinquennale
di raggiungimento del 50% di export.
Il mercato certamente più appetibile appare in
questo momento quello USA, grazie alle considerevoli novità nel settore dovute all’elezione di
Barack Obama e al consistente numero di
quote di Sol Energes - esattamente il 45% detenuto da Mercatech, impegnato a realizzare
un fondo di eccellenza per tutto il settore delle
energie rinnovabili”.
“In perfetta aderenza alle previsioni relative a
quali fossero i fenomeni tecnici e di mercato
cardine del business di questi anni” - interviene
il Direttore Generale di Sol Energes, Roberto
Moretti - “il mercato ha premiato e continua a
premiare chi abbia avuto la lungimiranza di
investire sulla qualità realizzando prodotti di
fascia alta. Grazie al Conto Energia la convenienza per chi si accosti al fotovoltaico è notevole, anche per effetto della riduzione del costo
del denaro. Molte aziende sono rimaste al palo,
ma chi - come noi - ha saputo investire nello
studio e nello sviluppo di prodotti, materiali,
soluzioni può adesso usufruire di nuovi e
migliori strumenti offerti dal comparto bancario,
corroborati anche dalla presenza di quei riscontri a lungo termine che precedentemente pote-
Chi è Sol Energes
i chiama Sol Energes Srl la newco
creata per la gestione dell’operazione
industriale di riconversione dello stabilimento di Scandicci. Società partecipata da
Energia Futura - il cui management vanta
ben 40 anni di storia nella realizzazione di
centrali ad energia rinnovabile, tra cui alcuni
dei più importanti impianti idroelettrici
dell’Umbria - in un primo step Sol Energes
produrrà in prevalenza pannelli fotovoltaici.
La società è però destinata a divenire in
breve tempo struttura di eccellenza per la
realizzazione di qualunque genere di prodotto destinato alla generazione di energia da
impianti fotovoltaici, e più in generale di ogni
tipologia impianto di energia alternativa da
fonti rinnovabili. Il progetto che Sol Energes
si propone di realizzare nel sito di Scandicci
prevede la realizzazione di una filiera completa nel settore della produzione di pannelli
S
fotovoltaici, sino al pannello finito, attraverso
la creazione di 3 linee di assemblaggio dei
moduli fotovoltaici con configurazioni certificate a standard internazionali (EN 61215)
con potenze fino a 285Wp per modulo
mediante la connessione di 72 celle fotovoltaiche ad alta efficienza.
Il termine previsto per l’implementazione del
progetto stesso è fissato in 18/24 mesi dall’avvio delle attività cleaning dell’area e della
preparazione delle relative infrastrutture.
Durante questo periodo verranno gradualmente installate le 3 linee produttive per il
fotovoltaico e tutti gli altri impianti previsti
dal Piano Industriale, in uno spazio pari
all’intera dimensione dell’attuale stabilimento. A pieno regime, la società arriverà ad
assorbire ben 370 dei 430 dipendenti precedentemente impiegati nello stabilimento
dismesso da Electrolux.
Fondata nel 2005, Energia Futura detiene
una missione produttiva consistente nell’offrire soluzioni per la generazione di energia
mirate a prevenire i crescenti aumenti dei
costi della energia prodotta da fonti non rinnovabili, salvaguardando al tempo stesso
l’ambiente.
L’Azienda, ubicata a Nera Montoro, Narni
(TR), impiega attualmente 32 dipendenti , fra
cui 12 ricercatori nelle tecnologie di prodotto e di processo e 20 addetti alle attività
commerciali e amministrative. Le società
operative partecipate dall’azienda svilupperanno nei prossimi anni la capacità produttiva e l’offerta in tutte le aree dello sfruttamento delle fonti rinnovabili: dal solare alle biomasse, fino al geotermico e all’eolico. La
divisione ricerca sta infine lavorando ad un
brevetto molto importante sulla realizzazione
e lo sfruttamento di mini turbine idrauliche.
Energia Futura
Mercato di riferimento: trend negli anni
Fotovoltaico (Capacità totale installata in MW)
Mondo
Implementazione del progetto
Il termine dell’implementazione è previsto in
18/24 mesi dall’avvio delle attività cleaning dell’area e preparazione delle relative infrastrutture.
Durante questo periodo verranno gradualmente
installate le 3 linee produttive per il fotovoltaico
nonché tutte gli altri impianti previsti dal Piano
Industriale (eolico e carpenteria)
Lo spazio necessario all’operazione è pari
all’intera dimensione dell’attuale stabilimento.
La crescita reale si è collocata anno dopo anno su livelli superiori
rispetto alla crescita stimata dai diversi Istituti di Ricerca
* Tasso annuo di crescita composto
vano rimanere solo nel campo della teoria e da
una diversa maturità del mercato. Riguardo alla
riconversione dello stabilimento di Scandicci,
nonostante la presenza di linee di produzione
del tutto differenti da un punto di vista tecnologico il passaggio non ha incontrato assolutamente alcun tipo di difficoltà, per merito della
grande e reciproca disponibilità messa in
campo da tutti i soggetti coinvolti. La stessa
disponibilità che, in un’ottica di reinserimento in
fasi del personale, ci sta permettendo di assorbire gradualmente le linee e le risorse umane
dismesse da Electrolux ovviando in via prioritaria alla formazione di queste ultime, assolutamente imprescindibile per una corretta percezione di tutte le sottigliezze tecnologiche che
stanno alla base della nuova preparazione. In
questo settore non possiamo mai dire di aver
raggiunto lo stato dell’arte: la tecnologia è in
continua evoluzione, e il personale non finirà
mai di venire aggiornato sulle continue novità.
La disponibilità mostrata dalle maestranze è
stata dunque uno degli elementi fondamentali
per il successo del nostro progetto, e sarà la
causa positiva di una notevole ricaduta sul territorio in termini di professionalità e innovazione. Dobbiamo inoltre considerare che quello
attuale può in realtà configurarsi come uno
start-up fittizio: Sol Energes ed Energia Futura
sono accreditate in tutto il comparto della filiera produttiva del Fotovoltaico, e le loro figure di
riferimento possono vantare oltre 20 anni di
esperienza e di know-how nel settore. Il concetto, il valore più importante espresso dalla
nostra struttura è quello dell’importanza della
“Catena della Qualità”. Non basta scegliere i
migliori materiali: per ottenere un finanziamento
da parte delle banche, avere un premio non
eccessivamente oneroso dalle compagnie di
assicurazione e comunque generare risultati
compatibili con l’impegno economico occorre
che sussista una corretta interazione fra singole parti degli impianti, società di installazione e
via dicendo.
Occorre, cioè, che risulti sussistere l’intera
“Catena della Qualità”: impianti certificati, ma
anche coerentemente assemblati. Occorrono
conoscenza, competenza, know-how. Un ottimo modulo con un inverter sbagliato, ad esempio, porterebbe certamente risultati negativi. La
nostra azienda crede in una strategia di minor
produzione per maggiori performance, e ritiene
i parametri indicati dalle normative per le certificazioni di settore parzialmente superati dalle
attuali tecnologie.
Per questo preferiamo precorrere i tempi superando di gran lunga i requisiti necessari e sufficienti per garantire quei “range” di qualità
necessari per accedere ai finanziamenti bancari e a rispettare le più severe norme di settore”.
PARTICOLARE DELLA FASE IMMISSIONE DELLA LINEA DI MONTAGGIO PANNELLI FV
Esempio layout linea montaggio pannelli fv
Roberto Moretti
Direttore Generale Sol Energes
ABC MORINI 40 anni di radicamento sul territorio
Un’azienda in continua crescita, pronta a recepire ogni nuovo trend del mercato
ono ormai 40 anni che la A.B.C. MORINI
Srl opera con successo sempre crescente
nel settore degli accessori in metallo
destinati all’abbigliamento e alla pelletteria in
genere. Nata per opera di Marcello Morini nel
1969, l’azienda si è infatti progressivamente
specializzata nella creazione di accessori metallici di qualità medio fine: dalle fibbie alle chiusure, fino ad attacchi, guarnizioni, tiralampo per
borse, cinture e calzature.
Sempre pronta a recepire ogni cambiamento di
S
trend del mercato di riferimento, l’azienda - in
seguito alla trasformazione in società di capitali
e alla successiva distribuzione delle quote da
parte del fondatore ai propri figli e stretti collaboratori - ha compiuto una serie di scelte strategiche che l’hanno portata anche ad un necessario
cambiamento di sede. Una politica di espansione premiante anche in termini di risultati: nei
2mila mq dislocati su due piani del nuovo stabilimento - dedicato alle vendite e agli uffici per il
piano terra e alla sala campionario e al magazzi-
no per il primo piano - opera ormai un patrimonio in risorse umane superiore ai 30 dipendenti,
e il trend di crescita del fatturato ha visto l’esercizio 2008 segnare un valore raddoppiato in termini assoluti rispetto al 2003.
“Siamo da sempre” - ci spiega l’attuale
Amministratore Unico dell’azienda, Ing.
Gianfranco Corsini - “una società commerciale.
Nel tempo, però, abbiamo maturato un patrimonio di know-how tale da permetterci di trattare
gli accessori metallici per abbigliamento produ-
cendoli in via indiretta, attraverso terzisti, sulla
base di nostri modelli. La grande differenza
rispetto al passato risiede nella necessità di individuare tali soggetti in aree che ci permettano
una produzione di sufficiente qualità a costi
competitivi. Nonostante la tendenza generale a
spostare il baricentro produttivo in aree estere
per trarre vantaggio dai costi di manodopera
inferiori a quelli del mercato nazionale ed occidentale in genere, la azienda A.B.C. cerca di
sfruttare al massimo le possibilità produttive
ancora presenti sul mercato locale fidando sul
prestigio di cui gode nel mondo il marchio MADE
IN ITALY. Ovviamente la azienda non trascura gli
altri eventuali mercati di approvvigionamento né
ABC MORINI SRL
50018 Scandicci (FI)
www.abcmorini.it
le opportunità che lì si possano presentare nel
prossimo futuro. Riguardo ai mercati raggiunti
dall’azienda, A.B.C. MORINI Srl vende le proprie
collezioni - da quelle più raffinate, caratterizzate
da una ricerca stilistica, un design e una cura
per i dettagli senza compromessi, a quelle più
classiche - sia su scala nazionale sia in paesi
quali Portogallo, Belgio, Olanda, Germania,
Romania, Francia, Polonia, Gran Bretagna, USA,
Canada, Colombia, Venezuela, grazie ad un’assidua presenza nelle fiere principali del settore e
ad una fitta rete di Agenti e/o Distributori.
“In futuro” - conclude l’Ing. Corsini - “valuteremo anche la possibilità di una permeazione nel
Far East, magari tramite la predisposizione di
alcune joint venture. Per ora i primi tentativi,
come quello rimasto in fase progettuale con
un’azienda indiana del settore, non sono stati
entusiasmanti. Ci sembra dunque prioritario
affrontare con la forza e l’atteggiamento positivo
che da sempre ci contraddistingue questa dura
crisi globale, per poi dedicarci all’apertura di
nuove opportunità non appena se ne verificheranno le condizioni”.
Una realtà quasi unica in scala nazionale nel settore degli articoli da regalo
Prodotti di alta qualità, nati dall’amore per una cultura artigianale tutta toscana
ono ormai 45 anni che Il Ceppo
Srl opera nel settore degli articoli da regalo, distinguendosi da
sempre grazie a prodotti di alta gamma
caratterizzati da un design raffinato e
originale e da materie prime di eccezionale qualità. Nata nel 1964 per la produzione di articoli prevalentemente
natalizi - come si evince dal nome stesso, sinonimo in vernacolo toscano di
“regalo di Natale” in riferimento
all’usanza di bruciare nel camino un
grosso ceppo di legno la notte della
Vigilia - l’azienda guidata da Alessandro Pecchi e Valeria Taddeucci si è
adeguata nel tempo ai mutamenti di
trend del mercato, diversificando la
propria produzione fino a specializzarsi
nel settore degli articoli da regalo per
profumeria: dai prestigiosi set da barba, perfetti per un regalo di alta classe,
ai rasoi e pennelli realizzati in materiali
di grande pregio quali metallo, legno,
ceramica, plexiglass, corno, fino a
S
specchi, set manicure, set da viaggio
ed alcune esclusive collezioni di portanelli in metallo.
“La peculiarità della nostra produzione”
- ci spiega lo stesso Alessandro Pecchi
- “ci ha permesso di rappresentare una
realtà quasi unica nel panorama italiano, consentendoci di esportare in tutti i
Paesi Europei, così come in USA,
Canada, Australia e Russia, prodotti
caratteristici forse di una tradizione più
“nordica” ma realizzati con la sapienza,
la conoscenza dei materiali e degli antichi processi di lavorazione, la fantasia
ed il know-how del migliore artigianato
toscano.
L’alta qualità “Made in Italy” dei prodotti ci rende infatti molto più competitivi
rispetto ad aziende affini, appartenenti
a settori paralleli al nostro, nei confronti della concorrenza proveniente dal Far
East e degli attuali venti di crisi globale.
I nostri, pur nell’ampia varietà di gamma che proponiamo sui mercati di tutto
il Mondo, rimangono sempre articoli di
fascia medio-alta, adatti ad una clientela più sensibile alla perfezione formale,
all’appeal dell’oggetto, alle sensazioni
estetiche e tattili piuttosto che al prezzo.
Certamente, la crisi di alcuni mercati
particolarmente importanti - quali ad
esempio gli USA - e la volontà di non
sederci sugli allori ci hanno portato a
diversificare ulteriormente la nostra
gamma di articoli ed a far produrre in
esclusiva per noi da aziende di fiducia
un vasto assortimento di beauty da
uomo e da donna, accessori da trucco,
saponi, prodotti per la toiletta quotidiana, articoli da regalo e accessori vari”.
Sempre in un’ottica di ampliamento
della proposta commerciale anche nel
diretto indotto del proprio core business, l’azienda è inoltre ideatrice e proprietaria del marchio HERR&MANN,
linea di prodotti cosmetici specifici per
la rasatura.
“È un vero peccato” - conclude Pecchi
- “che un’azienda come la nostra,
ambasciatrice nel mondo di una scuola
artigianale dalle caratteristiche uniche,
propria della cultura e della tradizione
toscana - debba confrontarsi ogni giorno di più con la rapida e progressiva
scomparsa di tutte quelle figure professionali che conferivano ai propri prodotti quell’inestimabile valore aggiunto
altrimenti non ottenibile. Colpa di un
processo di mortificazione delle piccole realtà artigianali, la cui esistenza e
sopravvivenza è resa ormai impossibile
da assurde pastoie burocratiche. Colpa
della mancanza di attenzione e di
rispetto riservata dalla politica e dalla
Pubblica Amministrazione, qui come
altrove, nei confronti di un patrimonio
inestimabile di competenze e di cultura
popolare del lavoro. Colpa di norme
incomprensibilmente inadatte a tutelare le eccellenze espresse da un territorio come il nostro, e spesso addirittura
diverse o incoerenti in relazione ad aree
distanti fra di loro pochi chilometri soltanto.
E infine colpa di una generazione - la
nostra - incapace di valorizzare, tramandare, far comprendere e rendere
appetibile ai giovani l’eccezionale risorsa di una cultura artigianale tanto preziosa, e di un’altra - quella dei nostri
figli - sempre meno dotata di quelle
caratteristiche di umiltà, studio, applicazione, fiducia e amore che hanno
permesso ai nostri artigiani di imparare
dai propri padri un mestiere tramandato nei secoli, e ora destinato a morire
con loro.
Per portare avanti un’azienda come la
nostra ci vuole amore. E la certezza che
questa passione riesca a rimanere nei
nostri prodotti, nella loro linea, nel loro
materiale è quello che ci fa andare
avanti e che ci dona il senso di tutti
questi anni di presenza sul mercato
nazionale e internazionale”.
Il Ceppo Srl
Via dei Cadolingi, 13/15 - 50018 Scandicci (FI)
Tel. 055.7350232 - Fax 055.750304
[email protected] - www.ilceppofirenze.it
Supporto logistico a livello globale
Il piacere di lavorare in una grande realtà ancora “a misura d’uomo”
La ditta Scheilan produce accessori di moda da donna ed opera sul mercato italiano ed estero dal
1967. La nostra produzione incentrata soprattutto sulle storiche linee di borsette da sera e
cerimonia in tessuto e metallo, negli ultimi anni si è progressivamente arricchita di ulteriori
complementi, cosicché oggi siamo in grado di fornire ai nostri affezionati clienti una vasta gamma
di accessori che fanno del fascino e dell’eleganza il loro punto di forza. La linea di foulards e
sciarpe ricche di colore e dai tessuti preziosi, le cinture di tendenza in metallo e strass, le scarpe
da sera estremamente eleganti dai particolari ricami preziosi, i guanti in pelle e pelliccia pregiata,
finemente lavorati. Per chiudere questa breve presentazione, ultimi, ma non per importanza, gli utili
oggetti da borsetta, i nostri portacipria, i porta-pillole, i porta sigarette e una serie di borsellini nei
materiali più svariati, necessario completamento dell’eleganza.
www.scheilan.it
“Niuna impresa, per minima
che sia, può avere cominciamento e fine senza queste
tre cose: cioè, senza sapere,
senza potere, senza con
amore volere”. È con questa
citazione di un anonimo fiorentino trecentesco che il
Presidente Paolo Nocentini
ci aiuta a comprendere la
filosofia fondante di una delle poche aziende italiane
capaci di vantare un network
logistico di caratura mondiale: il Gruppo Savino Del
Bene.
Leader nel settore delle spedizioni internazionali - grazie
ad una compagine di 80
società controllate operanti
in 37 Paesi, con un patrimonio in risorse umane superiore ai 2.500 dipendenti ed un
network di 173 uffici commerciali in tutto il mondo Savino Del Bene offre da
oltre 100 anni servizi integrati di trasporto multimodale,
combinando ogni tipologia
di sistema vettoriale sulla
base delle singole esigenze
della clientela.
Pur avendo da sempre come
core business il segmento
del trasporto marittimo, pari
al 60% dell’intero fatturato,
con una specializzazione
ormai consolidata a livello
internazionale sulla rotta per
gli Stati Uniti - per la quale il
Gruppo rappresenta un vero
e proprio punto di riferimento fra gli operatori del mercato in merito a categorie mer-
ceologiche specifiche come
l’alta moda, le piastrelle o i
macchinari - Savino Del
Bene si avvale dei vettori più
qualificati anche per aria,
strada e rotaia, offrendo al
contempo servizi sempre più
evoluti come lo stoccaggio
temporaneo e la distribuzione della merce, l’espletamento delle procedure
doganali, il controllo on line
delle spedizioni.
“Per comprendere davvero
l’operato e le potenzialità di
un’azienda come la nostra” prosegue
Nocentini
“occorre partire dalle motivazioni che, nei primi del
‘900, hanno portato alla sua
fondazione. Al tempo, appariva prioritario creare una
struttura che offrisse servizi
ai maggiori buyers fiorentini
per coadiuvarli nella permeazione del florido mercato
statunitense.
Questa specializzazione nei
trasporti verso gli USA ha
rappresentato per molti anni
la forza e la debolezza al
tempo stesso della nostra
organizzazione:
venendo
spesso associati in modo
quasi automatico a quella
che costituiva certamente la
nostra principale area operativa, abbiamo dovuto affrontare un lungo percorso di
diversificazione dei servizi e
di particolare attenzione
all’andamento dei flussi merceologici internazionali prima di affrancarci totalmente
da questa etichetta troppo
restrittiva.
La realtà è che allo stato
attuale il peso dell’Italia nelle
dinamiche del Gruppo sta
progressivamente diminuendo: solo 7/800 dei nostri
2.500 dipendenti sono localizzati nel territorio nazionale,
e il calo sempre più sensibile
delle esportazioni nel comparto manifatturiero sta spostando le prospettive di crescita verso altri mercati.
D’altro canto, la strategia di
diversificazione di cui ho
accennato in precedenza ha
reso ora possibile aprire
nuovi margini di business
con quei grandi gruppi italiani - come ENI e FIAT, ad
esempio - che in passato ci
hanno visti curare unicamente la rotta per gli USA o alcune specifiche categorie merceologiche”.
Forte di un fatturato superiore agli 800 milioni di Euro, il
Gruppo è attualmente in grado di offrire il proprio supporto logistico a livello globale, grazie all’acquisizione
di aziende di settore attive
sui mercati in maggiore
espansione e all’apertura di
proprie filiali in tutti e cinque
i continenti, necessarie alla
gestione di flussi di merci
con destinazione estero su
estero.
“Pur avendo vissuto una
fase di notevole sviluppo e
internazionalizzazione” - ci
spiega ancora Nocentini -
“siamo pur sempre un Gruppo di dimensioni relativamente contenute in un’ottica
mondiale di settore.
La nostra derivazione da
un’azienda di carattere familiare e la flessibilità che altri
freight forwarders di maggior
caratura non potrebbero
offrire ci permette però di
mantenere al tempo stesso
un livello di servizi pari a
quello dei nostri maggiori
competitor e una struttura
ben più agile e dinamica.
Anche per questo mi sento
di dissociarmi del tutto dalle
previsioni catastrofiste veicolate dal tam-tam dei mass
media. Ogni impresa ha
bisogno di uno spirito positivo. La crisi finanziaria, come
ho detto nella tradizionale
relazione di fine anno, è un
fatto: le perdite sono vere,
ma sono ben poca cosa al
confronto della paura, del
timore di comprare, che
sono al contrario virtuali e
pompati dai media. Così
com’è venuta, la crisi se ne
andrà. A suggello di questa
convinzione abbiamo fortemente investito in un Master
in Logistica organizzato con
l’Università di Firenze: uno
strumento in più per formare
giovani motivati, capaci di
cogliere l’opportunità di sviluppare le proprie competenze in un’azienda che è e
vuole continuare ad essere
un posto ragionevolmente
piacevole per lavorare”.
Savino Del Bene S.p.A.
Via del Botteghino, 24/26 - 50018 Scandicci (FI)
Tel. 055.52191 - Fax 055.5219207
www.savinodelbene.com - [email protected]