13 gennaio 2013 - Parrocchia di San Nicolò Vescovo

Transcript

13 gennaio 2013 - Parrocchia di San Nicolò Vescovo
senza niuna offensione usci': qual cosa sapendolo poi li saraceni e altre genti, molto mi
riverivano, stimandomi, essendo di tal loco vivo uscito, santo, dicendo quelli corpi morti
che in quella valle dimoravano essere uomini di spiriti infernali. […]
Io, fra Odorico di Friuoli, dell'ordine de' frati minori, al reverendo padre fra
Guidotto, ministro della provincia di Santo Antonio, confesso che, essendo io da
quello per obedienzia richiesto che le sopradette cose, sì quelle che con li proprii
occhi ho viste come quelle che da uomini degni di fede ho intese, gli volesse dire
e far scrivere, quelle ho dette. È ben vero che molte cose ho fatte scrivere quali
non ho viste, ma quelli che sono di quella contrada funno testimonio essere vere.
E molte altre cose ho lasciate, quale se prima con li proprii non fossero viste non
sono credibili.
Le predette cose io, fra Guglielmo di Solona, nell'anno 1330 nel mese di maggio a
Padova, nel loco di S. Antonio, ho scritte, in quel modo che il predetto fra Odorico con
la propria bocca gli riferiva, non curandomi d'un alto e ornato modo di parlare scriverli,
ma con un domestico e mezo modo di dire, accioché da dotti e ignoranti siano quelle
intese. Il predetto fra Odorico passò dalla presente vita del Signor nell'anno 1331
alli 14 di gennaio, e dopo la sua morte di molti miracoli risplendette».
“NON ESSERE PIÙ SENZA FEDE, MA CREDENTE!” ‫ ’שׁלּוֹסּ‬Àλφα
Letture per rincuorarsi
«Il battesimo di Gesù è il gesto di Colui che vuole
farsi in tutto uno di noi e si mette in fila con i
peccatori; Lui, che è senza peccato, si lascia
trattare come peccatore (cfr 2Cor 5,21), per
portare sulle sue spalle il peso della colpa
dell’intera umanità. È il ‘servo di Jahvè’ di cui ci
ha parlato il profeta Isaia nella prima lettura (cfr
42,1). La sua umiltà è dettata dal voler stabilire
una comunione piena con l’umanità, dal desiderio
di realizzare una vera solidarietà con l’uomo e
con la sua condizione. Il gesto di Gesù anticipa la
Croce, l’accettazione della morte per i peccati
dell’uomo. Questo atto di abbassamento, con cui
Gesù vuole uniformarsi totalmente al disegno
d’amore del Padre, manifesta la piena sintonia di
volontà e di intenti che vi è tra le persone della
Santissima Trinità. Per tale atto d’amore, lo
Spirito di Dio si manifesta come colomba e viene
sopra di Lui, e in quel momento l’amore che
unisce Gesù al Padre viene testimoniato,
Ωµήγα ‫שׁלּוֹסּ‬
a quanti assistono al battesimo, da
una voce dall’alto che tutti odono. Il
Padre manifesta apertamente agli
uomini la comunione profonda che lo
lega al Figlio: la voce che risuona
dall’alto attesta che Gesù è
obbediente in tutto al Padre e che
questa obbedienza è espressione
dell’amore che li unisce tra di loro.
Perciò, il Padre ripone il suo
compiacimento in Gesù, perché
riconosce nell’agire del Figlio il
desiderio di seguire in tutto alla sua
volontà: ‘Questi è il Figlio mio,
l’amato: in lui ho posto il mio
compiacimento’ (Mt 3,17). E questa
parola del Padre allude anche, in
anticipo, alla vittoria della
risurrezione»
[BENEDETTO XVI, 2011]
Parrocchia di S. Nicolò - Tempio Ossario
Borgo Poscolle - Udine Udin - Borc di Puscuel
Battesimo del Signore
(ANNO C, colore liturgico:
bianco)
Baptizáto Dómino, apérti sunt cæli, et sicut colúmba super
eum Spíritus mansit, et vox Patris intónuit: “Hic est Fílius
meus diléctus, in quo mihi bene complácui”.
13 gennaio 2013
www.tempioudine.it
(http://parrocchia.tempioudine.it/)
La Parola detta oggi per noi : «Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, [..]
non temere; annuncia […]: «Ecco il vostro Dio! […] Come un
pastore egli fa pascolare il gregge […]; porta gli agnellini sul
petto e conduce dolcemente le pecore madri». » (Isaia 40,9-11)
La Peraule nunziade vué a nualtris : «Dut il popul si
faseve batiâ, e al fo batiât ancje Gjesù. […] E dal cîl ’e rivà une
vôs: “Tu tu sês il gno Fi plui cjâr: in te ’o ai metude dute la mê
contentece”» (Luche 3,21-22)
LE «MANIFESTAZIONI» DEL SIGNORE
«L’antica tradizione liturgica contemplava tre manifestazioni del Signore: ai
Magi, nel Battesimo, alle nozze di Cana. Nel loro insieme ci offrono una
rivelazione del mistero di Gesù. Egli è lo sposo ( Cana), venuto a celebrare le
nozze tra Dio e le genti (i Magi); a tutti viene offerta la consapevolezza di
essere, per grazia, figli di Dio. Nel Battesimo Gesù ascolta la voce del Padre che
lo proclama Figlio e riceve lo Spirito. Giovanni aveva ann
annunciato: ‘Egli
battezzerà anche voi nello Spirito Santo’.
Quello che nel suo battesimo Gesù riceve lo condivide anche con noi:
riceviamo la pienezza dello Spirito che ci rende figli. Questa è la notizia
profetizzata da Isaia (I lettura), con la quale Dio ci consola. Questa è la bontà
di Dio ci cui ci parla Paolo (II lettura): siamo salvati, non per le opere di
giustizia da noi compiute, ma perché, come Gesù e in Gesù, siamo figli
amati, raggiunti e trasformati dalla misericordia del Padre». Don Plinio
« In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete»
(Gv 1,26)
IL PARROCO ALLE SUE COMUNITÀ
DUE ALTRI BATTESIMI!
Domenica 13 gennaio, Festa del Battesimo di Gesù nel Giordano, pure noi
celebreremo i battesimi di due bambini:
Francesco Sinesio, figlio di Franco e Maria Grazia Floriani, nella chiesa di S.
Giorgio Maggiore alla Messa Parrocchiale delle ore 10;
Sophie Rosalìa Latargia, nata a Dakar il 2 ottobre 2009, figlia di Gelindo e
Anna Michelle.
Benvenuti, Francesco e Sophie Rosalìa, nella nostre Comunità di Fede !
MEMORIA DEL BEATO ODORICO DA PORDENONE
Siamo invitati a partecipare alla celebrazione della Santa Messa nella festa del
Beato Odorico da Pordenone, le cui spoglie sono conservate nella bella Chiesa
del Carmine in via Aquileia. La celebrazione, presieduta dal nostro
arcivescovo, avrà luogo lunedì 14 gennaio alle ore 18.30. Sarà un’occasione
di riflessione sul nostro essere “missionari” e anche di invocazione per la
elevazione del beato a Santo. Seguirà un momento conviviale.
DA MARTEDÌ 15…: TRE SERE PER LA FAMIGLIA!
Il Vicariato Urbano di Udine, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano della
Pastorale della Famiglia, organizza tre incontri per le famiglie sui temi:
Fiducia, Fedeltà, Fede.
Gli incontri avranno luogo martedì 15 («La fiducia come fondamento della
relazione di coppia»), 22 e 29 gennaio 2013 alle ore 20.30 nella Sala
Madrassi, via Gemona 66, con il prof. don Ernesto Gianoli, esperto
psicoterapeuta.
Si raccomanda la partecipazione.
CONSIGLIO PASTORALE DEL VICARIATO URBANO
È convocato per mercoledì 23 gennaio 2013, ore 20.30, presso la Parrocchia
del Carmine, v. Aquileia 63, con il seguente programma:
ore 20.30, nella cappella di S. Giuseppe: preghiera, lettura del verbale della
precedente seduta, appello delle presenze;
ore 21.00: esame delle altre due domande dei 5 laboratori pastorali (la
formazione dei gruppi e gli animatori sono quelli del precedente consiglio).
I NOSTRI CARI MORTI
È deceduto, dopo una vita di sofferenze, mercoledì 9 gennaio, il sig. Roberto
Pegoraro, di anni 56, residente in via Giusto Moratti. I funerali sono stati
celebrati nella chiesa di S. Nicolò al Tempio Ossario venerdì 11 gennaio.
Rinnovando le condoglianze eleviamo la nostra preghiera di suffragio.
UNA URGENTE NECESSITÀ A S. GIORGIO…
Nel 2013 è urgente e necessario che nuove persone generose e
disponibili offrano un po’ del loro tempo per la custodia della
chiesa di S. Giorgio nell’orario di apertura del mattino (h. 9-12),
nel giorno ritenuto opportuno da ciascuno.
Il Signore Gesù, dal tabernacolo della sua Presenza eucaristica,
ricompensi con le sue grazie questi fratelli.
CALENDARIO LITURGICO
Lun. 14:
14 memoria del B. Odorico
Odorico da Pordenone,
Pordenone sacerdote frate minore
(Villanova di Pordenone 1265 – Udine 1331).
Giov. 17:
17 memoria di S. Antonio il Grande,
Grande abate in Egitto (250-354).
VIAGGIO DEL BEATO ODORICO DA UDINE, DELL'ORDINE DE' FRATI MINORI;
DELLE USANZE, COSTUMI E NATURE DI DIVERSE NAZIONI E GENTI DEL MONDO; E DEL
MARTIRIO DI QUATTRO FRATI DELL'ORDINE PREDETTO, QUAL PATIRONO TRA
GL'INFEDELI. «[…] Un'altra cosa mirabile e di terror piena ho vista, che andando per la
valle posta sopra del fiume qual si domanda fiume di Piaceri, uscendo quello dal paradiso
terrestre, viddi molti corpi di uomini morti, e ivi intendeva diversa sorte di suoni, quali a
modo de nacari mirabilmente sonavano, donde tanto era il romore che mi metteva gran
paura. Questa valle circa 7 o 8 miglia di terra è longa, nella quale se alcun v'entra, senza
mai più uscire di là subito muore. Pur nondimeno vi volsi entrare, ad effetto che vedessi
che cosa erano questi suoni e corpi morti; alla quale intrato, viddi tanti corpi morti, com'ho
detto, che è incredibile dirsi. E nel lato di detta valle, nel muro d'esso, in un sasso vi era
una faccia di uomo talmente terribile che per il timor preso da quella mi credetti veramente
morire, continuamente meco dicendo orazioni, non avendo totalmente ardire più de sei o
vero otto passi appropinquarmeli. Per il che non volendo a quella (com'ho detto)
avicinarmi, andai nell'altro capo della valle, e sopra un certo monte arenoso salito sopra di
esso guardando niente altro vedeva, eccetto che udiva li predetti nacari sonare. Ed
essendo nel capo di questo monte, trovai una quantità d'oro e d'argento a modo di squame
di pesce adunata, della quale me ne posi nel seno alquanto, qual poi pensando che
fossero inganni di demonii, quello sprezzando in terra buttai. E così di lì per il volere di Dio