Recensione libro Guccini sul L\`informatore di Modena
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Recensione libro Guccini sul L\`informatore di Modena
L’INFORMAZIONE VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2007 CULTURA e SPETTACOLI E-mail [email protected] LA NOVITÀ «Di questa cosa che chiami vita» è l’enciclopedia gucciniana. Da «Il Margine» di Trento Raccontare la vita del cantautore Il libro è stato scritto dai carpigiani Salvarani e Semellini di Jessica Bianchi carpigiani Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini hanno scritto «Di questa cosa che chiami vita», un libro dedicato al grande Francesco Guccini.Un viaggio appassionato e curioso alla scoperta di una voce libera e controcorrente della musica italiana che si presenta come «Un inno al Poeta...». «Con il concerto al Palasport diTrento,il 7 dicembre,terminerò la mia tournée e poi mi concentrerò sulle mie nuove canzoni.Tre sono già pronte.E non è detto che siano sempre meglio le vecchie.Anche se ai concerti mi chiedono sempre La locomotiva e Auschwitz,ne ho scritte di migliori.Come Amerigo e Van Loon,per esempio». Parola di Francesco Guccini, il cantautore per eccellenza, celebrato in questi giorni da ben tre libri.Presentando l'ultimo arrivato in libreria,la prima «enciclopedia gucciniana» pubblicata della casa editrice Il Margine di Trento, nel mulino del suo omonimo bisnonno Chicon a Pavana sull'Appennino tosco-emiliano,l'artista ha elogiato il lavoro del teologo,saggista e giornalista carpigiano Brunetto Salvarani e dell'operatore culturale presso il Comune di Carpi,esperto di cantautori e di fumetti,Odo Semellini,coautori di Questa cosa che chiami vita - Il mondo di Francesco Guccini. «E' il libro più curato,più in- I inBREVE Una settimana per Aguzzoli Dato il grande consenso dimostrato dal pubblico,è stata prorogata di una settimana l’apertura della mostra intitolata «Venezia Particolari»,dell’artista modenese Benito Aguzzoli,che espone alla Galleria d’arte Canalgrande 18.La mostra,lo ricordiamo, propone alcune immagini ottenute dall’artista unendo la pittura alla fotografia digitale.L’esposizione chiuderà,in virtù della ulteriore sette giorni decretata dal pubblico dei visitatori,sabato prossimo 8 dicembre. Francesco Guccini durante la recente conferenza nella sua Pavana, nell’Appennino Tosco-Emiliano formato,più completo che sia mai stato fatto su questa tragica persona che sono io - ha commentatao Giccini -.E' il libro che speravo si facesse.Al che faccio gli scongiuri,perché sono ancora vivo,e non un monumento». Da Dio è morto alla Locomotiva,da Auschwitz alla Canzone delle osterie di fuori porta,da L'antisociale a Signora Bovary, da Lettera a Piazza Alimonda, Francesco Guccini è da quarant'anni il poeta popolare di un'Italia che sa ancora innamorarsi e indignarsi.Sanguigno e mai banale,sempre alla ricerca della sua verità,fuori dal coro. Questo libro offre un approccio inedito all'opera e alla figura di uno dei personaggi più amati e carismatici della canzone d'autore italiana,che ha saputo interpretare la ricerca,le avventure, i furori e le passioni dei ragazzi degli Anni Sessanta e Settanta,e poi dei loro figli e nipoti. «Come scriviamo nel libro,affermano gli autori - Dalla stagione degli inizi del Maestrone,moltissime cose sono radicalmente cambiate,sotto il cielo d'Italia (e oltre).Restano immutati, invece, la coscienza umana di Francesco,la sua sempre sorprendente autenticità e i suoi temi,grosso modo gli stessi di ieri:un'inquieta ricerca del "sugo del sale", il bisogno costante di tornare alle proprie radici,la ruvida poesia delle cose,la tenerezza complice verso gli emarginati di ogni risma,e l'invettiva aspra contro qualsiasi ipocrisia,qualsiasi perbenismo». Il volume ricostruisce l'itinerario umano,artistico e politico di Guccini attraverso le parole-chiave delle sue canzoni,dall'Anarchia a Dio,dalle Donne ai Gatti, dalla Morte al Tempo, e poi con una serie di interviste inedite a cuore aperto:allo stes- so Guccini,ma anche ai personaggi a lui più vicini,tra i quali per la prima volta - la figlia Teresa. «C'è una certa continuità con la mostra che dedicammo a Guccini qualche anno fa - dichiarano Salvarani e Semellini perchè questo libro vuole essere, come allora, un riconoscimento a un personaggio che amiamo molto e che è una figura importante della cultura italiana del nostro tempo.Dietro a questo testo vi è un lavoro analitico di lunga lena,un anno di frequentazione pressochè quotidiana,fatta di analisi dei testi (sia in canzone sia letterari),di confronti continui e scambi d'opinione,di incontri illuminanti e appassionanti. E' stata una fatica densa di scoperte e soddisfazioni,in molti casi divertente,e che sicuramente ricominceremmo da capo, immediatamente.Ci auguriamo di poter trasmettere tutta la nostra passione a chi leggerà il libro e, soprattutto,di riuscire a stimolare la curiosità per andare ad ascoltarsi - o riascoltarsi - Francesco Guccini».Completano il libro una serie di accurati e meticolosi apparati bio-disco-bibliografici,vera miniera di notizie e curiosità per tutti i gucciniani e non solo,unitamente a numerose fotografie inedite.Un viaggio appassionato e curioso alla scoperta di una voce libera e controcorrente della cultura italiana. IL CONCERTO La cantautrice Nancy Elizabeth si esibisce stasera suonando strumenti acustici Il folk britannico approda in Tenda Chitarra, violoncello e arpa celtica i protagonisti dell’evento A Nancy Elizabeth, 23enne inglese, sarà in concerto stasera alla Tenda rpa celtica a 22 corde,chitarra e violoncello in acustico per uno dei concerti più attesi della stagione alla Tenda di viale Molza a Modena:Nancy Elizabeth,23enne cantautrice folk britannica,sarà in concerto stasera alle 21.30.In apertura, sempre in acustico, suoneranno Davide Zilli e Bert. Nancy Elizabeth proporrà dal vivo i brani del suo album Battle and victory, accolto dalla stampa specializzata come una delle sorprese del panorama musicale del 2007. «Battle and victory» è caratterizzato dal suono dell’arpa celtica, ma la cantautrice suona anche chitarra,khim,armonium indiano,dulcimer degli Appalachi e bouzuki, mentre altri artisti la accompagnano negli arrangiamenti e nelle percussioni. Nell’album, registrato in un cottage del 17esimo secolo, ci sono richiami alle atmosfere di artisti diversi tra loro, dai Radiohead ai Led Zeppelin,da Nina Nastasia ai Mogwai, mentre la voce suadente di Nancy Elizabeth ricorderà agli appassionati Cristina Donà o Cat Power.Il concerto modenese è una delle quattro tappe italiane dell’artista e sarà aperto da due artisti emiliani: Davide Zilli da Piacenza, autore di un pop jazz che mette d’accordo Samuele Bersani e Vinicio Capossela, e il reggiano Bert, voce dei Rufus Party, con il suo folk blues. a cura di Cristina Boschini Calendario MOSTRE A Modena Centro Studi “L. A. Muratori”, Via Castel Maraldo,“Incontri d’arte”e“La natività”Collettive,da domani Casartelli Arte, Via Piave, “Silenzi”- Germana Batoli e Franca Semprebon – da domani Chiesa del Voto, Marco Lanzoni,mostra a sostegno di ‘Medici con l’Africa’, Galleria Canalgrande 18, “Venezia Particolari”Benito Aguzzoli,prorogata fino all’8 dicembre Galleria Punto Arte, Via Caselline,15:Fabio Fattori,da domani; Palazzina dei Giardini e Fotomuseo Giuseppe Panini: Franco Vaccari;fino al 17 febbraio Museo Civico D’arte: Dal bozzetto teatrale all’opera lirica – la scenografia del Werther”– Koki Fregni,fino al 17 febbraio Museo della Figurina, C. so Canalgrande 103:“Stelle di Carta”,fino al 9 dicembre Palazzo Santa Margherita: “Mimmo Paladino per Modena”,fino al 6 gennaio Galleria Amphisbaena, Via Mascherella 36,“Visual Marriage”,doppia personale degli artisti BO130 e Microbo – visitabile fino a domani; Il Divano di George, Via Bonacorsa,8:Luigi Stoisa,fino al prossimo 22 dicembre Galleria d’Arte Contemporanea E. Mazzoli, V.N. Sauro,62 –“Painting of New York”– Mark Innerst,fino al 31 dicembre; Lo Sguardo dell’Altro, Via Malatesta,62:Alessandro Neretti,fino al 7 dicembre Galleria Civica, Corso Canalgrande,103:“DesignER” giovani designer in Emilia Romagna,fino al 9 dicembre; San Salvatore, Via Canalino,31;Enrico Vezzi,fino al 16 dicembre. In provincia Vignola, Salotto Muratori Erio Baracchi e Marco Nones,a partire da domani Vignola, Galleria Barozzi, Via Barozzi 5,Giuseppe Graziosi,fino al 10 gennaio Formigine-Castello, Piazza Calcagnini:“Binomi”,mostra collettiva – fino a domenica; Sassuolo: Galleria Nuovo Comparto Cavedoni, V,le XX settembre – Ros Cal,fino a martedì. L’INAUGURAZIONE Aprirà domani nella Galleria «Casartelli Arte» di Modena la mostra dedicata a Bartoli e Semprebon Le donne e i bambini nei ritratti di «Silenzi» Dall’emarginazione alle incomprensioni, le tele affrontano i temi legati all’attualità di Cristina Boschini ilenzi» è il titolo della mostra di Silvana Bartoli e Franca Semprebon,che inaugurerà domani, a Modena, nella Galleria ‘Casartelli Arte’ di Via Piave. E’un appuntamento particolarmente atteso,perché rappresenta l’esito di un confronto umano ed artistico tra due pittrici di innegabile talento. Entrambe propongono,soprattutto attraverso il ritratto,un percorso di estrema attualità che si snoda su temi particolarmente «S sentiti ai giorni nostri: l’emarginazione,la solitudine,l’incapacità,per molti,di restare compresi in una società che,in modo sempre più spietato,seleziona ed estromette.Sono,questi, temi particolarmente sentiti da coloro che, in questa catena, da sempre sono gli anelli più deboli:le donne ed i bambini. E proprio attraverso i ritratti di soggetti prevalentemente femminili ed infantili si esprime la necessità, da parte di Germana Bartoli e Franca Semprebon,di sottolineare una condi- zione che fatica ad essere di emancipazione e che ripiega, piuttosto,nell’allontanamento, nella sofferenza e nell’incomprensione. Le modalità espressive e tecniche scelte dalle due pittrici sono, ovviamente, diverse ed assolutamente personali,tuttavia le loro opere interagiscono perfettamente,si compenetrano e danno vita ad un forte atto di denuncia,ad un momento di riflessione molto intimo e concreto che passa attraverso gli sguardi eloquenti e silen- ziosi dei personaggi ritratti. Questa sensibilità,questa acutezza certamente ha origine nella condivisione di pensiero e di esperienze vissute da entrambe le artiste. La capacità di ‘vedere oltre’, propria di chi crea, nelle due autrici è certamente rafforzata anche dalle loro esperienze di vita,in particolare dal loro contatto con i giovani che passa attraverso l’attività dell’insegnamento.Sia Germana Bartoli che Franca Semprebon,infatti,sono docenti di storia dell’Ar- «Silenzi» di Franca Semprebon te all’Istituto‘Selmi’di Modena. La Bartoli,reggiana di nascita, è laureata in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna.Ha frequentato corsi di incisione ed ha conseguito premi in ambito grafico.Franca Sem- prebon,Modenese,è figlia del noto artista Bruno Semprebon ed è stata allieva del maestro Luigi Spazzapan.Ha al suo attivo molte mostre,sia in Italia che all’Estero,ed importanti riconoscimenti in ambito artistico.