Affetti collaterali - Liguria Informa Salute

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Affetti collaterali - Liguria Informa Salute
PREMESSA
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Ogni opera tra origine da un incontro di idee, frutto a loro volta di una spinta creativa del pensare, inteso come capacità di percepire, osservare e riconoscere bisogni e processi nuovi e complessi.
Pensare la qualità in ambito sanitario vuol dire immaginare uno scenario dove, curare e prendersi cura, finalmente, si incontrano per creare nuovi ambiti dove, intorno ad un tavolo di discussione di esigenze profonde tra chi domanda e chi offre salute, si disegnano i luoghi dei desideri, le cui possibili risposte devono incontrare i bisogni piu’ veri e reali di chi soffre.
Questo progetto nasce da un “ pensare insieme” di chi vuol comprendere l’importanza di realizzare quel salutare “prendersi cura” dell’insieme che abita l’esperienza articolata e dolorosa del paziente e della sua famiglia.
Il progetto vuol rappresentare una scienza che sia espressione di libertà, relazione ed individuazione; e vuol essere un modello integrato di cura che contenga: ricerca, scambio di saperi, considerazione della persona, formazione e solidarietà.
PROMOTORE del PROGETTO
Associazione
parte integrante del Team Multidisciplinare di Senologia
di Multimedica Castellanza: l’obiettivo primaro è migliorare la qualità di vita (e di cura) del paziente senologico e della sua famiglia.
DESTINATARI del PROGETTO
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Donne afferenti alla Breast Unit di Multimedica Castellanza e loro famiglie.
OBIETTIVI del PROGETTO:
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Sviluppare la consapevolezza individuale accompagnando e stimolando l’esperienza del momento presente (informazione e comunicazione).
Rimotivare e sollecitare la scoperta di nuove risorse e potenzialità della persona.
Stimolare la creatività personale e l’energia.
Trasmettere l’importanza del contatto attivo attraverso la condivisione, perché ogni tema individuale è anche tema socio‐interattivo (sentirsi parte di – alleanza –
identificazione)
Creare opportunità di nuovi contatti relazionali e creativi.
Permettere ai pazienti ed alle loro famiglie di trascorrere momenti ludici e sereni (gestione degli spazi bianchi).
Promuovere percorsi capaci di innescare nelle donne che si ammalano momenti di trasformazione e di autonomia decisionale.
Ottimizzare la risposta terapeutica.
Fare rete tra le intelligenze esistenti.
SEDE e REFERENTI del PROGETTO
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Breast Unit Multimedica Castellanza – Viale Piemonte 70 – Tel 0331 393111 •
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Referenti Clinici: Dottoressa Olivia Pagani (Oncologo Direttore Breast Unit) – mail: [email protected]
Dottoressa Azzurra Cangiano (Psicooncologa Dedicata) mail: [email protected]
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Referente Operativo:
Architetto Adele Patrini (Presidente Associazione C.A.O.S.)
Tel 339 8926672 – mail: [email protected]
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Segreteria:
Signora Rosy Bisio Cattaneo (Volontaria Associazione C.A.O.S. )
Tel 347 8716243 – mail: [email protected]
COINVOLGIMENTO
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il Progetto puo’ rappresentare un modello scientifico e culturale, portato all’attenzione della Cittadinanza, degli Organi di Informazione, delle Istituzioni, delle Realtà Scientifiche e del Terzo Settore (tavole rotonde, seminari, workshop, conferenze stampa, etc…) perché ogni singolo cittadino è:
soggetto sociale che partecipa alla rimozione di ostacoli che generano svantaggio, degrado, perdita della coesione sociale che favorisce la crescita del sistema democratico proponendo e sostenendo idee e progetti che concorre a programmare e valutare le politiche sociali in pari dignità con le Istituzioni e le Realtà Scientifiche (welfare‐community)
MODALITA’ di INTERVENTO INTEGRATO
(sviluppo dettagliato del PROGETTO)
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CENTRO DI ASCOLTO PER LA DONNA E LA FAMIGLIA :
martedì dalle ore 9.30 alle ore 13.00 giovedì dalle ore 9.30 alle ore 13.00
per appuntamento telefonare dalle ore 10.00 alle ore 12.00 allo 0331 393122 il Centro di Ascolto servirà anche per la raccolta del questionario (vedi punto 2)
Strutturazione di un QUESTIONARIO per approfondire con le pazienti i bisogni,
le aspettative, le criticità, raccogliendo suggerimenti e consigli.
• Il questionario verrà inserito nella cartella clinica di tutte le donne afferenti alla Breast Unit, che potranno compilarlo e condividerlo con la Volontaria CAOS presso il centro di ascolto, oppure consegnarlo alla caposala.
• Per quanto riguarda le pazienti afferenti al DH oncologico, il questionario verrà proposto direttamente dalla Volontaria CAOS.
3. Organizzazione di GRUPPI:
• in base alle esigenze individuate o segnalate verranno costituiti gruppi per pazienti,
sia in corso di trattamento (elaborazione e condivisione degli effetti collaterali e dello stress psico‐fisico legato alla malattia), sia al termine del percorso di cura
(sindrome dell’abbandono, difficoltà a riprendere la vita quotidiana etc…)
MODALITA’ di INTERVENTO INTEGRATO (sviluppo dettagliato del PROGETTO)
I Gruppi saranno due:
1) Dedicato all’educazione alimentare:
rivolto a tutte le pazienti – numero massimo 30 – una volta la settimana:
venerdi’ dalle ore 17.00 alle ore 18.30 circa – sede:
Auditorium – le lezioni saranno condotte dalla Nutrizionista Dottoressa Anna Caroli ed integrate, con frequenza da valutare, con l’esperta di Fiori di Bach, Australiani etc… Dottoressa Cristina Castagnone (si allega progetto dettagliato)
2) Dedicato al couselling/relazione di aiuto:
“ La Filosofia, cura dell’anima” – sarà tenuto dalla Dottoressa Lella Perin esperta in Psicofilosofia – rivolto alle pazienti afferenti al DH oncologico e selezionate secondo le richieste – numero massimo 10 pazienti (sempre le stesse per tutta la durata del corso: 10 sedute totali ) – una volta la settimana:
lunedì o venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.00 – sede:
Ambulatorio CAOS. (si allega progetto dettagliato)
MODALITA’ di INTERVENTO INTEGRATO (sviluppo dettagliato del PROGETTO)
OBIETTIVI:
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Migliorare l’informazione e la consapevolezza della malattia
Facilitare l’adattamento alla malattia stessa ed alle terapie
Migliorare l’adesione ai trattamenti
Prevenire e ridurre distress, ansia, depressione ed altri sintomi
Sviluppare una maggior conoscenza e cura di se’, nonché abilità relazionali e strategie comunicative
Nell’eventualità che i partecipanti desiderino approfondire tematiche personali emerse durante gli incontri, saranno programmati incontri individuali.
E’ importante il momento dell’accoglienza, pertanto lo spazio deve essere possibilmente “dedicato” e strutturato in modo da incentivare la partecipazione emotiva e creativa. MODALITA’ di INTERVENTO INTEGRATO (sviluppo dettagliato del PROGETTO)
4. Organizzazione di MOMENTI DI INTRATTENIMENTO per le pazienti del day hospital.
• Le attività saranno scelte dalle signore attraverso la somministrazione del questionario volto all’indagine bisogni.
• alcuni esempi:
• biblioteca: caffè filosofico • cucina • laboratori vari: tecniche del patchwork, panno, bigiotteria, maglia, etc
• cene a tema
Al termine di ogni incontro è previsto un “momento conviviale”, al fine di favorire la socializzazione (relazioni interpersonali come risorsa). Gli incontri saranno settimanali e avverranno all’interno di uno spazio dedicato, adeguatamente arredato.
MODALITA’ di INTERVENTO INTEGRATO (sviluppo dettagliato del PROGETTO)
5. CORSO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO, rivolto alle volontarie CAOS e ad altre associazioni. Verranno trattate tematiche di carattere medico, psico‐sociale, etico ed aspetti strettamente legati al mondo del volontariato. Il corso si svolgerà presso l’Auditorium il sabato mattina
OBIETTIVI:
• fornire ai volontari strumenti per potersi adeguatamente relazionare con chi ha vissuto, o sta vivendo, l’esperienza della malattia, unitamente alla Sua famiglia.
• controllare il burn out • fare gruppo (consigliato anche ai medici!!)
• far conoscere la natura e le modalità operative del “volontariato” organizzato
• promuovere il lavoro di rete delle realtà esistenti sul territorio
• (si allega progetto dettagliato)
INTEGRAZIONI FUTURE
al PROGETTO
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TE’ CON LE PAZIENTI: vedi poster allegato
COMPENETRAZIONI: vedi progetto allegato
Corsi di DANZATERAPIA: vedi progetto allegato di Ines Domenichini
LEZIONI DI TRUCCO E PARRUCCO presso il DH, condotte da un estetista, un esperta di parrucche e dalle volontarie (al termine: facciamo merenda insieme)
ORGANIZZAZIONE di UNO SPAZIO (loft) dedicato alla CUCINA per corsi e quant’altro presso il Comune di Albizzate
EUROPA DONNA A CASTELLANZA: strutturazione di una piccola sede operativa, distaccata di ED all’interno della Brest Unit. Uno degli scopi è sviluppare un modello di interazione fra ED, Breast Unit ed Associazioni del territorio, che rappresenti un modello esportato nei 12 Centri di riferimento in rete con ED Svizzera (figura di riferimento?)
CORSO DI NARRAZIONE con l’esperta Betty Colombo