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ARTE QUANTO VALGONO I GRANDI DEL DOPOGUERRA MA IL RECORD TRA PRIVATI NON INFLUENZA I PREZZI D’ASTA Alcuni casi clamorosi - dipinti di Klimt, Pollock e De Kooning passati di mano con valutazioni da pura follia - confermano che i grandi botti del mercato fanno storia a sè. Le quotazioni tendono infatti a tornare sui livelli consueti per ciascun artista ■ di Cristina Casero anno scorso un paio di notizie L ’ hanno gettato un grande scompiglio nel mercato dell’arte. Al centro dell’attenzione due pittori che non hanno bisogno di presentazioni: Gustav Klimt e Jackson Pollock. Due loro dipinti sono stati protagonisti di vendite ultra milionarie, condotte per trattativa privata, al di fuori del circuito delle aste, nel quale si stabiliscono di norma i valori economici degli artisti. Per quanto riguarda Klimt, la vicenda è piuttosto complessa. Nel mese di marzo del 2006 sono stati restituiti dal governo austriaco alla legittima erede cinque stupendi pezzi dell’artista, da anni custoditi al Museo del Belvedere di Vienna. Questi dipinti erano stati confiscati dai nazisti al proprietario, Ferdinand Bloch-Bauer, entrando così a fare parte del patrimonio statale. A seguito di una lunga vicenda legale, non priva di strascichi polemici, Maria Altmann, erede di BlochBauer, è tornata in possesso dei dipinti di famiglia e ha deciso di venderli. Uno di essi, il celebre Ritratto di 080 Investire ■ luglio - agosto 2007 Adele Bloch-Bauer, è stato acquistato per trattativa privata dal magnate dell’industria cosmetica Ronald Lauder per destinarlo alla Neue Galerie, il museo di arte austriaca e tedesca che egli ha fondato a NewYork. Il bello è che l’opera è stata acquistata dal collezionista per la strabiliante cifra record di 135 milioni di dollari, all’epoca il prezzo più alto mai pagato per un dipinto. Per rendersi conto di quanto tale somma fosse totalmente al di fuori dai valori di mercato, basta ricordare che in quel momento il top lot dell’artista viennese era di 26 milioni di dollari, spesi per un paesaggio del 1914, Landhaus am Attersee, andato all’asta da Sotheby’s a New York nel novembre del 2003. Ma questo esploit ha influenzato l’andamento delle quotazioni dell’artista? Il medesimo interrogativo possiamo porcelo a proposito di Pollock. Pochi mesi dopo l’affare Klimt, all’inizio di novembre, si diffuse la notizia che David Geffen aveva venduto a un finanziere messicano uno splendido Pollock del 1948, No.5, per la cifra stellare di 140 milioni di dollari, ancora una volta la somma più alta mai Pagate cifre stellari dopo trattative al di fuori del circuito Dove acquistare 78.500.000 dollari Gustav Klimt, Adele II, 1912, olio su tela, cm 190 x 120. Proveniente dalla collezione Bloch-Bauer, questo bel ritratto è il top lot in asta per l’artista. E’ stato venduto da Christie’s a New York nel novembre del 2006. GALLERIE CHE TRATTANO KLIMT, SCHIELE, POLLOCK, DE KOONING E PICASSO 10.400.000 dollari Jackson Pollock, N.12, 1949, olio su carta su masonite, cm 78,9 x 57,1. Questo dipinto è stato venduto da Christie’s a New York nel maggio del 2004. E’ la miglior vendita in asta dell’artista. ■ GALLERIE BEI DER ALBERTINA, ZETTER GMBH, VIENNA WWW.GALLERIE-ALBERTINA.AT ■ RICHARD NAGY LTD., LONDRA WWW.RICHARDNAGY.COM ■ JOAN T. WASHBURN GALLERY, NEW YORK WWW.WASHBURNGALLERY.COM 28.000.000 dollari ■ PETER BLUM GALLERY, Gustav Klimt, Case a Unterach sull’Attersee, 1916, olio su tela, cm 11 x 110. Questo bellissimo paesaggio, che era della collezione Bloch-Bauer, è stato messo all’incanto da Christie’s a Londra l’8 novembre scorso. NEW YORK WWW.PETERBLUMGALLERY.COM ■ KETTERER KUNST, MUNICH WWW.KETTERERKUNST.COM ■ WALTON FINE ARTS, LONDON WWW.WALTONFINEARTS.COM 36.000.000 dollari Gustav Klimt, Bosco di betulle, 1903, olio su tela, cm 110 x 110. E’ uno dei cinque dipinti restituiti dallo stato austriaco a Maria Altmann, erede Bloch-Bauer. E’ passato da Christie’s l’8 novembre dello scorso anno. 29.500.000 dollari Gustav Klimt, Albero di mele I, 1912, olio su tela, cm 109 x 110. Di proprietà di Ferdinand Bloch Bauer, questo dipinto fu confiscato dai nazisti entrando poi a far parte del patrimonio dello stato austriaco. Restituito alla legittima erede, è poi venduto. 4. 135 milioni di dollari Gustav Klimt, Ritratto di Adele Bloch-Bauer, 1907, olio su tela, cm 138 x 138. Questo dipinto, uno dei capolavori di Klimt, per anni esposto al Museo viennese del Belvedere, è stato acquistato dal magnate dell’industria cosmetica Ronald Lauder. luglio - agosto 2007 ■ Investire 081 ARTE QUANTO VALGONO I GRANDI DEL DOPOGUERRA pagata per un dipinto. Sbriciolato dunque il record del Klimt, nel giro di pochi mesi. Per altro, anche se il fatto ha avuto minore risalto sui media, dopo qualche settimana Geffen ha venduto a Steven Cohen Woman III di De Kooning per una cifra che si aggira, secondo notizie non precisamente confermate, intorno ai 137.500.000 dollari. Un altro affare da capogiro: il top lot dell’artista americano, stabilito proprio in quei giorni da Christie’s a NewYork, portava a “soli” 24.200.000 dollari la massima cifra mai pagata in asta per un dipinto di De Kooning. Il clamore, naturalmente, non è manca- Klimt, +82% in dieci anni 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Trend di mercato di Gustav Klimt 1996-2006: +82%. to, ma, di fatto, è interessante valutare se questi record abbiano effettivamente influenzato il mercato di questi artisti. Per valutare le conseguenze di questi botti milionari, partiamo da Klimt, anche perché non dobbiamo dimenticare che gli altri quattro dipinti che la signora Altmann ha ereditato, sono stati da lei affidati a Christie’s per essere, anch’essi, dispersi, ma attraverso una vendita all’incanto. Lo scorso 8 novembre, nella sua sede newyorkese, la nota casa d’aste ha messo all’incanto le quattro tele, che sono state vendute molto bene, tanto che ancora oggi rappresentano le migliori vendite in asta dell’artista. I prezzi con cui sono state aggiudicate queste opere sono, però, per quanto alti, sostanzialmente in linea con il trend dell’artista e ben lontani dalla cifra sborsata da Lauder. Case a Unterach sull’Attersee (1916) è stata venduta per 28 milioni di di dollari, mentre era proposta con una base d’asta compresa tra i 18 E con una discreta vendibilità 60 50 40 30 20 10 0 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 19 19 90 Quattro “tele di op.offerte op.vendute Liquidità di Gustav Klimt 1996-2006: 66%. Chi lo batte di più DOROTHEUM GRISEBACH OTHER CHRISTIE'S SOTHEBY'S FINARTE-SEMENZATO La suddivisione per case d’asta degli incanti delle opere di Klimt. 082 Investire ■ luglio - agosto 2007 Gustav Klimt messe all’asta l’8 novembre 2006 ancora oggi rappresentan o le migliori vendite dell’artista ” Ma quel giorno da Christie’s Klimt tornò normale e i 25: la medesima stima con cui era stato offerto nel 2003 il dipinto la cui vendita, fino a quel momento, era il record dell’artista. Meglio sono andati Albero di mele (1911-12) e Bosco di Betulle (1903) acquistati rispettivamente per 29,5 e 36 milioni di dollari, mentre il Ritratto di Adele Bloch – Bauer II del Aste & Mostre 12 luglio Impressionist and Modern Art Orari ■ 12 Indirizzo ■ SOTHEBY’S, OLYMPIA, HAMMERSMITH ROAD, W 148UX Città ■ LONDRA 13 luglio 20th Century British Art Orari ■ 12 Indirizzo ■ SOTHEBY’S, NEW BOND STREET, 34-35 NEW BOND STREET, W1A22AA Città ■ LONDRA 19 luglio Victor Vasarey: Prints & Multiples from the Collection of Andre & Michele Vasarely Orari ■ 14 Indirizzo ■ CHRISTIE’S, SOUTH KENSINGTON, 85 OLD BROMPTON ROAD, SW 3 LD Città ■ LONDRA 23 agosto Twentieth Centurt British Art Orari ■ 10.30 Indirizzo ■ CHRISTIE’S, SOUTH KENSINGTON, 85 OLD BROMPTON ROAD, SW 3 LD Città ■ LONDRA 1912, che veniva proposto per 40/60 milioni di dollari, ha invece raggiunto i 78,5.Tutto il gruppo di lotti della ex collezione Bloch-Bauer ha quindi reso piuttosto bene, seppur senza raggiungere altissime vette. Dobbiamo ricordare che si tratta di quadri provenienti dal Museo viennese del Belvedere, di notevole qualità e di grande notorietà, fattori che sicuramente possono incidere sul rendimento economico. Dopo quelle vendite, però, i passaggi in asta di Klimt - si è trattato per lo più di opere su carta - non hanno registrato nessun rilevante incremento dei prezzi rispetto al passato, come dimostra an- Pollock: volo e discesa, ma sempre alto 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 1996 1997 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Trend di mercato di Jackson Pollock 1996-2006: +362%. De Kooning, ascesag costante 400 350 300 250 200 150 100 50 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Trend di mercato di Willem De Kooning 1996-2006: +246%. Picasso, bene su dal 2003 300 250 200 150 100 50 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Trend di mercato di Pablo Picasso 1996-2006: +148%. luglio - agosto 2007 ■ Investire 083 ARTE QUANTO VALGONO I GRANDI DEL DOPOGUERRA Tutti i numeri di cinque grandi ARTISTA GAMI ARTIST 1990-2005 2000-2006 GUSTAV KLIMT JACKSON POLLOCK PABLO PICASSO WILLEM DE KOONING EGON SCHIELE +82% +362% +148% +246% +151% +29% +66% +75% +97% +172% TOP LOT ANNO CASA D’ASTA 2006 2004 2004 2006 2006 VALUTA LOCALE CHRISTIE’S NEW YORK CHRISTIE’S NEW YORK SOTHEBY’S NEW YORK CHRISTIE’S NEW YORK CHRISTIE’S NEW YORK 87.936.000 $ 11.655.500 $ 104.168.000 $ 27.120.000 $ 22.416.000 $ LIQUIDITÀ 1996-2006 RATING OFFERTO VENDUTO LIQUIDITÀ MEDIA 600 76 8442 617 495 357 57 6275 410 335 66% 81% 77% 72% 70% ■■ ■■■■ ■■■ ■■■■■ ■■■ L’andamento delle quotazioni in asta, il prezzo massimo per una singola opera e gli indici della liquidabilità per ciascun artista. Anche Schiele su dal 2003 g Capire i numeri 300 250 GAMI Artist: Gabrius Art Market Index riferito ad uno specifico artista. ■ 200 150 100 Top Lot Record d’asta dell’artista. ■ Liquidità Rapporto tra il numero di lotti offerti e quelli venduti in asta. ■ Rating Valutazione rendimento liquidità. Si tratta di un rapporto tra la performance dell’artista (GAMI) ed la liquidità dell’artista stesso, tenendo anche conto di variabili non oggettivamente quantificabili (mostre, storicizzazione, presenza di cataloghi ragionati, etc…). Tale valore può variare da ■ ■ ■ ■ ■ (il migliore) a ■ (il peggiore). 50 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Trend di mercato di Egon Schiele 1996-2006: +151%. L’andamento medio della pittura del dopoguerra ■ PER CONSULTARE GRATUITAMENTE PER UNA SETTIMANA LA BANCA DATI GABRIUS ARTINDEX PLUS INVIARE UNA E-MAIL A: [email protected] 084 Investire ■ luglio - agosto 2007 200 150 100 50 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Trend di mercato del XX secolo post-war 1996-2006: +53%. che l’andamento delle quotazioni che non mostra alcun picco tra il 2006 e il 2007, in concomitanza con la vendita super milionaria. L’altro protagonista dell’ambiente viennese d’inizio secolo, Egon Schiele, gode d’altronde di grande fortuna sul mercato (dal 1996, +151%), ancor più di Klimt, senza bisogno di scoop che abbiano fatto parlare di lui su tutti i giornali. La stessa cosa si può dire anche per Jackson Pollock. I 140 milioni di dollari che sarebbero stati spesi per il suo dipinto, oltre ad essere una cifra assolutamente lontana dalle quotazioni dell’artista e quindi per certi versi inspiegabile, hanno fatto notizia ma non hanno, concretamente, incrementato i prezzi dei suoi lavori. I recenti passaggi in asta dei dipinti Rovinato con una gomitata un Picasso da 139 milioni di Pollock, che risalgono proprio al mese di novembre dello scorso anno, hanno registrato alcuni buoni risultati, per lo più in linea con le stime proposte, stabilite sulla base del mercato dell’artista e per nulla influenzate dalla spettacolare vendita. Anzi, le quotazioni raggiunte dai quadri di Pollock negli ultimi mesi sono rimaste ancora ben lontane anche dal top lot dell’artista, che risale al maggio del 2004, quando Number 12 del 1949 è stato aggiudicato da Christie’s a NewYork per 10,4 milioni di dollari. Possiamo quindi dedurre che il mercato dell’arte, il cui andamento è sostanzialmente determinato dai passaggi nelle aste, non viene influenzato dalle vendite che avvengono per altri canali, anche se si tratta di veri e propri colpi da record. In effetti, le motivazioni che possono spingere un collezionista ad acquistare un dipinto, come ha notato Giovanna Segre, possono essere di svariata natura e, come tali, non sottostare necessariamente alle pure leggi del mercato. E’, d’altro canto, evidente che un’opera d’arte non è un semplice oggetto e i criteri che inducono ad amarla possono avere motivazioni che vanno al di là di ogni logica commerciale. Ad ulteriore conferma di quanto le vendite del mercato privato non influenzino affatto le quotazioni di un artista è un altro episodio, che risale anch’esso all’autunno dello scorso anno. E’ balzata all’onore delle cronache una vicenda piuttosto bizzarra che ha per protagonista l’americano Steve Wynn, re dei casinò di Las Vegas. Aveva già concluso la vendita del suo La reve , celebre quadro eseguito da Picasso nel 1932, quando incidentalmente, con una gomitata, l’ha rovinato, bucando la tela. E’ così saltato l’affare, già concluso, con Stephen Cohen, che era disposto a sborsare 139 milioni di dollari per quell’opera. Ancora una volta, si sarebbe trattato di una somma non soltanto di grande rilievo, ma pure di gran lunga superiore al valore corrente dell’artista, se pensiamo che il quadro di Picasso più caro di tutti i tempi, Garçon à la pipe, nel maggio del 2004 è passato da Christie’s per 93 milioni di dollari. La notizia ha fatto il giro del mondo, ma la supervalutazione del dipinto 140 milioni di dollari Jackson Pollock, N.15, 1948, smalto su tela, cm 244 x 122. Questo dipinto è stato venduto da David Geffen, tramite trattativa privata, per la cifra più alta mai pagata per un’opera d’arte. 139 milioni di dollari Picasso, La reve, 1932, olio su tela, cm 130 x 97. Questo è il dipinto di Picasso, già passato da Christie’s nel 1997, che avrebbe dovuto essere venduto da Steve Wynn. Un incidente ha poi fatto saltare l’accordo. 137.500.000 dollari Willem De Kooning, Woman III, 1951-1952, olio su tela, cm 171 x 121. Venduto per trattativa privata, questo dipinto, tra I più tipici dell’artista Americano, è stato pagato una cifra notevole, anche in relazione alle quotazioni dell’autore. non ha minimamente inciso sul mercato del catalano che, già positivo sul lungo periodo (+148%), è restato nell’ultimo anno tendenzialmente costante. Insomma, qualche fuoco d’artificio desta grande attenzione ma non modifica l’andamento dei prezzi delle opere, legato alle dinamiche più complesse e non estem■ poranee del marcato dell’arte. Klimt (e gli altri) a Roma tempo di simbolismo. Gustav E’ Klimt è uno dei protagonisti di una interessante mostra, già ospita- ta questa primavera a Palazzo Diamanti di Ferrara e ora allestita a Roma, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna, fino al 16 settembre. Una rassegna ricca e ben organizzata, che riunisce tutti i protagonisti della corrente simbolista e offre al pubblico e agli specialisti l’occasione di ammirare opere di grande qualità. Sono per lo più dipinti affascinanti e misteriosi, che incantano gli amatori dell’arte, quanto i collezionisti. Molti sono, infatti, gli artisti attivi in quest’area espressiva che godono di grande fortuna in termini di mercato. Tra i più interessanti, in questo senso, è sicuramente Edvard Munch, l’autore del celebra Grido, le cui quotazioni viaggiano a gonfie vele: negli ultimi dieci anni i prezzi sono aumentati del 253%, registrando una vera e propria impennata a partire dal 2003. Anche Maurice Denis, tra i protagonisti nella Francia di fine Ottocento del movimento dei Nabis, è molto apprezzato dagli acquirenti. Il trend dell’artista sul lungo periodo è più che positivo (+165%) e in tempi recenti la sua fortuna è stata confermata. Nel 2005, infatti, sono state stabilite le tre migliori vendite di sempre per il pittore, top lot compreso: 580 milioni di dollari per un dipinto del 1900, intitolato Pomeriggio nel bosco. Altalenanti ma sostanzialmente positive sul lungo periodo (+109%) anche le quotazioni del Preraffaellita inglese Edward Burne-Jones che recentemente, anch’egli nel 2005, ha piazzato la sua miglior vendita di sempre, con il dipinto Ninfa del mare del 1881, andato all’incanto da Christie’s per un milione di sterline. Da tenere d’occhio è pure l’olandese Jan Toorop la cui interpretazione del simbolismo, caratterizzata da un linguaggio elegante e molto decorativo, piace molto al collezionismo internazionale, come testimonia l’andamento dei suoi prezzi, che registra un +127% dal 1996. luglio - agosto 2007 ■ Investire 085