Canterò in eterno l`Amore del Signore

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Canterò in eterno l`Amore del Signore
Canterò in eterno l’Amore del Signore
Come non cantare al mio Dio e mio Signore per tutti i suoi benefici realizzati nella mia vita?
Chi canta prega due volte, dice sant’Agostino.
Il 14 Aprile 2012, festa della mia professione religiosa, è stato il giorno in cui ho lodato, insieme
alla mia famiglia religiosa e ad amici, con una bellissima celebrazione eucaristica, queste
meraviglie di Grazia, di un Dio che mi ha trovata.
Sì! Gesù ha posato il suo sguardo su di me e mi ha fatto capire, con il suo infinito amore, che se
avessi seguito il modo in cui vivevo, ovvero cercando di riempire il vuoto che sentivo con cose e
mendicando amore dalle persone, sarei stata infelice.
Ho trovato il mio grande tesoro, la perla preziosa che mi ha permesso di capire che senza di
Lui la mia vita non ha senso. Allora mi sono chiesta: “Posso continuare a vivere come una brava
cristiana continuando ad essere fedele alla Messa domenicale e facendo servizio come catechista
nella mia parrocchia?”. No! Per me questo non era più sufficiente: avevo una grande sete, che solo
Gesù poteva dissetare. Sì, proprio come Lui stesso ha detto: “Chi berrà dell'acqua che io gli darò,
non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che
zampilla per la vita eterna”(Gv. 4,14).Questo anelito mi ha portato alla fonte di vita: Gesù
Eucaristia, nel piccolo Carmelo Santa Teresinha di Macapá.
Nel dialogo silenzioso con Lui ho scoperto la mia vocazione alla vita religiosa. Tutte le mie
sicurezze sono cadute e nella verità di me stessa, non potevo fare a meno di donarmi tutta a Dio.
Ho vissuto una forte esperienza d’amore, l’Amore mi ha scelta e io non potevo fare a meno
di scegliere la via del Vangelo, per poter testimoniare al mondo che Gesù è vivo e vuole dare la
felicità a tutti.
Tutto è sicuramente Grazia e gratuità che proviene dal suo Amore Misericordioso, ed è per questo
che, nella veglia della Domenica della Divina Misericordia, ho potuto traboccare di gioia per il mio
sì a Gesù.
Mi rendo conto che le parole non possono spiegare questa scelta di vita e nemmeno le gioie e i
sentimenti che ho vissuto in quel giorno. Posso solo dire: adesso sono suora nella famiglia
Religiosa delle Suore Carmelitane di Santa Teresa di Firenze e sono felice di essere una cristiana
consacrata per amare!
È bello essere sposa di Cristo!