Un altro regime totalitario: la Germania nazista Dalla repubblica di
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Un altro regime totalitario: la Germania nazista Dalla repubblica di
Un altro regime totalitario: la Germania nazista Dalla repubblica di Weimar alla dittatura di Hitler Nel 1918 in Germania venne proclamata la repubblica federale di Weimar. Lo stato stava vivendoun periodo di crisi economica e politica: • gli erano state tolte le regioni industriali più ricche, • la disoccupazione era aumentata e l’inflazione era altissima, • dovevano essere pagati ingenti risarcimenti di guerra; in questo contesto riscuotevano consensi i partiti di estrema destra. Aumentò soprattutto il peso politico del Partito nazionalsocialista di Adolf Hitler, che si fondava sul nazionalismo, il razzismo e lo spregio per la democrazia. Dopo la crisi mondiale dell’economia seguita al 1929, l’estrema destra moltiplicò i suoi consensi e nel 1933 Hitler fu nominato cancelliere. Subito iniziò la trasformazione dello stato in totalitario: il cancelliere ottenne i pieni poteri e divenne anche capo dello stato e delle forze armate, furono sciolti i partiti politici ed eliminata l’opposizione interna. La nazificazione della Germania e il razzismo Grazie anche a un uso massiccio della propaganda, la società tedesca venne posta sotto un rigido controllo: • si creò un corpo di polizia segreta, • furono aboliti i sindacati, • il sistema educativo, la cultura e lo sport furono posti al servizio del regime. In campo economico lo stato: • sviluppò l’industria bellica, • avviò un vasto programma di lavori pubblici, • favorì i grandi proprietari terrieri e industriali. La propaganda venne utilizzata anche a scopi razzisti: zingari, omosessuali, handicappati furono perseguitati o eliminati. Ma fu soprattutto contro gli ebrei che si espresse l’odio nazista. Hitler riteneva che dovesse trionfare la razza ariana tedesca, superiore, unita nella “grande Germania”. Per questo cercò di annettere e conquistare tutti i territori abitati da persone di nazionalità tedesca. Il mondo verso una nuova guerra Anche per contrastare questa politica, in altri stati europei, come in Francia e Spagna, sorsero coalizioni di governo composte dalle forze della sinistra. In Spagna al governo del “fronte popolare” si oppose il generale Francisco Franco che, in seguito a una guerra civile che durò dal 1936 al 1939, prese la guida della nazione fino alla metà degli anni settanta. Nel 1938 Hitler cominciò a realizzare il suo piano di unire tutti i popoli di lingua tedesca in una "Grande Germania": • l'esercito nazista occupò l'Austria, che venne annessa alla Germania; • nello stesso anno ottenne la regione dei Sudeti in Cecoslovacchia, dove abitavano minoranze tedesche, • nel 1939 la Germania occupò altre due regioni cecoslovacche: la Boemia e la Moravia. Nel 1939 la Germania e l'Italia firmarono il Patto d'Acciaio, un’alleanza militare con cui i due paesi si impegnavano ad aiutarsi in qualsiasi azione militare. A questo punto la Francia e l'Inghilterra, preoccupate dall'espansione della Germania di Hitler, cominciarono a preparare i propri eserciti e firmarono un'alleanza con la Polonia. Inaspettatamente, il 23 agosto 1939, anche la Germania e l'URSS firmarono un patto di non aggressione (il patto Molotov-Ribbentrop) impegnandosi a non combattere tra loro, il patto prevedeva anche di dividersi il territorio della Polonia. Alla fine degli anni trenta si formarono una serie di alleanze tra i paesi governati dai regimi totalitari di estrema destra: • l’asse Roma-Berlino tra Germania e Italia, • il patto anti-Comintern tra Germania, Italia e Giappone; • il Patto d’acciaio.