La Stampa Novara - ATC Piemonte Nord

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40 .Novara e provincia
STAMPA
.LA
DOMENICA 22 MAGGIO 2016
In breve
PARLA LA MADRE DEL RAGAZZO ANNEGATO A GOZZANO
“Amava il lago d’Orta
e nuotava benissimo
Una tragedia assurda”
MARCELLO GIORDANI
GOZZANO
Verrà sepolto in Marocco
Sufiane Marouane, 17 anni,
tradito dalle acque del lago
d’Orta. L’annegamento del
giovane, che abitava con la
famiglia a Gozzano, in via
Manzoni 1, ha destato grande
cordoglio in tutto il paese. La
salma di Sufiane si trova all’obitorio di Borgomanero
per l’autopsia che verrà eseguita nelle prossime ore.
Sulle cause della morte del
ragazzo ci sono però ben pochi dubbi. Venerdì pomeriggio il giovane si è recato al Lido con un amico e ha deciso
di fare il bagno: hanno nuotato tanto, incuranti dell’acqua
molto fredda. Poi il dramma:
il giovane è stato colpito da
un malore, ha tentato disperatamente di aggrapparsi all’amico che però non è riuscito a sostenerlo. Sufiane è
scomparso nell’acqua, vicino
alle boe del trampolino, dove
la profondità è di circa quattro metri. Il suo corpo senza
vita è stato recuperato venti
minuti dopo dai sommozzatori dei vigili del fuoco, inter-
Arrestato a Gela
per il furto al bar Sirio
1 Il
trentatreenne Gianluca Parisi è stato arrestato dai
carabinieri di Gela per scontare la condanna definitiva
per il furto al bar Sirio di Romentino, avvenuto nell’ottobre del 2009. L’uomo era stato identificato come uno degli autori. Il provvedimento è
scattato dopo la sentenza
della Corte d’Appello di Torino: Parisi deve scontare 2 anni e 6 mesi.
[M. BEN.]
Trecate
«Sono estraneo al crack
Ero solamente il legale»
1 «Sono stato coinvolto in-
Sufiane
Marouane
Aveva
17 anni
Sarà sepolto
in Marocco
sua terra
d’origine
venuti coi carabinieri e l’ambulanza del 118.
«Sufiane - racconta la
mamma, che lavora nella casa
di riposo di Ghemme - era in
Italia dal 2012, gli piaceva molto stare a Gozzano perché
amava il lago. Quando arrivava la bella stagione correva al
Lido e si faceva un bagno.
Quest’anno era già andato altre volte, era un nuotatore
molto bravo, non riesco a capire cosa possa essere accaduto.
Non me lo spiego».
Secondo i primi riscontri le
cause dell’annegamento dovrebbero essere dovute ad ipotermia per la lunga permanenza nell’acqua fredda o a una
congestione. «Soufiane sognava di lavorare in Italia, di vivere qui e farsi una famiglia - dice
la madre sconsolata - ma era
anche molto legato al Marocco. Per questo lo porteremo
là». Il funerale si svolgerà non
appena verrà dato il via libera
dal magistrato.
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LA PICCOLA GINNASTA SALVA PER MIRACOLO
Bimba caduta al PalaVerdi
Chiesti 2 mesi per il dirigente
I medici, dopo quella caduta
di sei metri, parlarono di «miracolo». La bimba di 4 anni se
l’era cavata con una lussazione alla spalla e una forte botta
alla testa. Era scivolata dalla
ringhiera di una rampa del
Palaverdi di Novara, durante
un saggio di ginnastica della
Pro Novara: si era appoggiata
e lo spazio tra le sbarre della
ringhiera, troppo largo, non
aveva impedito la caduta. Per
quell’incidente avvenuto il 19
dicembre 2009 in tribunale
sono stati chiesti 2 mesi di reclusione per Marco Brusati,
60 anni, dirigente comunale
all’epoca responsabile degli
Romentino
impianti sportivi, difeso dall’avvocato Claudio Bossi. E’ accusato di lesioni colpose.
La difesa sostiene che c’era
un contratto ben preciso che
esonerava il Comune e i suoi dirigenti da responsabilità per le
gare gestite da società private.
«Se ci sono colpe – dice il legale
– devono essere cercate altrove». E’ stata chiesta l’assoluzione. Sentenza il 21 settembre: ieri il giudice non ha potuto ritirarsi in camera di consiglio perché dalla Procura nessuno ha mandato il fascicolo
degli atti di indagine, richiesto
già a gennaio.
I genitori della bimba, che
giustamente in questo processo. Sono estraneo alle accuse al cento per cento. Io,
della società, ero semplicemente il legale. Non avevo alcun ruolo». Si è difeso così,
venerdì chiedendo la parola
in aula, l’avvocato Manuel
Ruffier, 43 anni, di Trecate,
imputato al processo per il
crack «Callmaster1», call
center di Borgomanero in cui
figurava come amministratore di fatto. Nuova udienza a
inizio giugno.
[M. BEN.]
Novara
Tenta di rubare da Zara
Condannato a tre mesi
1 Stacca
le placche antitaccheggio da alcuni capi di
abbigliamento ma viene fermato dagli addetti alla sicurezza. Arrestato per furto al
negozio Zara di via Rosselli il
ventenne di origine senegalese Abdoul Aziz Kante. E’ stato accusato per furto aggravato e arrestato dalla Volante della polizia: processato
per direttissima ha rimediato 3 mesi di reclusione e 300
euro di multa.
[M. BEN.]
Trecate
Ritratta le accuse
e il marito è assolto
1 «Era
L’impianto di viale Verdi
oggi fa le elementari e ha una
lieve percentuale di invalidità
(8%) non hanno accettato la
scelta dell’abbreviato. Rappresentati dall’avvocato Silvia Binotti, si rivolgeranno al giudice
civile: «Né il Comune né la società hanno avanzato una proposta di risarcimento, neanche
simbolica».
[M. BEN.]
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geloso dei miei
amici, ogni volta che mi vedeva con qualcuno si ubriacava
e poi mi picchiava». Così una
donna trecatese aveva denunciato il 20 aprile 2014 ai
carabinieri: aveva detto che
il marito l’aveva presa per i
capelli e buttata contro il muro e che nella discussione si
era ferito anche il figlio. In
aula, però, ha cercato di sminuire i fatti: «Erano delle banali liti tra marito e moglie».
Luan Hyka, 49 anni, è stato
assolto dall’accusa di maltrattamenti.
[M. BEN.]
IL TRECATESE ACCUSATO DI TENTATO OMICIDIO
“Non volevo sparare
al mio vicino di casa
Provavo solo il fucile”
MARCO BENVENUTI
NOVARA
«Non volevo sparare ad alcun vicino, stavo semplicemente pulendo il fucile. Ho
usato un solo colpo e le cartucce erano a salve». Si è difeso così, venerdì in tribunale, Giuseppe Mocchetto, 58
anni, il trecatese che la sera
del 10 agosto in via Trieste ha
imbracciato il fucile e si è
messo a sparare dal balcone,
puntando un vicino di casa
che, a suo dire, teneva la musica a tutto volume.
Ha aggiunto nel suo interrogatorio: «Se proprio avessi
voluto ammazzare qualcuno,
avrei aspettato il momento
giusto e non mi sarei fatto vedere da nessuno». E invece,
quella sera, i residenti della
zona avevano sentito un conto alla rovescia: «10, 9, 8…». E
lui che diceva: «Adesso te la
faccio spegnere io la radio».
Poi gli spari, almeno tre colpi,
e l’arrivo delle forze dell’ordine e l’arresto concitato.
Mocchetto, difeso dall’avvocato Francesco Ancora, ha
detto di essere stato trattato
male dai carabinieri intervenuti: «Io sono sceso in tutta
tranquillità e ho ammesso di
aver fatto fuoco. Uno di loro
mi ha tirato un pugno e spaccato i denti».
Giuseppe Mocchetto, 58 anni
La psichiatra Liliana Zedda,
incaricata di svolgere una perizia per conto del Tribunale,
l’ha ritenuto capace di stare in
giudizio ma affetto da patologie e disagi mentali tali che ne
hanno «scemato quella di intendere e volere». Inoltre, «è
una persona socialmente pericolosa a meno che non stia in
una struttura dove seguire terapie appropriate. C’è infatti il
rischio del ripetersi di simili
comportamenti». Secondo la
difesa, che punta alla non imputabilità, Mocchetto sarebbe
affetto da «sindrome di Klinefelter», malattia genetica con
un’anomalia cromosomica e
conseguenti disturbi fisici,
neurologici e del comportamento (difficoltà ad accettare
le regole, impulsività, maladattamento). La conclusione del
processo sarà il 3 giugno.
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IN CENTRO A NOVARA
Tentano rapina al Carrefour
ma fuggono senza bottino
Tentativo di rapina fallito venerdì sera nell’orario di chiusura al Carrefour Express di
baluardo Partigiani, in pieno
centro a Novara.
Nel piccolo supermercato
che si trova davanti alle
scuole elementari sono entrate due persone che
avrebbero cercato di minacciare il cassiere con una pistola (pare fosse un’armagiocattolo) per avere i soldi,
l’incasso della giornata.
L’uomo ha fatto presente
che non era possibile aprire
la cassaforte e i due malviventi sono fuggiti senza riuscire a portare via nulla.
Carrefour express sul baluardo
I ladri sono scappati in bicicletta verso la stazione ferroviaria. Sul posto è intervenuta
la polizia.
[M. BEN.]
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