Il gruppo Spirituale
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Il gruppo Spirituale
IL Gruppo Spirituale Chiediti cosa puoi fare tu per il tuo organismo? Rendetevi conto di quanto sia inammissibile la maldicenza attorno al sacro Insegnamento. Disunione e putredine sono cose del male. La maldicenza è forse adatta, sulla via della Fratellanza?(M.Morya) Il sacrificio di sé è uno dei veri sentieri per la Fratellanza. (M.Morya) Non si può spiegare cosa sia l’unione se nel cuore non vive l’idea del grande Servizio.(M.Morya) “Cosa possa fare per il mio organismo?” Una domanda per stimolare in voi che leggete una riflessione sull’argomento! Nel procedere lungo il percorso evolutivo, anche noi aspiranti spirituali affrontiamo le molteplici sfide e prove che la vita ci mette di fronte, e mentre passiamo da una crisi all’altra, ci domandiamo sempre il perché degli eventi che si verificano non solo nella nostra vita. Il periodo attuale è colmo di difficoltà, ogni giorno vediamo compiersi intorno a noi gli effetti dell’aspetto energetico di questo momento di decadenza che coinvolge tutta l’umanità, ma anche gli eventi negativi sono un’esigenza del Piano Divino, ed è tramite la distruzione/trasformazione delle vecchie idee e delle vecchie forme che si fa spazio alle nuove idee e alle nuove forme che sono in sintonia con l’imminente nuova Era dell’Acquario. Noi aspiranti spirituali ci impegniamo tutti i giorni a valutare, sia nel nostro mondo quotidiano che in quello più grande che ci circonda, il significato dei vari eventi ed esperienze che la vita o meglio il Piano Evolutivo pone in manifestazione. Con l’aiuto della discriminazione, comprendiamo che tutta la Vita è Unità, è un Organismo, dal nostro corpo fisico, alla nostra famiglia, al nostro gruppo spirituale, alla nostra nazione, al nostro pianeta, al nostro sistema solare. Noi aspiranti spirituali abbiamo un luogo, un ambiente o meglio un’entità (vita) dove possiamo trovare aiuto ed aiutare, dove impariamo ed istruiamo, dove i giusti e retti rapporti possono essere sperimentati e applicati per poi portare tutto ciò nella vita di tutti i giorni. Ma dove si trova questo luogo? Questo luogo è il gruppo di appartenenza e come ci insegnano i Maestri di Saggezza l’imminente nuova Era dell’Acquario (ufficialmente inizia nel 2025, anche se la spinta del 7° Raggio sta già ponendo le basi e attuando le sue prime necessarie trasformazioni) porterà un’energia e una forza di gruppo tale per cui l’individualità dovrà scomparire per fare spazio alla creatività dell’organismo. Ma per entrare e creare un gruppo dobbiamo “volere” (volontà), esprimere un atto di volontà e sacrificio, sono “io” individuo che devo darmi da fare per arrivare a contatto con un gruppo e non aspettarmi che sia il gruppo a cercarmi e trovarmi. È una scelta consapevole, una spinta che ci porta a metterci in discussione e ad aprire il cuore e la mente alla chiarezza, affrontando le nostre paure e creando dentro di noi quel senso di fiducia che è l’essenza stessa dell’organismo. Infatti, Alice Bailey nelle sue varie conferenze ci suggerisce: “la nostra prima meta dovrebbe essere senz’altro l’autorealizzazione per mezzo della discriminazione; dobbiamo imparare a pensare chiaramente da noi stessi, a formulare i nostri propri pensieri e a manifestare i nostri processi mentali; dobbiamo imparare a sapere cosa pensiamo e perché lo pensiamo, a trovare il significato della coscienza di gruppo studiando la legge del sacrificio”. “Non solo dobbiamo scoprire noi stessi attraverso il primo stadio infantile dell’egoismo (questo dovrebbe essere ora superato), non soltanto dovremmo imparare a distinguere il reale dall’irreale per mezzo del discernimento, ma dovremmo sforzarci di andare oltre, verso qualcosa di molto migliore. La nostra prima meta sarebbe di trovare il gruppo al quale apparteniamo. Non apparteniamo a tutti i gruppi, né possiamo renderci conto di quale sia il nostro posto nell’unico grande Corpo; possiamo però trovare un gruppo nel quale abbiamo il nostro posto, un insieme di persone con le quali cooperare e lavorare, qualche fratello o dei fratelli che possiamo soccorrere e assistere. Questo implica realmente il contatto cosciente con l’ideale di fratellanza e, finché non avremo raggiunto lo stadio in cui il nostro concetto sarà universale, significa trovare quei fratelli che possiamo amare e aiutare uniformandoci alla legge del sacrificio e trasmutando l’egoismo in servizio amorevole. Possiamo così cooperare al proposito generale e partecipare alla missione del gruppo.” “Questo comincia appena a farsi strada nell’intelligenza umana e ad assumere la sua giusta importanza. Cominciamo ora a comprendere il significato relativo della competizione e della cooperazione e siamo sul punto di capire che non possiamo vivere egoisticamente la nostra vita, separati dal gruppo in cui abbiamo il nostro posto.” C’è una bellissima frase che è stata detta un po’ di tempo fa da un famoso presidente degli Stati Uniti d’America, che riassume il concetto di sacrificio e di volontà (anche se in quel contesto sono stati usati per altri motivi) ed è la seguente: “Non domandarti cosa può fare il tuo Paese per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese”. Di conseguenza questa può stimolare in noi una bellissima domanda: “Cosa posso fare io per il mio organismo (gruppo, famiglia, lavoro ecc)?” La risposta potrebbe essere che non siamo soli e che ognuno di noi è una cellula che fa parte di qualcosa di più grande e al quale appartiene. Ogni cellula ha la sua funzione che deve rispondere ad uno stato di necessità e guardandola da questo punto di vista, intuiamo che esiste un Piano, un Disegno più grande e all’interno di esso siamo infinitesimali ma nello stesso tempo grandissimi se ci vediamo anche come un’unità, un gruppo, un organismo. Sempre sull’argomento “gruppo”, Alice Bailey ci fa notare un’altra cosa molto importante che è quello del rapporto con i nostri fratelli, infatti, ci suggerisce: “Cominciamo ad imparare che se il nostro fratello rimane indietro e non progredisce, se gli altri atomi umani non vibrano come dovrebbero, ogni atomo dell’intero gruppo ne è influenzato. Nessuno di noi sarà completo fino a che tutte le altre unità non avranno raggiunto il loro pieno e più completo sviluppo.” “Cerco inoltre di farvi notare la necessità per tutti noi di trovare il proprio posto nel gruppo al quale appartiene naturalmente (nel quale siamo simili agli elettroni rispetto alla carica positiva) e di procedere poi nel nostro lavoro entro un più vasto atomo, il gruppo.” Con questi suggerimenti cominciamo a capire l’importanza dei Rapporti, che il tutto è collegato e che quando non riusciamo a crescere tutti insieme qualcosa si blocca, diventa dissonante, ed è in queste occasioni che si vede la capacità del gruppo di trovare un modo creativo che dia a tutti la possibilità di crescere individualmente e di crescere come gruppo (che arriva a vibrare sulla stessa frequenza), perché quest’ultimo è più importante del singolo individuo. Quando si entra a far parte di un organismo (gruppo), si sposta necessariamente l’attenzione da se stessi, non si è più polarizzati sullo IO ma si comincia ad essere il NOI, questo porta a sentirci, percepirci, viverci e pensarci come un insieme, che si manifesta nella vita oggettiva come una cosa sola, dove al suo interno non può più esserci la CRITICA, il GIUDIZIO, la CATTIVERIA GRATUITA e tutto ciò che porta alla separazione. All’interno del Gruppo deve esserci FIDUCIA, RECIPROCITA’, RISPETTO, COMPRENSIONE e tutto quello che porta all'unione. In conclusione aggiungiamo una piccola parentesi sulla DEVOZIONE: questa energia è collegata al 6° Raggio e all’Era dei Pesci che come sappiamo stanno tramontando. Nei periodi di decadenza come quello attuale, le energie che tramontano danno gli ultimi colpi di coda e la loro forza di espressione è molto potente, questo comporta che molti Aspiranti Spirituali stanno facendo i conti con la DEVOZIONE e lasciarla andare e trasformarla non è assolutamente un impegno da poco. Noi Aspiranti Spirituali abbiamo il Dovere (rispondere ad uno stato di necessità) di trasformare la DEVOZIONE in AMORE PER I PRINCIPI, diventando liberi di essere ciò che siamo, unendoci ai nostri fratelli come delle ANIME LIBERE e non più spostando l’attenzione e demandando ad un qualcosa che giudichiamo più grande di noi, dobbiamo cioè passare dalla FEDE alla COERENZA, dal TRASCENDENTE (fuori di noi) all’IMMANENTE (dentro di noi), dall’io individuale all’io di gruppo. Prendiamoci la Nostra Responsabilità, e serviamo attraverso il nostro gruppo, sapendo che siamo Noi che dobbiamo pensare, parlare ed agire per l’organismo di cui facciamo parte e non aspettandoci che sia l’organismo a pensare ed agire al nostro posto; diventiamo insieme una forza di Volontà di Bene, d’Amore ed Intelligenza Creativa e andiamo per il mondo a manifestare l’Amore di Dio. “L’evoluzione è una continua marcia accelerata di tutte le particelle dell’universo che le conduce simultaneamente, per un sentiero seminato di distruzione, ma ininterrottamente e senza posa, dall’atomo materiale a quella coscienza universale in cui sono realizzate l’onniscienza e l’onnipotenza: in una parola, alla completa realizzazione dell’Assoluto: Dio”. (Alice Bailey) Gruppo GAL & Associazione IGEIA